        Dal limbo in cui &egrave; rimasto sospeso per 6 mesi all&rsquo;ufficializzazione: il Gran Premio del Vietnam &egrave; rinviato al 2021. Una delle novit&agrave; in calendario, inizialmente programmata nel mese di aprile, &egrave; &ldquo;caduta&rdquo; sotto i colpi della pandemia. Dallo status di &ldquo;rinviato&rdquo; adesso gli organizzatori confermano la cancellazione. Esclusiva: Ferrari, parla Simone Resta Con la definizione delle due gare in Bahrain, prima del finale ad Abu Dhabi, insieme all&rsquo;inserimento in calendario di Imola, Istanbul, Portimao, il calendario 2020 gi&agrave; nei fatti escludeva la possibilit&agrave; di gareggiare sul nuovo impianto realizzato ad Hanoi. Appuntamento al 2021 Non resta che seguire nei prossimi mesi l&rsquo;evolversi della pianificazione pensata da Liberty Media per strutturare un calendario che, come anticipato da Chase Carey, torner&agrave; a una parvenza di normalit&agrave;: gare globali, quindi. Americhe e Asia dove tornare a correre e farlo con il pubblico: una necessit&agrave; anzitutto finanziaria.  Take a tour of the Hanoi Circuit! Stunning drone footage, shot earlier this week, will take you on flying tour of Vietnam&rsquo;s first ever #F1 racetrack: the recently completed Hanoi Circuit. See you in Hanoi on April 3rd - 5th 2020! #VietnamGP #F1VietnamGP pic.twitter.com/vpAJ4Gy4tG &mdash; F1 Vietnam Grand Prix (@F1VietnamGP) March 3, 2020    Gli organizzatori del GP del Vietnam, attraverso l&rsquo;a.d. Le Ngoc Chi, hanno spiegato come &ldquo;non siamo in grado di dare il benvenuto in Vietnam, nel 2020, alla serie del motorsport pi&ugrave; avvincente e prestigiosa del pianeta a causa della pandemia di Covid-19. &Egrave; stata una decisione molto difficile da assumere per tutti noi, in definitiva per&ograve; era l&rsquo;unica possibile dopo aver attentamente esaminato tutti i criteri di sicurezza al pari dell&rsquo;efficienza sotto le attuali condizioni. Vi ringraziamo del supporto e della comprensione durante questo periodo di incertezza&rdquo;. Organizzatori che procederanno con il rimborso dei tagliandi.       

La gara d'esordio ad Hanoi era rimasta finora in uno stato di sospensione formale, poich&eacute; il rinvio al 2021 era nei fatti con le ultime aggiunge al calendario. La F1 punta a una stagione di ritorno alla "normalit&agrave;" il prossimo anno, con gare extracontinentali

GP Vietnam, è ufficiale la cancellazione

        Nel week end che avrebbe dovuto portare la Formula 1 a sbarcare per la prima volta in Vietnam, Hermann Tilke, responsabile del progetto insieme al team di F1 Group, racconta la delusione per il mancato &ldquo;finale&rdquo;, rovinato dalla pandemia di coronavirus. Sebbene sia stato ufficialmente rinviato, tra le tante ipotesi e ricostruzioni circolate dopo Melbourne in merito al calendario che la F1 potr&agrave; mettere in piedi, non manca lo scenario di un rinvio al 2021 dell&rsquo;esordio di Hanoi. L'editoriale del direttore: Tra caldi ricordi e tante speranze All&rsquo;agenzia di stampa DPA, Tilke ha raccontato la delusione per il momento: &ldquo;Fa malissimo perch&eacute; abbiamo lavorato in tanti. Abbiamo ancora ingegneri e architetti sul posto. Cos&igrave; tanto impegno e lacrime versati&nbsp;per quasi un anno e mezzo, perch&eacute; le cose non procedono sempre lisce durante una costruzione&rdquo;. Tra i contrattempi, la necessit&agrave; di modificare la penultima curva del circuito, rispetto al progetto originario, per vincoli legati al territorio. Un circuito che si sviluppa in parte su strade preesistenti, in parte su un&rsquo;area &ndash; quella del paddock &ndash; realizzata ex novo. &ldquo;Fa male che manchi il coronamento di tutto il lavoro. Il momento clou &egrave; quando vedi la prima macchina scendere in pista nel primo turno di prove libere, come il via della gara&rdquo;, ha aggiunto Tilke. Calendario F1, Silverstone pronta a organizzare due GP       

Il circuito di Hanoi avrebbe dovuto ospitare la F1 nel week end. Tilke racconta il dispiacere per il mancato coronamento degli sforzi dei progettisti&nbsp;

GP Vietnam, Tilke: che dolore non vedere le macchine in pista

        Quanto tempo ci vorr&agrave; prima di scoprire il &ldquo;nuovo&rdquo; calendario della Formula 1 2020? Un indizio arriva dagli organizzatori del Gran Premio del Vietnam, rinviato a data da destinarsi, come l&rsquo;appuntamento in Bahrain. Rivolgendosi a quanti hanno gi&agrave; acquisto un biglietto per il week end di gara originariamente in programma dal 3 al 5 aprile, gli organizzatori, nel confermare la validit&agrave; dei tagliandi, hanno indicato in un periodo tra 1 e 2 mesi il tempo necessario perch&eacute; arrivi dalla FIA e dalla Formula 1 la definizione di una nuova data ufficiale.  Take a tour of the Hanoi Circuit! Stunning drone footage, shot earlier this week, will take you on flying tour of Vietnam&rsquo;s first ever #F1 racetrack: the recently completed Hanoi Circuit. See you in Hanoi on April 3rd - 5th 2020! #VietnamGP #F1VietnamGP pic.twitter.com/vpAJ4Gy4tG &mdash; F1 Vietnam Grand Prix (@F1VietnamGP) March 3, 2020    Promoter che sottolinea, nella comunicazione ai tifosi, come il GP del Vietnam abbia subito un rinvio e non una cancellazione, sebbene le indiscrezioni vorrebbero non pochi problemi logistici e di distribuzione dei costi nel riorganizzare in una nuova data il Gran Premio ad Hanoi. L&rsquo;incertezza su quando potr&agrave; partire il campionato &egrave; massima. Monaco resta una flebile speranza perch&eacute; tutto possa iniziare a fine maggio, con la nomination delle gomme regolarmente effettuata da Pirelli, come regolamento impone. Non &egrave; da escludere lo slittamento a giugno, il via da Baku. Destinato al recupero durante la pausa estiva &egrave; il GP d&rsquo;Olanda, mentre secondo quanto riportato da RaceFans.net il Gran Premio di Spagna corre un rischio elevato di cancellazione. Vietnam, speranze sul finale di stagione L&rsquo;esordio della Formula 1 in Vietnam potrebbe, nella migliore delle ipotesi, essere rinviato a fine anno, prima di Abu Dhabi, con tre gare a contendersi i week end tra Interlagos e Yas Marina, che potrebbe slittare di 7 giorni: Vietnam, Bahrain e Cina. Dalla riunione in videoconferenza di squadre, FIA e Formula 1 &ndash; nella giornata odierna &ndash; potrebbero emergere nuove indicazioni sul calendario, tuttavia, come tratteggiato dai promoter vietnamiti, per un&rsquo;indicazione affidabile sulle date dell&rsquo;eventuale recupero passer&agrave; ancora del tempo, in attesa che si stabilizzi lo scenario legato alla diffusione globale del coronavirus. Rinvio norme 2021, Binotto: 'Ferrari pronta, nell'interesse della F1'       

Gli organizzatori sperano nel recupero dell'evento, potrebbe disputarsi a fine anno. Indiscrezioni dicono di un probabile slittamento nel 2021. L'indicazione di nuove date ufficiali sul calendario di F1 si avr&agrave; non prima di un mese

GP Vietnam, ancora 2 mesi prima di conoscere il calendario

        C&rsquo;&egrave; l&rsquo;ufficialit&agrave; su uno scenario inevitabile: il Gran Premio del Bahrain e il Gran Premio del Vietnam sono rinviati a data da destinarsi. Lo ha comunicato la Formula 1 dopo le consultazioni avute con la Federazione e gli organizzatori dei due appuntamenti in calendario, rispettivamente, il 22 marzo e il 5 aprile. &ldquo;La Formula 1, la FIA e i promoter hanno preso queste decisioni per assicurare la salute e sicurezza dello staff in viaggio, dei partecipanti al campionato e dei tifosi, che restano il nostro principale motivo di interesse. GP Australia cancellato, le reazioni dei piloti Formula 1 e FIA continueranno a lavorare da vicino con i promoter in Bahrain e in Vietnam, con le autorit&agrave; locali, per monitorare la situazione e prendere il tempo necessario per studiare la fattibilit&agrave; di potenziali date alternative per ciascun Gran Premio successivamente durante l&rsquo;anno, dovesse migliorare la situazione&rdquo;, spiega la nota diffusa dalla F1. Calendario, quali prospettive? In merito alle alternative per riorganizzare il calendario, si sono affacciate nelle scorse ore diverse opzioni: dall&rsquo;inizio di un mondiale in Azerbaijan, al recupero di alcuni Gran Premi durante la pausa estiva, fino all&rsquo;estensione della stagione oltre la data conclusiva di Abu Dhabi. Senza considerare le valutazioni sul possibile slittamento di un anno dell&rsquo;entrata in vigore delle norme tecniche previste sul 2021. Scenari, sui quali la Formula 1 al momento si limita cautamente a indicare una possibilit&agrave;: iniziare il campionato a fine maggio, in Europa, &ldquo;tuttavia, dato il forte aumento di casi di Covid-19 in Europa negli ultimi giorni, sar&agrave; qualcosa che verr&agrave; regolarmente esaminata&rdquo;. Partenza da Montecarlo Fine maggio, orizzonte indicato dalla F1, week end lungo del Gran Premio di Monaco, in programma il 24. Nelle scorse ore, l&rsquo;ACM ha confermato al momento lo svolgimento dei preparativi in vista del GP. Nella migliore delle ipotesi si partirebbe da Montecarlo, quindi certificando il rinvio dei GP di Olanda e Spagna (recuperabili in estate, durante la sosta, in un "fattibile" back-to-back?). Coronavirus, Formula E sospesa per due mesi &ldquo;La situazione globale relativa al Covid-19 &egrave; fluida e molto difficile da prevedere, ed &egrave; giusto che prendiamo tempo per valutare la situazione e assumere le giuste scelte. Stiamo prendendo questa decisione con la FIA e i nostri promoter, per assicurare la sicurezza di chiunque sia coinvolto in Formula 1 e dei nostri tifosi. Il GP del Bahrain &egrave; una gara avvincente in calendario, non vediamo l&rsquo;ora di tornarci appena potremo. Non vediamo l&rsquo;ora anche di correre la gara inaugurale in Vietnam e portare lo spettacolo della F1 in una delle citt&agrave; pi&ugrave; avvincenti al mondo&rdquo;, ha commentato Chase Carey. FIA, seguiamo i suggerimenti dell'OMS Parole alle quali si aggiungono le dichiarazioni di Jean Todt: &ldquo;Prima cosa, proteggere le persone. Insieme con la Formula 1, la Federazione motoristica del Bahrain, l&rsquo;Associazione del motorsport vietnamita, i promoter locali, rinviare entrambi i GP di Bahrain e Vietnam, come il GP d&rsquo;Australia, era l&rsquo;unica decisione possibile, date tutte le informazioni disponibili al momento. Continuiamo a fare affidamento sugli input e i suggerimenti dell&rsquo;Organizzazione mondiale della Sanit&agrave; e dei governi, lavoreremo insieme a loro in questo periodo imprevedibile, per tutelare tifosi, concorrenti e tutta la comunit&agrave; del motorsport&rdquo;.       

Formula 1 e FIA hanno ufficializzato il rinvio dei prossimi due GP e indicato una data orientativa per iniziare il campionato: fine maggio, quando in calendario &egrave; previsto il GP di Monaco. Nessuna certezza tuttavia, andr&agrave; monitorata l'evoluzione del Covid-19

GP del Bahrain e del Vietnam rinviati, via al campionato a fine maggio

        Mentre l&rsquo;epidemia da coronavirus spinge diversi organizzatori a rinviare gran premi (in MotoGP a Austin) e cancellare ePrix (Jakarta, l&rsquo;ultimo), a Melbourne si resta in attesa dell&rsquo;esito dei tamponi effettuati su alcuni membri di McLaren e Haas, che segnalano potenziali sintomi da contagio. Cosa sar&agrave; dopo il week end di Melbourne, attualmente ancora regolarmente in programma? La Formula 1 voler&agrave; in Bahrain per un gran premio da disputare a porte chiuse, subito dopo sar&agrave; la volta del Gran Premio del Vietnam. Hanoi a rischio? Sulla gara di Hanoi si addensa l&rsquo;incertezza alimentata da rumours apparsi stamani su Twitter, rilanciati da Formula Money, senza tuttavia che dagli organizzatori, n&eacute; dalla FIA, siano giunte note ufficiali. Sarebbe al vaglio la possibilit&agrave; di rinviare il Gran Premio e una comunicazione potrebbe giungere il prossimo 15 marzo. Una voce, al momento priva di un supporto ulteriore. Va detto, tuttavia, come il Vietnam abbia esteso, nella giornata odierna, la sospensione dell&rsquo;accesso nel Paese senza un visto: una misura gi&agrave; assunta in precedenza relativamente a quanti in arrivo da Cina, Corea del Sud, Iran e Italia (in pi&ugrave; con la previsione di una quarantena preventiva di 14 giorni e una certificazione medica al seguito). Adesso, l'ingresso "visa free" &egrave; limitato anche per cittadini spagnoli, tedeschi, francesi, svedesi, britannici, danesi, finlandesi e norvegesi. Inoltre, vista l&rsquo;evoluzione, &egrave; stato previsto che anche i cittadini di nazioni con oltre 500 casi confermati di Covid-19 o nazioni con oltre 50 nuovi casi di contagio al giorno, incorreranno nella stessa misura, di sospensione dell&rsquo;esenzione di richiesta di un visto. Catalogna, tutto lo sport a porte chiuse&nbsp; Su un altro fronte, europeo, tra sport e coronavirus, va registrata la recentissima presa di posizione del presidente della regione della Catalogna, Quim Torra. L&rsquo;agenzia Reuters riporta la decisione di sospendere gli eventi con pi&ugrave; di 1.000 persone e lo svolgimento a porte chiuse di tutti gli eventi sportivi, per un periodo di 15 giorni. &Egrave; del tutto prematuro prospettare scenari sul Gran Premio di Spagna, in programma tra due mesi, il 10 maggio al Montmel&ograve;. Sar&agrave; da seguire lo sviluppo dei contagi nelle prossime settimane in Spagna per capire se i provvedimenti assunti in Catalogna verranno estesi o si concluderanno nel periodo annunciato da Torra. GP Australia, gli orari e la programmazione TV       

Indiscrezioni vorrebbero comunicazioni sul rinvio del GP di Hanoi domenica prossima. In Spagna, eventi con pi&ugrave; di 1.000 persone sospesi e sport a porte chiuse per 15 giorni a partire da oggi

Coronavirus, Vietnam estende lo stop all'accesso senza visto

        &Egrave; un&rsquo;indicazione importante, quella che arriva da Ross Brawn in merito allo scenario di un inizio di mondiale nel quale ad alcune squadre potrebbe essere vietato l&rsquo;ingresso in uno dei Paesi sede di Gran Premio, in virt&ugrave; delle misure adottate per il contrasto al coronavirus: la Formula 1 correr&agrave; solo se tutti i team potranno essere regolarmente in griglia. Si lavora con gli organizzatori per trovare una soluzione soprattutto allo scenario prospettato in Vietnam, ad annunciare un periodo di quarantena preventiva di 14 giorni per chi vorr&agrave; accedere nel Paese con provenienza dall&rsquo;Italia.&nbsp; All&rsquo;agenzia Reuters, Brawn ha chiarito: &ldquo;Se a una squadra dovesse essere impedito l&rsquo;ingresso in un Paese non potremo correre. In alcun modo non pu&ograve; esserci una gara per il mondiale, perch&eacute; sarebbe ingiusto. Ovviamente, se un team decide da s&eacute; di non recarsi a una gara, si tratter&agrave; di una loro decisione. Per&ograve;, laddove gli venisse impedito di recarsi per una decisione del Paese, allora sarebbe difficile poter avere una competizione equa&rdquo;. Australia relativamente tranquilla Mentre in Australia gli organizzatori procedono con i preparativi all&rsquo;Albert Park e hanno fornito rassicurazioni sul regolare svolgimento della gara d&rsquo;apertura, una puntualizzazione del ministro per il Turismo, la Sport e i grandi eventi, lascia un punto di incertezza su quelle che potrebbero essere gli sviluppi futuri: &ldquo;Tutte le indicazioni dalla Formula 1 sono di un Gran Premio che andr&agrave; avanti come da programma. L'editoriale del direttore: Vigilia agitatissima per la Formula 1 Siamo quasi al punto in cui arriveranno tutti nei prossimi giorni. Detto ci&ograve;, riconosco come la situazione sia estremamente dinamica e per certi versi ci siano vicende fuori dal controllo, decisioni prese dal governo o che potrebbero essere assunte all&rsquo;estero. Sono molto fiducioso ma non posso dire nulla con assoluta certezza&rdquo;. Discussioni col Vietnam Pi&ugrave; complessa appare la vicenda legata al Gran Premio del Vietnam, sulla quale Ross Brawn ha ammesso si sta lavorando per trovare una soluzione: &ldquo;Vogliono che si corra la gara ma al tempo stesso vogliono proteggere la popolazione, stiamo considerando quale soluzione possa essere attuata per assicurarci che tutti siano a proprio agio con le disposizioni.  Stanno accadendo molte cose al momento e la situazione cambia quotidianamente, &egrave; difficile potersi pronunciare in modo definitivo adesso ma troveremo delle soluzioni.  La situazione &egrave; molto seria, non voglio minimizzare, stiamo provando a correre le gare e dobbiamo farlo in modo responsabile. Stiamo riducendo al minimo il numero di persone nel paddock, chiedendo alle squadre di inviare il minor numero di persone delle quali hanno bisogno sul campo di gara&rdquo;.       

La posizione della Formula 1 sulle disposizioni locali in materia di coronavirus, di controllo degli accessi, &egrave; chiara: se ad alcune squadre venisse impedito l'accesso non potrebbe esserci un Gran Premio

Coronavirus, Brawn: F1 correrà solo se tutti i team presenti

        Registrate le rassicurazioni degli organizzatori del Gran Premio d&rsquo;Australia, si sposta sul GP del Vietnam l&rsquo;incertezza sul normale svolgimento delle operazioni, legata ai controlli medici per escludere il contagio da Coronavirus e regolare l&rsquo;accesso nel paese per il personale della Formula 1 e delle squadre proveniente dall&rsquo;Italia. Sterzi a parte: Mario, l'ottava meraviglia del Mondo Se la limitazione legata alla richiesta di un visto, vista la sospensione della politica &ldquo;visa-free&rdquo; annunciata il 2 marzo, sembrava essere di minor portata, le ultime disposizioni annunciate in Vietnam, le prescrizioni imposte dall&rsquo;Ufficio nazionale per il turismo, pongono un grande problema logistico. 14 giorni di quarantena L&rsquo;Italia &egrave; tra i paesi sui quali il Vietnam ha deciso, per i passeggeri in ingresso, l&rsquo;esibizione di un certificato medico e una quarantena di 14 giorni prima di poter accedere sul territorio. La sfida logistica potrebbe richiedere una permanenza estesa in Bahrain, posto come l'origine del viaggio resti pur sempre l'Italia. Bahrain, tappa del campionato precedente al GP di Hanoi dove il materiale e i membri delle squadre inizierebbero ad arrivare, come consuetudine, gi&agrave; al marted&igrave; del week end di gara. A corto di personale Un rientro dal Bahrain in Italia, per il personale di Ferrari, Pirelli, AlphaTauri, senza contare i tecnici a servizio di Haas e Alfa Romeo, renderebbe problematico rispettare le misure prescritte dal Vietnam a controllo dei passeggeri in arrivo da aree interessate dalla diffusione del coronavirus. Difficolt&agrave; di gestione del personale e logistiche di non poco conto per le squadre italiane, sulle quali Franz Tost ha dichiarato a Motorsport.com: &ldquo;Se alcune squadre non potessero correre per qualsiasi ragione - non ci ho pensato a questa ipotesi e non sono io che decido - per&ograve; credo che sarebbe ingiusto iniziare la stagione. Sarebbe un grande svantaggio per chiunque&rdquo;, le parole riferite all&rsquo;eventualit&agrave; di controlli e periodi di quarantena preventiva in Australia, escluso il secondo scenario da quanto annunciato dagli organizzatori. Il Gran Premio del Vietnam &egrave; confermato nel suo regolare svolgimento, il 5 aprile prossimo. Le restrizioni decide dall'ufficio vietnamita per il Turismo       

Le ultime disposizioni del Consiglio nazionale per il Turismo dettano 14 giorni di quarantena per i passeggeri in arrivo da Italia, Corea del Sud, Iran e Cina.

GP Vietnam e Coronavirus, quarantena per chi arriverà dall'Italia

        Avanti come da programma, il Gran Premio del Vietnam si correr&agrave; nel week end del 5 aprile. I timori legati alla diffusione del coronavirus non condizionano al momento lo svolgimento della gara ad Hanoi, in un paese che registra uguale numero di contagiati (16) della Germania, simili agli USA e l&rsquo;Australia. Le preoccupazioni che il GP in Vietnam potesse essere a rischio sono aumentate dopo l&rsquo;annuncio della messa in stato di quarantena &ndash; la scorsa settimana &ndash; della citt&agrave; di Son Loi, distante 50 km da Hanoi. GP cruciale sul turismo L&rsquo;amministratore delegato della societ&agrave; che organizza l&rsquo;evento ha confermato all&rsquo;agenzia di stampa AFP il normale programma, come da calendario; parole alle quali sommare le dichiarazioni del vicedirettore del Dipartimento per il Turismo di Hanoi, riportate dai media locali: &ldquo;Non ci sar&agrave; un rinvio n&eacute; ritardo dei tempi legati allo svolgimento della gara di Formula 1. Sterzi a parte: In&nbsp;F.1 prosegue la presaper il culto Pur trattandosi di un evento sportivo, ha un impatto enorme sul turismo in Vietnam e ad Hanoi&rdquo;, rassicurando sull&rsquo;assunzione di tutte le misure necessarie a garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza per quanti si recheranno in circuito. Il debutto in calendario del Vietnam &egrave; supportato da un importante investimento dal valore di 60 milioni di dollari l&rsquo;anno per i soli diritti corrisposti a Liberty Media. Impegno al quale sommare le risorse destinate alla realizzazione dell&rsquo;impianto cittadino ad Hanoi, ultimato nella realizzazione delle strutture dei box e asfaltatura. GP Cina rinviato, Imola avanza la propria candidatura       

Dopo la cancellazione del GP di Cina i timori che il coronavirus potesse condizionare anche il GP in Vietnam sono aumentati. Gli organizzatori rassicurano, la gara si disputer&agrave; regolarmente

Coronavirus, GP Vietnam conferma il programma

        Rinviato, con il rischio che si tratti di una cancellazione in sospeso, il Gran Premio di Cina, a causa dell&rsquo;epidemia di coronavirus esplosa nel paese, c&rsquo;&egrave; un altro fronte da monitorare, al momento con tratti molto diversi dallo scenario di Wuhan. In Vietnam, il Ministero della Salute ha deciso la messa in quarantena, per 20 giorni a partire dal 13 febbraio, di una citt&agrave; a 50 km da Hanoi, Son Loi. Nel paese che dovrebbe ospitare il prossimo 5 aprile la prima gara di Formula 1, su un circuito realizzato utilizzando in parte le strade della capitale Hanoi, i casi di coronavirus sono 16, dei quali 7 guariti. Ben diversa dalla prospettiva di una Cina con quasi 60 mila casi, 1.367 morti, 6.152 persone guarite. Scenario Vietnam simile a Regno Unito Ross Brawn, prima che dal Ministero della Salute venisse decisa la misura della messa in quarantena di Son Loi, si era espresso in termini positivi relativamente allo svolgimento del week end di gara: &ldquo;Per il Vietnam, tutti i riscontri che stiamo ricevendo indicano una situazione piuttosto simile al Regno Unito (9 casi di contagio presenti sul territorio; ndr). Ci sono stati alcuni casi ma non a un livello che ci preoccupa. Dalle consulenze che abbiamo ricevuto potremo andarci&rdquo;, le parole riportate dall&rsquo;agenzia Reuters. Difficile recuperare la Cina Quanto alla possibilit&agrave; di un recupero, difficilissimo, del Gran Premio di Cina con un nuovo posizionamento in calendario, Brawn ha aggiunto: &ldquo;Potrebbe richiedere lo spostamento di un&rsquo;altra gara, si tratta della principale preoccupazione. Diverrebbe piuttosto stressante per le squadre adattarsi ma credo che nessuno di noi vuole perdere il GP di Cina. Stiamo facendo del nostro meglio ma non c&rsquo;&egrave; nulla di assicurato&rdquo;.       

La messa in quarantena di una citt&agrave; a 50 km da Hanoi, per 20 giorni, solleva incertezze anche sul GP del Vietnam del 5 aprile. Brawn rassicura sullo svolgimento del GP, meno sul recupero della gara in Cina

Coronavirus, GP Vietnam: Brawn rassicura

        Al momento, niente ePrix di Sanya. La Formula E ha deciso la cancellazione della gara che avrebbe dovuto svolgersi il prossimo 21 marzo, nella cittadina a 1.800 km da Wuhan, centro maggiormente colpito dall&rsquo;epidemia di Coronavirus. Al lungo elenco di eventi sportivi cancellati si aggiunge uno dei due appuntamenti internazionali del motorsport in Cina, con gli occhi adesso tutti puntati su quanto verr&agrave; deciso relativamente al Gran Premio di Cina del 19 aprile, a Shanghai. Contenere gli spostamenti Con i casi di contagio a quota 17.408 e 362 decessi (aggiornati al 3 febbraio) e in attesa che i ricercatori sviluppino un vaccino contro il virus, evitare i viaggi in Cina resta la misura preventiva fondamentale. Da qui la decisione di annullare l&rsquo;ePrix. &ldquo;Dati i crescenti timori sula salute e con l&rsquo;Organizzazione mondiale della sanit&agrave; a dichiarare il coronavirus un&rsquo;emergenza internazionale, la Formula E ha preso le misure necessarie per garantire la salute e sicurezza del proprio staff in viaggio, gli iscritti al campionato e gli spettatori, che restano di fondamentale importanza. Stiamo lavorando da vicino con il nostro partner regionale e le autorit&agrave; locali nella provincia di Hainan e la municipalit&agrave; di Sanya, per continuare a monitorare la situazione nel suo sviluppo. Tutte le parti prenderanno il tempo necessario per studiare la fattibilit&agrave; di una potenziale data alternativa, nel caso in cui dovesse migliorare la situazione&rdquo;, spiega la nota della Formula E. Le opzioni per recuperare l'ePrix Il calendario della serie elettrica ha in programma il 3 maggio l&rsquo;ePrix di Seoul, seguito il 6 giugno da quello di Jakarta, per una seconda trasferta in Asia dopo quella cancellata del prossimo 21 marzo. Nell&rsquo;ipotesi in cui lo scenario relativo al Coronavirus dovesse migliorare, non &egrave; da escludere il reinserimento di Sanya tra le gare in programma in Corea del Sud e in Indonesia. Formula 1, GP in Vietnam confermato Dalla Formula E alla Formula 1, che prima della trasferta a Shanghai ha in programma il debutto in Vietnam. Gli organizzatori della gara di Hanoi hanno confermato il monitoraggio della situazione internazionale legata al coronavirus, tuttavia, non si attendono allo stato attuale delle ripercussioni sullo svolgimento della corsa del 5 aprile. Formula E Gen2, pronto l'aggiornamento estetico       

Organizzatori e autorit&agrave; verificheranno la possibilit&agrave; di inserire la gara in Cina in una data alternativa. Formula 1 in attesa sulla sorte del GP di Cina, in Vietnam non si prevedono variazioni allo stato attuale

Coronavirus, Formula E cancella l'ePrix di Sanya

        Lavori in dirittura d&rsquo;arrivo ad Hanoi, dove il prossimo 5 aprile si correr&agrave; il primo GP del Vietnam di Formula 1. Il circuito di 5,6 km e 23 curve registra il completamento delle operazioni di asfaltatura e di realizzazione degli edifici della pitlane, ultima tra le opere a essere annunciata dagli organizzatori. Si sviluppa su 300 metri la struttura in corsia box, comprende 3 piani e l&rsquo;architettura &egrave; ispirata a due simboli della citt&agrave; di Hanoi: la Cittadella Imperiale di Thang Lang e il Padiglione della Costellazione della Letteratura.  Delighted to confirm completion of the Hanoi Circuit Pit Building - a 300m long, 3-story structure overlooking the starting grid. It&rsquo;s design is inspired by Hanoi's Imperial Citadel of Thang Long &amp; Pavilion of the Constellation of Literature &ndash; the symbol of Hanoi. #VietnamGP pic.twitter.com/0UOM6VYRKq &mdash; F1 Vietnam Grand Prix (@F1VietnamGP) January 16, 2020    La tracciatura ha subito nei mesi scorsi una variazione nel settore conclusivo, quello nel quale lo studio di Hermann Tilke ha avuto maggior libert&agrave; di intervento, rispetto ai vincoli dettati dal territorio e strade preesistenti. Modifiche che hanno interessato la penultima curva, trasformata da una veloce piega a sinistra in una pi&ugrave; lenta in uscita dalle veloci esse.  Meet Hanoi Circuit. The most electrifying new track in #F1 now with a new 23rd Turn. Don&rsquo;t miss out. Get your tickets for the F1 VinFast Vietnam Grand Prix NOW!#VietnamGP #F1Vietnam pic.twitter.com/3S7Zvgqmag &mdash; F1 Vietnam Grand Prix (@F1VietnamGP) December 14, 2019    Fiducia nelle simulazioni Pi&ugrave; volte, lo scorso anno, non sono mancate le voci critiche da parte dei piloti, in particolare Lewis Hamilton, sulla spettacolarit&agrave; delle tracciature che la Formula 1 avrebbe incontrato nel 2020, segnatamente Zandvoort e Hanoi. Dubbi ovviamente allontanati dai responsabili della progettazione.&nbsp; &ldquo;Siamo vincolati dalle strade di Hanoi, fondamentalmente i rettilinei, per&ograve; attraverso gli strumenti di simulazione siamo stati in grado di tracciare la miglior pista possibile, non solo dalla prospettiva dei piloti ma anche per offrire molte opportunit&agrave; di sorpasso. Le simulazioni hanno mostrato come il circuito offrir&agrave; grandi gare e tanti sorpassi. Sar&agrave; difficile centrare un buon giro perch&eacute; sar&agrave; molto facile commettere un errore, speriamo la sfida piaccia ai piloti&rdquo;, ha commentato Carsten Tilke, direttore generale dello studio Tilke, responsabile insieme alla Divisione Motorsports F1. W Series sotto i riflettori della F1 a Austin e in Messico       

I lavori sul circuito che ospiter&agrave; il prossimo aprile la Formula 1 sono in uno stato prossimo al completamento. La struttura in pitlane richiama la storia e cultura di Hanoi

GP Vietnam, pitlane e asfaltatura ultimati ad Hanoi

        Avr&agrave; uno sviluppo un po&rsquo; diverso nel settore finale il circuito di Hanoi, sede il prossimo 5 aprile del primo GP del Vietnam. Modifiche al progetto iniziale, composto da 22 curve, sono intervenute per far coesistere le esigenze della tracciatura con la geografia del luogo. Ferraristi,&nbsp;riprenotate il numero 27! Cos&igrave;, anzich&eacute; una rapida curva a sinistra al termine delle esse nel tratto finale di pista, le monoposto piegheranno verso destra e affronteranno un pi&ugrave; lento passaggio (curva 22) che porter&agrave; sull&rsquo;ultima sinistra a 90 gradi, dopo un breve allungo. &ldquo;Nel processo di costruzione di una nuova pista e di svolgimento delle valutazioni geografiche, abbiamo adattato curva 22 e aggiunto curva 23, dopo consultazioni con la Formula 1 e la FIA&rdquo;, ha spiegato l&rsquo;a.d. della societ&agrave; promoter dell&rsquo;evento, Le Ngoc Chi. Pista di Hanoi che, cos&igrave;, eguaglia il primato per numero di curve di Singapore e vede incrementare lo sviluppo metrico da 5.565 metri a 5.607 metri.  Impianto in dirittura d'arrivo I lavori di realizzazione dell&rsquo;impianto verranno ultimati a inizio gennaio, assicurano gli organizzatori. Gli edifici della pit-lane, invece, sono pressoch&eacute; finalizzati: una struttura che si estende per 300 metri ed &egrave; ispirata nel design alla Imperial Citadel di Thang Long. Si tratta del primo circuito progettato internamente dalla Formula 1 con la divisione Motorsports, che si &egrave; avvalsa comunque della collaborazione dello studio di Hermann Tilke, tracciatore di tutte le nuove piste sulle quali ha esordito la Formula 1 dal 1999 della Malesia al COTA di Austin. Mix di stili Hanoi richiama in molte curve alcuni passaggi di circuiti storici, come nella sequenza delle esse tra curva 15 e curva 21, un po&rsquo; Suzuka un po&rsquo; salita verso Massenet, con le dovute proporzioni. Tra curva 1 e curva 5, l&rsquo;ispirazione &egrave; arrivata dal nuovo Nurburgring. L&rsquo;asfaltatura del tracciato &egrave; stata avviata, invece, tra curva 9 e curva 11, quello che sar&agrave; il tratto rettilineo pi&ugrave; lungo, da 1.600 metri e velocit&agrave; che gli organizzatori stimano arriveranno a 335 km/h.       

La pista di Hanoi avr&agrave; 23 curve anzich&eacute; 22 dopo le modifiche decise dall'organizzatore. Impianto pronto a inizio gennaio, la posa dell'asfalto &egrave; gi&agrave; iniziata

F1, GP Vietnam cambia tracciatura ed eguaglia Singapore

Primi passi in Vietnam per la realizzazione delle strutture e della parte di tracciato che andr&agrave; a ospitare, nel 2020 &ndash; posizionamento in calendario nel mese di aprile - la prima edizione del Gran Premio di Formula 1.&nbsp;  Ad Hanoi, cerimonia inaugurale per dare il via al conto alla rovescia. Il circuito, 5.500 metri tracciati in parte su strade preesistenti, in parte di nuova realizzazione, si trova a 13 km dal centro della capitale.  D&rsquo;ispirazione, per il progetto curato da Hermann Tilke, diverse curve e sequenze riprese da altre piste storiche: Nurbugring, Montecarlo, Suzuka. &ldquo;Abbiamo progettato un circuito stradale impegnativo, con l&rsquo;identit&agrave; e l&rsquo;architettura vietnamiti impressi&rdquo;, ha commentato il vicepresidente di VinGroup, il finanziatore dell&rsquo;operazione Formula 1 in Vietnam, per la quale si indicano costi annui nell&rsquo;ordine dei 60 milioni di dollari, su un accordo decennale con Liberty Media.  Hamilton, meglio correre in luoghi storici che in Vietnam  Ad Hanoi era presente anche Jean Todt, che sull&rsquo;ingresso del Vietnam in calendario ha raccontato: &ldquo;Questo grande evento dar&agrave; al Vietnam e in particolar modo alla sua capitale, una visibilit&agrave; internazionale. &Egrave; qualcosa di fantastico per lo sviluppo del motorsport nel paese e nella regione.  Spero che presto ci siano anche strutture per ospitare gare di go-kart e di drifting.  Ci sono giovani, di talento e con la passione per le corse. Per questo ritengo sia molto importante coinvolgere in fretta nuove categorie del motorsport&rdquo;.  Tilke racconta il circuito di Hanoi  Formula 1 e non solo, per creare una cultura motoristica oggi assente. 

Dalla cerimonia inaugurale dei lavori per la realizzazione del circuito del GP del Vietnam, il presidente della FIA sottolinea il bisogno di estendere la passione per la&nbsp;cultura motoristica

GP Vietnam, Todt: &#39;Non solo F1 per coltivare la passione&#39;

        L&rsquo;ispirazione per la tracciatura della zona inedita, che non utilizzer&agrave; le strade gi&agrave; presenti ad Hanoi, &egrave; arrivata da altri circuiti del mondiale. Dal Nurbugring, dalle esse di Suzuka, dalla salita verso Massenet a Monaco. Il Gran Premio del Vietnam esordir&agrave; in calendario nel 2020 e i lavori per la realizzazione dell&rsquo;impianto inizieranno in questi giorni. Poco pi&ugrave; di 12 mesi per completare l&rsquo;opera, affidata a Hermann Tilke, che racconta un po&rsquo; di pi&ugrave; sul circuito che scoprir&agrave; la Formula 1. &ldquo;Abbiamo circa un anno affinch&eacute; tutti i lavori siano ultimati. &Egrave; un obiettivo piuttosto ambizioso ma non &egrave; la prima volta che lo facciamo. In Bahrain avevamo solo 14 mesi per fare una pista intera&rdquo;, spiega l&rsquo;ingegnere ad Auto Motor und Sport. Bahrain, Sakhir, impianto sorto nel bel mezzo del deserto, con maggior libert&agrave; d&rsquo;intervento rispetto ai vincoli che il team diretto da Tilke trover&agrave; in Vietnam: &ldquo;Si pu&ograve; pensare che sia pi&ugrave; semplice realizzare la pista in Vietnam perch&eacute; le strade sono gi&agrave; esistenti, ma non &egrave; cos&igrave;. Ci sono tanti dettagli in pi&ugrave; da considerare e, alla fine, lo sforzo sar&agrave; simile&rdquo;. Le strutture dei box da realizzare, un terzo di circuito, sui 5.565 metri di sviluppo, da creare, l&rsquo;intera asfaltatura da portare a termine, gli accessi. Formula 1, il Paul Ricard si rif&agrave; il look Nell&rsquo;aprile del prossimo anno i team scopriranno una pista sulla quale Liberty Media ha posto una richiesta specifica sull&rsquo;ingresso e uscita dalla pitlane, anticipa Hermann Tilke: &ldquo;I piloti percorreranno un&rsquo;intera combinazione di curve in meno (dai rendering sar&agrave; un lungo tornante a &ldquo;tagliare&rdquo; la penultima e ultima curva, mentre l&rsquo;uscita sar&agrave; pi&ugrave; rapida del tornante in curva 1; ndr) e questo far&agrave; risparmiare molto tempo. Era un desiderio dei capi della Formula 1, volevano limitare il pi&ugrave; possibile il tempo perso in pitlane per rendere possibili pi&ugrave; soste e dare ai team maggiori opzioni strategiche&rdquo;.&nbsp; WRC, il Mondiale Piloti compie 40 anni       

La richiesta di una corsia box nella quale perdere pochissimo tempo &egrave; stata una delle richieste esplicite di Liberty Media, rivela Hermann Tilke. I lavori inizieranno a fine gennaio

F1, Tilke: in Vietnam avremo una pitlane rapidissima

        Non esit&ograve; a bocciare la tracciatura del primo progetto relativo al Gran Premio di Miami, Lewis Hamilton. E non ha difficolt&agrave; a dire dei dubbi sul prossimo sbarco della Formula 1 in Vietnam. Appuntamento 2020, sul semi-permanente di Hanoi, supportato da investimenti privati in una realt&agrave; in forte crescita economica ma priva della cultura motoristica e della storia che il pentacampione del mondo vorrebbe intorno agli eventi in calendario. &ldquo;Dal punto di vista delle corse non so quanto sia importante andare in nuovi paesi come questi. Sarebbe fantastico avere il gran premio a Silverstone e un Gran Premio di Londra. Abbiamo tanta vera storia motoristica in Inghilterra, Germania, Italia e, adesso, sta iniziando a crescere negli States. Ma abbiamo solo un evento l&rsquo;anno in questi posti. Se fosse il mio business proverei a correre pi&ugrave; eventi in questi paesi&rdquo;, racconta intervistato dalla BBC. Realt&agrave; storiche s&igrave; ma con non poche difficolt&agrave; a far quadrare i conti e sostenere i costi per realizzarne gi&agrave; uno, di evento. Il caso Silverstone &egrave; unico, soffocata da condizioni contrattuali insostenibili siglate nell'era Ecclestone, il BRDC &egrave; arrivato a mettere in dubbio la stessa sopravvivenza dell'organizzazione con i costi sostenuti per organizzare un gran premio che pure, da anni, registra il tutto esaurito. In Germania, Hockenheim ha strappato un rinnovo di un anno in extremis, il futuro &egrave; tutto da definire. Monza lavora al rinnovo dell'accordo con Liberty Media, in scadenza nel 2019, e potr&agrave; contare ancora sui 5 milioni di euro l'anno per 5 anni stanziati dalla Regione Lombardia accanto agli investimenti principali dell'ACI, orizzonte un contratto per ospitare il GP d'Italia dal 2020 al 2024. In Vietnam la Formula 1 prover&agrave; a ripetere quell&rsquo;espansione asiatica che ha fallito in Corea e in India, ha resistito in Malesia prima che la concorrenza di Singapore condizionasse le presenze del gran premio a Sepang. Sterzi a parte: Interlagos promuove Verstappen Esperienze passate anche dai contrasti stridenti tra il mondo dorato della Formula 1 e realt&agrave; sociali di gran povert&agrave;, che Hamilton richiama: &ldquo;Sono stato in passato in Vietnam ed &egrave; bellissimo. Ho corso in India una gara che era strana, perch&eacute; era un posto cos&igrave; povero eppure aveva questa pista enorme e bellissima, fatta nel bel mezzo del nulla. Sentii davvero un conflitto interiore quando arrivai l&igrave;. Avevamo un gran premio in Turchia e raramente veniva qualcuno. Bella pista, bel week end ma pochi spettatori. Correre il Gran Premio di Germania e un Gran Premio a Berlino, mettere in connessione citt&agrave; nelle quali vivono tante persone &egrave; una buona cosa, non necessariamente andare in paesi che non sanno molto della Formula 1&rdquo;.       

Silverstone e Londra, due gare in Italia, due in Germania, la Formula 1 di Lewis dovrebbe privilegiare luoghi storici e ricchi di cultura motoristica anzich&eacute; sperimentare come far&agrave; con il GP del Vietnam

Formula 1, Hamilton: Vietnam? Meglio due gare in luoghi storici

        Sull&rsquo;onda dell&rsquo;entusiasmo per l&rsquo;arrivo di un nuovo appuntamento in calendario, il Gran Premio del Vietnam nel 2020, l&rsquo;ottimismo di Chase Carey si spinge forse un po&rsquo; troppo in l&agrave;. Non fosse altro per il concetto stesso di rappresentativit&agrave; per nazioni che, in una griglia di partenza, non solo di Formula 1 ma anche di categorie propedeutiche, non &egrave; certo il metro pi&ugrave; utile di selezione. Semmai, i pi&ugrave; forti e veloci. &ldquo;Vogliamo dare l&rsquo;opportunit&agrave; a piloti di diverse nazionalit&agrave;, in tutto il mondo. Ci piacerebbe molto avere un pilota cinese, uno americano, un pilota donna, un pilota vietnamita, tutti far parte del nostro futuro&rdquo;, ha commentato Carey all&rsquo;agenzia di stampa AFP. Pi&ugrave; di un costosissimo Giochi senza Frontiere sarebbe meglio ricalibrare la rotta verso quote pi&ugrave; alte, una Formula 1 che d&agrave; spazio ai migliori piloti in assoluto, indipendentemente dalla nazionalit&agrave;. Se le formule minori suddivise per ambiti regionali, poi, dovessero esprimere il talento cinese o vietnamita del caso, tanto meglio. Vietnam che in ambito automobilistico ha da poco lanciato il marchio Vinfast, casa costruttrice legata a Vingroup, realt&agrave; privata fondata a inizio anni Novanta da giovani imprenditori vietnamiti in Ucraina, allora Technocom, tornata negli anni Duemila in patria e con un business via via ampliatosi dalla realt&agrave; industriale delle origini, il settore alimentare. Dall&rsquo;industria automobilistica all&rsquo;agricoltura, fino alla sanit&agrave;, l&rsquo;intrattenimento, l&rsquo;ambito educativo, immobiliare, l&rsquo;orizzonte di Vingroup riflette la crescita economica del Vietnam, sul filo del 6,5% annuo. Hanoi potr&agrave; riuscire dove hanno fallito la Corea del Sud, con la cattedrale nel deserto di Yeongam, dove &egrave; venuta meno la convenienza economica di Sepang &ndash; causa concorrenza di Singapore &ndash; dove ha fallito l&rsquo;esperimento indiano? L&rsquo;evento portato nel cuore della metropoli per superare il gap della cultura motoristica. Formula 1 Vietnam, presentata la pista di Hanoi &ldquo;Non c&rsquo;&egrave; nulla che amiamo di pi&ugrave; che correre in tutto il mondo, avere team e piloti da ogni parte del mondo. L&rsquo;Asia &egrave; certamente importante come motore di crescita globale e diverr&agrave; una componente sempre pi&ugrave; importante nel mondo (dalla prospettiva automotive basti pensare che la sola Cina varr&agrave; met&agrave; del volume globale di veicoli elettrici nel 2040, secondo gli analisti; ndr). Essere in Asia rappresenta una pietra angolare della nostra strategia di crescita sul lungo periodo. Pi&ugrave; di ogni altra cosa &egrave; importante avere una prospettiva di lungo termine, nel passato credo ci sia stata una logica attenta al breve periodo su molte delle cose che abbiamo fatto in Formula 1&rdquo;. Le parole di Carey, poi, hanno certificato il punto chiave, che sia una Formula 1 ad Hanoi o Miami o Las Vegas: l&rsquo;evento. &ldquo;L&rsquo;aspetto pi&ugrave; importante di sfruttare al massimo il valore e l&rsquo;opportunit&agrave; che abbiamo qui &egrave; di assicurarci che venga fuori un grande evento&rdquo;.       

La Formula 1 scommette (ancora) sull'espansione in Asia e Chase Carey crede che la sfida Vietnam possa essere vincente puntando sulla carta del grande evento. In futuro, dal calendario globale a piloti e team provenienti da realt&agrave; inedite

Formula 1 Vietnam: Carey, oltre il calendario c'è la globalizzazione dei piloti

        Hanoi scende in pista. Aprile 2020, la prima volta del Gran Premio del Vietnam di Formula 1. All&rsquo;annuncio delle autorit&agrave; vietnamite, adesso, si somma l&rsquo;ufficialit&agrave; dell&rsquo;accordo per correre nel sud-est asiatico, quarta gara nel continente, destinata a inserirsi nella trasferta che porter&agrave; il Circus a Shanghai. Prospettive di calendario ancora distanti ma sufficientemente prevedibili, visto lo slot individuato nel mese di aprile. Si correr&agrave; su un circuito semipermanente, un cittadino sviluppato prendendo spunti da altri circuiti del mondiale. Ventidue curve, 5.565 metri complessivi, un rettilineo da 1.500 metri inserito tra due stretti tornanti. Sono alcune delle caratteristiche della pista che passer&agrave; vicino al My Dinh National Stadium. &Egrave; la prima new entry in calendario targata Liberty Media e brucia sul tempo il progetto Miami. &ldquo;Sin da quando siamo arrivati nel 2017 abbiamo discusso dello sviluppo di nuove mete per ampliare l&rsquo;appeal della Formula 1 e il Gran Premio del Vietnam &egrave; la realizzazione di quell&rsquo;ambizione. Siamo emozionati d&rsquo;essere qui ad Hanoi, una delle citt&agrave; oggi pi&ugrave; elettrizzanti al mondo, con una grandissima storia e un futuro incredibile davanti. &Egrave; la formula perfetta per una gran premio e non vedo l&rsquo;ora diventi un vero momento cruciale del calendario&rdquo;, ha commentato Chase Carey. Il processo che ha portato alla definizione del circuito si &egrave; sviluppato partendo dall&rsquo;individuazione dell&rsquo;area nella quale realizzare il tracciato, l&rsquo;elaborazione di dati su simulazioni computerizzate, il tutto svolto dall&rsquo;Hanoi Feasibility Group. La collaborazione del F1 Motorsport team della FOM ha vagliato le soluzioni indicate e prodotto simulazioni sul tipo di gara che avrebbe assicurato la tracciatura. &ldquo;Lavorando in collaborazione con la citt&agrave; di Hanoi e il promoter Vingroup, il nostro team Motorsport si &egrave; impegnato perch&eacute; il circuito non solo metta alla prova i piloti ma assicuri anche ai tifosi gare divertenti e spettacolari&rdquo;, ha aggiunto Carey.  "We are thrilled to be here in Hanoi, one of the most exciting cities in the world"More details on the 2020 #VietnamGP &gt;&gt; https://t.co/r7D21j8KqO pic.twitter.com/GIHhDRRSq3 &mdash; Formula 1 (@F1) 7 novembre 2018  Per una primissima parte che si ispira al Nurburgring, curva 1 e 2, tornante e lunga percorrenza a destra, i due rettilinei successivi (800 metri e 1.500 metri) offrono chance di sorpasso relativamente agevoli. Il settore conclusivo, nelle intenzioni dei promoter, &egrave; un riprendere parte della salita di Massenet, a Monaco, parte delle Becketts e delle Esse di Suzuka. Mix supportato dai dati delle simulazioni condotte da Liberty Media. Formula 1 che debutta in Vietnam a distanza di anni dall&rsquo;interesse manifestato dal paese asiatico sotto l&rsquo;egida Ecclestone. &ldquo;Siamo orgogliosi di poter ospitare il Gran Premio del Vietnam e mostrare al mondo la citt&agrave; di Hanoi, con la sua combinazione speciale di bellezza antica e moderna, dal 2020. E&rsquo; una dimostrazione ulteriore delle capacit&agrave; del Vietnam, una delle economie a pi&ugrave; alto ritmo di crescita al mondo, nell&rsquo;ospitare eventi di portata globale e attrarre turismo nel paese. Offre un&rsquo;opportunit&agrave; per investimenti esteri in Vietnam e, cosa pi&ugrave; importante, porter&agrave; emozionanti gare di Formula 1, ruota a ruota&rdquo;, il commento di Nguyen Duc Chung, presidente del consiglio della Citt&agrave; di Hanoi.       

Dal 2020 si correr&agrave; su un circuito semipermanente di 5.565 metri e 22 curve, realizzato nella capitale vietnamita. Individuato il posizionamento in calendario: il primo GP del Vietnam sar&agrave; nel mese di aprile

Formula 1 Vietnam, presentata la pista di Hanoi

        La strada che porta al primo Gran Premio del Vietnam &egrave; tracciata. Appuntamento 2020, ad Hanoi, su un circuito cittadino. Lo scorso ottobre Charlie Whiting aveva tratteggiato lo stato dei lavori nella capitale dello stato nel sud-est asiatico, adesso arriva l&rsquo;ufficialit&agrave; da parte delle autorit&agrave; locali: la Formula 1 sbarcher&agrave; in Vietnam nel 2020. Determinazione di una parte alla quale dovr&agrave; corrispondere quella della FIA e di Liberty Media, perch&eacute; la gara venga inserita in calendario tra due anni. La prima visione sul circuito, con un&rsquo;area da realizzare ex novo, si avr&agrave; tra una settimana, quando verr&agrave; presentata la tracciatura nel corso di un evento dedicato. L&rsquo;annuncio del Comitato municipale del Popolo aggiunge come la realizzazione dell&rsquo;impianto sia sostenuta da capitali privati, senza investimenti pubblici. Un ingresso del Vietnam in calendario nel 2020, indicato dalle autorit&agrave; vietnamite nel mese aprile,&nbsp;segnerebbe il ritorno di una terza gara in Asia dall&rsquo;uscita di Sepang, a chiamarsi fuori per i costi eccessivi in rapporto alle presenze di pubblico, nonch&eacute; allo scarso appeal della Formula 1. La progettazione in Vietnam incentrata su un circuito cittadino va nella direzione voluta da Liberty Media e strutturata anche per il progetto-Miami, raffreddatosi negli ultimi mesi e messo in stand-by: gare che siano eventi globali in citt&agrave; in grado di generare un ampio coinvolgimento dei tifosi e la creazione di qualcosa di pi&ugrave; grande rispetto al &ldquo;solo&rdquo; week end di gara.&nbsp;       

Dovranno essere Liberty Media e FIA a ufficializzare l'inserimento in calendario, intanto, la municipalit&agrave; di Hanoi annuncia la presentazione del circuito la prossima settimana e l'arrivo del Circus nel 2020

Formula 1, Vietnam: debutto in calendario nel 2020

        Tante discussioni, trattative, pi&ugrave; o meno approfondite. Dall&rsquo;idea Copenhagen, tramontata, a Miami, rimessa nel cassetto dal Consiglio cittadino e a tempo indefinito. L&rsquo;espansione della Formula 1, in termini di nuove gare, resta ancora saldamente legata agli accordi sottoscritti da Ecclestone, tra cui il rientro del Gran Premio di Francia. Salvata Hockenheim per un anno, 2019 ancora in calendario, Chase Carey e Sean Bratches sono a caccia di mete inedite.&nbsp; La prossima potrebbe essere Hanoi, capitale vietnamita gi&agrave; in passato esaminata dallo stesso Ecclestone. L&rsquo;espansione a est andr&agrave; finalizzata con un accordo che al momento manca, come l&rsquo;impianto. C&rsquo;&egrave; la determinazione delle autorit&agrave; locali, pronunciatesi a fine agosto: &ldquo;Tutti i ministri e le agenzie del governo supportano l&rsquo;idea di creare una nuova attrazione per Hanoi. Le autorit&agrave; hanno chiesto pareri alle persone che vivono nell&rsquo;area individuata sull&rsquo;organizzazione della gara e tutte hanno mostrato il loro sostegno, per attirare turisti&rdquo;. Cos&igrave;, Mai tien Dung, capo dell&rsquo;Ufficio del governo. Un&rsquo;&rdquo;attrazione&rdquo;, come fosse Luna Park Formula 1. Nel week end di Suzuka, Charlie Whiting ha approfondito la fase attuale del progetto e l&rsquo;agenzia Reuters riporta: &ldquo;La pista ad Hanoi &egrave; in fase avanzata di progettazione. Per quanto ne so puntano a ospitare un gran premio nel 2020, il che non dovrebbe essere un problema sulla base delle precedenti esperienze. Si tratta di un&rsquo;area aperta quella nella quale dovranno essere realizzati gli edifici dei box. Una parte della pista verr&agrave; costruita dal nulla, poi diventer&agrave; una strada da quel che ne so&rdquo;.       

Confermata la volont&agrave; delle autorit&agrave; locali a ospitare un gran premio di Formula 1, Charlie Whiting ha visionato l'area nella capitale Hanoi sulla quale sorgeranno gli edifici dei box. Sar&agrave; la prima "new entry" targata Liberty?

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