&quot;Questa macchina &egrave; una merda&quot;. Si apr&igrave; cos&igrave;, l&#39;avventura di Niki Lauda con la Ferrari. Un test invernale a Fiorano, la scoperta, da parte dell&#39;austriaco, di quanto il Cavallino Rampante fosse in ritardo dal punto di vista tecnico. E la schiettezza sputata in faccia pure a&nbsp;Enzo Ferrari, che apprezz&ograve; l&#39;audacia e la crudele franchezza di un ragazzo all&#39;epoca neanche 25enne a cui si sarebbe sinceramente affezionato. Tutto ci&ograve;, poco tempo prima della loro prima gara insieme: 13 gennaio 1974, GP Argentina.  Cominciava mezzo secolo fa l&#39;avventura tra Niki Lauda ed il Cavallino Rampante.    Lauda e Ferrari, una scelta sofferta  Era una Ferrari in piena ricostruzione, quella. Non toccava palla da un po&#39; in F1, ed Enzo Ferrari decise, su sostegno di Mauro Forghieri, l&#39;abbandono al Mondiale Prototipi per concentrarsi sulla risalita in F1. La 312 PB avrebbe dovuto attendere 50 anni per avere la sua erede,&nbsp;la straordinaria 499P&nbsp;che ha sbancato a Le Mans 2023, ma questa &egrave; un&#39;altra storia.  La storia, all&#39;epoca, impose sacrifici alla realt&agrave; di Maranello: la F1 si stava velocemente sviluppando e sarebbe stato impossibile tenere il passo in entrambi i due maggiori campionati dell&#39;epoca. O corse di durata, o Circus: non fu facile per Enzo Ferrari, che tuttavia, seppur a malincuore, decise di puntare sulla Formula 1. Avrebbe avuto ragione, senza neanche dover aspettare troppo tempo.  Una Ferrari da rifare  Comunque, tra l&#39;inverno 1973 e 1974, di certezze ce ne sono poche. La Ferrari sta provando a ripartire ed Enzo Ferrari ci prova a modo suo, scommettendo sulle persone che gli danno pi&ugrave; fiducia. Per prima cosa, nell&#39;agosto 1973, ha richiamato dal centro di ricerca di Fiorano Mauro Forghieri,&nbsp;che studia quella che sar&agrave; la rinascita con la 312 T, anche se nel frattempo c&#39;&egrave; da rimettere a posto un po&#39; di cose, tra cui la 312 B3. Per lasciare Forghieri tranquillo al tavolo da disegno e togliergli ulteriori preoccupazioni, il Drake opta per un giovanotto che lo ha colpito per un suo intervento in radio in favore delle corse: il suo nome &egrave; Luca Cordero di Montezemolo e nonostante abbia solamente 26 anni, Ferrari non esita a nominarlo direttore sportivo.  Infine, servono i piloti: via Jacky Ickx ed Arturo Merzario (a cui Forghieri sar&agrave; sempre immensamente grato per il lavoro di sviluppo), dentro intanto Clay Regazzoni. E come secondo pilota? Il suggerimento arriva direttamente da Clay: &quot;Ferrari, in BRM ho corso con questo Niki Lauda. Lo prenda&quot;. E cos&igrave; fu.  Quella del gennaio 1974, insomma, &egrave; una Ferrari che cerca il riscatto puntando su scommesse piuttosto giovani: a parte Regazzoni, classe 1939 e gi&agrave; in l&agrave; con gli anni per essere un pilota, ci sono Forghieri (che nonostante la sua ormai gi&agrave; lunghissima esperienza non ha ancora 40 anni) e soprattutto Montezemolo e Lauda: 26 anni Luca, nemmeno 25 Lauda. Sono le scommesse che piacciono ad Enzo Ferrari, e che gli piacciono soprattutto quando scoprir&agrave; di averle vinte.  Lauda-Ferrari: inizia la riscossa  Al momento del primo GP della stagione 1974, da quel test di Fiorano e la critica aggressiva di Lauda sono passati pochi mesi, eppure la 312 B3 in versione 1974 si presenta a Buenos Aires in condizioni pi&ugrave; che accettabili, con un doppio podio: 2&deg; Lauda, 3&deg; Regazzoni. &Egrave; cos&igrave; che comincia un&#39;annata al di l&agrave; delle aspettative, che vedr&agrave; Regazzoni perdere il titolo solo all&#39;ultima gara. Ma soprattutto, a Buenos Aires 1974, cominciava l&#39;avvincente storia tra Niki Lauda e la Ferrari. Negli anni successivi sarebbero arrivati 3 Titoli Costruttori e 2 Titoli Piloti: ed Enzo Ferrari si compiacque di avere avuto ragione.&nbsp;  Byrne, l&#39;arma segreta della Rossa compie 80 anni 

<p>A Buenos Aires 1974 si apre una nuova era per la Ferrari, che dopo le recenti difficolt&agrave; ha posto le basi per l&#39;imminente riscossa: oltre a Forghieri il Drake inserisce in squadra Montezemolo, Regazzoni e soprattutto Niki Lauda, che sar&agrave; presto iridato con la Rossa</p> 

GP Argentina 1974: 50 anni fa l&#39;inizio dell&#39;era Lauda-Ferrari

        Mentre in Olanda si continua a lavorare per l&rsquo;organizzazione di un Gran Premio di Formula 1 nei prossimi anni, dall&rsquo;Argentina, alle voci nate un anno fa circa un progetto per riportare Buenos Aires in calendario, si sommano quelle di segno opposto di Termas de Rio Hondo. L&rsquo;Olanda conta le candidature forti di Assen e Zandvoort, la seconda preferita da Liberty per la storia ma con non pochi problemi da risolvere &ndash; dalla tracciatura alle infrastrutture d&rsquo;accesso all'impianto &ndash; la prima gi&agrave; con una pista gi&agrave; pronta e destinato a ricevere marginali interventi necessari per accogliere le monoposto nel prossimo inverno, con una cordata di imprenditori ad annunciare il piano di supporto economico che sono pronti a garantire. Dal Sudamerica, invece, la presentazione dell&rsquo;edizione 2019 del Gran Premio di MotoGP a Termas de Rio Hondo &egrave; valsa l&rsquo;occasione per registrare le parole del sottosegretario al Turismo della regione nel nord del paese, Ricardo Sosa, riportate da Marca: &ldquo;La Formula 1 &egrave; un sogno, per&ograve; dobbiamo essere realisti e, in questo momento, restiamo con la MotoGP&rdquo;. Ferrari, la monoposto 2019 si chiamer&agrave; SF-90? Quel realismo da verificare nei progetti degli investitori di Blue Capital, un anno fa a lanciare una roadmap che avrebbe dovuto portare a un accordo quinquennale per correre in Argentina, a Buenos Aires, sul un tracciato Juan e Oscar Galvez modernizzato grazie al supporto economico del governo. Arturo Rubinstein, fondatore e direttore generale della Blue Capital, con eccesso di ottimismo immaginava un gran premio in calendario gi&agrave; quest&rsquo;anno. 24 Ore di Daytona, Alonso: "Avevamo un piano per ogni scenario" Prospettive che non si sono concretizzate, su quello che &egrave; un passaggio, il ritorno nel mondiale dell'Argentina, del quale si discute sin dal 2015, era Bernie Ecclestone, e rinvigorito dall'elezione del presidente Mauricio Macri. L'ultima edizione del GP d'Argentina di Formula 1 (in foto) si &egrave; corsa nel 1998 sull'impianto di Buenos Aires, con vittoria di Michael Schumacher davanti a Mika Hakkinen e Eddie Irvine.       

Tra i progetti di espansione globale della Formula 1, un ritorno in Argentina &egrave; stato discusso fino allo scorso anno. Non sar&agrave; certo nella sede che ospita la MotoGP: "F1 un sogno ma serve realismo"

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GP Argentina 1974: 50 anni fa l'inizio dell'era Lauda-Ferrari

F1 in Argentina, Buenos Aires più di un'idea