Chase Elliott ha conquistato ad Atlanta la sua terza vittoria dell&#39;anno, riuscendo per la prima volta a trionfare sull&#39;impianto &quot;di casa&quot; della Georgia, a pochi chilometri dalla citt&agrave; natale sua e del padre Bill, Dawsonville. Elliott &egrave; sempre stato il riferimento in termini di performance, sulla nuova versione del tracciato che di fatto, grazie all&#39;inclinazione delle curve, si &egrave; trasformato in una versione mini di Talladega e Daytona, con tanto di contatti multipli a scandire le fasi di gara.  Tutte le notizie Nascar    LaJoie, vittoria sfumata  Nelle battute finali, a condurre era stato Corey LaJoie, anche lui figlio d&rsquo;arte, che era riuscito con il piccolo team Spire a lottare al vertice e prendere la leadership. Un incidente tra Ross Chastain e Denny Hamlin l&#39;ha per&ograve; privato dello slancio portando ad uno &quot;shootout&quot; di poche tornate. Il trentenne pilota e noto podcaster &egrave; stato infilato senza piet&agrave; da Elliott, che ha gestito al meglio il re-start. A quel punto, LaJoie ha provato disperatamente a piazzarsi all&#39;esterno, finendo per&ograve; nelle barriere. Oltre a coinvolgere anche altri due piloti, ha anche cristallizzato la battaglia conclusiva, favorendo Elliott nel confronto con Ross Chastain che gli si era posto all&#39;interno.&nbsp;  Il portacolori del team Trackhouse ha terminato secondo, nonostante il suo coinvolgimento in due dei contatti precedenti. Il primo, una toccata con Martin Truex Jr che ha tolto di mezzo, tra gli altri, anche il campione Kyle Larson e Joey Logano, il secondo, proprio incidente con Hamlin, che, sempre pi&ugrave; infuriato, ha promesso vendetta a breve e dovr&agrave; mantenere la promessa per non perdere credibilit&agrave;.  Tra alti e bassi  Il terzo posto &egrave; andato ad Austin Cindric, miglior pilota di giornata per il team Penske. Quarto si &egrave; destreggiato bene tra gli incidenti Erik Jones per il team Petty, ancora apparso in crescita. Dietro alla seconda Ford del Capitano, Daniel Suarez si &egrave; piazzato sesto seguito da Justin Allgaier, compagno di LaJoie. Undicesimo Truex, che si era incredibilmente riportato in lotta dopo l&#39;incidente di met&agrave; gara. Per il pilota di Gibbs, tra i pi&ugrave; in difficolt&agrave; con la nuova vettura, inizia a vedere un po&#39; di feeling anche se all&rsquo;ultimo re-start si &egrave; trovato fuori linea, senza spinta e senza scia.  Poca fortuna anche per i rimanenti due piloti Hendrick oltre a Elliott e Larson. William Byron e Alex Bowman sono stati coinvolti in incidenti. Il primo &egrave; stato coinvolto in un altro crash multiplo che ha messo KO Harrison Burton, Tyler Reddick, Ty Dillon, Brad Keselowski e altri, mentre Bowman &egrave; finito nelle barriere da solo per una foratura.  L&#39;ordine d&#39;arrivo della Quaker State 400 ad Atlanta:  1 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 260 giri 2 - Ross Chastain (Chevy) &ndash; Trackhouse - 260 3 - Austin Cindric (Ford) &ndash; Penske - 260 4 - Erik Jones (Chevy) - Petty GMS - 260 5 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Penske - 260 6 - Daniel Suarez (Chevy) &ndash; Trackhouse - 260 7 - Justin Allgaier (Chevy) &ndash; Spire - 260 8 - Aric Almirola (Ford) &ndash; Stewart-Haas - 260 9 - Cole Custer (Ford) &ndash; Stewart-Haas - 260 10 - Harrison Burton (Ford) &ndash; Wood - 260  In campionato  1. Elliott 684; 2. Blaney 637; 3. Chastain 634; 4. Larson 579; 5. Kyle Busch 569. &nbsp; 

Terza vittoria dell&#39;anno&nbsp; e prima in Georgia per il pilota del team Hendrick

Nascar: ad Atlanta Elliott vince in casa

Era scritto nella storia che Chase Elliott avrebbe dovuto vincere presto la sua prima gara del 2020. Settimana scorsa, era stato un errore di Kyle Busch a privarlo del successo a Darlington. Qualche giorno fa, una mossa strategica nel finale si era rivelata sbagliata nella 600 miglia di Charlotte. Stavolta, nella prova da 500 chilometri sempre sulla storica pista del North Carolina, il pilota del team Hendrick &egrave; arrivato fino alla fine, passando un Kevin Harvick in crisi di grip con 22 giri al termine e dominando tutte le ultime fasi. A resultare decisiva, l&#39;alchimia tra il pilota ed il suo capo-macchina, con aggiustamenti di set-up bene assestati nelle varie soste.  Anche la corsa di ieri &egrave; stata disturbata dal maltempo. Dopo essere stata posticipata di un giorno, la Alsco 500 &egrave; stata anche interrotta per oltre un&#39;ora a causa dei fulmini della Depressione Tropicale Bertha, e probabilmente anche questo aspetto di gestione dei cambiamenti ha giocato un ruolo nella necessit&agrave; di adarrare gli assetti al meglio tra una sosta e l&rsquo;altra.&nbsp;    Alle spalle di Elliott si &egrave; piazzato Denny Hamlin, anche lui costantemente in lotta al vertice, pur se orfano del suo capo-macchina titolare, sospeso per il distacco di un panetto di zavorra nella prova precedente. Il pilota di Joe Gibbs non ha avuto per&ograve; la performance per mettere in discussione il successo. Terzo ha completato la gara Ryan Blaney, davanti a Ricky Stenhouse. Quinto posto invece per Kurt Busch, seguito dagli altri alfieri Penske Joey Logano e Brad Keselowski. Solo decimo Harvick, con alle spalle Jimmie Johnson. Il primo traguardo intermedio era stato vinto da Logano, mentre il secondo stage &egrave; andato ad Alex Bowman, finito poi da solo nelle barriere.  &nbsp;  Una foratura ha invece penalizzato Kyle Busch, campione in carica, in una gara in cui non aveva trovato un buon compromesso. Ancora un errore invece per Matt Kenseth, in difficolt&agrave; al ritorno dopo oltre un anno di assenza.  &nbsp;  L&rsquo;ordine di arrivo della Alsco 500 di Charlotte:  1 - Chase Elliott (Chevy Camaro) &ndash; Hendrick &nbsp;- 208 giri  2 - Denny Hamlin (Toyota Camry) &ndash; Gibbs &nbsp;- 208  3 - Ryan Blaney (Ford Mustang) &ndash; Penske &nbsp;- 208  4 - Ricky Stenhouse Jr. (Chevy Camaro) &ndash; JTG &nbsp;- 208  5 - Kurt Busch (Chevy Camaro) &ndash; Ganassi &nbsp;- 208  6 - Joey Logano (Ford Mustang) &ndash; Penske &nbsp;- 208  7 - Brad Keselowski (Ford Mustang) &ndash; Penske &nbsp;- 208  8 - Austin Dillon (Chevy Camaro) &ndash; Childress &nbsp;- 208  9 - Martin Truex Jr. (Toyota Camry) &ndash; Gibbs &nbsp;- 208  10 - Kevin Harvick (Ford Mustang) &ndash; Stewart &nbsp;- 208 

Il pilota del team Hendrick&nbsp;vince il duello con&nbsp;Kevin Harvick e porta a casa il primo successo dell&#39;anno

Nascar: dopo la tempesta arriva Elliott&nbsp;

Chase Elliott ha riportato al successo il team Hendrick nel secondo dei tre appuntamenti 2019 della Nascar su circuiti stradali. A Watkins Glen, il ventitreenne figlio d&rsquo;arte ha messo in scena una netta superiorit&agrave; durante tutta la corsa, in cui gi&agrave; aveva conquistato il successo nel 2018. Sul saliscendi dello stato di New York, una safety-car nel finale aveva dato a Martin Truex Jr, unico rivale in grado di impensierire il vincitore, la chance di riavvicinarsi. Elliott, che gi&agrave; in qualifica aveva segnato una netta pole, l&#39;ha per&ograve; regolato subito in ripartenza, non senza una sportellata. Negli ultimi due passaggi il confronto &egrave; stato ravvicinato, ma al traguardo del 90esimo giro Elliott ha concretizzato la propria serata di grazia. Per lui si tratta della seconda affermazione dell&#39;anno dopo quella di Talladega.  Terzo e quarto posto per due dei compagni di Truex al team Gibbs, Denny Hamlin ed Erik Jones, che non sono per&ograve; stati mai in grado di segnare tempi comparabili con quelli del duo di testa. La corsa ha portato alla luce anche diversi confronti a suon di &ldquo;colpi proibiti&quot; che hanno causato attriti tra i vari piloti. Kyle Busch ne &egrave; stato protagonista primario. Finito in testacoda nelle prime battute dopo un contatto con William Byron, ha reagito spedendo il rivale nell&#39;erba. Byron, a sua volta, l&#39;ha tamponato per ripicca, danneggiando per&ograve; di pi&ugrave; la propria vettura.  Nel finale, Busch si &egrave; &ldquo;scornato&quot; anche con Darrell Wallace che, indispettitosi per la sportellata ricevuta dal rivale, l&#39;ha spedito in testacoda: questa &egrave; stata proprio la causa dell&#39;ultima safety-car. Anche Jimmie Johnson ha avuto da ridire per una toccata con Ryan Blaney, poi quinto al traguardo. Il pluricampione californiano, invece si &egrave; piazzato diciannovesimo, perdendo punti che potrebbero rivelarsi decisivi per l&rsquo;accesso ai playoff. Ottimo sesto posto invece per il ventottenne Matt DiBenedetto, che sfruttando al meglio il pacchetto &quot;satellite&quot; Gibbs del team Leavine, continua a migliorare e mettersi in luce. Non in giornata invece Brad Keselowski e Joey Logano, compagni di Blaney al Team Penske.  In generale, litigi in pista a parte, la gara si &egrave; rivelata abbastanza lineare anche in termini di strategie, che si sono alla fine equivalse, mantenendo al vertice coloro che si erano sempre messi in mostra durante il weekend.    L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della GoBowling at the Glen (top-10):  1 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 90 giri  2 - Martin Truex Jr (Toyota) &ndash; Gibbs - 90  3 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 90  4 - Erik Jones (Toyota) &ndash; Gibbs - 90  5 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Penske - 90  6 - Matt DiBenedetto (Toyota) &ndash; Leavine - 90  7 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 90  8 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 90  9 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 90  10 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Ganassi &ndash; 90  In campionato (Proiezione playoff)  1. Kyle Busch 2043; 2. Truex 2028; 3. Logano 2027; 4. Hamlin 2025; 5. Keselowski 2024. 

Tra i sali e scendi dello stato di New York il pilota del team Hendrick, nel&nbsp;secondo dei tre appuntamenti 2019 su circuiti stradali, batte le Toyota di Martin Truex Jr&nbsp; e&nbsp;Denny Hamlin

3 risultati per 'Chase Elliott'

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