Sean Bratches lascer&agrave; il ruolo di direttore generale delle &quot;Operazioni commerciali&quot; della Formula 1 a fine gennaio. C&rsquo;&egrave; l&rsquo;ufficializzazione di uno scenario prospettato nei mesi scorsi, cambia volto quel triumvirato col quale Liberty Media ha preso le redini della Formula 1 e costruito il dopo-Ecclestone: Carey-Brawn-Bratches.  Il lavoro del manager statunitense ha portato risultati e progressi incontestabili soprattutto sull&rsquo;apertura della Formula 1 al mondo dei nuovi media, la fruizione di contenuti sul web e l&rsquo;avvio di collaborazioni come quella con Netflix, sfociata nelle due serie Drive to Survive.  Non meno importanti, i rinnovi di contratto con gare storiche in scadenza e l&#39;introduzione del GP del Vietnam e del GP d&#39;Olanda, con Miami prossima a essere annunciata.  Il bilancio dopo 3 anni in F1  Posizione inedita in seno a Formula 1 Group, la divisione Commerciale come tratteggiata negli ultimi 3 anni, con Bratches si &egrave; sviluppata una struttura dedicata, che riporter&agrave; adesso prevalentemente a Chase Carey.  Non sono mancati i passaggi a vuoto intorno ad alcune iniziative, come la trasmissione dei contenuti live sulla app F1 TV. Il bilancio di tre anni di gestione firmata Bratches, riassunto dalla Formula 1, segnala la trasformazione da una realt&agrave; incentrata sul motorsport a un marchio F1 di pi&ugrave; ampio respiro, diventato brand del mondo dell&rsquo;intrattenimento e dei media globali.  &ldquo;Voglio ringraziare Sean da parte di tutta la Formula 1 per la leadership, la passione e le competenze che ha riposto nel business negli ultimi 3 anni. Ha trasformato il lato commerciale della Formula 1 e la prova del suo lavoro &egrave; nello slancio e crescita prodotti nel business.  Sono lieto che proseguir&agrave; a essere nostro consulente dalla sua casa negli USA, sar&agrave; sempre parte della famiglia della Formula 1 e mi aspetto i suoi consigli e suggerimenti. Gli auguro tutto il meglio per i suoi nuovi impegni&rdquo;, ha commentato Chase Carey.  A caccia di un nuovo pubblico  Sotto la direzione Bratches, la Formula 1 si aperta alla realt&agrave; degli eSports e ha sviluppato gli eventi al di fuori della pista, portando le monoposto, le squadre e i piloti a un contatto ravvicinato con il pubblico nelle grandi citt&agrave; a margine di GP selezionati.  L&rsquo;interruzione del rapporto &egrave; stata giustificata sulla base di esigenze personali di Bratches e la necessit&agrave; di trascorrere maggior tempo negli USA. &ldquo;Gli ultimi 3 anni in Formula 1 sono stati un viaggio incredibile, che ho apprezzato molto. Voglio ringraziare personalmente la squadra della F1 per i loro sforzi e l&rsquo;impegno straordinari, sono i migliori in assoluto e sono certo continueranno nei prossimi anni a soddisfare i tifosi e attuare la strategia che abbiamo tracciato.  Sono orgoglioso di lasciare la Formula 1 in una posizione migliore di quando sono arrivato nel 2017, so che sono state gettate le fondamenta del team e saranno a servizio dei tifosi in tutto il mondo e per raggiungere nuovi spettatori&rdquo;, le parole di Bratches.  Villeneuve: 70 anni mancati &nbsp; 

Il responsabile della divisione &quot;Operazioni commerciali&quot; ha aperto la Formula 1 al mondo del web, sviluppato le demo con le monoposto in citt&agrave; e siglato la collaborazione con Netflix

Bratches lascia la F1: &#39;Oggi &egrave; migliore rispetto al 2017&#39;

        A breve servir&agrave; il pallottoliere per contare i presenti, gli assenti futuri, i papabili Gran Premi candidati a un posto in calendario. Ricapitolando: mondiale 2020 da 21 gare, con tutti i &ldquo;molto probabilmente&rdquo; del caso, a voler rinviare l&rsquo;ufficialit&agrave; di qualcosa evidentemente gi&agrave; chiaro. 21 appuntamenti ma tanti altri interessati a ospitare la Formula 1. L&rsquo;ultima, battezzata dall&rsquo;ufficialit&agrave; di Sean Bratches, responsabile Marketing della FOM, arriva dall&rsquo;Africa. MARRAKESH, LA F1 DOPO LA F.E &Eacute; il Continente che manca a una Formula 1 globale. Kyalami? No. L&rsquo;interesse si &egrave; palesato da Marrakesh, Marocco. Mondiale turismo e Formula E (in foto), solo per stare alle competizioni su pista pi&ugrave; recenti, ospitate all&rsquo;ombra dell&rsquo;Atlante. La storia registra anche un'edizione valida per il mondiale di Formula 1, nel 1952, vittoria di sir Stirling Moss. Altri 12 gran premi a Marrakesh, prima. L'ultima volta della F1 in Africa, invece, nel 1993, a Kyalami. &ldquo;Corriamo in 5 Continenti e l&rsquo;ultimo nel quale non siamo presenti &egrave; l&rsquo;Africa. Siamo stati attivamente avvicinati dal Marocco e da Marrakesh, per portare l&igrave; un Gran Premio. C&rsquo;&egrave; un alto grado di interesse&rdquo;, ha svelato Bratches da Londra. Il pallottoliere serve per contare tutte le manifestazioni di interesse, i posti disponibili, le possibilit&agrave; di espansione del calendario e, inevitabilmente, segnare una X su chi &egrave; destinato a uscire. Marrakesh &egrave; l&rsquo;ultima in ordine cronologico, dopo i progetti di una seconda gara in Cina, l&rsquo;interesse arabo di Riad, l&rsquo;espansione negli USA da realizzare. F1 IN AFRICA NEL BREVE PERIODO &ldquo;La Formula 1 ha corso in passato in Africa, c&rsquo;&egrave; una pista storica a Kyalami (oggi propriet&agrave; Porsche; ndr) ma mi &egrave; stato detto che per valutazioni politiche si &egrave; cessato di gareggiare. Stiamo vagliando l&rsquo;introduzione di una gara nel breve periodo, &egrave; davvero importante per noi avere una gara in Africa&rdquo;. Nel 2020, intanto, due gran premi tra Spagna, Messico, Germania e Gran Bretagna, saluteranno la Formula 1. Indiscrezioni vorrebbero Citt&agrave; del Messico in uscita, non dovesse trovare il supporto finanziario adeguato, dopo il disimpegno del governo; Hockenheim &egrave; legata all&rsquo;individuazione di uno sponsor che sostenga l&rsquo;evento, su tale fronte &egrave; Mercedes ad aver contribuito affinch&eacute; quest&rsquo;anno si corra ancora in Germania. MIAMI O LAS VEGAS NELLA F1 IDEALE DI LM &ldquo;Siamo ottimisti circa la prospettiva di un programma con 21 Gran Premi il prossimo anno. Non penso ne avremo di pi&ugrave;&rdquo;, ha sottolineato Bratches, proseguendo con il proprio scenario ideale: &ldquo;In circostanze ideali correremmo in citt&agrave; a Miami o Las Vegas, sono due citt&agrave; che meglio si sposano con il nostro marchio e le nostre ambizioni. Proveremo a creare la migliore esperienza possibile in base alle circostanze, in ciascun mercato. Non solo dal punto di vista delle corse ma di coinvolgimento dei tifosi e dal punto di vista economico&rdquo;.       

Una gara a Marrakesh potrebbe entrare in calendario nei prossimi anni. Il piano di espansione di Liberty Media guarda all'unico Continente dal quale &egrave; assente la F1

Marocco, Bratches conferma l'interesse della F1

        Guarda sempre pi&ugrave; a Oriente, la Formula 1 targata Liberty Media. Annunciato il Gran Premio del Vietnam, new entry 2020, si immagina una seconda gara in Cina, da disputare su un circuito cittadino. E' ben pi&ugrave; di un rumour, si tratta di un progetto con degli appuntamenti gi&agrave; in agenda per questa settimana, con sei diversi governatori locali, per vagliare le possibilit&agrave; di bissare l&rsquo;appuntamento alla periferia di Shanghai. Sean Bratches, responsabile degli aspetti marketing, nel Triumvirato con Carey e Brawn, ha commentato all&rsquo;agenzia di stampa Afp: &ldquo;Saremmo decisamente interessati a una gara cittadina. Sarebbe una bella aggiunta alla struttura dedicata che abbiamo a Shanghai. Il nostro obiettivo &egrave; di portare il nostro spettacolo alla gente&rdquo;. Shanghai e Pechino emergono come i nomi pi&ugrave; gettonati per un Gran Premio-bis in Cina. E non &egrave; solo la Formula 1 a cercare una visibilit&agrave; superiore nel Paese, visti i progetti della Formula E per estendere oltre Sanya la presenza nella Cina continentale. Bratches, sul percorso che porter&agrave; avanti Liberty Media, ha aggiunto: &ldquo;Ci sono degli incontri programmati con i rappresentanti di governo per discutere e individuare una seconda citt&agrave; che ospiti un Gran Premio. Pensiamo ci sia un&rsquo;opportunit&agrave; di crescita in quest'ottica&rdquo;. Sterzi a parte: Sogno d&rsquo;una notte di mezza primavera&nbsp; Lo scenario in cui si inserisce il progetto confermato da Bratches indica 4 gran premi attualmente in calendario che lavorano al rinnovo di contratto, in scadenza nel 2019: Monza, Citt&agrave; del Messico, Silverstone e Barcellona. In Olanda la possibilit&agrave; che ritorni la Formula 1 &egrave; in un accordo con Zandvoort, la cui opzione per trattative privilegiate, che lasciano Assen alla finestra, &egrave; scaduta a fine marzo. Sticchi Damiani: Monza ha bisogno di lavori importanti Negli USA, invece, il progetto Miami ha subito il secondo rallentamento dopo il rinvio votato dal Consiglio cittadino nel 2018.&nbsp;       

L'espansione della Formula 1 in Cina passer&agrave; da una seconda gara oltre quella alla periferia di Shanghai. Si lavora a un GP cittadino

F1: gara bis in Cina, Bratches conferma le trattative

        Quasi mille gran premi dopo, tanti saranno quelli disputati dal mondiale di Formula 1&nbsp;dalle origini al prossimo appuntamento in Cina, c&rsquo;&egrave; un accordo da raggiungere, una storia da continuare a raccontare, quella di Silverstone.&nbsp; I fatti sono noti. Gli organizzatori del Gran Premio di Gran Bretagna hanno attivato nel 2017 la clausola d&rsquo;uscita che il contratto firmato con Bernie Ecclestone riconosceva in capo al BRDC, con l&rsquo;intenzione di negoziare un nuovo accordo, al ribasso in termini economici da corrispondere alla Formula 1, che desse prospettive di sostenibilit&agrave; all&rsquo;organizzatore. Il Gran Premio a Silverstone &egrave; tra i pi&ugrave; partecipati dell&rsquo;intero campionato, nonostante non abbia prezzi particolarmente popolari. E il pienone di pubblico, paradossalmente, non basta a supportare un contratto asfissiante, con clausole incrementali&nbsp;ogni anno sulle cifre da pagare alla Formula 1. Insediata Liberty Media, i colloqui sono stati avviati per siglare un nuovo contratto. Sullo sfondo, l&rsquo;idea della nuova Formula 1 di gran premi-evento, da bilanciare con le gare storiche. E l&rsquo;idea, mai sopita, di un Gran Premio di Londra. Dopo l&rsquo;edizione del prossimo luglio, senza un nuovo accordo Silverstone sar&agrave; fuori dal calendario 2020. Uno scenario che ha dell&rsquo;impensabile, vista la storia del circuito. Sean Bratches, responsabile Marketing della Formula 1, fa il punto sullo stato delle trattative e, a Sky Sports UK, sulle chance di rinnovare l&rsquo;impegno con Silverstone dice: &ldquo;Siamo molto speranzosi. Non ci sono stati molti cambiamenti nelle condizioni dall&rsquo;ultima volta che abbiamo discusso. Stiamo intrattenendo colloqui e incontri sulle condizioni dell&rsquo;affare ed entrambe le parti stanno provando davvero a raggiungere un accordo.  Silverstone parla da s&eacute;, &egrave; un marchio straordinario, &egrave; la casa del primo Gran Premio&rdquo;. Il &ldquo;marchio&rdquo; per dire del luogo, delle curve, dell&rsquo;aria che si respira a Silverstone come in altre Cattedrali del mondiale. La visione pi&ugrave; commerciale che prende il posto del romanticismo. E, in termini di risonanza globale, niente di meglio che lavorare sotto traccia anche al sogno di una gara nel centro di Londra. &ldquo;Stiamo discutendo con l&rsquo;ufficio del sindaco e con le citt&agrave; in tutto il mondo. Di certo, se dovesse esserci un&rsquo;opportunit&agrave; per correre sulle strade di Londra, sarebbe una situazione ideale: tanto per Londra quanto per tutti i tifosi di Formula 1 in tutto il mondo&rdquo;, ha commentato Bratches. Stroll: "Non sono in F1 per perdere soldi" Parole alle quali contrapporre i punti fermi dettati da Stuart Pringle, direttore generale della societ&agrave; di gestione del circuito di Silverstone: &ldquo;Ci trovavamo in una situazione difficile perch&eacute; avevamo un business che era finanziato esclusivamente dal gran premio. Perci&ograve; abbiamo dovuto diversificare e lo stiamo facendo.  Realizzeremo un hotel, aprir&agrave; il Silverstone Experience e abbiamo altre offerte per alloggi brevi di lusso. Aston Martin adesso ha affittato un&rsquo;area. Le cose vanno nella giusta direzione e ci d&agrave; la fiducia di dire come Dio sa che vogliamo tenere il gran premio, ma non a ogni costo. Avremo un business pi&ugrave; ampio e diversificato, che ci permetter&agrave; di sopravvivere anche senza, anche se preferiremmo farlo con il GP&rdquo;.       

Liberty Media e il gestore dell'impianto di Silverstone discutono i termini di un accordo che ancora non c'&egrave;. Sean Bratches conferma i contatti con Londra per un gran premio cittadino

Silverstone: Bratches porta aperta, gli organizzatori no alla F1 a tutti i costi

        Olanda, avanti tutta. Dopo l&rsquo;annuncio del Gran Premio del Vietnam, la Formula 1 lavora al ritorno in calendario del Gran Premio d&rsquo;Olanda, svoltosi per l&rsquo;ultima volta a Zandvoort nel 1985. E&rsquo; Sean Bratches, responsabile degli aspetti Marketing per Liberty Media in Formula 1, ad ammettere l&rsquo;esistenza di trattative con gli organizzatori. Nei mesi scorsi Assen ha ricevuto le ispezioni necessarie dei tecnici FIA per esaminare la struttura, l&rsquo;adeguatezza agli standard richiesti per ospitare un gran premio. Un&rsquo;alternativa che sembra godere di migliori chance rispetto al prospettato ritorno a Zandvoort. &ldquo;Siamo molto interessati a correre in Olanda. Stiamo intrattenendo conversazioni produttive e sono cautamente ottimista che potremo fare qualcosa per sorprendere e far gioire i tifosi in quel territorio e trarre vantaggio del fattore Max&rdquo;, ha commentato Bratches all&rsquo;agenzia Reuters. Il fattore Max Verstappen &egrave; in grado di muovere diverse decine di migliaia di spettatori in direzione Austria e Belgio, come avvenuto negli ultimi anni. Sar&agrave; un calendario che andr&agrave; verso l&rsquo;espansione degli eventi in programma, Chase Carey ha confermato come si avr&agrave; un incremento rispetto ai 21 gran premi attualmente previsti e per alcune sedi andranno ridiscussi gli accordi, quando non del tutto sostituiti da eventi diversi: &ldquo;Ci aspettiamo di sostituire alcune gare esistenti nelle quali abbiamo ereditato accordi poco allettanti con nuovi eventi o accordi che siano migliori per generare maggior valore e offrire gare migliori&rdquo;. In Olanda si potrebbe tornare a correre realisticamente nel 2020. Un tassello in pi&ugrave; in Europa per un&rsquo;espansione a Est con il Vietnam, un quadro da verificare nella conferma di gare storiche, Silverstone in primis, che ha attivato la clausola d&rsquo;uscita dopo l&rsquo;edizione 2019 ed &egrave; chiamata a negoziare un nuovo accordo con Liberty Media. &ldquo;Siamo in una posizione estremamente favorevole, credo. Siamo in pole position in termini di attrattivit&agrave; del prodotto Formula 1 per paesi sparsi in tutto il mondo. Dal punto di vista del brand, della storia, la nostra intenzione &egrave; di rinnovare i circuiti tradizionali, crediamo siano una parte importante della Formula 1&rdquo;, ha proseguito Bratches.       

Dopo l'annuncio del Gran Premio del Vietnam, la Formula 1 potrebbe trovare l'accordo con gli organizzatori per un gran premio a Zandvoort o Assen. La prospettiva &egrave; al 2020

F1, GP Olanda: Liberty Media conferma l'interesse

        Quale sar&agrave; la geografia del mondiale di Formula 1 nel volgere di un paio di anni? Arriva il Vietnam, l&rsquo;Olanda &egrave; in trattative per tornare ad avere un gran premio in calendario, Silverstone &egrave; al passo d&rsquo;addio se non dovesse sottoscrivere un nuovo, pi&ugrave; vantaggioso, contratto con Liberty Media. Poi c&rsquo;&egrave; l&rsquo;espansione negli USA, che sia Miami o un altro gran premio cittadino. I Santuari delle Corse non possono essere barattati con eventi cittadini. Una Silverstone semplicemente non pu&ograve; essere sostituita da un Gran Premio nel centro di Londra. L&rsquo;evento avrebbe massima eco, non si discute. E lo sport? E le Becketts? E la Copse? Sul futuro del Gran Premio di Gran Bretagna si &egrave; espresso Sean Bratches, responsabile degli aspetti marketing della Formula 1 per Liberty Media. Marketing, come vendere al meglio il prodotto, nel modo pi&ugrave; efficace. E se Silverstone fa parte delle gare storiche in calendario, Bratches chiarisce: &ldquo;Siamo una realt&agrave; con una storia di 68 anni e la natura dei gran premi &egrave; il loro dinamismo. Silverstone &egrave; stato il primo gran premio della Formula 1 ma non abbiamo corso sempre l&igrave; in tutti questi anni. La gara si &egrave; svolta a Brands Hatch e su altri circuiti, niente &egrave; immutabile in questo sport in termini di posti nei quali corriamo. Teniamo in gran considerazione certe gare e facciamo quel che possiamo per preservarle, ma siamo un business. Siamo una compagnia pubblica e abbiamo molti azionisti e portatori di interessi e stiamo provando a mettere insieme quello che &egrave; meglio per i tifosi con la gestione di un business di successo&rdquo;. Tutelare il patrimonio Silverstone, come lo &egrave; Monza &ndash; sulle trattative di rinnovo si potr&agrave; contare ancora sui 25 milioni di euro spalmati su 5 anni, garantiti da Regione Lombardia -, Spa, dalla tentazione di una miriade di gare-evento ambientate nelle metropoli pi&ugrave; in vista, &egrave; un imperativo. E Bratches chiarisce: &ldquo;Vogliamo anzitutto preservare le gare storiche, sono molto importanti per la Formula 1 e per i tifosi. Parlo delle Silverstone, delle Spa, delle Monza. Poi abbiamo un insieme di gare su circuiti cittadini e cittadini ibridi, nelle quali corriamo in parchi e citt&agrave;, come Melbourne, Montreal e Citt&agrave; del Messico. Il terzo segmento vede strutture realizzate appositamente come Shanghai, Austin, Bahrain. Oltre tutto ci&ograve; stiamo cercando di individuare ulteriori gare stradali e questa in Vietnam rappresenta un altro passo verso la nostra visione&rdquo;.       

Il responsabile del marketing della Formula 1 ribadisce l'importanza di gare dalla lunga tradizione come Silverstone, Monza e Spa. Liberty far&agrave; di tutto per tutelarle ma avverte: la F1 deve rispondere ai propri azionisti

Formula 1, Bratches: Silverstone è storia ma c'è un business da gestire

        Due squadre in lotta per il mondiale, tre in grado di vincere un gran premio, seppur in condizioni specifiche nel caso di Red Bull. Eppure, la Formula 1 resta troppo prevedibile. &Egrave; l&rsquo;accusa mossa all&rsquo;intera fase turbo-ibrida. Non che prima si stesse poi molto meglio. Fernando Alonso render&agrave; pi&ugrave; povera la categoria con la sua uscita di scena. Comprensibile la scelta, vista l&rsquo;assenza di un volante di vertice per correre nelle posizioni che gli competono. Prima ancora della prevedibilit&agrave; dell&rsquo;esito dei gran premi &egrave; questo il punto del contendere. Chi dovr&agrave; provare a cambiare volto alla categoria, assicurare una maggiore variabilit&agrave; del risultato, quantomeno l&rsquo;incertezza dell&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo, d&agrave; ragione alle critiche mosse da Alonso. Sean Bratches, responsabile commerciale del Circus, ha commentato: &laquo;Penso che Alonso abbia ragione, abbiamo un piano per risolvere la prevedibilit&agrave; della Formula 1, spero che sia ancora in giro per 10 anni e ne faccia parte. &Egrave; stato un ambasciatore fenomenale dello sport, un eroe, una leggenda&raquo;. Sterzi a parte: In difesa di Fernando Alonso I correttivi a breve termine, la nuova aerodinamica anteriore del 2019, non sono certo gli interventi radicali che possono modificare lo scenario. Con lo sguardo rivolto al 2021, lo stravolgimento regolamentare annunciato sulle power unit &egrave; stato posto interamente in discussione negli ultimi mesi: senza nuovi motoristi a confermare il loro ingresso, che senso ha cambiare? &Egrave; l&rsquo;idea di Mercedes e Renault, a spingere per il mantenimento dell&rsquo;attuale architettura, con alcuni correttivi. Stabilit&agrave; che favorisce l'avvicinamento, in teoria. Nella pratica scopri i progressi enormi Ferrari a scavalcare la PU Mercedes e l'incapacit&agrave; Renault di chiudere quel gap. Pi&ugrave; componenti della monoposto standardizzati, ergo: meno diavolerie incomprensibili al tifoso sulle quali fare la differenza. E' un&rsquo;altra delle strade battute da Liberty Media per livellare la competizionee, fino al nodo cruciale che &egrave; la ripartizione dei premi e la limitazione dei costi. &laquo;Credo ci sia una possibilit&agrave; per la Formula 1 di essere meno prevedibile ed &egrave; importante che arriviamo all&rsquo;obiettivo. Se guardiamo ai gran premi, dal 2015 sono tre squadre hanno vinto una gara, solo tre, perci&ograve; &egrave; piuttosto prevedibile. Guardando alla Premier League, dal 2014-2015 le tre squadre di fondo classifica hanno sconfitto o pareggiato contro le sei migliori squadre nel 29% dei casi. Diciamo che se sei il Cardiff quest&rsquo;anno, a meno che tu non sia un pazzo ottimista, e a parte il Leicester, non puoi pensare di vincere il titolo. Ma se giochi contro il Chelsea o il Manchester City sai che puoi vincere. In Formula 1 non accade&raquo;, ha spiegato Bratches. L&rsquo;imprevedibile nella Formula 1 &egrave; il sabato di pioggia all&rsquo;Hungaroring, che cambia il volto a un week end. Sempre meno &egrave; nell&rsquo;affidabilit&agrave;: il cedimento tecnico, pure presente quest&rsquo;anno in diverse occasioni, &egrave; diventato una rarit&agrave;, diversamente da epoche passate. L&rsquo;imprevedibile &egrave; nell&rsquo;errore di pilotaggio (chiedere a Sebastian Vettel per conferme). Sull&rsquo;addio di Fernando Alonso, Bratches ha concluso: &laquo;Sono rimasto deluso da un punto di vista del business. Ha corso per tanto tempo e ha scalato le vette pi&ugrave; alte dello sport, rispetto la sua decisione di cambiare. Spero potremo ingaggiarlo nei panni di ambasciatore del nostro grande sport&raquo;.       

Il responsabile commerciale del Circus commenta la decisione di Fernando Alonso di lasciare una Formula 1 troppo prevedibile nell'esito dei Gran Premi: "Abbiamo un piano perch&eacute; lo scenario cambi"

Bratches comprende Alonso e promette una F1 meno prevedibile

In attesa dell&#39;ufficializzazione di uno scenario che segner&agrave; una metamorfosi nella trasmissione in tv della Formula 1 in Italia nel 2018, con l&#39;addio della RAI e un diverso assetto nella diffusione dei gran premi sui canali in chiaro, Sean Bratches, responsabile dell&#39;area commerciale di Formula One Group, anticipa alcune delle novit&agrave; che debutteranno sul fronte della fruizione dei contenuti &quot;premium&quot;.  Una Formula 1 in grado di parlare il linguaggio social di un nuovo pubblico e al tempo stesso rivolgersi con strumenti specifici allo spettatore pi&ugrave; appassionato, attento ed esperto, diffondendo molti pi&ugrave; dati su quanto accade in pista. Tanta strada da percorrere ancora, a un anno dal passaggio di consegne tra Bernie Ecclestone e Chase Carey. Gli investimenti sostenuti dalla nuova propriet&agrave; per il rinnovamento degli uffici londinesi, la creazione di una struttura per aree prima non esplorate &ndash; i contenuti digitali, tra questi -, hanno inciso sostanzialmente sui ricavi disponibili per le scuderie, con i conseguenti mal di pancia delle stesse per le entrate in calo.  Dal Gran Premio di Spagna 2017, Liberty Media ha lanciato le F1 Experiences, attivit&agrave; nel paddock mirate a generare un coinvolgere maggiormente dei tifosi: &laquo;Abbiamo provato degli interventi ma siamo ancora distanti dall&#39;obiettivo. Stiamo lavorando perch&eacute; un elenco di personaggi famosi possano essere ai gran premi, cos&igrave; da attirare ancor pi&ugrave; attenzione. Poi c&#39;&egrave; la piattaforma digitale da rilanciare, gi&agrave; in programma. Oggi per noi &egrave; solo un costo, i tifosi non possono scaricare contenuti esclusivi&raquo;, racconta Bratches ad Auto motor und sport.  Su alcuni mercati sono gi&agrave; stati sottoscritti accordi in esclusiva per la trasmissione dei week end di gara e altri contenuti in streaming, in un affiancamento tv-internet che secondo Bratches pu&ograve; coesistere seguendo l&#39;esempio di altri sport: &laquo;Il mercato ha dimostrato di poter accogliere simultaneamente i contenuti prodotti su internet e quelli delle emittenti tv. Gli altri sport sono gi&agrave; molto pi&ugrave; avanti del motorsport. Nel 2018 offriremo una nuova grafica tv che presenter&agrave; i contenuti in modo molto pi&ugrave; fruibile dal consumatore. Offriremo presentazioni virtuali, sul posizionamento delle macchine in pista&raquo;.  Un altro grande passo avanti &egrave; atteso sul fronte dei contenuti accessibili ai tifosi: &laquo;Introdurremo un&#39;offerta di streaming diretto ai fan, tanto dei contenuti in diretta che non. Avranno accesso diretto ai dati delle monoposto: 120 sensori trasmettono 1.500 tracce dati al secondo. Filtreremo tra i 30 e i 50 dati, una parte di essi sar&agrave; interessante per gli spettatori ordinari, l&#39;altra per i tifosi pi&ugrave; appassionati e sar&agrave; a pagamento. Elaboreremo i dati graficamente per renderli interessanti e ritagliati su misura. Ad esempio, il tifoso di Verstappen &egrave; interessato al punto di staccata esatto di Max e avr&agrave; il dato verr&agrave; registrato&raquo;.  Nel mirino: Non &egrave; la Rai... che vuole perdere la F1  Un rapporto Formula 1-pubblico che proseguir&agrave; nel solco di quanto sperimentato, con successo, a Londra. Ci saranno eventi nelle grandi citt&agrave;, a stretto contatto con i tifosi, sebbene con caratteristiche diverse dall&#39;evento di Trafalgar Square: &laquo;Gli eventi come quello di Londra sono molto importanti, anche se quelli futuri non saranno pi&ugrave; cos&igrave; grandi. Abbiamo in programma qualcosa di simile a Marsiglia, Berlino, Milano, Shanghai e Miami, ma non con cos&igrave; tante macchine. A Marsiglia, ad esempio, girer&agrave; Renault; &egrave; importante il contatto tra Formula 1 e il pubblico fuori dalla pista. Porta il nostro messaggio a una platea che altrimenti non raggiungeremmo&raquo;.&nbsp;&nbsp; 

Arriver&agrave; una nuova veste grafica in tv e verr&agrave; offerta una mole maggiore di dati scaricati dalle monoposto, contenuti in parte gratuiti in parte a pagamento. A Marsiglia, Berlino e Milano gli eventi con le F1 in piazza

Liberty Media: la Formula 1 in piazza e telemetrie disponibili al pubblico

Non disturbare il manovratore. Liberty Media al lavoro. Non solo su orizzonti che appaiono oggi lontani, il 2021 delle nuove power unit, gli studi e le simulazioni per intervenire sull&#39;aerodinamica delle monoposto e renderle meno sensibili nel seguire un&#39;altra macchina, a vantaggio di duelli ravvicinati. Il 2017 &egrave; stato l&#39;anno dell&#39;acquisizione della Formula 1, dei primi interventi strutturali, gli investimenti sulla nuova sede londinese, che hanno inciso in modo sostanziale sulla torta dei premi girati alle scuderie, alle quali non &egrave; piaciuta la dieta forzata.  Chase Carey, Ross Brawn, Sean Bratches, la triade &egrave; all&#39;opera su pi&ugrave; fronti. Dalla sperimentazione dell&#39;amplificatore del suono per migliorare l&#39;esperienza degli spettatori in tv, all&#39;idea applicata finora meglio riuscita: lo show di Londra con le monoposto e i piloti a contatto ravvicinato col pubblico. Esperienza destinata a ripetersi nel 2018, con l&#39;interesse di Montpellier, a ridosso del week end del GP di Francia.  Tanta carne al fuoco, che richieder&agrave; del tempo per essere cucinata a dovere prima d&#39;essere servita al tavolo. E Sean Bratches, responsabile degli aspetti commerciali di Formula 1 Group, spiega: &laquo;Se guardiamo a quest&#39;anno, credo abbiamo ottenuto molto in termini di costruzione di un&#39;organizzazione e avviamento.&nbsp;Si tratta di un viaggio da compiere, non di una meta. Abbiamo grandi ambizioni per la Formula 1, non si tratta di qualcosa che pu&ograve; realizzarsi semplicemente girando una manopola. E&#39; necessario investire sulle cose, alimentarle e portarle sul mercato. Credo continuerete ad assistere ad annunci, cambiamenti, all&#39;ampliamento dei punti di contatto con i tifosi&raquo;.  Brawn, la ricetta per gare pi&ugrave; combattute  Bernie Ecclestone non ha mancato di sottolineare, pi&ugrave; volte, come la nuova propriet&agrave; si sia limitata proprio ad annunci di principio su quella che era la nuova visione verso la quale avrebbe traghettato la Formula 1. Prospettive e pochi fatti, secondo l&#39;ex boss. Bratches assicura che, dietro le quinte, c&#39;&egrave; tanta attivit&agrave; in corso: &laquo;Sul versante commerciale, lanceremo, per la prima volta, una piattaforma web responsiva, con funzionalit&agrave; social e un servizio d&#39;eccellenza di contenuti live e non. C&#39;&egrave; ancora altro in arrivo e stiamo lavorando a questi piani, ma non ci siederemo qui a elencare quali sono le nostre visioni sullo sport.&nbsp;Stiamo lavorando duramente e quando avremo qualcosa da annunciare lo faremo, posso garantire che siamo impegnati 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, per rendere la Formula 1 grande quanto pu&ograve; ambire a essere, perch&eacute; siamo convinti ci sia un&#39;enorme opportunit&agrave;&raquo;. 

Il capo dell&#39;area commerciale di F1 Group anticipa la prossima introduzione di nuovi servizi destinati ai tifosi e assicura: &quot;Non faremo proclami, annunci solo quando saremo pronti con le novit&agrave;&quot;

Formula 1, Bratches traccia il bilancio del primo anno Liberty Media

Duemiladiciassette, anno zero per la Formula 1. Cambiamenti che definire epocali non &egrave; un&#39;esagerazione, perch&eacute; agli aspetti sportivi si sommano quelli strutturali, nella gestione del business. Ecclestone lascia e il ruolo del sovrano passa a Chase Carey. Nei mesi in cui ha osservato e studiato i meccanismi e la gestione del potere da parte di Ecclestone, Carey &egrave; stato affiancato da un consulente d&#39;eccezione: Ross Brawn. Pi&ugrave; volte si &egrave; indicato nel tecnico inglese il personaggio buono per rappresentare la figura di raccordo con i team. E quando si prospettava a Ecclestone un tale scenario, lui lo spingeva verso la FIA: non &quot;serviva&quot; una figura come Ross l&agrave; dove non c&#39;era possibilit&agrave; di incidere sui temi tecnici.  In realt&agrave; si &egrave; concretizzato l&#39;assetto che pi&ugrave; volte &egrave; stato prospettato negli ultimi mesi. Ross Brawn diventa direttore generale competente per le questioni sportive, mentre Sean Bratches avr&agrave; uguali poteri ma sul versante commerciale. Un &quot;triumvirato&quot; Carey-Brawn-Bratches per la nuova Formula 1, con ruoli e poteri definiti. Meglio sgombrare il campo da subito: il potere normativo in materia di regolamenti resta in capo alla FIA. Cosa far&agrave; Brawn? &laquo;Abbiamo un&#39;opportunit&agrave; quasi senza precedenti di lavorare insieme con le squadre e i promoter per una Formula 1 migliore per loro e, soprattutto, per i tifosi&raquo;, ha spiegato il tecnico.  Quando gli si chiedeva se potesse esserci ancora la Formula 1 nel suo futuro, lo scorso anno, Brawn prospettava la necessit&agrave; di nuovi ruoli. Svolto ogni incarico possibile in seno a una scuderia, servivano nuove sfide, ad esempio quella di lavorare allo sviluppo della categoria. &laquo;E&#39; fantastico tornare in Formula 1, &egrave; stato un piacere essere consulente di Liberty Media in questi ultimi mesi e non vedo l&#39;ora di lavorare con Chase, Sean e il resto della squadra della Formula 1 per contribuire all&#39;evoluzione dello sport&raquo;, ha proseguito Brawn. La &quot;squadra della Formula 1&quot; &egrave; la definizione chiave per comprendere la transizione e la portata del cambiamento attuato.  L&#39;annuncio di Brawn nel ruolo di direttore generale Motor Sport &egrave; stato accompagnato dalle parole di Carey: &laquo;Sono felice di dare il bentirnato a Ross, nei 40 anni spesi in questo sport ha portato il tocco magico in ogni team per il quale ha lavorato e ha una conoscenza tecnica, esperienza e rete di rapporti pressoch&eacute; impareggiabili; ho gi&agrave; tratto beneficio ampiamente dei suoi consigli e competenza&raquo;. Su un altro fronte, quello delle operazioni commerciali, sar&agrave; Sean Bratches il direttore generale. Arriva dal mondo delle sponsorizzazioni e dei diritti televisivi, con una carriera spesa nel gruppo ESPN, 27 anni conclusi nelle vesti di vice presidente esecutivo dell&#39;area Vendite e Marketing prima dell&#39;incarico in Formula 1. &laquo;E&#39; stato uno dei motori che hanno portato ESPN a essere uno dei leader mondiali. L&#39;esperienza nelle vendite, nel marketing, nei media digitali e nella distribuzione sar&agrave; un bene inestimabile nella crescita della Formula 1&raquo;, le parole di Carey.&nbsp;  Discuter&agrave; degli aspetti commerciali con i soggetti terzi, gli sponsor, le televisioni: &laquo;La Formula 1 &egrave; uno dei pochissimi sport globali e di primo livello, sono stimolato da quelle che sono le molteplici opportunit&agrave; di far crescere materialmente il business, lavorare da vicino con gli sponsor attuali e futuri, i proprietari dei circuiti, i detentori dei diritti televisivi cos&igrave; come dal creare la futura generazione digitale e del modo di vivere le corse dal vivo, per soddisfare al meglio i tifosi&raquo;. 

Brawn e Bratches scelti per affiancare&nbsp;Carey, il nuovo boss del Circus: saranno rispettivamente direttore generale responsabile degli aspetti sportivi e di quelli commerciali

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