Pantera in cerca di conferma, ancora con il rosa addosso. Livrea diversa, pi&ugrave; bianco accanto al magenta e ai colori dello sponsor principale. Force India VJM11 ha come ambizione massima quella di confermarsi quarta forza del lotto, respingere i big del calibro di McLaren e Renault, provare a ridurre il divario dalle prime tre scuderie. Si &egrave; lavorato con questi obiettivi in mente, a Silverstone. E non si &egrave; disperso il bagaglio di conoscenze guadagnato con la VJM10, rispetto alla quale, la prima specifica di VJM11, si presenta come un&#39;evoluzione. Il direttore tecnico Andy Green ha tratteggiato la filosofia che ha ispirato il lavoro iniziale del team: &laquo;Il DNA della monoposto &egrave; ancora in gran parte quello della macchina dello scorso anno. Abbiamo preso la decisione, un po&#39; di tempo fa, che la specifica del debutto della 2018 avrebbe ruotato intorno quanto appreso con la macchina 2017, ma con tutte le nuove strutture richieste dai regolamenti&raquo;.&nbsp;  Nuove strutture significa, in primis, l&#39;Halo, che ha obbligato tutti a riprogettare il telaio. La configurazione aerodinamica della Force India 2018 conferma il musetto scavato tra piloni di supporto dell&#39;ala e porzione centrale. La colorazione d&agrave; un impatto visivo diverso nel punto di attacco del musetto al cockpit, sempre con un&#39;inclinazione accentuata nella porzione che ospita i cinematismi della sospensione. E&#39; un proliferare di alette, invece, davanti alle pance, dove si segnalano due punti di ancoraggio degli specchietti - con evidenti funzioni aerodinamiche -&nbsp;&nbsp;pi&ugrave; un terzo ricurvo a collegarli accanto al cockpit.  Pance che si abbassano progressivamente verso l&#39;esterno, nella vista frontale, cambia l&#39;apertura delle prese di raffreddamento, mentre i deviatori di flusso verticali replicano i profili e le forme della VJM10, cos&igrave; come i bargeboards dietro le ruote anteriori, abbinati a elementi orizzontali tra loro separati. Invariata la forma dell&#39;airscope.  Sul progetto 2018, Andy Green, aggiunge: &laquo;Si tratta di un punto di inizio, un buon riferimento al quale applicare modifiche piuttosto in fretta. D&agrave; al nostro dipartimento aerodinamico pi&ugrave; tempo per sviluppare la macchina per la prima gara in Australia, piuttosto che dover rilasciare componenti in anticipo per i test.  Abbiamo trascorso molto tempo l&#39;anno scorso, con la VJM10, imparando molte cose e provando diverse idee e concetti. Soprattutto quando abbiamo visto di avere un po&#39; di respiro dai team alle nostre spalle, abbiamo usato molte delle nostre sessioni di libere del venerd&igrave; per questi scopi, lavorando in prospettiva futura. I frutti di questo lavoro saranno evidenti nella parte iniziale della stagione, quando la macchina subir&agrave; dei cambiamenti significativi&raquo;. 

<p>La nuova monoposto rappresenta una base di partenza che, gi&agrave; in Australia, avr&agrave; caratteristiche diverse. Un progetto in evoluzione sui contenuti della VJM10, come spiega il direttore tecnico Andrew Green</p> 

Force India VJM11, teoria dell&#39;evoluzione

L'obiettivo del team nel 2018 è di confermare la posizione di quarta forza nel mondiale, una sfida impegnativa, con il ritorno atteso di McLaren e Renault. Force India VJM11 si presenta ai test di Barcellona con una livrea modificata e soluzioni tecniche evolute rispetto ai concetti del progetto 2017. L'obiettivo è quello di introdurre sostanziali novità da Melbourne in poi, con il dipartimento aerodinamico del team già all'opera

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Force India VJM11, teoria dell'evoluzione

Force India VJM11, nel segno dell'evoluzione: foto