        Epilogo migliore non poteva esserci alla voce team radio 2016. Attori protagonisti ad Abu Dhabi sono Hamilton e il muretto Mercedes, intorno ai quali ruotano le vicende degli altri, di un Rosberg che deve guardarsi dal non cadere nella "trappola" e al tempo stesso affondare il colpo su Verstappen nel momento decisivo, di un Vettel che chiede lumi sulla tattica giusta per ambire al risultato buono, di un Button che sperava in altro finale di carriera.&nbsp; A Yas Marina bastano pochi metri dopo il via e Verstappen si ritrova con una gara tutta da ricostruire: &laquo;Non avevo tanto spazio&raquo;, dice al box dopo il contatto con Hulkenberg e il testacoda. Confronto interessante in pista tra compagni di squadra in Williams, ma a dover alzare bandiera bianca &egrave; Bottas: &laquo;C'&egrave; qualcosa che non va con gli ammortizzatori posteriori, la macchina rimbalza mostruosamente&raquo;. Una sconnessione dell'asfalto ha messo KO la Williams di Valtteri. Box e ritiro come per Jenson Button.&nbsp; Cede il triangolo della sospensione anteriore destra ed &egrave; un mesto epilogo: &laquo;C'&egrave; qualcosa fuori posto con il volante... s&igrave;, abbiamo un cedimento, ragazzi. Non credo ci sia mai capitata una rottura come questa. A ogni modo, &egrave; finita&raquo;. Finita in Formula 1, arrivederci altrove.&nbsp; Altro contenuto per i team radio nelle posizioni di testa. Una partita a scacchi da leggere giro dopo giro, cos&igrave; il box Mercedes a Rosberg, dopo la prima sosta e con Max Verstappen davanti: &laquo;Stanno rallentanto di proposito Verstappen, cos&igrave; da doverlo superare. Non prendere rischi con Verstappen, stai facendo la cosa giusta&raquo;. Red Bull che al giro 15 aveva l'obiettivo di andare pi&ugrave; lunga possibile con l'olandese, per attuare la tattica a un solo pit: &laquo;Ok Max, al momento stai facendo tutto quel che ci serve, ottimo lavoro&raquo;. Considerato il recupero dal fondo, i sorpassi, il pieno di carburante e l'impegno superiore sulle gomme, &egrave; fisiologica la replica: &laquo;Sto iniziando a perdere aderenza al posteriore&raquo;.&nbsp; Un giro prima del rientro ai box, Rosberg affonda il colpo e si prende la posizione. Se a Hamilton danno il passo gara da tenere e Lewis deliberatamente se ne infischia, cos&igrave; Rosberg al giro 22: &laquo;Quanto devo spingere adesso?&raquo;. &nbsp; &laquo;Dobbiamo provare a guadagnare spazio su chi &egrave; dietro&raquo;.&nbsp; Indicazioni generiche, che non soddisfano Nico: &laquo;Questo non mi dice niente!&raquo;.&nbsp; Al giro 25 nel box Ferrari si ragiona con Vettel sulla durata dello stint. Sebastian interroga Riccardo Adami, sollevando la necessit&agrave; di non rientrare dietro altre macchine e in aria sporca. &laquo;C'&egrave; la minaccia di Verstappen su una sola sosta, al momento abbiamo bisogno di allungare lo stint&raquo;, lo informa l'ingegnere di pista. &laquo;S&igrave; ma se entrambe le due macchine davanti fanno lo stesso, non avremo possibilit&agrave; di passarli e finiremmo sesti&raquo;, replica Seb. &laquo;Copy, lo so&raquo;. Il vantaggio delle supersoft nel finale sar&agrave; tale da consentire la rimonta.&nbsp; Scenario che in Mercedes avevano gi&agrave; letto e comunicato a Hamilton: &laquo;Vettel va su una sola sosta?&raquo; &laquo;Non crediamo, ma potrebbe essere un pericolo nel finale di gara con le supersoft&raquo;. &nbsp; Attento a leggere la corsa in prospettiva, Nico Rosberg. Giro 28: &laquo;Come si mette la mia gara?&raquo; &laquo;La seconda posizione &egrave; al sicuro al momento, Nico&raquo;.&nbsp; &laquo;Buono a sapersi&raquo;. Molto pi&ugrave; interessante &egrave; il colloquio al giro 45. Hamilton rallenta sempre pi&ugrave; il passo, Vettel e Verstappen si avvicinano.&nbsp;Rosberg: &laquo;Questo &egrave; un passo davvero lento, &egrave; veloce nel primo settore, per me &egrave; difficile... Forse potremmo cambiarci posizione e se alla fine &egrave; ancora secondo gliela restituisco, so che &egrave; una richiesta molto stupida, ma al momento &egrave; davvero lento&raquo;.&nbsp; Sterzi a parte: Grande Hamilton a fare come gli pare Difende la propria gestione gara a oltranza Hamilton. Anche di fronte all'istruzione del giro 52, da Paddy Lowe: &laquo;Lewis, sono Paddy. Devi aumentare il ritmo per vincere la gara, &egrave; un'istruzione&raquo;. &laquo;Sono al comando attualmente, senza difficolt&agrave;&raquo;, replica Lewis.&nbsp; Ma la chiusura dei team radio da Abu Dhabi va ad altri attori non protagonisti. Carlos Sainz, Pascal Wehrlein e Esteban Ocon. Toro Rosso protagonista di un week end da dimenticare a Yas Marina, concluso con due ritiri, quello di Sainz per il guasto al cambio dopo il tamponamento di Palmer &laquo;Hai dei danni?&raquo;, chiedono dal box. &laquo;Questo Palmer &egrave; davvero intelligente...&raquo;, replica Carlos. &nbsp; &laquo;S&igrave;, ha avuto un bloccaggio e ti ha tamponato, non pensarci, &egrave; dovuto rientrare ai box e adesso &egrave; dietro&raquo;.&nbsp; &laquo;Il cambio non funziona, devo ritirarmi. Provo a portare la macchina al box. Poteva essere una buona gara ma c'&egrave; gente stupida come Grosjean o Palmer che complicano tutto. Buon lavoro quest'anno comunque&raquo;.&nbsp; Hanno perso la decima posizione nel Costruttori per il risultato della Sauber a Interlagos. L'ultima gara dell'accoppiata Wehrlein-Ocon si chiude con un duello per la 13ma posizione e per l'onore, vista la promozione di Ocon in Force India. &laquo;Deve darmi la posizione, mi ha portato nella via di fuga&raquo;, sbotta Wehrlein dopo la staccata finita con un lungo al termine del dritto da DRS. Il team non interviene per accontentare Pascal e Ocon replica: &laquo;Fatto bene ragazzi, &egrave; un idiota&raquo;.&nbsp; Pirelli prove le gomme larghe ad Abu Dhabi       

L'ultimo GP stagionale regala comunicazioni interessanti non solo tra Lewis e il muretto. Da Button a Vettel, passando per Rosberg e Sainz

Radiosprint Abu Dhabi, non solo Hamilton

Button, Vettel, Raikkonen, Verstappen. La gara di Interlagos ha riservato esiti molto diversi per ciascuno di loro, ma tutti sono accomunati da team radio nei quali hanno segnalato le enormi difficolt&agrave; di guida di fronte alle quali si sono trovati domenica. Chi per scelte di gomme errate, chi perch&eacute; con una macchina che non stava in strada. Partenza dietro safety car e dal muretto box si attendono i primi riscontri sulle condizioni del tracciato: &laquo;Ci sono tante pozze d&#39;acqua ovunque, ma le curve che contano davvero sono la 5 e l&#39;ultima. Ovviamente si passa senza vedere niente...&raquo;, firmato Button.  La visibilit&agrave; e l&#39;aquaplaning sono stati i fattori di maggior criticit&agrave; e viene quasi da sorridere quando Verstappen invoca il rientro della safety car al giro 6: &laquo;Credo potremmo partire, c&#39;&egrave; solo lo spray&raquo;. Solo, ovvero, come orientarsi in una nuvola d&#39;acqua.&nbsp;  E anche chi, sotto questo aspetto, si &egrave; trovato nella posizione migliore, in testa, senza nessuno davanti, ha avuto comunque dei momenti difficili. &laquo;Quando mi fermer&ograve; dopo, c&#39;&egrave; qualche modo per bloccare la parte superiore della visiera? Sta entrando tanta acqua&raquo;, chiede Hamilton al box.&nbsp;  Ricciardo spiega ancora meglio cosa significhi andare al buio: &laquo;Ok, ditemi qualcosa per tirarmi fuori dallo spray, non riesco ad andare in pieno nemmeno in rettilineo, manca visibilit&agrave;&raquo;. In queste condizioni, tanti hanno giocato d&#39;azzardo e montato gomme intermedie, Red Bull incluse, approfittando della neutralizzazione per l&#39;incidente di Ericsson. Un giro prima, in Mercedes avvisano Rosberg di quel che sta accadendo in pitlane, ma Nico sembra non crederci: &laquo;Si stanno fermando per le intermedie&raquo;.  &laquo;Impossibile, troppo presto. Siamo ancora molto molto lontani, c&#39;&egrave; aquaplaning&raquo;, risponde all&#39;ingegnere di pista.&nbsp;  Prima che si girasse alla Jun&ccedil;ao, in Ferrari il confronto tra Adami e Vettel ha visto l&#39;opzione delle intermedie sul tavolo: &laquo;Siamo sul tempo di crossover per le intermedie, cosa ne pensi?&raquo;, dice l&#39;ingegnere di pista di Seb.  &laquo;S&igrave; ma ci sar&agrave; strada libera? Vedr&ograve; qualcosa quanto torner&ograve; in pista?&raquo;. &laquo;No pista libera, no pista libera&raquo;.  &laquo;Ok, allora stiamo qui&raquo;, la replica di Vettel. Stesso dialogo tra Greenwood e Raikkonen: &laquo;Siamo sul crossover, si stanno fermando in tanti. Dobbiamo pensare se rientrare&raquo;.  &laquo;Ok, ma mi sono quasi girato. Non so come riusciremo a stare in pista, &egrave; questo il problema. Non ho aderenza al posteriore&raquo;, la preoccupazione di Raikkonen, di l&igrave; a pochi giri ritirato per l&#39;incidente sul rettilineo di partenza, che fa alzare i toni a Vettel: &laquo;Davvero, sono semplicemente condizioni pessime. Quasi sono andato addosso a Kimi nel mezzo del rettilineo! Non riuscivo a vedere niente&raquo;.  Serafico Magnussen quando dal box gli chiedono quali siano le condizioni della pista: &laquo;Credo sia troppo bagnato e basta&raquo;.&nbsp;  Si &egrave; discusso parecchio sulla decisione della direzione gara di esporre la seconda bandiera rossa e i pareri dei piloti sono stati in parte discordanti. Verstappen, al giro 27, dice: &laquo;Credo che potremmo ripartire adesso. Le condizioni sono decisamente migliori di prima...&raquo;. Hamilton conferma: &laquo;La pista &egrave; ok&raquo;. Ma secondo Nasr, altra prospettiva, &laquo;E&#39; impossibile guidare&raquo;.&nbsp;  Ha dato spettacolo con il sorpasso a Rosberg e nel finale, Max Verstappen, ma ha beneficiato di una quota di fortuna al giro 39, mixata con l&#39;abilit&agrave; di tenere la Red Bull andata in aquaplaning prima dell&#39;ultima curva: &laquo;L&#39;hai tenuta bene Max, bel controllo&raquo;, dal box. &laquo;S&igrave;, i battiti sono saliti un po&#39; l&igrave;...&raquo;, replica l&#39;olandese.&nbsp;  Non sono mancate le polemiche per sorpassi ritenuti scorretti, cos&igrave; Alonso: &laquo;Credo che la Ferrari mi abbia spinto piuttosto chiaramente sull&#39;erba&raquo;. Altri problemi li ha Button: &laquo;Credo dovremmo entrare e passare alle full wet, c&#39;&egrave; troppo aquaplaning&raquo;. Ma dal box gli fanno notare: &laquo;Jenson, le altre macchine stanno ancora passando alle intermedie&raquo;  &laquo;Non mi importa, non riesco a guidare in uscita dall&#39;ultima curva. Davvero, ragazzi, la macchina non funziona. Non mi sono improvvisamente dimenticato come si gida sul bagnato...&raquo;. Costretti a una marcia indietro sulle scelte azzardate compiute dopo la seconda ripartenza, questo il dialogo tra muretto Red Bull e Verstappen: &laquo;Oh, sull&#39;ultima curva &egrave; come stare su una barca&raquo;.  &laquo;Vuoi fermarti e montare le full wet?&raquo;  &laquo;Siamo solo in attesa di un incidente...&raquo;, il s&igrave; espresso con altri termini di Max. 

La pioggia di Interlagos ha &quot;mandato in tilt&quot; le comunicazioni: ecco i migliori team radio del GP del Brasile

Radiosprint Brasile, Button: &quot;Non ho dimenticato come si guida&quot;

Mea culpa, doppiaggi problematici e desideri irrealizzabili, nei team radio del Gran Premio del Giappone. Pronti via, 53 giri di gara davanti per sperare nel recupero su Rosberg, invece ecco l&#39;handicap dell&#39;ennesimo start al rallentatore per Hamilton: &laquo;Scusate, ragazzi&raquo;.&nbsp;  &laquo;Non preoccuparti&raquo;, provano a tenere il morale alto dal box. E&#39; l&#39;ammissione dell&#39;errore allo spegnimento dei semafori, gara tutta in salita. Uno dei momenti chiave per Lewis arriva al giro 33. E&#39; il confronto con Raikkonen, la seconda sosta da effettuare e il muretto che avvisa: &laquo;Sar&agrave; ristretta la lotta con Raikkonen all&#39;uscita dal pit e stiamo correndo su Vettel, ci serve tutto quel che hai, amico&raquo;. Kimi rester&agrave; dietro per pochi decimi, complice il traffico.&nbsp;  I ferraristi sono stati tra i pi&ugrave; critici quando si &egrave; trattato di segnalare il tempo perso dietro ai doppiati, perlomeno nelle lamentele con il box.&nbsp;&nbsp;&laquo;E&#39; ridicolo! Davvero, &egrave; ridicolo, ho perso un secondo per nulla. @!?!*!&raquo;, firmato Vettel, giro 31. Nella prima parte di gara, invece, siamo al giro 12, Riccardo Adami avvisa Seb: &laquo;Andiamo sul piano B per le&nbsp;prime&nbsp;(gomme dure; ndr). Box Sebastian, box per le&nbsp;prime&raquo;. Gomme morbide avr&agrave; nello stint finale ma Hamilton rester&agrave; un bersaglio difficile da centrare dopo aver sfruttato il vantaggio della gomma nuova pi&ugrave; prestazionale al rientro in pista.&nbsp;  &laquo;Sta andando via, va via sui rettilinei&raquo;, dice via radio Seb.&nbsp;&laquo;Resta concentrato, la gara non &egrave; finita&raquo;. In realt&agrave;, la gara finisce l&igrave;. Quarto posto. Da raccontare solo la frustrazione ancora per il tempo perso nei doppiaggi, con Sainz ad esempio: &laquo;Bandiera blu, dai non pu&ograve; essere vero!&raquo;.  Non va meglio a Kimi Raikkonen: &laquo;A tutti serve un giro, &egrave; ridicolo! Andiamo, date una penalizzazione, sta diventando uno scherzo, adesso!&raquo;. Il muretto Ferrari lo aggiorna: &laquo;Charlie &egrave; sul caso&raquo;. E dopo una comunicazione del box ad Alonso, di lasciar passare Kimi: &laquo;Adesso sono diventati 2 giri! Alla fine ci ha fatto passare&raquo;.&nbsp;  Il premio miglior team radio del week end lo conquista ancora una volta Fernando Alonso, sempre generoso di materiale da collezionare. Giro 21, la lotta &egrave; per le posizioni da favelas, eppure la determinazione non manca a Nando:&nbsp;&laquo;Ahi, ahi ahi, stavo preparando il sorpasso da 3 giri e ora ci sono bandiere gialle (per il testacoda di Gutierrez; ndr) e niente DRS: incredibile!&raquo;.&nbsp;Pi&ugrave; tardi, l&#39;incitamento: &laquo;Ok Fernando, dobbiamo spingere adesso!&raquo;. Laconica la risposta: &laquo;Mi piacerebbe!&raquo;. Vorrei, ma non... posso. Seguito da: &laquo;Che gomme monteremo?&raquo;.&nbsp;  Rischia il &quot;non pervenuto&quot; Nico Rosberg, sereno al comando della corsa, con il tempo per perfezionare la tecnica origami. Salvo un avvertimento che arriva dal box, mentre veleggia verso il traguardo: &laquo;Attento alle gomme anteriori, stanno scendendo nella parte bassa della finestra di funzionamento&raquo;. Per la serie: torna a spingere un po&#39;.&nbsp;  Soffre al retrotreno, invece, la Red Bull. Siamo a inizio gara, giro 10: &laquo;Ok, inizio sul serio ad avere problemi, soprattutto al posteriore&raquo;, Verstappen. Giro 30, il timore di Ricciardo: &laquo;Non andr&ograve; avanti a lungo con queste gomme, stanno iniziando a decadere&raquo;. Ha saggiato la resistenza di Max, Lewis Hamilton. Giro 52, prova l&#39;attacco, deve desistere e racconta al box quel che &egrave; apparso chiaro in tv: &laquo;Si &egrave; mosso in frenata!&raquo;.&nbsp;  Hamilton, Verstappen e la protesta &quot;idiota&quot;  La gara degli altri merita di essere sintetizzata da due team radio, Grosjean e Hulkenberg incrociano il volante in avvio e Romain si lamenta per la manovra di Nico: &laquo;Hulkenberg mi ha spinto fuori in staccata di curva 1&raquo;. &laquo;Ok, capito, lo diremo alla direzione gara&raquo;, la replica Haas. In Force India, invece, allungano sulla Williams anche grazie al sorpasso di Hulk su Bottas, bella manovra costruita alla Triangle Chicane, giro 21: &laquo;Ci vediamo dopo!&raquo;, un compiaciuto Nico nel salutare Valtteri.&nbsp; 

Vettel e Raikkonen rallentati dai doppiati invocano le bandiere blu. A Fernando chiedono di spingere, lui: &laquo;Mi piacerebbe!&raquo;

F1 Giappone: le Rosse invocano il blu, Alonso &quot;Vorrei ma non... posso&quot;

Dal varano a un inviperito Kvyat. Max Verstappen se la ride nelle libere 2 via radio, un po&#39; meno in gara nella lotta con il russo, determinato a difendere la posizione e l&#39;onore, con buona pace dei consigli ricevuti via radio. Max passa dal &laquo;C&#39;&egrave; una lucertola enorme in pista! Non sto scherzando, &egrave; in uscita di curva 3&raquo; all&#39;insofferente &laquo;Andiamo, amico...&raquo;, rivolto a Daniil.&nbsp;  Una resistenza che andava al di l&agrave; del semplice risultato, c&#39;era altro da dimostrare. A nulla sono valse le indicazioni dal muretto Toro Rosso: &laquo;Ok Dani, la nostra corsa &egrave; su Alonso. Se pensi di poter sfruttare il traino, usalo...&raquo;. Quel treno poteva essere un Verstappen da lasciar passare e seguirlo per riportarsi sotto alla McLaren. Pi&ugrave; importante regolare i conti in pista, per&ograve;.  Sterzi a parte: Kvyat ha le palle, punto  Comunicazioni via radio che, a un certo punto, siamo al giro 43, infastidiscono Nico Rosberg. &laquo;Il gap su Ricciardo &egrave; 4.&raquo;, ma dal muretto non fanno in tempo a concludere che Nico chiude la questione: &laquo;Basta, basta, basta dirmelo&raquo;. Pi&ugrave; interessato, poco dopo, il tedesco sulle condizioni dei freni: &laquo;Quanto posso spingere sui freni?&raquo;. Una difesa che ha retto, quella sulla rimonta di Ricciardo. E per un attimo quasi non si facevano tagliare fuori dalla terza sosta coperta dalla Red Bull dopo la mossa di Hamilton, in Mercedes.&nbsp;  Non appena pitta Ricciardo, dal muretto dicono a Rosberg: &laquo;Spingi forte ora Nico, vai in Strat 5 e Overtake&raquo;. L&#39;idea di andare in marcatura, ma i conti - il margine di vantaggio sulla Red Bull - non tornano: &laquo;Box box box!&raquo;, prima. Immediatamente dopo: &laquo;Contrordine. Importante, resta fuori&raquo;.  Sequenza di eventi innescata da un Hamilton che doveva inventarsi qualcosa per recuperare la posizione sul podio. Il malumore per aver fatto la prima sosta in contemporanea con Ricciardo ed essere passato a gomme morbide &egrave; palese: &laquo;Andiamo ragazzi, mi serviva una strategia che mi permettesse di passare&raquo;, Lewis al giro 16. Poi: &laquo;Dobbiamo iniziare a pensare a un piano per non perdere la terza posizione, perch&eacute; questo &egrave; tutto il ritmo che riesco ad avere con i freni&raquo;. Profetico Lewis. Raikkonen era dietro di 1&quot;2 e il sorpasso alle porte.&nbsp;  La tattica alternativa la confermano via radio al giro 40: &laquo;Ok Lewis, passeremo al piano B. Dobbiamo tirare dentro Raikkonen&raquo;. E la Ferrari richiama Kimi per la terza sosta, perdendo la posizione guadagnata in pista.  &laquo;Ok, Hamilton &egrave; rientrato. Spingi, spingi, spingi!&raquo;.  &laquo;Rientriamo in questo giro?&raquo;, chiede lumi il finlandese.  &laquo;Ti faremo sapere&raquo;. L&#39;esito della decisione non sar&agrave; dei migliori. Il &laquo;Cosa volevate che facessi in pit-lane, andare pi&ugrave; veloce?&raquo; di Raikkonen spiega al meglio il momento del rientro alle spalle di Lewis, in replica all&#39;incitazione del muretto a correre contro l&#39;inglese.&nbsp;  Arrivabene difende la strategia Ferrari  Ha corso uno stint finale con un ritmo esaltante, Ricciardo. Che al recupero su Rosberg ci ha creduto fin sotto la bandiera. &laquo;Con il ritmo attuale, lo prenderai a 4 giri dal termine. Sei molto pi&ugrave; veloce anche delle due macchine dietro di te&raquo;, la previsione del muretto Red Bull. Ha chiuso il gap solo all&#39;ultima tornata, meritandosi comunque i complimenti: &laquo;Hai guidato alla grande&raquo;.&nbsp;  &laquo;Grazie ragazzi, grazie per aver provato qualcosa di diverso, &egrave; stato divertente&raquo;. Altro podio a Singapore. Come altro arrivo a punti per un Sergio Perez campione di regolarit&agrave;. Eppure, pochi giri dopo la seconda sosta e la conferma delle gomme morbide, sembrava scettico sulla chance di non fermarsi pi&ugrave;: &laquo;Non credo riuscir&ograve; a portare queste gomme fino alla fine, ragazzi, non c&#39;&egrave; verso&raquo;. Previsioni del giro 31, smentite 30 passaggi pi&ugrave; tardi.&nbsp; 

Max divertito nelle prove libere dall&#39;insolito incontro, molto meno in gara nella lotta con Kvyat. Raikkonen sbotta: &quot;Che devo fare accelerare in pit-lane?&quot;

Radiosprint Singapore, il varano di Verstappen e il sarcasmo di Kimi

Poche perle, quelle regalate via radio, in un Gran Premio d&rsquo;Italia che, sul fronte dello spettacolo in pista non &egrave; stato certo ricco di episodi da ricordare. Capita un po&rsquo; di tutto a Fernando Alonso, 14mo al traguardo e rallentato da un problema in occasione del primo pit: &laquo;Non funziona il semaforo, ragazzi! ***** il semaforo! ***&raquo;. Il resto, la velocit&agrave; della McLaren a Monza non &egrave; che funzioni molto meglio, nonostante il giro veloce in gara, maturato negli ultimi giri, dopo essere stato richiamato ai box per la terza sosta.  Non poteva mancare il siparietto via radio: &laquo;Fernando, mancano tre giri dopo questo, ci piacerebbe fare la sosta se vuoi&hellip;&raquo;. Laconica la risposta: &laquo;Box!&raquo;. Gomma rossa e, preso dal tormentone musicale dell&#39;estate, va a &ldquo;comandare&rdquo; in pista: giro veloce, 1&rsquo;25&rdquo;340. Peccato sia del tutto inutile.  A dare la misura di quale domenica abbia trascorso Alonso a Monza, l&rsquo;esortazione dai box prima di suggerire l&rsquo;ultima fermata ai box: &laquo;Serve che tieni alto il ritmo perch&eacute; Grosjean potrebbe recuperare&hellip;&raquo;. Non perde nemmeno tempo a rispondere al &ldquo;timore&rdquo; di una Haas che potrebbe strappare preziose posizioni di rincalzo, il nostro: &laquo;Ahahahahha!&raquo;.&nbsp;  Poco da ridere in casa Sauber. Nasr fa fuori Palmer, si prende una penalit&agrave; dai commissari e l&rsquo;unica mossa giusta &egrave; quella di rimandarlo in pista per scontarle la sanzione. Portare a termine il GP? Usura inutile del materiale a disposizione. &laquo;La guidabilit&agrave; &egrave; strana, ho qualcosa di rotto&hellip; la macchina &egrave; inguidabile, come se mancasse un supporto al posteriore. La macchina &egrave; inguidabile ragazzi&raquo;. Stanchi di sentirlo ripetere via radio le stesse cose, dal box: &laquo;Stai calmo Felipe, stiamo controllando i dati&hellip;&raquo;.  Decisamente ottimista, invece, Jolyon Palmer. Dall&rsquo;abitacolo non si ha certo la percezione dei danni all&rsquo;ala anteriore, ci si aspetterebbe, per&ograve;, di notare un comportamento diverso della monoposto: &laquo;Ho avuto un contatto sull&rsquo;anteriore&hellip;&raquo;. &laquo;Ok, hai riportato danni? Hai dei danni?&raquo;. &laquo;Dovrebbe essere a posto&hellip;&raquo;. Come nuova, la RS16. Ma senza ala davanti.  Dopo la partenza che gli &egrave; costata il gran premio, Hamilton in modalit&agrave; full-attack per recuperare&nbsp;trova anche il tempo di tranquillizzare il muretto: &laquo;Non preoccupatevi della partenza, &egrave; stato un mio errore&raquo;. A fine gara, versione esattamente opposta: procedura nella norma al via, qualcosa non ha funzionato.  Questione di centimetri, per Kimi Raikkonen nei primi giri di gara. L&rsquo;ingegnere di pista lo avvisa come &laquo;Serve ancora che raffreddi il motore&raquo;. Temperature da tenere sotto controllo, quindi, allontanarsi ancora da Vettel. &laquo;Ma non posso rallentare, altrimenti perdo la scia!&raquo;, la risposta del finlandese.&nbsp;Il compromesso: &laquo;Solo mezza macchina in pi&ugrave;&raquo;.  GP d&#39;Italia, l&#39;analisi della gara 

Domenica difficile per Fernando, che non perde il buon umore e si consola con il giro pi&ugrave; veloce. Kimi costretto a bilanciare scia e temperature del motore

Radiosprint Monza: Alonso se la ride, Raikkonen prende le misure

Uno a criticare le manovre difensive, l&#39;altro a tenerlo d&#39;occhio nei passaggi oltre la linea bianca. La battaglia Raikkonen-Verstappen ha movimentato un Gran Premio d&#39;Ungheria altrimenti relegabile tra le gare da sbadigli. Per fortuna Kimi vivacizza la domenica con una rimonta da premiare, avrebbe meritato pi&ugrave; del sesto posto guadagnato sotto il traguardo e via radio non ha limitato &nbsp;le critiche alla guida di Verstappen.&nbsp;  Prima, per&ograve;, il tempo di scattarare dalla quarta fila in griglia e Button capisce che non &egrave; domenica buona per navigare davanti.&nbsp;  &laquo;Il pedale va a fondo corsa,&nbsp;Il pedale va a fondo corsa. Qual &egrave; il problema?&raquo;.&nbsp;  &laquo;Jenson stiamo controllando. Resta fuori, resta fuori&raquo;. Peccato che nel passaggio tra le due indicazioni il muretto box abbia dimenticato di richiamarlo ai box per istruirlo sulla procedura da attuare, le regolazioni sul volante per riprendere la consistenza del pedale del freno, &quot;improvvisamente&quot; tornato a funzionare poco dopo: &laquo;Oh, grandioso! Che diavolo di gara sar&agrave; questa, aahah&raquo;. La prende con filosofia Jenson, criticando in seguito la decisione della direzione gara di penalizzarlo con il Drive Through per l&#39;infrazione commessa nel team radio - non riportata in diretta tv -: era per motivi di sicurezza, ha rilanciato il pilota alla decisione di Whiting e del collegio dei commissari. Gara compromessa in ogni caso, poi chiusa con il ritiro.&nbsp;  Di &quot;perle&quot; via radio, Max Verstappen ne ha regalate varie. La prima arriva quando si trova ancora dietro Ricciardo, troppo vicino per non influenzare il rendimento delle gomme. E dal box il messaggio &egrave; chiaro: prendi spazio. &laquo;Sei ancora in zona DRS su Ricciardo&raquo;. Delle due l&#39;una, o incrementa il ritmo Daniel o alza ulteriormente il gas Max: &laquo;Sto guidando come mia nonna...&raquo;, la replica dell&#39;olandese alla richiesta del muretto.  In tanti sono stati richiamati per aver superato i limiti in pista: curva 4 e curva 11 i passaggi monitorati dai commissari. Il &quot;Per chi suona la campana&quot; diventa &quot;Per chi suona il sensore&quot; all&#39;Hungaroring. &laquo;Max, i limiti in curva 4...&raquo;  &laquo;S&igrave; lo so, sono andato largo ma ho perso molto tempo&raquo;, prova a giustificarsi Verstappen.  E dal box: &laquo;Max, questo &egrave; il secondo avviso, due avvisi...&raquo;  La prossima evoluzione nei cockpit potrebbe essere rappresentata dall&#39;introduzione di un pallottoliere, tre palline da usare per tenere il conto dei &quot;warning&quot; ricevuti. E non &egrave; stato immune nemmeno Alonso dalla &quot;conta&quot;: &laquo;Fernando, ultimo avvertimento per i limiti in pista&raquo;.  &laquo;Siamo a due o a tre?&raquo;  &laquo;Siamo a tre, ed &egrave; l&#39;ultimo avviso&raquo;. Occhio.&nbsp;  Sale in cattedra il protagonista principe dei team radio, sempre prodigo di materiale per Radiosprint. Alle consuete imprecazioni contro i doppiaggi e le bandiere blu non rispettate, stavolta Kimi perde la pazienza per i cambi di direzione di Verstappen. &laquo;Si &egrave; spostato a destra e poi di nuovo a sinistra quando stavo andando da quella parte!&raquo;, l&#39;accusa dopo il contatto che ha danneggiato l&#39;ala anteriore della Ferrari, condita da un&#39;imprecazione incomprensibile e &quot;bippata&quot;. &laquo;Ricevuto, ricevuto, continua a spingere&raquo;, replica Greenwood.&nbsp;  Il sondaggio. Raikkonen gladiatore: ha meritato la conferma?  E Verstappen cosa fa? &laquo;Kimi sta superando i limiti della pista&raquo;, dice al muretto. Multitasking livello ultra. Guida, si difende, tiene d&#39;occhio i suoi passaggi oltre il cordolo e anche quelli di chi gli sta incollato. Complimenti.&nbsp;  Prima ancora di raccontare ai microfoni la sua versione dei fatti, Raikkonen spiega via radio. Se in curva 2 non si passa, il tentativo, il secondo, arriva in fondo al dritto, senza esito. &laquo;Non la finisce di spostarsi! Perch&eacute; se mi muovo per primo e **** non mi sposto dopo, non c&#39;&egrave; niente che posso fare. Una volta che decido di andare all&#39;interno, torna a girarmi davanti&raquo;. Concetti ribaditi nel dopogara.  Il resto dei team radio &egrave; contorno, &egrave; la speranza Red Bull di poter davvero riprendere le Mercedes - &laquo;Stai facendo un buona lavoro. Le Mercedes girano entrambe sul 26&quot;9, sei 1&quot; pi&ugrave; veloce di loro al momento e ti trovi a 6&quot; da Rosberg&raquo;, l&#39;aggiornamento del muretto a Ricciardo - ed &egrave; anche la richiesta di alzare un po&#39; l&#39;andatura fatta al padrone della gara Lewis Hamilton: &laquo;Serve che alzi un po&#39; il ritmo&raquo;  &laquo;Ci sto lavorando...&raquo;, la risposta dell&#39;inglese.&nbsp;  &laquo;Ok Lewis, Ricciardo si trova dietro un trenino di macchine, serve che apriamo adesso il gap&raquo;, il &quot;timore&quot; di non avere margine sufficiente per fare il pit e restare in testa.  &laquo;Sto andando pi&ugrave; veloce possibile con queste gomme&raquo;, replica Hamilton, interessato anzitutto a non rovinare il set di Pirelli gialle.&nbsp;  Nel tentativo di recuperare su Ricciardo, Vettel si trova in mezzo ai doppiati: &laquo;Andiamoooo, bandiere blu!! **@!*, &egrave; ridicolo!&raquo;. Doppiato &egrave; anche Sergio Perez, rientrato ai box dopo il run con gomme medie, ma senza nessuno che lo aspettasse: &laquo;Cos&#39;&egrave; successo ragazzi, perch&eacute; non eravate pronti?&raquo;.  Vettel si rammarica: &quot;Se fossimo andati meglio in qualifica...&quot;  Riecco Lewis, il figlio del vanto 

Kimi protesta, Max replica sottolineando le uscite oltre la linea bianca del ferrarista. Anche Button, Ricciardo e Hamilton tra gli &quot;attori non protagonisti&quot;

F1 Ungheria, il duello Raikkonen-Verstappen via radio

        E' la comunicazione "regina" a Silverstone, quella che al tempo stesso assicura l'arrivo al traguardo a Nico Rosberg e la penalizzazione di 10". &laquo;Problemi al cambio!&raquo;, l'allarme arriva nelle battute conclusive di gara, a posizioni consolidate, ma con il concreto rischio che quel problema fermare la Mercedes W07 Hybrid. Problema terminale &egrave; stato considerato dal box, ed ecco non esitare nemmeno un istante Tony Ross, ingegnere di pista di Rosberg, che quasi non fa finire la frase a Nico e ribatte: &laquo;Chassis Default 0-1, Chassis Default 0-1. Chassis Default 0-1&raquo;. Tre volte, per esser sicuri che la procedura sia chiara. C'&egrave; dell'altro, c'&egrave; un'indicazione, questa s&igrave;, su come guidare: &laquo;Evita la settima marcia, Nico. Evita la settima&raquo;.&nbsp; &laquo;Cosa significa? Devo saltare la cambiata?&raquo;, chiede conferma Rosberg. Salter&agrave; la settima ma anche i due punti extra della seconda posizione. Sempre meglio di uno zero in classifica.&nbsp; Comunicazione radio &nbsp;a parte, il duello con Verstappen &egrave; stato esaltante. Max si prende gli applausi per la manovra alla Becketts, Nico per quella successiva, con gomme da asciutto, alla Stowe. Pi&ugrave; tentativi, prima di riuscire nell'impresa, causa strenua difesa, a tratti criticata da Rosberg: &laquo;Si sta spostando due volte, non pu&ograve; farlo!&raquo;. Passer&agrave; secondo, approfittando di una Red Bull che sull'asciutto ha manifestato qualche difficolt&agrave; nella gestione delle gomme: &laquo;Sono piuttosto in difficolt&agrave; con il posteriore&raquo;, Max via radio nelle fasi della bagarre. Prima, sul bagnato, altra musica. Ritmo buono per andare a riprendere la Mercedes in testa e dal muretto Red Bull spingono l'olandese: &laquo;Al momento hai lo stesso passo di Hamilton, tutti gli altri sono un secondo pi&ugrave; lenti&raquo;. Il posto in tribuna alla Becketts &egrave; valso il prezzo del biglietto e Christian Horner sottolinea il sorpasso, al termine della corsa: &laquo;Max hai fatto divertire durante la gara con il sorpasso all'esterno della Becketts&raquo;. Analisi composta e lucida di Verstappen: &laquo;E' stata una gara interessante, credo che li abbiamo sfidati e grazie per una gran macchina&raquo;. Tutt'altro sviluppo ha avuto la cavalcata vincente di Hamilton che, a scanso di equivoci, quando via radio lo avvisano che con gomme medie la strategia degli altri punta ad arrivare al traguardo senza soste, ribatte: &laquo;Io voglio andare all'arrivo con queste gomme!&raquo;. Della serie: non pensate nemmeno a richiamarmi ai box, perch&eacute; tiro dritto.&nbsp; Ha tirato la Manor contro le barriere - dolcemente - Ryo Haryanto: &laquo;Riesci a far continuare la macchina?&raquo;. Dalla Abbey: &laquo;No, sono contro le barriere...&raquo;. Ha inaugurato il ritrovo Pascal Wehrlein: &laquo;S&igrave;, sono fuori. Aquaplaning alla prima curva, nessuna chance&raquo;.&nbsp; Poi &egrave; toccato anche ad Alonso, &laquo;Non so se la macchina &egrave; a posto, credo di s&igrave;, ma che peccato!&raquo;. &laquo;Ok Fernando, controlleremo la macchina&raquo;. Un peccato come il mancato azzardo strategico: &laquo;Abbiamo perso troppe posizioni, dovevamo fermare una delle due macchine, siamo dietro tutti&raquo;. Lezioni di tattica firmate Nando.&nbsp; Questo quel che si &nbsp;&egrave; detto in gara, quella vera, dopo il via dietro safety car per la pioggia caduta prima della partenza. Quanta? &laquo;C'&egrave; tanta aqua in curva 8, sul Wellington Straigt e verso curva 6&raquo;, la radiografia di Vettel. Hamilton non pu&ograve; che confermare, &laquo;Ancora ci sono ampie pozze e aquaplaning&raquo;, ma la Mercedes AMG GT S di Maylander resta in pista a lungo, quasi ci va a sbattere Lewis, e le condizioni migliorano: &laquo;Direi che presto la pista sar&agrave; da intermedie&raquo;. Il problema? &laquo;La safety car ci sta davvero rallentando, non &egrave; facile tenere in temperatura le gomme&raquo;.&nbsp; Troppi cavilli in questa Formula 1 Il premio ottimisti dell'anno va, invece, al muretto Force India, che appena pochi giri dopo il via dietro safety car chiede a Hulkenberg se e quando si potr&agrave; passare alle gomme medie: &laquo;Uh, siamo lontani! Non c'&egrave; possibilit&agrave; ancora delle slick&raquo;       

La comunicazione ricevuta dall'ingegnere di pista ha portato la penalit&agrave; per Nico. Gli applausi del muretto Red Bull a Max e i dubbi stretegici di Alonso

Radiosprint Silverstone, l'aiuto a Rosberg e i complimenti a Verstappen

        C'&egrave; Wehrlein preoccupato dell'arrivo della pioggia, Vettel che avvisa il muretto Ferrari di qualcosa che non ha bisogno di comunicazioni radio, Hamilton a fare idealmente spallucce di fronte all'incidente con Rosberg, nel Radiosprint del Gran Premio d'Austria. Comunicazioni tra piloti e muretto che sono anche al centro dei pensieri di Bob Fernley, direttore tecnico Force India. Non &egrave; stata la gara migliore dell'anno per Hulkenberg e Perez, quest'ultimo andato a sbattere all'ultimo giro, senza pi&ugrave; freni e senza possibilit&agrave; di essere avvisato dal box. &laquo;Dobbiamo riguardare le comunicazioni radio perch&eacute; non ci era consentito dire ai piloti che i freni erano in condizioni critiche. E' un po' preoccupante e appare sciocco mettere l'Halo sulle macchine ma non potergli dire che i freni stanno per abbandonarli&raquo;, sottolinea Fernley, che dalla direzione gara ha ricevuto il divieto di comunicazione: &laquo;Dovremo discuterne, perch&eacute; si &egrave; andati un po' oltre. Credo dovremo prendere il controllo della sicurezza dei piloti&raquo;.&nbsp; Messo da parte un tema sul quale si dovr&agrave; cercare un affinamento delle comunicazioni consentite, a Spielberg si &egrave; parlato via radio anche d'altro. Di meteo, ad esempio. Pronti, via e l'ottimo Pascal Wehrlein tiene informato il muretto in tempo reale: &laquo;C'&egrave; una leggera pioggia&raquo;. Ma il primo "allarme" toppa clamorosamente, niente acqua. &laquo;Alcune gocce d'acqua in curva 2&raquo;, poco dopo. Bocciato come meteorologo, promosso a pieni voti per la qualifica e la gara da "protagonista", nonostante i pochi mezzi. Ha fatto meglio della Renault, in crisi nera, e al giovane pilota tedesco non &egrave; piaciuta la resistenza di Magnussen: &laquo;Ha cambiato direzione 5 volte!&raquo;. &laquo;S&igrave;, lo diremo a Charlie&raquo;. Giro 26, Rosberg alle spalle, uno stint da allungare il pi&ugrave; possibile per far funzionare la strategia con una singola sosta. I programmi di Vettel e della Ferrrari per&ograve; prendono un'altra piega. Verso destra, appena dopo il traguardo, ma troppo presto per impostare curva 1. C'&egrave; il guard-rail, c'&egrave; la gomma posteriore destra esplosa.&nbsp; &laquo;Credo abbiate visto, la posteriore destra &egrave; esplosta, ho spento il motore. Mi dispiace ragazzi&raquo;. Ha visto da vicino l'incidente Rosberg, e lesto via radio: &laquo;Sono passato sui detriti, controllate le pressioni&raquo;. Foratura scongiurata.&nbsp; Con una Ferrari rimasta in gara, la corsa era tutta su Max Verstappen e Raikkonen non ama essere contraddetto: &laquo;Andiamo, bandiere blu!&raquo;, si sfoga, con l'ingegnere di pista che prova a rassicurarlo: &laquo;Ricevuto, gli stanno mostrando le bandiere blu&raquo;. &laquo;No che non le sta avendo!&raquo;. L'ultima parola &egrave; di Kimi. Ampio spazio in Mercedes ai colloqui tra muretto e Hamilton. I cordoli di Spielberg hanno mietuto sospensioni a raffica e in gara il timore era per ulteriori cedimenti. Nulla di tutto ci&ograve;, ma l'ingegnere di pista avvisa Lewis: &laquo;Ok Lewis, i carichi sulle sospensioni in curva 9 sono critici, fai attenzione ai cordoli&raquo;.&nbsp; Wolff e gli ordini di scuderia: mai dire mai Attenzione e al tempo stesso ritmo prima della seconda sosta: &laquo;Chiudi il gap pi&ugrave; che puoi, &egrave; tempo di martellare&raquo;. Ha dovuto proseguire anche dopo la sosta, per riprendersi la posizione, non senza un iniziale scetticismo sulle scelte operate sulle gomme: &laquo;Nico davanti &egrave; su gomme supersoft, mancano 16 giri e dovrai passare in pista&raquo;, gli spiegano.&nbsp; &laquo;Perch&eacute; ha le gomme pi&ugrave; morbide?&raquo; &laquo;Lewis, crediamo che questa sia la gomma giusta per arrivare alla fine&raquo;. Oltre a essere l'unica per Rosberg, quella delle supersoft, non avendo altri set di soft. Ed &egrave; stata la pi&ugrave; consistente per un finale pirotecnico. Se &egrave; vero che il risultato &egrave; quel che conta, un certo malumore per il modo con cui si &egrave; arrivati alla vittoria traspare ancor prima che rientri ai box, Hamilton. &laquo;Ok Lewis, ben fatto. Non &egrave; la gara che ci aspettavamo, ma... un buon risultato&raquo;. Pronta risposta dell'inglese: &laquo;Ero all'esterno, non sono io ad aver fatto l'incidente&raquo;. Un week end preso a ruotate       

Le comunicazioni via radio tra piloti e muretto a Spielberg, con le polemiche in Force India per le restrizioni imposte dalla FIA

Radiosprint Austria, Hamilton: "Non sono io ad aver fatto l'incidente"

Ci si aspettava la safety car, ingorghi in curva 8, il caos per la mancanza di vie di fuga. Baku &egrave; stata tutto il resto, tranne quanto pronosticato. Gara scialba, ravvivata dai team radio, messaggi buoni per comprendere tutta la complessit&agrave; delle monoposto, semmai servisse una conferma. Coaching? Vietato. Cos&igrave; ecco un protagonista assoluto di Radiosprint nel Gran Premio d&#39;Europa: Lewis Hamilton. Gli fa compagnia Kimi Raikkonen, che qualche suggerimento dal suo ingegnere di pista l&#39;avrebbe gradito, insieme a tanti altri momenti clou da appuntare.&nbsp;  Baku &egrave; stata curva 8, la torre, il rettilineo infinito, le sponde del Mar Caspio, ma anche una pista molto sporca: &laquo;C&#39;&egrave; della f***uta plastica che svolazza, ho dovuto evitarla&raquo;, segnala Raikkonen nei primissimi giri, quelli in cui Ricciardo era davanti e la cui scia &egrave; costata la penalizzazione per aver tagliato la riga d&#39;ingresso ai box.&nbsp;  &laquo;Passiamolo (Ricciardo; ndr), Kimi, cambier&agrave; la nostra gara se lo facciamo&raquo;, lo hanno spronato dal muretto. La gara, purtroppo, &egrave; cambiata eccome, ma non nel senso sperato. Ha saputo giocare da uomo squadra, come sempre, il finlandese, lasciando passare Vettel. Ringraziamenti sentiti dal box - &laquo;Grazie Kimi, grazie&raquo; - e pronta risposta di Raikkonen: &laquo;S&igrave;, ma ora ditegli di spingere perch&eacute; non lo voglio davanti&raquo;.  Davanti ha avuto i doppiati, situazione non troppo fortunata nelle ultime gare, per lui e Vettel: &laquo;Dove c***o sono le bandiere blu? Sono rimasto dietro per l&#39;intero f****to giro!&raquo;.&nbsp;  &laquo;Ci lamenteremo con Charlie, ci lamenteremo&raquo;. Finale problematico per la gestione del consumo e per interventi da fare sul volante: aiuti? Niente da fare, il regolamento lo impedisce. &laquo;Di sicuro per&ograve; puoi dirmi s&igrave; o no&raquo;, insiste Kimi. E, invece, nemmeno quest&#39;opzione &egrave; permessa.  Un&#39;opzione alla strategia proposta dal box la immagina Vettel, quando gli chiedono di rientrare, poco dopo il pit di Ricciardo, in grave crisi con le gomme. &laquo;Box Sebastian, box&raquo;.&nbsp;  &laquo;Ne siete convinti? Il passo &egrave; piuttosto buono&raquo;, fa notare Seb, con il feedback di chi, al volante, giudica il comportamento della monoposto meglio di chiunque altro, ma non pu&ograve; avere la visione sulla corsa degli altri e gli scenari strategici. &laquo;Subiremo l&#39;undercut da Ricciardo, box adesso&raquo;, ribadiscono via radio. Il prosieguo della conversazione non c&#39;&egrave;, ma la scelta finale di restare in pista &egrave; stata quella giusta.&nbsp;  In casa McLaren &egrave; sempre notte fonda, dopo il ritiro di Button in Canada tocca ad Alonso a Baku: &laquo;Ok Fernando, il problema sta peggiorando. Rientra ai box in questo giro&raquo;, avvisano. &laquo;Ok, s&igrave;, non riesco a scalare marcia in certe curve&raquo;.&nbsp;  Protagonista principe dei team radio in Azerbaijan, Lewis Hamilton. La macchina non va, lui non &egrave; ingegnere e le prova tutte per indovinare la sequenza giusta per riprendersi il recupero d&#39;energia necessario. Prima, per&ograve;, in avvio di gara: &laquo;Ho problemi con i freni, ho una vibrazione&raquo;. Nulla, in confronto a quel che capiter&agrave; in seguito, viene da pensare.&nbsp;  &laquo;D-rates ovunque, sono sicuro che non &egrave; d&#39;aiuto. Non c&#39;&egrave; soluzione?&raquo;. Qui non serve essere ingegneri per capire che il livello di recupero energetico non basta. &laquo;Ci stiamo lavorando Lewis&raquo;, la comunicazione del team via radio. Peccato che per quanto possano lavorarci, dovr&agrave; sbrigare da s&eacute; l&#39;intoppo. Ci prova: &laquo;Posso resettar questa cosa?&raquo;.  &laquo;Lewis, il problema sembra essere nella modalit&agrave; in cui sei attualmente&raquo;. Immaginare di correre tra i muretti, fare i 360 orari sul rettilineo, non sbattere, andare forte e, al tempo stesso, riuscire a gestire una criticit&agrave; tecnica &egrave; il quadro migliore per illustare il livello di complessit&agrave; dell&#39;attuale F1. &laquo;Non lo so, non so che intendi e cosa ci sia di sbagliato.&nbsp;Ragazzi &egrave; ridicolo! Non voglio guardare al display ogni 5 secondi, provando a indovinare quale manettino sia nella posizione sbagliata. Non ho cambiato niente&raquo;. Un Hamilton che si scalda via radio, cercando supporto che non pu&ograve; arrivare: &laquo;Lewis non &egrave; qualcosa che sbagli a fare, &egrave; un settaggio a essere errato&raquo;.  &laquo;Non finir&ograve; la gara, sto cambiando tutto. Posso suggerire e voi mi dite ok o no?&raquo; &egrave; l&#39;ultima &quot;spiaggia&quot; per ricevere aiuto, il passo successivo sarebbe stata la telefonata a casa.&nbsp;  &laquo;Non &egrave; permesso, concentrati sul lavoro&raquo;, chiosano dal muretto Mercedes. E il lavoro, alla fine, 15 giri secondo quando raccontato da Paddy Lowe, lo porta a termine e marca il miglior giro in gara (poi battuto da Rosberg). Stesso problema per il leader della gara, ma nessun team radio a certificarlo. Le uniche comunicazioni sono un telegramma di felicitazioni dopo la bandiera a scacchi: &laquo;Lavoro eccellente Nico&raquo;.&nbsp;  &laquo;Yee-haw! Grazie ragazzi, fantastico&raquo;. Nel retro-podio, poi, chiacchierata con Perez: &laquo;Hai passato qualcuno?&raquo;. &laquo;S&igrave;, non era necessario, Kimi ha avuto una penalit&agrave;, ma...&raquo;. Il gusto di passare in pista &egrave; tutt&#39;altra cosa..  F1 e Le Mans in mano ai tedeschi 

Le conversazioni via radio dell&#39;inglese, di Raikkonen e Vettel sono i particolari pi&ugrave; avvincenti di una gara senza grandi emozioni in pista

Radiosprint Baku, Hamilton al muretto Mercedes: &quot;Tutto ci&ograve; &egrave; ridicolo&quot;

Sar&agrave; stato il freddo, sar&agrave; stata l&#39;assenza di grandi duelli in pista, ma il Canada regala un Radiosprint dai toni insolitamente tranquilli. Pochi protagonisti, ma di peso. E sono i ferraristi a mettersi in luce: non solo Vettel in battaglia per la vittoria, non solo di strategia sbagliata, si parla dopo Montreal, ma anche delle reazioni durante i 70 giri di gara. Prima, per&ograve;, monumento a Max Verstappen.&nbsp;  Battute iniziali, Ricciardo che trova il passo giusto e sembra averne di pi&ugrave;, tanto da avvicinarsi all&#39;olandese e dal box lo avvisano, con un&#39;istruzione chiara: &laquo;Ok Max, non rallentare Daniel per favore&raquo;. Non lo rallenta affatto, spinge di pi&ugrave; e se ne va all&#39;arrivo con un quarto posto meritatissimo. Peccato non avere il team radio delle concitate fasi finali, in lotta con Rosberg, tenuto ruota-a-ruota per tre curve, poi indotto all&#39;errore all&#39;ultimo giro: resistenza epica.&nbsp;  Nico costretto a recuperare terreno, spremere la Mercedes e ritrovarsi con il volante a mo&#39; di albero di Natale: luci accese, a segnalare attenzione sui freni e sul consumo. Ci sar&agrave; da fidarsi? Giro 46 dei 70 in programma: &laquo;Dovete darmi pi&ugrave; informazioni per tutte queste cose che ci sono sul volante, con gli allarmi e tutto...&raquo;. La risposta dal muretto arriva e non &egrave; incoraggiante: &laquo;Ricevuto. Gli allarmi sono concreti...&raquo;.  Altra comunicazione poco dopo: &laquo;Ok Nico, ha una foratura lenta al posteriore. Box, box, box&raquo;.&nbsp;  Ha provocato la Virtual Safety Car che ha generato tutta una serie di effetti chiave sulla strategia, Jenson Button. La power unit Honda evoluta lo appieda sul dritto di ritorno verso il traguardo, deve parcheggiare e le fiamme al retrotreno non hanno bisogno di particolari spiegazioni. Le d&agrave; l&#39;inglese al box poco prima di ritirarsi: &laquo;Calo di potenza, ragazzi. Calo... il motore &egrave; andato&raquo;.  E&#39; pista esigente su motore, freni e consumo di carburante, Montreal. Tutti aspetti da preservare e gestire. Pi&ugrave; facile a dirsi che a farsi, specialmente quando hai una lotta intensa alle spalle da affontare, come accaduto a Raikkonen. Al giro 30, via radio lo avvisano: &laquo;Stai tranquillo, Kimi, stai tranquillo&raquo;. Qualora non fosse chiaro dalla tv, il finlandese spiega la situazione: &laquo;Non posso stare tranquillo con questi dietro!&raquo;.  Tranquillo non &egrave; nemmeno con chi sta davanti, nel caso specifico la Manor. Giro 68, il traguardo &egrave; a un passo e, legittimamente, Kimi si chiede:&nbsp;&laquo;Che ca**o sta facendo la Manor?&raquo;. Traffico nei doppiaggi che ha rallentato a momenti alterni Hamilton e Vettel. Sebastian impegnato nella rimonta e con la Mercedes da riprendere. Ha dovuto seguire per quasi un intero giro Grosjean, prima di doppiarlo e al giro 31 dice al box - indirettamente rivolgendosi a Charlie Whiting -: &laquo;Levatemi questo traffico davanti&raquo;.  Ferrari ha sbagliato strategia o no, in Canada?  Sotto la bandiera a scacchi, per un liberatorio &laquo;S&igrave;! Ahahah, s&igrave;!&raquo;, di Bottas, nuovamente sul podio, c&#39;&egrave; la citazione storica (con dedica) di Hamilton:&nbsp;&laquo;Danza come una farfalla, pungi come un&#39;ape. Ahhaha, questa &egrave; per Muhammad Al&igrave;&raquo;. Ma se Al&igrave;-Foreman a Kinshasa era finita per ko nel 1974, a Montreal Hamilton-Vettel si decide ai punti. &laquo;Mi sono divertito a darti la caccia. Stavi menando forte&raquo;, dir&agrave; Lewis nel retropodio a Sebastian (oltre al legittimo: &laquo;Perch&eacute; ti sei fermato a cambiare le gomme?&raquo;). 

Raikkonen sempre interessante protagonista, cos&igrave; come Vettel. Dai problemi di Rosberg alla dedica di Hamilton ad Al&igrave;. I team radio dei piloti a Montreal

Radiosprint, cosa hanno detto i piloti in Canada

La faccia di Daniel Ricciardo, appena sceso dalla Red Bull, al termine del Gran Premio di Monaco raccontava pi&ugrave; di mille parole. E ne ha riservate poche, chiare, sintesi estrema per far capire che &egrave; meglio tacere anzich&eacute; arrampicarsi alla ricerca di spiegazioni per quel che non ha spiegazione, via radio. Perde il gran premio e il buon umore, perde sorriso e pazienza, perch&eacute; se a Barcellona gli erano serviti diversi giorni per smaltire l&#39;arrabbiatura, quella di Montecarlo non passer&agrave; facilmente. &laquo;Non c&#39;&egrave; niente che possiate dire per migliorare le cose, risparmiatevi&raquo;, firmato Ricciardo.&nbsp;  Non dire, ma fare: un pit-stop normale, con le gomme giuste pronte. Questo potevano e non hanno fatto. Prima, nella lotta con Hamilton, hanno cercato anche di spronarlo:&nbsp;&laquo;Sei pi&ugrave; veloce di lui, andiamo!&raquo;.&nbsp;  In Red Bull scoprono un Verstappen cultore dell&#39;Opera. Parcheggia per due volte la RB12 a Massenet, sabato e in gara. Ma il rail impedisce di entrare al teatro ed evidentemente il colpo si &egrave; fatto sentire:&nbsp;&laquo;Aahh, ho sbattuto. Aaahh&raquo;.&nbsp;  Il giubilato Kvyat si dispera ancor prima che inizi la corsa vera, causa problemi elettrici che tormentano la sua Toro Rosso: &laquo;Sono bloccato a velocit&agrave; costante, ragazzi. Che ca***&raquo;. Rientra ai box, cambia volante. Va meglio? &laquo;Ho ancora problemi, non funziona, non funziona, tsz... non funziona. Perch&eacute; capitano tutte a me...&raquo;. Prossimo alla disperazione il ragazzo. Peccato.&nbsp;  Gara che parte dietro safety car, 7 giri a seguire Maylander e non tutti gradiscono la giostra: &laquo;La pista &egrave; pronta, possiamo iniziare a correre, andiamo!&raquo;, azzarda Magnussen.&nbsp;&laquo;Lo spray adesso &egrave; migliorato, andiamo!&raquo;, rilancia Hamilton. Di acqua in sospensione, alzata dalle ruote di chi sta davanti, trattasi e non spray per acconciatura perfetta per la serata.  Hamilton &egrave; tornato e ora fa paura  Palmer sbatte subito e parcheggia la prima Renault a Sainte Devote. Magnussen gira un po&#39; di pi&ugrave;, quanto basta per vedersi l&#39;arrembante Kvyat provare la manovra alla Rascasse, dopo una lotta iniziata in uscita dal Tabaccaio, proseguita alle varianti della Piscina e conclusa malamente: &laquo;Che ca**o fa Kvyat...&raquo;. Molto pacato, sempre, Kevin.&nbsp;  Chi, a parole, ha riservato pi&ugrave; pensieri all&#39;avversario &egrave; Romain Grosjean, per sua sfortuna trovatosi con Raikkonen a sbarrargli la strada tra Loews e Mirabeau, causa ala finita sotto la Ferrari. &laquo;Che sta facendo Kimi?!&raquo;. &laquo;Ha toccato il muro!&raquo;, gli spiegano dal muretto (qualcosa peraltro abbastanza evidente anche a Romain, che arrivava poco dietro Kimi e Massa. &laquo;(Lungo bip) Mi ha bloccato!&raquo;. E sull&#39;episodio torna anche a fine corsa: &laquo;E&#39; stata la gara peggiore della nostra vita&raquo;.  &laquo;S&igrave;...&raquo;, lo assecondano dal box.  Ma rilancia: &laquo;Kimi ci ha completamente fo*****. Alla grande&raquo;.  &laquo;Assolutamente, assolutamente&raquo;, conforto-bis.  &laquo;Non &egrave; normale fare in quel modo, continuare a girare con una macchina danneggiata e spingere qualcun altro fuori, non &egrave; qualcosa normale&raquo;, l&#39;ultimo affondo del francese, prima che gli spieghino: &laquo;S&igrave;, sono totalmente d&#39;accordo, i commissari stanno investigando. A ogni modo, grazie per essere rimasto in pista a spingere Romain, non si sa mai cosa pu&ograve; capitare. Non &egrave; stata una giornata divertente, mi dispiace. Ci rifaremo alla prossima&raquo;. Per la cronaca, nessun provvedimento preso per Raikkonen.  Per una Haas fuori dai punti, un super-Perez porta la Force India a podio e riconosce tutti i meriti del team: &laquo;Ben fatto Checo!&raquo;. E lui: &laquo;S&igrave;&igrave;&igrave;. Lavoro fantastico ragazzi, che lavoro! Il pit, le chiamate, ben fatto tutti, vi meritate questo podio. Grazie ragazzi&raquo;.  &laquo;Ben fatto Checo, hai conquistato il podio a Monaco, goditelo!&raquo;.  Finale di Radiosprint del Gran Premio di Monaco dedicato al teatrino messo in scena in Sauber. Team che non riesce a fare i test per problemi economici, a Montecarlo si ritrova col box senza pavimento e con il terrore di andare a muro e fare danni che peserebbero non poco sulle casse (vuote?) della scuderia. Ci pensano Ericsson e Nasr a fare la frittata, in lotta per posizioni certo non di chiss&agrave; quale pregio.  &laquo;Felipe, se Marcus non prender&agrave; il largo riavrai la posizione&raquo;, spiegano via radio dal muretto a un Nasr che di lasciar passare lo svedese non ha alcuna intenzione: &laquo;Per quale motivo? Dammi una ragione, perch&eacute;?&raquo;. La ragione gliela danno, anche piuttosto valida: &laquo;Lui &egrave; molto pi&ugrave; veloce al momento. Se Marcus non andr&agrave; via riavrai la posizione&raquo;. Un &quot;compromesso&quot; di buonsenso, lasciar strada per provare a recuperare con una macchina pi&ugrave; veloce. Ordine ribadito dai piani alti: &laquo;Ok, Felipe, questa &egrave; dal vertice: scambiatevi la posizione, fatelo in curva 1&raquo;.&nbsp;  Ericsson che, nel frattempo, elegantemente sottolinea come se ne stia fregando dell&#39;ordine di scuderia, il brasiliano: &laquo;Credo ci sia qualcosa di rotto con la sua radio...&raquo;; dal muretto: &laquo;Sembra, sembra...&raquo;. Nel dubbio che non abbia capito il messaggio, Ericsson forza la manovra, scambia Sainte Devote con la Rascasse, prova l&#39;interno e finisce addosso all&#39;altra Sauber. La beffa: ripartendo passa sull&#39;ala anteriore di Nasr. Chiaramente non voluto, ma sa quasi di &quot;opera completata&quot;. Al brasiliano resta il ritiro, seguito poi da Ericsson: &laquo;Perch&eacute; Marcus ha fatto quella manovra? Perch&eacute;? Dalla macchina esce fumo da qualche parte&raquo;.&nbsp;  A noi resta un epilogo tanto divertente quanto incomprensibile.&nbsp; 

Dalla delusione di Ricciardo alla gioia di Perez. Tanti episodi a Montecarlo, riviviamoli nei team radio tra piloti e muretto box

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