Tutto un altro inizio rispetto a 12 mesi fa, un campionato che registr&ograve; diverse chiamate strategiche sbagliate da parte di James Vowles, responsabile delle strategie in gara al muretto Mercedes.  In Australia per un &ldquo;bug&rdquo; del software chiamato a calcolare il divario entro il quale si era protetti da una safety car; in Bahrain per il tardivo inseguimento a Vettel, convinti avrebbe effettuato un secondo pit. In Austria, quando mancarono la chiamata di Hamilton al box, in occasione del ritiro di Bottas.  Vowles torna, oggi, su Melbourne, sull&rsquo;esito della gara inaugurale, per spiegare i danni riportati da Hamilton al fondo, la zona posteriore, immediatamente davanti alle ruote, cruciale per la prestazione della monoposto e delle gomme.  &ldquo;Abbiamo riscontrato un danno nella zona che chiamiamo di sigillo delle gomme. &Egrave; un&rsquo;area aerodinamicamente piuttosto delicata, per il carico e il bilanciamento della monoposto.Crediamo d&rsquo;aver danneggiato la parte durante la gara, in un passaggio sui cordoli. Lewis ha corso uno stint molto lungo su gomma media.  Dopo aver coperto la minaccia di undercut di Vettel, ha dovuto gestire in modo davvero importante le gomme, il che ne ha ostacolato i progressi nel corso della gara.  In aggiunta, il danno al fondo non avrebbe aiutato, avrebbe causato maggiore instabilit&agrave; al posteriore, quindi ha svolto un lavoro fantastico portando la macchina all&rsquo;arrivo&rdquo;.  La rottura del bordo appena davanti la ruota posteriore sinistra &egrave; un&rsquo;area caratterizzata dalle feritoie in serie, chiuse da uno slot pi&ugrave; ampio, tutti dispositivi aerodinamici per gestire al meglio le turbolenze generate dalla rotazione della ruota e creare un sigillo aerodinamico tra asfalto e fondo, che si riflette in un maggior carico aerodinamico al posteriore.  Danno che non ha impedito a Hamilton di provare un assalto al giro pi&ugrave; veloce nel finale di gara, ampiamente superato, per&ograve;, dalla prestazione di Bottas. Dilemma strategico piuttosto semplice da risolvere, a sentire Vowles, quello della tattica migliore da utilizzare per conquistare il punto del giro pi&ugrave; veloce.  &ldquo;Se decidi di fare un pit aggiuntivo con il solo obiettivo di realizzare il giro veloce, c&rsquo;&egrave; un rischio collegato. Puoi mancare il cambio gomma corretto, la macchina va fuori e ti ritiri. Il pilota potrebbe toccare la linea bianca in uscita dal pit.  Al contrario, a fine gara, pu&ograve; accadere che chiedi al pilota di spingere ed estrarre prestazione dalla macchina, ma non &egrave; senza rischi. Pu&ograve; uscire di pista, commettere un errore, rischiare la monoposto.  In questo quadro, nell&rsquo;arco di tutta la gara si nota come i tempi diventino sempre pi&ugrave; veloci. Il motivo &egrave; nel carico di benzina che diminuisce, un effetto molto pi&ugrave; importante del degrado della gomma. Meno benzina, meno peso, pi&ugrave; va veloce la macchina.  Valtteri alla fine aveva gomme in condizioni leggermente migliori e non aveva il danno al fondo che aveva Lewis e ha svolto un lavoro eccezionale ottenendo il massimo dei punti disponibili&rdquo;. 

<p>Il responsabile della strategia spiega la copertura di Hamilton sull&rsquo;undercut di Vettel all&rsquo;origine del pit anticipato e quanto abbia incido il danno al fondo nella prestazione e gestione delle gomme</p> 

Mercedes, fondo di Hamilton danneggiato dai cordoli

Non sono al vertice, ma in Mercedes circola un certo ottimismo perch&eacute; le W08 stanno &quot;rispondendo&quot; meglio su questa pista di Suzuka rispetto a quanto fatto a Sepang lo scorso weekend. Entrambi i piloti lo sottolineano, a partire da Lewis Hamilton che ha segnato in mattinata il 2&deg; tempo a 2 decimi da Vettel, mentre nel pomeriggio &egrave; stato il pi&ugrave; veloce tra i pochi che hanno girato sotto l&#39;acqua.  &laquo;&Egrave; stata una giornata interessante - ha dichiarato Lewis - e la macchina va molto meglio di quanto non sia stato in Malesia. Sono contento della sessione asciutta in FP1. Nelle FP2 c&#39;&egrave; stata molta pioggia, ma &egrave; stato veramente importante uscire e valutare la pista, per vedere come andava rispetto al bagnato in Malesia. La macchina &egrave; tornata alla normalit&agrave;, per cui sono pronto a correre. I tifosi sono piuttosto speciali qui: hanno aspettato di vederci uscire sotto la pioggia, ed &egrave; un altro motivo per cui volevo girare e dare loro un po&#39; di spettacolo&raquo;.  Pi&ugrave; staccato ma anche lui ottimista &egrave; Valtteri Bottas, anche lui d&#39;accordo con tutti i punti toccati dal compagno di squadra: &laquo;Non abbiamo praticamente girato in FP2, &egrave; un peccato per i tifosi che stavano aspettando di vederci correre. In ogni caso la macchina in prova &egrave; andata meglio che in Malesia, ma abbiamo ancora bisogno di lavorare su alcune cose per renderla pi&ugrave; veloce. Come punto di partenza per il weekend, sicuramente &egrave; meglio di una settimana fa. Il mio run con i pneumatici soft &egrave; stato buono, ma con le supersoft non ho davvero guadagnato grip. Quindi la cosa principale sar&agrave; capire la performance con le gomme pi&ugrave; morbide, mentre i long run non sono stati male: speriamo che domani il tempo sia migliore&raquo;.  Anche James Allison &egrave; positivo: &laquo;Una giornata insolita, ma buona: siamo stati ragionevolmente soddisfatti dell&#39;equilibrio iniziale e delle prestazioni che le macchine hanno mostrato, sia a basso che alto carico. Anche dopo aver perso tutte le FP2, almeno andiamo a domani sapendo gi&agrave; come dobbiamo sistemare l&#39;assetto per le qualifiche e per la gara&raquo;.  I TEMPI DELLE PROVE A SUZUKA  

<p>Hamilton e Bottas concordano: c&#39;&egrave; ancora da lavorare, ma le W08 si comportano differentemente rispetto a una settimana fa</p> 

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Mercedes, fondo di Hamilton danneggiato dai cordoli

Formula 1 Giappone, Mercedes: la W08 va meglio che in Malesia