        Nient'altro che un dominio senza rivali, questa &egrave; stata la dimostrazione espressa da Toyota nella gara di casa del mondiale WEC. Il risultato nella 6 Ore del Fuji consegna il titolo Costruttori e mette un'ipoteca pressoch&eacute; definitiva su quello Piloti. A Sakhir, con la 8 Ore del Bahrain del prossimo 4 novembre, il punteggio maggiorato dir&agrave; chi tra Hartley-Hirakawa-Buemi (133 punti) e Lopez-Kobayashi-Conwai (118) sar&agrave; campione. Al limite del miracolo sarebbe un'impresa della Ferrari #51, staccata di 31 punti dalla Toyota #8 e con 38 punti in palio per l'equipaggio vincitore. Bene il mondiale ma la mente corre ancora a Le Mans&nbsp; Il successo del Fuji, inutile nasconderlo, &egrave; un successo di secondo ordine rispetto all'obiettivo di ogni team: vincere la 24 Ore di Le Mans. Il malumore Toyota per le variazioni al BoP e la reintroduzione delle termocoperte a Le Mans hanno dominato la vigilia della corsa del centenario, vinta dalla Ferrari. Un rimando che trova spazio, ancora, indirettamente, nelle parole dell'a.d. Toyota, Koji Sato, dopo la vittoria del mondiale al Fuji. Fuji o non Fuji, la Ferrari ha gi&agrave; vinto "Quest'anno, il momento decisivo per Toyota &egrave; stata la delusione sofferta a Le Mans. Ricordo le parole del presidente Toyoda, 'Voglio che la mia squadra faccia sport'. I suoi pensieri sono stati integrati in questa squadra e ne hanno acceso lo spirito. Nella gara di casa penso che siamo riusciti a dimostrare la vera forza della squadra, &egrave; stato il nostro impegno da allora". Oscillazioni nel BoP che sono risultate decisive in questa stagione del WEC, la prima con una griglia di Hypercar tanto numerosa e competitiva. La sfida della prima vera stagione Hypercar Al Fuji, semplicemente, non c'&egrave; mai stata gara. Toyota ha inanellato la vittoria numero 9 in 10 edizioni. "Fare doppietta era il nostro obiettivo, sebbene non fosse facile", dice Kamui Kobayashi. "Il ritmo che abbiamo avuto &egrave; stato eccezionale.&nbsp; Siamo felicissimi di vincere il titolo nella gara di casa. Questa stagione si &egrave; rivelata essere una grande sfida, per&ograve; abbiamo avuto una macchina veloce e un team forte. Non abbiamo commesso errori e i piloti hanno fatto un gran lavoro. Il primo obiettivo era vincere il titolo Costruttori e festeggeremo questo risultato. Il prossimo passo &egrave; vincere il titolo piloti".&nbsp;       

L'ambiente Toyota festeggia il titolo vinto nella 6 Ore del Fuji non senza ricordare una 24 Ore di Le Mans 2023 rimasta indigesta per le decisioni sul BoP

WEC, Toyota campione: "La delusione di Le Mans il momento decisivo"

        La Toyota ha dominato la qualifica della 6 Ore del Fuji, sesta e penultima prova del Mondiale Endurance, piazzando entrambe le GT010 Hybrid davanti a tutti. Kobayashi e Hartley hanno segnato rispettivamente i crono di 1&rsquo;27&rdquo;734 e 1&rsquo;28&rdquo;418, monopolizzando la prima fila in una sessione dichiarata con pista bagnata, ma dove l&rsquo;asfalto era comunque gi&agrave; asciutto, permettendo a tutte le Hypercar di affrontare la pista su gomme slick. Doppietta Toyota in casa, Ferrari in difficolt&agrave; Tre LMDh hanno occupato le posizioni successive, con le Porsche Penske dei francesi Estre e Mackowiecki terza e quarta separate tra loro di appena tre centesimi, e la Cadillac di Lynn quinta a 0&rdquo;976 da Kobayashi. Oltre il secondo invece il distacco accusato dalla prima delle Ferrari 499P, la #51 di James Calado accreditata del sesto tempo con 1&rsquo;28&rdquo;991 (a 1&rdquo;197 dalla pole), davanti alla gemella #50 di Nielsen, settima con 1&rsquo;29&rdquo;063. Crono che confermano le difficolt&agrave; delle Rosse sulla pista giapponese, gi&agrave; viste nel corso delle sessioni di libere ed ampiamente annunciate alla vigilia dal B.o.P., particolarmente vantaggioso per le Toyota ed allo stesso tempo troppo penalizzante per le Ferrari. Le Porsche &ldquo;private&rdquo; di Jota e Proton di Da Costa e Bruni scatteranno rispettivamente 8&deg; e 9&deg;, davanti alle Peugeot di Jensen e Duval ed alla Vanwall di Guerrieri, che chiude lo schieramento delle LMH.  In LmP2 scatter&agrave; davanti a tutti l&rsquo;Oreca United Autosports di Lubin-Hanson- Albuquerque, mentre in LMGTE-Am sar&agrave; la Corvette di Keating-Varrone-Catsburg, gi&agrave; iridata in entrambe le classifiche gi&agrave; dopo la 6 Ore di Monza, affiancata dalla Porsche delle Iron Dames Bovy-Gatting-Frey.  La 6 Ore nipponica scatter&agrave; domattina alle ore 4.00 italiane per poi concludersi alle 10.00 e sar&agrave; trasmessa in diretta televisiva integrale sui canali Eurosport e Sky Sport Max (Sky 205), oltre che sulla app FIA WEC per tutti gli abbonati al canale Live TV. Leggi anche: Fuji o non Fuji, la Ferrari ha gi&agrave; vinto       

La Toyota vola in pole nella gara di casa mettendo entrambe le sue Hypercar in prima fila: qualifiche difficili invece per le Rosse

Toyota si prende la pole a Fuji, Ferrari indietro

        Poche storie: &egrave; la tana della Toyota, questa. Pensare di vincere al Fuji, per chiunque, significa pensare ad una mezza impresa, se si guarda la storia recente della categoria. Nel penultimo appuntamento del Mondiale Endurance del 2023 c'&egrave; una grande favorita, la Toyota, ed una sfidante consapevole della portata della possibile impresa, la Ferrari. Toyota vuole chiudere i giochi Dopo Le Mans, la 6 Ore del Fuji &egrave; la gara a cui la Toyota tiene di pi&ugrave;. E' casa sua, e non &egrave; solo un fattore di nazionalit&agrave;: la casa nipponica in Giappone ha portato a casa 8 delle 9 edizioni disputate (due saltate per la pandemia) ai piedi del Monte Fuji da quando &egrave; stato riformato il WEC attuale. L'unica a spezzare l'incantesimo &egrave; stata la Porsche nel 2015, per il resto ad Oyama &egrave; stato un susseguirsi di successi Toyota, con tutti i modelli visti in azione dal 2012 ad oggi: TS030 Hybrid (due vittorie, nel 2012 e nel 2013), TS040 Hybrid (una vittoria nel 2014), TS050 Hybrid (poker dal 2016 al 2019) e GR010 Hybrid, vincitrice nel 2022. Quest'anno Toyota ha un motivo in pi&ugrave; per voler vincere nella prefettura di Shizuoka: chiudere subito i giochi iridati. Nel Costruttori la squadra nipponica dispone di 27 punti di vantaggio sulla Ferrari, e ne servono 38 per evitare di protrarre la pratica in Bahrain: non facilissimo, ma anche se il titolo non arrivasse in Giappone, vincere al Fuji significherebbe portare a casa pi&ugrave; di una fetta di mondiale.&nbsp; Ferrari vuole restituire il favore La Toyota ha vinto in Italia, a Monza. E per restituire il "favore", bisognerebbe vincere in Giappone, al Fuji. Ci spera, la Ferrari, anche se nella squadra del Cavallino Rampante nessuno si fa illusioni, nella consapevolezza che battere la Toyota nella sua corsa di casa rappresenti una piccola-grande impresa.&nbsp; Da un punto di vista tecnico, le 499P saranno pi&ugrave; leggere di 4 chili rispetto alle GR010 Hybrid, nonostante gli ulteriori 7 chili di zavorra dati alle vetture italiane dal BoP in vista del Giappone. I 4 kg in meno delle vetture giapponesi sono l'unico vantaggio teorico: le Toyota restano avanti per quantit&agrave; di potenza ed energia a disposizione (la Rossa avr&agrave; una potenza massima di 505 kiloWatt contro i 514 della Toyota, la quale disporr&agrave; inoltre di 907 MegaJoule di energia per stint contro gli 898 della Ferrari), e dunque appare un'impresa proibitiva quella di vincere in queste condizioni, specie su un tracciato che Toyota conosce a memoria, sia come tecnici che come piloti.&nbsp; Il circuito del Fuji, tra l'altro, presenta un terzo settore molto tortuoso, che non pare il massimo per le 499P,&nbsp;le quali, osservando Spa e Le Mans, sembrano prediligere i tratti da media-alta velocit&agrave;, dove il bilanciamento &egrave; pi&ugrave; spostato verso l'anteriore.&nbsp; Chi cresce tra gli altri? Tra Cadillac, Peugeot e Porsche c'&egrave; la speranza di finire con un risultato di grido nelle ultime due gare del campionato. Il 3&deg; posto tra i Costruttori &egrave; una faccenda ancora aperta, con Cadillac che vuole dare continuit&agrave; a questa sfida. Tutte e tre hanno motivo per ben sperare in vista del Fuji: Cadillac &egrave; terza nel mondiale ed ha un V8 docile nell'erogazione che pu&ograve; aiutare nelle fasi di trazione, Porsche sta crescendo dopo aver lavorato su assetti diversi mentre Peugeot, con i suoi 1038 chili, sar&agrave; la pi&ugrave; leggera tra le prime cinque hypercar in classifica, un vantaggio da sfruttare. Tutto aperto in LMP2 Mentre tra le GT il discorso iridato &egrave; gi&agrave; chiuso dopo il dominio di Catsburg, Keating e Varrone con la Cadillac, resta tutto aperto tra le LMP2: Andrade, Deletraz e Kubica (team WRT) guidano la classifica con 111 punti,&nbsp;+11 sull'equipaggio dell'Inter Europol composto da Costa, Scherer e Smiechovski.&nbsp;Anche per loro il Giappone rappresenta una tappa che pu&ograve; essere decisiva.       

Nelle nove edizioni andate in scena dal 2012 ad oggi sul circuito giapponese, la Toyota ha vinto per ben otto volte, e vuole fare di nuovo centro per mettere un'ipoteca ancor pi&ugrave; pesante sul mondiale

6 Ore del Fuji: Toyota (quasi) imbattibile in casa, ma Ferrari ci proverà

        Il maltempo d&agrave; tregua a Fuji e il secondo turno di prove libere, iniziato alle 8:30 ora italiana, sfrutta la pista asciutta quando manca un'ora al termine della sessione. L'attivit&agrave; in vista della 6 Ore del Fuji ha visto, nel corso delle prove libere 1, svettare le due Ferrari nella classifica dei migliori tempi. Pista bagnata per il primo turno di prove, andata progressivamente migliorando, fino a consentire ai piloti di girare con gomme slick.&nbsp; La tempesta tropicale attesa in gara Le previsioni meteo indicano una giornata del sabato sull'asciutto, mentre per la gara di domenica mattina (ore 4:00 italiane il via) &egrave; alta la probabilit&agrave; di forti piogge, con la tempesta tropicale Yun-yeung a minacciare la gara. In questo scenario, le libere 1 hanno visto la Ferrari di Fuoco-Molina-Nielsen completare 40 giri e, alla penultima tornata, realizzare il crono di 1'35"649, ben 2"6 pi&ugrave; rapido del tempo ottenuto da Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (41 giri all'attivo). La terza prestazione del mattino &egrave; andata alla Peugeot di Duval-Menezes-Vandoorne, staccati di 3" e con 40 giri completati. Vandoorne impegnato sulla 9X8 in sostituzione dell'infortunato Muller. Toyota si fa vedere nelle libere 2 La top ten vede le due Porsche ufficiali di Estre-Lotterer-Vantoor e di Cameron-Christensen-Makowiecki staccate, rispettivamente, di 3" e 3"2 secondi dal miglior tempo della Ferrari #50. Poi ecco le due Toyota, naturali favorite alla vittoria, che sul circuito di casa piazzano Conway-Kobayashi-Lopez a 3"6, autori di 47 giri; completano 45 passaggi Buemi-Hartley-Hirakawa, pochi centesimi dietro l'equipaggio #8. La top ten &egrave; chiusa dalla Cadillac di Bamber-Lynn-Westbrook, 3"9 dal miglior tempo e 42 giri effettuati. La Porsche di Jani-Bruni-Tincknell, con il team Proton alla seconda uscita stagionale dopo Monza, completa 36 giri. Riferimenti destinati a essere tutti riscritti dalla sessione di libere 2 in corso, che a 50 minuti dalla conclusione vede Hirakawa su Toyota #8 autore del miglior tempo in 1'29"523, seguito da Kobayashi a poco meno di 6 decimi e dalla Porsche del team Jota, con Stevens a 1". Stesso distacco per la Ferrari #51 affidata a Calado.&nbsp;       

Prima sessione di prove condizionata dal pista bagnata in apertura, poi i tempi con gomme slick portano la Ferrari #50 a dettare il ritmo. I tempi delle libere 1 in vista della 6 Ore del Fuji

6 Ore Fuji, nelle libere 1 le Ferrari iniziano davanti

        Toyota si affaccia sulla 6 Ore del Fuji con i favori del pronostico. Le otto vittorie ottenute dal 2012 parlano da s&eacute; e in una sola occasione, nel 2015, &egrave; mancata la vittoria sul circuito di casa. Poi c'&egrave; il BoP a concedere pi&ugrave; cavalli ed energia per stint rispetto alla Ferrari 499P, zavorrata di 12 kg e solo 4 kg pi&ugrave; leggera, nella gara giapponese, rispetto alle due GR010 Hybrid.  Toyota davanti in entrambi i campionati In palio c'&egrave; la vittoria nel mondiale Costruttori e in quello Piloti, con distacchi ancora ridotti a due gare dal termine: 26 punti nel Costruttori, 23 nel Piloti, lasciano possibilit&agrave; di imprevedibili e clamorosi capovolgimenti di fronte. Sterzi a parte: Per favore, lavate la macchia del Fuji "Dopo Le Mans, vincere al Fuji &egrave; l'altra nostra priorit&agrave;. Abbiamo un solidissimo curriculum su questa pista. L'obiettivo &egrave; di allungare la serie di successi, nonostante una concorrenza molto serrata in Classe Hypercar", commenta Kamui Kobayashi.&nbsp; "Abbiamo vinto in casa della Ferrari, a Monza, sono certo che vorranno vendicarsi in questo week end". La 6 Ore di domenica prossima sar&agrave; la prima occasione per Porsche, Ferrari, Cadillac, elencando i pi&ugrave; immediati inseguitori della Toyota, di girare al Fuji. Un aspetto che pone il team Gazoo Racing in una posizione di vantaggio, con Mike Conway a riconoscere: "Abbiamo molta esperienza al Fuji, diversamente dai nostri avversari. Perci&ograve;, mi aspetto che sin dal venerd&igrave; inizieremo in quarta". Toyota lavora all'evoluzione 2024 Per un mondiale 2023 alle battute conclusive, i tecnici lavorano all'evoluzione del progetto 2024. Pascal Vasselon, direttore tecnico Toyota, spiega: "Stiamo lavorando a possibili miglioramenti. Abbiamo segnato tutti i componenti che potrebbero durare di pi&ugrave; o darci minori problemi. Siamo in una fase di riduzione dei costi sul lungo periodo, perch&eacute; queste macchine continueranno a correre per un bel po' e stiamo pianificando degli sviluppi nel 2024. C'&egrave; una miriade di dettagli ancora che possono essere migliorati". La vittoria di Monza ha riportato in partita l'equipaggio #7 dopo il ritiro sofferto a Le Mans, gara che ha assegnato punteggio doppio. In testa al mondiale Piloti, per&ograve;, c'&egrave; la Toyota #8, di Buemi-Hartley-Hirawaka, con 23 punti su Conway-Lopez-Kobayashi e la Ferrari #51. "E' fantastico andare al Fuji, la nostra gara di casa, trovandoci in testa ai campionati. Siamo concentrati sul rafforzare la nostra posizione ottenendo un risultato importante", commenta Hartley. "Abbiamo visto a Monza quanto sia ravvicinata la competizione e come un piccolo errore possa avere un grande impatto sul risultato. Sono certo che vivremo un'altra grande battaglia, specialmente con la Ferrari, che &egrave; stata molto veloce per tutto l'anno: &egrave; quello che cerchiamo e siamo pronti alla sfida".       

Dopo la vittoria nella 6 Ore di Monza, Kobayashi marca l'avversario diretto nel mondiale. Al Fuji, per&ograve;, Toyota parte da una posizione di grande vantaggio

6 Ore Fuji: Toyota parte in vantaggio, con un occhio sulla "vendetta" Ferrari

        Ultimi due appuntamenti stagionali per il mondiale Endurance, che vive su una sfida ancora teoricamente aperta per i due campionati, tra le due Toyota e la Ferrari di Pier Guidi-Calado-Giovinazzi. Altre ambizioni coltiva Peugeot, verso la 6 Ore del Fuji con un equipaggio da riorganizzare, visto l'infortunio occorso a Nico Mueller. Sulla 9X8 numero 94 salir&agrave; Stoffel Vandoorne, per far squadra con Loic Duval e Gustavo Menezes. Mueller clavicola out "Durante la pausa estiva ho sub&igrave;to un infortunio alla clavicola sinistra, che &egrave; stata trattata alla perfezione da medici specialisti. Sono gi&agrave; nella fase di riabilitazione", spiega Mueller. "Ho deciso, consultando i medici e il mio team Peugeot, di rinunciare al prossimo appuntamento del WEC al Fuji, per consentire una guarigione ottimale. Sebbene sia molto deluso dal dover rinunciare a una gara, sono pienamente impegnato a tornare pi&ugrave; forte che mai. Grazie ai medici, alla mia famiglia, ai miei team, partner e grazie a voi, ragazzi, per il sostegno". La scelta del team Peugeot &egrave; ricaduta su Vandoorne, che all'impegno in Formula E con DS Penske, quello di terzo pilota Aston Martin in F1, somma quest'anno il ruolo di pilota di riserva Peugeot nel WEC. Peugeot e un circuito amico "Il Fuji &egrave; un circuito dalle condizioni meteo insidiose e, in passato, abbiamo dimostrato di saper fare piuttosto bene in tali situazioni. &Egrave; anche una pista che si &egrave; rivelata a noi favorevole in passato, lo scorso anno siamo riusciti a fare progressi su prestazioni e affidabilit&agrave;. Purtroppo, Nico non sar&agrave; in grado di correre questo round e gli auguriamo un pronto recupero.&nbsp; Stoffel Vandoorne ha tutta la nostra fiducia, sappiamo che sar&agrave; in grado di calarsi nel ritmo rapidamente e dare il massimo", commenta il direttore tecnico di Peugeot Sport, Olivier Jeansonnie.&nbsp; Peugeot reduce dal buon piazzamento sul podio alla 6 Ore di Monza, con la #93 di Di Resta-Jensen-Vergne. "Entriamo nell'ultima parte della stagione, l'obiettivo &egrave; di avere un'affidabilit&agrave; al 100% nelle ultime due gare e di lottare con entrambe le 9X8 davanti", ancora Jeansonnie.       

L'infortunio di Nico Mueller alla clavicola obbliga il team a sostituirlo con Stoffel Vandoorne nell'equipaggio della 9X8 #94. Peugeot al Fuji per provare a ripetere il podio di Monza

6 Ore del Fuji, Peugeot schiera Vandoorne

Alla&nbsp;6 Ore del Fuji&nbsp;la Toyota ha messo in mostra una grande consistenza sulla distanza, ma stavolta questa &egrave; durata fino alla fine permettendo alla numero 6 di&nbsp;Stephane Sarrazin, Mike Conway e Kamui Kobayashi&nbsp;di tagliare il traguardo da vincitori

WEC, 6 Ore del Fuji: Toyota torna alla vittoria

WEC - 6 Ore del Fuji: doppietta Porsche

Dal nostro inviato al Fuji (Giappone): Cesare Maria Mannucci  Prima giornata di prove per la 6 Ore del Fuji, che partir&agrave; domenica alle 4 del mattino ora italiana. Dopo due sessioni di prove libere, la pi&ugrave;&#157; veloce &#143;&egrave; ancora la Porsche 919 H di Webber-Hartley-Bernhard con il tempo di 1'24"460. Rispetto alle ultime gare del Nurburgring e di Austin per&ograve;, il vantaggio sulle Audi sembra essersi sensibilmente ridotto. La R18 di Lotterer-Fassler-Treluyer segue a 0.383 di distacco, con il tempo di 1'24"843.  Il lunghissimo rettilineo della pista giapponese di 1475 metri sembra premiare la scelta dell'Audi - modificata nel cofano anteriore - che ha preferito ancora una volta la configurazione aerodinamica a bassa dowforce. La Porsche invece durante le due sessioni di prove libere ha sperimentato entrambe le configurazioni aerodinamiche ma per la gara - considerando anche il pericolo di pioggia - adotter&agrave; la configurazione ad altra deportanza. Al terzo posto segue l'altra 919 H di Dumas-Lieb-Janis con il tempo di 1'24"870 che precede l'Audi R18 di Jarvis-Di Grassi-Duval, che ottengono il tempo di 1'25"042. Ancora in crisi le Toyota, che hanno vinto le ultime tre edizioni della 6 Ore del Fuji, distanziate di 1"8.  Nella classe Lmp2, ai vertici la Ligier di Rusinov-Canal-Bird, con il tempo di 1'32"131 davanti all'Oreca di Tandy-Bradley-Howson, con il tempo di 1'32"198.  Nella classe GTE-Pro, torna ai vertici la Ferrari 458, dopo le disastrose gare del Nurburgring e Austin. Bruni-Vilander sono i pi&ugrave;&#157; veloci con il tempo di 1'39"922 e precedono l'altra vettura AF Corse di Calado-Rigon, autori di 1'40"021. Segue l'Aston Martin di Nygaard-Sorensen con il tempo di 1'40"104, mentre la Porsche leader del campionato di Lietz, in coppia con Christensen, &#143;solo quarta, con il tempo di 1'40"414.  Solo ieri, l'Aco ha deciso di modificare il Bop visto la recente superiorit&agrave; della 911. Alla Porsche sono stati assegnati altri 5 kg sul peso minimo, mentre l'Aston Martin ha beneficiato di un piccolo aumento di potenza. Invariata invece la Ferrari 458.  Nella classe GTE-Am infine, piacevole sorprese di Castellacci, che in coppia con Griffin e Hall, risulta il pi&ugrave;&#157; veloce di categoria con il tempo di 1'40"706. Alle spalle della Aston Martin, segue la Corvette di Ruberti-Roda-Sylvest con il tempo di 1'40"734. La vettura americana ha beneficiato di una sensibile riduzione, 20 kg, sul peso minimo.  

Nella giornata di libere della 6 Ore del Fuji la 919 di Webber, Hartley e Bernhard &egrave; al comando, ma Audi ha ridotto il gap

9 risultati per '6-ore-fuji'