La prima volta di tutta la stagione in cui non troviamo nessuna Mercedes fra i primi tre: un fatto decisamente inconsueto, per il quale hanno "congiurato" alcune situazioni del tutto casuali (come gli errori di Hamilton nel primo giro con le gomme supersoft), una certa incapacit&agrave; a sfruttare adeguatamente i pneumatici in queste condizioni (come detto da Wolff in conferenza stampa) probabilmente aumentata da qualche "esperimento" d'assetto in merito, senza dimenticare che sulla macchina di Rosberg si stanno usando motori decisamente "fiacchi". Ma sentiamo cos'hanno detto i diretti protagonisti al termine delle prove.  &laquo;Le sessioni sono state buone - &egrave; quanto dichiarato da Lewis Hamilton, 2&deg; tempo in FP1 e 4&deg; in FP2 - e abbiamo svolto il nostro programma. &Egrave; stato molto piacevole, la pista &egrave; molto fisica. La macchina si comporta bene, ma gli altri sono molto pi&ugrave; vicini in questo weekend. Dipende sempre dal caso qui: non ci sono problemi con la macchina, ma tutti sembrano pi&ugrave; vicini, se non un po' pi&ugrave; veloci. Saremo ancora a lottare, dobbiamo solo lavorare sodo e scoprire dove trovare il tempo. Le qualifiche sono molto importanti perch&eacute; i sorpassi sembrano molto difficili, quindi vedremo cosa porta il domani&raquo;.  &laquo;Nella prima sessione di prove mi sentivo bene in macchina - ha spiegato Nico Rosberg dopo aver fatto segnare solo il 7&deg; crono (dopo il 1&deg; in FP1) - poi ho fatto alcuni cambiamenti con la messa a punto tra le sessioni, ma sono andato nella direzione sbagliata. &Egrave; stata una buona esperienza, come ora so che cosa fare per domani. La pista &egrave; molto impegnativa e l'usura dei pneumatici sembra essere molto elevata. Generalmente &egrave; bello essere di nuovo a Singapore perch&eacute; l'evento &egrave; davvero cool. Ma quando sei in macchina &egrave; orribile, &egrave; incredibilmente caldo per noi, come era nelle previsioni&raquo;.  Che non vi siano stati particolari o insormontabili problemi lo ribadisce Paddy Lowe, direttore tecnico esecutivo: &laquo;Abbiamo svolto il nostro normale programma oggi e non c'erano grandi questioni. Abbiamo lavorato molto sulle gomme e sembra essere una situazione molto competitiva con la Ferrari e la Red Bull, che sembrano forti questo weekend. Cercheremo di ottimizzare la vettura sia per giro singolo che per i long run. &Egrave; un circuito che storicamente causa un elevato degrado, &egrave; un aspetto importante. Lavoreremo durante la notte per ottenere il meglio dalla macchina&raquo;.  Maurizio Voltini

Qualche errore e qualche esperimento di troppo per Hamilton e Rosberg, proprio dove gli avversari sono pi&ugrave; competitivi

Mercedes: nessun problema, ma...

In tutte le prove di questo venerd&igrave;, Kimi Raikkonen si &egrave; spesso messo in luce: sia nel primo turno, quinto appena dietro a Vettel, sia soprattutto nel secondo quando ha ottenuto un gran 2&deg; tempo inserendosi fra le due Red Bull. Fra i suoi commenti "tipici" sulla giornata, quello per cui tutto sarebbe andato "pi&ugrave; o meno ok", anche perch&eacute; se Kimi raramente si sbilancia nelle dichiarazioni, ancor mano lo fa oggi, e per vari motivi oggettivi: da un lato il finlandese &egrave; stato il primo a montare le gomme supersoft per staccare il tempo, utilizzandole quindi quando la pista non era ancora ideale; dall'altro lato, gli avversari hanno avuto tutti problemi pi&ugrave; o meno influenti, fra errori o situazioni di traffico, per cui alla fine non vuole dare un vero giudizio.  &laquo;&Egrave; stata una sessione regolare - commenta infatti Raikkonen a fine giornata - in cui abbiamo svolto il nostro programma, e tutto ha funzionato pi&ugrave; o meno bene. Ovviamente c&rsquo;&egrave; sempre qualcosa da migliorare, ma nel complesso la macchina si &egrave; comportata bene. Come al solito le Mercedes saranno molto forti, ma qui anche le Red Bull sembrano piuttosto veloci. Per&ograve; oggi &egrave; solo venerd&igrave; ed &egrave; difficile esprimere un giudizio dai tempi sul giro. Speriamo di far bene domani, poi da l&igrave; vedremo il da farsi&raquo;.

Il finlandese trova che sia difficile fare previsioni basandosi sui riscontri cronometrici odierni, poco indicativi nonostante il suo 2&deg; tempo

Impossibile giudicare, per Raikkonen

A ribadire la competitivit&agrave; della Red Bull sui tracciati in cui il motore ha minor importanza, a Singapore non c'&egrave; solo il primo tempo del venerd&igrave; da parte di Kvyat, ma anche il 3&deg; ottenuto da Daniel Ricciardo in entrambe le sessioni. Perch&eacute; occorre assolutamente considerare che il giro fatto segnare nel "momento buono" con le gomme pi&ugrave; morbide dal "Daniele australiano" del team, &egrave; stato oltretutto velato da un piccolo ostruzionismo involontario da parte di Vettel. Ci&ograve; nonostante, il crono risultante &egrave; stato a soli 75 millesimi da quello di Raikkonen, secondo della giornata.  &laquo;Ci siamo ritrovati con una buona macchina in queste ultime gare - sottolinea Ricciardo - perch&eacute; aveva un buon equilibrio. Entrambi i turni di prove di oggi sono andati bene per me, anche se ho avuto problemi di traffico quando ho montato le gomme "option". Ma sappiamo bene cosa abbiamo in mano e penso che sembriamo a posto per il weekend. Sabato &egrave; il giorno davvero importante, ma sono contento che abbiamo iniziato con il piede giusto nelle prove libere: la macchina andava forte e come previsto sta andando bene su questa pista. Faremo qualche ulteriore modifica stasera, ma ci aspettiamo che le macchine d'argento e quelle rosse tornino su domani. Speriamo di poter tenere il passo che abbiamo mostrato e salire pi&ugrave; in alto possibile in griglia&raquo;.  Maurizio Voltini

3&deg; tempo del venerd&igrave; ma poteva essere ancora meglio per l'australiano, che comunque &egrave; ottimista sulle prestazioni della Red Bull

Ricciardo rallentato dal traffico

La giornata non era iniziata certo nel migliore dei modi per Daniil Kvyat, solo 18&deg; nella prima sessione di prove e soprattutto con soli 8 giri al suo attivo per vari problemi alla sua Red Bull RB11. Ma la situazione &egrave; completamente cambiata nel secondo turno di prove, quello notturno, come racconta lui stesso: &laquo;Ci aspettavamo che la nostra macchina andasse meglio su questa pista, perch&eacute; ci sono meno rettilinei. Nel pomeriggio non era parsa male e il passo era promettente, per&ograve; non ho fatto molti giri nella prima sessione. Nelle FP2 &egrave; stata quindi una scommessa, ed &egrave; stato sorprendente come fossi riuscito a fare un giro veloce quasi subito, ma davvero mi sono sentito a mio agio immediatamente. &Egrave; bello trovarmi per la prima volta al primo posto. Per&ograve; tutti stanno lavorando sodo per migliorare e vedremo successivamente quale sar&agrave; l'effettiva situazione. Per cui non ho particolari aspettative per domani&raquo;.  Maurizio Voltini

Un primo turno problematico, poi il russo ribalta completamente la situazione con il 1&deg; tempo "notturno". Ma: "Non ho aspettative"

Kvyat subito a suo agio in FP2

Con Kvyat davanti a tutti e in particolare a Raikkonen e Ricciardo, al termine della seconda sessione di prove a Singapore, &egrave; la prima volta in questa stagione che non troviamo una Mercedes nelle prime tre posizioni. Ma probabilmente &egrave; un po' troppo presto per esultare nella speranza di avere una gara aperta anche agli altri. Infatti nelle simulazioni di qualifica, quelle che permettono di segnare il tempo che rimarr&agrave; nella lista del cronometraggio, quasi nessuno &egrave; stato esente da problemi. Nemmeno lo stesso Kvyat, che a gomme fresche era stato ostacolato da Grosjean e ha ottenuto il tempo in un giro successivo.  Raikkonen, 2&deg; a 39 millesimi, da parte sua ha montato le supersoft prima di tutti trovando quindi la pista non ancora gommata. Problemi vari di traffico anche per Ricciardo 3&deg; a 1 decimo, che nel giro buono aveva trovato Vettel, anche lui solo 5&deg; per non aver sfruttato bene il giro a gomme fresche, a 3 decimi appena dietro Hamilton che per&ograve; aveva sacrificato il giro favorevole per errori propri. In generale le Mercedes non sarebbero riuscite a sfruttare al meglio le gomme, gi&agrave; a livello di assetto.  Bene anche se a mezzo secondo Perez 6&deg;, a precedere Rosberg di 1 decimo e Alonso di 3,mentre sono a oltre 1 secondo dal vertice Hulkenberg e Verstappen che chiudono la top ten davanti a Massa, 11&deg; quando stavolta &egrave; Bottas ad essere rimasto indietro, 17&deg;. Vedremo se questa situazione si ripeter&agrave; nelle prossime prove, la terza sessione di sabato alle ore 12 italiane, sempre seguite dalla nostra cronaca diretta.  La cronaca "live" ore 17.00 - La sessione finisce senza altre sorprese, a parte un lungo di Rosberg che va a sfiorare le barriere, e quindi vede un ottimo risultato della Red Bull che pone Kvyat 1&deg; e Ricciardo 3&deg;, con Raikkonen fra i due. Seguono Hamilton, Vettel, Perez, Rosberg, Alonso, Hulkenberg e Verstappen.  ore 16.50 - Nel corso delle prove sulla distanza, si &egrave; visto Ricciardo ha un passo poco sopra 1'51", con le gomme supersoft rosse, quindi molto buono considerando che Rosberg (che ha un motore non fresco) sta oltre 1'52". Ma lo &egrave; anche quello di Vettel che con le soft gialle ha girato sul piede di poco oltre 1'53", quando fra le due mescole ci sono circa 1,5 secondi al giro. Mentre Hamilton ha girato anche in&nbsp; 1'51" basso, per&ograve; alzando parecchio i tempi dopo alcuni giri.  ore 16.40 - Rossi riesce finalmente ad entrare in pista in queste libere2, ottenendo il suo primo crono in 1'57"390 a pi&ugrave; di 11 secondi dal vertice. Ha comunque scavalcato Stevens fermo dall'inizio.    ore 16.30 - Quando manca solo Rossi (che per&ograve; &egrave; salito in macchina e si appresta ad uscire appena possibile) questa a seguire &egrave; la situazione cronometrica dopo 1 ora di prove libere e quando tutti hanno avuto la possibilit&agrave; di usare le gomme supersoft (anche se non tutti sono riusciti a sfruttarle davvero, come Hamilton e Vettel).    ore 16.20 - Le situazioni di traffico rendono difficile sfruttare al meglio le gomme pi&ugrave; morbide, ma al secondo tentativo (dopo essere stato ostacolato al primo da Grosjean) Kvyat riesce a scavalcare tutti con il tempo di 1'46"142, davanti a Raikkonen di 39 millesimi. Segue Ricciardo a poco pi&ugrave; di 1 decimo, mentre Hamilton e Vettel sono a 3 decimi.  ore 16.10 - Sono iniziate le simulazioni di qualifica con le Pirelli supersoft rosse e Raikkonen le utilizza per primo e si porta davanti a tutti con 1'46"181. Poi per&ograve; Hamilton, Vettel e Rosberg non riescono a fare meglio. Per Hamilton &egrave; il secondo giro perch&eacute; nel primo sbaglia e va lungo alla curva 1.  ore 16.00 - Quando ancora nessuno ha utilizzato le Pirelli pi&ugrave; morbide, la situazione vede Hamilton superare tutti con 1'47"633 seuito a pochi millesimi da Raikkonen, Kvyat e Ricciardo. Pi&ugrave; distanziati Rosberg, Verstappen, Hulkenberg, Alonso, Vettel e Button. Mentre si &egrave; visto Sainz con la gomma posteriore sinistra danneggiata dopo un contatto con le barriere alla curva 5.    ore 15.50 - Raikkonen riesce a sopravanzare tutti con il tempo di 1'47"659. Ricciardo gli si avvicina ma resta alle sue spalle per 25 millesimi. Seguono un ottimo Kvyat, poi Hamilton, Rosberg, Hulkenberg, Alonso, Verstappen, Vettel e Grosjean.  ore 15.40 - Ottengono i primi crono (alti) Kvyat, Nasr, Vettel e Stevens nell'ordine, ma poco dopo escono le bandiere rosse per via di Stevens che alla curva 11 va di traverso (ma a bassa velocit&agrave;) contro le barriere. Non &egrave; una buona giornata per il team Manor, che sta ancora finendo di riparare la vettura di Rossi.    ore 15.30 - Iniziano le prove libere notturne a Singapore, illuminate da 1500 fari: un impianto italiano, lo ricordiamo. Entrano per primi Kvyat (che aveva girato poco in FP1) e Stevens, poi seguiti da Nasr e Vettel. Introduzione  Intervallo ridotto (rispetto al solito) fra le due sessioni di prove libere F1 del venerd&igrave; a Singapore, con la seconda prevista quando in Italia sono le ore 15,30 e a Marina Bay sono le 21,30, quindi decisamente in notturna. Prove che infatti saranno significative per la definizione degli assetti in condizioni gara (che si svolger&agrave; pi&ugrave; o meno alla stessa ora) con le loro previste simulazioni di qualifica e di gara. Tutto seguito sempre dalla nostra cronaca diretta sia qui sul web che su Twitter (@autosprintLIVE).  Vedremo se continuer&agrave; la supremazia della Mercedes, che peraltro in FP1 si &egrave; dimostrata pi&ugrave; contenuta del consueto, e soprattutto come proseguir&agrave; la sfida diretta fra Ricciardo, Vettel e Raikkonen subito dietro. Vedremo anche se continuer&agrave; lo stato di grazia dei due piloti Toro Rosso e se quelli Williams recupereranno il distacco. Altra incognita, quella del cambio di Maldonado che dovrebbe richiedere interventi forse pesanti: vi aggiorneremo in diretta sulla situazione.  Maurizio Voltini La cronaca su Twitter Tweet di @autosprintLIVE    // <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]>

La cronaca vede la sorpresa delle Red Bull davanti con Raikkonen fra le due. Seguono Hamilton 4&deg; e Vettel 5&deg;

F1 Singapore: libere2 a Kvyat

La novit&agrave; della giornata, la presenza di Rossi, si fa purtroppo notare non tanto per aver segnato un tempo a soli 15 millesimi dal compagno Stevens, ma per aver fatto finire la prima sessione di prove libere a Marina Bay in regime di bandiera rossa, avendo sbattuto contro le barriere. Per il resto troviamo sempre davanti le due Mercedes, con Rosberg a precedere Hamilton di 3 decimi. Poco pi&ugrave; in l&agrave;, di soli altri 17 millesimi, troviamo 3&deg; Ricciardo che ha ben sfruttato le doti telaistiche e aerodinamiche della Red Bull quando invece Kvyat ha avuto diversi problemi.  A seguire le due Ferrari di Vettel e Raikkonen, 4&deg; e 5&deg; con distacchi di 5 e 8 decimi rispettivamente, e con il finlandese apparso abbastanza in palla anche se poi non &egrave; riuscito a stare davanti al tedesco. Tuttavia gli altri sono parecchio pi&ugrave; staccati, a iniziare da Bottas che si trova 6&deg; ma a 1"4 dal vertice (quando Massa ha avuto problemi all'avantreno e si ritrova solo 16&deg;). Segue un ottimo Verstappen con un ritardo di 1"5, quindi ad altri 4 decimi Hulkenberg e a pi&ugrave; di 2 secondi dal vertice Sainz e Maldonado a chiudere la top ten davanti ad Alonso 11&deg;.  L'appuntamento con la pista e con la nostra cronaca diretta passa dunque ora alla seconda sessione di prove libere, che inizier&agrave; quando in Italia saranno le 15,30 e in loco le 21,30, quindi in piena nottata.  La cronaca "live" ore 13.30 - La prima sessione di prove libere finisce in regime di bandiera rossa, per via dell'incidente di Rossi che va a sbattere alla curva 18 strappando le sospensioni destre. Con questa situazione: Rosberg, Hamilton, Ricciardo, Vettel, Raikkonen, Bottas, Verstappen, Hulkenberg, Sainz e Maldonado.    ore 13.20 - Mentre quasi tutti sono passati alle prove sulla distanza, e dunque difficilmente vi saranno variazioni nella lista dei giri veloci, Ricciardo ottiene ottimi tempi sul passo, appena sopra 1'52". Mentre Vettel fa un piccolo lungo alla curva 4 avvicinandosi alle barriere ma senza toccarle.    ore 13.10 - Fra i pochi in pista negli ultimi minuti, Bottas riesce a salire 7&deg; ma pur sempre a 1"9 dal vertice, mentre Massa &egrave; ancora 16&deg; al momento.  ore 13.00 - Con Ricciardo che riesce a scavalcare Vettel di 5 centesimi, al 3&deg; posto, e poi ritocca ancora il suo tempo, questa a seguire &egrave; la situazione cronometrica a Marina Bay dopo 1 ora di prove libere.    ore 12.50 - Rosberg abbassa il suo crono di riferimento a 1'48"004 e Hamilton lo va a seguire per 0"310. Poi Vettel sale 3&deg; con un distacco di 0"490.  ore 12.40 - Per un po' nessuno entra in pista, tranne Rossi che ha bisogno di accumulare pi&ugrave; giri possibile.  ore 12.30 - Si fa vedere anche Ricciardo, che sale 2&deg; a pi&ugrave; riprese man mano i tempi migliorano seguendo le condizioni del fondo pista. Ma anche Raikkonen, che riesce a superare Vettel. Questa a seguire la situazione dopo i primi 30 minuti, in cui &egrave; stato sfruttato il set di Pirelli soft gialle offerto bonus.    ore 12.20 - Inizialmente si portano subito davanti le Mercedes, con Hamilton che completa subito alcuni passaggi gi&agrave; appena entrato in pista. Poi fra i due si inserisce Vettel.  ore 12.10 - Verstappen riesce poi ad effettuare un giro di controllo, cos&igrave; solo Hamilton non &egrave; ancora sceso in pista al momento.  ore 12.05 - Problemi per Verstappen che si blocca appena fuori dai box della Toro Rosso.  ore 12.00 - Iniziano le prove, molti i piloti subito in pista a partire da Vettel per i primi "installation lap". C'&egrave; anche Alexander Rossi, novit&agrave; di questa gara, con il numero 53. Introduzione Partono alle ore 12 italiane (quando a Marina Bay sono invece le 18) le prime prove libere in preparazione al GP F1 di Singapore, 13&deg; appuntamento del Mondiale F1 2015. Sempre seguite dalla nostra cronaca diretta, sia qui sul web che su Twitter mediante il canale dedicato @autosprintLIVE.  Dal 2008 si corre sul tracciato cittadino di Marina Bay, un circuito impegnativo con i suoi 5.065 metri di sviluppo e le 23 curve totali, oltre che per le elevate temperature ambientali. E per fortuna che si correr&agrave; in notturna. Rispetto all'anno scorso &egrave; stata ridefinita la zona fra le curve 10 e 13, dove si passer&agrave; sulla corsia opposta dell'Anderson Bridge. Inoltre nello spazio di fuga all'esterno della prima curva sono stati posti dei "dissuasori" per evitare i tagli troppo facili.  Per quanto riguarda i pneumatici, la Pirelli ha portato le mescole pi&ugrave; morbide della gamma, quindi le supersoft rosse e le soft gialle, viste la necessit&agrave; di cercare il massimo grip "meccanico" e le velocit&agrave; medie non elevate. Per questi motivi le monoposto avranno una configurazione a elevato carico aerodinamico. Relativamente al DRS, potr&agrave; essere attivato sia sul rettilineo di partenza, sia in quello pi&ugrave; lungo compreso fra le curve 5 e 7, dove ci si aspettano velocit&agrave; massime sull'ordine dei 320 km/h.  Maurizio Voltini La diretta su Twitter Tweet di @autosprintLIVE// <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]>  

La cronaca delle prime prove vede Ricciardo a seguire Rosberg e Hamilton, con le due Ferrari di Vettel e Raikkonen subito dietro

F1 Singapore: sempre Mercedes in FP1

Fu la curva del sorpasso da antologia di Felipe Massa su Bruno Senna, nell&rsquo;edizione 2012 del Gran Premio di Singapore. Ora, il tratto compreso tra curva 11 e curva 13 viene ridisegnato, chiudendo l&rsquo;entrata di curva 11, che diventer&agrave; una sinistra destra con pi&ugrave; tortuosa e lenta, nonch&eacute; con l&rsquo;inserimento di una piega a sinistra prima del ponte. Si transiter&agrave; sulla corsia opposta dell&rsquo;Andersen Bridge rispetto quella utilizzata fino al 2014.  Cambier&agrave; anche la percorrenza di curva 13, da disegnare maggiormente; un tornante che dovrebbe presentarsi pi&ugrave; lento nell&rsquo;edizione che si correr&agrave; il prossimo settembre e con una larghezza del circuito incrementata di 1 metro.  Secondo Jonathan Giesecke, direttore dell&rsquo;ingegneria della pista della societ&agrave; incaricata delle modifiche, la Faitful+Gould, &laquo;&egrave; una sfida fantastica interpretare le modifiche al distetto civico di Singapore in miglioramenti al circuito di Marina Bay. Le modifiche tra curva 11 e 13 mi aspetto consentano una corsa pi&ugrave; ravvicinata e potenzialmente un&rsquo;occasione in pi&ugrave; di sorpasso&raquo;.  Fabiano Polimeni  

Modifiche al circuito per offrire una chance in pi&ugrave; di sorpasso: cambiano curva 11, 12 e 13

GP Singapore, Marina Bay si rif&agrave; il look

Questa di Singapore &egrave; stata una gara molto positiva per la Red Bull: non c&rsquo;&egrave; scappata la vittoria, ma con entrambi i piloti sul podio ha incamerato oggi 33 punti contro i 25 della Mercedes e i 16 della Ferrari. Pur con il ritorno di Vettel a una gara scevra di episodi negativi, c&rsquo;&egrave; qualcosa che &egrave; andato storto con Ricciardo. Ma sentiamo i protagonisti.  &laquo;Questo &egrave; un circuito che mi piace - dice Sebastian Vettel, 2&deg; al traguardo dalla quarta posizione in griglia - perch&eacute; l'atmosfera &egrave; ottima ed &egrave; una gara dura. Ho avuto una buona partenza, ho passato Daniel e finalmente ho avuto una gara decente. Abbiamo giocato un po&rsquo; con la strategia dopo l&rsquo;undercut sub&igrave;to da Alonso; poi la safety car &egrave; entrata nel momento peggiore per noi (dimentica per&ograve; che i 7 giri al rallentatore gli hanno pernesso di evitare un'ulteriore sosta, ndr) ma abbiamo fatto lavorare le gomme fino al termine anche se &egrave; stata dura. Era inutile combattere Lewis, alla fine: lui era con gomme fresche e ho dovuto gestire le mie alla fine, quando erano abbastanza usate; ho dovuto pensare a quello. Ma poi &egrave; stato bello ritrovare lo champagne freddo sul podio&raquo;.  &laquo;Siamo stati davvero vicini alla Mercedes in qualifica - &egrave; invece l&rsquo;opinione dopogara di Daniel Ricciardo, finito 3&deg; - e ci aspettavamo che il nostro passo di gara fosse un po&rsquo; pi&ugrave; veloce oggi, ad essere onesti. Non sono stato abbastanza rapido nel primo stint e mi sono arrivati un altro paio problemi, con i freni e con cali di potenza che andavano e venivano, ma in termini di punti ne ho ancora ottenuti una buona manciata. In realt&agrave; mi sento un po&rsquo; come a una gara di casa, qui: Singapore &egrave; distante come Melbourne da Perth, quindi per gli australiani occidentali non &egrave; troppo lontano. Suzuka &egrave; a due settimane e questa &egrave; un&rsquo;altra pista dove possiamo essere ottimisti, quindi non vedo l'ora. Tutto sommato &egrave; stato un weekend solido&raquo;.  Anche il team principal Christian Horner &egrave; soddisfatto, nel complesso: &laquo;Un&rsquo;incredibile performance di entrambi i piloti. Dopo un inizio interessante, Fernando ha dovuto restituire la posizione di Sebastian, ma purtroppo non anche a Daniel. Siamo rimasti sulla gomma pi&ugrave; morbida alla prima sosta, poi alla seconda Fernando aveva fatto l&rsquo;undercut su di noi, cos&igrave; siamo passati al pneumatico diverso per cambiare la strategia. Quindi &egrave; uscita la pace car e siamo stati in una situazione bruttissima nel dover decidere se poter puntare alla fine,. Ma i piloti hanno fatto un lavoro incredibile, hanno portato le monoposto al traguardo con il minimo di gomma necessario. Dunque finire secondo e terzo &egrave; una grande prestazione di squadra, in particolare con il doppio pit-stop durante la gara fatto in modo eccezionale&raquo;.  Una conferma in pi&ugrave; sulle noie di Ricciardo la d&agrave; Thierry Salvi della Renault: &laquo;Una gara difficile oggi, ma abbiamo ottenuto il massimo che potevamo aspettarci, con un doppio podio. Daniel ha avuto problemi di affidabilit&agrave; con la sua power unit: ha dovuto gestire continuamente l&rsquo;apparato relativo all'energia in situazioni molto difficili. Ha nuovamente dimostrato la sua capacit&agrave; di rimanere calmo e concentrato, anche in situazioni difficoltose, e rimanendo molto veloce. Ancora una volta l'affidabilit&agrave; &egrave; il punto chiave e abbiamo sofferto in questo fine settimana. La vettura ha il potenziale per vincere e abbiamo bisogno di lavorare di pi&ugrave; per esprimerlo nelle ultime gare della stagione&raquo;.  Maurizio Voltini

A parte le gomme da gestire, nessun problema per Vettel, mentre Ricciardo ha dovuto gestire noie alla power unit

Prestazione di squadra per la Red Bull

Con un parziale nelle ultime due gare di 50 punti a 18, Lewis Hamilton ha azzerato i ventinove punti che lo separavano dal compagno di squadra Nico Rosberg salendo a quota 241, tre in pi&ugrave; dell&rsquo;avversario tedesco. Quello di Singapore potrebbe essere il Gran Premio della svolta, la gara che nelle analisi di fine stagione potr&agrave; essere identificata come quella del kappa&ograve;. Condizionale d&rsquo;obbligo, perch&eacute; di fatto a Singapore di Mercedes in pista ce n&rsquo;&egrave; stata una sola.  Ancora una volta la gara sul circuito cittadino che per glamour pu&ograve; confrontarsi solo a Montecarlo, ha avuto nella partenza e nell&rsquo;ingresso della safety car (tradizione confermata) i momenti clou delle due ore complete di gara. Allo spegnersi del semaforo Sebastian Vettel ha sfruttato al meglio il bonus del non avere nessuno davanti a se, sfilando davanti a Fernando Alonso (che ha restituito la posizione dopo il taglio della prima curva) e Daniel Ricciardo (che avrebbe avuto un problema di ERS allo scatto). Ci ha pensato una buona performance dello spagnolo, e una strategia perfetta ai box, a permettere ad Alonso di poter passare Vettel anticipando il secondo pit-stop di un giro. La Ferrari &egrave; rientrata in pit-lane al giro 24, la Red Bull al venticinquesimo, e per Vettel non c&rsquo;&egrave; stata alcuna chance per poter rientrare in pista davanti alla &ldquo;rossa&rdquo; considerando il tempo realizzato da Alonso dopo il suo pit-stop.  La storia della corsa sembrava scritta, ma &egrave; stata una banale toccata tra Perez e Sutil, nella quale la Force India ha distrutto l&rsquo;ala anteriore, a causare l&rsquo;ingresso in pista della safety car. In quel momento Hamilton ed Alonso erano al comando con pneumatici supersoft, davanti alle due Red Bull che seguivano con gomme soft. A quel punto il muretto di Maranello ha deciso di anticipare la terza sosta, riportando in pista Alonso dietro le Red Bull ma con gomme soft pi&ugrave; fresche di 6 giri rispetto a Vettel e di 4 rispetto a Ricciardo. Una scelta che a posteriori pu&ograve; essere giudicata conservativa, ma nel momento in cui fatta (senza i dati reali relativi al degrado delle soft) aveva fondamenta solide.  Lasciando da parte il mostruoso rush di Hamilton, capace in 14 giri di mettere tra se e Vettel pi&ugrave; di 25 secondi, non c&rsquo;era assolutamente la certezza che la Red Bull del pilota tedesco potesse completare ben 36 tornate con un set di pneumatici soft senza un crollo di performance. Impresa che invece al tedesco &egrave; riuscita, in parte aiutata dalla lunghissima permanenza in pista della safety car, ed in parte anche dal perfetto ruolo (per Vettel) che ha recitato Ricciardo. L&rsquo;australiano ha accusato un calo di potenza che gli ha impedito di attaccare il compagno di squadra, ma avendo comunque il DRS attivo, grazie al ridotto ritardo dello stesso Vettel, ha impedito ad Alonso di poter provare il sorpasso.  La Red Bull ha cos&igrave; concluso la trasferta di Singapore con il maggior bottino di tappa (33 punti), mentre la Ferrari ha ridotto a 9 lunghezze il suo ritardo dalla Williams nella classifica costruttori con un parziale di 27 a 18.  Valtteri Bottas &egrave; stato il pilota che ha pagato il prezzo pi&ugrave; alto nel passaggio sulla strategia a 2 soste decisa dopo la safety car. Nell&rsquo;ultimo giro il finlandese ha visto le gomme posteriori cedere di colpo, perdendo 4 posizioni e sfilando dalla settima all&rsquo;undicesima posizione. Risultato: Bottas (oltre che ad Alonso) nella classifica del mondiale ha dovuto cedere anche la quinta posizione a Vettel.  Roberto Chinchero

Oltre a ridare la leadership a Hamilton, Marina Bay ha avuto varie ripercussioni nel campionato anche per i team. Pi&ugrave; il tonfo di Bottas

Analisi Singapore: botte sulla classifica

Il vero colpo di scena del Gran Premio di Singapore 2014 &egrave; arrivato nei secondi prima del via, quando si &egrave; capito che sulla Mercedes di Nico Rosberg c&rsquo;era un problema di natura elettronica. I tecnici hanno provato a sostituire il volante (una soluzione a volte miracolosa) ma le difficolt&agrave; sono rimaste. &laquo;I comandi al volante non funzionavano bene &ndash; ha commentato Rosberg - e tutto il comportamento dell'elettronica sulla monoposto &egrave; stato influenzato da questo problema. Dobbiamo verificare l&rsquo;accaduto e trovare il motivo che ha causato questo inconveniente, perch&eacute; ancora una volta abbiamo avuto un problema di affidabilit&agrave;. &Egrave; il nostro punto debole in questa stagione, ed &egrave; su questo fronte che ci dobbiamo concentrare&raquo;.  &laquo;&Egrave; dura non riuscire a lasciare la griglia di partenza &ndash; ha proseguito Rosberg &ndash; ma anche dopo essere partito dalla pit-lane mi sono ritrovato senza ERS e senza DRS. Anche le marce entravano due per volta, quindi ero molto lontano dalla mia miglior performance. Non c&rsquo;era altro che potessi fare. Dopo il mio ritiro definitivo Toto (Wolff) si &egrave; scusato per l&rsquo;accaduto, un gesto che ho apprezzato, ma ora bisogna rimboccarsi le maniche e risolvere questi problemi&raquo;.  Nella notte di Singapore il volo della Mercedes che ride &egrave; quello di Lewis Hamilton. Dopo 14 gare l&rsquo;inglese ha potuto festeggiare la leadership nella classifica di campionato, una posizione che aveva assaggiato solo nelle due settimane tra i Gran Premi di Barcellona e Montecarlo. &laquo;La scorsa notte ho sognato questa vittoria &ndash; ha raccontato un Hamilton con il sorriso del giorni migliori &ndash; &egrave; stato un weekend ottimo, la squadra ha lavorato al meglio. Pressione prima dell&rsquo;ultimo pit-stop? Nulla di diverso dal solito, sapevo di avere un buon margine sugli avversari. La paura costante &egrave; stata quella di un&rsquo;uscita di una seconda safety-car mentre stavo guadagnando terreno prima dell&rsquo;ultima sosta. Se fosse accaduto sarei stato fregato. Durante la corsa non avevo sempre un quadro completo di quanto stesse accadendo, ad un certo punto sentivo che le gomme posteriori stavano per lasciarmi del tutto, ma pochi istanti dopo &egrave; arrivata la chiamata per il pit-stop. Ero venuto qui a Singapore per vincere e guadagnare dei punti in classifica, e tutto ci&ograve; che &egrave; arrivato in pi&ugrave; va oltre le mie aspettative&raquo;.  Roberto Chinchero

Esulta Lewis Hamilton, nuovo leader del mondiale. Impreca Nico Rosberg, bloccato gi&agrave; prima del via

I due volti della Mercedes

Dopo la delusione del Gran Premio d&rsquo;Italia, Fernando Alonso &egrave; tornato a lottare per le posizioni di testa. I sessanta giri di Singapore lo hanno visto costantemente nella top-4, e nella prima parte in una salda seconda posizione (guadagnata su Vettel grazie anche a una sosta effettuata al momento giusto) dietro solo l&rsquo;imbattibile Mercedes di Lewis Hamilton.  &laquo;La prima parte di gara &egrave; stata molto buona &ndash; ha commentato lo spagnolo &ndash; abbiamo consolidato la seconda posizione controllando bene chi ci seguiva. Poi dopo il secondo pit-stop (dove lo spagnolo &egrave; tornato in pista ancora con le SuperSoft) &egrave; entrata in pista la safety car in un momento per noi non favorevole&raquo;.  Era il caso di restare in pista con le Pirelli &ldquo;rosse&rdquo; anzich&eacute; tornare in pit-lane per passare alle soft e concedendo di fatto 2 posizioni alle Red Bull? &laquo;Hamilton ha avuto la possibilit&agrave; di ripartire e costruirsi un margine per fare l&rsquo;ultima sosta senza rischi &ndash; ha chiarito Alonso &ndash; ma lui aveva un ritmo di 2 secondi pi&ugrave; veloce rispetto a tutti, un vantaggio che oggi noi non abbiamo. Ma al di l&agrave; della circostanza sfortunata, credo che sia stato comunque un Gran Premio positivo. Ho lottato per il podio fino all&rsquo;ultimo giro, ed &egrave; una bella sensazione&raquo;.  Tutt&rsquo;altra atmosfera sul fronte Kimi Raikkonen. L&rsquo;ottava posizione sotto la bandiera a scacchi non &egrave; quello che il finlandese aveva previsto all&rsquo;inizio del weekend. &laquo;La partenza &egrave; stata cruciale &ndash; ha confermato Kimi &ndash; sono rimasto bloccato dietro le Williams per tutta la gara, prima Massa e poi Bottas. E quando resti a lungo dietro un avversario finisci con rovinare le gomme e la strategia di gara. Ad un certo punto del weekend &egrave; sembrato essere tutto nella giusta direzione, ma alla luce del risultato di oggi non posso che essere deluso&raquo;.  Roberto Chinchero

Il pilota spagnolo (tornato quarto nel mondiale) scagiona la strategia di gara, e indica nella vettura di servizio il motivo della quarta posizione finale

Alonso: "Podio sfumato per la SC"

Una gara partita "monca" con Rosberg costretto al via dalla pitlane e poi al ritiro, per problemi alla gestione del cambio, consegna a Hamilton la vittoria e il ritorno in vetta anche nella classifica generale, per tre punti. Ma non &egrave; stato tutto agevole o scontato: quando &egrave; entrata la safety car poco dopo met&agrave; gara, il vantaggio di Hamilton &egrave; stato annullato e gli inseguitori hanno effettuato il cambio gomme, l'ultimo con quelle pi&ugrave; dure. Cos&igrave; Hamilton &egrave; stato costretto a spremere al massimo la sua Mercedes W05 per accumulare un margine che gli consentisse il suo ultimo cambio gomme senza perdere la gara. Quando ha fatto il pit-stop finale &egrave; tornato in pista secondo, ma ha resistito a Ricciardo e quindi recuperato la posizione su Vettel grazie anche alle gomme pi&ugrave; fresche.  Lotta fino all'ultimo quindi per la seconda piazza fra Vettel, Ricciardo e Alonso: una disputa molto aperta specie sul finire quando tutti avevano le gomme finite, ma non c'&egrave; stato alcun vero attacco nonostante i tre fossero uno in scia all'altro, terminando quindi nell'ordine. Ad Alonso resta la (relativa) soddisfazione di essere comunque stato in grado di lottare per il podio, sfuggitogli di 1"1. Con la gara conclusa con un giro d'anticipo (60 anzich&eacute; 61) per aver raggiunto il limite delle 2 ore.  Quinto posto per Massa, che ha lottato con le gomme pi&ugrave; ancora di chi lo precedeva, anche se non tanto quanto Bottas: il finlandese della Williams &egrave; stato a lungo 6&deg; facendo da tappo a tutti quelli che lo seguivano, compreso Raikkonen, finch&egrave; una gomma posteriore ha ceduto. L'unico che era riuscito a superare sia lui che il gruppetto alla sue spalle &egrave; stato un eccellente Vergne, riuscito addirittura ad annullare gli effetti di due stop&amp;go di 5 secondi. Infatti tirando negli ultimi tre giri ha accumulato un vantaggio di 7"2 su Perez che gli ha permesso di mantenere il 6&deg; posto dopo l'aggiunta dell'ultima penalizzazione sul tempo finale.  Bella gara anche per lo stesso Perez, risalito dopo aver dovuto cambiare il musetto in seguito alla "falciata" di Sutil che gli aveva portato via l'ala anteriore, causando l'ingresso della safety car di cui avevamo parlato per via dei detriti sparsi per la pista. Solo 8&deg; Raikkonen, che al pari di Button (ritirato) ha sub&igrave;to oltremodo l'impossibilit&agrave; di passare la Williams di Bottas, pi&ugrave; veloce in rettilineo sebbene lenta sul giro. Chiudono la top ten Hulkenberg e Magnussen, bravi a risalire quando erano finiti indietro, ma anche loro poi bloccati nel trenino che si era formato dietro a Bottas.  Con questa gara, Hamilton torna appunto in testa al Mondiale Piloti con 241 punti contro i 238 ai quali &egrave; rimasto fermo Rosberg. Si avvicina Ricciardo a quota 181, sempre comunque molto staccato. Mentre con 133 e 124 punti Alonso e Vettel scavalcano Bottas restato a 122 punti. Nel Costruttori, invece, ovviamente Mercedes sempre davanti a Red Bull (479 e 305 pt) mentre la Ferrari (178) si avvicina alla Williams (187) nella lotta per il terzo posto.  Ora se ne riparler&agrave; al prossimo GP, quello del Giappone sulla sempre interessante pista di Suzuka, in programma fra due settimane. Ricordando che trovate qui tutti i risultati di questo weekend di gara. La cronaca "live" Tweets di @autosprintLIVE // <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Introduzione Partenza alle ore 14 per il GP F1 di Singapore, quando a Marina Bay saranno le 20 e dunque star&agrave; cominciando a calare la notte. Sempre con la nostra cronaca diretta in parallelo qui sul web e su twitter (@autosprintLIVE) per raccontare tutto quanto succede in gara.  &Egrave; una griglia molto &ldquo;compressa&rdquo; quella che si presenta al via, perch&eacute; nelle qualifiche i distacchi sono stati decisamente ridotti. Di conseguenza non si pu&ograve; dare nulla per scontato in questa gara, nonostante ancora una volta troviamo le Mercedes in prima fila seguite dalle Red Bull, con Rosberg, Hamilton, Ricciardo e Vettel in sequenza. 5&deg; posto per Alonso affiancato da Massa, mentre Raikkonen (al quale dovrebbero essere stati risolti i problemi di software che l&rsquo;hanno frenato in qualifica) &egrave; appena dietro assieme a Bottas: dunque sfida diretta fra Ferrari e Williams che si disputano il 3&deg; posto nella classifica Costruttori. Alternanza anche in quinta e sesta fila fra le McLaren e le Toro Rosso, con Magnussen, Kvyat, Button e Vergne nell&rsquo;ordine: anche questa pu&ograve; essere una sfida da seguire, su un tracciato difficile come quello di Marina Bay.  Qui le altre caratteristiche relative al circuito e alla gara, ricordando che l&rsquo;impiego delle Pirelli pi&ugrave; morbide in gamma condizioner&agrave; le strategie. Decisivo al riguardo il fatto che su questo circuito non &egrave; facile superare, e questo farebbe preferire a qualcuno la tattica su due soste che per&ograve;, seppur possibile e in grado di far evitare situazioni negative di traffico, potrebbe risultare un po&rsquo; azzardata e costringere a guidare &ldquo;al risparmio&rdquo;. Mentre la strategia su tre soste, oltre a risultare teoricamente pi&ugrave; veloce secondo la Pirelli, viene suggerita anche perch&eacute; pi&ugrave; flessibile. Non bisogna dimenticare, oltretutto, che statisticamente parlando vi &egrave; una probabilit&agrave; del 100% che intervenga la safety car nei 61 giri di gara: infatti finora &egrave; sempre successo, a Singapore.  Maurizio Voltini  

La cronaca della gara a Marina Bay con Rosberg out e duello per 2&deg; posto fra Vettel, Ricciardo e Alonso nell'ordine

GP F1 Singapore: vittoria di Hamilton

Le qualifiche non erano cominciate bene a Nico Rosberg, con un piccolo dritto iniziale per questioni di freni, finendo poi con la pole soffiata per soli 7 millesimi dal compagno di team. Il tedesco racconta cos&igrave; come ha vissuto la situazione: &laquo;In generale, &egrave; stata la pi&ugrave; difficile sessione di qualifiche della mia carriera finora. &Egrave; stato davvero difficile trovare il mio ritmo. Ho dovuto cambiare i freni per le qualifiche e poi ho dovuto trovare il giusto bilanciamento nei primi giri, ed &egrave; stato problematico. Ho solo pensato "va cos&igrave;, sar&ograve; 6&deg; o 7&deg;". Poi alla fine mi sono trovato davvero bene con la messa a punto raggiunta. E quando ho sentito che Lewis aveva quel piccolo margine in pi&ugrave; ho pensato "accidenti"! Ho ripensato al mio giro e ho pensato a quanti posti ci fossero per guadagnare quei 7 millesimi di secondo, in particolare nell'ultima curva. Ma alla fine lui ha semplicemente fatto un lavoro migliore di 7/1000, oggi, riconosciamolo. La seconda posizione &egrave; sempre buona per la gara di domani e mi concentro sulla partenza. L'anno scorso ho superato Sebastian alla prima curva, quindi &egrave; sicuramente possibile vincere da l&igrave;. Tutto star&agrave; a come gestire le gomme e ho imparato alcune cose utili nei miei long run di ieri, quindi spero che diventer&agrave; una gara interessante per gli appassionati&raquo;.  Maurizio Voltini

Il tedesco spiega le sue qualifiche e ricorda come avesse passato Vettel l'anno scorso

Rosberg pu&ograve; scattare bene anche da 2&deg;

Anche stavolta Kimi Raikkonen stava arrivando a cogliere un risultato eclatante, anche in qualifica, quando proprio al momento decisivo (il secondo stint in Q3) il motore l'ha abbandonato. Al momento non si sa ancora esattamente cosa sia successo, ma pare dipenda da un problema di natura elettrica/elettronica non ben specificata, per&ograve; risolvibile senza incorrere in penalizzazioni. Cos&igrave; in gara il finlandese partir&agrave; 7&deg;, una posizione peraltro meno infelice di altre occasioni, e infatti lui sembra guardare avanti in modo positivo: &laquo;Sono molto contento del comportamento della mia macchina, ieri avevamo fatto delle modifiche all&rsquo;assetto e in qualifica finalmente sono riuscito a guidare come volevo. Sfortunatamente in Q3 nell&rsquo;ultimo tentativo con pneumatici supersoft nuovi un problema mi ha costretto a rientrare. &Egrave; un vero peccato perch&eacute; mi sentivo bene al volante della mia monoposto e avevamo il potenziale per fare un bel risultato. Ora voglio essere fiducioso per la gara e mi auguro che la squadra riesca a risolvere il problema senza troppe difficolt&agrave;. Domani faremo del nostro meglio per portare a casa pi&ugrave; punti possibile, consapevoli di essere nella direzione giusta&raquo;.

"Sono contento del comportamento della macchina, peccato quel problema", dice dopo aver sfiorato una prestazione eclatante in qualifica a Singapore

Raikkonen resta fiducioso per la gara

Aveva gi&agrave; dato qualche soddisfazione ai suoi tifosi e a quelli Ferrari nelle prove libere di Singapore, Fernando Alonso. Ma non sarebbe stato strano se anche stavolta certi exploit venissero meno al momento decisivo delle qualifiche. Invece... Cos&igrave; spiega lo spagnolo dopo un altro 5&deg; posto in griglia, ma dal "sapore diverso" anche per i 5 millesimi che lo separano da Vettel, subito nella fila davanti: &laquo;Se ieri mi avessero detto che saremmo stati competitivi anche in qualifica, probabilmente non ci avrei creduto. E invece questo quinto posto &egrave; stato un po&rsquo; diverso dal solito, perch&eacute; il distacco dalla pole &egrave; davvero minimo. In questo weekend mi sono trovato bene fin dalla prima sessione e probabilmente molto &egrave; dipeso dalle caratteristiche del tracciato. &Egrave; impossibile fare paragoni con altre gare, perch&eacute; questa insieme a Monaco fa storia a s&eacute;, ma di sicuro &egrave; stato fatto un passo avanti rispetto ad inizio stagione e sono certo che la vettura continuer&agrave; a migliorare fino alla fine. Domani la gara &egrave; lunga e molto esigente dal punto di vista meccanico. L&rsquo;affidabilit&agrave; giocher&agrave; un ruolo fondamentale proprio come la gestione delle gomme, che qui pu&ograve; fare una grande differenza. Ma parto sul lato pulito, e penso che il podio sia alla portata&raquo;.

Partendo sul lato pulito, pensa che con una buona strategia si possa puntare al podio, a Singapore

Alonso bene fin dall'inizio

dal nostro inviato a Marina Bay (Singapore): Alberto Antonini   Mai stati cos&igrave; vicini. Fra la pole di Hamilton a Singapore e il tempo di Rosberg, subito dietro, ci sono sette millesimi di secondo, calcolati in 33 cm sulla lunghezza della pista. Fra il primo e l&rsquo;ottavo delle qualifiche, Bottas, appena pi&ugrave; di mezzo secondo: 506 millesimi. E questo su una pista di cinque chilometri, con 23 curve quasi tutte lente. Quelle che di solito fanno pi&ugrave; differenza al cronometro.  Come mai questo appiattimento dei valori? &Egrave; chiaro innanzitutto che Singapore, a dispetto dei consumi elevati (dovuti alle continue riaccelerazioni) non &egrave; una pista &ldquo;di motore&rdquo;. Fernando Alonso lo ha fatto notare subito: &ldquo;Qui la potenza conta poco&rdquo;. In realt&agrave;, non &egrave; che la F14 T sia il massimo neanche quanto a carico aerodinamico. Ma cos&igrave; come era successo a Monaco (dove Raikkonen aveva sfiorato il podio in gara), le carenze di altri settori sono state compensate dal grip meccanico delle gomme.  Le supersoft Pirelli hanno accontentato un po&rsquo; tutti, compresa la Williams che non sembrava certo la vettura pi&ugrave; adatta alla pista cittadina, specie dopo le prove di venerd&igrave;. L&rsquo;effetto-aderenza della mescola pi&ugrave; tenera &egrave; generato non solo dalla capacit&agrave; di &ldquo;copiare&rdquo; le rugosit&agrave; dell&rsquo;asfalto, ma anche da un fattore chimico che ha solo questa specifica. E si guadagnano pi&ugrave; decimi - per tutti - con un tipo di pneumatico cos&igrave;, piuttosto che con gli sviluppi e i cavalli motore.  Quanto alla Mercedes, a meno di pensare che abbia voluto fare favori allo spettacolo delle qualifiche, pu&ograve; essere che i suoi stessi punti di forza si siano ritorti contro Hamilton e Rosberg, sempre (relativamente) in affanno rispetto a Red Bull ma anche Ferrari. L&rsquo;analisi della percorrenza mostra la W05 che affronta con la stessa marcia - la terza - tratti dove la Ferrari usa anche seconda e quarta. Il motore Mercedes &egrave; sicuramente il pi&ugrave; elastico, ma forse soffre, su una pista di trazione, di un eccesso di coppia che finisce col surriscaldare i battistrada posteriori. Le immagini dall&rsquo;alto mostravano la monoposto d&rsquo;argento che scivolava come mai aveva fatto quest&rsquo;anno.  La Red Bull, per finire, ha confermato le qualit&agrave; e la versatilit&agrave; del suo telaio, tornando per questa gara a un assetto ad alto carico. Ricciardo era un po&rsquo; scontento solo del suo 3&deg; settore, Vettel di tutto il suo giro veloce. Ma il distacco fra i due, a favore di Daniel, &egrave; limitato comunque a 48 millesimi.

Le gomme super-soft (e gli errori Mercedes) compattano la griglia: i primi otto in mezzo secondo!

Analisi qualifiche: come mai cos&igrave; vicini?

Ha conquistato la pole position di Singapore proprio all'ultimo, per soli 7 millesimi sul compagno di squadra e rivale al titolo, per cui Lewis Hamilton &egrave; davvero su di giri dopo le qualifiche. Anche perch&eacute; &egrave; riuscito a recuperare qualcosa come un decimo e mezzo circa perso nella fase iniziale del giro decisivo, per via di un bloccaggio in frenata.  &laquo;Questa &egrave; stata una delle sessioni di qualifica pi&ugrave; emozionanti - dice Hamilton alla fine di tutto - che posso ricordare. Ho perso un sacco di tempo all'inizio del mio ultimo giro, e a quel punto ho pensato di aver mancato la pole. Ma ho continuato spingere e sono riuscito a recuperare. Da pilota, cerchi sempre di far s&igrave; che l'ultimo giro in qualifica sia quello migliore. A quel punto la pista &egrave; migliorata e le impostazioni dovrebbero essere al loro ottimale. Ma stavano succedendo tante cose e cercavo solo di non guardare intorno a me. Sono rimasto sorpreso da quanto fossimo tutti vicini: per tutto il giorno le Red Bull e le Ferrari sono parse veloci, ed &egrave; stato davvero divertente essere l&igrave; in mezzo. Il team ha fatto un lavoro fantastico per portare la macchina a questo punto, in un circuito dove la deportanza &egrave; cos&igrave; importante, pi&ugrave; del motore, e di essere ancora una volta davanti, quindi un grande grazie a tutti loro. Sar&agrave; una gara difficile domani. All'inizio avevamo un'idea su come le gomme si sarebbero comportate, ma i long run di ieri hanno cambiato tutto. Cercare di gestire i pneumatici sar&agrave; importantissimo, ma speriamo che diventi divertente per i tifosi. Sono sul lato pulito della pista, quindi spero in una buona partenza e in una gara consistente&raquo;.  Maurizio Voltini

L'inglese conquista la pole a Singapore per soli 7 millesimi e ora pensa a come gestire i pneumatici

Hamilton: "Mi sono emozionato"

Dopo aver un po' sofferto per la mancanza di prove di ieri sera, Sebastian Vettel ha un po' recuperato ponendosi appena dietro al compagno di squadra sia nelle ultime prove libere, sia in quelle di qualifica, 3&deg; e 4&deg; rispettivamente. Ma per queste ultime ha qualcosa da recriminare: &laquo;Non sono contento di questo ultimo giro, ho spinto un po' troppo forte e non ho messo assieme un buon giro, quindi non sono del tutto soddisfatto, ma &egrave; quello che &egrave;. Penso che la pole avrebbe potuto essere alla nostra portata. Comunque ci auguriamo di fare una buona gara domani, con buoni pit stop e una buona strategia, e da l&igrave; vedremo cosa possiamo fare. Penso che abbiamo una buona velocit&agrave;, ma tutti sembrano avere una buona velocit&agrave; qui. &Egrave; una gara lunga, cos&igrave; vedremo come le gomme funzioneranno e cosa potremo fare di conseguenza&raquo;.  Maurizio Voltini

Ma parte comunque dalla seconda fila, pur se ritiene che a Singapore la pole fosse alla portata della Red Bull

Vettel insoddisfatto: "Ho esagerato"

Fra i pi&ugrave; produttivi oggi a Singapore troviamo Daniel Ricciardo, secondo nelle prove libere e poi terzo in quelle di qualifica. A maggior ragione, quindi, l'australiano della Red Bull vede le cose in modo positivo, come sempre peraltro: &laquo;All'inizio del fine settimana abbiamo pensato di poter essere a circa due o tre decimi dalla Mercedes e che poi ci fosse una reale possibilit&agrave; di stare con loro in gara. In realt&agrave; siamo finiti pi&ugrave; vicino a loro di quanto pensassimo in qualifica, meglio cos&igrave;. Se non ci saranno problemi in partenza, allora si tratta di cercare di essere intelligenti e fare qualcosa con la strategia. Se potr&ograve; avvicinarmi, allora ci prover&ograve;, non ho avuto problemi a farlo quest'anno, ma &egrave; difficile su un circuito cittadino. &Egrave; vicino a casa qui ed &egrave; bello vedere un paio di bandiere australiane in mezzo alla folla. Speriamo di poter ottenere un risultato a podio per domani&raquo;.  Maurizio Voltini

L'australiano tenter&agrave; con la strategia di migliorare una probabile posizione a podio, nel GP a Singapore

Ricciardo si sente vicino a casa...

Fino all'ultimo si &egrave; sperato che per una volta la pole sarebbe andata ad una macchina diversa da Mercedes o Red Bull, e addirittura dopo i primi tentativi in Q3 era Massa davanti a tutti, con le Ferrari (entrambe) sempre "l&igrave;". Invece a riportare alla (solita) realt&agrave; ci hanno pensato prima Rosberg e poco dopo Hamilton sorpassandolo di 7 millesimi e assicurandosi la pole position per il GP di Singapore, nonostante un piccolo bloccaggio in frenata.  Seconda fila appannaggio della Red Bull con Ricciardo a 0"173 e Vettel a 0"221, con il tedesco che per soli 5 millesimi sopravanza Alonso, 5&deg; a 0"226. Si sperava qualcosa meglio come posizione per la Ferrari, ma i distacchi non sono drammatici. Piuttosto, a preoccupare &egrave; che dietro a Massa staccato di 0"319 abbiamo Raikkonen, ma solo perch&eacute; il finlandese non ha potuto effettuare il secondo tentativo per via di un problema al motore che l'ha costretto a fermarsi subito. Ora si tratta di vedere se si tratti di qualcosa di risolvibile senza incorrere in penalizzazioni: al momento non si hanno notizie in merito dal box Ferrari, ma si parla di problemi elettrici, quindi non gravi.  Con 9 piloti racchiusi in 57 centesimi, troviamo a seguire Bottas 8&deg; e Magnussen 9&deg;, mentre Kvyat &egrave; pi&ugrave; staccato ma &egrave; riuscito a sopravanzare sia Button che Vergne, esclusi per poco dalla Q3. Nel complesso, nonostante il risultato finale tutt'altro che clamoroso, sono state qualifiche abbastanza emozionanti fino alla fine: speriamo che risulti cos&igrave; spettacolare anche la gara, in programma domani a partire dalle ore 14 italiane (quando a Singapore saranno le 20) sempre con la nostra cronaca diretta, alla quale diamo appuntamento. Ricordando che potete trovare qui tutti i riscontri delle prove a Marina Bay. La cronaca "live" Tweets di @autosprintLIVE // <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Introduzione L'inconsueta situazione delle prove libere del sabato, con Alonso nuovamente al vertice e le Mercedes al di fuori della prima fila virtuale (qui i risultati delle libere), rende pi&ugrave; incerta l'attesa per le prove di qualificazione del GP F1 di Singapore, che inizieranno alle ore 15 italiane - quando in pista saranno le 21 e quindi in notturna - sempre seguite dalla nostra cronaca diretta in parallelo fra web e twitter (@autosprintLIVE).  Non va dimenticata poi la buona prestazione delle Red Bull e nemmeno l'exploit di Vergne, a dimostrare come la difficolt&agrave; del tracciato di Marina Bay arrivi a premiare una guida concentrata e al tempo stesso punisca pesantemente gli errori. A rendere possibili sorprese nelle qualifiche sar&agrave; anche il comportamento delle gomme Pirelli: quelle pi&ugrave; morbide, le supersoft a banda rossa, sono decisamente pi&ugrave; veloci rispetto alle soft a banda gialla, e ci&ograve; potrebbe causare notevoli rischi a chi eventualmente volesse disputare le Q1 adottando solo la mescola pi&ugrave; dura per risparmiare un set di supersoft in funzione gara. Inoltre il degrado termico delle gomme rosse fa s&igrave; che il giro "buono" sia il primo; &egrave; possibile recuperare compiendo un giro di raffreddamento e rilanciandosi, qualora si commetta un errore, ma ovviamente occorre avere il tempo di farlo, e in qualifica non &egrave; che abbondi...  Per quanto riguarda le altre caratteristiche del tracciato di Singapore (lunghezza, zone DRS e cos&igrave; via) trovate tutto qui.  Maurizio Voltini  

La cronaca vede Hamilton e Rosberg precedere le Red Bull. 5&deg; Alonso e Raikkonen 7&deg; per problemi di motore

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