La Scuderia Ferrari ha ridefinito la struttura organizzativa per il campionato 2021. Nessun stravolgimento, solo una diversa divisione dei compiti per rendere pi&ugrave; efficiente la catena di comando in vista di una stagione difficile, in cui conter&agrave; essere reattivi al massimo per portare avanti, in parallelo, lo sviluppo della SF21 a quello della monoposto a effetto suolo con le regole tecniche del 2022.  Autosprint, le novit&agrave; sul settimanale in edicola  Pi&ugrave; potere a Mekies  Il progetto della monoposto del prossimo anno terr&agrave; Binotto pi&ugrave; spesso in fabbrica a Maranello che in pista, per questo a dirigere le operazione della Rossa dai box ci sar&agrave; Laurent Mekies nominato Racing Director.  Sviluppo nelle mani di Cardile  Secondo il nuovo organigramma, le attivit&agrave; dedicate alla ricerca del miglioramento delle prestazioni in pista viene riunito in un unico gruppo, la Direzione Chassis. Il cuore di questo gruppo &egrave; Chassis Performance Engineering, che si occuper&agrave; delle attivit&agrave; dell&rsquo;ingegneria di pista, cosa che rende il direttore del reparto, Enrico Cardile, punto di riferimento unico di tutto il programma di sviluppo della F1.  Le altre sezioni sono affidate a David Sanchez (Vehicle Concept), Fabio Montecchi (Chassis Project Engineering),&nbsp;Diego Ioverno (Vehicle Operations), Enrico Gualtieri (Power Unit) e Gianmaria Fulgenzi (Supply Chain).  Infine, l&rsquo;area commerciale della Gestione Sportiva passano all&rsquo;interno del Department Brand Diversification, diretto da Nicola Boari. 

<p>Maranello ristruttura, senza rivoluzioni, la catena di comando della Gestione Sportiva per poter far fronte alle difficolt&agrave; della stagione alle porte</p> 

Ferrari, ufficiale il nuovo organigramma della Scuderia

Passo indietro, Ungheria. Le Ferrari beccano sei decimi in qualifica e un minuto in gara: un autentico calvario.  Il flashback non appaia ridondante perch&eacute;, per caratteristiche, l&rsquo;Hungaroring &egrave; molto simile al cittadino di Singapore. Ebbene, a Marina Bay &egrave; scesa in pista una SF90 tutt&rsquo;altro che a disagio su un circuito da alto carico. Ci si aspettava una lotta tra Hamilton e Verstappen per la pole, ma le protagoniste sono state le Rosse di Maranello e il Campione del Mondo britannico &egrave; dovuto ricorrere a tutto il suo talento per prendersi la prima fila, mettendosi in mezzo a le due rosse.  Leclerc ha firmato la pole con un secondo tentativo nel Q3 da urlo. Quel 1:36.271 &egrave; importante non solo perch&eacute; ha portato un risultato giudicato non alla portata nelle previsioni delle vigilia, ma anche perch&eacute; &egrave; il segnale che gli aggiornamenti portati sulla monoposto hanno funzionato.  Da Budapest ne &egrave; uscita una Ferrari a pezzi. Dopo la sosta, pole e vittoria a Spa, pole e vittoria a Monza, pole a Singapore: in fabbrica devono aver lavorato tanto e bene.  &ldquo;Abbiamo portato un pacchetto aerodinamico che ha funzionato bene - Ha dichiarato Mattia Binotto a Sky - E va dato merito non solo a chi l&rsquo;ha sviluppato, ma anche a chi l&rsquo;ha prodotto perch&eacute; previsto fosse deliberato pi&ugrave; avanti nella stagione. Dopo l&rsquo;Ungheria hanno fatto tutti i salti mortali per anticipare i tempi e portarlo qui a Singapore. Ha dato i suoi frutti, siamo contenti&rdquo;.  Vettel quasi ritrovato  A voler trovare una nota stonata, Sebastian Vettel. Un grandissimo primo tentativo nel Q3, effettivamente la pole sembrava sua, poi nel secondo run non &egrave; riuscito a migliorarsi e si &egrave; visto beffare prima da Leclerc e poi da Hamilton: &ldquo;Siamo un po&rsquo; dispiaciuti per Seb, oggi stava dimostrando, ancora una volta, di essere un pilota molto veloce, una prima fila sarebbe stata fantastica. Ha fatto una bella qualifica. Il primo tentativo di Q3 &egrave; stato un ottimo giro, credo che tutto sommato avrebbe meritato la prima fila e deve essere soddisfatto di quello che ha fatto. La gara &egrave; tutta da scrivere, anche per lui ci saranno buone possibilit&agrave;&rdquo;.  Leclerc, terza pole consecutiva  Con la qualifica andata bene, Binotto pu&ograve; preparare il piano gara con molta pi&ugrave; serenit&agrave;: &ldquo;Ci dobbiamo tranquillizzare e guardare a domani, perch&eacute; la gara &egrave; quella che conta. Ma partire davanti a Singapore &egrave; gi&agrave; met&agrave; dell&rsquo;opera&rdquo;.  Poi, non si pu&ograve; non parlare del poleman. Terza pole consecutiva per Leclerc, la quinta in stagione: &ldquo;Sta facendo benissimo, guadagna fiducia in se stesso e con la squadra. Oggi, tra i muretti, si &egrave; preso una dose di rischio per fare qualcosa di eccezionale, gli &egrave; venuta bene, siamo contenti&rdquo;.  Nessun rammarico  La Ferrari sembra aver capito tardi come intervenire sulla SF90, ma piuttosto come una nota di rammarico, Binotto preferisce interpretare la cosa in chiave positiva, per il proseguo della stagione e per l&rsquo;anno prossimo: &ldquo;La macchina &egrave; migliorata, ma nella prima parte della stagione non &egrave; stata poi cos&igrave; negativa se non per i risultati, perch&eacute; occasioni di vittoria ne abbiamo avute. Sono convinto che ci saranno altre occasioni da qui alla fine e toccher&agrave; a noi coglierle, cosa che non abbiamo fatto prima. La squadra sta lavorando bene, dobbiamo contare su quello. Non credo ci debba essere rammarico, la storia &egrave; questa, l&rsquo;importante &egrave; aver individuato i punti deboli della macchina. Stiamo lavorando nella giusta direzione per quest&rsquo;anno e il prossimo&quot;. 

<p>Una Ferrari in pole, una al terzo posto. Il team principal Binotto commenta l&#39;ottimo risultato della qualifiche di Singapore guardando, in maniera positiva, al resto della stagione e all&#39;anno prossimo</p> 

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Binotto, GP Singapore: "Il pacchetto aerodinamico ha funzionato"