Oggi, gioved&igrave; 21 novembre, Francesco &ldquo;Ciccio&rdquo; Misasi avrebbe compiuto 79 anni. Ed &egrave; giusto e bello ricordarlo, a un anno e mezzo dalla scomparsa, avvenuta in un incidente stradale, perch&eacute; continua a rappresentare una delle figure pi&ugrave; appassionate, conosciute e valide nell&rsquo;ambiente delle corse cosentine e non solo.&nbsp;  Veteranissimo delle salite, classe &rsquo;40, aveva staccato la licenza a venti anni, debuttando in quella che sarebbe poi divenuta una delle sue gare simbolo, ossia la &ldquo;Coppa Sila&rdquo;. Subito un secondo posto all&rsquo;esordio e da l&igrave; in poi tante soddisfazioni e giornate memorabili. Tanto che proprio la Coppa Sila lo vede nel suo albo d&rsquo;oro esattamente a pari merito di vittorie con il leggendario Domenico Scola, anche se c&rsquo;&egrave; da puntualizzare che lo stesso Ciccio di presenze in gara ne ha sommate ben meno di &ldquo;don Micuzzo&rdquo;, non a caso ricordato come &ldquo;Il Lupo della Sila&rdquo;.&nbsp;  Al di l&agrave; dell&rsquo;epilogo prematuro e sfortunato della sua vita, la carriera di Francesco va ricordata oltre che per qualit&agrave; anche per quantit&agrave;, in quanto nel 2017 Misasi era ancora in ballo con l&rsquo;amata Osella 3000 cc, a sfogare una passione infinita destinata a perpetuarsi, esattamente come il ricordo che ha lasciato negli appassionati cosentini e, in particolare, tra gli aficiondos delle salite. 

<p style="margin: 0px; font-size: 14px; line-height: normal; font-family: Times;">Scomparso nel 2018, il veterano delle salite cosentine resta uno splendido esempio di &ldquo;Cuore da Corsa&rdquo;</p> 

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“Ciccio” Misasi, un esempio che non si dimentica