Romy Dall’Antonia e Samuele Piccin su Cupra di BF Motorsport vincono l'ultimo round della stagione al Mugello. Giovanni e Alessandro Altoè si aggiudicano il titolo tricolore su Cupra. 

TCR DSG Endurance: il titolo agli Altoè

Il circuito del Mugello ha ospitato l&rsquo;ultimo round del nuovo campionato italiano TCR DSG Endurance - Il primo equipaggio a scrivere il proprio nome nell&rsquo;albo d&rsquo;oro &egrave; quello di Giovanni e Alessandro Alto&egrave;, zio e nipote, 21 e 18 anni, su Cupra.    Con tre vittorie, un secondo e un settimo posto &ndash; quest&rsquo;ultimo proprio al Mugello &ndash; gli Alto&egrave; svettano in cima alla tabella tricolore davanti all&rsquo;Audi di BF Motorsport che ha visto alternarsi al volante Giacomo Barri e il gentleman driver Ermanno Dionisio, bravi a contendersi il titolo fino all&rsquo;ultima gara e staccati, alla fine, di sole 14 lunghezze.  Sul terzo gradino del podio dell&rsquo;assoluta, al momento ci sono Gabriele Volpato e Sandro Pelatti, su Audi, ma la classifica del Mugello &egrave; sub-judice per quanto riguarda il piazzamento dell&rsquo;equipaggio di Cosimo Barberini e Carlotta Fedeli su Cupra: sembra, infatti, che gli sia stato assegnato un giro in pi&ugrave; dal cronometraggio. Se gli verr&agrave; riconosciuta l&rsquo;ottava posizione al traguardo &ndash; al posto dell&rsquo;attuale tredicesima &ndash; il maggior punteggio gli consentirebbe di acciuffare la terza piazza in campionato.  IL PODIO AL MUGELLO - A vincere l&rsquo;ultima sfida della stagione &egrave; stato un &lsquo;nuovo&rsquo; equipaggio, entrato in scena a Imola con la Cupra di BF Motorsport: Romy Dall&rsquo;Antonia e Samuele Piccin sono stati bravi ad aggiudicarsi una gara endurance rocambolesca, condizionata dalla nebbia e dai colpi di scena.  Sul podio con loro, la Cupra di BD Racing con Jody Vullo, al suo primo anno di gare, e Marco Pellegrini, pilota lombardo protagonista del TCR Italy, dove &egrave; stato in lotta per il titolo fino alla scorsa gara a Vallelunga, e al debutto nel TCR DSG Endurance.  Sul terzo gradino si &egrave; confermato l&rsquo;equipaggio di Eric Scalvini e Raffaele Gurrieri su Golf, gi&agrave; sul podio di Imola, con il siciliano Gurrieri bravo a replicare il terzo posto nonostante guidi solo con l&rsquo;ausilio delle mani.  LA QUALIFYING RACE &ndash; A dare inizio al weekend di competizioni, come da regolamento, &egrave; stata la qualifying race: dieci minuti di adrenalina pura, dove l&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo determina le posizioni in griglia di partenza per la gara endurance, e dove i primi cinque classificati prendono punti importanti in ottica campionato.  A dominare la sfida, il pilota di casa Cosimo Barberini, su Cupra: partito in pole position, ha mantenuto sempre il comando, con Giacomo Barri bravo a sorpassare Giovanni Alto&egrave; che era partito bene dalla terza casella in griglia. Poco dopo, il primo colpo di scena, con l&rsquo;uscita di Giovanni Alto&egrave;, che ha parcheggiato la sua Cupra nella ghiaia della curva Luco-Scarperia.  Poi, l&rsquo;uscita di Fabio Antonello, che ha impattato contro una barriera di gomme, ha determinato l&rsquo;ingresso della safety car e successivamente l&rsquo;interruzione anticipata della gara con bandiera rossa per ripristinare le condizioni di sicurezza della pista.  Sul podio quindi, Barberini-Fedeli, Barri-Dionisio e Volpato-Pelatti. Alle loro spalle, si sono piazzati Giuseppe Montalbano e Riccardo Ruberti, Guido Sciaguato, Patrinicola-Nicoli, Michele Imberti, Bensi-Fenzi, Dall&rsquo;Antonia-Piccin e pap&agrave; e figlio Piero e Edoardo Necchi.  I SORPASSI AI BOX - Alle 9 del mattino, con il circuito ancora privo di visibilit&agrave;, la partenza della gara endurance &egrave; avvenuta in regime di safety car, che si &egrave; mantenuta in pista per i primi 40 minuti di gara. Tanti equipaggi hanno deciso di rivoluzionare le strategie iniziali di gara effettuando subito le due soste obbligatorie di 5 minuti per poi fare uno stint pi&ugrave; lungo &ndash; tra questi gli equipaggi di Giovanni e Alessandro Alto&egrave;, di Giacomo Barri e Ermanno Dionisio, di Barberini-Fedeli, di Pelatti-Volpato. &nbsp;  Nei primi 40 minuti di gara le posizioni dei piloti si alternano grazie alla strategia dei pitstop e l&rsquo;equipaggio degli Alto&egrave;, in lotta per il titolo italiano, riesce a guadagnare 5 posizioni dopo la partenza dal fondo dello schieramento dopo il ritiro nella Qualifying Race per un problema tecnico.  VIA LIBERA ALLE OSTILITA&#39; - Al semaforo finalmente verde iniziano i primi duelli per guadagnare posizioni con la Cupra di Vullo&ndash;Pellegrini che prende il comando della gara.  Al dodicesimo giro uscita di pista per l&#39;equipaggio esordiente Edoardo Necchi, che corre in equipaggio con il padre Piero: l&rsquo;impatto dell&rsquo;Audi contro le barriere fa uscire di nuovo la safety car e alcuni piloti ne approfittano ancora per entrare in pitlane per i rifornimenti.  Dopo alcuni giri in fila indiana, si riparte dopo un&#39;ora di gara con in testa l&#39;equipaggio Marcucci-Gabbiani su Volkswagen Golf davanti all&#39; Audi di Volpato-Pelatti. Nella top ten c&rsquo;&egrave; anche la lotta serrata tra i leader di campionato con l&#39;equipaggio Dionisio &ndash; Barri davanti agli Alto&egrave; su Cupra.  PROBLEMI DI GOMME - Al trentunesimo giro l&#39;Audi di Barri-Dionisio che si era portata in testa deve rientrare per una foratura perdendo alcune posizioni. Poco dopo anche l&rsquo;equipaggio degli Alto&egrave; rientra per sostituire gli pneumatici anteriori, ma per loro si tratta di una strategia preventiva.  A condurre la gara nelle ultime fasi &egrave; l&#39;equipaggio Dall&#39;Antonia-Piccin con la Cupra di BF Motorsport, seguiti Pellegrini-Vullo. A seguire Bensi-Fenzi, al debutto sulla Cupra di BD Racing, Scalvini-Gurrieri e Pelatti-Volpato.  Al trentasettesimo giro Scalvini riesce a sorpassare l&#39;equipaggio Bensi - Fenzi e conquista la terza posizione. In quinta piazza c&rsquo;&egrave; l&#39;Audi di Pelatti &ndash; Volpato con alle spalle gli Alto&egrave; e Barri&ndash;Dionisio sempre in lotta per il titolo.  IL RUSH FINALE - Prosegue la lotta per il titolo con gli Alto&egrave; che a dieci minuti dalla fine cedono la sesta posizione a Barri&ndash;Dionisio: a conti fatti,gli Alto&egrave; hanno un vantaggio tale in classifica che possono laurearsi campioni anche&nbsp; arrivando al traguardo alle spalle dei diretti avversari.  Finale senza ulteriori colpi di scena con le posizioni invariate che vedono trionfare Dall&#39; Antonia&ndash;Piccin su Cupra di BF Motorsport seguiti dall&#39;equipaggio della BD Racing Vullo&ndash;Pellegrini sempre su Cupra mentre sul terzo gradino del podio si piazza l&#39;equipaggio Scalvini&ndash;Gurrieri su Volkswagen Golf.  I TROFEI NAZIONALI - Per quanto riguarda i trofei nazionali Marche, il titolo Cupra era gi&agrave; saldamente nelle mani dell&rsquo;equipaggio di Giovanni e Alessandro Alto&egrave; davanti a Barberini-Fedeli e Ruberti.  La classifica Audi vede svettare Giacomo Barri e Ermanno Dionisio, davanti Sandro Pelatti e Gabriele Volpato, con Nicola Guida al terzo posto.  Tra le Volkswagen, invece, vince Michele Imberti, con 1 punto di vantaggio su Raffaele Gurrieri e con Gian Maria Gabbiani al terzo posto. 

Romy Dall&rsquo;Antonia e Samuele Piccin su Cupra di BF Motorsport vincono l&#39;ultimo round al Mugello. Giovanni e Alessandro Alto&egrave; si aggiudicano il titolo tricolore su Cupra

TCR DSG Endurance: il titolo agli Alto&egrave;

        Il circuito del Mugello questo weekend ospiter&agrave; il sesto e ultimo round del Campionato Italiano TCR DSG Endurance, che &egrave; ancora in cerca del suo primo campione. Griglia piena anche per la gara conclusiva della stagione, a conferma del grande successo del nuovo campionato. La lotta per il titolo infatti &egrave; ristretta a due equipaggi, ma al via ci saranno ben 22 vetture, con oltre 40 piloti a contendersi tutte le posizioni in classifica assoluta tricolore. Sfida infuocata anche nei trofei nazionali marche: soltanto quello Cupra, infatti, &egrave; gi&agrave; matematicamente assegnato, mentre quelli Audi e Volkswagen sono ancora in cerca del loro vincitore. COSI&rsquo; IN TV - L&rsquo;appuntamento con la gara di due ore &egrave; per domenica mattina alle 9.00: si potr&agrave; seguire la sfida in diretta TV su AutomotoTV, canale 228 del bouquet di Sky, e anche in live streaming sulla pagina Facebook ufficiale del campionato e sul sito dell&rsquo;emittente www.AutomotoTV.it. Anche in questa occasione, sar&agrave; trasmessa in diretta televisiva e streaming la Qualifying Race, dieci minuti di adrenalina pura per determinare la griglia di partenza dell&rsquo;ultima sfida stagionale. La Qualifying Race &egrave; in programma sabato pomeriggio alle 14.25. LA LOTTA PER IL TITOLO - Due, dunque, gli equipaggi in lotta per il titolo: in testa alla classifica LA LOTTA PER IL TITOLO - Due, dunque, gli equipaggi in lotta per il titolo: in testa alla classifica tricolore ci sono infatti Giovanni e Alessandro Alto&egrave;, su Cupra, con 18 punti di vantaggio sull&rsquo;Audi di BF Motorsport, con Ermanno Dionisio e Giacomo Barri a dividersi il sedile. LA LOCANDINA DI MATITACCIA - Proprio questi due equipaggi sono i protagonisti della locandina di Matitaccia, al secolo Giorgio Serra: il celebre vignettista accompagna infatti dall&rsquo;inizio della stagione con un suo disegno ciascuno degli appuntamenti in calendario e questa volta si &egrave; focalizzato sulla sfida per il titolo.   PILOTI DI CASA - Al via anche due piloti di casa particolarmente amati dal pubblico, ed entrambi fiorentini: Cosimo Barberini in equipaggio su Cupra con Carlotta Fedeli, unica rappresentante delle quote rosa, e Sandro Pelatti, che divide la sua Audi con Gabriele Volpato. Sono attese scintille fra i due equipaggi, in lotta per il terzo gradino del podio della classifica assoluta.  I TROFEI NAZIONALI - Per quanto riguarda i trofei nazionali Marche, il titolo Cupra &egrave; gi&agrave; saldamente nelle mani dell&rsquo;equipaggio di Giovanni e Alessandro Alto&egrave;. La classifica Audi vede al comando Giacomo Barri e Ermanno Dionisio, in vantaggio di 7 lunghezze su Sandro Pelatti e Gabriele Volpato, e di 11 su Nicola Guida, tutti in corsa per il titolo nazionale. Tra le Volkswagen, invece, la leadership &egrave; nelle mani di Michele Imberti, incalzato a 11 lunghezze da Gian Maria Gabbiani e a 16 lunghezze da Raffaele Gurrieri.       

Gran finale con 22 macchine e oltre 40 piloti per il round conclusivo del nuovo campionato tricolore. In lotta per il titolo Giovanni e Alessandro Alto&egrave; su Cupra e Giacomo Barri e Ermanno Dionisio su Audi. In diretta TV la Qualifying Race e la sfida endurance di due ore

TCR DSG Endurance: Sfida tricolore al Mugello

Monza &ndash; Pieno di emozioni con il nuovo campionato italiano TCR DSG Endurance, introdotto quest&rsquo;anno da ACI Sport in collaborazione con la Scuderia del Girasole di Tarcisio Bernasconi.    Una formula che ha riscosso un successo immediato fra team e piloti: ben 42 all&rsquo;appello del primo round. Nel paddock, un numero di spettatori che non si vedeva da tempo in un weekend di gare nazionali. Ad attrarli, anche il Villaggio dedicato al nuovo campionato, con intrattenimento musicale, simulatori, realt&agrave; virtuale e test drive, ma anche il grid-walk e persino una parata in pista il sabato sera per le vetture dei club.  DINDO CAPELLO TORNA E VINCE  Tra i piloti al via un Dindo Capello, che a 54 anni e dopo tre stagioni di stop, non ha perso niente del suo smalto e ha voluto rimettersi in gioco partecipando ad una gara spot dopo aver appeso il casco al chiodo alla fine del 2015.  Un parterre di tutto rilievo, dunque, quello messo insieme da Tarcisio Bernasconi, che &egrave; stato il primo a credere nelle potenzialit&agrave; del campionato e lo ha reso ancor pi&ugrave; adrenalinico introducendo la gara di qualifica: una sfida di 10 minuti disputata subito dopo le qualifiche per definire la griglia di partenza della gara endurance. Un grande spettacolo, con 21 equipaggi partiti da fermi per andare a tirare la staccata alla prima variante.  Il 3 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans ha trionfato di forza nella gara sprint, conquistando cos&igrave; la pole position per la gara dell&rsquo;indomani, con Giovanni Alto&egrave; in prima fila con lui, e con Carlotta Fedeli alle loro spalle.  &ldquo;A parte la partenza che ho &lsquo;ciccato&rsquo; in pieno, perch&eacute; ho scoperto stamattina che si sarebbe partiti da fermi e non lanciati e non avevo mai provato, ho perso due posizioni. Mi hanno aiutato i piloti alle mie spalle perch&eacute; si sono trovati ai ferri corti fra di loro e io ne ho approfittato&rdquo;, ha dichiarato Dindo Capello con la sua notoria sportivit&agrave;.  LA GARA ENDURANCE&nbsp;  La vittoria della gara di due ore se l&rsquo;&egrave; aggiudicata l&rsquo;equipaggio di Giovanni e Alessandro Alto&egrave;, zio e nipote, 39 anni in due, al volante di una Cupra, con Dindo Capello in testa per tutto il primo stint, e infine secondo posto dopo un&rsquo;imperiosa rimonta per recuperare dopo lo stint del suo coequipier, il gentleman driver Nicola Guida. Sul podio anche la rientrante Carlotta Fedeli, neomamma da corsa che disputer&agrave; tutta la stagione condividendo l&rsquo;abitacolo di una Cupra con Cosimo Barberini, tre volte vincitore nei trofei Abarth.  L&rsquo;HOLESHOT DI CARLOTTA&nbsp;  L&rsquo;holeshot della stagione spetta a Carlotta Fedeli, scattata dalla terza posizione e fulminea ad infilarsi nella prima variante davanti a tutti. Poi anche Alto&egrave; ha sorpassato Dindo Capello, ma il campione piemontese &egrave; andato velocemente al comando. Emozionante vederlo competitivo come se il tempo non fosse passato. Poi &egrave; iniziato il walzer dei rifornimenti, delle soste &ndash; due obbligatorie da cinque minuti &ndash; per il cambio piloti e il cambio gomme. C&rsquo;&egrave; anche chi ha dovuto cambiare i freni, come l&rsquo;equipaggio di Pelatti e Volpato, autori di una partenza fulminea, con Pelatti capace di scattare in due curve dalla tredicesima alla quinta posizione.  Dindo Capello ha guidato per quasi un&rsquo;ora, &egrave; rientrato ai box per il cambio pilota mentre era al comando della gara. Poi ha ceduto l&rsquo;Audi al suo compagno di squadra, il gentleman driver Nicola Guida, che ha alle spalle solo due stagioni di gare: giocoforza che perdesse qualche piazzamento. Al rientro in pista per l&rsquo;ultimo stint, Dindo si &egrave; cimentato in un&rsquo;epica rimonta dalla sesta posizione fino a concludere al secondo posto, alle spalle dei due Alto&egrave;.  ALTOE&rsquo;, STRATEGIA PERFETTA  &ldquo;Vincere in equipaggio con mio nipote e davanti ad un pilota come Dindo Capello &egrave; qualcosa di incredibile&rdquo;, ha dichiarato Giovanni Alto&egrave;. &ldquo;La strategia era perfetta e Alessandro ha fatto un ottimo lavoro, essendo la sua prima gara in pista. Grazie a Tarcisio Bernasconi perch&eacute; con questo campionato ha avviato una vera rivoluzione, riportando la gente nel Motorsport, con la presenza di club e di tanti appassionati. Il pregriglia in mezzo a tanto pubblico &egrave; stato emozionante&rdquo;.  &ldquo;Un ottimo esordio, non credevo di riuscire a fare uno stint cos&igrave;&rdquo;, ha aggiunto Alessandro Alto&egrave;.  CAPELLO, COME AI VECCHI TEMPI  &ldquo;Sono sorpreso, sono riuscito a tenere il ritmo e girare in modo costante per un&#39;ora, mi &egrave; sembrato di tornare ai vecchi tempi, mi sono divertito&rdquo;, ha Dindo Capello dopo il primo stint.  &ldquo;Un secondo posto che poteva anche essere una vittoria&rdquo;, ha aggiunto dopo il traguardo. &ldquo;Ce la siamo giocata fino all&rsquo;ultimo, abbiamo goduto dei problemini avuti dagli avversari e abbiamo agguantato questo podio proprio a pochi giri dalla fine. Poi le gare si possono vincere come si possono perdere, ma l&rsquo;importante per me era tornare a respirare l&rsquo;aria delle corse e dimostrare che questa &egrave; una formula azzeccata: &egrave; un campionato bellissimo, che avr&agrave; secondo me un grande successo&rdquo;.  &ldquo;&Egrave;&nbsp;stato un onore e una grande emozione correre con una leggenda dell&rsquo;automobilismo come Dindo, e il podio &egrave; chiaramente tutto merito suo&rdquo;, ha aggiunto Nicola Guida. &ldquo;Nel rilevare la macchina in testa da Dindo Capello ho sentito una grossa responsabilit&agrave; e non sono riuscito a tenere la posizione, ma ho imparato molto, lui mi ha dato consigli preziosi&rdquo;&nbsp;  BARBERINI SENZA FRENI  &ldquo;Le gare endurance sono quelle che preferisco&rdquo;, ha detto Carlotta Fedeli. &quot;Ho cercato di stare dietro a Dindo e Alto&egrave;, poi ho perso un po&rsquo; di terreno e ho consegnato la macchina in quarta posizione a Cosimo, che ha fatto un ottimo lavoro&rdquo;.  &ldquo;Abbiamo dovuto amministrare perch&eacute; siamo rimasti senza freni nell&rsquo;ultima mezz&rsquo;ora, comunque siamo terzi in campionato. &nbsp;Carlotta &egrave; molto forte e la prossima tappa sar&agrave; a Vallelunga, che &egrave; la sua pista di casa e dove ha anche gi&agrave; vinto una gara con la Leon&hellip;&rdquo; ha aggiunto Barberini.  LA TOP TEN&nbsp;  Quarto posto per Roberto Russo, che ha corso da solo su una Cupra, davanti ai fratelli Nicola e Guido Sciaguato. Sesta posizione per l&rsquo;equipaggio di Ermanno Dionisio e Giacomo Barri. A completare la top ten Andrea Mabellini e Michele Imberti, Massimiliano e Nicol&ograve; Pezzuto &ndash; padre e figlio -&nbsp; e Daniele Verrocchio in coppia con Riccardo Ruberti.&nbsp;  Il prossimo round in calendario sar&agrave; dal 3 al 5 maggio sulla pista di Vallelunga.  Qui la classifica della gara sprint di qualifica  Qui la classifica della gara endurance  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Nel primo round del nuovo campionato Giovanni e Alessandro Alto&egrave; portano la Cupra davanti alla leggenda di Audi Sport Dindo Capello, in equipaggio con il gentleman Nicola Guida. Sul podio anche Carlotta Fedeli

TCR DSG Endurance, Monza: vince Cupra con gli Alto&egrave;

        Il marted&igrave; del Motor Show ha visto gare molto combattute tre le vetture a ruote coperte del Trofeo TCR Italy, risoltesi spesso per errori nelle seconde manche e comunque sul filo dei centesimi. Cos&igrave; la finalissima ha visto prevalere Giacomo Alto&egrave; prima per 14 centesimi, poi con un margine maggiore per un errore dell'antagonista Jonathan Giacon in seconda manche, nel tentativo di recuperare. Il podio &egrave; stato monopolizzato dalle Seat Leon DSG grazie poi al 3&deg; posto ottenuto da Cosimo Barberini contro la Volkswagen Golf di Giovanni Alto&egrave;. Anche qui la competizione &egrave; stata accesa e dopo un errore dello stesso Barberini nella seconda manche, avendo per&ograve; vinto la prima, a fare da discriminante &egrave; stato il giro veloce in cui Barberini ha avuto la meglio per 2 soli centesimi. Le gare sull'Area 48 del Motor Show proseguiranno domani mercoled&igrave; 6 con il Trofeo Italia Sport Prototipi e le Nascar Whelen Euro Series.       

Finali tirate per le Turismo alla rassegna bolognese, con podio monopolizzato dalle Leon: 2&deg; Jonathan Giacon, 3&deg; Cosimo Barberini

5 risultati per 'Altoè'

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