Meno male che &egrave; successo tutto a Leclerc, siamo stati fortunati ad assistere il suo strenuo combattimento di lotta libera con i freni, mentre Sainz filava liscio verso il podio. Meno male perch&eacute; a parti invertite &ndash; Leclerc subito dietro alle Red Bull e Sainz quarto dopo una corsa tormentata &ndash; avrebbe innescato dietrologie e sospetti: lo vedi?, lo boicottano perch&eacute; andr&agrave; via, e nessuno a Maranello vuole che stia davanti al compagno. Non &egrave; andata cos&igrave; e ogni possibile accusa di favoritismo rimane oggi disinnescata; anche se questa consolazione &egrave; proprio piccina, al cospetto di un inizio di Mondiale che avevamo immaginato po&rsquo; diverso.  Per&ograve; non c&rsquo;&egrave; niente da fare: sar&agrave; impossibile guardare al confronto interno tra i piloti della Ferrari, ma anche tra quelli della Mercedes, senza leggere tutto nell&rsquo;ottica della clamorosa operazione di mercato che nel 2025 porter&agrave; Hamilton a Maranello. Intanto, per quanto paradossale, la narrazione del Bahrain ha visto il capitano della Ferrari &ndash; si potr&agrave; dire adesso, o no? Non vorremo mica fingere che i due di Maranello operino sullo stesso piano &ndash; soffrire in maniera indicibile, e a tratti perdere la trebisonda. Muretto a Leclerc: &quot;La situazione dei freni &egrave; stabile&quot;. Leclerc a muretto: &quot;Con stabile intendi che vanno sempre di m**da, giusto?&quot; Mortificato Xavi Marcos: &quot;S&igrave;&quot;. E ancora, dopo che il suo ingegnere di pista gli aveva dato indicazioni per variare la distribuzione e l&rsquo;intensit&agrave; della frenata: &quot;Non penso che dobbiamo preoccuparci di come guido, ma piuttosto che vado da ogni ca**o di parte ogni volta che premo il pedale del freno&quot;. Gli fumavano le gomme e le orecchie, a Charles.  Prim&rsquo;ancora c&rsquo;era anche stata la paura di non poter finire la gara per questa storia dei freni capricciosi e freddi, con conseguente sbilanciamento della Rossa verso destra. Sul capitolo tecnico Ferrari e Brembo hanno immediatamente avviato un&rsquo;inchiesta con l&rsquo;intenzione di vederci chiaro nel giro di pochi giorni, in tempo per l&rsquo;imminente ritorno in pista in Arabia Saudita. Bisogna girare pagina perch&eacute; il vero Mondiale di Charles deve ancora incominciare, per quanto un quarto posto sia sempre meglio di un calcio sui denti.    Sull&rsquo;altro piatto della bilancia c&rsquo;&egrave; Smooth Operator, che ha goduto di brutto per com&rsquo;&egrave; andato il suo inizio della fine. S&rsquo;&egrave; rimproverato la partenza imperfetta che lo ha reso vulnerabile all&rsquo;attacco di Perez, ma poi ha fatto tutto per bene sfruttando una SF-24 immune dai capricci: ha superato Charles (giro 11) che gi&agrave; aveva dovuto subire i sorpassi di Russell (giro 3) e Perez (giro 7), si &egrave; ritrovato dietro dopo la prima serie di pit stop ma lo ha riattaccato al giro 16 con gusto e al giro 17 con profitto, tornandogli davanti. Immediatamente dopo, giro 18, ha superato Russell piazzandosi in terza posizione, un podio virtuale dal quale non s&rsquo;&egrave; pi&ugrave; schiodato. Al giro 44 di 57 s&rsquo;&egrave; appollaiato come un rapace dietro Perez e ha chiesto al muretto: &quot;Sapete quando la hard diventer&agrave; pi&ugrave; veloce della soft?&quot; Carlos aveva mescola dura da nove giri, Checo mescola soffice da otto: lecito chiederselo. E il muretto ferrarista ha sottovalutato la capacit&agrave; del messicano di far durare le coperture: &quot;Pi&ugrave; o meno ora&quot;, &egrave; stata la risposta. Ma non sarebbe successo. Alla fine il bilancio di giornata Ferrari l&rsquo;ha messo in sicurezza lui, salendo sul podio. Benzina per il suo orgoglio e le sue motivazioni, in vista dei prossimi mesi che potrebbero vederlo protagonista di un mercato pronto a scatenarsi...  Continua a leggere l&#39;articolo completo sul nuovo numero di Autosprint in edicola, oppure clicca qui per l&#39;edizione digitale! 

La Ferrari SF-24 sar&agrave; pure apparsa deficitaria al confronto con la Red Bull RB20, ma Carlos ha segnato il primo punto: salvare il bilancio rosso

Ma Sainz pensa a Leclerc o al suo futuro? A s&eacute; stesso

Carlos avrebbe voluto il rinnovo con Maranello, ma la Scuderia ha preferito scegliere Lewis Hamilton

Sainz, l'addio doloroso alla Ferrari e un futuro da (ri)scoprire

Dal grandissimo impegno alla Dakar, ai pensieri rivolti verso la Formula 1 e in particolare alla Ferrari. Carlos Sainz Senior &egrave; al comando della classifica generale della Dakar 2024, anche se non ha vinto la decima tappa e l&#39;ha lasciata a S&eacute;bastien Loeb. Tre forature e l&#39;aiuto provvidenziale del compagno di squadra dell&#39;Audi, Mattias Ekstr&ouml;m, che gli ha lasciato le proprie gomme per la sua Audi RS Q e-tron: una tappa speciale da 371 km tra le rocce di Al-Ula, in Arabia Saudita, che il pilota spagnolo &egrave; comunque riuscito a portare a termine con circa tredici minuti di margine. Vantaggio preziosissimo che lo avvicina sempre di pi&ugrave; alla sua quarta vittoria della Dakar, dopo le edizioni del 2010, 2018 e 2020 gi&agrave; messe in bacheca. Ma tra una duna di sabbia e una roccia inossidabile del deserto, la testa va anche al figlio Carlos che lo scorso anno era proprio al suo fianco per incoraggiarlo.  La Ferrari e il passo in avanti  &ldquo;Quello che mi piace tanto di Carlos &egrave; che migliora sempre, &egrave; ancora giovane, ma ha gi&agrave; tanta esperienza alle spalle. Credo che sia il suo momento migliore anche per l&rsquo;et&agrave;. Ci sono piloti che a un certo punto finiscono di crescere, invece lui ogni anno riesce a progredire. Ho fiducia nel fatto che la Ferrari sapr&agrave; compiere il passo che manca,&nbsp;speriamo che la macchina 2024 sia migliore della SF-23 e che si faccia un balzo in avanti&rdquo;, ha detto Carlos Senior in vista della quarta stagione del figlio con la Scuderia di Maranello.    &nbsp; 

Il veterano dei rally, ora impegnato nella Dakar, pensa alla quarta stagione del figlio Carlos con la Scuderia di Maranello

Sainz bacchetta la Ferrari: &quot;Speriamo che la Rossa 2024 sia migliore della SF-23&quot;

In occasione della pausa estiva della Formula 1, il pilota spagnolo della Ferrari ha scelto l'Italia come meta delle sue vacanze, più precisamente la Sardegna. Ecco le immagini postate da Sainz sul suo profilo Instagram, con il commento “Il miglior modo per ricaricare le batterie”

Vacanze italiane per Carlos Sainz: il pilota Ferrari sbarca in Sardegna

&quot;Avevo tanta voglia di correre questo week end, ma la sicurezza &egrave; la priorit&agrave;&quot; ha detto il pilota spagnolo della Ferrari

Sainz, il messaggio a sostegno dell'Emilia Romagna: "Un abbraccio a tutti"

Nonostante le nubi, c&#39;&egrave; un raggio di sole. Carlos ci crede nella Ferrari e chiede il supporto dei tifosi sui propri canali social. Dopo la brutta prestazione del GP d&#39;Arabia Saudita non vede l&#39;ora di rifarsi in Australia: &quot;A tutti i nostri Tifosi, grazie per il vostro sostegno incondizionato. So che non siamo dove vorremmo, ma siamo la Scuderia Ferrari e sono sicuro che possiamo cambiare le cose, insieme, guardando avanti e senza mollare mai. Forza Ferrari!&quot;

Sainz rassicura i tifosi: "Non siamo dove vorremmo, ma siamo la Ferrari!"

Rientrato dall'Arabia Saudita, dove aveva seguito il padre impegnato nella Dakar, Carlos Sainz Jr si è concesso alcuni giorni di relax in montagna, sulle Alpi italiane. Senza rinunciare a qualche giro sui kart

Carlos Sainz, le vacanze del pilota Ferrari tra neve e kart

Una stagione che lascia il segno. Carlos Sainz manda agli archivi il suo secondo mondiale a Maranello forte del suo primo successo in carriera e del miglior bilancio di sempre, in termini di punti conquistati, di podi e di pole position, ben tre. Silverstone, dopo che Carlos aveva messo tutti alle sue spalle nel Q3 su asfalto bagnato, ha regalato al madrileno la prima vittoria in Formula Uno, quella che non si scorda mai, su uno dei palcoscenici pi&ugrave; prestigiosi del mondiale che aveva spesso fatto da cornice alle prime fasi della sua carriera. &quot;Negli ultimi giri, in ogni rettilineo un pensiero diverso mi balzava alla mente, stavo realizzando un sogno che rincorrevo da quando a dieci anni gareggiavo sui kart&quot;, ci ha raccontato con gli occhi ancora accesi d&rsquo;emozione il portacolori della Scuderia Ferrari, che si &egrave; tolto la soddisfazione di vincere sulla pista di casa di Mercedes e Red Bull e ritrovare il gradino pi&ugrave; alto del podio su in tracciato che lo aveva visto crescere nella Formula 3 inglese, con i colori del Carlin Motorsport.    Sfoglia le pagine per leggere l&#39;intervista esclusiva  &nbsp;  Era l&rsquo;otto settembre del 2012 quando Carlos concluse al secondo posto la manche inaugurale dell&rsquo;ultimo appuntamento stagionale della terza serie, esattamente dieci anni prima della corsa pi&ugrave; importante della sua carriera. Siamo nel tardo pomeriggio di marted&igrave; 13 dicembre, il giorno in cui la Casa del Cavallino ha ufficialmente chiuso l&rsquo;era Binotto sotto ogni punto di vista, annunciando l&rsquo;arrivo di Frederic Vasseur. I fiocchi di neve caduti nella notte colorano di bianco parte della vegetazione e dei vialetti della GES. Soffia un vento gelido quando si aprono per Autosprint le porte della factory modenese dove ci attende Carlos Sainz per un&rsquo;intervista in esclusiva, la prima concessa da un uomo della Casa del Cavallino dopo l&rsquo;annuncio del nome del nuovo Team Principal, chiaramente tema di discussione. Il mondiale si &egrave; chiuso da poche settimane, ma il madrileno &egrave; in azienda, a discutere con i suoi ingegneri e a cercare le soluzioni ai va ritake-aways, i compiti da svolgere lontano dalle piste, rimasti in agenda al termine di una stagione vissuta sulle montagne russe per la Scuderia Ferrari, che &egrave; passata dall&rsquo;esteso predominio nella prima parte della stagione ad un finale in toni dimessi. Nonostante lo strapotere iniziale, soltanto in occasione della finalissima di Yas Marina la Casa del Cavallino ha potuto mettere le proprie mani sulla piazza d&rsquo;onore tra i Costruttori ed i Piloti.   Sainz per la prima volta nella sua carriera ha avuto a disposizione una monoposto vincente, ha vissuto la stagione del record di pole position, ben dodici, conquistate dalla F1-75, ma anche delle occasioni sprecate a causa dei troppi ritiri, errori di strategia, incidenti e mancati sviluppi che hanno consentito alla Red Bull di prendere un netto sopravvento dopo la pausa estiva. Gli sviluppi della monoposto della F1-75 si sono fermati troppo presto per consentire ai piloti di Mattia Binotto di rimanere in corsa per il mondiale, anche perch&eacute; erano stati persi troppi punti quando la Rossa era al top. Invece di uccidere il mondiale quando ne ha avuto la possibilit&agrave;, la Casa del Cavallino &egrave; incappata in una serie di infortuni che le hanno fatto lasciare troppi punti sul campo e hanno consentito alla Red Bull e Verstappen di restare in partita e, gara dopo gara, capovolgere le gerarchie.    Sfoglia le pagine per leggere l&#39;intervista esclusiva  &nbsp;  E anche nel ruolino di marcia di Sainz &egrave; evidente questa mancanza di costanza di rendimento: sei ritiri in una stagione per lo spagnolo, che solo dodici mesi prima non si era mai fermato una volta e aveva conquistato pi&ugrave; punti di Leclerc, contribuendo al pari del monegasco alla conquista del ruolo di terza forza nel mondiale, sono certamente un&rsquo;anomalia. Come se non bastasse, mentre Leclerc si &egrave; subito trovato da re sulla F1-75, Sainz ha pagato il dazio ad un affiatamento non naturale ad una macchina sulla quale non ha trovato da subito un feeling naturale, perdendo cinque o sei corse prima di ritrovare il bandolo della matassa e iniziare ad attaccare. Per la prima volta nella sua carriera, Sainz ha dimostrato di sapere vincere e mettersi, ripetutamente mente, tutti alle sue spalle in qualifica. Pur non adattandosi subito, dalla sua &ldquo;bestia&rdquo;, Carlos ha saputo reagire, recuperare, raggiungere obiettivi che non aveva mai colto che fotografano il suo mondiale pi&ugrave; convincente, che pone le basi per fare sempre meglio domani. Un futuro sul quale Carlos non ha mai smesso di lavorare, poco importa della neve e degli annunci che hanno infuocato il mese di dicembre.&nbsp;  Quest&rsquo;anno hai ottenuto 1 vittoria, 3 pole position e 9 podi. Quale bilancio fai di questa stagione?  &quot;In generale, &egrave; stato un anno importante nella mia carriera. Per la prima volta ho avuto a disposizione una macchina competitiva, sono arrivate le prime pole position, la prima vittoria. &Egrave; un anno che sicuramente ricorder&ograve; per tutta la vita perch&eacute; sono successe cose molto importanti, soprattutto per quel che concerne il mio livello di performance. &Egrave; stato un anno che &egrave; cominciato in salita, molto complicato con queste nuove regole che hanno portato alla realizzazione di una monoposto con la quale...( ...)&quot;  Una volta che hai risolto i tuoi problemi di adattamento alla F1-75 sono arrivati risultati pesanti. In primis, la pole position e la vittoria di Silverstone. Cosa ti &egrave; rimasto di quel fine settimana per te stellare?  &quot;Conquistare la pole position su pista bagnata &egrave; stata un&rsquo;impresa che mi &egrave; rimasta dentro, cos&igrave; come le emozioni degli ultimi giri, sapendo che lottavo per la vittoria e che se non avessi commesso errori avrei vinto. Quella sensazione &egrave; quella che cercavo da quando ero piccolino, da quando avevo dieci anni e correvo coi kart e mi immaginavo di guidare una Formula Uno per vincere. Quella sensazione in Formula Uno l&rsquo;ho provata per la prima volta in Inghilterra, quest&rsquo;anno, in quella gara l&igrave;. Quando succede &egrave; come un sogno che si realizza, per tutta la mia vita ho lavorato e sognato che succedesse, e finalmente quel momento &egrave; arrivato ...( ...)&quot;  Sfoglia le pagine per leggere l&#39;intervista esclusiva  &nbsp;  Pensi che Fred Vasseur sia il giusto sostituto di Mattia Binotto? &quot;  &quot;S&igrave;, da quello che mi hanno detto e per come l&rsquo;ho conosciuto, penso sia l&rsquo;uomo giusto. Lo conoscono tutti nel paddock e sono sicuro che far&agrave; bene. Ci sar&agrave; un periodo di adattamento, ma Fred conosce molto bene la Formula Uno e anche la Ferrari. Ora ci sar&agrave; questa fase di preparazione per poi iniziare a lavorare a regime con lui&quot;.  Ti preoccupa il fatto che Charles Leclerc ha gi&agrave; lavorato con Vasseur, ai tempi della GP3 Series alla ART Grand Prix e alla Sauber, mentre per te sar&agrave; la &ldquo;prima&rdquo; con lui?   &quot;No, perch&eacute; non penso di partire da zero. Come dicevo, sono certo che mi trover&ograve; bene con lui e che sar&agrave; contento di me quando mi vedr&agrave; lavorare, del mio rapporto con la squadra e con Charles. Penso che il suo rapporto ben collaudato con Leclerc sar&agrave; molto utile a tutti anche per accelerare il suo ambientamento qui&quot;.  Continua a leggere l&#39;intervista esclusiva completa sul nuovo numero di Autosprint in edicola, oppure qui in edizione digitale! 

Lo spagnolo prende la parola e con molta onest&agrave; intellettuale svela tutti gli aspetti e le problematiche del suo impegno in Ferrari: per passato, presente e futuro. Soffermandosi sul suo rapporto con il compagno di scuderia, senza trascurare l&#39;arrivo di Vasseur

Carlos Sainz Junior esclusivo: &quot;Io, Charles Leclerc e la Rossa&quot;

Ci siamo, Carlos Sainz si appresta a vivere la sua 16&ordf; avventura nella Dakar 2022, al volante per la seconda volta di un&rsquo;auto rivoluzionaria come l&rsquo;Audi RS Q e-tron della categoria T1+. Il matador &egrave; in forma ed &egrave; pronto per la classica sfida di inizio anno sulle piste pietrose e desertiche dell&rsquo;Arabia. Determinato e concentrato come sempre, Sainz si pone l&rsquo;obbiettivo di provare a vincere la maratona dei raid per eccellenza, puntando al quarto successo dopo quelli ottenuti nel 2010, 2018 e 2020.   Sulla strada delle Audi di Sainz e dei suoi compagni di squadra St&eacute;phane Peterhansel e Mattias Ekstroem, nella lotta per il successo finale ci saranno anche le Toyota capitanate da Nasser Al Attiyah e Yazeed Al-Rajhi, ed il buggy della Prodrive del Team BRX (Bahrein Raid Xtreme) di S&eacute;bastien Loeb e Guerlain Chicherit. Ma soprattutto ci sar&agrave; un percorso stavolta pieno di novit&agrave;, che prevede anzitutto i primi due giorni nel bivacco, definito da David Castera XXL, allestito ad hoc a Sea Camp, a nord di Jeddah. Da dove inizier&agrave; una &ldquo;Coast to Coast&rdquo; da ovest ad est della penisola arabica, con partenza dal Mar Rosso ed arrivo sul Golfo Persico a Dammam. Un percorso di complessivi 8.500 km di cui 4.700 km di prove speciali suddivisi in 14 tappe, con la seconda settimana tutta ricavata nella zona desertica dell&rsquo;Empty Quarter, che rappresenta la novit&agrave; pi&ugrave; significativa di questa edizione numero 45 della manifestazione.  Carlos, cosa ci dici del nuovo percorso di questa Dakar 2023?   &quot;Bisogna anzitutto evidenziare - ha commentato da Madrid il 60enne pilota spagnolo &ndash; che il percorso della prima settimana &egrave; totalmente diverso da quello della seconda. E poi che il 70% del chilometraggio lo percorreremo nella prima settimana di gara, questo per&ograve; non significa che la seconda sar&agrave; pi&ugrave; facile. Perch&eacute; la zona desertica dell&rsquo;Empty Quarter sar&agrave; davvero tosta da percorrere, dato che l&agrave; ci sono solo dune. La mia sensazione &egrave; che per&ograve; anche la prima settimana sar&agrave; abbastanza dura, molte pietre, strade difficili e poi si torna alle origini perch&eacute; sono state abolite quelle soste di un quarto d&rsquo;ora a met&agrave; speciale per poter bere, fare pip&igrave; eccetera. Ci sar&agrave; sicuramente una forte selezione sin da subito&quot;.  E tu come ti stai preparando a livello fisico in vista di questa Dakar?   &quot;Come sempre, la solita routine, ho cercato di rimanere in forma tutto l&rsquo;anno, poi da settembre ho iniziato una preparazione specifica che ogni anno diventa pi&ugrave; tosta da seguire. C&rsquo;&egrave; un&rsquo;&eacute;quipe che mi segue da tempo e mi prepara, ho dei parametri gi&agrave; stabiliti, prove di sforzo, bicicletta, ginnastica, sauna. Preferisco soffrire di pi&ugrave; ora prima di partire perch&eacute; qui mi posso anche fermare, mentre in gara poi per ovvi motivi non posso farlo&quot;.  E tu come ti stai preparando a livello fisico in vista di questa Dakar? &quot;Come sempre, la solita routine, ho cercato di rimanere in forma tutto l&rsquo;anno, poi da settembre ho iniziato una preparazione specifica che ogni anno diventa pi&ugrave; tosta da seguire. C&rsquo;&egrave; un&rsquo;&eacute;quipe che mi segue da tempo e mi prepara, ho dei parametri gi&agrave; stabiliti, prove di sforzo, bicicletta, ginnastica, sauna. Preferisco soffrire di pi&ugrave; ora prima di partire perch&eacute; qui mi posso anche fermare, mentre in gara poi per ovvi motivi non posso farlo&quot;.  A livello riflessi, considerato che hai 60 anni, come ti trovi? &quot;L&rsquo;et&agrave; c&rsquo;&egrave; perch&eacute; la evidenzia la nostra carta d&rsquo;identit&agrave;, per&ograve; poi nelle gare quello che conta sono i tempi che uno fa segnare ed il risultato finale della gara. E finch&eacute; riesco ad essere competitivo ed i riflessi mi accompagnano continuer&ograve; a correre. Ho ancora dentro di me le stesse motivazioni che avevo 30 anni fa. Ho ancora voglia come allora di fare test, di sviluppare la macchina...&quot;  Continua a leggere l&#39;intervista esclusiva completa sul nuovo numero di Autosprint in edicola, oppure qui in edizione digitale! 

Alla vigilia della Dakar 2023, il leggendario spagnolo si confessa. A 60 anni &egrave; pronto a dare l&#39;assalto al grande Raid dove ha gi&agrave; vinto 3 volte. &quot;Con l&#39;Audi si punta alla vittoria, finch&eacute; sar&ograve; competitivo continuer&ograve; a correre&quot;

Esclusivo, Carlos Sainz Senior: &quot;A caccia della Dakar 2023&quot;

Con in bacheca due titoli del WRC e tre vittorie assolute alla Dakar, Carlos Sainz &egrave; uno dei migliori piloti di rally della storia. Ma quando alla guida di una Ferrari c&#39;&egrave; il figlio, &egrave; un pap&agrave; qualsiasi terrorizzato da come guida il suo Carlos. Ecco il video postato dai canali Red Bull

Papà Sainz è terrorizzato: al volante della Ferrari c'è Carlos Jr

        In attesa del prossimo appuntamento della Formula 1, sul circuito di Austin a fine ottobre, Carlos Sainz &egrave; sceso in pista a Fiorano, dove ha avuto la possibilit&agrave; di mettersi al volante di una vettura molto speciale: la Ferrari 412 P, appena restaurata dal dipartimento Ferrari Classiche. Nello specifico, lo spagnolo ha guidato l'esemplare della scuderia NART che complet&ograve; la tripletta nella 24 Ore di Daytona del 1967 con Pedro Rodriguez e Jean Guichet. &ldquo;Un'emozione fortissima&rdquo; ha commentato Sainz. F1 2022, il calendario delle ultime gare della stagione  Da Daytona a Fiorano Se nel 1966 la Ferrari sub&igrave; la sconfitta a Le Mans da parte della Ford, l'anno successivo il Cavallino Rampante riusc&igrave; ad aggiudicarsi un successo dalla valenza altrettanto simbolico: in occasione della 24 Ore di Daytona, infatti, ben tre vetture Ferrari erano al comando della corsa. Con un margine tanto consistente che il direttore sportivo dell'epoca, Frnaco Lini, ordin&ograve; di far arrivare le tre Rosse in parata sul traguardo. Obiettivo raggiunto: i tre equipaggi passarono sotto la bandiera a scacchi una accanto all'altra. Le prime due erano vetture ufficiali della Scuderia Ferrari affidate alle coppie Lorenzo Bandini-Chris Amon e Mike Parkes-Ludovico Scarfiotti, la terza era la 412 P gestita dalla NART (North America Racing team, dell'importatore Ferrari in Nord America, Luigi Chinetti) con al volante Rodriguez e Guichet. Carlos Sainz, a 55 anni da quell'impresa &ndash; curiosamente, lo stesso numero di gara dello spagnolo &ndash; &egrave; stato chiamato ad assaporare il gusto di quella vettura gestita dalla NART che complet&ograve; la memorabile tripletta. Lo spagnolo ha guidato la 412 P sul circuito di Fiorano, che a sua volta quest'anno celebra mezzo secolo di storia. &ldquo;Un&rsquo;emozione fortissima &ndash; ha spiegato Carlos &ndash;. Non avevo mai avuto modo di guidare una vettura Sport Prototipo, per di pi&ugrave; appartenente a quest&rsquo;era, ed &egrave; veramente qualcosa di diverso da ogni altra vettura che abbia pilotato nella mia vita. Queste sono cose che possono avvenire solo in Ferrari, grazie per questo regalo&rdquo; ha detto un emozionato Sainz. Sainz e Leclerc al volante delle storiche Non &egrave; la prima volta che, quest'anno, la Ferrari d&agrave; ai suoi piloti la possibilit&agrave; di guidare vetture uniche e iconiche della Scuderia. Charles Leclerc a Fiorano si era calato nell'abitacolo di una 312 F1 &ldquo;Spaghetti&rdquo;, sempre del 1967, e in precedenza in una 312 T4 ex Villeneuve del '79. Il monegasco aveva anche guidato la Ferrari 312 B3 di Lauda, ma in quel caso l'esperienza fu tutt'altro che appagante: a causa di una rottura, la monoposto fin&igrave; contro una barriera. Un episodio che aveva fatto riflettere anche lo stesso Sainz sull'opportunit&agrave; di mettersi al volante di vetture cos&igrave; delicate e preziose: &ldquo;&Egrave; sempre un dilemma per me &ndash; aveva dichiarato lo spagnolo in estate &ndash; Da un lato ti danno una prospettiva unica su come era il nostro sport allora, d'altro canto invece potresti rischiare di compromettere la tua stagione. Non saprei se spingere la macchina o guidare col braccio fuori. Non ho un'idea precisa al riguardo&rdquo;. Riserve che il ferrarista nel frattempo deve aver sciolto, accettando di mettersi al volante della 412 P a Fiorano. Leclerc sulla storica Ferrari 312 a Fiorano       

Lo spagnolo si &egrave; messo al volante dell'iconica vettura che complet&ograve; la tripletta nella 24 Ore di Daytona del '67

Ferrari, Sainz al volante della 412 P del 1967 a Fiorano

        Si sta mangiando le mani Carlos Sainz, che pensava di aver agguantato la sua seconda pole in carriera e invece &egrave; stato beffato da un mostruoso giro di George Russell. Sono solo 44 i millesimi di secondo che lo hanno separato dalla pole position del GP d'Ungheria, ma che non gli hanno negato comunque la quinta prima fila in carriera, la quarta stagionale e la prima a Budapest. Sar&agrave; una lotta emozionante L'uno-due Ferrari non sar&agrave; nella prima fila ma comunque rimane nella top tre. Una bella carica di fiducia per lo spagnolo, che dalla vittoria in Gran Bretagna ha finalmente trovato l'incastro giusto con la sua F1-75: "Mi sento sempre meglio con la macchina. Quanto &egrave; forte la Ferrari oggi? Sentivo di avere il passo per fare la pole position, ci &egrave; sfuggita nell&rsquo;ultimo settore purtroppo. Ho fatto un ultimo giro davvero buono, avevo tutto sotto controllo, sentivo una grande armonia con la monoposto e continuavo a spingere per mantenere la mia giusta posizione. Nonostante i giri buoni per&ograve; il mio secondo tentativo in Q3 non &egrave; stato sufficnete per vincere la pole. Sono dispiaciuto perch&eacute; volevo mettere a segno il giro perfetto che non c'&egrave; stato. Alla fine ho fatto qualche errore, ma devo fare le congratulazioni a George: ha fatto davvero un bel giro alla fine con la sua macchina e si &egrave; meritato la prima posizione in griglia. Noi portiamo a casa un ottimo risultato comunque.  Vincere domani? Il passo ce l&rsquo;abbiamo. La partenza e la gestione delle gomme avranno un ruolo chiave, come sempre. Il passo della Mercedes &egrave; un&rsquo;incognita e dovremo vedere come si svilupper&agrave; la gara domani. Se riuscissimo a passarli in partenza sarebbe meglio, per&ograve; sar&agrave; una gara emozionante&rdquo;.        

Lo spagnolo della Ferrari commenta il sorpasso all'ultimo secondo di Russell: "Sono dispiaciuto perch&eacute; volevo la pole. Ma devo fare le congratulazioni a George"

Sainz: "Vincere il GP d'Ungheria? Il passo gara ce l’abbiamo"

Dopo la qualifica di ieri, conclusa prematuramente contro un muretto, Carlos Sainz ha ritrovato il giusto feeling con la F1-75 nella gara sprint di oggi. Lo spagnolo, scattato decimo, ha recuperato posizioni sin dal via, e intraprendendo nei 21 giri di gara una rimonta che lo ha visto arrivare alla fine 4&deg;, dietro ai soli Verstappen, Leclerc e Perez. Una posizione che gli consente di guadagnare 5 punti e di riconquistare la seconda posizione in classifica Piloti, ma soprattutto di mettersi in seconda fila sulla griglia di partenza del GP di domani. Soddisfazione per Sainz, che ora guarda alla gara di domenica con fiducia e la consapevolezza che adesso la Ferrari pu&ograve; giocare &ldquo;2 contro 2&rdquo; con la Red Bull.  Ecco cosa ha detto lo spagnolo al termine della gara sprint di Imola.  Leclerc: &quot;All&#39;inizio ho dovuto spingere e alla fine l&#39;ho pagata con il graining&quot;    Sainz: &quot;Red Bull veloce, soffriamo il graining&quot;  &ldquo;La Red Bull &egrave; un po&#39; pi&ugrave; veloce questo week end &ndash; ha osservato Carlos Sainz dopo la gara di oggi - Hanno meno degrado nelle gomme davanti, e questo li rende pi&ugrave; forti nella seconda met&agrave; degli stint. La cosa pi&ugrave; importante che abbiamo imparato oggi &egrave; proprio che abbiamo un po&#39; pi&ugrave; di graining nelle gomme anteriori rispetto alla Red Bull. Se vogliamo lottare con loro e vincere domani dobbiamo correggere questa cosa&rdquo; ha detto lo spagnolo, che poi ha commentato la sua gara sprint chiusa al 4&deg; posto dopo essere scattato dalla quinta fila.  &ldquo;La rimonta? Forse &egrave; stata un po&#39; pi&ugrave; semplice di quanto mi aspettassi&nbsp;&ndash; ha spiegato spagnolo - Queste macchine ci stanno aiutando a fare i sorpassi, si riesce a stare di pi&ugrave; in scia. Dobbiamo dire la verit&agrave;, con le auto dell&#39;anno scorso sarebbe stato pi&ugrave; difficile&rdquo;.  &quot;Sempre al lavoro per migliorare&quot;. E ringrazia i tifosi Ferrari  Un approccio di continuo miglioramento quello di Carlos Sainz, che sfrutta ogni giro delle prove libere, ma anche delle gare, per cercare uno stile di guida che si adatti perfettamente a questa nuova generazione di vetture e soprattutto alla F1-75: &ldquo;Mi sono trovato a mio agio con la macchina, nelle FP2 ho imparato qualcosa su ci&ograve; che devo fare per guidarla meglio. Ho fatto un gara solida, ma ancora manca un po&#39;. Per il resto, io continuo a provare degli stili di guida diversi, ogni giro anche in gara. Sto provando maniere diverse di far girare la macchina in curva, accelerare, frenare. Forse non lo vedete dall&#39;esterno, ma sto provando tante cose per cercare di trovare il giusto bilancio e la giusta maniera di guidare questa monoposto&rdquo; ha assicurato lo spagnolo.  Infine, un pensiero ai numerosissimi spettatori presenti sul circuito di Imola: &ldquo;Il boato dei tifosi di Imola? Mi sarebbe piaciuto sentirli, ma il rumore del motore copre tutto. Mi hanno detto che urlavano abbastanza&hellip; Grazie davvero, perch&eacute; dopo la giornata dura di ieri avere questo sostegno &egrave; importante. Ti d&agrave; un sorriso quando non vuoi sorridere&rdquo; ha concluso Carlos Sainz, che ora punta a lottare per il podio nel GP dell&#39;Emilia Romagna.  Mondiale F1, la classifica Piloti dopo la gara sprint di Imola 

Lo spagnolo della Ferrari chiude al 4&deg; posto una gara sprint tutta in rimonta e guarda alla gara di domani con la consapevolezza di pagare qualcosa nei confronti della Red Bull

Sainz: &quot;Dobbiamo lavorare per vincere domani. Provo continuamente nuovi stili di guida&quot;&nbsp;

        Riccardo Adami e Carlos Sainz: una coppia perfetta per la Ferrari, tant'&egrave; che il duro frutto del lavoro tra il pilota spagnolo e il suo ingegnere di pista ha regalato al Cavallino un grande quinto posto nella Classifica Piloti di questo Mondiale di F1 2021. Affiatati seppur al primo anno insieme, i due promettono di fare ancora meglio nella prossima stagione. C'&egrave; un motivo se lo spagnolo &egrave; riuscito non solo a superare il compagno di scuderia Charles Leclerc ma soprattutto a raccogliere il buono di un'annata molto complicata: la sua professionalit&agrave;. Per Adami, Sainz &egrave; assolutamente il primo degli umani dopo gli extraterresti della Mercedes e Red Bull e, dopo tutto ci&ograve;, non poteva che esser premiato con un Casco D'Oro di Autosprint. Elkann ai Caschi d'Oro di Autosprint: "Stagione pi&ugrave; bella che mai per la Ferrari" Adami: "Sainz &egrave; giovane ma ha tanta esperienza" "Sainz vi porta i suoi saluti visto che oggi non &egrave; potuto venire a ricevere il premio Casco d'Oro 2021 ed &egrave; a Madrid. Per me il suo talento e la sua professionalit&agrave; non sono una sorpresa. &Egrave; un pilota che lavora sodo: abbiamo fatto un sacco di giri in settimana nei test post-stagionali ad Abu Dhabi con le nuove gomme Pirelli da 18" che la Formula 1 user&agrave; dal prossimo Mondiale. Per lui questo &egrave; stato un campionato determinate, una sorpresa per alcuni ma non per me visto che so quanto lavora sodo.  La sua caratteristica &egrave; proprio la sua professionalit&agrave; in pista.Tecnicamente &egrave; molto preparato: &egrave; giovane ma ha gi&agrave; corso con 3 team e anche in Ferrari ha portato un bagaglio di conoscenza importante. Si &egrave; subito inserito bene a Maranello dall'inizio di febbraio anche se ha dovuto lavorare tantissimo, venendo dalla McLaren. Abbiamo passato tanto tempo al simulatore, visto che prima guidava una monoposto in maniera molto diversa. Abbiamo approfondito tutto per permettergli di migliorarsi con la SF21: ha dovuto prendere confidenza con l'ambiente, dimenticando le altre realt&agrave; ma facendo tesoro allo stesso tempo. &Egrave; stato un inizio difficile, molto impegnativo, ma i frutti li abbiamo visti a fine stagione: ora &egrave; diventato molto competitivo".        

L'ingegnere di pista della Ferrari ha ritirato il premio nella notte degli Oscar del motorsport organizzata da Autosprint e ha parlato anche del pilota spagnolo&nbsp;

Caschi D'Oro 2021, Riccardo Adami su Sainz: "In Ferrari ha portato un bagaglio di esperienza importante"

Si &egrave; chiusa nel migliore dei modi la prima stagione in Ferrari per Carlos Sainz Jr. Il pilota spagnolo, scattato dalla terza fila, grazie a una buona partenza ha guadagnato la quarta posizione, per poi ereditarela terza dopo il ritiro di Sergio Perez. Sainz ha cos&igrave; potuto finire il GP di Abu Dhabi sul podio, il quarto conquistato nel corso della stagione 2021. Grazie a questo risultato, Carlos raggiunge anche il 5&deg; posto nella classifica Piloti, dietro ai soli driver di Mercedes e Red Bull. Dopo la gara di Yas Marina, lo spagnolo ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti in questa stagione, ma anche ottimismo per il 2022, che si correr&agrave; con vetture molto diverse risptto a quelle attuali. Ecco le parole di Sainz.  GP Abu Dhabi: Verstappen vince il Mondiale e batte Hamilton all&#39;ultimo giro!  Sainz: &quot;Nel 2022 pronti a lottare&quot;  &quot;Le mie aspettative a inizio stagione erano abbastanza alte, ma non dico quali. - ha spiegato Carlos Sainz -&nbsp;Quello di cui sono sicuro &egrave; che sono molto felice di avere avuto un inizio di stagione molto positivo, che mi ha permesso di fare un bello sviluppo come team. Cos&igrave;&nbsp;abbiamo potuto finire&nbsp;con un podio, con una gara perfetta, e concludere con il quinto post in Campionato. &Eacute; un bel risultato che non mi cambia la vita, &egrave; pi&ugrave; simbolico che altro. In questo podio sono riuscito a mettere tutto quello che ho imparato in questa stagione: il primo giro, le gomme, tutto&quot;.  E in ottica 2022, Sainz si dice ottimista: &quot;Vediamo come sono queste macchine nuove. Al&nbsp;simulatore&nbsp;sono veramente difficili da guidare.&nbsp;&Eacute;&nbsp;molto interessante, sar&agrave; una sfida completamente nuova, tutti noi&nbsp;piloti dovremo adattarci. Appena mi sono abituato a questa Ferrari, me la cambiano, ma sono convinto che l&rsquo;anno prossimo potr&ograve; fare un buon lavoro, e&nbsp;sono molto fiducioso per quello che arriver&agrave;. S&igrave;, siamo pronti per lottare per un Mondiale. Lo avete visto, io sono pronto&quot;.  Verstappen: &quot;Pazzesco! Non so che dire, Hamilton avversario formidabile&quot; 

Carlos Sainz ha chiuso sul podio il GP di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della sua prima stagione in Ferrari. Ecco le parole del pilota spagnolo&nbsp;

GP Abu Dhabi, Sainz: &quot;Gara perfetta. Nel 2022 pronti a lottare per il Mondiale&quot;

Ciascuno dica la sua, ma, per quanto mi riguarda, se c&rsquo;&egrave; una grande rivelazione in questa prima parte di mondiale, per me si chiama Carlos Sainz, ancor pi&ugrave; di Lando Norris. E per due motivi semplicissimi: la McLaren a motore Mercedes &egrave; una signora macchina, almeno a oggi decisamente superiore alla Ferrari - Montecarlo a parte -, e, punto due, il giovane britannico &egrave; gi&agrave; alla sua seconda stagione col team, quindi vanta comprovato adattamento e totale consuetudine col ferro e col clima della sfida.  Tanto che lo stesso Daniel Ricciardo sembra avere un passo e un punteggio talmente sottotono da sembrare, al confronto col baby, addirittura un pilota pagante. Lo stesso Esteban Ocon, in grande spolvero rispetto a Fernando Alonso in casa Alpine, sta facendo ottime cose, ma non &egrave; mica una novit&agrave; e dei due sembra pi&ugrave; Matador la delusione che non Ocon la sensazionale scoperta.  Almeno per ora, ovvio.   Discorso a parte per Carlos Sainz  Quanto a Carlos Sainz, no. Il discorso cambia completamente e per varie e toste ragioni. Lo spagnolo arriva a Maranello a fine 2020 nel peggior momento di casa Ferrari degli ultimi quarant&rsquo;anni. Ereditando l&rsquo;abitacolo di Sebastian Vettel all&rsquo;indomani di una delle pi&ugrave; catastrofiche stagioni mai disputate dal Cavallino Rampante. Non solo: Carlito arriva alla corte della Rossa con una sorta di nomea, malamente propugnata da taluni, di giovane ma flessibile galantuomo, forte ma non fortissimo, determinato ma accomodante e allo stesso tempo veloce ma non irresistibile. Sulle prime c&rsquo;&egrave; chi lo considera un Barrichello bello o, in ogni caso, una delle pi&ugrave; forti seconde guide non dichiarate. Specie di gregarione di lusso per il supercapitano Charles Leclerc, la vera, indiscutibile, indiscussa e inesorabile punta di diamante, nella squadra di Binotto.  Sainz ha fatto subito sul serio  Gli inizi, tra vernissage e conferenze stampa, dipingono la coppia giovane e mora dei ferraristi ben amalgamata, frizzante, scherzosa e pronta a sdrammatizzare, in un&rsquo;atmosfera da terza liceo presumibilmente financo calcata e esagerata, a uso e consumo dei media. Di certo e di vero c&rsquo;&egrave; che Sainz trova subito la forza e il coraggio di sorridere, totalmente a suo agio con la lingua italiana, lo spirito del team e la colleganza con il cherubino ma non sempre angioletto Leclerc.  Poi i motori si accendono, il cinema finisce e bisogna far sul serio, cos&igrave; Sainz, finalmente, nelle prime cinque gare del mondiale, potendo contare solo su pochi e sparuti chilometri di test di preparazione, ha tutte le occasioni per dare saggio delle sue capacit&agrave;, riuscendo a fornire un primo quadro della situazione che lascia francamente sorpresi e sinceramente ammirati. Tornati da Monaco e partiti per Baku, i due Carletti, ovvero Charles Leclerc e Carlos Sainz occupano rispettivamente il sesto e il settimo posto nella classifica provvisoria del mondiale Piloti. Quindi navigano vicinissimi, praticamente tangenti l&rsquo;un l&rsquo;altro, con lo spagnolo che vanta solo due punticini di distacco dal caposquadra, ossia niente, un&rsquo;inezia.  Lontanissimi appaiono i tempi in cui Leclerc sembrava essere il solo ferrarista pungente, con Vettel confinato ormai a malinconica e pasticciona comparsa, a ragione o a torto, perch&eacute; non &egrave; mai stato n&eacute; tantomeno ora &egrave; il caso di far polemiche sulla fine della storia tra Seb e la Rossa o a proposito del cosiddetto trattamento di fine rapporto.  Il primo podio 2021 della Ferrari &egrave; di Sainz  No, ci&ograve; che importa davvero ora &egrave; ben altro e riguarda soprattutto il peso, l&rsquo;allure e la consistenza di quanto Carlos sta ottenendo. Sempre a punti, a parte la brutta domenica di Portimao, e soprattutto primo pilota capace di portare la Ferrari a podio in questo delicatissimo e transitorio 2021. In un weekend, quello monegasco, senz&rsquo;altro animato da Leclerc sia con la pole che col successivo malaugurato crash alle Piscine, ma assolutamente salvato proprio da Carlos medesimo. Grazie a un secondo posto finale che brilla per essere capolavoro di continuit&agrave;, consistenza e personalit&agrave;, tutte qualit&agrave; mostrate in un momento in cui il team aveva assolutamente bisogno di portare a casa un risultato concretissimo, in un fine settimana che poteva addirittura essere baciato dalla vittoria, perch&eacute; la SF21 quello meritava, al netto degli errori.   E alla fine, anche se un gradino pi&ugrave; gi&ugrave;, parte della missione risulta compiuta. Anche perch&eacute; la regolarit&agrave; di Sainz, la sua capacit&agrave; di incidenza e la valida fama di raccoglipunti valgono ora alla Ferrari stessa anche un importantissimo e all&rsquo;inizio insperato quarto posto nel mondiale che somiglia addirittura a un terzo, visto che sono solo due e miseri i punticini di distacco dalla filante e fiammante McLaren motorizzata Mercedes.  Gli errori di Sainz  Certo, resta vero che lo stesso Sainz non sempre &egrave; stato al di sopra di ogni critica o sbavatura. Di certo, per esempio, a Imola in qualifica aveva un potenziale che poi non ha saputo concretizzare, ma quell&rsquo;episodio resta molto indicativo di un altro bel costume ampiamente mostrato dallo spagnolo: ovvero la tendenza serena e onestissima all&rsquo;autocritica. &quot;Il mio giro di qualifica di Imola? Semplicemente non sono riuscito a mettere uno dietro l&rsquo;altro e insieme i miei potenziali sui singoli segmenti e alla fine non sono stato soddisfatto del risultato. Problema che riguarda me e solo me&quot;. Fantastico. Non a caso, Nico Rosberg, uno degli opinionisti pi&ugrave; autorevoli e pronti a prendersi rischi in questa Formula Uno, proprio di recente si mette a fare ammenda dicendo che aveva sostenuto, sbagliando, Ricciardo quale pilota ideale per la Ferrari in questa stagione al posto di Sainz.  Per come stanno andando le cose, chiosa Nico e con lui noi tutti, meno male che la Rossa non s&rsquo;&egrave; lasciata sfuggire il figlio d&rsquo;arte della leggenda dei rally e della Dakar. Anche perch&eacute; questa Ferrari in nuce, in crescita e in divenire sta sfoggiando una coppia di piloti assolutamente sotto ogni punto di vista freschi, taglienti, giovani e positivi.  Capaci di dare un senso d&rsquo;unit&agrave; ma allo stesso tempo di lanciare ciascuno segnali di classe autonoma, di personalit&agrave; non intaccabile e di un carisma reciprico da mettere sul piatto della bilancia come uno degli asset pi&ugrave; belli di questo Cavallino, sempre pi&ugrave; risorgente e ritornante.  Meglio dell&#39;ultimo Vettel?  Le prime gare del mondiale restituiscono non solo una Rossa tecnicamente e agonisticamente interessante e dignitosa, ma anche il suo pilota pi&ugrave; nuovo e meno calcolato quale grande sorpresa di questo campionato, capace di dare stimoli, contributi e risultati sideralmente pi&ugrave; preziosi di quelli dell&rsquo;ultimo Vettel. E di mostrarsi capace di una media punti che a oggi &egrave;, dati alla mano, ovviamente contando il fattaccio di fine qualifiche di Montecarlo, praticamente pari rispetto a quella del presunto intangibile Leclerc.  E a tutto questo Carlos &egrave; arrivato, al di l&agrave; dei sorrisi, vivendo pressioni spaventose e il solito clima scarsamente ossigenato che dal 1950 a oggi caratterizza la permanenza di un pilota in una Casa dal blasone, dal mito e dalle aspettative della Ferrari. Grande Sainz, quindi. Probabilmente nessuno l&rsquo;avrebbe mai previsto n&eacute; pensato tanto avanti nel mondiale, n&eacute; tantomeno cos&igrave; in scia a Leclerc. Questo lascia pensare che ora tra i due diminuiranno i sorrisi all&rsquo;aumentare della stima reciproca, perch&eacute;, si sa, storicamente due piloti son destinati ad andare meravigliosamente d&rsquo;accordo solo se la macchina che guidano &egrave; un fiero catorcio.  Considerando che la Ferrari SF21 sta mostrando d&rsquo;essere degna d&rsquo;un certo rispetto, i due Carletti adesso sanno benissimo che gli scherzi, i frizzi e i lazzi sono finiti e ad attenderli ci son solo sfide che esigono forza e sostanza. Lo stesso Leclerc &egrave; consapevole che ad ogni errore o imperfezione nel tentativo di gettare il cuore oltre l&rsquo;ostacolo, trover&agrave; a prendere il suo posto un Carlos apparentemente meno scatenato ma non di meno pronto a giocare magnificamente di rimessa, proprio come &egrave; accaduto a Montecarlo.  Ferrari squadra completa  E la Rossa scopre finalmente e felicemente d&rsquo;avere una squadra completa e anche formata da ragazzi aventi caratteristiche armoniosamente complementari, tipiche di un dosaggio coi fiocchi. Bravo, Carlos Sainz. Era difficilissimo uscire indenne e alla grande dalla tagliola terrificante delle prime cinque gare e tu ci sei riuscito a testa alta. Emergendo con la faccia pulita e il naso all&rsquo;ins&ugrave; dalla nube di clima pi&ugrave; tossico di casa Ferrari degli ultimi quattro decenni. Adesso, sia tu che la squadra, dovete continuare cos&igrave;: con Leclerc che presumibilmente dopo il bello e il brutto di Montecarlo &egrave; pronto a tornare Leclerc nell&rsquo;accezione migliore. Mentre a oggi in Rosso Sainz significa sempre e solo una sorprendente certezza. 

Ecco perch&eacute;, a suo modo, lo spagnolo della Ferrari &egrave; il protagonista di questo inizio di stagione

&quot;Sainz Honor&eacute;&quot;, la vera rivelazione del Mondiale &egrave; Carlos

Dopo un anno difficile ma positivo con la McLaren, il nuovo pilota del Cavallino guarda con fiducia al 2021 e ringrazia per aver ricevuto il Casco d'Oro F.1 2020. Ecco le sue parole

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Terza sessione di test pre-stagionali a Fiorano. In pista, con la Ferrari SF71H c'è Carlos Sainz jr. al debutto in Rosso. Guardate qui le foto scattate da Federico Basile

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        Non ha avuto nemmeno il tempo di abituarsi all'idea che gi&agrave; mezzo mondo del motorsport ha iniziato a metterlo in guardia. La stagione 2021 per Carlos Sainz Jr in Ferrari sar&agrave; sicuramente la pi&ugrave; difficile della sua carriera da pilota. La prima con la Rossa, quel sogno finalmente diventato realt&agrave; deve essere vissuto con cosapevolezza e determinazione, affinch&eacute; non si trasformi in un incubo o peggio un sogno ad occhi aperti destinato a durare solo qualche mese. A metterlo in guardia &egrave; anche David Coulthard, ex pilota Williams, McLaren e Red Bull, ora voce delle interviste di Sky Sport F1 e opinionista a Channel 4. Lui che conosce bene l'ambiente della Formula 1 e ancora vive il paddock &egrave; sicuro che lo spagnolo della McLaren avr&agrave; bisogno di tempo per raggiungere il livello del compagno di scuderia Charles Leclerc: "Sainz potrebbe avere solo mezza stagione per lasciare il segno alla Ferrari. Charles sa gi&agrave; come funziona tutto e conosce tutti, oltre a sapere qualis ono le caratteristiche del suo team. Questo gli d&agrave; un vantaggio. Lo si noter&agrave; in pista, soprattutto all'inizio, nei primi giorni della stagione 2021 quando avr&agrave; il sopravvento.  Carlos dovr&agrave; mettersi in mostra subito per poter resistere. Gli do sei mesi: se per allora non sar&agrave; vicino al livello di Charles, non sar&agrave; in grado di eguagliarlo o di batterlo, temo che la sua permanenza alla Ferrari non durer&agrave; a lungo". Parole dure che aprono a nuovi nomi da accostare al Cavllino, con quello di Verstappen in pole position. Sterzi a Parte di Donnini: Hasta la F.1 siempre, Fernando Veloci... per rimanere in Ferrari Finito questo strano Mondiale 2020 e metabolizzato per i tifosi di Maranello l'addio a Sebastian Vettel, la nuova coppia Sainz-Leclerc dovr&agrave; lavorare fin da subito insieme per tentare di cancellare, o quantomeno rimediare, i dubbi emersi quest'anno in pista tra SF1000, velocit&agrave; e feeling: "La verit&agrave; &egrave; che entrambi sono due giovani molto educati e con buone maniere, quindi penso che capiranno il ruolo che avranno nel team, cio&egrave; lavorare e sviluppare la monoposto il meglio che possono - ha aggiunto David -.  La vera battaglia tra loro sar&agrave; contraddistinta dal cronometro. &Egrave; l&igrave;, con la velocit&agrave;, che mostreranno chi &egrave; il leader della squadra e inizieranno anche a misurarsi l'uno con l'altro, il che significa che Carlos deve essere presente fin dall'inizio". Binotto sul motore 2021: "Soddisfatti dei progressi, dovremo essere creativi"       

L'ex pilota di Formula 1 mette in guardia lo spagnolo della McLaren: "Carlos potrebbe avere solo mezza stagione per lasciare il segno alla Ferrari, se non sar&agrave; in grado almeno di eguagliarlo". E per il "piano B" del 2021 spunta il nome di Verstappen

Coulthard su Sainz in Ferrari: "Durerà 6 mesi se non batterà Leclerc"

        Un terzo posto, una seconda fila nella griglia di partenza che illumina di gioia Carlos Sainz Jr. E' lui che riporta la McLaren in cima alla griglia dell'Autodormo di Monza per il Gp d'Italia. Una favoloso 1'19"705 e un traguardo che mancava dal 2012 e da quella prima fila tutta di Hamilton e Button.&nbsp;  Gp Italia qualifiche, Mekies: "Dobbiamo trovare soluzioni per il futuro" Miglior pilota di giornata Pilota del giorno senza dubbio. Unica nota dolce di questo sabato per i tifosi Ferrari che domani potranno ammirarlo bene e analizzare tutti i suoi punti di forza in un tracciato sempre speciale per tutti gli italiani e che appunto dalla prossima stagione sar&agrave; anche un po' pi&ugrave; di Carlos. &ldquo;Onestamente mi sono sentito molto forte fin dalle prove libere e poi anche oggi in qualifica - ha detto il futuro ferrarista -. Ho fatto un bel giro da subito e ho cercato poi di fare quel 19.6 che mi sarebbe valso un posto tra i primi cinque. Ho fatto un piccolo errore alla Lesmo 1 e ho quasi perso la macchina.  Sto tremando un pochino perch&eacute; alla Parabolica e alla Ascari ho dovuto davvero volare.&nbsp;Come ho fatto? Ero un po&rsquo; solo in Curva 1 e 2 ma poi mi sono trovato nella posizione giusta nel secondo tentativo della Q3, anche se il giro non &egrave; iniziato molto bene. Avevo bisogno di fare davvero bene le ultime curve, ho rischiato molto e poi sono stato ripagato: sono qui. Mi sono tuffato nell&rsquo;Ascari ed &egrave; andata bene. La gara di domani? Non penso potremo tenere il terzo posto, ma cercheremo di tenere duro. Pensavo che le Renault sarebbero state pi&ugrave; veloci di noi, invece sono pi&ugrave; indietro. Quindi vediamo&rdquo;.       

Il futuro Ferrarista commenta felice la sua qualifica a Monza, cos&igrave; bella che mancava in McLaren dal 2012: "Non penso potremo tenere il terzo posto, ma cercheremo di tenere duro"

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