Mercedes costrette a inseguire sul giro secco, ma fiduciose per la gara. Questa, in sintesi, l&rsquo;analisi del muretto di Brackley dopo le qualifiche.  &ldquo;Essere in seconda fila &egrave; deludente -&nbsp; ha raccontato Toto Wolff - ma non ci ha sorpresi dopo aver visto l&rsquo;andamento delle sessioni di prove libere. Non siamo stati veloci abbastanza per lottare per la pole&rdquo;.  Il commento di Hamilton  Velocit&agrave; pura (specialmente in rettilineo) mancata alla W10 nei confronti della SF90, ma in vista della gara Toto Wolff &egrave; sicuro di avere qualche carta in pi&ugrave; da giocare. Le Frecce d&rsquo;Argento hanno mostrato una velocit&agrave; di percorrenza ottima e, cosa pi&ugrave; confortante, i dati sul passo gara presi nei long run sono sul livello degli avversari.  Le parole di Bottas  &ldquo;In questo circuito ci manca velocit&agrave; sul dritto, dobbiamo capirne la causa. Iniziamo la gara dalla seconda fila, ma pensiamo sar&agrave; una lotta serrata perch&eacute; il nostro passo &egrave; buono. La gestione delle gomme sar&agrave; la chiave per il risultato&rdquo;. 

Mercedes partiranno dalla seconda fila, ma il piano per ribaltare il risultato&nbsp;c&#39;&egrave; gi&agrave;

GP Bahrain, Toto Wolff: &quot;Gestione gomme chiave per la gara&quot;

Mercedes davvero in fuga dopo le libere 2 del primo Gp 2019 oppure Ferrari che ha giocato a nascondino sull&rsquo;asfalto dell&rsquo;Albert Park di Melbourne?  Nel dubbio e in attesa di scoprire la verit&agrave; sin dalle qualifiche di domani mattina valgono alcuni sorrisi sfoggiati nel paddock dagli uomini in Rosso, la frase tranquillante di Sebastian Vettel ai microfoni di Sky Sport F1 HD e soprattutto il commento del team principal del Cavallino Mattia Binotto, che ha cos&igrave; commentato l&rsquo;esito della seconda tornata di prove libere del Gp d&rsquo;Australia:&quot;Prima giornata di prove libere della stagione: il programma era pi&ugrave; che altro comprendere la monoposto e il suo comportamento per poterla preparare per sabato e domenica. La pista &egrave; molto sconnessa e il vento oggi era molto forte e ha dato fastidio. I piloti non hanno avuto una grande sensazione di fiducia dalla vettura per il suo comportamento. Non ci resta che lavorare sul set-up: saremo pronti per la qualifica&quot;.  GP d&#39;Australia, l&#39;analisi delle prove libere 

Nel secondo turno di prove libere le Ferrari sono parse in affanno rispetto alle Mercedes. Se da Maranello &egrave; stata pretattica lo si vedr&agrave; solo nelle qualifiche di sabato, intanto Binotto assicura delle modifiche al set-up della SF90

GP Australia, Binotto: &quot;In qualifica saremo pronti&quot;

La Nascar stravolge il suo sistema di punteggio ed il modo in cui verranno gestite le gare. La categoria di punta del panorama stock-car americano, in collaborazione col nuovo sponsor principale Monster, ha annunciato una serie di modifiche regolamentari volte a premiare i piloti di vertice nelle varie fasi delle corse. Modifiche che di fatto rendono l&rsquo;assegnazione dei punti quasi incomprensibile per chi assister&agrave; agli eventi.  Nel dettaglio, le gare saranno virtualmente divise in tre tronconi separati da safety-car. I primi due dureranno indicativamente un quarto di gara ciascuno, mentre il terzo comprender&agrave; la seconda met&agrave; con punti aggiuntivi verranno assegnati ai primi 10 al termine di ciascun troncone. Una soluzione simile a quella adottata in diverse gare endurance, con l&rsquo;assegnazione di punti dopo 6 e 12 ore.  Qui per&ograve; la storia si complica ulteriormente. E&rsquo; stata rimaneggiata infatti anche l&rsquo;assegnazione dei &ldquo;playoff points&rdquo;, i bonus che (finora) venivano assegnati ai vincitori delle varie gare durante la stagione regolare e accreditati all&rsquo;inizio della Chase For The Cup. Tali punti verranno infatti dati anche per i vari segmenti, e ai primi 10 al termine della stagione regolare. In pi&ugrave;, saranno accreditati non solo nel primo round dei playoff, ma saranno trasportati anche all&rsquo;inizio dei successivi ed esclusi solo nella finalissima di Homestead. In Florida, a vedersi assegnare il titolo, sar&agrave; ancora il meglio piazzato degli ultimi quattro contendenti rimasti in gioco.  Altre novit&agrave;, stavolta pi&ugrave; tecniche. riguarderanno le riparazioni in gara. Le squadre non potranno pi&ugrave; sostituire interi pannelli della carrozzeria, e avranno ulteriori limitazioni su cosa sar&agrave; possibile sistemare. Obiettivo indiretto, impedire a piloti protagonisti di incidenti &ldquo;sostanziosi&rdquo; di tornare in pista sotto di diversi giri.     

Bonus durante le gare e pi&ugrave; &ldquo;playoff points&quot;

Nascar, rivoluzione punteggi

La stagione 2016 della F1 &egrave; stata quella dei record. Da dove cominciare se non da&nbsp;Max Verstappen? In Spagna, l&#39;olandese &egrave; diventato il vincitore pi&ugrave; giovane della F1, all&#39;et&agrave; di 18 anni, 7 mesi e 15 giorni. Il record precedente apparteneva a Sebastian Vettel, che aveva vinto la sua prima gara a Monza, nel 2008, a 21 anni, 2 mesi e 11 giorni. Verstappen, inoltre,&nbsp;in Belgio &egrave; diventato il pi&ugrave; giovane pilota a qualificarsi in prima fila, mentre in Brasile &egrave; diventato il pi&ugrave; giovane pilota a ottenere&nbsp;il&nbsp;giro pi&ugrave; veloce. Infine&nbsp;&egrave; anche stato il primo pilota&nbsp;dei Paesi Bassi a vincere in F1.  LEWIS HAMILTON - Lewis Hamilton, tra i tanti record, ha anche registrato&nbsp;anche&nbsp;quello delle rotture... Passando ai record positivi, va segnalato&nbsp;che Hamilton &egrave; il secondo pilota pi&ugrave; vincente nella storia della F1.&nbsp;Con 53 vittorie&nbsp;ha superato&nbsp;Alain Prost (51);&nbsp;ancora lontano&nbsp;Michael Schumacher, a quota&nbsp;91. Hamilton &egrave; anche diventato il terzo pilota nella storia, dopo Schumacher e Prost, a&nbsp;raggiungere i 100 podi (104, con Prost a quota&nbsp;106 e Schumacher a quota&nbsp;155). In Austria, Hamilton ha ottenuto la vittoria numero 250 della&nbsp;Gran Bretagna e in Brasile&nbsp;ha raggiunto la vittoria in 24 differenti circuiti. Nessun altro pilota ha fatto meglio di lui. Sempre parlando di&nbsp;Gran Bretagna, vanno segnalti gli oltre 300 GP di Jenson Button. Solo due altri piloti hanno fatto altrettanto:&nbsp;Schumacher (306 GP&nbsp;uno in pi&ugrave; di Button)&nbsp;e Rubens Barrichello, a quota&nbsp;322 GP.   DA HAMILTON A ROSBERG - Hamilton&nbsp;ha anche chiuso l&#39;anno con un record indesiderato: nessun altro pilota nella storia ha vinto 10 volte in una sola stagione e non &egrave; stato incoronato campione del mondo (il record precedente era di sette vittorie senza titolo iridato). Nico Rosberg segnando nove vittorie, ha portato la Mercedes a 19 vittorie in totale,&nbsp;un nuovo record, in&nbsp;una sola stagione. A proposito di Nico Rosberg,&nbsp;ha seguito le orme del&nbsp;padre, Keke. Entrambi&nbsp;sono diventati&nbsp;campioni&nbsp;del mondo di F1. Fino ad ora c&#39;era solo un&#39;altra famiglia che poteva vantare due campioni del mondo.&nbsp;A&nbsp;casa Hill, sia&nbsp;Graham, sia&nbsp;Damon&nbsp;hanno vinto dei titoli mondiali, tre in tutto:&nbsp;1962, 1968 e 1996). 

Hamilton ha superato il record di vittorie di Prost. I numeri &quot;spiegano&quot; che Verstappen &egrave; un fenomeno. In Casa Rosberg ci sono&nbsp;due campioni del mondo, come nella famiglia Hill...

Quanti record nella stagione 2016 della F1!

Tra le tante monoposto storiche che sar&agrave; possibile ammirare al Motor Show di Bologna 2016 ci sar&agrave; anche la Ferrari 312 T del 1975, quella portata al successo da Lauda e Regazzoni che regalarono al Cavallino Rampante sia&nbsp;il titolo piloti che quello costruttori. La 312 T era talmente competitiva che prese parte anche alle prime gare del 1976, vincendone ben tre. Era caratterizzata da una soluzione tecnica come il cambio trasversale - da cui la lettera T - che permetteva di avere un migliore equilibrio dei pesi e masse pi&ugrave; accentrate.&nbsp;  &nbsp;  Il motore era un 3 litri V12 ad angolo piatto (180 gradi) che erogava quasi 500 CV a oltre 12.000 giri ed era accoppiato a un cambio a 5 rapporti. L&#39;abitacolo della monoposto era molto avanzato e il telaio era del classico tipo in tubi pannellato, una soluzione (abbandonata solo nel 1982)&nbsp;dal buon rapporto qualit&agrave;/prezzo e soprattutto facile da modificare e riparare.&nbsp;  &nbsp;   &nbsp;  

Lauda e Regazzoni regalarono al Cavallino Rampante sia il titolo piloti che quello costruttori.

Motor Show 2016, la Ferrari 312 T di Lauda e Regazzoni

Al Motor Show di Bologna 2016 ci sar&agrave; anche la&nbsp;Wolf WR7, una delle monoposto&nbsp;di Formula 1 che presero parte alla stagione&nbsp;1979. Motorizzata dal classico propulsore V8&nbsp;Ford&nbsp;Cosworth&nbsp;DFV fu progettata da&nbsp;Harvey Postlethwaite, gi&agrave; responsabile della&nbsp;Hesketh 308&nbsp;con la quale&nbsp;James Hunt&nbsp;vinse la prima gara della sua carriera in&nbsp;Formula 1. La Wolf WR7 fu l&#39;ultima auto che Hunt guid&ograve; proprio all&#39;inizio del campionato 1979, prima di abbandonare il&nbsp;Circus&nbsp;dopo il&nbsp;Gran Premio di Monaco.  In quella stagione venne rimpiazzato Keke Rosberg (che sarebbe poi diventato campione del mondo), senza per&ograve; conquistare punti. La monoposto fu poi evoluta in altri tre modelli WR8, WR9, WR 8/9 senza per&ograve; ottenere risultati nel mondiale. Al termine della stagione la scuderia chiuse i battenti e la vettura, con le sue varie versioni, venne riutilizzata di fatto dalla Scuderia&nbsp;Fittipaldi&nbsp;con il nome di F7 nella stagione&nbsp;1980. 

Motorizzata dal classico propulsore V8 Ford Cosworth DFV fu progettata da Harvey Postlethwaite.

Motor Show 2016, la Wolf WR7 di James Hunt

Torna il&nbsp;Motor Show,&nbsp;la storica kermesse bolognese dove ammirare le novit&agrave; del settore auto ma anche dove divertirsi con le numerose attivt&agrave; in pista. A breve l&#39;elenco definitivo dei piloti che parteciperanno al&nbsp;Memorial Bettega&nbsp;e agli altri trofei. Di seguito il programma completo e&nbsp;qui tutte le info utili e i prezzi dei biglietti.&nbsp;  VELOCIT&Agrave;  SABATO 3 DICEMBRE Historic Challenge By Scuderia Bologna Gran Turismo Cup F.1 Storiche Parata Vetture Rally Stradali Race Experience By Autodromo Di Modena Hot Lap Omniauto Test Drive (Ford-Fca)  DOMENICA 4 DICEMBRE Historic Challenge By Scuderia Bologna Trofeo Italia Gran Turismo Mini Challenge F.1 Storiche Parata Vetture Ford Mustang Test Drive (Ford-Fca)  LUNED&Igrave; 5 DICEMBRE Trofeo Italia Turismo Seat Leon Cup Seat Leon St Tcs Race Experience By Autodromo Di Modena Hot Lap Omniauto Carabinieri Test Drive (Ford-Fca)  MARTED&Igrave; 6 DICEMBRE Trofeo Italia Sport Prototipi Trofeo Abarth Selenia Drift Action Match Race Experience By Autodromo Di Modena Hot Lap Omniauto Carabinieri Test Drive (Ford-Fca)  MERCOLED&Igrave; 7 DICEMBRE Nascar Whelen Euro Series &ndash; Trofeo Angelo Caffi King Of Italy Drift Exhibition Match F.2 Italian Trophy Race Experience By Autodromo Di Modena Hot Lap Omniauto Carabinieri Test Drive (Ford-Fca) (CAMBIO PISTA)  RALLY  GIOVED&Igrave; 8 DICEMBRE Trofeo Italia R5 Trofeo Italia Rally Terra Yokohama Trofeo Italia Rally Junior &ndash; R2 Superquad Motard Motor Show Cup Esibizione Stunt Kevin Carmichael Race Experience By Autodromo Di Modena  VENERD&Igrave; 9 DICEMBRE Trofeo Italia Wrc Trofeo Rally Suzuki Polaris Cup Trofeo Rzr Race Experience By Autodromo Di Modena Esibizione Stunt Kevin Carmichael  SABATO 10 DICEMBRE Memorial Bettega Trofeo Pucci Grossi Night Sprint Supermoto Trofeo Motor Show Trofeo Italia Rally Autostoriche Race Experience By Autodromo Di Modena Esibizione Stunt Kevin Carmichael  DOMENICA 11 DICEMBRE Memorial Bettega Trofeo Italia Rally Autostoriche Lamborghini Supertrofeo Supermoto International Motor Show Esibizione Stunt Kevin Carmichael 

Il programma delle gare al Salone di Bologna, dal 3 all&#39;11 dicembre

Motor Show 2016, torna il Memorial Bettega e non solo...

Jimmie Johnson torna in vetta alla Nascar Sprint Cup. Per la settima volta, il pilota di El Cajon, California, ha conquistato il successo nella massima serie Stock Car eguagliando cos&igrave; Richard Petty e Dale Earnhardt nella classifica dei piloti pi&ugrave; titolati di tutti i tempi. E riuscendo ad averla vinta nonostante il sistema di playoff ad eliminazione che non l&rsquo;aveva mai visto arrivare nell&rsquo;ultima fase nelle ultime tre stagioni. Emerso nel finale, il pilota del team Hendrick ha centrato un&rsquo;affermazione all&rsquo;ultimo respiro nella finalissima di Homestead, battendo Kyle Larson e Kevin Harvick, ma soprattutto i pi&ugrave; vicini contendenti per il titolo, Joey Logano e Kyle Busch.    La lotta per la Sprint Cup si &egrave; accesa nelle ultime fasi quando, nel tentativo di bloccare un attacco di Logano, Carl Edwards ha chiuso la porta in maniera non regolamentare, finendo a muro e danneggiando la vettura del rivale. Edwards, che per quasi tutta la corsa era stato il pilota messo meglio tra quelli in corsa per il campionato, si &egrave; dovuto ritirare, scusandosi pubblicamente per il &ldquo;blocco&rdquo;, mentre una bandiera rossa veniva portata in pista per recuperare le altre vetture coinvolte nell&rsquo;incidente inclusa quella, andata in fiamme, di Martin Truex.&nbsp;  A quel punto, con sette giri alla conclusione, Logano ha scelto di rientrare in pit-lane per mettere gomme nuove e tentare un disperato assalto finale. Al re-start, si &egrave; riportato in gioco e quando le bandiere gialle sono sventolate nuovamente, anche il rivale Kyle Busch ha scelto di mettere quattro pneumatici Goodyear nuovi, ingolosito dallo &ldquo;stacco&rdquo; prestazionale. E&rsquo; stato per&ograve; troppo tardi per entrambi, perch&eacute; con tutta l&rsquo;esperienza e la capacit&agrave; di gestione di cui &egrave; dotato, Johnson ha salutato la truppa, involandosi verso la vittoria. Il fenomeno delle gare fuoristrada scoperto da Jeff Gordon &egrave; ora, anche lui, il migliore di sempre, e con ancora diverse stagioni di carriera davanti.    Secondo ha chiuso Kyle Larson davanti a Kevin Harvick, mentre Jamie McMurray, confermando la forma del team Ganassi, si &egrave; inserito tra Logano e Busch. Bell&rsquo;ottavo posto di AJ Allmendinger, alle spalle di Matt Kenseth, e lo stesso &egrave; da dire della top-10 di Michael McDowell, affetto da una brutta polmonite qualche settimana fa.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Ford 400 di Homestead, ultimo appuntamento della Nascar Sprint Cup Series 2016:  1 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 268 giri  2 - Kyle Larson (Chevy) - Ganassi - 268  3 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 268  4 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 268  5 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 268  6 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 268  7 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 268  8 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; JTG - 268  9 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs giri - 268  10 - Michael McDowell (Chevy) &ndash; CircleSport - 268  In campionato  1. Jimmi Johnson 5040;&nbsp;  2. Joey Logano 5037;&nbsp;  3. Kyle Busch 5035;&nbsp;  4. Carl Edwards 5007. 

A Homestead il californiano vince il suo settimo titolo&nbsp;

Johnson torna re della Nascar

Sono stati decisi a Phoenix i nomi dei quattro piloti che si giocheranno il titolo nella finalissima della Nascar 2016 ad Homestead, e saranno comandati da Joey Logano, vincitore in Arizona. Il momento topico di tutta la corsa &egrave; stato nel finale quando dopo un contatto tra Kyle Busch ed il Polesitter Alex Bowman, il pilota del team Hendrick &egrave; finito per spedire a sua volta in testacoda il leader Matt Kenseth, compagno di Busch, e che proprio a vantaggio del pilota di Las Vegas ha perso la possibilit&agrave; di entrare nel novero dei quattro &ldquo;finalisti&rdquo;. L&rsquo;incidente di gara ha significato per il campione in carica il fatto di poter difendere il titolo contro Logano, che a quel punto si &egrave; involato, Jimmie Johsnon e Carl Edwards.    Alle spalle di Busch si sono piazzati Kyle Larson, Kevin Harvick e Kurt Busch, eliminati dalla contesa, oltre ad Alex Bowman, protagonista di una prova che non fa davvero rimpiangere Dale Earnhardt Jr. Per fortuna era gi&agrave; qualificato Johnson, prima penalizzato e poi coinvolto in un contatto: alla fine ha terminato trentottesimo. Giornata-no per Martin Truex, messo KO da inconvenienti vari e da un contatto. Molto influenti sul risultato finale una serie di penalit&agrave; per irregolarit&agrave; ed eccessi di velocit&agrave; in corsia box, oltre alla relativa tranquillit&agrave; dell&rsquo;azione di gara, che non ha creato margini di recupero. L&rsquo;appuntamento di Homestead, sotto le luci del tracciato delle Everglades, l&rsquo;anno scorso aveva incoronato Kyle Busch, mentre Logano aveva concluso quarto. Johnson si era piazzato nono, due posizioni davanti a Edwards.&nbsp;  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Can-Am 500 di Phoenix, trentacinquesima e penuultima gara della Nascar Sprint Cup Series 2016:  1 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 324 giri  2 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 324  3 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 324  4 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 324  5 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 324  6 - Alex Bowman (Chevy) &ndash; Hendrick - 324  7 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs giri - 324  8 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 324  9 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 324  10 - Paul Menard (Chevy) Childress - 324  I finalisti per la conquista della Sprint Cup:  Jimmie Johnson, Carl Edwards, Joey Logano, Kyle Busch     

Il pilota di Roger Penske si giocher&agrave; il titolo Nascar con Kyle Busch, Jimmie Johnson e Carl Edwards

Nascar,&nbsp;Logano conquista Phoenix&nbsp;

Con una vittoria a Fort Worth, Carl Edwards &egrave; riuscito a centrare l&rsquo;accesso al ristretto novero di piloti che si giocheranno il titolo Nascar tra due weekend a Homestead. Il pilota del team Gibbs, che a dispetto di un potenziale riconosciuto da tutti non &egrave; mai riuscito ad imporsi in campionato mancando l&rsquo;obiettivo anche in modo rocambolesco, avr&agrave; una nuova chance quest&rsquo;anno contro gli altri tre &ldquo;finalisti&rdquo;, due dei quali verranno decisi il prossimo weekend a Phoenix. Prima rinviata di quasi sei ore, e poi chiusa con 40 giri d&rsquo;anticipo, la gara ha visto Edwards prendere il comando delle operazioni con un pit-stop velocissimo, controllando gli ultimi 36 passaggi prima della conclusione definitiva delle ostilit&agrave; causata dall&rsquo;intensificarsi delle precipitazioni.    Al secondo posto ha terminato Joey Logano, che aveva controllato le prime fasi con la Ford numero 22 del team Penske, ma che ha perso nel finale quello slancio che avrebbe potuto portarlo a recuperare. Per puntare al titolo, il ventiseienne del Connecticut dovr&agrave;, come tutti gli altri a parte Jimmie Johnson ed Edwards, sperare di conquistare un successo a Phoenix o di risultare il miglior &ldquo;non vincente&rdquo; in graduatoria. Terzo e quarto posto a Fort Worth per due dei piloti gi&agrave; eliminati dalla Chase for the Cup, Martin Truex Jr. e Chase Elliott. Proprio insieme a Logano ed Edwards, Truex &egrave; stato protagonista di una serie di sfide in pit-lane tra i rispettivi team: il balletto delle soste si &egrave; rivelato fondamentale. Con un bel recupero dopo un inizio di weekend difficile, Kyle Busch ha terminato quinto.    Nella fase conclusiva non ha influito sulla bagarre al vertice un contatto tra Austin Dillon e Kevin Harvick che ha per&ograve; generato scintille tra i due. A causa di un errore di Dillon, Harvick, in piena scia, ha colpito leggermente il paraurti della Chevy numero 3, spingendola di fatto nelle barriere: dopo il turbolento addio di Harvick al team Childress e le polemiche con la dirigenza per il &ldquo;superpotere&rdquo; dato secondo lui ai fratelli Dillon (nipoti di Richard Childress), la rivalit&agrave; si arricchisce di un altro capitolo.    Harvick ha poi terminato sesto davanti a Matt Kenseth, Kasey Kahne, Denny Hamlin e Ryan Newman, mentre Jimmie Johnson si &egrave; piazzato all&rsquo;undicesimo posto. Corsa da dimenticare per Kurt Busch, ventesimo in una giornata caratterizzata da pochi incidenti e con limitate chance di recupero per i piloti finiti in difficolt&agrave;.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della AAA 500 di Fort Worth, trentaquattresima prova della Nascar Sprint Cup Series 2016 ed ottava della Chase For The Cup, round of 8:  1 - Carl Edwards (Toyota) &ndash; Gibbs - 293 giri  2 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 293  3 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 293  4 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 293  5 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 293  6 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 293  7 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 293  8 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 293  9 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs giri - 293  10 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 293  In campionato  1. Jimmie Johnson 4074*;&nbsp;  2. Joey Logano 4074;&nbsp;  3. Kyle Busch 4074;&nbsp;  4. Matt Kenseth 4073;&nbsp;  5. Denny Hamlin 4072;&nbsp;  6. Kevin Harvick 4056;&nbsp;  7. Carl Edwards 4049*.  &nbsp;  * Ammessi di diritto al Round of 4 

In Texas il pilota di Joe Gibbs conquista un posto nella finale Nascar 2016

Nascar,&nbsp;Edwards vince sotto la pioggia

Mettendo a segno la sua nona vittoria in carriera a Martinsville, Jimmie Johnson ha conquistato l&rsquo;accesso alla sfida finale della Nascar Sprint Cup Series ad Homestead, nella quale solo quattro piloti, in virt&ugrave; del formato ad eliminazione diretta della serie, potranno giocarsi la corona di campione 2016. Johnson, che dall&rsquo;introduzione dell&rsquo;attuale formato non era mai arrivato cos&igrave; lontano nella fase conclusiva di una stagione, ha domato il corto ovale da mezzo miglio della Virginia in una corsa fatta come da tradizione di duelli ruota a ruota e fianco a fianco.&nbsp;    Suo principale rivale, per tutta la gara, &egrave; stato Denny Hamlin. Il pilota del team Gibbs si &egrave; confrontato con Johnson pi&ugrave; volte, arrabbiandosi anche parecchio col californiano per la durezza della sua guida in particolare nelle prime fasi. Tuttavia, ha poi dovuto accettare il verdetto della giornata riconoscendo la forma smagliante dell&#39;avversario. Ripartito al terzo posto nell&rsquo;ultimo re-start, Johnson ha prima raggiunto e passato Kyle Busch, e poi rincorso Hamlin prendendo il comando al giro 409 su 500.&nbsp;    Il pilota della Chevy numero 48 non ha comunque avuto facile. Una provvidenziale caution l&rsquo;ha aiutato quando, proprio in un confronto con Hamlin, la sua carrozzeria era finita per strisciare contro una gomma. E anche nella caution conclusiva ha rischiato grosso: nel tentativo di risparmiare carburante spegnendo il motore sui rettilinei, ha per sbaglio toccato il &ldquo;kill switch&rdquo; della sua vettura rimanendo brevemente fermo in pista. Il lungo protrarsi della neutralizzazione l&rsquo;ha per&ograve; aiutato a rimettersi in carreggiata. Alla fine, al traguardo dietro di lui ha terminato Brad Keselowski, che proprio per la lunga safety-car (quasi 30 giri sono serviti per stilare l&rsquo;ordine di ripartenza tra vetture in pista e ai box) ha avuto da recriminare: forse con qualche chilometro in pi&ugrave; di &ldquo;corsa libera&rdquo; a disposizione avrebbe potuto dire la sua per il successo.    Hamlin, al terzo posto, &egrave; stato seguito da Matt Kenseth, Kyle Busch e Jeff Gordon, in quella che dovrebbe essere la sua apparizione finale in carriera. Gare-no invece per il team Stewart-Haas e per Carl Edwards. I due rappresentanti della scuderia motorizzata Chevy hanno perso terreno per problemi di assetto finendo rispettivamente al ventesimo e al ventiduesimo posto. Edwards &egrave; invece stato spedito a muro da una foratura: a meno di una vittoria a Phoenix o Fort Worth, sar&agrave; difficile per lui accedere alla finale in Florida.  Da sottolineare anche un grave episodio che si &egrave; verificato dopo la corsa, quando un automobilista ha investito 22 tifosi che attendevano i piloti nella zona dell&rsquo;eliporto della pista. La polizia sta indagando sulla presunta volontariet&agrave; dell&rsquo;atto. Fortunatamente sembra che nessuna delle persone coinvolte abbia riportato lesioni gravi.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Goody&rsquo;s 500 di Martinsville, trentatreesima tappa della Nascar Sprint Cup Series e settima della Chase For The Cup 2016, round of 8:  1 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 500 giri  2 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 500  3 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs giri - 500  4 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 500  5 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 500  6 - Jeff Gordon (Chevy) &ndash; Hendrick - 500  7 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 500  8 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 500  9 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 500  10 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; JTG - 500  In campionato  1. Jimmie Johnson* 4044;  2. Denny Hamlin 4039;  3. Matt Kenseth 4039;  4. Kyle Busch 4037;  5. Joey Logano 4033.  &nbsp;  * Ammesso di diritto al round of 4 di Homestead 

Il pluricampione doma lo short-track della Virginia

Nascar, Johnson vince ancora e va in finale

Joey Logano &egrave; stato il mattatore del trentaduesimo round della Nascar Sprint Cup Series a Talladega, mentre due dei favoriti per il titolo, Martin Truex Jr. e Brad Keselowski, hanno visto i propri sogni di gloria infranti per via di problemi al motore. Davanti a tutti, Logano ha invece gestito bene una serie di re-start finali, aiutato anche dal compagno di colori in casa Ford Brian Scott, ottenendo un risultato incredibile considerando che, ad inizio corsa, era stato rimandato in pista col martinetto sollevatore incastrato sotto la vettura dopo un pit-stop. In piste pi&ugrave; &ldquo;piccole&rdquo; un disguido del genere avrebbe portato al doppiaggio (o a pi&ugrave; doppiaggi), mentre sul superovale dell&rsquo;Alabama &egrave; stato possibile per il team Penske recuperare al meglio. Nonostante i restrittori che, come sempre su questo tipo di tracciato, rendono il gruppo incredibilmente ravvicinato e portano a contatti continui, la corsa si &egrave; svolta in modo abbastanza regolare, con i guasti tecnici a creare i maggiori colpi di scena.    E&rsquo; stato il caso di due dei pi&ugrave; brillanti protagonisti della serie, all&#39;apparenza avviati a contendersi il successo nelle tappe conclusive. Sempre tra i pi&ugrave; veloci in pista per tutto l&rsquo;anno, Truex ha visto il suo propulsore Toyota andare in fumo al giro 39, cosa che gli ha precluso l&rsquo;accesso al &ldquo;round of 8&rdquo;. Le quattro vittorie portate a casa nel 2016 sono cos&igrave; state vanificate. Stesso discorso per Keselowski, che gi&agrave; si trovava in posizione critica dopo il ritiro in Kansas, e ha realizzato il suo secondo trentottesimo posto consecutivo.    Out anche Chase Elliott, ed &egrave; un peccato per il giovane rookie del team Hendrick che ha mostrato enormi qualit&agrave;, con una velocit&agrave; paragonabile a quella di Jimmie Johnson. Denny Hamlin &egrave; riuscito a passare il turno a pari punti nei confronti di Austin Dillon grazie al terzo posto conquistato con un margine di soli sei millesimi nei confronti di Kurt Busch. Stranissima &egrave; stata la strategia del team Gibbs che ha lasciato Hamlin da solo alla ricerca di un risultato d&rsquo;altra classifica mentre le altre tre vetture, quelle di Kyle Busch, Matt Kenseth e Carl Edwards, restavano in fila indiana fuori dal gruppo. La particolare tattica, votata ad evitare incidenti, ha quasi portato Hamlin ad una clamorosa esclusione.&nbsp;    Il tracciato di Talladega non ha stavolta offerto i clamorosi incidenti multipli che ne hanno segnato la storia in passato. L&rsquo;unico contatto di rilievo in questo senso &egrave; stato quello tra Greg Biffle, Casey Mears e Jeffrey Earnhardt che ha messo KO tutti e tre i piloti. Per la Nascar 2016 inizia ora la penultima fase dei playoff, che si articoler&agrave; in tre round tra Martinsville, Fort Worth e Phoenix e selezioner&agrave; i quattro piloti che si giocheranno il titolo nella finalissima di Homestead.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Hellmann&rsquo;s 500, trentaduesima tappa della Nascar Sprint Cup Series e sesta della Chase For The Cup 2016, round of 12.&nbsp;  1 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 192 giri  2 - Brian Scott (Ford) &ndash; Petty - 192  3 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 192  4 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 192  5 - Ricky Stenhouse Jr. (Ford) &ndash; Roush - 192  6 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 192  7 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 192  8 - Aric Almirola (Ford) &ndash; Petty - 192  9 - Austin Dillon (Chevy) &ndash; Childress - 192  10 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; JTG - 192  In campionato  1. Joey Logano 4000;  2. Jimmie Johnson 4000;  3. Kevin Harvick 4000;  4. Matt Kenseth 4000;  5. Carl Edwards 4000;  6. Denny Hamlin 4000;  7. Kurt Busch 4000;  8. Kyle Busch 4000. 

Keselowski e Truex eliminati dai playoff

Nascar,&nbsp;Logano sbanca Talladega

La storia si ripete. In Kansas, Kevin Harvick si presentava condannato a vincere, se voleva restare in lotta per il titolo senza passare dalla roulette di Talladega. Dopo le difficolt&agrave; della gara precedente, il californiano del team Stewart-Haas si &egrave; quindi schierato su uno dei pi&ugrave; temibili tracciati &ldquo;cookie cutter&rdquo; (un triovale da 1.5 miglia con medio banking che, come tanti, sembra fatto con lo stampino) e, a dispetto del dominio messo in atto dalle Toyota in qualifica, ha portato a casa il massimo risultato. Mettendo in mostra le doti che gli hanno regalato il soprannome &ldquo;The Closer&rdquo;. Dopo avere battagliato al vertice della classifica per tutta la corsa, Harvick ha guadagnato il passaggio al penultimo turno della Chase For The Cup con un&#39;ultima ri-partenza perfetta, che ha lasciato di stucco Carl Edwards.  A seguire, un pacchetto che non ha avuto velleit&agrave; di successo e che ha incluso anche Joey Logano, il gi&agrave; qualificato Jimmie Johnson, e Kyle Busch, che proprio nei re-start ha pagato un po&rsquo; dazio. Si sono messi in mostra anche Austin Dillon, autore di una striscia di prestazioni positive, ed Alex Bowman, che sembra essersi finalmente integrato con l&rsquo;Hendrick Motorsport dopo la sostituzione di Dale Earnhardt Jr. Nonostante sia tornato ad utilizzare il simulatore, il pilota del North Carolina non ha invece ancora dato notizie sul suo stato di salute.  Alla fine, dopo aver fatto segnare la pole, Matt Kenseth ha terminato nono, mentre Martin Truex, a sua volta molto competitivo, ha pagato un problema che impediva al team Furniture Row di riempire il suo serbatoio al massimo durante i rifornimenti. Nonostante fosse finito sotto di un giro, ha recuperato l&rsquo;undicesima posizione.  Ancor pi&ugrave; sfortunata la giornata di altri protagonisti dei playoff. Chase Elliott, che aveva lottato con Harvick per la leadership, &egrave; stato fermato da problemi di gomme terminando trentunesimo. KO anche Brad Keselowski. Il pilota del team Penske ha perso leggermente il posteriore rallentando davanti a Denny Hamlin, ed &egrave; stato involontariamente colpito dal rivale. Finito in testacoda, ha visto l&rsquo;anteriore della sua Ford Fusion finire in pezzi. Insieme a Hamlin, Keselowski, Dillon, Elliott e Logano &egrave; ora in &ldquo;zona eliminazione&rdquo; e dovr&agrave; puntare al tutto per tutto in un round, quello di Talladega, che gi&agrave; ci si attende esplosivo.  L&rsquo;ordine della Hollywood Casino 400 del Kansas Speedway, trentunesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2016 e quinta della Chase For The Cup, round of 12:  1 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 267 giri 2 - Carl Edwards (Toyota) &ndash; Gibbs - 267 3 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 267 4 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 267 5 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 267 6 - Austin Dillon (Chevy) &ndash; Childress - 267 7 - Alex Bowman (Chevy) &ndash; Hendrick - 267 8 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; JTG - 267 9 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 267 10 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 267  In campionato 1. Jimmie Johnson 3082*;&nbsp; 2. Matt Kenseth 3074;&nbsp; 3. Kyle Busch 3072;&nbsp; 4. Carl Edwards 3069;&nbsp; 5. Kurt Busch 3,062 &hellip;&nbsp; 7. Kevin Harvick 3048*.  * Qualificati al Round of 8 

L&rsquo;alfiere del team Stewart-Haas si aggiudica&nbsp;trentunesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2016 e&nbsp;passa il turno dei playoff

Nascar,&nbsp;nuova magia di Harvick&nbsp;in Kansas

Con un sorpasso ai danni di Matt Kenseth al re-start del giro 317, Jimmie Johnson &egrave; tornato al successo a Charlotte, prendendosi di diritto un posto nel terzo turno dei Playoff Nascar 2017. Il pilota californiano del team Hendrick, sei volte campione della serie, non era mai riuscito ad accedere al terzo turno con l&rsquo;attuale formato ad eliminazione della Chase For The Cup. Kenseth, arrivato secondo con un ampio distacco (quasi 1.5&rdquo;) ha preceduto a sua volta tre piloti gi&agrave; esclusi dalla corsa al titolo come Kasey Kahne, Ryan Newman e Kyle Larson, mentre Kyle Busch ha terminato quinto, raddrizzando una giornata difficile che l&rsquo;aveva visto anche navigare nelle retrovie. In top-10 anche il fratello maggiore Kurt, piazzatosi dietro a Brad Keselowski, Tony Stewart e Jamie McMurray. Miglior risultato dell&rsquo;anno per Danica Patrick, undicesima.  Come gi&agrave; accaduto nel round precedente di Dover, a fare notizia sono stati per&ograve; i piloti che hanno incontrato battute d&rsquo;arresto. Kevin Harvick si &egrave; dovuto arrendere ad un problema elettrico, e sembra gi&agrave; chiamato al miracolo con una vittoria in uno dei due prossimi round, mentre Joey Logano &egrave; stato mandato per due volte nelle barriere da delle forature nelle prime fasi di corsa.  Al giro 258 &egrave; invece stato un contatto multiplo ad incidere sulla classifica, e a causare una bandiera rossa. Dopo un pit-stop senza cambio gomme, Austin Dillon, che comandava il gruppo, ha pattinato troppo in partenza ed &egrave; stato colpito da Martin Truex. La carambola cos&igrave; innescata ha messo fuori gioco lo stesso Dillon e Chase Elliott. La rottura del motore ha fermato poi Denny Hamlin mentre lottava a distanza con Johnson. Tuttavia le sfortune capitate agli altri l&rsquo;hanno visto classificarsi trentesimo, conservando punti preziosi.&nbsp;  Truex ha poi concluso tredicesimo, ed &egrave; pronto a tornare in pista il prossimo weekend in Kansas su un tracciato a lui piuttosto congeniale. E&rsquo; stata una gara sfortunata anche per Alex Bowman, sostituto di Dale Earnhardt Jr. al team Hendrick: dopo essersi classificato in prima fila, &egrave; stato subito messo fuori causa da una foratura che ha coinvolto anche Casey Mears.&nbsp;    L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Bank Of America 500 di Charlotte, trentesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2016 e quarta della Chase For The Cup, Round Of 12:  1 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 334 giri  2 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 334  3 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 334  4 - Ryan Newman (Chevy) Childress - 334  5 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 334  6 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 334  7 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 334  8 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 334  9 - Tony Stewart (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 334  10 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 334  In campionato  1. Jimmie Johnson 3045*;  2. Matt Kenseth 3040;  3. Kyle Busch 3036;  4. Brad Keselowski 3034;  5. Kurt Busch 3033.  *Qualificato al Round of 8 

Il pluricampione del team Hendrick passa il turno in North Carolina

Nascar,&nbsp;a Charlotte Johnson torna&hellip; Johnson

Martin Truex Jr continua ad impressionare nel finale di stagione Nascar. Il pilota del Furniture Row Racing ha dominato la tappa di Dover della Chase For The Cup, portando a casa il suo secondo successo nei primi tre appuntamenti dei playoff. Dopo un primo affondo di Brad Keselowski, partito in pole grazie alla pioggia, Truex ha preso le redini restando costantemente il favorito numero uno per il successo in quasi tutte le fasi della corsa. Poco da fare anche per Kyle Busch, secondo classificato, seguito da Chase Elliott e Brad Keselowski. A contendere a Truex il successo &egrave; stato anche Jimmie Johnson, che si &egrave; per&ograve; trovato messo fuori gioco da una penalit&agrave; per un&rsquo;irregolarit&agrave; commessa dai meccanici ai box. Alla fine ha terminato settimo e doppiato: la seconda met&agrave; gara non ha avuto nemmeno una &ldquo;caution&rdquo;, privando chi era sotto di uno o pi&ugrave; giri di ogni chance di rimonta.    A tenere banco, oltre alla gara stessa, anche la situazione in classifica, con quattro piloti da eliminare nei playoff per il titolo. E pi&ugrave; che il difficile ovale in cemento del Delaware, soprannominato &ldquo;Monster Mile&rdquo;, a far selezione sono stati i problemi tecnici. KO entrambe le vetture del team Ganassi: Jamie McMurray ha incontrato un problema al motore, mentre un guaio elettrico ed una foratura hanno tolto dai giochi Kyle Larson. Hanno salutato la Chase For The Cup anche Chris Buescher e Tony Stewart, gi&agrave; precedentemente attardati in graduatoria. Problemi meccanici hanno anche fermato Kevin Harvick: senza la vittoria di Loudon, il californiano avrebbe rischiato l&rsquo;esclusione.    A presentarsi in gran forma al prossimo round di Charlotte sar&agrave; ancora Truex, su una pista amica in passato del piccolo team diretto da Barney Visser, diventato una superpotenza anche grazie al supporto tecnico del Joe Gibbs Racing. Per tutti l&rsquo;incognita sar&agrave; per&ograve; rappresentata dall&rsquo;appuntamento sul superovale di Talladega, tradizionale roulette ad alta tensione.&nbsp;  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Citizen Soldier 400 di Dover, ventinovesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2016 e terza della Chase For The Cup, Round of 16:  1 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 400 giri  2 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 400  3 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 400  4 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 400  5 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 400  6 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 400  7 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 399  8 - Austin Dillon (Chevy) &ndash; Childress - 399  9 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs giri - 399  10 - Jeff Gordon (Chevy) &ndash; Hendrick - 399  In campionato  1. Martin Truex 2131;&nbsp;  2. Kyle Busch 2125;&nbsp;  3. Brad Keselowski 2125;&nbsp;  4. Matt Kenseth 2114;&nbsp;  5. Joey Logano 2108.   

Al &quot;Monster Mile&quot; trionfa il Furniture Row Motorsport&nbsp;

Nascar,&nbsp;Truex mette la seconda a Dover

Spesso e volentieri, nel corso della stagione 2016, Martin Truex Jr. &egrave; stato l&rsquo;uomo pi&ugrave; veloce in pista prima di vedersi rallentare da problemi ai box. Nel primo round della Chase For The Cup Nascar 2016, il pilota Toyota si &egrave; invece visto spingere al successo proprio dal lavoro del team Furniture Row, piccola compagine del Colorado satellite del Joe Gibbs Racing.&nbsp;  Con la gara mandata in overtime da una foratura di Michael McDowell nel finale, tutti i protagonisti si sono fermati per montare gomme nuove in vista di un decisivo re-start. E, in uscita dalla pit-lane, Chase Elliott, che aveva condotto i 75 passaggi precedenti, &egrave; stato clamorosamente beffato da Truex. Al re-start, i quattro piloti che non avevano effettuato lo stop sono stati prede facili, e ad accedere alla victory lane &egrave; stata la vettura numero 78, con Truex che si &egrave; visto cos&igrave; promuovere di diritto al prossimo turno dei playoff. Alla fine, Elliott &egrave; stato sopravanzato anche da Joey Logano, secondo al traguardo per il team Penske. In quarta posizione ha terminato Ryan Blaney davanti a Brad Keselowski.&nbsp;  Oltre ad Elliott, a recriminare (e molto) &egrave; stato Jimmie Johnson. Dopo avere comandato 118 giri, il pluricampione californiano ha prima incontrato un set di gomme non performante, e poi una penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; in pit-lane. Alla fine ha concluso dodicesimo. In top-10 invece Denny Hamlin, Kyle Busch e Matt Kenseth che non sono stati in grado di proporre prove convincenti come quella del compagno di marca.&nbsp;  Ancor pi&ugrave; problemi sono arrivati per Kyle Larson e Kevin Harvick, che sono stati spediti a fondo griglia per delle modifiche non autorizzate alle loro Chevy in regime di parco chiuso, e hanno terminato rispettivamente al diciottesimo e ventesimo posto e sono al momento in coda alla graduatoria del secondo turno. Insieme a loro Chris Buescher, arrivato in Chase For The Cup per miracolo e gi&agrave; predestinato all&#39;uscita al termine delle prime tre gare del Challenger Round.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Teenage Mutant Ninja Turtles 400 al Chicagoland Speedway, ventisettesima tappa della Nascar Sprint Cup Series e primo round della Chase For The Cup 2016:  1 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 270 giri 2 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 270 3 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 270 4 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 270 5 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 270 6 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 270 7 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 270 8 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 270 9 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 270 10 - Alex Bowman (Chevy) &ndash; Hendrick - 270  In campionato 1. Martin Truex Jr 2050;&nbsp; 2. Brad Keselowski 2049;&nbsp; 3. Kyle Busch 2046;&nbsp; 4. Denny Hamlin 2045;&nbsp; 5. Joey Logano 2043.   

Il pilota Toyota vince anche grazie all&#39;ottimo lavoro del team&nbsp;e passa il turno al&nbsp;primo round della Chase For The Cup 2016

Nascar, acuto di&nbsp;Truex in Illinois

E&rsquo; successo di tutto, come nella migliore tradizione, sul corto ovale di Richmond nella tappa conclusiva della stagione regolare Nascar 2016. Sorpassi a piene mani, litigi, incidenti e colpi di scena hanno portato a completare lo schieramento per la Chase For The Cup regalando nel contempo a Denny Hamlin il suo terzo successo davanti al pubblico della Virginia. Sono state ben sedici le situazioni di safety-car sui 400 giri di corsa. L&rsquo;ultima, a due tornate dalla fine, ha visto Kyle Larson fermarsi ai box per montare gomme nuove. Il pilota del team Ganassi ha poi recuperato come un forsennato fino al secondo posto, confermandosi in gran forma ma mancando l&rsquo;aggancio al leader. Ha preceduto sul traguardo Martin Truex, Brad Keselowski e Kevin Harvick.  Con un settimo posto, Kasey Kahne &egrave; stato ufficialmente eliminato dalla contesa per il titolo, mentre &egrave; riuscito nell&rsquo;impresa, grazie alla sua buona posizione in classifica, Jamie McMurray. Tra i piloti che non avevano ancora conquistato l&rsquo;accesso matematico, sono entrati Chase Elliott, nonostante un contatto subito dal compagno di colori Jeff Gordon nelle fasi iniziali, Austin Dillon e Chris Buescher. Il giovane rookie, nonostante una gara non molto facile sulla Ford Fusion del Front Row Motorsports, ha mantenuto il trentesimo posto in classifica che, insieme alla vittoria di Pocono, gli ha permesso un clamoroso accesso alla fase finale. E&rsquo; la prima volta, dalla nascita dell&rsquo;odierno formato di campionato, che due debuttanti (Buescher ed Elliott) entrano nella Chase For The Cup. L&rsquo;unico &ldquo;deb&rdquo; a riuscire nell&rsquo;impresa era stato proprio Hamlin nel 2006.  A mettere KO il principale concorrente di Buescher, David Ragan, &egrave; stato un incidente multiplo, il pi&ugrave; discusso della serata, che ha avuto origine da Ryan Newman e Tony Stewart. I due ormai ex &ldquo;migliori amici&rdquo; sono venuti a contatto in maniera controversa non lesinando attacchi reciproci una volta davanti alle telecamere. Spettacolare il risultato della carambola, con il rookie Ryan Lupton finito sopra alla vettura di Newman e Stewart che ha tentato di tornare ai box salvo dover fuggire dalla sua Chevrolet in fiamme. Niente playoff quest&rsquo;anno quindi per Newman, che era stato anche sanzionato in settimana per un&rsquo;irregolarit&agrave; tecnica nel precedente appuntamento.  Stewart &egrave; stato protagonista anche di un&rsquo;altra toccata quando &egrave; stato spedito in testacoda in pit-lane. Arrivato giusto giusto nella sua piazzola, ha effettuato il pit stop al contrario. Fuori gioco anche Matt Kenseth dopo una toccata ricevuta da Keselowski e che ha danneggiato la sua anteriore sinistra. Fiamme anche tra Matt DiBenedetto e Casey Mears.    L&rsquo;ordine di arrivo della Federated Auto Parts 400 di Richmond, venticinquesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2016 e ultima della stagione regolare:  1 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs giri - 407 giri 2 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 407 3 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 407 4 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 407 5 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 407 6 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 407 7 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 407 8 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 407 9 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 407 10 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 407  Piloti ammessi ai playoff 1. Keselowski 834 (4 vittorie); 2. Kyle Busch 759 (4); 3. Hamlin 773 (3); 4. Harvick 876 (2); 5. Edwards 755 (2); 6. Truex Jr. 736 (2); 7. Johnson 686 (2); 8. Kenseth 673 (2); 9. Logano 783 (1); 10. Kurt Busch 762 (1); 11. Larson 646 (1); 12. Buescher 375 (1); 13. Stewart 434 (1); 14. Elliott 681; 15. Dillon 679; 16. McMurray 676.   

Danny Hamlin vince l&#39;ultimo round delle Nascar Sprint Series 2016; completato lo schieramento per i playoff 2016

Nascar, Hamlin show nel gran finale di Richmond

Vittoria di Martin Truex Jr a Darlington, nell&rsquo;appuntamento &ldquo;retr&ograve;&rdquo; della Nascar Sprint Cup Series e penultimo round prima della Chase For The Cup. Per l&rsquo;occasione, sullo storico circuito del South Carolina, tutti i piloti si sono presentati in pista con livree e tute inedite, ispirate a quelle del passato della serie. A decidere l&rsquo;esito della corsa non &egrave; stata per&ograve; una sfida &ldquo;vecchio stile&rdquo; quanto una serie di errori ai box. Kevin Harvick, che aveva comandato per 214 giri sui 367 in programma, si &egrave; trovato a fare i conti con una serie di inconvenienti, incluso l&rsquo;avvitatore rotto che gli ha fatto perdere 12 posizioni e la leadership al giro 281.    Considerato che Harvick ha terminato secondo a sei decimi di distacco, i conti sono presto fatti sul potenziale sprecato dal team Stewart-Haas: per il campione 2014 sono ben 17 i secondi posti incamerati quest&rsquo;anno su 25 gare.&nbsp;  D&rsquo;altra parte, c&rsquo;&egrave; da dire che in passato anche Truex ha spesso pagato le imperfezioni ai box del Furniture Row Racing, piccola scuderia del Colorado satellite del team Gibbs. Dopo aver conquistato la 600 miglia di Charlotte, il due volte campione della categoria cadetta, quella che si chiamava allora Busch Series, si &egrave; consolato con un&rsquo;affermazione prestigiosa e che porta in dote buone sensazioni per i playoff.&nbsp;    Al terzo posto ha terminato il vincitore dello scorso appuntamento in Michigan Kyle Larson, che ha mantenuto in alto il team Ganassi, mentre Denny Hamlin ha preceduto Joey Logano, Matt Kenseth ed il redivivo Kasey Kahne.  A tenere banco a Darlington sono stati anche i numerosi contatti che, come nella migliore tradizione, si sono verificati in pista. Il principale - e quello che ha fatto pi&ugrave; parlare - &egrave; stato quello tra Tony Stewart e Brian Scott con il pluricampione che, indispettito da una toccata ricevuta, ha mandato a muro senza complimenti l&rsquo;avversario vedendosi anche richiamare dalla Nascar quando, per la rottura del motore, ha dovuto parcheggiare la sua Chevy. KO per un contatto di gara anche Kurt Busch, mentre il fratello minore Kyle ha terminato 11&deg;.&nbsp;    Da segnalare anche la situazione relativa a Dale Earnhardt Jr, che continua a soffrire di sintomi riconducibili al trauma cranico patito in Michigan. Il figlio del grande Dale Sr., sette volte campione della serie, e grande beniamino del pubblico rimarr&agrave; fuori fino a fine stagione. A sostituirlo saranno Alex Bowman e Jeff Gordon, che ha terminato quattordicesimo a Darlington.  L&rsquo;ordine di arrivo della Bojangles&#39; Southern 500, venticinquesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2016:  1 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 367 giri  2 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 367  3 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 367  4 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs giri - 367  5 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 367  6 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 367  7 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 367  8 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 367  9 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 367  10 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 367  In campionato  1. Kevin Harvick 840;  2. Brad Keselowski 797;  3. Joey Logano 752;  4. Carl Edwards 746;  5. Denny Hamlin 729. 

A Darlington Harvick tradito dal pit-stop

Nascar,&nbsp;seconda vittoria del 2016 per Truex

Alla sua terza stagione in Nascar Sprint Cup Series, Kyle Larson ha finalmente conquistato il suo primo successo nella serie, battendo sul filo di lana Chase Elliott al Michigan International Speedway. Considerato uno dei migliori talenti emergenti del panorama stock-car, Larson ha anche riportato al vertice il team Ganassi dopo un digiuno durato 99 gare. Per riuscirci, il ventiquattrenne di origini giapponesi, emerso dal programma &ldquo;diversity&rdquo; riservato alle minoranze, ha aspettato l&rsquo;ultimo re-start. In bagarre con Elliott per quasi tutta la corsa, e sorpassato dal rivale del team Hendrick in occasione di una sosta ai box, Larson si &egrave; preso la rivincita scaricando meglio i cavalli della sua vettura, impresa resa difficile dalle gomme usurate.&nbsp;    Elliott si &egrave; dovuto accontentare del secondo posto, vedendosi ancora una volta sfuggire di mano la vittoria. Il veloce rookie avr&agrave; altre opportunit&agrave; per rifarsi, visto il passo mostrato durante tutto il 2016. Terzo, Brad Keselowski che, pur avendo tentato&nbsp;inserirsi non ha avuto lo spunto necessario: la Ford Fusion del team Penske non era semplicemente all&rsquo;altezza delle due Chevy di testa. Quarta un&rsquo;altra Ford, quella di Ryan Blaney e del Wood Brothers Racing, scuderia satellite di Roger Penske. Figlio d&rsquo;arte come Elliott, Blaney se l&rsquo;&egrave; giocata col pi&ugrave; blasonato compagno di marca.&nbsp;    In top-5 ha terminato anche Kevin Harvick, che continua ad assicurarsi piazzamenti a punti: se il campionato si decidesse ancora in modo &ldquo;tradizionale&rdquo; anzich&eacute; ai playoff, sarebbe il super-favorito. Alle sue spalle, Jimmie Johnson e Carl Edwards. Proprio con Edwards si &egrave; arrabbiato molto il compagno di colori Kyle Busch, finito in testacoda dopo un sorpasso aggressivo che ha reso instabile la sua Toyota Camry in uscita di curva 4. Johnson ha invece perso terreno, e forse l&rsquo;unica chance che aveva di puntare alla vittoria, per far verificare una gomma che sembrava forata.&nbsp;    Problemi al motore hanno messo fuori gioco invece Alex Bowman, sostituto di Dale Earnhardt Jr dato il perdurare dei problemi di salute del pilota del team Hendrick e gli impegni concomitanti di Jeff Gordon. KO per un guaio al propulsore anche Chris Buescher, che rimane per&ograve; agganciato alla top-30 in classifica necessaria, insieme alla rocambolesca vittoria di Pocono, per portarlo ai playoff. Tanto disappunto anche per Martin Truex, che ha perso tempo per un danno causato da un meccanico al cambio gomme, e per Kurt Busch, andato in testacoda.&nbsp;  L&rsquo;ordine di arrivo della Pure Michigan 400 al Michigan International Speedway, ventiquattresima tappa della Nascar Sprint Cup Series:&nbsp;  1 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 200 giri  2 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 200  3 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 200  4 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 200  5 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 200  6 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 200  7 - Carl Edwards (Toyota) &ndash; Gibbs - 200  8 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 200  9 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 200  10 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 200  In campionato  1. Kevin Harvick 799;  2. Brad Keselowski 774;  3. Carl Edwards 724;  4. Kurt Busch 721;  5. Joey Logano 716. 

Il team Ganassi torna al successo dopo un lungo digiuno

Nascar,&nbsp;in Michigan prima vittoria per Larson

Non aveva mai condotto nemmeno un giro Denny Hamlin a Watkins Glen, ma con una performance senza errori nelle fasi finali, il pilota del team Gibbs ha conquistato il suo primo successo su un circuito stradale nel ventiduesimo round della Nascar Sprint Cup Series 2016. A dargli la possibilit&agrave; di issarsi al comando (e di mantenerlo) &egrave; stata la battaglia tra Kyle Busch e Brad Keselowski, che in due diversi re-start si sono ostacolati, finendo larghi alla prima curva.  All&rsquo;ultimo giro, Hamlin si &egrave; poi trovato a resistere al ritorno di Martin Truex Jr e Keselowski, ma un contatto tra i due a pochi metri dall&rsquo;arrivo gli ha dato tranquillit&agrave;: dopo aver spedito in testacoda il rivale, il pilota del team Penske ha perso anche il secondo posto a favore del compagno di colori Joey Logano, a sua volta coinvolto nella battaglia al vertice sin dalle prime fasi. Truex ha poi completato la corsa al settimo posto, scavalcato anche da AJ Allmendinger, Tony Stewart e Kyle Busch, e ha colpito la vettura di Keselowski dopo il traguardo, prima di ricevere le scuse dell&rsquo;avversario.  Da segnalare, in una giornata caratterizzata dal &ldquo;tutto esaurito&rdquo; sul tracciato dello stato di New York, due bandiere rosse resesi necessarie per ripulire la pista dai detriti portati da altrettanti botti. Il primo &egrave; avvenuto al giro 52 quando, perso il controllo della sua Ford Fusion, Ricky Stenhouse ha attraversato la pista ed &egrave; stato centrato in pieno da Jimmie Johnson. Il secondo, a sette giri dalla fine, ha visto protagonisti Kevin Harvick ed il vincitore di Pocono Chris Buescher.  Indipendentemente dal contatto, che ha portato Johnson al quarantesimo posto, quella del Glen &egrave; stata una gara difficile per il team Hendrick, che ha avuto Chase Elliott come primo rappresentante in tredicesima posizione. Davvero un periodo complicato per la scuderia che ha conquistato 11 campionati negli ultimi 20 anni. Finale amaro anche per Kyle Larson, pilota del team Ganassi, andato in testacoda all&rsquo;ultima curva, e per Danica Patrick, ventunesima dopo aver condotto 11 giri adottando una strategia a due soste.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Cheez-It 355 at the Glen, ventiduesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2016:  1 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 90 giri 2 - Joey Logano (Ford) - Penske - 90 3 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 90 4 - A.J. Allmendinger (Chevy) - JTG Daugherty - 90 5 - Tony Stewart (Chevy) - Stewart-Haas - 90 6 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 90 7 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 90 8 - Jamie McMurray (Chevy) - Ganassi - 90 9 - Trevor Bayne (Ford) - Roush-Fenway - 90 10 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 90  In campionato 1. Brad Keselowski 727;&nbsp; 2. Kevin Harvick 718;&nbsp; 3. Kurt Busch 689;&nbsp; 4. Kyle Busch 670;&nbsp; 5. Carl Edwards 653 

Prima vittoria su un tracciato stradale per il pilota Toyota, valido come&nbsp;ventiduesimo round della Nascar Sprint Cup Series 2016

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