Finale perfetto per Kyle Larson in Michigan. Il pilota del team Ganassi ha messo a segno un perfetto re-start finale, lasciando sul posto Denny Hamlin per portare a casa la sua seconda affermazione dell&rsquo;anno dopo aver fatto sua al venerd&igrave; la pole position. Una settimana dopo la lezione impartitagli da Jimmie Johnson a Dover proprio sulle ripartenze, Larson &egrave; stato implacabile approfittando di un incidente occorso a 10 giri dalla fine. Nonostante la linea esterna non fosse delle pi&ugrave; favorevoli, una spinta da Ryan Blaney l&rsquo;ha messo nelle migliori condizioni per poter allungare verso il traguardo, mentre Hamlin &egrave; stato beffato da altri due piloti. Al secondo posto ha terminato Chase Elliott, mentre Joey Logano &egrave; stato bravo nell&rsquo;infilarsi in terza posizione. Quinta piazza per Jamie McMurray, arrivato finalmente (quasi) allo stesso livello di forma del compagno Larson.&nbsp;    Beffato Martin Truex Jr, insieme a Larson uno dei protagonisti pi&ugrave; convincenti della stagione. Dopo avere vinto i primi due traguardi intermedi della giornata, Truex ha perso un po&rsquo; smalto negli ultimi 50 giri dopo essersi trovato ad evitare a ruote bloccate la macchina in testacoda di Ryan Sieg. Alla fine, per lui &egrave; arrivato il sesto posto. E poco importa che la leadership in classifica sia stata persa: tutto si decider&agrave; ai playoff in cui la sua ottima forma potr&agrave; fare, come per il vincitore della tappa, la differenza su tutti gli altri.    Tranquillo il resto della gara eccetto per il testacoda di Sieg e per l&rsquo;incidente multiplo che ha causato la &ldquo;gialla&rdquo; finale. Autore di una ripartenza non perfetta, Blaney &egrave; scivolato indietro compattando il gruppo e, nel tentativo di scansarlo, Daniel Suarez ha agganciato il rookie Darrell Wallace. Come risultato del contatto a catena, Danica Patrick &egrave; finita violentemente contro le barriere interne. Uscita dalla vettura senza problemi, la Patrick &egrave; stata l&rsquo;unica ritirata della corsa. Sia Blaney (decisivo poi nel finale) che Wallace hanno tagliato il traguardo, con quest&rsquo;ultimo ancora positivo alla sua seconda apparizione in Sprint Cup.    L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Firekeepers Casino 400 al Michigan International Speedway, quindicesima tappa della Monster Energy Nascar Cup Series:  1 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 200 giri  2 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 200  3 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 200  4 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 200  5 - Jamie McMurray &nbsp;(Chevy) &ndash; Ganassi - 200  6 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 200  7 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 200  8 - Ricky Stenhouse Jr. &nbsp;(Ford) &ndash; Roush - 200  9 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) &ndash; Hendrick - 200  10 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 200  In campionato  1. Kyle Larson 640;  2. Martin Truex 635;  3. Kyle Busch 510;  4. Kevin Harvick 508;  5. Chase Elliott 478. 

Re-start finale perfetto per il pilota di Ganassi

Nascar, in Michigan vince Larson

Splendida vittoria per Ryan Blaney nella Nascar al Pocono Speedway, velocissimo ovale a forma di triangolo e dalle tre curve di raggiatura e banking differenti. Il pilota del Wood Brothers Racing, la pi&ugrave; antica squadra ancora in attivit&agrave;, ha centrato il suo primo successo nella serie a cinque anni dal trionfo di Trevor Bayne nella 500 Miglia di Daytona 2011. Blaney, figlio d&rsquo;arte e pilota &ldquo;satellite&rdquo; del team Penske, ha preso la vetta negli ultimi giri dopo che Kyle Busch, per ampi tratti dominatore della corsa, aveva deciso di restare in pista in occasione dell&rsquo;ultima sosta. Vincitore del primo traguardo intermedio prima di essere beffato da Kyle Larson per il secondo, Busch si &egrave; trovato in deficit di grip nelle battute conclusive ed &egrave; stato preso d&rsquo;assalto finendo nono. Al secondo posto si &egrave; piazzato Kevin Harvick nonostante delle noie ai alla trasmissione, mentre in terza piazza Erik Jones, compagno di Martin Truex Jr al Furniture Row Racing, &egrave; riuscito a chiudere terzo per il suo miglior piazzamento in carriera. Top-5 dominata dalle vetture Ford, Jones a parte, con anche Kurt Busch e Brad Keselowski nelle prime cinque posizioni. A seguire, Truex ha preceduto Larson e Chase Elliott.    Difficile la gara di alcuni dei protagonisti attesi. Jimmie Johnson, a causa di un problema ai freni, &egrave; finito violentemente nelle barriere restando per qualche istante seduto accanto alla sua vettura a riprendere fiato. Quasi contemporaneamente, sempre per noie ai freni, la Chevy di Jamie McMurray &egrave; andata a muro e poi a fuoco. Entrambi i piloti sono stati fortunatamente dichiarati&hellip; in salute. Kyle Busch a parte, sono continuate le difficolt&agrave; per il Joe Gibbs Racing cos&igrave; come per il team Hendrick, dato che un guaio ai freni ha fermato anche Kasey Kahne mentre Dale Earnhardt Jr &egrave; stato costretto al ritiro da problemi al cambio.    Da registrare il debutto nella categoria di Darrell &ldquo;Bubba&rdquo; Wallace, ventitreenne afroamericano che sostituisce l&rsquo;infortunato Aric Almirola. Per lui, arrivato in Nascar grazie al programma Diversity riservato alle minoranze, qualche errore di troppo in pit-lane con anche due penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave;. Alla fine ha chiuso ventiseiesimo.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Pocono 400, 14&deg; round della Monster Energy Nascar Cup Series 2017:  1 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 160 laps  2 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 160  3 - Erik Jones (Toyota) - Furniture Row - 160  4 - Kurt Busch (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 160  5 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 160  6 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 160  7 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 160  8 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  9 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 160  10 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibb - 160  In campionato  1. Martin Truex 545;&nbsp;  2. Kyle Larson 536;&nbsp;  3. Kevin Harvick 429;&nbsp;  4. Kyle Busch 416;&nbsp;  5. Jamie McMurray 415. 

Il Wood Brothers Racing torna al successo

Nascar, a&nbsp;Pocono trionfa Blaney

Vittoria di peso per Jimmie Johnson a Dover. Sul difficilissimo ovale corto in cemento del Delaware, il pilota del team Hendrick si &egrave; imposto all&rsquo;overtime nei confronti del portacolori Ganassi Kyle Larson. Dopo aver approfittato di una caution arrivata al momento giusto, e che gli aveva permesso di guadagnare posizioni fermandosi in safety-car, Johnson si &egrave; presentato secondo all&rsquo;ultimo re-start ed &egrave; stato spietato. Larson, in grado di comandare oltre 240 giri, non ha avuto una ripartenza altrettanto efficace, e si &egrave; fatto beffare chiudendo secondo.  A frenarlo anche un incidente tra Ryan Newman e Ty Dillon che ha coinvolto diverse altre vetture negli ultimi istanti di corsa, ma che ha portato alla caution solo dopo che Johnson aveva passato la &ldquo;overtime line&rdquo; ovvero la linea che decide se la gara verr&agrave; estesa ulteriormente o terminata in caution. Con il successo di Dover, Johnson ha raggiunto a quota 83 vittorie una leggenda del mondo Nascar come Cale Yarborough: ad impreziosire il successo il fatto che sia arrivato partendo dal fondo, dopo la sostituzione del cambio.  A pesare ulteriormente per Larson in termini di punti per i playoff anche il fatto di aver perso anche il successo nei due traguardi intermedi, che sono invece andati a Martin Truex Jr. Il portabandiera del Furniture Row Racing, che ha condotto 102 tornate, &egrave; stato penalizzato proprio dalla serie di soste che ha promosso Johnson, dato che aveva appena effettuato il pit in regime di bandiera verde. Trovatosi a dover rimontare, ha recuperato comunque fino alla terza posizione.  La top-5 &egrave; stata completata da Newman e da Chase Elliott, con Daniel Suarez sesto. Le gomme sono state croce e delizia per molti. Non solo in pista, col grande banking della pista a mettere in crisi le coperture, ma anche in pit-lane. Kyle Busch ha perso una ruota e, dopo aver recuperato, ha dovuto rientrare nuovamente in corsia box per un altro problema di fissaggio. Stesso discorso per Denny Hamlin, mentre Ricky Stenhouse e Kurt Busch sono finiti nelle barriere per delle forature. Il pilota di Las Vegas era comunque gi&agrave; fuori causa per un contatto con Brad Keselowski.  L&rsquo;ordine di arrivo della Drive for Autism 400 di Dover, tredicesima tappa della Monster Energy Nascar Cup Series:  1 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 406 giri 2 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 406 3 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 406 4 - Ryan Newman (Chevy) &ndash; Childress - 406 5 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 406 6 - Daniel Suarez (Toyota) &ndash; Gibbs - 406 7 - Jamie McMurray &nbsp;(Chevy) &ndash; Ganassi - 406 8 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 406 9 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 406 10 - Danica Patrick (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 406  In campionato 1. Martin Truex 545;&nbsp; 2. Kyle Larson 536;&nbsp; 3. Kevin Harvick 429;&nbsp; 4. Kyle Busch 416;&nbsp; 5. Jamie McMurray 415. 

Vittoria di peso per Jimmie Johnson, Larson beffato dall&#39;overtime

Nascar, Johnson a quota 83 a Dover&nbsp;

La gara pi&ugrave; lunga dell&rsquo;anno per la Nascar si &egrave; chiusa con un risultato a sorpresa. Saltando a pi&egrave; pari una sosta al giro 368 in cui tutti i principali protagonisti avevano optato per un rifornimento precauzionale, Austin Dillon ha conquistato il suo primo successo Nascar dopo 133 partenze nella Coca Cola 600 di Charlotte, assicurandosi anche l&rsquo;accesso ai playoff e riportando la Chevy numero 3 (utilizzato con il permesso della vedova di Dale Earnhardt) in victory lane. Risparmiando quanta pi&ugrave; benzina possibile sin dall&rsquo;inizio dello stint, anticipando la strategia finale, Dillon ha passato Jimmie Johnson con pochi giri alla conclusione. Il californiano era sulla sua stessa strategia, ma &egrave; rimasto a secco avendo spinto troppo nelle prime fasi del run. Terzo Martin Truex Jr. che ha guidato oltre 200 giri. Un anno fa, di giri ne aveva condotti ben 392 su 400, vincendo quasi senza colpoferire. Quest&rsquo;anno ha confermato, pur senza portare a casa il trofeo, un grande potenziale.    L&rsquo;edizione 2017 della 600 Miglia sar&agrave; ricordata anche per una lunga sospensione dovuta alla pioggia. Prima l&rsquo;allerta fulmini ha costretto ad evacuare le tribune, poi l&rsquo;acqua caduta abbondantemente, anche se per un breve periodo, ha portato ad un&rsquo;interruzione di quasi due ore necessaria per far tornare la pista nuovamente praticabile. Ma rimarr&agrave; anche negli annali il tamponamento iniziale tra Chase Elliott e Brad Keselowski. Dopo una rottura da parte di Jeffrey Earnhardt, il pilota del team Hendrick ha raccolto un detrito rompendo a sua volta e, sull&rsquo;olio lasciato in pista, il portacolori Penske non &egrave; riuscito a frenare centrandolo in pieno. Coinvolta anche Danica Patrick, in una giornata-no che l&rsquo;ha vista finire poi a muro altre due volte.    Il resto della classifica ha visto altre due Toyota completare la top-5 con Matt Kenseth davanti a Denny Hamlin, mentre Kurt Busch ha preceduto il compagno di squadra di Truex Erik Jones e Kevin Harvick. Top-10 alla sua ultima apparizione alla Coke 600 per Dale Earnhardt Jr. Johnson alla fine ha terminato quattordicesimo.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Coca Cola 600 di Charlotte, dodicesima tappa della Monster Energy Nascar Cup Series:  1 - Austin Dillon (Chevy) &ndash; Childress - 400 giri  2 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 400  3 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 400  4 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibb - 400  5 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 400  6 - Kurt Busch (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 400  7 - Erik Jones (Toyota) - Furniture Row - 400  8 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 400  9 - Ryan Newman (Chevy) &ndash; Childress - 400  10 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) &ndash; Hendrick - 400  In campionato  1. Martin Truex 491;&nbsp;  2. Kyle Larson 486;&nbsp;  3. Brad Keselowski 409;&nbsp;  4. Kevin Harvick 388;&nbsp;  5. Kyle Busch 386. 

La Chevy numero 3 nel segno di Earnhardt

Nascar,&nbsp;Dillon vince a Charlotte

Grande vittoria per Ricky Stenhouse a Talladega. Nel tempio della velocit&agrave; dell&rsquo;Alabama, che da sempre regala tensione e risultati incerti dalla pima all&rsquo;ultima curva, il pilota del team Roush-Fenway ha conquistato la sua prima vittoria nella serie di punta Nascar, riportando la scuderia di Jack Roush e John Henry al successo dopo un digiuno iniziato nel 2014 e segnato da un progressivo calo di performance generale nelle ultime stagioni. Stenhouse, finora conosciuto pi&ugrave; per essere il fidanzato di Danica Patrick che per i risultati nella categoria maggiore nonostante il buon potenziale, &egrave; partito dalla pole e ha mostrato di avere un passo eccellente per tutta la corsa. Un elemento che tuttavia, nel regno delle scie, delle bussate e degli incidenti catastrofici, normalmente non garantisce di prevalere anche in gara. Stenhouse invece ha corso con cautela nelle prime fasi, emergendo in un finale in cui, anche grazie ad una spinta ricevuta da Jimmie Johnson in occasione dell&rsquo;ultimo re-start, &egrave; riuscito a lanciarsi verso la prima posizione, utilizzando con grande maestria la scia laterale per mettersi alle spalle Kyle Busch.    Al secondo posto si &egrave; piazzato Jamie McMurray, con la prima delle vetture del team Ganassi. Il compagno di Kyle Larson, leader del campionato, &egrave; stato protagonista di un incredibile sorpasso a pochi metri dall&rsquo;arrivo, quando si &egrave; infilato in mezzo a Johnson e Kasey Kahne. Il pluricampione &egrave; poi precipitato fino all&rsquo;ottavo posto, mentre alle spalle di Busch, terzo, ha terminato Aric Almirola. Una buona top-5 comunque per Kahne, da tempo a digiuno di risultati.  Come sempre, a Talladega anche il rischio-incidente si &egrave; rivelato una componente fondamentale. Dopo qualche grosso rischio iniziale (come una toccata a tre Blaney-Johnson-Truex) &egrave; arrivato sul finire il &ldquo;big one&rdquo; che ha coinvolto svariati piloti. A causare tutto, un incontro troppo ravvicinato tra Chase Elliott ed AJ Allmendinger, incontro che ha mandato il primo a cavallo del muretto ed il secondo direttamente sottosopra a strisciare sull&rsquo;asfalto per diversi metri. Coinvolti in pieno protagonisti come Joey Logano (la cui vittoria di Richmond &egrave; stata &ldquo;depotenziata&rdquo; per un&rsquo;irregolarit&agrave; tecnica), Brad Keselowski, Eric Jones, Kevin Harvick e molti altri. Una buona preparazione per la gara di &ldquo;ritorno&rdquo; in Alabama che sar&agrave; parte fondamentale della Chase For The Cup nelle battute conclusive della stagione.  L&rsquo;ordine di arrivo della Geico 500 di Talladega, decima prova della Monster Energy Nascar Cup Series:  1 - Ricky Stenhouse Jr.&nbsp; (Ford) &ndash; Roush - 191 giri  2 - Jamie McMurray&nbsp; (Chevy) &ndash; Ganassi - 191  3 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 191  4 - Aric Almirola (Ford) &ndash; Petty - 191  5 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 191  6 - Kurt Busch (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 191  7 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 191  8 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 191  9 - Paul Menard (Chevy) &ndash; Childress - 191  10 - David Ragan (Ford) - Front Row - 191  In campionato  1. Kyle Larson 428;  2. Martin Truex 374;  3. Brad Keselowski 367;  4. Chase Elliott 353;  5. Jamie McMurray 318. 

Il team Roush-Fenway torna al successo nel tempio della velocit&agrave; dell&rsquo;Alabama

Nascar,&nbsp;Stenhouse in volata a Talladega

Settima vittoria in carriera al Texas Motor Speedway per Jimmie Johnson. Il pluricampione della categoria si &egrave; imposto sull&#39;ovale da un miglio e mezzo di Fort Worth conquistando un posto di diritto ai playoff e regalando al team Hendrick la prima affermazione dell&#39;anno. Su un tracciato riasfaltato e per questo motivo dalla gestione di gara differente rispetto al passato, Johnson ha subito saputo ristabilire il giusto feeling, ma ha comunque potuto approfittare di un errore ai box del suo principale rivale. Dopo aver condotto buona parte della corsa ed essersi assicurato i punti per i due traguardi intermedi, il giovane Ryan Blaney ha commesso un errore di posizionamento nel corso della sua ultima sosta, perdendo posizioni e slancio preziosi prima di chiudere fuori dalla top-10.    Approfittando delle gomme in buono stato Johnson si &egrave; cos&igrave; sbarazzato velocemente di Joey Logano, che non fermandosi in corsia box aveva guadagnato la vetta, involandosi verso il trionfo. Poco dopo l&#39;arrivo ed i primi festeggiamenti, Johnson ha comunque richiesto l&#39;assistenza dei sanitari a causa della disidratazione, derivata da un malfunzionamento del sistema di raffreddamento della sua vettura. Nulla di preoccupante: a rimetterlo in forze &egrave; bastata una flebo di liquidi.    Al secondo posto, l&#39;ennesimo quest&#39;anno, ha terminato Kyle Larson. Anche il pilota di Chip Ganassi ha pagato un errore di posizione ai box arrivando lungo in piazzola ad inizio corsa. La sua rimonta non &egrave; bastata a centrare il successo, ma Larson resta uno dei protagonisti pi&ugrave; convincenti della stagione per la capacit&agrave; di restare tra i primi in ogni circostanza e su diverse tipologie di pista. Terzo ha chiuso la corsa Logano, che ha preceduto il poleman Kevin Harvick e Dale Earnhardt Jr. In top-10 si sono piazzati anche Brad Keselowski ed il compagno di colori di Larson Jamie McMurray, che ha confermato l&#39;ottimo momento di forma della compagine di Chip Ganassi. Ancora a bocca asciutta Chase Elliott, tuttora in cerca del successo nonostante la seconda piazza in campionato, mentre Kurt Busch ha completato la top-10. Staccate e tutte fuori dalle prime 10 posizioni invece le Toyota del team Gibbs su un tracciato evidentemente mal digerito dalla compagine dell&#39;ex coach NFL.    Da sottolineare un altro passaggio al centro medico, quello dell&#39;addetto al sollevatore di Chris Buescher, investito dal proprio pilota dopo un contatto ricevuto da un avversario. Nessun danno fisico di rilievo &egrave; da segnalare, mentre altri piloti hanno patito la disidratazione.&nbsp;  L&rsquo;ordine di arrivo della O&#39;Reilly Auto Parts 500 al Texas Motor Speedway, settima tappa della Monster Energy Nascar Cup Series:  1 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 334 giri  2 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 334  3 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske &nbsp;- 334  4 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 334  5 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) &ndash; Hendrick - 334  6 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 334  7 - Jamie McMurray &nbsp;(Chevy) &ndash; Ganassi - 334  8 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 334  9 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 334  10 - Kurt Busch (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 334  In campionato  1. Kyle Larson 315;&nbsp;  2. Chase Elliott 298;&nbsp;  3. Martin Truex 275;&nbsp;  4. Brad Keselowski 274;&nbsp;  5. Joey Logano 243. 

Il pluricampione dal successo all&rsquo;infermeria nel dopo-gara

Nascar,&nbsp;Johnson mette la settima in Texas

Seconda vittoria dell&rsquo;anno nella Monster Energy Cup Series per Brad Keselowski. Il pilota del team Penske si &egrave; imposto nell&rsquo;appuntamento disputato sullo short-track di Martinsville, continuando anche la sua striscia di cinque piazzamenti in top-5 consecutivi e cementando la presenza nei playoff di fine stagione. Come la cinquantennale tradizione impone, ha ricevuto a mo&rsquo; di trofeo l&rsquo;orologio a pendolo realizzato dall&rsquo;azienda locale Ridgeway Clocks.    Keselowski ha avuto la meglio di Kyle Busch al termine di un duello durato per tutta l&rsquo;ultima parte di corsa, aiutato anche dall&rsquo;ottima performance in termini di consumo gomme della sua Ford Fusion. Il rivale del team Gibbs e della Toyota ha provato a resistere, ma &egrave; stato sopravanzato per due volte nel finale anche a causa di qualche problema a livello di guidabilit&agrave; nei long run che l&rsquo;ha costretto ad essere meno aggressivo di quanto volesse. &nbsp;    Keselowski non ha comunque avuto vita facile dovendo anche recuperare dopo una penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; ai box nella sosta del giro 69. Alle spalle del terzo classificato Chase Elliott, autore di un&rsquo;altra gara regolare, la seconda vettura del Capitano pilotata da Joey Logano. Anche per quest&#39;ultimo &egrave; arrivata una rimonta: a sua volta penalizzato per un&rsquo;infrazione ai pit, aveva perso due giri poco intorno alla met&agrave; corsa &nbsp;a causa di una foratura. Per quanto riguarda i traguardi intermedi, a portare a casa il massimo dei punti sono stati Martin Truex Jr., che in giornata-no ha appositamente ritardato il pit, ed Elliott. Il giovane figlio d&rsquo;arte &egrave; stato aiutato da una toccata rifilata a Busch da Ricky Stenhouse, che voleva restare a pieni giri.&nbsp;    Come sempre, con tante vetture e poco spazio, tanti sono stati gli incidenti, causati sia direttamente dai contatti sia dalle forature rimediate nelle situazioni &ldquo;ruota a ruota&rdquo;. Il botto pi&ugrave; forte (ma senza conseguenze) &egrave; stato quello che ha coinvolto Jamie McMurray, toccato da Dale Earnhardt Jr sulla posteriore interna. Il pilota di Rick Hendrick ha poi subito una sorte simile al giro 418, vittima incolpevole di una toccata tra Denny Hamlin e Danica Patrick che l&rsquo;ha lasciato col radiatore rotto.&nbsp;  Al passaggio 389 era invece stata la volta di Austin Dillon ed Erik Jones, in un piccolo &ldquo;big one&rdquo; che aveva messo fuori gioco anche Denny Hamlin, Daniel Suarez e Kurt Busch. I danni da contatto hanno penalizzato anche Jimmie Johnson, quindicesimo, mentre AJ Allmendinger per il team JTG ha incamerato un buon sesto posto davanti al costante Clint Bowyer, primo rappresentante del team Stewart/Haas.  L&rsquo;ordine di arrivo della STP 500 di Martinsville, sesta tappa della Monster Energy Nascar Cup Series 2017:  1 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 500 giri  2 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 500  3 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 500  4 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 500  5 - Austin Dillon (Chevy) &ndash; Childress - 500  6 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; JTG - 500  7 - Clint Bowyer (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 500  8 - Ryan Newman (Chevy) &ndash; Childress - 500  9 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibb - 500  10 - Ricky Stenhouse Jr. &nbsp;(Ford) &ndash; Roush - 500  In campionato  1. Kyle Larson 268;&nbsp;  2. Chase Elliott 264;&nbsp;  3. Martin Truex 236;&nbsp;  4. Brad Keselowski 234;&nbsp;  5. Joey Logano 207. 

Il Team Penske doma lo short-track della Virginia

Nascar,&nbsp;Keselowski di forza a Martinsville

Ryan Newman non muore mai. A dispetto dell&rsquo;et&agrave; che avanza, delle prestazioni che non sono sicuramente pi&ugrave; quelle di una volta (anche a causa del calo del team Childress) e della taglia che diventa sempre pi&ugrave; &ldquo;forte&rdquo;, il trentanovenne dell&rsquo;Indiana riesce ancora a tenersi in lotta per il titolo. L&rsquo;ha fatto alla grande a Phoenix, sede della terza tappa della Nascar 2017. Sul tracciato dell&rsquo;Arizona, la squadra ha deciso di lasciarlo in pista negli ultimi giri mentre tutti gli altri, approfittando di una caution, rientravano in pit-lane per avere gomme fresche nell&rsquo;imminente shootout finale. E&rsquo; stato per&ograve; proprio Newman a fare la differenza: al re-start ha giocato al meglio su tempistiche le traiettorie: chiudendo bene lo spazio all&rsquo;interno, ha &ldquo;imbottigliato&rdquo; Kyle Larson e Kyle Busch, che con gomme nuove cercavano uno slancio vincente. I due sono anche venuti leggermente a contatto, perdendo quel tanto che &egrave; bastato al rivale per prendersi la vittoria.    Con il successo sul triovale dell&rsquo;Arizona, Newman si &egrave; cos&igrave; assicurato un posto nei playoff, che gi&agrave; l&rsquo;avevano visto nel 2014 arrivare alla finalissima di Homestead. Larson e Busch (&ldquo;graziato&rdquo; in settimana dopo la scazzottata di Las Vegas) si sono piazzati rispettivamente secondo e terzo mentre Ricky Stenhouse Jr., che come Newman aveva saltato la sosta, ha terminato quarto. La top-5 &egrave; stata completata da Brad Keselowski davanti a Kevin Harvick, mentre un settimo posto &egrave; stato il primo piazzamento in top-10 per il messicano Daniel Suarez, rookie di Joe Gibbs.    Due sono gli incidenti da riportare, entrambi causati da forature. Il primo al giro 193 ha spedito violentemente a muro Matt Kenseth (senza fortunatamente causare danni fisici). Il secondo &egrave; stato quello che ha portato all&rsquo;&ldquo;overtime&rdquo; finale e ha visto protagonista Joey Logano. Il pilota del team Penske, vincitore dell&rsquo;edizione 2016 dell&rsquo;appuntamento, era partito dalla pole guidando la prima parte di corsa. Una penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; al pit-stop l&rsquo;aveva per&ograve; fatto precipitare indietro, portandolo a spingere molto sui suoi pneumatici Goodyear. Calo finale per Chase Elliott, che aveva staccato i punti il traguardo intermedio di met&agrave; gara: ha finito la corsa dodicesimo.  L&rsquo;ordine di arrivo della Camping World 500 di Phoenix, terza tappa della Monster Energy Nascar Cup Series:  1 - Ryan Newman (Chevy) &ndash; Childress - 314 giri  2 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 314  3 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 314  4 - Ricky Stenhouse Jr. &nbsp;(Ford) &ndash; Roush - 314  5 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 314  6 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 314  7 - Daniel Suarez (Toyota) &ndash; Gibbs - 314  8 - Erik Jones (Toyota) - Furniture Row - 314  9 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 314  10 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 314  In campionato  1. Kyle Larson 184;  2. Brad Keselowski 178;  3. Chase Elliott 171;  4. Martin Truex Jr. 153;  5. Joey Logano 135.     

Il veterano del team Childress prevale a sorpresa

Nascar,&nbsp;Newman vince a Phoenix

Martin Truex Jr. ha centrato nel deserto del Nevada la sua prima affermazione dell&rsquo;anno in Nascar al Las Vegas Motor Speedway. Il pilota del team Furniture Row ha messo a segno un risultato pesante che gi&agrave; a met&agrave; marzo lo mette al sicuro per quanto riguarda l&rsquo;accesso alla Chase For The Cup. Certo, a propiziare la vittoria &egrave; stato anche il guasto meccanico che, nelle ultimissime battute, ha rallentato Brad Keselowski, ma &egrave; anche vero che Truex aveva gi&agrave; conquistato i due traguardi intermedi della corsa emergendo tra i favoriti. Per converso, Keselowski non &egrave; apparso troppo preoccupato dopo aver vinto lo scorso weekend ad Atlanta grazie ad una penalit&agrave; imposta a Kevin Harvick.  Ancor pi&ugrave; che il colpo di scena finale, a far parlare &egrave; stata la scazzottata che nel dopo gara ha visto protagonisti Kyle Busch e Joey Logano, in lotta per la quarta posizione. Nel corso dell&rsquo;ultimo giro, i due hanno raggiunto Keselowski, che procedeva lentamente, e approfittando dell&rsquo;interruzione del ritmo, Logano ha tentato un&rsquo;entrata piuttosto dura. Perso per un istante il controllo della sua Ford Fusion, il pilota del team Penske ha toccato cos&igrave; Busch mandandolo in testacoda e&hellip; facendogli perdere le staffe. Una volta usciti dalle vetture, il pilota di Joe Gibbs ha cos&igrave; cercato di colpire il rivale al volto. Mentre l&rsquo;addetto stampa di Penske trascinava via Logano si &egrave; scatenata una rissa che ha visto coinvolti i meccanici e ha lasciato Busch con una vistosa ferita alla fronte.&nbsp;    Quasi inosservati, al secondo e terzo posto hanno chiuso rispettivamente Kyle Larson e Chase Elliott mentre Logano ha preceduto il compagno di colori Keselowski per una doppia top-5 alquanto fortunosa. Sesta la prima delle Toyota del team Gibbs con Denny Hamlin mentre Jimmie Johnson non ha trovato gran feeling con il tracciato finendo undicesimo. Peggio &egrave; andata ad Harvick, ancora beffato. A tradirlo &egrave; stata una gomma che l&rsquo;ha mandato forte nelle barriere al giro 68. KO anche due degli altri rappresentanti del team Stewart-Haas. Danica Patrick ha rotto il motore, mentre il vincitore di Daytona Kurt Busch ha incontrato grossi problemi di assetto finendo trentesimo.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Kobalt 400 di Las Vegas, seconda tappa della Monster Energy &nbsp;Nascar Cup Series:  1 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 267 giri 2 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 267 3 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 267 4 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 267 5 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 267 6 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 267 7 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 267 8 - Jamie McMurray &nbsp;(Chevy) &ndash; Ganassi - 267 9 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibb - 267 10 - Clint Bowyer (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 267  In campionato 1. Brad Keselowski 132;&nbsp; 2. Kyle Larson 131;&nbsp; 3. Chase Elliott 129;&nbsp; 4. Martin Truex Jr. 127;&nbsp; 5. Joey Logano 119. 

Martin Truex si aggiudica la&nbsp;Kobalt 400 di Las Vegas;&nbsp;incidente e scazzottata tra&nbsp;Kyle Busch e Joey Logano: il video

Nascar, Truex vince la prima, rissa Busch-Logano in pit-lane

Con un sorpasso nelle ultime battute su Kyle Larson, Brad Keselowski si &egrave; imposto nel secondo round della Nascar 2017 ad Atlanta. Nonostante fosse stato costretto ad un doppio stop durante la gara per un problema di fissaggio ad una ruota, pilota del team Penske ha completato l&rsquo;affondo nelle fasi finali dopo aver occupato la seconda posizione, anche se era ben chiaro il suo potenziale: poco dopo l&rsquo;ultimo re-start, ha salutato il rivale del team Ganassi e si &egrave; involato, in una sfida che ha anticipato di una settimana quella della IndyCar a St. Petersburg. Il dominatore della serata era stato comunque Kevin Harvick, in grado di comandare quasi tutti i giri in programma dalla pole. Il portacolori di Tony Stewart e Gene Haas &egrave; stato per&ograve; uno dei tanti piloti che sono stati &ldquo;pizzicati&rdquo; per eccesso di velocit&agrave; in corsia box, trovandosi a fondo gruppo in occasione dell&rsquo;ultima ripartenza e finendo la corsa al nono posto.&nbsp;    Galeotto &egrave; stato l&rsquo;aumento delle colonnine per il controllo in pit-lane e sono stati tanti (11) i protagonisti messi in crisi: Jimmie Johnson, ad esempio, ci &egrave; cascato ben due volte, terminando diciannovesimo, mentre Matt Kenseth si &egrave; comunque assicurato un terzo posto per il team Gibbs seguito dal redivivo Kasey Kahne e da Chase Elliott. Settimo il vincitore di Daytona Kurt Busch, davanti a Martin Truex (anche lui penalizzato durante la corsa).    Sanzioni a parte, le 500 Miglia sono state piuttosto tranquille con un solo contatto degno di nota che ha coinvolto Truex, Erik Jones e Clint Bowyer. Quest&rsquo;ultimo ha comunque concluso la gara in undicesima posizione a testimonianza dei danni limitati riportati nella toccata. Si &egrave; rivelato quindi un buon successo l&rsquo;introduzione a tempo pieno del pacchetto aerodinamico low-downforce testato in due occasioni lo scorso anno: pur risultando pi&ugrave; impegnativa per i piloti, la soluzione non ha portato a difficolt&agrave; di controllo troppo&hellip; critiche. Per quanto riguarda i risultati, da segnalare anche il diciassettesimo posto di Danica Patrick su un tracciato non facile, mentre Dale Earnhardt Jr. ha incontrato molti problemi di gomme, completando la giornata al trentesimo posto.  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Folds Of Honor 500 di Atlanta, seconda tappa della Monster Energy NASCAR Cup Series.&nbsp;  1 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 325  2 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 325  3 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibb - 325  4 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 325  5 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 325  6 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 325  7 - Kurt Busch (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 325  8 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 325  9 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 325  10 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 325  In campionato  1. Kevin Harvick 90;&nbsp;  2. Kurt Busch 86;&nbsp;  3. Brad Keselowski 84;&nbsp;  4. Chase Elliott 82;&nbsp;  5. Joey Logano 80. 

Brad Keselowski si &egrave; imposto nel secondo round della Nascar 2017 ad Atlanta.&nbsp;Harvick beffato da una penalit&agrave;

Nascar,&nbsp;Keselowski torna alla vittoria ad Atlanta

Kurt Busch ha sconfitto tutto e tutti a Daytona. Ha gestito la strategia iniziale che ha visto i team sfidarsi sui nuovi traguardi intermedi voluti dalla Nascar. E&rsquo; poi sopravvissuto non senza qualche spavento a tutti gli incidenti che hanno caratterizzato il terzo quarto della 500 Miglia 2017. Con una vettura ampiamente ammaccata e rattoppata, ha infine gestito un lungo stint finale in regime di bandiera verde che ha portato tutti a dover fare i conti con l&rsquo;assenza di carburante. Dopo aver preso il comando grazie ai rivali rimasti a secco, ha battuto la concorrenza rimasta, ovvero un giovane di grande qualit&agrave; come Ryan Blaney. Per il pilota di Las Vegas ed i suoi Team Principal Gene Haas e Tony Stewart &egrave; arrivata cos&igrave; una vittoria memorabile. Dopo tante piazze d&rsquo;onore, si &egrave; trovato a staccare finalmente il biglietto &ldquo;giusto&quot;. Mentre lo Stewart-Haas Racing, alla prima gara con vetture Ford ha potuto compensare al meglio la perdita di tre vetture in uno dei tanti contatti multipli della serata. Alla fine, sono state ben poche le macchine arrivate al traguardo senza danni, ed il gruppo di testa si &egrave; ridotto a sole 12 vetture.    Le fasi iniziali coi costruttori e i team in cerca di una buona posizione per accaparrarsi i punteggi &ldquo;intermedi&rdquo; lasciava intravedere una corsa strategica: Kyle Busch ha vinto la prima frazione, e Kevin Harvick la seconda, ma a quel punto la roulette (russa) degli incidenti era gi&agrave; partita. La prima carambola ha coinvolto proprio Kyle Busch, mandato in testacoda dalla foratura della posteriore destra: KO Erik Jones, Matt Kenseth ma soprattutto Dale Earnhardt Jr, che non &egrave; riuscito ad evitare i rivali. Poco dopo &egrave; toccato a Jimmie Johnson, stretto a tenaglia tra Jamie McMurray e Trevor Bayne. Gara finita per lui, ma anche per altri nomi di peso: fuori gioco i tre piloti del team Stewart-Haas, Kevin Harvick, Clint Bowyer e Danica Patrick, oltre a Denny Hamlin in giornata no.    Ma non &egrave; ancora finita: toccato da McMurray, Chase Elliott si &egrave; intraversato facendo un po&rsquo; di flipper: pur scampando miracolosamente al testacoda, la reazione a catena che ne &egrave; scaturita ha causato un gran marasma, portando al ritiro Ryan Newman e Brad Keselowski oltre a Ty Dillon e Daniel Suarez. Con cos&igrave; tanti piloti out anche per le nuove regole che impongono ai team il ritiro in caso di seri danni, il pacchetto di mischia (cos&igrave; come la possibilit&agrave; di altri incidenti) si &egrave; ristretto. Il risultato &egrave; stato un lungo stint finale della durata, pi&ugrave; o meno, di un pieno di benzina. La gestione di lungo respiro &egrave; stata fondamentale per non trovarsi a secco, e Kurt Busch ha scelto il miglior compromesso di guida. Lottando sempre al top Kyle Larson, Elliott e Martin Truex Jr, che sembravano in procinto di giocarsi il successo, si sono invece trovati &ldquo;corti&rdquo;, cedendo all&rsquo;ultimo passaggio. Alla fine, secondo ha terminato Blaney, il cui recupero &egrave; arrivato tardi, mentre AJ Allmendinger ha preceduto Aric Almirola, Paul Menard e Joey Logano.    L&rsquo;ordine di arrivo della 500 Miglia di Daytona 2017, tappa d&rsquo;apertura della Monster Energy Nascar Cup Series:  1 - Kurt Busch (Ford) &ndash; Stewart/Haas - 200 giri  2 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 200  3 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; JTG - 200  4 - Aric Almirola (Ford) &ndash; Petty - 200  5 - Paul Menard (Chevy) &ndash; Childress - 200  6 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 200  7 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 200  8 - Michael McDowell&nbsp; (Chevy) &ndash; Leavine - 200  9 - Matt DiBenedetto&nbsp; (Ford) &ndash; GoFas - 200  10 - Trevor Bayne (Ford) &ndash; Roush - 200  In campionato  1. Kurt Busch 56;&nbsp;  2. Ryan Blaney 44;&nbsp;  3. Joey Logano 43;&nbsp;  4. Kevin Harvick 42;&nbsp;  5. AJ Allmendinger 39.&nbsp; 

Il pilota del team Stewart-Haas sopravvive a contatti e strategie

Nascar,&nbsp;Kurt Busch resiste e vince Daytona

Sono Joey Logano e Chase Elliott i primi piloti a sorridere a Daytona nel pronti-via della Nascar 2017. Il pilota del team Penske ha conquistato la vittoria nell&rsquo;Advance Auto Parts Clash, sfida-esibizione conosciuta in passato come Bud Shootout e che tradizionalmente apre le ostilit&agrave; sul superspeedway della Florida. Il figlio d&rsquo;arte schierato dal team Hendrick (suo padre, Bill Elliott, ha vinto un titolo e due Daytona 500), ha&nbsp; invece centrato la sua seconda pole position consecutiva per la 500 Miglia battendo per due soli millesimi il compagno di colori Dale Earnhardt Jr., al ritorno in pista dopo il trauma cranico che l&rsquo;aveva tenuto a lungo fermo nel 2016.  Posticipato per via della pioggia caduta nella giornata di sabato, il Clash &egrave; stato deciso da un contatto avvenuto nel corso dell&rsquo;ultimo passaggio e che ha coinvolto Brad Keselowski, compagno di colori di Joey Logano, e Denny Hamlin. Miracolosamente passato indenne, Logano si &egrave; involato verso il successo all&rsquo;ultimo giro mentre una volata a suon di sportellate ha coinvolto Kyle Busch, campione 2015, e Alex Bowman, che partecipava grazie ai risultati conseguiti l&rsquo;anno scorso durante la sostituzione di Earnhardt. Alla fine, ce l&rsquo;ha fatta il pilota di Las Vegas, mentre con un duplice attacco Danica Patrick si &egrave; portata al quarto posto: un buon viatico per una stagione iniziata con qualche difficolt&agrave; a livello di sponsor. La Patrick &egrave; stata anche la migliore rappresentante dello Stewart/Haas Racing alla prima apparizione sotto le insegne Ford, mentre il compagno di scuderia Kurt Busch &egrave; stato incolpevolmente messo KO da Jimmie Johnson che, perso il controllo della sua Chevy, gli &egrave; finito addosso spedendolo violentemente nelle barriere.&nbsp;    Disputata poche ore dopo, la qualifica ha assegnato la prima fila per la 500 Miglia di domenica prossima, mentre tutte le altre posizioni saranno decise dalle due gare di qualifica, i duel, che si terranno in settimana. Alle spalle di Elliott e Earnhardt si &egrave; piazzato Keselowski mentre Clint Bowyer, all&rsquo;esordio con il team Stewart Haas, ha preceduto Martin Truex, a muro nel Clash. Non sono riusciti ad accedere al Q2 n&eacute; Logano n&eacute; Johnson, mentre si &egrave; mostrato in forma Ty Dillon, con la Chevrolet del team Germain.&nbsp;  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo dell&rsquo;Advance Auto Parts Clash di Daytona, round-esibizione della Monster Energy NASCAR Cup Series 2017:  1 - Joey Logano (Ford) - Penske - 75 giri  2 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 75  3 - Alex Bowman (Chevy) - Hendrick - 75  4 - Danica Patrick (Ford) - Stewart/Haas - 75  5 - Kevin Harvick (Ford) - Stewart/Haas - 75  6 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 75  7 - Chase Elliott (Chevy) - Hendrick - 75  8 - Daniel Suarez (Toyota) - Gibbs - 75  9 - Chris Buescher (Chevy) - JTG - 75  10 - Jamie McMurray (Chevy) - Ganassi - 75  11 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 75  12 - Austin Dillon (Chevy) - Childress - 75  13 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 74  14 - Kyle Larson (Chevy) - Ganassi - 61  15 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 60  16 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 48  17 - Kurt Busch (Ford) - Stewart/Haas - 16 

Seconda pole consecutiva per Elliott alla Daytona 500

12 risultati per 'Nascar Sprint Cup Series 2017'

Nascar, in Michigan vince Larson

Nascar, a Pocono trionfa Blaney

Nascar, Johnson a quota 83 a Dover

Nascar, Dillon vince a Charlotte

Nascar, Stenhouse in volata a Talladega

Nascar, Johnson mette la settima in Texas

Nascar, Keselowski di forza a Martinsville

Nascar, Newman vince a Phoenix

Nascar, Truex vince la prima, rissa Busch-Logano in pit-lane

Nascar, Keselowski torna alla vittoria ad Atlanta

Nascar, Kurt Busch resiste e vince Daytona

Nascar 2017, Logano vince il primo round