Sar&agrave; un calendario di Formula 1 2025 invariato nel numero e nelle sedi dei 24 appuntamenti. Aspettando che il 2026 riservi altre novit&agrave;, come il GP a Madrid, FIA e Formula 1 hanno ufficializzato con largo anticipo le tappe e date del prossimo campionato.  I cambiamenti sono concentrati, soprattutto, nella primissima parte della stagione, che inizier&agrave; in Australia il 16 marzo, per poi correre una settimana pi&ugrave; tardi in Cina. Le gare in Bahrain e Arabia Saudita, inaugurali del campionato 2024 e corse di sabato per rispettare il periodo di inizio del Ramadan, si disputeranno in aprile.  F1 2025, Montecarlo e Montmelo precedono Montreal  Altra variazione nella sequenza di gare, il posizionamento del GP del Canada dopo quello in Spagna e non, come nelle prossime settimane, tra Montecarlo e Barcellona.  Anche il GP del Belgio e quello d&#39;Ungheria scambiano lo slot in calendario, Spa si correr&agrave; il 27 luglio, una settimana prima dell&#39;Hungaroring: dopodich&eacute; sar&agrave; pausa estiva con 26 giorni di stop.  Mercato 2025, il quadro della situazione: da Sainz a Mercedes passando per Antonelli  Quante gare in sequenza nel nuovo calendario  Saranno numerose le sequenze di gare in 7 o 14 giorni: subito Melbourne e Shanghai, poi il trittico Suzuka-Sakhir-Jeddah, per proseguire con quello Imola-Monaco-Barcellona. &quot;Ordinari&quot; back-to-back saranno Spa-Hungaroring, Zandvoort-Monza, Austin-Citt&agrave; del Messico. Infine, il grande epilogo tutto d&#39;un fiato in 14 giorni tra Las Vegas-Losail-Yas Marina.  &quot;Il 2025 sar&agrave; un anno speciale, in quanto celebreremo il 75&deg; anniversario del campionato di Formula Uno ed &egrave; questa eredit&agrave; ed esperienza che ci permettono di offrire un calendario cos&igrave; forte. Ancora una volta, visiteremo 24 incredibili sedi in tutto il mondo, offrendo gare, ospitalit&agrave; e intrattenimento di prim&#39;ordine, di cui potranno godere milioni di persone&quot;, ha dichiarato Stefano Domenicali.&nbsp;  &quot;Siamo grati alla FIA, ai nostri promoters, ai partner delle citt&agrave; ospitanti e a tutte le autorit&agrave; sportive nazionali coinvolte per il loro impegno e il loro sostegno nella realizzazione di questo calendario e nell&#39;assicurare quello che si preannuncia come un altro anno fantastico per la Formula 1.  Vorrei anche rendere omaggio ai nostri team e piloti di F1, gli eroi del nostro sport, e ai nostri fan in tutto il mondo per aver continuato a seguire la Formula 1 con un entusiasmo&nbsp; incredibile&quot;.  Ben Sulayem: calendario attento all&#39;ambiente  In casa FIA, il presidente Ben Sulayem ha commentato: &quot;Il calendario del campionato del mondo di Formula 1 del 2025 approvato dal Consiglio mondiale dell&#39;Automobile, &egrave; un&#39;ulteriore dimostrazione della nostra missione collettiva di raggiungere gli obiettivi di sostenibilit&agrave; attraverso la regionalizzazione degli eventi.  &nbsp;Sebbene la nostra attenzione sia rivolta alla stabilit&agrave; generale della Formula 1, abbiamo anche un dovere condiviso nei confronti dell&#39;ambiente e della salute e del benessere del personale in viaggio. La FOM, sotto la direzione di Stefano Domenicali, ha prodotto un calendario che realizza una buona miscela tra circuiti tradizionali e le sedi moderne. Ringraziamo le autorit&agrave; sportive nazionali ospitanti, gli organizzatori locali e le migliaia di volontari della FIA per il loro instancabile impegno nel rendere la Formula 1 uno spettacolo veramente globale e di massa, mentre ci prepariamo a celebrare il 75&deg; anno di questo sport&quot;.  Le date del calendario di F1 2025  in corsivo i GP corsi a distanza di 7 giorni    14-16 marzo - GP Australia  21-23 marzo GP Cina  &nbsp;  4-6 aprile GP Giappone  11-13 aprile GP Bahrain  18-20 aprile GP&nbsp; Arabia Saudita  &nbsp;  2-4 maggio GP Miami  &nbsp;  16-18 maggio GP Imola  23-25 maggio GP Monaco  30 maggio&ndash;1 giugno GP Spagna  &nbsp;  13-15 giugno GP Canada  27-29 giugno GP Austria  4-6 luglio GP Gran Bretagna  &nbsp;  25-27 luglio GP Belgio  1-3 agosto GP Ungheria  &nbsp;  29-31 agosto GP Olanda  5-7 settembre GP Italia  &nbsp;  19-21 settembre GP Azerbaijan  3-5 ottobre GP Singapore  &nbsp;  17-19 ottobre GP USA  24-26 ottobre GP Messico  &nbsp;  7-9 novembre GP Brasile  &nbsp;  20-22 novembre GP Las Vegas  28-30 novembre GP Qatar&nbsp;  5-7 dicembre GP Abu Dhabi  

Il numero di appuntamenti per la stagione 2025 sar&agrave; ancora di 24 GP, strutturati secondo un criterio di raggruppamento per aree geografiche. Primo GP in Australia a marzo, l&#39;ultimo a dicembre ad Abu Dhabi

Calendario F1 2025, le gare e le novit&agrave; di date

        Al lavoro per il ritorno del GP di Francia in calendario. L'incarico arriva direttamente dall'Eliseo, al quale il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha rappresentato i motivi validi per provare a riportare la Formula 1 nel Paese. La risposta di Emmanuel Macron &egrave; stata positiva, al punto da assegnare a Estrosi e al presidente della federazione automobilistica sportiva francese, Deschaux, il compito di esplorare le candidature migliori. Il ritorno della F1 in Francia con il Gran Premio al Paul Ricard (uscito di scena con l'edizione 2022), non ha mai convinto per la spettacolarit&agrave; delle gare corse su una tracciatura ottimizzata in tutt'altro esercizio essendo un impianto all'avanguardia per i test. In passato, Magny Cours ha ospitato a lungo la F1 ma in una sede che oggi parrebbe improponibile a Liberty Media, per il posizionamento isolato di Nevers nella cuore della campagna francese. Un progetto di GP cittadino per andare "a colpo sicuro" Servir&agrave; una candidatura in stile "destination city" che tanto piace agli americani che controllano la F1. Negli ultimi anni si &egrave; affacciata l'ipotesi di un GP a Nizza. Una concreta alternativa o, piuttosto, un modo di mettere pressione sugli organizzatori di Monaco, durante le fasi del rinnovo di contratto? Della missiva di Estrosi inviata a Macron, il giornale Nice Matin ha pubblicato la risposta del presidente della Repubblica. F1 importante per l'immagine della Francia "Stia certo che condivido appieno la vostra ambizione. In effetti, come lei sottolinea, il nostro Paese dev'essere in grado, al pari di altri importanti eventi sportivi internazionali che organizza ogni anno, di ricollegarsi alla Formula 1. &Egrave; importante per la capacit&agrave; attrattiva del nostro Paese, per la nostra industria automobilistica e l'innovazione nel supportare la decarbonizzazione di questo settore", recita la mail. "Le rispondo favorevolmente alla proposta di affidarle una missione, insieme al signor Nicola Deschaux, presidente della federazione francese del motorsport.&nbsp; Potrete studiare le differenti opzioni di sede possibili sul territorio nazionale, identificando per ciascuna il modello economico, la compatibilit&agrave; con i nostri impegni ambientali e il possibile apporto allo sviluppo del territorio e quello nazionale. In questo contesto vi concentrerete sull'intrattenere le discussioni con i detentori dei diritti commerciali della F1".       

Toccher&agrave; a Estrosi e Deschaux lavorare a un progetto che sia appetibile alla F1 per il ritorno del GP di Francia e supportato dagli investimenti necessari

GP di Francia, Macron supporta il ritorno in calendario

        Il via a Sakhir, con il GP del Bahrain che si correr&agrave; il 2 marzo. La chiusura ad Abu Dhabi, ventiquattresima gara della stagione, l'8 dicembre. &Egrave; un calendario della Formula 1 2024 che conferma importanti cambiamenti, dettati dal tentativo di ottimizzare gli spostamenti tra sedi di gara geograficamente non cos&igrave; distanti. Della novit&agrave; del GP del Giappone collocato a inizio aprile avevamo gi&agrave; scritto. Adesso c'&egrave; l'ufficialit&agrave; sulla gara di Suzuka come le altre 23. &nbsp; Sabato 2 e 9 marzo si correr&agrave; prima in Bahrain e poi in Arabia Saudita, per rispettare il periodo del Ramadan. Due gare d'apertura in stretta sequenza, dopo le quali si voler&agrave; in Australia, due settimane pi&ugrave; tardi. Nell'area del Pacifico si rester&agrave; per correre il 7 aprile in Giappone e il 21 in Cina. Miami e Montreal ancora scollegate Non riesce il tentativo di "regionalizzare" la fase di gare in nord America in primavera. Miami trova spazio il 5 maggio, mentre il GP del Canada non va oltre il 9 giugno, rendendo necessarie due trasferte al di l&agrave; dell'Atlantico. Saranno separate dalle gare europee di Imola il 19 maggio e di Monaco il 26, altro back-to-back. Il riposizionamento dell'Azerbaijan a met&agrave; settembre permette di creare una lunga fase di gare europee, ben 7 tra il GP di Spagna del 23 giugno (prima di tre gare in tre settimane) e il GP d'Italia del 1 settembre.&nbsp; Dopo Baku, sette giorni pi&ugrave; tardi si correr&agrave; a Singapore, prima di una lunga pausa di quasi un mese: tanto quanto lo stop estivo tra GP del Belgio e quello in Olanda. Austin apre il finale intensissimo A Austin, GP degli USA, infatti, si correr&agrave; il 20 ottobre, per un trittico di gare in 3 settimane completato da Messico e Brasile. Il ritorno negli Stati Uniti vedr&agrave; Las Vegas il 23 novembre inaugurare il terzo trittico di GP in stretta sequenza: Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi. "Voglio ringraziare tutti i promoter e i partner per il supporto e l'impegno a raggiungere questa grande programmazione. Il nostro viaggio verso un calendario pi&ugrave; sostenibile continuer&agrave; nei prossimi anni, man mano che snelliremo le operazioni, quale parte del nostro impegno Net Zero 2030", commenta Stefano Domenicali.&nbsp; "C'&egrave; un interesse enorme e una continua domanda di Formula 1, credo che questo calendario realizzi il giusto equilibrio tra gare tradizionali, nuove sedi e altre esistenti". Un calendario "battezzato" dal Consiglio mondiale del motorsport Fia, con il presidente Ben Sulayem ad aggiungere: "Il calendario che &egrave; stato approvato dimostra importanti passi verso i nostri obiettivi comuni. Vogliamo rendere lo spettacolo globale della F1 pi&ugrave; efficiente in termini di sostenibilit&agrave; ambientale e pi&ugrave; gestibile per il personale che viaggia e dedica cos&igrave; tanto tempo al nostro sport. Stefano Domenicali e la sua squadra hanno fatto un gran lavoro nell'abbinare nuove sedi di gara in mercati emergenti per la F1, restando fedeli alla lunga e importante tradizione della categoria". Calendario F1 2024 ufficiale    Data Gran Premio Sede   29 febbraio &ndash; 2 marzo Bahrain Sakhir   marzo 7-9 Arabia Saudita Jeddah   marzo 22-24 Australia Melbourne   aprile 5-7 Giappone Suzuka   aprile 19-21 Cina Shanghai   maggio 3-5 Miami Miami   maggio 17-19 Emilia Romagna Imola   maggio 24-26 Monaco Monaco   giugno 7-9 Canada Montreal   giugno 21-23 Spagna Barcelona   giugno 28-30 Austria Spielberg   luglio 5-7 Regno Unito Silverstone   luglio 19-21 Ungheria Budapest   luglio 26-28 Belgio Spa   agosto 23-25 Olanda Zandvoort   agosto 30 &ndash; settembre 1 Italia Monza   settembre 13-15 Azerbaijan Baku   settembre 20-22 Singapore Singapore   ottobre 18-20 USA Austin   ottobre 25-27 Messico Mexico City   novembre 1-3 Brasile Sao Paulo   novembre 21-23 Las Vegas Las Vegas   novembre 29 &ndash; dicembre 1 Qatar Lusail   dicembre 6-8 Abu Dhabi Yas Marina          

La Formula 1 d&agrave; una prima attuazione a un calendario composto da blocchi di gare geograficamente vicine. Le date dei GP in Giappone e Azerbaijan, il lungo stop dopo Austin e due gare &nbsp;al sabato tra le novit&agrave;

Calendario F1 2024, quante novità tra le 24 gare!

        Il Gran Premio del Giappone a ottobre &egrave;, storicamente, una delle "certezze" della Formula 1. Ecco, il posizionamento nel calendario 2024 vedr&agrave; un cambiamento radicale. L'annuncio dello spostamento del GP a Suzuka &egrave; arrivato dal membro della Dieta alla Camera dei rappresentati, Furuya Keiji. Nel confermare l'appuntamento del mondiale rally a novembre e l'arrivo della Formula E a Tokyo il 30 marzo, ha indicato nel 7 aprile la nuova data del GP di Formula 1.&nbsp; Il calendario "a blocchi" Uno scenario di riorganizzazione del calendario che era emerso gi&agrave; nei mesi scorsi, in un tentativo della Formula 1 di mettere ordine e razionalizzare gli spostamenti nell'arco di una stagione. L'editoriale del direttore: Sbornia Rossa Il GP del Giappone in programma il 7 aprile verrebbe seguito due settimane pi&ugrave; tardi dal rientrante GP in Cina. Prima, spazio al GP d'Australia, il 24 marzo, in quella che &egrave; attesa come la terza gara dell'anno, dopo l'apertura del GP in Bahrain il 2 marzo. Con ogni probabilit&agrave; si correr&agrave; al sabato, come anche in Arabia Saudita, il 9 marzo, un giorno prima dell'inizio del periodo di Ramadan. Invariata la sede dei test invernali, confermata in Bahrain. Un'altra, possibile, ricollocazione in calendario, interesserebbe il GP d'Azerbaijan, secondo i rumours destinato a corrersi in autunno, rispetto alle date finora osservate, tra aprile e giugno.       

L'anticipazione arriva da un politico nipponico, a confermare lo spostamento della gara di Suzuka e la collocazione nella primissima parte di stagione

Calendario F1 2024, il GP del Giappone cambia data

        Seconda traversata al di l&agrave; dell'Atlantico per la Formula 1 e a distanza di poco pi&ugrave; di un mese da Miami, gara corsa il 7 maggio. Non esattamente uno scenario ideale per una categoria che si vanta di lavorare a un obiettivo di emissioni inquinanti nette di Co2 pari a zero nel 2030. L'idea di un calendario "razionale" negli spostamenti del Circus tra un punto e l'altro del globo &egrave; da tempo un terreno di discussione, che coinvolge direttamente i promoter. &nbsp; Calendario F1, Domenicali: 24 &egrave; il numero giusto La difficolt&agrave; di creare dei "blocchi" continentali Una delle soluzioni ventilate dai pi&ugrave; recenti rumours, in chiave 2024, vorrebbe l'accorpamento delle trasferte a Miami e Montreal, cos&igrave; da ottimizzare la logistica e ridurre il numero di trasferimenti dall'Europa. Commentando la flessibilit&agrave; del GP del Canada a cambiare data, l'a.d. della societ&agrave; che organizza e gestisce l'evento, Fran&ccedil;ois Dumontier, a La Presse, ha chiarito: "Da molto tempo si discute di uno spostamento del GP e capisco appieno le ragioni degli organi di governo. La disponibilit&agrave; del Canada a cambiare Sulla carta pu&ograve; sembrare un problema di facile soluzione, per&ograve; &egrave; ben lontano dall'essere cos&igrave;. Con 23 appuntamenti in calendario, la Formula 1 deve fare i conti con 23 diverse realt&agrave;. Nelle nostre discussioni, &egrave; soprattutto il fattore meteo il principale ostacolo".&nbsp; Per trasformare l'Isola di Notre Dame in circuito cittadino, il promoter avvia i lavori 2 mesi prima della data in calendario. L'alternativa a un riposizionamento a inizio maggio, in una sequenza di gare Miami-Montreal, potrebbe essere - sebbene molto meno probabile - la collocazione autunnale con la trasferta gi&agrave; realt&agrave; di Austin-Citt&agrave; del Messico. "Difficilmente riusciamo a immaginare una rappresentazione prima di inizio giugno", spiega Dumontier, escludendo invece una collocazione autunnale: "Serve del tempo per approntare tutto e, con lo spostamento della gara in autunno, rischieremmo di interrompere le attivit&agrave; del parco Jean-Drapeau. In pi&ugrave;, in autunno, potremmo trovarci in una posizione di conflitto con i congressi". Un'ipotesi di calendario 2024 circolata nei mesi scorsi indicava l'avvio di stagione con la sequenza di GP Australia, Cina, Giappone, per poi concentrare il GP di Miami e quello in Canada nel mese di maggio. Spostando la gara in Florida a fine mese e anticipando quella in Quebec a inizio giugno, si potrebbe realizzare un mini-blocco di gare nord-americane. GP Canada, gli orari del week end       

Il promoter della gara di Montreal esclude una collocazione autunnale. Si concretizzer&agrave; l'abbinata Miami-Montreal?

GP del Canada, nel 2024 potrebbe corrersi in un'altra data: ecco perché

        Punta sul 24, una sorta di numero perfetto di gare in calendario, la Formula 1. Un obiettivo di appuntamenti in stagione che dovrebbe concretizzarsi con il calendario 2024, dopo le defezioni causa Covid della Cina negli ultimi anni, dopo l'imprevedibile annullamento della gara di Imola per le note vicende tragiche dell'alluvione in Emilia Romagna. Stefano Domenicali conferma il numero di appuntamenti, nei giorni che sono dei rumours legati al rinnovo a un passo del GP del Belgio e delle speranze tramontate per il Sudafrica di ospitare il mondiale. L&rsquo;editoriale del Direttore: Ferrari, orgoglio italiano Un calendario stabile nel numero di GP "24 GP &egrave; il numero che puntavamo a disputare quest'anno ma per i motivi che ben conoscete non ci siamo riusciti. Quello che vogliamo fare per il prossimo anno &egrave;, ancora, 24 gare: penso sia il numero giusto, quello richiesto dal mercato. Direi che rappresenta il giusto equilibrio con la complessit&agrave; delle operazioni logistiche delle persone che in F1 ci lavorano. &Egrave; un numero di gare che dovremmo puntare a correre per un lungo e stabile periodo", cos&igrave; l'a.d. della Formula 1. La logica dell'alternanza tra Gran Premi Sar&agrave; una sorta di numero chiuso all'interno del quale chi organizza un GP dovr&agrave; provare a tenerselo stretto e, chi ha voglia di Formula 1, prover&agrave; a inserirsi. Il tema economico non sar&agrave; quello esclusivo n&egrave; sufficiente, poich&eacute; altro conter&agrave; nelle discussioni di rinnovo di sedi anche storiche e nell'ammissione di nuovi circuiti. "Oggi abbiamo un calendario globale, penso che in Europa, anche in futuro, vedremo gare dove il principio della rotazione potrebbe essere applicato", anticipa Domenicali. L'idea di un paese che organizza due GP vede l'Italia in una posizione di privilegio, che tale rester&agrave; fino al 2025-2026, con l'appuntamento di Imola - accanto a Monza - destinato a essere recuperato con un'estensione al 2026 del contratto in scadenza.&nbsp; Barcellona-Madrid, ne rester&agrave; una sola Quanto alla posizione della Spagna, il derby Barcellona-Madrid dovr&agrave; risolversi in un solo appuntamento in calendario. La logica dell'alternanza potrebbe trovare spazio nel paese iberico.&nbsp; "&Egrave; vero che Madrid vuole ospitare una gara in futuro e finora non &egrave; stata presa una decisione. &Egrave; un altro, grandioso, segno dello stato di salute della Formula 1. Ricordiamoci che abbiamo ancora degli anni di contratto con Barcellona e siamo molto, molto contenti del modo in cui stanno gestendo il futuro. L'interesse mostrato da Madrid li ha aiutati a reagire, spingere per il miglioramento necessario a ogni livello", commenta Domenicali, non senza dedicare un passaggio alla tutela dei Gran Premi storici. Circuiti storici si aggiornino per non diventare vecchi "Mi viene da ridere quando sento la gente dire che la Formula 1 non sta rispettando le sue gare storiche. &Egrave; assolutamente l'opposto. Ho sempre detto come la parola 'storiche' comporti una grande responsabilit&agrave;: storico non pu&ograve; essere visto come un posto vecchio e fuori moda. Non &egrave; storico, &egrave; vecchio. Vogliamo sfruttare questo momento incredibile di crescita della F1 perch&eacute; tutti facciano le cose giuste. Si tratta di capire che il mondo si sta evolvendo". Un'evoluzione che, dalle analisi condotte dalla Formula 1 tratteggia un panorama diversissimo dal passato per il pubblico avvicinato alla categoria.&nbsp; "Potreste restare scioccati ma c'&egrave; una certa generazione di nuovi tifosi o persone che amano la F1 oggi e non hanno idea di quale pilota ci fosse 5 anni fa, non 55. Non hanno idea di certi elementi tecnici di quanto stiamo facendo: sarebbe sbagliato non riconoscere questi elementi. Non dico che abbiano ragione ma va capita la necessit&agrave; del giusto equilibrio delle cose storiche da prendere per assumere le decisioni corrette future. Le gare storiche faranno sempre parte del calendario ma per alcune di loro serve riconoscere un cambiamento di passo che devono attuare, lavorando, ad esempio, sulle infrastrutture". Ferrari 499P, la regina di Le Mans al microscopio       

I circuiti storici devono aggiornarsi per non diventare "vecchi" in una F1 che sempre pi&ugrave; avvicina un pubblico "che non conosce i piloti di 5 anni fa, figurarsi di 55 anni fa"

Calendario F1: Domenicali tra numero di GP, rotazione e gare storiche

        Tra Spa-Francorchamps e Kyalami sar&agrave; il GP del Belgio a conservare il proprio posto in calendario nel 2024. Non c'&egrave; l'ufficialit&agrave; ma &egrave; uno scenario ben delineato e supportato da solidi rumours. I piani per riportare la Formula 1 in Sudafrica naufragano (per la seconda volta) per scenari apparentemente legati a temi di geopolitica pi&ugrave; che limiti di ordine finanziario. A darne notizia &egrave; Racing News 365, che ricostruisce l'impegno del promoter 777 Partners, investitore privato con sede a Miami e operativo in pi&ugrave; campi, dall'aviazione alle assicurazioni, dalla finanza allo sport, subentrato alla precedente realt&agrave; che aveva negoziato un contratto con la F1 in ottica 2023. Per l'avidit&agrave; della politica il primo stop Lo scorso marzo, Jody Scheckter in qualche modo prospettava un epilogo simile, sebbene su basi differenti rispetto a quelle che paiono essere i limiti al ritorno del GP del Sudafrica. "Ho vissuto dall'interno la vicenda, mio nipote ci ha lavorato per sei anni al ritorno della Formula 1 ed era cos&igrave; vicino al realizzarsi. Poi, qualcuno da Kyalami &egrave; passato dal chiedere da 500mila a 2 milioni e voleva prendere il controllo di tutta la cosa. Era tutto pronto, poi qualcuno da Kyalami &egrave; stato avido: non appena la Formula 1 &egrave; ripartita, ha cambiato tutto e il governo ha capito che c'era dietro una lotta in atto e si &egrave; tirato fuori", spiegava l'ex iridato 1979. Il ruolo del Sudafrica e la posizione verso la Russia&nbsp; Secondo l'anticipazione diffusa dal giornalista Dieter Rencken su RacingNews365, nuove ragioni di opportunit&agrave; politica sarebbero dietro a questo secondo stop al ritorno della F1. La posizione del Sudafrica in chiave geopolitica renderebbe impossibile l'organizzazione di un Gran Premio. La posizione neutrale del Paese africano sulla guerra in Ucraina, con la mancata condanna della Russia in sede ONU, &egrave; una postura apparentemente inconciliabile con l'organizzazione di un GP di Formula 1. Lo &egrave; ancor di pi&ugrave; dopo la concessione dell'immunit&agrave; diplomatica a Vladimir Putin e ai leader del Brics - non senza sfumature di diritto internazionale tutte da approfondire - che si riuniranno il prossimo agosto a Johannesburg.&nbsp; I tasselli del BRICS Il Sudafrica appartiene al perimetro dei paesi aderenti al BRICS, acronimo coniato per le economie ex emergenti nel 2001 quando il BRIC riassumeva Brasile, Russia, India e Cina. Nel 2010, l'ingresso del Sudafrica, ha portato l'aggiunta della S alla sigla. Un raggruppamento di Stati ed economie che, dallo scoppio della guerra in Ucraina, ha espresso posizioni orientate a un riassetto globale all'insegna del multilateralismo.&nbsp; &nbsp;       

Vicende pi&ugrave; legate alla geopolitica che non allo sport starebbero dietro il mancato accordo tra promoter e F1 per organizzare il GP del Sudafrica. E' il secondo stop al ritorno in calendario

GP Sudafrica, fumata nera sul ritorno in calendario: Spa è salva

        Nella Formula 1 che rincorre l'efficienza e la sostenibilit&agrave; ambientale - altissima, va detto, sul fronte tecnico delle power unit, minima per forza di cose di chi &egrave; sport globale e globo-trottante - potrebbe essere sufficiente utilizzare uno di quei pianificatori di percorso delle auto elettriche per disegnare un calendario che abbia una sua "logica". Secondo le anticipazioni diffuse dagli olandesi del Telegraaf, gi&agrave; nel 2024 potrebbe prendere forma compiuta quel calendario organizzato per "blocchi continentali", cos&igrave; da rendere gli spostamenti da una parte all'altra del globo meglio organizzati, con minori trasferte ripetute in uno stesso Continente. Novak Djokovic, chiacchierando con George Russell, ha mostrato una reale sorpresa quando il pilota Mercedes ha provato a spiegare il rimbalzare della F1 dall'Australia all'Azerbaijan, poi negli USA, poi ancora in Europa, salvo ritornare (ancora), a giugno, in Canada.&nbsp; L'apertura asiatica sposta Suzuka Potrebbe prendere forma dal prossimo anno una riorganizzazione che, ad esempio, raggruppi i Gran Premi in Australia, Cina e Giappone in una sequenza d'apertura e a breve distanza di date. Questo consentirebbe di gestire meglio il trasporto del materiale e offrirebbe a piloti e staff un certo periodo su fusi orari simili. Il tutto al netto di una prolungata distanza da casa.&nbsp; Un altro raggruppamento di gare dovrebbe interessare la trasferta nord americana, con GP del Canada e GP di Miami accorpati e non, come invece previsto oggi, distanziati di un mese e con tre gare europee in mezzo. La logica e gli interessi La Formula 1 &egrave; attesa a un confronto con le squadre nel corso della prossima riunione della Commissione F1, dove si dovranno valutare pi&ugrave; aspetti, non solo logistici. Vi sono promoters per i quali un certo posizionamento in calendario non vale un altro, in termini di affluenza di pubblico e rilevanza dello "slot". Vedi la gara di chiusura di Abu Dhabi, che tale rester&agrave; e per il cui status paga un extra di diritti alla FOM.&nbsp; Quanto l'idea di blocchi regionali (Asia-Pacifico, Medio-Oriente, Europa, Nord-America, Sud-America) riuscir&agrave; concretamente a essere attuata sar&agrave; con le anticipazioni della bozza di calendario 2024 - solitamente delineata in estate - che avremo un'idea chiara.       

I 24 appuntamenti che compongono una stagione di F1 provano a disegnare trasferimenti pi&ugrave; razionali, con un raggruppamento di gare per area geografica di appartenenza

Calendario F1, già nel 2024 il raggruppamento per "Continenti"?

        Superata la pratica Gakhov e guadagnato l'accesso agli ottavi, Novak Djokovic ha trovato il tempo di scambiare una chiacchiera con uno spettatore d'eccezione al torneo di Montecarlo: George Russell. Lo stupore del campionissimo serbo &egrave; reale davanti a un Russell che prova a spiegare un calendario della Formula 1 che finisce in letargo per pi&ugrave; di 3 settimane, a causa della cancellazione del GP di Cina. Lo stupore di un Circus che rimbalza da una parte all'altra del globo senza dare piena realizzazione all'idea di blocchi di gare suddivise per collocazione geografica. "La prossima avremo la gara in Azerbaijan, siamo appena rientrati da Melbourne", spiega Russell a Djokovic, abituato ad affrontare i tornei ATP in Australia e Nuova Zelanda concentrati nel mese di gennaio.&nbsp;  When in Monaco ?@DjokerNole and @GeorgeRussell63 meet after Djokovic&rsquo;s win @ROLEXMCMASTERS | #RolexMonteCarloMasters pic.twitter.com/DAhwgxJ7Lh &mdash; ATP Tour (@atptour) April 11, 2023    Un calendario da disegnare meglio -"Quanto tempo ti serve per abituarti?", chiede Djokovic riferendosi al recupero del jet lag. "Probabilmente mi serve una settimana". -"Quindi dopo Melbourne avete un paio di settimane di stop..." -"No, saremmo dovuti andare in Cina la prossima settimana. In realt&agrave; ci troviamo a restare fermi per un paio di settimane. Avremo l'Azerbaijan e poi la stagione inizia davvero". -"Poi, dopo l'Azerbaijan avrete Montecarlo..." -"Prima Miami, poi Montecarlo". Qui lo stupore di Djokovic: "Quindi non vi tengono per nulla sui Continenti!" "No, no... infatti ci sono un po' di discussioni su questo aspetto, perch&eacute; ci ritroviamo a destra e a manca", prova a spiegare un Russell che fa parte del direttivo dell'associazione dei piloti, la GPDA.       

Il tennista serbo si mostra stupito per la disposizione dei GP e il rimbalzare da un Continente all'altro in questa fase della stagione. Un aspetto che &egrave; oggetto di discussione in F1

Russell e il calendario della F1 spiegato a Djokovic

        Non cambier&agrave; la tracciatura ma tutto il resto, l'Hungaroring. L'impianto sede del GP d'Ungheria si rifar&agrave; completamente il look nell'arco dei prossimi 3 anni. Il prolungamento di contratto - gi&agrave; delineato nel recente passato -, rispetto alla scadenza del 2027, registra anche i dettagli legati alle somme in gioco: 50 milioni di dollari dal 2024 in poi, con un incremento annuo del 2%, secondo quanto riportato da Nemzeti Sport. Il controllo statale sull'impianto Nel corso di una conferenza stampa tenuta dall'a.d. della societ&agrave; che gestisce l'impianto di Budapest, Zsolt Gyulay, sono stati rivelati i lavori che verranno realizzati, con il supporto del governo, adesso a detenere i diritti di propriet&agrave; sull'impianto, come riporta il giornalista Sandor Meszaros. L'editoriale del Direttore: Basta rovinare questa F1! Il prolungamento del contratto avr&agrave; la formula 5+5, cos&igrave; da garantire il GP d'Ungheria fino al 2032 e con l'opzione per il prolungamento fino al 2037. Come cambieranno le strutture L'impianto rifar&agrave; completamente le strutture dei box, il paddock, le tribune centrali, amplier&agrave; i punti di ristoro per i tifosi, migliorer&agrave; l'accesso al circuito. Si va nella direzione chiesta dalla Formula 1 ai promoters, tra spazi destinati alle hospitality vip, con accessi dedicati, esperienze di lusso, senza tralasciare spazi per ospitare eventi a margine del GP di Formula 1.&nbsp; Il rifacimento dei garage &egrave; parte del pi&ugrave; ampio progetto di totale riprogettazione della struttura principale.&nbsp;La Formula 1 correr&agrave; il prossimo 23 luglio all'Hungaroring, penultimo GP prima del Belgio e della pausa estiva. La prima edizione dela GP d'Ungheria si tenne nel 1986.       

Il rinnovo di contratto da perfezionare andr&agrave; a coprire fino all'edizione 2037 del GP, con l'Hungaroring che si rifar&agrave; completamente il look negli spazi del paddock, delle tribune e l'edificio box

GP Ungheria, presentati i lavori di ammodernamento

        Molto discutere di business intorno alla Formula 1, che regge la Formula 1, che orienta decisioni come le gare Sprint e l'ampliamento di un calendario fino a 24 gare. Fino a decidere se, per il business, uno o due team validi in pi&ugrave; in griglia, possano essere o meno una cosa buona.&nbsp; Business e spettacolo sembrano essere diventati concetti di rilievo superiore allo sport. Cos&igrave;, se le prove libere non offrono spettacolo, che le si riduca o le si trasformi in qualcosa per cui "valga la pena" girare in pista. Poco male se giri sempre meno in F1 da ormai molti lustri, se non puoi provare salvo che in ambienti virtuali che in pochi, grandi, team possono permettersi di avere sempre pi&ugrave; all'avanguardia.&nbsp; A Melbourne, a ridosso del GP d'Australia, Stefano Domenicali ha preso parte a SportNXT, summit dell'industria sportiva dal quale ha tracciato lo stato di salute, ottimo, in cui versa la Formula 1 business. La metamorfosi della F1 negli USA A partire dal calendario, che vede l'ampliamento della presenza negli USA, in un capovolgimento di prospettiva rispetto a pochi anni fa: "Circa 3 anni fa stavamo valutando anche solo se restare negli Stati Uniti: oggi la F1 ha tre gare l&igrave;. Un tifoso su tre che va ai gran premi &egrave; alla prima esperienza. Una volta conquistati questi tifosi, la grande sfida futura &egrave; attrarli affinch&eacute; restino". Del ruolo di Netflix e della serie Drive to Survive s'&egrave; detto ampiamente per raccontare come la F1 sia stata veicolata a un pubblico nuovo, con strumenti e format da serie tv.&nbsp; Calendario, il giusto equilibrio La geografia del mondiale &egrave; cambiata di conseguenza, arrivando a tre gare negli USA e aprendo all'Arabia Saudita, alle "gare evento". Inevitabilmente, se cambi il pubblico di riferimento, anche il format dei Gran Premi finisce con il doversi adattare ed ecco che emergono le gare Sprint, perch&eacute; su tre giornate di week end di gara &egrave; impensabile che possa esserci un venerd&igrave; di attivit&agrave; esclusivamente rivolta alla preparazione.&nbsp; Sul calendario, i 24 GP odierni - 23 con la defezione del GP di Cina - sono un equilibrio che Domenicali considera corretto per la F1, ma non ha mancato di sottolineare come "gi&agrave; oggi avremmo potuto avere pi&ugrave; di 30, fino anche a 32 gran premi: tutti ne vogliono uno". Alla quantit&agrave; conterebbe anche abbinare la qualit&agrave; dell'appuntamento, l'importanza storica del gareggiare e vincere un determinato GP.&nbsp; Possibile l'arrivo di nuove squadre Se l'ampliamento delle gare &egrave; tema sempre aperto a discussioni e possibilit&agrave;, quello dei concorrenti iscritti passa da ben pi&ugrave; feroci scrutini. Eppure, su un'apertura a un 11&deg; o 12&deg; team, con il processo di raccolta d'interesse avviato dalla FIA prossimo a chiudersi, Domenicali si &egrave; detto possibilista: chi vorr&agrave; entrare in F1 verr&agrave; valutato se sar&agrave; un apporto positivo per lo sport e se sar&agrave; una candidatura forte abbastanza da durare: "Se arriver&agrave; una proposta adeguata potrebbero esserci pi&ugrave; squadre, senza una buona opzione non ci saranno altri team".       

L'a.d. della F1 rassicura sul numero dei GP in calendario, che rester&agrave; sui 24 appuntamenti inizialmente programmati per il 2023

Domenicali, tutti vogliono la F1: "Avremmo potuto avere 30 GP"

        Il prossimo novembre segner&agrave; il ritorno della Formula 1 a Las Vegas, in quello che &egrave; l'evento del 2023 di certo accompagnato da maggior curiosit&agrave;.&nbsp; Sar&agrave; la prima edizione di un impegno di lungo periodo, raggiunto tra parti che si trovano in rapporti diversi rispetto al solito. La Formula 1, infatti, &egrave; tra gli investitori sull'organizzazione del Gran Premio stesso. Non stupisce la durata della concessione trapelata da documenti della Contea di Clark: sar&agrave; un impegno su 10 anni, una posizione al voto della Commissione locale il prossimo 7 febbraio. Ci vediamo da Mario: Grande Alesi, Presidente e signore del Ricard! Non stupisce l'orizzonte temporale perch&eacute; altri Gran Premi hanno in tasca dei contratti di durata decennale e ultradecennale: vedi il caso del Bahrain, che si &egrave; assicurato la Formula 1 fino al 2036. Formula 1 a Las Vegas prima del Ringraziamento Tra i punti dall'ordine del giorno della prossima riunione della Commissione della Contea di Clark, &egrave; emersa la votazione sull'"autorizzazione a firmare la risoluzione per riconoscere il GP di Formula 1 di Las Vegas come un evento annuale, con benefici per la Contea di Clark". Lo stesso posizionamento in calendario &egrave; vincolato alla settimana che precede in Giorno del ringraziamento, tra il 2023 (dal 16 al 18 novembre) dell'edizione inaugurale e il 2032, ultimo anno dell'accordo in vigore. La posizione di Liberty Media, sui documenti in votazione il prossimo 7 febbraio, va oltre e spiega come l'accordo attuale per lo svolgimento della gara si estenda fino al 2025, salvo aggiungere: "Formula 1 e Liberty Media hanno investito in Las Vegas procedendo con l'acquisto di 15 ettari di terreni, con la costruzione di un paddock da 23 mila metri quadrati e attraverso un impegno filantropico rivolto alla comunit&agrave; locale.  Il nostro obiettivo &egrave; quello di rendere il Gran Premio una tappa permanente nel calendario della Formula 1 e un'approvazione su 10 anni ci offre la certezza che quel week end di gara sar&agrave; disponibile a lungo in calendario".       

La Contea di Clark voter&agrave; la concessione a organizzare il GP per i prossimi 10 anni, sempre nel mese di novembre. Liberty ambisce a farne una tappa permanente&nbsp;

GP di Las Vegas, sarà tappa fissa per la F1 nei prossimi 10 anni

        &Egrave; una comunicazione da leggere in chiave Gran Premio di Cina, quella diffusa dalla Formula 1. Ovvero, la conferma che il calendario 2023 si compone di 23 Gran Premi, nelle date originariamente previste.&nbsp; Una puntualizzazione che, indirettamente, risponde alle indiscrezioni di colloqui avviati, nelle scorse settimane, tra il promoter del GP di Cina e la Formula 1, mirati a lavorare a un rientro dell'appuntamento cancellato a inizio dicembre. Le limitazioni vigenti in Cina rendevano impossibile per la F1 programmare la trasferta a Shanghai. L'editoriale del Direttore: Ferrari a tutto campo Con le modifiche al regime di quarantena per i passeggeri in ingresso nel Paese asiatico, vigenti dall'8 gennaio di quest'anno e la rimozione della stessa quarantena, il promoter del GP a Shanghai era stato indicato in colloqui con la F1 per riportare nella collocazione iniziale la gara, il 16 aprile, tra il GP d'Australia del 2 aprile e il GP d'Azerbaijan del 30 aprile. Nulla di fatto, la Cina resta fuori dal calendario e, tra Melbourne e Baku, la Formula 1 vivr&agrave; un lungo stop di 28 giorni. Un mondiale che partir&agrave; il 5 marzo dal Bahrain, 10 giorni dopo l'unica sessione di test invernali, per concludersi ad Abu Dhabi il 26 novembre.&nbsp; Il calendario del mondiale di F1 2023    Data Gran Premio Sede   23-25 febbraio Test invernali Sakhir   &nbsp;5 marzo Bahrain Sakhir   19 marzo Arabia Saudita Jeddah   2 aprile Australia Melbourne   30 aprile Azerbaijan Baku   7 maggio Miami Miami   21 maggio Emilia Romagna Imola   28 maggio Monaco Monaco   4 giugno Spagna Barcelona   18 giugno Canada Montreal   2 luglio Austria Spielberg   9 luglio Gran Bretagna Silverstone   23 luglio Ungheria Budapest   30 luglio Belgio Spa   27 agosto Olanda Zandvoort   3 settembre Italia Monza   17 settembre Singapore Singapore   24 settembre Giappone Suzuka   8 ottobre Qatar Losail   22 ottobre USA Austin   29 ottobre Messico Citt&agrave; del Messico   5 novembre Brasile San Paolo   18 novembre Las Vegas Las Vegas   26 novembre Abu Dhabi Yas Marina          

La Formula 1 ha diffuso una nota di conferma del calendario su 23 Gran Premi, con la defezione del GP di Cina che non verr&agrave; rimpiazzato&nbsp;

Calendario F1 2023, confermata l'esclusione della Cina: saranno 23 i GP

        Inizia a comporsi il calendario delle presentazioni delle monoposto 2023. Prima dei test in Bahrain, una tre giorni che andr&agrave; a precedere di appena dieci il debutto del mondiale, tutti i team si presenteranno a Sakhir con i chilometri del filming day all'attivo, passaggio canonico di verifica del primo assemblaggio della monoposto.&nbsp; Sar&agrave; il momento delle ruote in pista, dopo vernissage ufficiali che avranno nelle monoposto 2023 le protagoniste, sebbene in configurazioni del tutto provvisorie, dove non esclusivamente un mostrare la livrea, i colori della nuova stagione. Da Alphatauri alla Ferrari Toccher&agrave; alla Haas inaugurare la serie di presentazioni, il 31 gennaio, svelando la livrea della VF-23. Stesso sfondo avr&agrave; l'altra squadra della galassia RB, Alphatauri mostrer&agrave; la livrea della AT04 l'11 febbraio. Tra le due si posiziona la Williams, solo la livrea della FW45, il 6 febbraio con un evento online. A seguire, il 7 febbraio, toccher&agrave; ad Alfa Romeo rivelare il progetto 2023, con un appuntamento a Zurigo. McLaren e Aston Martin divideranno la data del 13 febbraio. Sar&agrave; con un evento a sera, in fabbrica, che Aston Martin presenter&agrave; la AMR23, mentre a Woking ci aspettiamo il debutto della MCL37 al mattino. In stretta sequenza, il 14 febbraio ecco il debutto della Ferrari, progetto 675, poi spazio alla Mercedes W14 il giorno dopo.&nbsp; Alpine ha scelto Londra e la data del 16 febbraio per il lancio della A523. L'unica sessione di test invernali &egrave; prevista, invece, tra il 23 e il 25 febbraio. Il calendario delle nuove monoposto F1 2023    31 gennaio Haas VF-23 (livrea)   3 febbraio Red Bull RB19 New York   6 febbraio Williams&nbsp; FW45 livrea   7 febbraio Alfa Romeo C43 Zurigo    11 febbraio   Alphatauri AT04   New York (livrea)     13 febbraio   Aston Martin AMR23   Silverstone     13 febbraio   McLaren MCL60&nbsp;   Woking     14 febbraio   Ferrari SF-23   Maranello     15 febbraio   Mercedes W14   Silverstone     16 febbraio   Alpine A523   Londra            

Ecco quando le squadre di F1 presenteranno i progetti 2023 e quando andranno in pista per i test invernali

Calendario presentazioni monoposto 2023, Ferrari e tutte le altre

        Tra l'annuncio della cancellazione del GP di Cina in calendario nel 2023 e il possibile rientro della gara di Shanghai, in mezzo c'&egrave; una politica Covid che ha segnato un'inversione a U nel paese asiatico. Dall'inflessibile scelta delle restrizioni "Zero Covid" a un allentamento assoluto, frutto di un inizio di proteste popolari registrate in Cina a inizio dicembre, ecco che si aprono nuovi spiragli perch&eacute; il Gran Premio possa corrersi. Quando la Formula 1 ha annunciato la cancellazione del GP di Cina, era impensabile poter ottenere un'esenzione per il Circus all'ingresso nel Paese senza rispettare i protocolli di quarantena previsti. Un'incertezza che port&ograve; F1 e promoter locale alla decisione di un'ennesima cancellazione. Cosa cambia a gennaio in Cina Dal prossimo 8 gennaio, per i viaggiatori in ingresso in Cina, non sar&agrave; prevista alcuna quarantena. &Egrave; un cambiamento sostanziale, che ha portato l'organizzatore del Gran Premio a Shanghai ad avviare delle trattative con la Formula 1 affinch&eacute; si possa trovare un accordo e correre, come inizialmente immaginato, il quarto GP stagionale e gara di casa di Zhou. L'anticipazione dell'avvio delle trattative arriva dall'edizione cinese di motorsport.com.&nbsp; Se l'accordo verr&agrave; raggiunto, il GP di Cina torner&agrave; a insediarsi in calendario nella data del 16 aprile, due settimane dopo il GP d'Australia (terzo GP del 2023) e prima del GP d'Azerbaijan.&nbsp; La Formula 1 manca dalla Cina dall'ultima edizione corsa nel 2019, essendo state cancellate causa Covid gli appuntamenti del GP previsti tra 2020 e 2022.       

L'abbandono della politica Zero Covid e l'allentamento delle misure per i passeggeri in ingresso nel Paese aprono a una trattativa per l'inserimento del GP di Cina nella data originariamente programmata

Il GP Cina 2023 potrebbe tornare in calendario

        E' una F1 che piace, &egrave; una F1 della quale vogliono tutti far parte. L'ultima citt&agrave; interessata, in ordine di tempo, &egrave; Madrid. E non &egrave; solo un'idea, ma un progetto concreto, sebbene sia necessario fare lo slalom tra pro e contro nell'elencare le possibilit&agrave; della sua realizzazione. Caschi d'Oro 2022: senza fretta ma con "Furia"! F1 e Madrid, interesse reciproco Intanto, bene specificare che stiamo parlando di un interesse bilaterale. Madrid vuole la Formula 1, ma anche quest'ultima &egrave; interessata alla capitale spagnolo. E non &egrave; un caso che &egrave; proprio nella citt&agrave; natale di Carlos Sainz andr&agrave; in scena, a partire dal 24 marzo 2023 (e fino 16 luglio), la prima mostra ufficiale della Formula 1. Un'area enorme ricavata nella sala espositiva Ifema e interamente dedicata alla massima categoria dell'automobilismo: ci saranno tante vetture storiche esposte, oggetti, approfondimenti su squadre e piloti, materiali audio e video (alcuni esclusivi) e display interattivi per coinvolgere ancora di pi&ugrave; il pubblico. Si tratter&agrave; di una prima assoluta che Liberty Media spera vivamente di poter replicare anche altrove, e farla partire da Madrid &egrave; gi&agrave; un segno a favore della capitale spagnola. Insomma, questa mostra fa gi&agrave; registrare un interesse particolare, da parte della F1, verso la citt&agrave; di Madrid. Verstappen ed il ruolo da seconda guida: "Meglio accettarlo" SCORRI TRA LE SCHEDE &nbsp; I pro: perch&eacute; Madrid ci crede L'interesse per ospitare un GP a Madrid, come ben raccontato dalla testata spagnola AS, &egrave; incoraggiato dal governo regionale e non &egrave; detto che non possa estendersi anche a livello nazionale. Il progetto &egrave; ancora ad una fase embrionale, ma come detto qualcosa si &egrave; mosso e non solo per la mostra che partir&agrave; tra circa tre mesi. Incontri esplorativi sono gi&agrave; avvenuti, sia nel paddock che fuori, e la F1 accarezza l'idea perch&eacute; gi&agrave; da un po' Liberty ha in mente, un po' come avvenuto per gli Stati Uniti con Miami (e come avverr&agrave; poi con Las Vegas) di portare le vetture a correre direttamente nelle citt&agrave; pi&ugrave; importanti anche in Europa. Madrid, scontato dirlo, &egrave; una delle citt&agrave; pi&ugrave; suggestive del Vecchio Continente. L'idea per il GP madrileno infatti sarebbe quello di farlo andare in scena su un tracciato cittadino: la possibilit&agrave; di tornare nel vecchio circuito di Jarama resta sullo sfondo ma con probabilit&agrave; al ribasso. Su Vasseur garantisce Grosjean: "Capisce di corse come pochi" SCORRI TRA LE SCHEDE &nbsp; I contro: concorrenza, costi e non solo L'idea &egrave; senza dubbio affascinante, ma si scontra con una realt&agrave; che mette in campo parecchie perplessit&agrave;. In primis, quella dei costi: ancora non &egrave; dato sapere chi si farebbe carico degli enormi costi che servono per ospitare un GP. Non si tratta solo del gettone di presenza che Liberty vuole (con cifre sempre pi&ugrave; alte per i nuovi GP, e comprese tra i 20 ed i 30 milioni per le tappe europee), ma anche per la gestione dell'impianto, con costi elevati per montaggio e smontaggio delle strutture. E' chiaro che se un evento &egrave; ben organizzato, la possibilit&agrave; di andare in forte guadagno c'&egrave;, ma si tratta comunque di investimenti che nessuno, di questi tempi, pu&ograve; permettersi di fare a cuor leggero. Bisogna poi tenere in mente l'altissima concorrenza che c'&egrave;: tutti vogliono sempre pi&ugrave; la F1, con quest'ultima che ha in mente di ridurre il numero delle tappe europee per dare spazio ad altri territori come Stati Uniti ed Africa. Si dice che la F1 non voglia superare le otto prove in Europa, un numero molto basso se si tiene in conto tutti i circuiti storici di cui l'Europa dispone, e soprattutto tenendo a mente che Monaco a parte, prima di Madrid si &egrave; gi&agrave; candidata Nizza per avere un'altra tappa europea da correre su un circuito cittadino.&nbsp; Non meno importante la concorrenza di Barcellona, che ha un contratto fino al 2026: impossibile avere due tappe in Spagna, per questo l'ingresso di Madrid potr&agrave; avvenire solo in concomitanza con l'uscita della prova catalana. A Madrid non si fanno illusioni e non pensano che il GP possa diventare realt&agrave; prima del 2025, anche se la data pi&ugrave; realistica &egrave; quella del 2026, sempre a patto che Barcellona esca prima dal calendario. Resterebbe l'ipotesi dell'alternanza, non solo tra Barcellona e Madrid, ma anche tra Madrid e un altro circuito, tuttavia considerando gli esborsi nessun organizzatore pare propenso ad apparire in calendario un anno s&igrave; ed un anno no. La lista d'attesa per i GP europei del resto &egrave; gi&agrave; lunga: detto della Francia con Nizza, c'&egrave; il Portogallo con Portimao alla finestra, ma anche la Germania (Hockenheim o pi&ugrave; probabilmente il Nurburgring) con l'ingresso di Audi nel 2026 oppure anche la Turchia, con l'Istanbul Park sempre interessato a subentrare. Insomma, immaginare la F1 a Madrid &egrave; affascinante, ma per nulla scontato.       

La capitale della Spagna sogna un GP: le trattative vanno avanti tra alcuni pro e tanti contro, tra cui un'elevata concorrenza e l'idea della F1 di ridurre il numero delle tappe europee

Tutti vogliono la F1: si candida anche Madrid

Tre piloti debuttanti, un&#39;iscrizione al campionato sotto nuova denominazione e, infine, la novit&agrave; di un week end di gara che andr&agrave; in scena tra il gioved&igrave; e il sabato sera. La FIA ha ufficializzato una serie di operazioni &quot;introduttive&quot; al mondiale 2023, tra l&#39;iscrizione delle squadre al campionato e la scelta dei numeri per i piloti al debutto la prossima stagione.  Sono stati definiti anche gli orari di partenza delle sessioni di prove, di qualifica, delle gare Sprint e dei Gran Premi, dei 23 appuntamenti in calendario. A distinguersi, per l&#39;insolita programmazione che prevede l&#39;attivit&agrave; in pista gi&agrave; al gioved&igrave; pomeriggio, ora locale, &egrave; il GP di Las Vegas.    GP di Las Vegas, qualifiche e gara a colazione  L&#39;evento pi&ugrave; atteso dell&#39;anno andr&agrave; in scena tra il 16 e il 18 novembre, sar&agrave; al sabato che scatter&agrave; la gara, ore 22:00 locali (le 7:00 ora italiana). Al venerd&igrave;, invece, appuntamento con prove libere 3 e qualifiche, quest&#39;ultime sempre alle 22:00 locali. L&#39;attivit&agrave; al gioved&igrave;, invece, si terr&agrave; quando in Italia sar&agrave; notte fonda, alle 3:30 (le 18:30 locali) scatteranno le prove libere 1, con la seconda sessione prevista alle 22:00 di Las Vegas (qui trovi il pdf con tutti gli orari dei GP 2023).  Haas fa cassa con MoneyGram e cambia denominazione  Passando all&#39;iscrizione delle squadre, il team Haas, grazie alla sponsorizzazione MoneyGram, annunciata nel corso del GP degli USA a Austin, cambia la denominazione ufficiale, che sar&agrave; nel 2023 di MoneyGram Haas F1 team. In casa Red Bull Racing, invece, l&#39;iscrizione del motorista non sar&agrave; pi&ugrave; esclusivamente Red Bull Powertrains bens&igrave; Honda Red Bull Powertrains.  I numeri scelti da Sargeant, De Vries e Piastri  Il mondiale al via il prossimo 5 marzo, infine, vedr&agrave; tre piloti rookie al via, debuttanti assoluti o quasi. Nyck De Vries ha gi&agrave; avuto il battesimo dell&#39;esordio, con Williams a Monza. Diversamente dal numero 45 col quale ha corso in sostituzione di Albon, l&#39;olandese ha eletto il numero 21 quale numero permanente, che lo accompagner&agrave; in AlphaTauri accanto al 22 di Yuki Tsunoda.  Per Oscar Piastri c&#39;&egrave; il numero 81 in McLaren, mentre Logan Sargeant ha eletto il numero 2 per il debutto in F1 con Williams.  &nbsp; 

La FIA ha ufficializzato le iscrizioni al mondiale dei team, i numeri dei piloti e gli orari dei week end di gara, con l&#39;insolito programma dell&#39;evento pi&ugrave; atteso dell&#39;anno: la gara a Las Vegas

F1 2023, i numeri dei piloti rookie e gli orari insoliti del GP di Las Vegas

        Il 2023 non &egrave; ancora cominciato, ma si sa che la F1 corre veloce e per questo c'&egrave; gi&agrave; materiale per parlare di 2024. C'&egrave; tutto il tempo per organizzare il prossimo calendario, ma intanto qualcosa gi&agrave; trapela, e la notizia &egrave; questa: dovrebbe essere il GP dell'Arabia Saudita ad inaugurare il campionato 2024. Ufficiale: Mick Schumacher terzo pilota Mercedes Si comincia il 3 marzo? Non c'&egrave; ancora l'ufficialit&agrave;, ma &egrave; questo il quadro che si sta delineando. Le motivazioni risiedono nel Ramadan che il mondo musulmano segue, e che nel 2024 sar&agrave; collocato dalla sera del 10 marzo al 9 aprile. Questo porterebbe gli organizzatori di Jeddah e Sakhir a non voler piazzare le loro gare in questo lasso di tempo, inducendo la F1 ad organizzare un GP il 3 marzo (Arabia Saudita) e l'altro (Bahrain) subito alla domenica successiva, in modo da non contrastare con il periodo di digiuno e preghiera. Se risultasse impossibile fare cos&igrave;, potrebbe a quel punto dover trovare una nuova collocazione la tappa del Bahrain. F1 e Mondiali di calcio: quel tab&ugrave; che dura da pi&ugrave; di 70 anni Melbourne, tra concessione e rinnovo La notizia l'ha data Andrew Westacott, CEO dell'Australian Gran Prix Corporation, l'ente che organizza il GP d'Australia a Melbourne. Westacott ha orgogliosamente annunciato l'allungamento dell'accordo per la tappa sull'Albert Park, che adesso &egrave; certa di avere un GP fino al 2037 (il precedente accordo, siglato non molto tempo fa, arrivava fino al 2035), ma ha dovuto cedere sulla possibilit&agrave; di ospitare la prima corsa del 2024. "Avere l'assicurazione di ospitare il GP d'Australia per i prossimi 15 anni &egrave; un risultato eccezionale - ha detto -, perch&eacute; avere una gara offre tantissimi vantaggi alla nostra citt&agrave; e alla sua economia, per non parlare dell'interesse che suscita nei giovani australiani che sognano una carriera nel motorsport". Il tracciato di Melbourne non ospita la prima gara dell'anno dal 2019: avrebbe dovuto fare altrettanto nel 2020, ma poi la tappa salt&ograve; con le squadre gi&agrave; in circuito a causa del Coronavirus. Avrebbe dovuto tornare ad essere tappa inaugurale nel 2024, ma a quanto pare non sar&agrave; cos&igrave;: se ne riparler&agrave; nel 2025, quando l'Albert Park avr&agrave; buone possibilit&agrave; di essere la pista che dar&agrave; inizio alle danze. Gordon Murray, intervista esclusiva con Autosprint       

La collocazione del Ramadan nel 2024 potrebbe portare ad un cambiamento del calendario rispetto all'idea iniziale, con Jeddah a sostituire Melbourne come prima gara; al tempo stesso per&ograve; l'Australia festeggia l'estensione del contratto fino al 2037

F1 2024: Jeddah tappa inauguarale?

        Decisioni importanti in vista del prossimo campionato di Formula 1. Il consiglio mondiale tenutosi in Italia, a Bologna, ha deliberato l'innalzamento della quota detraibile per le gare sprint ed ha approvato il calendario senza trovare una sostituzione per il GP di Cina. Per cui, il mondiale 2023 sar&agrave; composto da 23 GP contro le 24 inizialmente previste. Caschi d'Oro 2022, tutto pronto F1 2023, sar&agrave; comunque record Per quanto Liberty Media puntasse forte su un calendario composto da 24 appuntamenti, non si &egrave; riusciti a trovare un sostituto al circuito di Shanghai, pista sulla quale sarebbe dovuto andare in scena il GP di Cina nel fine settimana dal 14 al 16 aprile. Scartata l'ipotesi della Germania, con la quale non si &egrave; trovato un accordo, restava sul piatto l'idea di Portimao per il ritorno del GP del Portogallo: gli organizzatori del tracciato dell'Algarve volevano fortemente la corsa, ma in quel fine settimana a Portimao si disputer&agrave; il secondo appuntamento del Wec 2023. Non c'era margine per intervenire, soprattutto perch&eacute; la F1 aveva solo quello slot disponibile: il 2 aprile si corre a Melbourne e gareggiare in Portogallo il 9 sarebbe stata una sfida logistica eccessiva, mentre correre il 23 significa inserire gi&agrave; il primo trittico stagionale, dal momento che il 30 &egrave; previsto il GP d'Azerbaijan e nel weekend successivo il GP di Miami. Uno sforzo enorme, fare Portogallo, Azerbaijan e Stati Uniti una domenica dopo l'altra. Tuttavia sono state approvate le restanti 23 gare e da questo punto di vista quella del 2023 sar&agrave; la stagione pi&ugrave; lunga di sempre: verranno superati i 22 appuntamenti andati in scena nel 2021 e nel 2022. Sprint race, ecco cosa cambia Come gi&agrave; noto, il numero di sprint race raddoppier&agrave;, passando da tre a sei: la doppia gara si avr&agrave; a Baku, Spielberg, Spa, Losail, Austin e San Paolo. Resteranno invariati format e sistema di punteggio (a punti i primi 8: 8 al primo, 7 al secondo e cos&igrave; via a scendere di uno fino all'ottavo), ma cambier&agrave; la cifra detraibile per ogni sprint race: fino all'anno scorso le squadre potevano togliere 150.000 dollari dal budget cap per ogni gara sprint, mentre dal 2023 questa cifra&nbsp;salir&agrave; a 300.000 dollari, a cui per&ograve; non si potranno pi&ugrave; aggiungere ulteriori 100.000 dollari in caso di incidente come avvenuto fino al 2022. Per cui, con sei gare sprint, la cifra detraibile toccher&agrave; gli 1,8 milioni di dollari.       

Il consiglio mondiale riunitosi a Bologna ha deciso di non sostituire il GP di Cina, facendo scendere i round della F1 2023 da 24 a 23; approvato anche l'innalzamento dell'indennit&agrave; forfettaria per le gare sprint

Consiglio mondiale, ecco le decisioni: "solo" 23 GP

        Anche nel 2023, niente GP di Cina. La notizia &egrave; stata ufficializzata dalla Formula 1 che, osservando le linee guida anti Covid nella nazione cinese, non ha potuto far altro che prendere atto dell'impossibilit&agrave; di disputare la tappa di Shanghai nel prossimo campionato. La prima pista in pole position per la sostituzione &egrave; Portimao, con il possibile rientro in calendario del GP del Portogallo. Cos&igrave;, saliranno a quattro le edizioni saltate del GP di Cina, che ha avuto luogo per l'ultima volta nel 2019 (fu il GP numero 1000 nella storia della F1) e che non torner&agrave; in calendario prima del 2024. Un peccato soprattutto per Guanyu Zhou, che da tempo sogna di poter correre di fronte al pubblico di casa. F1, Andretti ci crede ancora: vuole essere l'11&deg; team Conferma: si cerca un'alternativa Breve e diretta la nota ufficiale da parte del Circus: "La Formula 1 conferma - si legge sul sito - che in seguito alle discussioni avute con i promoter e le autorit&agrave; competenti il Gran Premio di Cina 2023 non verr&agrave; disputato a causa delle continue difficolt&agrave; presentate dalla situazione dovuta al Covid-19. La Formula 1 sta valutando opzioni alternative per occupare lo slot libero nel calendario 2023 e fornir&agrave; un aggiornamento in merito a tempo debito".  The 2023 Chinese Grand Prix will not take place due to the ongoing difficulties presented by the COVID-19 situation#F1 pic.twitter.com/RQaEplXJvA &mdash; Formula 1 (@F1) December 2, 2022          

Per il quarto anno consecutivo la F1 &egrave; costretta a fare a meno della tappa nel territorio cinese: ancora troppe le restrizioni in Cina per avere la garanzia di un regolare svolgimento dell'evento

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Calendario F1 2025, le gare e le novità di date