Finisce qui la Sprint Qualifying del GP d&#39;Italia! Grazie per aver seguito la diretta con Autosprint!  Appuntamento a domani alle ore 15 con la gara in diretta da Monza!   Ecco la classifica finale della Qualifica Sprint del GP a Monza, che sar&agrave; la griglia di partenza della domenica:     LA POLE POSITION VA A VERSTAPPEN!!  Doppietta della Red Bull con Max che dopo la vittoria a Silverstone, bissa il successo anche a Monza!  &nbsp;   Max Valtteri #ItalianGP #F1Sprint pic.twitter.com/Y0BZ9ReUsa &mdash; Formula 1 (@F1) September 11, 2021   &nbsp;   PRIMA LA MERCEDES CON BOTTAS   Peccato che non andr&agrave; a lui la pole position di domani del GP d&#39;Italia. Anche se il finlandese non ha sbagliato nulla ed &egrave; arrivato primo alla bandiera a scacchi, paga carissima la sostituzione della power unit dopo l&#39;incidente al via del GP in Olanda. Bottas partir&agrave; ultimo in griglia per scontare la penalit&agrave;.   Bottas resta al comando nonostante gli attacchi di Verstappen   ULTIMO GIRO!   Incredibile Ricciardo che &egrave; 3&deg; dietro Max e Valtteri   DUE GIRI AL TERMINE DELLA QUALIFICA SPRINT   Giro 16: Hammer non ci sta a rimanere 5&deg;: &egrave; a 9 centesimi da Norris   Giro 15:&nbsp; 2 secondi e 111 centesimi il distacco tra Bottas e Verstappen   Grande prestazione di Giovinazzi, che si difende benissimo e blinda l&#39;8&deg; posto tra una Ferrari e una Red Bull   Giro 14: solo 4 giri alla fine della&nbsp; Qualifica Sprint   Giro 13: Perez e Stroll sotto investigazione per il sorpasso del messicano ai danni dell&#39;Aston Martin in curva 1   Nuovo giro veloce di Verstappen   Giro 11: Stroll e Alonso, che lotta ma tra i due litiganti vince Perez, che ora &egrave; 9&deg;   Giro 10  La top 10  Bottas, Verstappen, Ricciardo, Norris, Hamilton, Leclerc, Sainz, Giovinazzi, Perez e Stroll   Giro 9: Hamilton &egrave; 5&deg;, via radio si lamenta per la velocit&agrave; delle McLaren. Non riesce proprio a mettree nel mirino Norris  &nbsp;   LAP 8/18  Norris is still too far off for Hamilton to attack #ItalianGP #F1Sprint pic.twitter.com/Y9QdWaIIeO &mdash; Formula 1 (@F1) September 11, 2021   &nbsp;   Giro 8: quasi due i secondi di differenza tra Bottas e Verstappen   Le Ferrari indietro: Leclerc &egrave; 6&deg;, Sainz 7&deg;  &nbsp;   Halfway into #F1SPRINT ? #Charles16 is currently P6 and #Carlos55 P7. #ItalianGP pic.twitter.com/1D2pvGngqA &mdash; Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) September 11, 2021   &nbsp;   Giro 7: 1:23.592 &egrave; di Bottas, il giro veloce   Giro 6: La Mercedes del finlandese &egrave; al comando davanti a Verstappen e Ricciardo   Giro 4: BANDIERA VERDE! Riparte la Qualifica Sprint a Monza   La FIA fa sapere che non ci sar&agrave; alcuna investigazione per il crash tra Gasly e la McLaren di Ricciardo   Pessima partenza di Hamilton: da 2&deg; a 5&deg;   Tsunoda ai box per il cambio d&#39;ala   Problemi anche per Tsunoda e Kubica, l&#39;altra AlphaTauri si scontra con l&#39;Alfa Romeo, che si gira, dopo&nbsp; esser stati coinvolti nell&#39;impatto di Gasly   BANDIERA GIALLA E SAFETY CAR IN PISTA  &nbsp;   LIGHTS OUT ?????????? ??????????  A frantic start. Gasly goes off at the Curva Grande. He&#39;s radioed to the team that he&#39;s ok.  And the Safety Car comes out #ItalianGP #F1Sprint pic.twitter.com/uOT2mbxTaX &mdash; Formula 1 (@F1) September 11, 2021   &nbsp;   Giro 2: INCIDENTE PER GASLY! Il francese dell&#39;AlphaTauri va a muro. Inizia malissimo il GP d&#39;Italia per il vincitore della in carica a Monza   Giro 1: Bottas mantiene il comando della gara davanti a Verstappen e Hamilton   PARTITI! Iniziano ora i 18 giri della Qualifica Sprint   Giro di formazione per le monoposto! A sventolar la bandiera &egrave; stato Marcel Jacobs, medaglia d&#39;oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nei 100 metri piani  Buon pomeriggio! Si parte tra poco meno di 5 minuti: la gara, ricordiamo si corre sulla distanza di 100 km, ovvero 18 giri sul circuito di Monza!  Segui qui il live della Qualifica Sprint del GP di Monza:    &nbsp;   La Formula 1 &egrave; pronta per il bis della Qualifica Sprint, nuovo format che ha esordito per la prima volta della sua storia nello scorso GP di Gran Bretagna. Ci saranno delle belle nella sorta del piccolo Gran Premietto che andr&agrave; in scena dalle 16.30 all&#39;Autodromo di Monza per il sabato che precede il GP d&#39;Italia.  Come a Silverstone anche oggi, le posizioni d&#39;arrivo alla fine dei 100 km, senza pit stop e limiti di utilizzo del carburante, previsti serviranno per formare la griglia di partenza della gara di Monza. Ai primi tre piloti verranno assegnati rispettivamente dai 3 ad un punto, che verranno poi sommati a quelli del GP.  Per quanto riguarda le mescole da utilizzare, c&#39;&egrave; libert&agrave; assoluta per ogni team. Secondo Mario Isola, racing manager Pirelli, i top team sceglieranno di partire con le medie oggi pomeriggio, per trarre il massimo vantaggio.  Dopo la vittoria di Max Verstappen a chi andr&agrave; la seconda Sprint Qualifying? Rimani aggiornato minuto per minuto con la diretta qui su Autosprint che partir&agrave; dalle 16. Ma intanto ripassa qui l&#39;ordine di partenza con la griglia completa!  &nbsp;  &nbsp; 

Segui dalle 16.30 con Autosprint la cronaca&nbsp;minuto per minuto con commenti e risultati della seconda Sprint Qualifying del Mondiale di F1 2021

LIVE GP Italia, segui la diretta della Qualifica Sprint a Monza

Grandi emozioni nel primo giro del Gran Premio d&#39;Italia. Kimi Raikkonen ha mantenuto il comando alla partenza, alla sue spalle contatto tra la Mercedes di Lewis Hamilton e la Ferrari di Sebastian Vettel alla variante della Roggia. Il tedesco ha danneggiato l&#39;ala della sua monoposto ed &egrave; stato costretto a tornare ai box per un pit stop. ( credit images-sutton.com )

Formula 1 Monza, il contatto tra Hamilton e Vettel: foto

Una delle cose pi&ugrave; belle di questo campionato mondiale, comunque vada a finire, l&rsquo;abbiamo gustata in Tv durante la diretta del Gran Premio d&rsquo;Italia a Monza.&nbsp;Nel finale un eccitato tecnico McLaren al muretto via radio dice a un Alonso scoglionato e destinato a un misero 14esimo posto: &laquo;Se tieni un buon ritmo e con le nuove gomme possiamo andare a prendere la Haas di Grosjean (in quel momento avanti di tre posizioni)&raquo;. E Nando a sorpresa se ne esce in mondovisione con un amaro, memorabile, disilluso e trionfante &ldquo;Ahahahahah!&rdquo;, che neanche una strafiga beffarda su Facebook a un corteggiatore maldestro.  Ecco, per una volta, questa, penso sia giusto riconoscere ad Alonso una caratteristica distintiva che lo rende piuttosto diverso dagli altri boys del Circus: non &egrave; finto. Non &egrave; di plastica. Di pi&ugrave;. Non sa e non vuole starsene zitto. Ha un&rsquo;anima. Pensa ci&ograve; che dice e poi neolatinamente dice ci&ograve; che pensa, assumendosene puntualmente la responsabilit&agrave;. Se qualcosa gli sta sul gozzo, prima o poi la sputa fuori, costi quel che costi. E a forza di ingoiare a torto o a ragione rospi, &egrave; entrato ormai nella fase due della disillusione matura: quella del sarcasmo istantaneo, del motto di spirito che da solo vale un&rsquo;intervista di quattro pagine a cuore aperto.  Intendiamoci, nella sua carriera Nando non ha mai rischiato di diventare santo o terziario francescano, tanto che in diretta &egrave; stato zitto-zitto e muto testimone solo due volte: durante la spy story McLaren e nel crash-gate Renault, quindi probabilmente non ha un bel ricordo dei suoi rari silenzi; anche se poi, come si dice, s&rsquo;&egrave; dimostrato brillantemente collaborativo nelle indagini e estraneo al concepimento diretto dei disegni pi&ugrave; antisportivi, perpetrati dall&rsquo;altrui e malimpiegato ingegno.&nbsp;  Fatto sta che in un mondo della Formula Uno improntato al bla bla dei piloti, al chiacchierare senza mai dire nulla davanti a selve di microfoni compiaciuti e compiacenti, all&rsquo;abile dribblare qualsiasi situazione e qualsivoglia malessere, lo spagnolo continua gloriosamente a rappresentare un caso a s&eacute;.  Un personaggio sopra le righe, puntualmente polytically poco correct e incline a dire para-para la sua verit&agrave;. Incazzato, incazzoso, diretto ma pure pronto a pagare il conto della sua sincerit&agrave;.  Il suo &egrave; uno dei talenti pi&ugrave; sopraffini visti all&rsquo;opera nella Formula Uno degli ultimi 20 anni. &Egrave; partito da zero, &egrave; cresciuto e ha vinto due mondiali, quando classe voleva che ne avrebbe potuti ghermire altri due senza rubare alcunch&eacute;, correndo per la Ferrari.  In vita sua ha tenuto testa e messo pressione dall&rsquo;interno a Renault, McLaren e Ferrari, non curandosi mai di starsene buono a fare il compitino.&nbsp;  Dopo tre lustri in F.1 s&rsquo;&egrave; tagliato molti ponti, tanto che resta uno dei migliori, ma tra i big &egrave; tuttavia il solo perfettamente consapevole che con ogni probabilit&agrave; non vincer&agrave; mai pi&ugrave; un Gran Premio in vita sua, fatti salvi strani scherzi del destino.  Per&ograve; Alonso &egrave; uno dei pochi nella storia della F.1 moderna a dire &ldquo;I did it my way&rdquo;: ho fatto tutto a modo mio. Con assolo da leggenda tenorile e stecche mica piccole, mai mai e poi mai rassegnato a cantare in coro, in modo mediocre e perbenino.  Per questo quella risata a 300 all&rsquo;ora vale oro. Quale ultimo grido di libert&agrave; di uno che ha saputo vivere, vincere e perdere in questa Formula Uno, nel bene e nel male restando se stesso.&nbsp;  &nbsp; 

L&rsquo;ironia sarcastica a 300 all&rsquo;ora &egrave; un valore aggiunto di questa F.1

Formula 1, la risata di Alonso ultimo grido di libert&agrave;

&laquo;Grazie ragazzi &egrave; stato il massimo&raquo;. Appena passata la bandiera a scacchi e riportato la Ferrari sul podio Sebastian Vettel via radio ha ringraziato la squadra col suo italiano che migliora giorno dopo giorno. Anche un terzo posto pu&ograve; far ritrovare il sorriso se l&igrave; davanti ci sono due Mercedes che appartengono a un&rsquo;altra galassia. &Egrave; un mega-spot per la Formula Uno la folla di Monza, d&agrave; la carica, anche dal gradino pi&ugrave; basso &egrave; bello partecipare.&nbsp;  Oltre una stretta di mano e una firma per il futuro solo rimandata c&rsquo;&egrave; un Gp d&rsquo;Italia che riempie tribune e cuore. &Egrave; un vero e proprio spettacolo che se ne frega dei cavilli burocratici e dipinge di rosso il tempio della velocit&agrave;. L&rsquo;immagine della folla che invade la pista e incendia la festa sul podio &egrave; un classico che chiude il week end lungo in Brianza. E ogni volta fornisce spunti di riflessione e argomenti sui quali discutere. Un eccezionale abbraccio al quale &egrave; difficile resistere che va oltre ogni bandiera ma che rende orgogliosi noi italiani appassionati di corse.&nbsp;  Gi&agrave;, l&rsquo;orgoglio tricolore. Ce n&rsquo;&egrave; stato in abbondanza anche per Antonio Giovinazzi che anche a Monza ha fatto spellare le mani dagli applausi. Dopo un primo interesse di Marko, ora &egrave; la Ferrari a offrirgli&nbsp;una sessione sul simulatore. Se la prova avr&agrave; un esito positivo, il pugliese entrer&agrave; a fare parte del programma FDA e gi&agrave; entro la fine dell&rsquo;anno potrebbe debuttare nel venerd&igrave; di un Gp - Austin o Messico - al volante di una Sauber. Poi la Ferrari dovr&agrave; scegliere se portare avanti la carriera di Giovinazzi oppure quella di Leclerc, attualmente pilota di riserva della Haas. A Monza Leclerc ha mostrato segni di nervosismo, provocando una collisione con il compagno di squadra Fukuzumi in Gp3. Ma ora le possibilit&agrave; di vedere Giovinazzi in F.1 dal 2017 sono sensibilmente aumentate. Sempre a Monza gli italiani hanno recitato un ruolo da protagonisti nella Porsche Supercup: Cairoli ha vinto, Drudi (terzo) ha convinto. Il finale della loro gara &egrave; stato davvero palpitante. Bravi entrambi a mantenere nervi saldi.&nbsp;  Ma c&rsquo;&egrave; dell&rsquo;altro. Vincendo sulle rampe della Ilirska Bistrica, in Slovenia, Simone Faggioli si &egrave; laureato per la nona volta in carriera campione europeo delle salite. Nove volte come il mito Mauro Nesti che adesso il pilota fiorentino ha raggiunto a livello di titoli conquistati sulle montagne del vecchio Continente. &laquo;L&rsquo;ho detto tante volte anche a Simone: un talento come lui in queste corse &egrave; sprecato. &Egrave; forte e non avr&agrave; problemi a conquistare valanghe di titoli&raquo;, raccont&ograve; un giorno il pilota di Bardalone scomparso nel novembre del 2013. &laquo;Solo a pensare di venire avvicinato a Mauro mi fa venire i brividi, per me Nesti &egrave; sempre stato un idolo&raquo;, ha ripetuto pi&ugrave; volte Faggioli. Ora il suo nome compare nell&rsquo;albo d&rsquo;oro dell&rsquo;Europeo della Montagna tante volte quanto quelle di Super-Mauro, l&rsquo;orgoglio perenne di una specialit&agrave; nella quale Simone ha ancora tanta voglia di imitarlo. 

Oltre il dominio Mercedes il Gp d&rsquo;Italia &egrave; lo spot di una grande passione. Ma sono anche altre le imprese che meritano attenzione. Da Giovinazzi a Faggioli, storie tutte da leggere

Orgoglio tricolore&nbsp;e passione sconfinata

I &quot;padroni di casa&quot; Vettel e Raikkonen, il leader Hamilton e lo sfidante Rosberg, i piloti Red Bull e tutti gli altri protagonisti della Formula 1 hanno preso confidenza con il cirucito di Monza, dove il 4 settembre si corre il GP d&#39;Italia 2016

F1 Monza, i piloti arrivano in pista

Nel Gp del Belgio sono successe un paio di cose semplici. Finalmente si &egrave; tornati a correre su un circuito vero e, coincidentemente quanto sorprendentemente, il collegio dei commissari, per la prima volta dopo anni luce, ha adottato un comportamento non intromissivo nelle faccende di gara.  Cominciamo dal punto uno.&nbsp;  La Formula Uno ha disperato bisogno di tracciati come Spa. Possono essere tanti i guai del Circus, ma &egrave; sufficiente riaccendere i motori su un posto cazzuto e improvvisamente tornano sfide vere, curvoni da brivido, sorpassi ignoranti e incidenti cattivi causati da errori non perdonati, in un anfiteatro naturale caratterizzato da rischio ragionevole.&nbsp;  La F.1 &egrave; questo e dovrebbe essere solo questo.&nbsp;  Il resto, il glamour, il gossip, il wrestling, le sciarade gommose, l&rsquo;hospitality show e il paddock club sono cose che esalterebbero tutt&rsquo;al pi&ugrave; Alfonso Signorini o Simona Ventura, non certo i duri e puri del Motorsport.  E, come potete vedere, in questa rubrica non si predica sterile nostalgia per il passato, ma semmai nostalgia per un presente agonistico rarissimo, episodico ma attualissimo. Dieci, cento, mille Spa.  Andiamo al punto due.  Il protagonista del giorno &egrave; Max Verstappen, non tanto e non solo nell&rsquo;incidente del via, ma anche e soprattutto per il successivo comportamento di gara e nelle dichiarazioni post-corsa, il tutto dichiaratamente intimidatorio nei confronti di Kimi Raikkonen e la Ferrari, nonch&eacute; palesemente teso a lavare la presunta offesa ricevuta, creando a suo dire le condizioni per scendere a vie di fatto.  Chiariamoci: stare a parlare accapigliandosi su quello che &egrave; successo alla frenatina della Source tra i tre boys &egrave; tempo perso.&nbsp;  Quello &egrave; solo un episodio istantaneo che lascia il tempo che trova.  La vera morale, valida da qui in poi ma intuibile anche prima, &egrave; un&rsquo;altra.&nbsp;  Max Verstappen &egrave; uno velocissimo e, quel che pi&ugrave; conta, malgrado i 18 anni, possiede, unitamente a capacit&agrave; di guida sopraffine, una personalit&agrave; tracimante, alle soglie dell&rsquo;arroganza pura, e un istinto naturalmente prevaricatore, da vera bestia da corsa.&nbsp;  Cose molto belle e molto brutte, tutte fuse insieme, come capita tra i rarissimi animali da corsa che appaiono sui tracciati una volta ogni dieci anni.  Max crede infinitamente in se stesso e chiede ferocemente rispetto, lanciando segnali agonisticamente e dialetticamente piuttosto spaventosi. Questo &egrave; il punto.  Okay, faccia pure. La cosa si fa maledettamente interessante.  Ora tocca ai colleghi, da Monza in poi, dimostrare che non lo temono affatto.  Bene ha fatto il collegio dei commissari a non intervenire e benissimo ha fatto la Ferrari a non protestare scompostamente piangendo per la presunta bua ricevuta.  Se c&rsquo;&egrave; qualcosa da chiarire sul piano degli equilibri comportamentali collettivi - una questione complessa e affascinante, che va ben al di l&agrave; di una toccatina al tornantino -, verr&agrave; fatto soprattutto in pista, dalla prima frenata di Monza in poi. Tra piloti.  Perch&eacute; vedete, magari Max Verstappen ha davvero bisogno di una lezione, forse sta esagerando, eppure ancor di pi&ugrave; la F.1 ha bisogno di qualcuno che corre fuori dal coro e che, semmai, la lezione a dargliela, pur muovendosi nel lecito, non siano i commissari preposti con un&rsquo;ordinanza, ma i colleghi in pista, se hanno le capacit&agrave; e le palle di farlo.  In poche parole, se alla prossima si ritrova ad assaggiare un cartellone pubblicitario a Biassono, poi non si deve lamentare. Di pi&ugrave;. I commissari dovranno restare tranquilli e lasciar correre, perch&egrave; non &egrave; possibile che a ogni collegio corrisponda un atteggiamento giurisprudenziale diverso. Altrimenti le parole di Jacques Villeneuve, che vede Max pompatissimo e protetto, acquisterebbero senso profetico.&nbsp;  Il gioco maschio dev&#39;essere consentito a tutti o a nessuno. Se no, se il vino &egrave; truccato, le bevute non sono pari e l&#39;oste frega, la taverna vale poco.  Il pi&ugrave; classico spirito della F.1 vuole che la questione del rispetto sull&#39;asfalto tra piloti scaturisca dal confronto diretto tra loro, perch&eacute; in questo le belve da corsa sono come gli animali della foresta: ruggiscono, attaccano, mordono o subiscono, si ritraggono e poi capiscono.  A uno come Jack Brabham non conveniva rompergli le palle. E a Nigel Mansell neppure. Ayrton Senna lo cap&igrave; non subito ma poi, diciamo da Barcellona 1991, se ne rese conto e cambi&ograve; approccio, divenne pi&ugrave; dolce con lui.  L&rsquo;importante, anche se probabilmente &egrave; irrealistico auspicarlo, &egrave; che i giudici arbitri arbitri non si intromettano troppo, poi sar&agrave; uno spasso vedere come i ragazzi si spiegheranno tra loro.  Cos&igrave; come gli economisti neoclassici dicevano che la mano invisibile del mercato avrebbe messo le cose a posto da sola, cos&igrave; il confronto secco e spietato tra piloti in pista deve, dovrebbe e dovr&agrave; chiarire le dinamiche tra le parti in causa.  Lasciamo che siano gli attributi di chi corre e non i mattinali cartacei da periti assicurativi a stabilire i rapporti di forza e capacit&agrave; tra campioni in lizza. 

Ma il gioco maschio consentito a Verstappen deve essere permesso a tutti

Dieci, cento, mille Spa

&laquo;Che cosa bisogna fare adesso? Semplice, dobbiamo girare pagina e guardare a Monza, che &egrave; il nostro Gp. E comunque, quello che &egrave; accaduto alla prima curva &egrave; sotto gli occhi di tutti&raquo;. Testa bassa e piedi per terra, il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene ai microfoni di Sky guarda oltre il caos che si &egrave; scatenato alla Source subito dopo il via di un agitatissimo Gp del Belgio, un&rsquo;altra corsa che poteva essere e non &egrave; stata, un&rsquo;altra pagina da girare in una stagione di prime curve effimere, crudeli, caotiche. &laquo;Ci vediamo a Monza e l&igrave; secondo me lavoreremo ancora nel modo giusto&raquo;, insiste Arrivabene mentre poco dopo Verstappen parla senza omettere alcun particolare della sua vendetta privata conseguenza del triplice aggancio al primo tornante tra lui, Raikkonen e Vettel. Parole che incendiano la vigilia del Gp d&rsquo;Italia preceduto da un Gp del Belgio vinto da Rosberg davanti a Ricciardo e ad un tenace Hamilton terzo nonostante la partenza dal fondo dello schieramento ma capace di rimontare fino a salire sul podio. Eppure, di tutto questo si parla marginalmente perch&eacute; quando si tocca l&rsquo;argomento Verstappen e lo si unisce alla Ferrari tutto sembra quasi passare in secondo piano.&nbsp;  Da Spa si va a Monza portandosi in dote la polemica della prima curva, quasi un luogo tab&ugrave; per la Ferrari, una ghigliottina per tutte le speranze generate dalle qualifiche a 17 millesimi dalla prima fila. C&rsquo;era timore per questo round nelle Ardenne, la ripresa dopo le ferie coatte e un avvio di stagione difficile. Ma le Rosse avevano dimostrato consistenza. E invece per la quarta volta di fila il Cavallino &egrave; rimasto gi&ugrave; dal podio. Ora si apre la settimana di Monza. E l&rsquo;attesa si fa sentire. A Spa non c&rsquo;era Bernie Ecclestone ma dovrebbe essere comunque presente in Brianza, dove AciSport vorrebbe dare l&rsquo;annuncio per ospitare il Gp d&rsquo;Italia fino al 2021 e garantirsi una buona porzione di futuro.&nbsp;    Esattamente cinquanta anni fa Ludovico Scarfiotti conquistava la vittoria al Gp di Monza. Era il 1966 e da allora pi&ugrave; nessun altro italiano &egrave; riuscito a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio nel Gp d&rsquo;Italia. Chiss&agrave; quanto tempo dovr&agrave; passare ancora prima che possa verificarsi un evento del genere: nel frattempo non resta che fare il tifo per Giovinazzi, Ghiotto e Marciello in Gp2 e Fuoco in Gp3 che proprio sulla pista di casa cercano punti fondamentali per il prosieguo delle loro stagioni dopo un week-end vissuto a Spa davvero su altissimi livelli.&nbsp; 

Dal caos di Spa al Gp d&rsquo;Italia &egrave; una vigilia agitata con le polemiche Verstappen-Ferrari

Formula 1, le pagine da girare&nbsp;prima di Monza

Due volte terzo dietro alle solite imprendibili Mercedes, non &egrave; un risultato da buttare via, pur se ovviamente la voglia &egrave; quella di superarle. Inoltre incoraggia che il distacco sia passato dai 1"588 del mattino ai 0"759 del pomeriggio. Ma naturalmente questo non basta ai tifosi ferraristi n&eacute; a Sebastian Vettel stesso, che in ogni caso vuole rimarcare anche gli aspetti positivi, quali l'assenza di problemi tecnici che altre volte si sono ripercossi anche in gara.  &laquo;&Egrave; stata una buona giornata di lavoro - sottolinea infatti Seb - non abbiamo avuto problemi e siamo riusciti a fare molti giri, che &egrave; sempre positivo. Le qualifiche su questa pista sono molto importanti: la possibilit&agrave; di sorpassare sui lunghi rettilinei aiuta sempre, ma la prima curva &egrave; sempre difficile e partire avanti &egrave; indubbiamente un vantaggio. Purtroppo le prime due vetture sono abbastanza lontane, ma magari domani saremo un po&rsquo; pi&ugrave; vicini e vedremo cosa succeder&agrave; in gara. L&rsquo;attenzione ora &egrave; tutta rivolta alla macchina e a come poter guadagnare qualche centesimo per domani, visto che non siamo completamente soddisfatti. Vedere cos&igrave; tante bandiere gi&agrave; al venerd&igrave; &egrave; molto motivante. Le aspettative sono alte, ma tutto quello che possiamo promettere ai nostri tifosi &egrave; che daremo il massimo&raquo;.  Maurizio Voltini

Bene come posizione, male come distacchi nelle pur incoraggianti prove del venerd&igrave;

F1 Monza: Vettel, serve ancora qualche decimo

Fresco pap&agrave;, se Nico Rosberg &egrave; stato forse distratto un po' da questa lieta novit&agrave;, &egrave; stato pi&ugrave; nella sessione del mattino (a oltre 4 decimi da Hamilton) che non in quella del pomeriggio (solo 21 millesimi di ritardo). Nei commenti a fine prove lui pensa sia alla gara che alla figlia, infatti...  &laquo;&Egrave; sempre bello ritornare qui a Monza. I tifosi sono incredibili e voglio ringraziare tutti coloro che mi ha dato un caloroso benvenuto e i doni per la nascita di mia figlia&raquo;, dice come prima cosa. Ma anche la stessa pista brianzola &egrave; qualcosa che piace a Nico: &laquo;Questa pista &egrave; sempre interessante, con grandi zone di frenata, bassa aderenza, chicane lente e un sacco di tratti ad alta velocit&agrave;. Oggi nella simulazione di qualifica sono stato molto vicino a Lewis. Sembra che sar&agrave; una dura lotta tra i due di noi, quindi non vedo l'ora che arrivi il fine settimana. La nostra macchina &egrave; incredibile qui e anche la potenza Mercedes nella parte posteriore &egrave; forte come sempre&raquo;.  Maurizio Voltini

Il neopap&agrave; pensa comunque sempre anche alla sfida con Hamilton

F1 Monza, Rosberg ringrazia per i doni e per la pista

Un paio di lunghi alla prima chicane, ai quali peraltro ci ha abituati nella sua voglia di misurare il limite superandolo, un controllo ai freni e alla fine davanti a tutti c'&egrave; sempre lui: Lewis Hamilton. Una volta per 463 millesimi, la seconda per soli 21, ma si sa che quel che conta &egrave; la classifica. E infatti anche lui &egrave; molto su di giri: &laquo;Tutto &egrave; andato come da programma, ma oggi &egrave; stata decisamente una buona giornata - spiega Hamilton alla fine delle prove - con solo una piccola pausa per verificare un paio di "picchi" nei dati, ma alla fine &egrave; andato tutto bene. Per&ograve; questa mattina collegavo meglio i due primi settori, cosa che non mi &egrave; riuscita nel pomeriggio, per cui dovrei avere anche margini di miglioramento, vedremo meglio stasera nell'analizzare i dati. Piccole modifiche qua e l&agrave; che potrebbero dare qualcosa di pi&ugrave;, nulla di esagerato. La macchina si comporta bene e la squadra sta facendo un ottimo lavoro, ma la lotta &egrave; sempre intensa e con Nico sempre vicino ci sar&agrave; da battagliare, per mettere assieme un buon weekend&raquo;.  &laquo;Lewis ha dovuto fermarsi per un po' a met&agrave; dei suoi long run - aggiunge il DT Paddy Lowe - per un controllo precauzionale sui suoi freni, ma a parte questo abbiamo fatto tutto quello che era in programma. Oltre a quello normale abbiamo giusto effettuato un po' pi&ugrave; di lavoro sulle gomme, per capire meglio alcune impostazioni leggermente diverse per questa gara, e c'&egrave; stato anche un po' di impegno extra per la calibrazione dei nuovi motoriche abbiamo utilizzato. Ma tutto ok&raquo;.  Maurizio Voltini

Tutto ok con la macchina dopo aver verificato meglio le frenate

F1 Monza, Hamilton pensa di avere altro margine

Da Monza: Roberto Chinchero  Quasi otto decimi nella simulazione di qualifica, ed un secondo nel long-run in configurazione gara. &Egrave; questo il margine che ha messo in campo la Mercedes, equipaggiata questo weekend con la power unit numero 3, contenente le evoluzioni costate al team tedesco 7 gettoni. Manca ancora molto al verdetto finale del Gran Premio d&rsquo;Italia, ma l&rsquo;ipoteca posta dalla Mercedes non poteva essere pi&ugrave; solida. Lewis Hamilton (1&rsquo;24&rdquo;279) &egrave; stato di 0&rdquo;021 pi&ugrave; veloce di Nico Rosberg, ma il tedesco nel suo giro veloce ha perso ben 3 decimi nel terzo settore, sbagliando l&rsquo;ingresso in Parabolica. Per i verdetti finali sulla caccia alla pole position vedremo l&rsquo;esito delle qualifiche di domani, ma la lotta sar&agrave; in &ldquo;famiglia&rdquo;, a Monza pi&ugrave; che altrove. Ancora pi&ugrave; impressionante &egrave; stato il passo gara delle due Mercedes. Quando Hamilton e Rosberg sono scesi in pista per il long-run con gomme soft, il passo &egrave; stato dal 1&rsquo;27&rdquo;2 a 1&rsquo;27&rdquo;8.  Gli avversari pi&ugrave; vicini al tandem dominatore sono stati Vettel e Bottas. Il tedesco della Ferrari ha impressionato per il ritmo con le gomme medie, girando sul piede del 1&rsquo;28&rdquo;4/1&rsquo;28&rdquo;8. Vettel &egrave; stato anche il primo degli &ldquo;umani&rdquo; nella simulazione di qualifica, girando a 0&rdquo;759 dal tempo di Hamilton. La Ferrari (anch&rsquo;essa con una power unit aggiornata, ma con 3 gettoni) si candida al podio, ma come da tradizione &egrave; meglio attendere il sabato per valutare il potenziale velocistico della Williams. Bottas ha comunque concluso un buon long-run, con dieci tornate che lo hanno visto molto costante sul piede del 1&rsquo;28&rdquo;5 con mescola Soft. Vettel e Raikkonen (quinto tempo) sono stati gli unici due piloti non-Mercedes ad accedere alla top-10, un dato molto indicativo su quanto visto oggi a Monza. Si &egrave; confermata la Force India, che ha visto Perez quarto e Hulkenberg quinto, molto performante sul fronte della velocit&agrave; di punta.  Non &egrave; pi&ugrave; una notizia, ma c&rsquo;&egrave; da registrare un'altra giornata da dimenticare per Jenson Button. La nuova power unit (montata nella FP1) ha subito evidenziato dei problemi. Il team &egrave; riuscito a recuperare il motore di Budapest per la sessione pomeridiana, ma una perdita d&rsquo;acqua ha causato un problema elettrico e il pilota inglese &egrave; tornato ai box dopo soli tre giri.

Il weekend del Gran Premio d'Italia &egrave; iniziato sotto il segno di Hamilton e Rosberg. Vettel e la Ferrari si candidano al podio

F1 Monza, analisi: Mercedes fa il vuoto

E&rsquo; il tempio della velocit&agrave; assoluta eppure, quando si parla del Gran Premio d&rsquo;Italia e delle caratteristiche fondamentali per fare il tempo a Monza, tutti sottolineano il lato &ldquo;opposto&rdquo;: la frenata.  La staccata pi&ugrave; violenta &egrave; quella della prima variante, non meno esigenti sono la variante Ascari e la Parabolica.  Un filmato della Brembo in 3D dimostra il lavoro dell&rsquo;impianto frenante sulla pista pi&ugrave; impegnativa del mondiale.  

Un filmato della Brembo in 3D dimostra il lavoro dell&rsquo;impianto frenante sulla pista pi&ugrave; impegnativa del mondiale

VIDEO: Come funzionano i freni su una F1 a Monza

Da Monza: Roberto Chinchero  Sebastian Vettel si &egrave; concesso oggi a Monza il primo vero bagno di folla in &ldquo;rosso&rdquo;. La tradizionale sessione di autografi del gioved&igrave; ha visto centinaia di persone attendere pazientemente nella pit-lane monzese l&rsquo;arrivo dei piloti, ma su tutti uno: Seb. E lui si &egrave; gustato il momento, cercando di accontentare pi&ugrave; fans possibili: tutto sarebbe stato impossibile anche restando a Monza per giorni. &laquo;Ci sono tanti aspetti molto belli che comporta l&rsquo;essere un pilota della Ferrari &ndash; ha commentato Vettel - sono stato tante volte qui a Monza, e ho sentito la passione che si respira. Se riusciremo a fare un buon weekend, e magari a terminare la gara sul podio, credo che sar&agrave; molto bello. Per un bel po&rsquo; di tempo credo che non sar&ograve; pi&ugrave; fischiato, abbiamo lavorato molto duramente per arrivare dove vogliamo essere. Visto che in questa stagione non si &egrave; disputato il Gran Premio di Germania, vivr&ograve; questo weekend come la mia gara di casa&raquo;.  Poco prima, nella conferenza stampa del gioved&igrave;, si era tornati sugli eventi di Spa, e il tedesco si &egrave; detto soddisfatto del lavoro fatto all&rsquo;indomani della gara belga: &laquo;Credo che si siano dette diverse cose non corrette in merito agli eventi dello scorso Gran Premio. Dal mio punto di vista penso di essere stato chiaro, ma ci&ograve; che &egrave; importante &egrave; che abbiamo analizzato bene il problema dopo la corsa, e la Pirelli &egrave; stata collaborativa ed aperta nei nostri confronti. &Egrave; importante imparare da quanto accaduto in Belgio, e guardare avanti per migliorare ovunque sia possibile. In Belgio sono stato uno dei due piloti ad aver avuto un problema, e credo di avere una visione pi&ugrave; chiara di altri colleghi su quanto accaduto. Come dicevo abbiamo analizzato il problema con la Pirelli, ed &egrave; stato un lavoro svolto in modo molto professionale con il comune obiettivo di migliorare la situazione. Oggi guidiamo monoposto veloci e sicure, molto pi&ugrave; di trent&rsquo;anni fa, ma ci sono ancora degli imprevisti che possono accadere. Vogliamo continuare a fare progressi e questo &egrave; pi&ugrave; importante di qualsiasi comunicato stampa&raquo;.  &laquo;Abbiamo nel box un ingegnere della Pirelli, ed ovviamente c&rsquo;&egrave; la massima collaborazione, anche perch&eacute; se non si rispettano certi parametri c&rsquo;&egrave; sempre il rischio di incorrere in sanzioni da parte della Fia. Quindi sarebbe stupido non seguire i consigli che arrivano&raquo;. Gli anni passano, ma quando Vettel torna a Monza non manca mai un commento all&rsquo;epica impresa del 2008. &laquo;Aver vinto qui con la Toro Rosso &egrave; stato un vero miracolo, e di quel weekend non posso che avere dei ricordi positivi. Ora per&ograve; non vedo l&rsquo;ora che inizi questo fine settimana, ma al momento posso solo promettete che daremo il massimo. Quella di Monza sembra una pista semplice solo in apparenza, ma in realt&agrave; &egrave; un tracciato tecnico, soprattutto trattandosi di una pista sulla quale si guida con pochissimo carico aerodinamico. I tifosi si aspettano molto da noi, ma ripeto, al momento possiamo solo promettere il massimo impegno. Daremo tutto&raquo;.

Seb &egrave; tornato sugli eventi di Spa. Si &egrave; detto soddisfatto dell&rsquo;analisi svolta in collaborazione con Pirelli, ma invita a non abbassare la guardia

F1 Monza, Vettel: Migliorare la sicurezza

Sembra muoversi qualcosa sul fronte Gran Premio d&rsquo;Italia a Monza. Le ultime notizie arrivano dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha anticipato la reale possibilit&agrave; &laquo;dell&rsquo;ingresso della Regione Lombardia nella parco di Monza con un investimento esente da imposte&raquo;. A sbloccare l&rsquo;operazione &egrave; arrivato un emendamento discusso e approvato in Senato, sulla neutralizzazione fiscale degli investimenti che verrebbero fatti dalla Regione, che entrerebbe pertanto nella propriet&agrave; del parco e dell&rsquo;autodromo.  Nell&rsquo;ultima seduta del Consiglio regionale, Maroni ha anche commentato: &laquo;Una buona notizia, perch&eacute; queste risorse aggiuntive consentiranno di chiudere la trattativa con Ecclestone e salvare il Gran Premio di Monza. Tutto questo deve essere fatto entro il gran premio (4-6 settembre; ndr), dunque entro i primi di settembre. Ma possiamo farcela&raquo;.  I prossimi passi andranno nella direzione di un incontro &ndash; gi&agrave; oggi o domani &ndash; con il presidente della Sias, societ&agrave; che gestisce l&rsquo;autodromo, Andrea Dell&rsquo;Orto, poi si terr&agrave; un colloquio con i sindaci di Monza e Milano, puntando a &laquo;chiudere l'accordo entro fine agosto ed essere pronti quando arriver&agrave; il gran premio, pronti a vincerlo, perch&eacute; Monza &egrave; Monza!&raquo;.  Fabiano Polimeni

Regione Lombardia pronta a investire e contribuire al salvataggio della gara

F1 Monza, c&rsquo;&egrave; l&rsquo;emendamento sulla defiscalizzazione

Il futuro del Gran premio di Germania Formula 1? Tutt&rsquo;altro che scontato. E con lui anche quello di altre gare europee. Se l&rsquo;edizione 2015 &egrave; saltata, non &egrave; per nulla automatico un ritorno nel 2016 a Hockenheim, che un contratto valido per organizzare la gara con cadenza biennale ce l&rsquo;ha e &ndash; come hanno voluto sottolineare gli organizzatori &ndash;&nbsp;&nbsp; non aveva alcun obbligo di salvataggio dell&rsquo;appuntamento di quest&rsquo;anno, da ospitare al Nurburgring.  A mettere pressione &egrave; Ecclestone, che in riferimento al ritorno in Germania della F1 dice: &laquo;Non fa differenza, tanta gente ha un contratto&raquo;.  Pronta la risposta di Georg Seiler, manager di Hockenheim: &laquo;Abbiamo contratti per il 2016 e 2018, se non saranno rispettati, ci saranno delle conseguenze&raquo;. Nel week end malese, Ecclestone ha anche toccato il tasto dolente della ripartizione dei profitti, delle richieste avanzate agli organizzatori e del conseguente problema caro-biglietti, che porta spalti spesso vuoti negli autodromi. &laquo;Probabilmente hanno ragione&raquo; &ndash; dice relativamente al nesso tra contratti esosi e prezzi dei biglietti in aumento &ndash; &laquo;ma ai team spetta il 62% dei profitti della compagnia (CVC), quindi se guadagna meno, ai team vanno meno soldi&raquo;.  Restando sul tema, torna a parlare Carsten Schumacher relativamente alla situazione del Nurburgring, non escludendo un ritorno della gara, a patto che le condizioni siano differenti, riporta l&rsquo;agenzia Sid. &laquo;Lo sport dev&rsquo;essere sufficientemente attrattivo da portare in pista 80 mila persone, in questo caso si possono finanziare le quote organizzative&raquo;. In Germania si parla di un affare saltato per 15 milioni di euro, ed Ecclestone &egrave; caustico quando commenta: &laquo;Il problema &egrave; stato il Nurburgring, hanno speso un sacco di soldi presi in prestito, che non era necessario spendere, e per di pi&ugrave; non avevano bisogno di chiedere. Si sono dimenticati di restituirli e questo ha creato un po&rsquo; di nodi. Hanno trasmesso un cattivo messaggio&raquo;. Una Formula 1 sempre pi&ugrave; distante dall&rsquo;Europa non &egrave; un problema che sembra riguardare il capo della Fom, che avvisa anche il Gran premio d&rsquo;Italia: &laquo;Se Monza va, va&raquo;. Per poi aggiungere &ndash; relativamente alla crisi nell&rsquo;organizzazione di eventi nel Vecchio Continente -: &laquo;E&rsquo; strano come queste persone scavano pur di trovare soldi per le Olimpiadi, i mondiali di nuoto, quelli di atletica, e Dio solo sa cos&rsquo;altro per fa crescere il paese&raquo;.  f.p.

Hockenheim fa valere un contratto valido per il 2016, mentre sul Gp d&rsquo;Italia Bernie dice. &ldquo;Se Monza va, va&hellip;&rdquo;

15 risultati per 'F1 Monza'

LIVE GP Italia, segui la diretta della Qualifica Sprint a Monza

Formula 1 Monza, il contatto tra Hamilton e Vettel: foto

Formula 1, la risata di Alonso ultimo grido di libertà

Orgoglio tricolore e passione sconfinata