 E&#39; tornata finalmente in pista l&#39;IndyCar Series dopo la lunghissima pausa dovuta al Coronavirus. Si &egrave; partiti con un tracciato difficile e poco propenso a perdonare gli errori, il veloce Texas Motor Speedway di Fort Worth, e a vincere &egrave; stato Scott Dixon. Il 39enne neozelandese, pentacampione della serie, ha cominciato l&#39;annata al meglio dominando oltre 150 giri sui 200 in programma. La corsa &egrave; stata piuttosto breve, poco pi&ugrave; di 1h30&#39; a dispetto delle caution, per via delle alte velocit&agrave; e di una distanza di sole 300 miglia. Dixon &egrave; risultato quasi imbattibile, prendendo il comando dopo un inizio al top del poleman Josef Newgarden.  Il campione in carica del team Penske ha presto incontrato problemi di vibrazioni, perdendo via via terreno e riuscendo solo nel finale a riagguantare il terzo posto alle spalle del compagno di colori Simon Pagenaud. Solo Felix Rosenqvist &egrave; invece riuscito a tenere il passo di Dixon ma in una serata in cui l&#39;inesperienza si pagava cara, lo svedese &egrave; finito a muro mentre affrontava una difficile fase di traffico al giro 190. Per doppiare James Hinchcliffe, Rosenqvist si &egrave; fatto spingere nella parte alta della pista sui detriti di gomma, e ha perso direzionalit&agrave;.  Sin dalle libere, anche dei veterani sono incappati in errori. Nel primo turno sono finiti a muro Ed Carpenter e Ryan Hunter-Reay, mentre in qualifica Takuma Sato ha demolito la sua Dallara vedendosi costretto a saltare la gara (c&#39;erano solo 2 ore tra le prove ufficiali ed il via). Due volte a muro il rookie olandese Rinus VeeKay, che in gara ha anche centrato un altro debuttante, lo spagnolo Alex Palou. Va detto che, il tracciato non solo era senza pubblico, ma anche con poca gomma cosa che ha reso il controllo pi&ugrave; difficile. Anche il debutto del &ldquo;cupolino&rdquo; sull&rsquo;abitacolo si &egrave; rivelato un fattore da considerare per i piloti, che hanno dovuto velocemente comprenderne l&rsquo;influsso aerodinamico visto che non l&rsquo;avevano mai provato in gruppo su un ovale.&nbsp;  Al traguardo, alle spalle del terzetto di testa si &egrave; messo in luce Zach Veach, leader del team Andretti, seguito da Carpenter e Conor Daly per il team Carlin, mentre Colton Herta non ha fatto la differenza precedendo Ryan Hunter-Reay al settimo posto. Unico rookie superstite, Oliver Askew, nell&#39;esordio del team McLaren-Schmidt. Da sottolineare anche la prova positiva di Tony Kanaan col team Foyt, ultimo dei piloti a pieni giri al decimo posto.  Alexander Rossi, Hunter-Reay e Rahal sono stati spinti in pit-lane poco prima del via per cercare di riavviare le loro vetture a causa di problemi di centralina, e Rahal &egrave; stato anche sanzionato per violazione del parco chiuso. Solo Hunter-Reay &egrave; riuscito ad entrare in top-10. &nbsp;Guai tecnici anche per Santino Ferrucci, che ha fatto molte modifiche alla sua vettura tra qualifiche e gara ma non ha trovato il giusto compromesso completando solo 156 giri. In difficolt&agrave; Will Power, 13&deg;. Sotto di due giri invece Hinchcliffe, al ritorno da Andretti.  L&#39;ordine d&#39;arrivo della Genesys 300 di Fort Worth, Texas Motor Speedway  1 - Scott Dixon (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 200 giri 2 - Simon Pagenaud (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 4&quot;4109 3 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 5&quot;8064 4 - Zach Veach (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 6&quot;5778 5 - Ed Carpenter (Dallara-Chevy) &ndash; ECR - 6&quot;9481 6 - Conor Daly (Dallara-Chevy) &ndash; Carlin - 7&quot;5762 7 - Colton Herta (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 8&quot;0553 8 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 8&quot;3105 9 - Oliver Askew (Dallara-Chevy) &ndash; McLaren - 8&quot;6943 10 - Tony Kanaan (Dallara-Chevy) &ndash; Foyt - 8&quot;9630  In campionato  1. Dixon 53; 2. Pagenaud 40; 3. Newgarden 37; 4. Veach 33; 5. Carpenter 30.  

<p>La serie USA &egrave; ripartita nel segno del pentacapione neozelandese, capace di dominare in Texas dall&#39;inizio alla fine</p> 

IndyCar: &egrave; subito Dixon al via della stagione 2020

E&rsquo; stata rimandata addirittura al 27 agosto la tappa IndyCar interrotta ieri al Texas Speedway dopo poco pi&ugrave; di 70 giri. Un rovescio di grande violenza ha colpito la pista di Fort Worth, causando anche danni alle infrastrutture e rendendo impossibile il ripristino in giornata. Dato che due tra i protagonisti assoluti della serie, il campione in carica Scott Dixon e Sebastien Bourdais, sono in partenza per Le Mans, si &egrave; cos&igrave; deciso di passare ad un&rsquo;altra data. La corsa verr&agrave; terminata completando i 248 passaggi in programma, dopo la disputa di una breve sessione di libere. La griglia sar&agrave; formata usando la classifica al momento dello stop, tra l&rsquo;altro contestata dato che Ryan Hunter-Reay ed il team Andretti, che si trovavano in corsia box, sono sicuri di essere stati davanti a James Hinchcliffe nel momento della &ldquo;rossa&rdquo;.&nbsp;  IndyCar Texas, tutto fermo per pioggia e brutto incidente: video  Nel frattempo, sono arrivate notizie relativamente confortanti su Josef Newgarden, che ha subito la frattura della mano e della clavicola destre nel tremendo schianto innescato da uno &ldquo;snap spin&rdquo; di Conor Daly al giro 42. L&rsquo;ennesima prova del livello elevatissimo di sicurezza dei telai italiani proposti nella serie dalla Dallara.&nbsp; 

<p>La gara sul circuito americano&nbsp;si concluder&agrave; il 27 agosto</p> 

3 risultati per 'Indycar Texas'

IndyCar: è subito Dixon al via della stagione 2020

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