        Bene cos&igrave;, anche se &egrave; appena l'inizio. Dai test in Bahrain Red Bull e Honda - con l'estensione ad AlphaTauri - sono uscite in uno stato di forma invidiabile per essere le prime 24 ore con la macchina e la power unit in pista: 791 giri coperti in totale e quasi 4.300 km. Helmut Marko si &egrave; spinto a definirlo il miglior inverno di sempre per Red Bull. Max Verstappen si &egrave; detto soddisfatto del punto di partenza, non senza aspetti da migliorare. LIVE&nbsp;Caschi d'Oro e Volanti 2020, segui la premiazione Resta una variabile Mercedes da riconsiderare dal GP del Bahrain, che &egrave; pista di motore, non va dimenticato. Ecco, per capirne di pi&ugrave;, per capire completamente qual &egrave; lo scenario d'apertura del mondiale 2021, non si pu&ograve; prescindere dalla qualifica del 27 marzo prossimo. Sar&agrave; allora che tutte le carte verranno svelate.&nbsp;  Motore tutto nuovo, ecco come "Questo sar&agrave; il nostro ultimo anno nella categoria regina e vogliamo lasciare la scena della Formula 1 con un colpo. Tutti i tecnici negli impianti di Sakura e Milton Keynes stanno lavorando sodo per riuscirci. Pensiamo di essere preparati in modo ottimale per il 2021, con Red Bull e anche con AlphaTauri", commenta Toyoharu Tanabe.&nbsp; Horner: Mercedes gi&agrave; in difficolt&agrave; nei test in passato, poi dominarono Se a Brixworth si sono sbottonati un po' e rivelato parte delle innovazioni inedite sull'aspirazione del motore V6, a Sakura si &egrave; lavorato a un progetto totalmente diverso dal passato, "per aumentare prestazioni e stabilit&agrave; abbiamo lavorato sul motore termico, sul turbo e sul sistema di recupero delll'energia. Abbiamo anche provato a realizzare un'installazione migliore del motore in macchina". L'ultimo assalto in veste di motorista ufficiale al titolo mondiale, obiettivo definitivo del ritorno Honda in Formula 1, nel 2015, ha richiesto un impegno da all in, dopo la decisione della casa madre di ritirarsi a fine anno. Il lascito Honda a Red Bull Powertrains, responsabile della gestione dei motori dal 2022, si preannuncia essere importante, dopo quanto visto in Bahrain. Il tira e molla sulla power unit 2022 Tanabe ripercorre i passaggi della scelta di anticipare il progetto 2022 a quest'anno e ricorda: "Quando nessuno parlava del coronavirus, il nostro piano era di utilizzare questo motore nel 2021. Poi &egrave; arrivata la pandemia, il lockdown e abbiamo deciso di rinviare l'introduzione di questa specifica al 2022. La dirigenza del gruppo, tuttavia, ha deciso di lasciare la Formula 1 a fine 2021, perci&ograve; abbiamo cambiato nuovamente i piani e accelerato lo sviluppo. Non &egrave; stato facile centrare le tempistiche con tutte queste variazioni, ma ci siamo riusciti. Vogliamo fare il nostro meglio prima di salutare".&nbsp;       

Il direttore tecnico del progetto Honda F1 approfondisce le aree di sviluppo sul nuovo motore, conferma la determinazione a lasciare la Formula 1 con un grande risultato e rivela il duplice dietrofront sull'introduzione anticipata del motore 2022

Tanabe, Honda pronta per l'ultimo assalto al titolo

        Da due stagioni, a Citt&agrave; del Messico sono i colori Red Bull&nbsp;a prendersi la scena in gara. L&rsquo;efficienza aerodinamica dei progetti 2017 e 2018 ha fatto la differenza nell&rsquo;aria leggerissima dei 2.200 metri di quota. Al fine settimana del GP del Messico si arriva con un fattore power unit sul quale il vantaggio Ferrari resta ancora un &ldquo;mistero&rdquo; per gli avversari, insospettiti della portata del guadagno trovato dalla power unit dopo la pausa estiva. Questione di pacchetto complessivo, giustificano a Maranello: power unit e ridotto drag.&nbsp; Leggi anche: Red Bull, in Messico dolci ricordi In casa Honda frenano le aspettative e, Toyoharu Tanabe, spiega: &ldquo;Abbiamo dei dati dalle gare precedenti ai quali far riferimento, per la preparazione del week end. Abbiamo visto un chiaro miglioramento della prestazione di alcuni dei nostri avversari nelle ultime gare, perci&ograve; non ci aspettiamo sia un week end facile per noi quello in arrivo&rdquo;. TURBO, COMPENSAZIONE NON SENZA LIMITI Il gruppo della sovralimentazione &egrave; il componente cruciale nella prestazione in alta quota. Turbina e sistema MGU-H, perch&eacute; &egrave; vero come i motori turbocompressi possono compensare le perdite di potenza alle quali andrebbero incontro i motori aspirati all&rsquo;incrementare della quota, tuttavia, l&rsquo;incremento della velocit&agrave; di rotazione della turbina non &egrave; un aspetto privo di conseguenze, sul piano dell&rsquo;affidabilit&agrave;. Leggi anche: Wolff, GP Messico difficile: obiettivo limitare i danni &ldquo;L&rsquo;autodromo Hermanos Rodriguez pone tanti interrogativi interessanti sia per gli ingegneri al lavoro sul telaio che sulla power unit, interrogativi in gran parte legati al fatto che Citt&agrave; del Messico &egrave; situata a 2.300 metri di quota. La ridotta densit&agrave; dell&rsquo;aria fa s&igrave; che la turbina debba lavorare pi&ugrave; intensamente per erogare la stessa potenza di altre piste, perci&ograve; dobbiamo regolare i parametri di funzionamento della power unit di conseguenza. Il fatto che l&rsquo;aria sia pi&ugrave; sottile vuol dire anche che sia meno efficace nel raffreddamento dei componenti della monoposto e della power unit, questo incide anche sull&rsquo;efficienza aerodinamica&rdquo;, aggiunge Tanabe. L'editoriale del direttore:&nbsp;Kimi &amp; Lapo, che Cuori da corsa! Citt&agrave; del Messico dove Honda ottenne la prima vittoria con una monoposto propria, la RA272 guidata dall&rsquo;americano Richie Ginther, nel 1965. Da venerd&igrave; si capir&agrave; di pi&ugrave; del potenziale Red Bull-Honda in altura, con Max Verstappen cauto, a indicare in un podio un risultato alla portata. &ldquo;Speriamo di ottenere ancora buone prestazioni&rdquo; ha concluso Tanabe.       

Il direttore tecnico guarda alla forza degli avversari e resta cauto sulle possibilit&agrave; del pacchetto Red Bull-Honda, dopo due stagioni nelle quali Verstappen ha dettato legge in alta quota&nbsp;

Tanabe, GP Messico: non sarà semplice per Honda

        Toyoharu Tanabe non si lascia trasportare dall&rsquo;entusiasmo per la prima vittoria di Honda nell&rsquo;era turbo-ibrida. Resta ancora tanto da fare perch&eacute; il motorista arrivi a valere Ferrari e Mercedes. Un ordine riconosciuto anche da Toto Wolff, dopo il Gran Premio d&rsquo;Austria. La power unit Ferrari resta il riferimento e, Valtteri Bottas, ha sottolineato come, indipendentemente dalla lunghezza dei rettilinei sui diversi circuiti, il motore 062 Evo riesca a garantire un margine di vantaggio costante. Ecco, Honda. Il recupero deve passare dall&rsquo;incremento della potenza utilizzabile. Riuscire a sfruttare appieno il motore, senza il rischio di un cedimento. La Spec 3 ha prodotto un miglioramento di potenza, dall'introduzione avvenuta in Francia, risultato, per&ograve;, marginale. Nel mirino: Formula 1, preserva l'agonismo Se c&rsquo;&egrave; un &ldquo;esercizio&rdquo; nel quale il motorista deve progredire di pi&ugrave;, &egrave; l&rsquo;ottenimento delle massime prestazioni in qualifica. Arrivare a una mappatura che valga i 4 decimi di delta tra Q2 e Q3, tanto deve apportare un vero "party mode". Progresso che, ad esempio, dicono d&rsquo;aver trovato in Renault, con Hulkenberg e Ricciardo soddisfatti del rendimento in qualifica registrato con la power unit evoluta. DALLA SPEC 4 PROGRESSI IN QUALIFICA &ldquo;Proviamo a utilizzare il motore pi&ugrave; a fondo che possiamo, non &egrave; facile farlo immediatamente. Continuiamo a sviluppare, forse avverr&agrave; con la prossima specifica o aggiornamento, ma non dalla prossima gara. Vediamo un distacco maggiore in qualifica rispetto agli altri. In gara siamo ancora dietro ma non quanto lo siamo in qualifica&rdquo;, spiega Tanabe. &ldquo;Questo vuol dire che con il prossimo step dobbiamo recuperare una modalit&agrave; qualifica o qualcosa di simile, non &egrave; facile&rdquo;. In edicola: Faccia a faccia con il Drake La quarta power unit, che porter&agrave; in penalit&agrave; Red Bull, &egrave; stata annunciata da Helmut Marko in arrivo dopo la pausa estiva, tra Spa e Monza. Timing sul quale Honda non ha offerto conferme.       

Lo sviluppo della power unit procede nella direzione di un incremento della potenza utilizzabile in gara e, soprattutto, in una modalit&agrave; qualifica che riduca il divario da Ferrari e Mercedes

F1, Honda alla ricerca di cavalli da qualifica

        A tredici anni di distanza dal successo di Button in Ungheria, Honda torna a firmare una vittoria in Formula 1. Lo fa da motorista, e il sapore &egrave; unico, perch&eacute; &egrave; la prima della travagliata storia turbo ibrida. Un percorso di rinascita avviato nel 2018, al quale ha contribuito Toro Rosso in modo decisivo, trasformando met&agrave; campionato in una continua sessione di sviluppo, a vantaggio del motorista. E Honda non dimentica di ricordare la squadra di Faenza, nella domenica vincente in Austria. &ldquo;Non dobbiamo dimenticare il grande contributo apportato dalla Scuderia Toro Rosso, che ci ha aiutato a tornare sul giusto sentiero lo scorso anno&rdquo;, ha commentato il direttore tecnico, Toyoharu Tanabe. Resta ancora tanto da fare per guadagnare una competitivit&agrave; pari a Ferrari e Mercedes. Il divario non &egrave; certo colmato. &ldquo;Siamo tornati in questa categoria nel 2015, oggi per&ograve; sembra come un nuovo inizio. Possiamo goderci i festeggiamenti per un po&rsquo;, poi dovremo tornare al lavoro il prima possibile, perch&eacute; abbiamo ancora bisogno di chiudere il divario prestazionale che abbiamo rispetto ai team pi&ugrave; veloci&rdquo;, ha aggiunto Tanabe. Sterzi a parte: Sviliti da Cavalieri del Rischio a cavalieri del fischio RED BULL CELEBRA IL PARTNER MOTORISTA Christian Horner ed Helmut Marko non hanno mancato di riconoscere i meriti al motorista, una power unit finora dimostratasi affidabile e con piccoli progressi sullo sviluppo ai quali attendono un pi&ugrave; importante passo in avanti con la specifica numero 4. &ldquo;Honda ha fatto un lavoro fantastico. Quando sono tornati in Formula 1 hanno affrontato un periodo molto difficile negli anni in cui erano con McLaren. Poi lo scorso anno sono passati a Toro Rosso e hanno avuto del tempo per mettere ordine e iniziare a progredire.  Abbiamo visto quella progressione e il potenziale che avevano, per questo abbiamo cambiato l&rsquo;anno scorso motorista e annunciato il passaggio a Honda&rdquo;, ha sottolineato Horner. Tanabe sul podio a ricevere il trofeo che spetta alla squadra vincitrice &egrave; un riconoscimento importante da parte di Red Bull, nella gara di casa. I RINGRAZIAMENTI DI TANABE &ldquo;Finalmente ce l&rsquo;abbiamo fatta, la prima vittoria dell&rsquo;era ibrida, grazie agli sforzi di tutto lo staff Honda F1 in Giappone e nel Regno Unito, che ha lavorato senza sosta sullo sviluppo della power unit. Un grazie speciale va a tutte le famiglie che hanno supportato il nostro staff. Ovviamente, grazie a Max per la gran guida e Aston Martin Red Bull per avergli dato una macchina fantastica. Honda non ha raggiunto da sola questo risultato, vogliamo riconoscere il contributo dei nostri fornitori esterni. Questa vittoria &egrave; un modo anche per dire grazie ai nostri tifosi sparsi in tutto il m ondo, per il continuo supporto&rdquo;.       

Tanabe &egrave; il volto di Honda sul podio del Red Bull Ring, la vittoria quasi segna un nuovo debutto. Gli anni difficili dall'esordio al 2018, con il contributo Toro Rosso fondamentale per aiutare il motorista ad arrivare dove si trova

4 risultati per 'Tanabe'

Tanabe, Honda pronta per l'ultimo assalto al titolo

Tanabe, GP Messico: non sarà semplice per Honda

F1, Honda alla ricerca di cavalli da qualifica

Honda, GP Austria un nuovo inizio