&quot;Abbiamo una grande rivalit&agrave; in pista, ma non abbiamo presentato alcun reclamo ufficiale alla FIA n&eacute; per Susie n&eacute; per Toto n&eacute; per la Mercedes&quot;. Cos&igrave; Christian Horner mette a tacere le voci che lo vedono come principale indiziato per l&#39;avvio dell&#39;indagine aperta dalla Fia nei confronti di Toto e Susie Wolff. Il team principal della Red Bull &egrave; intervenuto a Sky Sports News per smentire i rumors e mostrare vicinanza al team principal della Mercedes e a sua moglie, CEO della F1 Academy. I Wolff sono finiti nell&#39;occhio del ciclone della Federazione Internazionale per un presunto e potenziale conflitto di interessi, che secondo l&rsquo;accusa avrebbe portato ad avvantagiare Toto grazie ad alcune informazioni di natura riservata della Formula One Group (FOM) che gli altri team principal non potevano sapere.  La posizione della Red Bull  Il numero 1 del team di Milton Keys &egrave; stato chiaro, riconoscendo la piena fiducia in Susie Wolff e prendendo le distanze nell&#39;ormai scontro fra FIA e FOM, ovvero Mohammed Ben Sulayem, presidente della Federazione Internazionale, e Stefano Domenicali, presidente e CEO di F1: &quot;La Red Bull &egrave; stata la scuderia pi&ugrave; coinvolta nella Formula One Academy fin dall&#39;inizio, al punto che tra i due team di propriet&agrave; della Red Bull parteciperemo con tre vetture, quindi abbiamo lavorato a stretto contatto con Susie, che ha fatto un ottimo lavoro con la Formula 1 Academy. Quindi credo che noi, come altri, siamo rimasti sorpresi dalla dichiarazione della FIA, ma di certo non &egrave; stata istigata o richiesta o fatta partire dalla Red Bull.&quot;  Il pensiero della Red Bull &egrave; stato condiviso dai 10 team della F1 che tramite comunicati stampa hanno preso una posizione netta a favore di Susie Wolff e si sono schierati quindi dalla parte della FOM.&nbsp; 

L&#39;inchiesta della FIA contro Toto e Susie Wolff per un presunto conflitto di interessi tra i due coniugi ha scatenato le reazioni dei team

Horner e le accuse contro Mercedes e i Wolff: la verit&agrave; della Red Bull

L&#39;avvio dell&#39;indagine sul presunto conflitto di interessi tra il team manager della Mercedes e la moglie Susie Wolff

La Fia apre un'indagine su Toto Wolff per fuga di informazioni

        Toto Wolff non voler&agrave; a Suzuka. Il Team Principal della Mercedes sar&agrave; assente dal GP del Giappone (guarda qui gli orari del week end) di questo fine settimana in quanto dovr&agrave; sottoporsi a un intervento chirurgico al ginocchio. Wolff si &egrave; infortunato al ginocchio diversi anni fa in un incidente in bicicletta avvenuto durante la tradizionale pausa estiva della F.1. In quell'occasione, oltre alla frattura del gomito, il 51enne si ruppe anche il legamento crociato anteriore della gamba sinistra. L'operazione avverr&agrave; nella nativa Austria. Chi sostituir&agrave; Wolff? Con chi si relazioneranno quindi Hamilton e Russell in Giappone? Premesso che Wolff continuer&agrave; a dirigere le operazioni da remoto, il suo ruolo all'interno del paddock di Suzuka sar&agrave; probabilmente diviso tra alcuni membri del team Mercedes, tra cui sicuramente il direttore dello sviluppo piloti Jerome D'Ambrosio e Bradley Lord, responsabile delle comunicazioni. Mick Schumacher nel WEC? Wolff: "Potrebbe continuare con Mercedes"       

Il Team Principal Mercedes dovr&agrave; operarsi in Austria per ripristinare il legamento crociato anteriore della gamba sinistra dopo un incidente in bicicletta avvenuto anni fa

GP Giappone, Toto Wolff salta Suzuka: ecco chi ci sarà al suo posto

Nera come la Stella pi&ugrave; consapevole e determinata di tutta la Formula 1. C&#39;&egrave; un motivo se la scuderia di Brackley ha scelto di tornare alla livrea scura, come nelle stagioni 2020 e 2021, e a svelarlo &egrave; il team principal Toto Wolff: durante la presentazione della nuova W14:&nbsp;&quot;Gareggiare e lottare per essere in testa richiede resilienza, lavoro di squadra e determinazione. Affrontiamo ogni sfida, mettiamo il gruppo al primo posto e non lasciamo nulla di intentato per inseguire e recuperare ogni millisecondo possibile. Quest&#39;anno ci impegneremo al massimo per tornare davanti a tutti. Per questo abbiamo scelto di tornare al colore nero: la fibra di carbonio ci permette di perdere pi&ugrave; grammi possibile, eravamo in sovrappeso l&#39;anno scorso. Quest&#39;anno abbiamo cercato di capire dove potevamo spremere e risparmiare ogni singolo grammo&quot;.    Lottare per vincere  Un discorso quello dell&#39;austriaco che mette in chiaro quali sono le aspettative per questo 2023. Si riparte da una coppia di piloti forti e affamati, Lewis Hamilton e George Russell, che saranno affiancati da una news entry molto preziosa, Mick Schumacher.&nbsp;  &quot;Le nostre speranze e aspettative sono sempre quelle di essere in grado di lottare per il Campionato del Mondo. Tuttavia, i nostri rivali erano molto forti l&#39;anno scorso, ma stiamo recuperando terreno, ha aggiunto Wolff -. L&#39;anno scorso l&#39;intero team stava spingendo al massimo ma quando ci siamo resi conto che la monoposto non era al punto giusto e non era all&#39;altezza, abbiamo cercato di tirare fuori tutte le nostre riserve. La nostra voglia di rivalsa non si &egrave; mai fermata per tutta la stagione 2022. Adesso per&ograve; ci stiamo preparando per iniziare la prossima stagione con tanto impegno, motivazione ed energia. Tutto &egrave; ottimizzato per lanciare una vettura, la W14, che alla fine sar&agrave; abbastanza competitiva per lottare in prima fila&quot;. 

Il team principal della Stella durante la presentazione della nuova monoposto ha ribadito l&#39;impegno del team nel porre rimedio e ripartire dagli errori fatti nel 2022

Mercedes, Wolff: &quot;La nuova W14 ci far&agrave; tornare in prima fila&quot;

        &ldquo;Il regolamento finanziario &egrave; come il regolamento tecnico o il regolamento sportivo. Sono delle pietre miliari". Questo &egrave; il duro sfogo di Toto Wolff ai microfoni di Sky che ha preferito parlare in lingua inglese, e non in italiano come solitamente fa, per non lasciare alcuna parola al caso. Il team principal della Mercedes, al termine delle FP1 del GP di Austin, sceglie con cura le parole per esprimere tutto il suo disappunto e soprattutto invocare il rispetto di regolamenti che dal 1950 mettono ordine, o almeno ci provano, alla classe regina del motorsport a quattro ruote. La FIA ha accertato una violazione da parte della Red Bull del budget cap 2021, entro il 5%, e come soluzione ha proposto al team un patteggiamento. Una situazione che ha inevitalmente suiscitato polemiche e dissapori, in attesa della risposta di Chris Horner, che prima di prendere una decisione ha chiesto un incontro con il presidente Mohammed Ben Sulayem.  Toto: "Serve una penalit&agrave; adeguata" Gli scenari che si proiettano sono molteplici (dalla reprimenda alla multa, passando per la decurtazioni di punti nelle classifiche piloti e costruttori), ma in molti come Toto Wolff sperano che la FIA faccia un'adeguata giustizia e affronti il caso budget cap in modo ineccepibile. Perch&eacute; a non rispettare i regolamento finanziario &egrave; stato un solo team su dieci. "Se vieni squalificato per una violazione tecnica lo stesso dovrebbe avvenire con una violazione finanziaria, per&ograve; &egrave; un regolamento molto nuovo quello finanziario - ha detto l'austriaco -. Ci sono nove team che sono stati al di sotto del budget cap e uno solo che lo ha oltrepassato. Non abbiamo visibilit&agrave; su quello che &egrave; accaduto perch&eacute; &egrave; una indagine della FIA, per&ograve; per avere un controllo adeguato per il futuro ci deve essere anche una penalit&agrave; adeguata. Al momento c&rsquo;&egrave; tanta confusione, ci sono tante urla, ma &egrave; la FIA che deve concludere il lavoro. Non so quale sia stata la reale violazione, ma se &egrave; stata di un milione o due pu&ograve; decidere il campionato. Perch&eacute; un aggiornamento pu&ograve; costare 300 o 400mila euro.&nbsp;La FIA deve valutare quale sia stata la violazione e poi prendere una decisione che possa essere significativa. La penalit&agrave; deve riflettere la violazione, io non so quale sia stata la violazione. Non credo che si possa ritornare indietro al Mondiale 2021 e per quanto sembra la violazione non consente alle regole di farlo. Quindi non pensiamo a una restituzione del titolo iridato (che in caso andrebbe ad Hamilton, ndr). Dobbiamo imparare per capire cosa fare meglio in futuro affinch&eacute; sia tutto pi&ugrave; equo&rdquo;.&nbsp; Lewis non ci sta La situazione &egrave; ancora poco chiara, anche perch&eacute; non si sa effettivamente quale area colpir&agrave; la Federazione per punire la Red Bull. Il campionato 2021, teoricamente ancora sub judice, pare andare verso una certificazione dei risultati, perch&eacute; secondo quando trapela si andr&agrave; a calcare la mano su limitazioni future piuttosto che sul passato. Questo, ovviamente, ha messo di malumore Hamilton, che invoca pene pesanti, con l'inglese che alla fine spera ancora di poter carpire l'ottavo titolo iridato.&nbsp; "Credo che Mohammed Ben Sulayem e il suo team prenderanno le decisioni giuste - ha detto Lewis -. Devo crederci. Voglio dare loro il beneficio del dubbio, naturalmente. Penso che la Formula 1 debba fare qualcosa per il futuro, altrimenti, se le regole sono cos&igrave; morbide, tutte le squadre andranno oltre i limiti di spesa. Tutti spenderanno milioni di euro in pi&ugrave;, se sanno di ricevere solo uno schiaffetto sul polso: tanto vale non avere nemmeno il budget cap. Ma credo che quando si parla di integrit&agrave;, si tratta di capire come attraversare questi ostacoli mantenendo i valori fondamentali. Ed essere fedeli ai valori difesi dai regolamenti sportivi. Dobbiamo mantenere questi valori, perch&eacute; credo che i tifosi siano in confusione. E senza i tifosi, questo sport non &egrave; nulla&ldquo;.       

La FIA propone un patteggiamento al team di Milton Keynes e la scuderia di Brackley invoca a gran voce giustizia e rispetto per i regolamenti della Formula 1

La Mercedes non ci sta, Hamilton e Toto Wolff furiosi per il caso budget cap Red Bull

In Olanda, oltre a Max Verstappen, grande protagonista &egrave; stata la Mercedes, capace di piazzare i propri piloti in seconda e quarta posizione nonostante una qualifica non entusiasmante. Sabato Hamilton e Russell avevano infatti ottenuto rispettivamente il quarto e il sesto tempo, ma in gara la situazione &egrave; radicalmente cambiata, con le W13 capaci di un eccellente passo gara, specie con gomme Hard (&ldquo;Oggi siamo stati la seconda forza sul passo, forse anche la prima&rdquo; ha detto Russell dopo la fine del GP). Al traguardo il giovane inglese ha cos&igrave; concluso secondo, con Hamilton quarto. Un risultato positivo che per&ograve; si &egrave; portato dietro anche qualche polemica circa la strategia adottata dal team in occasione della Safety Car, quando Russell ha eseguito un nuovo pit stop mentre Lewis &egrave; rimasto con quelle vecchie. Trovandosi in testa alla ripartenza, ma venendo facilmente superato da Max subito dopo la fine della neutralizzazione della gara.&nbsp;  Dopo la gara, Toto Wolff &egrave; intervenuto per chiarire la questione.  GP Olanda: Verstappen domina, sul podio Russell e Leclerc    Wolff: &quot;Con Hamilton abbiamo preso un rischio&quot;  La strategia di Mercedes non &egrave; piaciuta al 7 volte Campione del Mondo. Tanto che, dopo il taglio del traguardo, lo stesso Toto Wolff si &egrave; collegato in radio con Hamilton, scusandosi con lui e invitandolo alla calma: &ldquo;Scusa Lewis, non ha funzionato ci&ograve; che avevamo discusso stamattina. Abbiamo preso un rischio ma non ha funzionato. Analizzeremo tutto dopo in ufficio&rdquo; ha detto il team principal. Pacata e priva di polemiche la risposta di Lewis, che ne ha approfittato ancora una volta per ringraziare i membri del team: &ldquo;A tutti i meccanici, lavoro fantastico oggi, i migliori pit stop di tutta la stagione. Grazie, continuiamo a spingere, abbiamo fatto buoni punti&rdquo;.  Nel post gara, Toto Wolff ha spiegato come la scelta del team sia stata fatta non con la volont&agrave; di favorire Russell piuttosto che Hamilton, bens&igrave; per cercare di vincere il GP adottando una strategia che per&ograve; si &egrave; rivelata quella sbagliata: &ldquo;Ne abbiamo parlato prima della gara e il nostro obiettivo era quello di provare a vincere &ndash; ha spiegato il team principal della Mercedes - Con Hamilton abbiamo voluto prenderci il rischio di rimanere davanti con la Safety Car, perch&eacute; le gomme medie avevano completato solo cinque giri&rdquo;.  &ldquo;Alla fine questa scelta non ci ha dato ragione, ma preferisco provare a vincere piuttosto che fare secondo e terzo&rdquo; ha detto Toto Wolff.  GP Olanda, la classifica Piloti dopo Zandvoort 

Il team principal della Mercedes ha spiegato le ragioni della strategia che ha portato Hamilton a concludere il GP d&#39;Olanda solo al 4&deg; posto

Wolff: &quot;Strategia sbagliata, ma volevamo provare a vincere&quot;

        L'analisi del giorno dopo, fredda, veritiera e lucidissima, che ormai Toto Wolff &egrave; costretto a fare da ben 3 GP, dall'inizio di questo Mondiale di Formula 1 2022. Sembrano passati anni eppure &egrave; solo poco pi&ugrave; di un mese che la Mercedes e Lewis Hamilton non sono pi&ugrave; invincibili come la scorsa stagione. Dalla perdita dell'ottavo titolo iridato di Hammer sembra che tutto sia andato in discesa per il team della Stella. E anche domani sulla griglia di partenza del GP d'Australia non ci sar&agrave; Lewis nelle prime due file, proprio come a Sakhir e a Jeddah. Il pilota inglese sar&agrave; in terza fila e partir&agrave; dalla quinta casella, davanti al compagno di scuderia George Russell 6&deg;, ponendo fine cos&igrave; alla sequenza di ben 6 pole consecutive a Melbourne.  "Non piace a nessuno in Mercedes questo momento" Una situazione davvero complicata per il 7 volte campione e per il team manager austriaco che non nascondono un grande pessimismo per il momento che sta vivendo la Mercedes, che per la prima volta nell&rsquo;era Power Unit non sar&agrave; in pole a Melbourne. "A Melbourne siamo nelle stassa situazione vista gi&agrave; in Bahrain e in Arabia Saudita: &egrave; tutto insuale quello che stiamo vivendo - ha detto Wolff -. Abbiamo difficolt&agrave; a capire la auto: qualsiasi cosa facciamo per noi &egrave; un esperimento, e non abbiamo la possibilit&agrave; di sviluppare la W13 solo su un circuito come con i test. Per questo ora tutte le nostre gare &egrave; come se fossero dei test.  Non mi piace questa situazione, non piace a nessuno in Mercedes, ma &egrave; una fase necessaria per diventare poi competitivi, anche se in questo momento chiaramente non lo siamo. &Egrave; inutile portare degli sviluppi, perch&eacute; dobbiamo prima ancora capire come far funzionare le basi di questa macchina. &Egrave; troppo presto per parlare di Mondiale: abbiamo visto lo scorso anno con una monoposto che non sembrava competitiva per mezzo campionato, poi lo sia diventata con gli sviluppi da Silverstone. E poi abbiamo avuto una lotta incredibile con le Red Bull per tutto il 2021. Sono sicuro che nel momento in cui capiremo come far funzionare questa macchina lotteremo per pole e vittorie".       

Il team principal della Mercedes &egrave; combattuto: "A Melbourne siamo nelle stassa situazione vista gi&agrave; in Bahrain e in Arabia Saudita: &egrave; tutto insuale quello che stiamo vivendo. Ogni GP per noi &egrave; un test"

GP Australia, Toto Wolff ammette: "Dobbiamo ancora capire come far funzionare la macchina"

        In esclusiva ad Autosprint Toto Wolff si apre qui e ora come raramente accade, facendo il punto sul mondiale in corso e sulle sfide che attendono la massima serie nel 2022.  Il numero uno della Mercedes si apre inoltre su argomenti sui quali &egrave; molto sensibile, come la scelta del secondo pilota in vista della prossima stagione e su quanto rimpianga una rivale dura e corretta come la Ferrari, che ha rubato alla Mercedes molte pi&ugrave; energie di quante ne stia sottraendo negli ultimi mesi la Red Bull. L&rsquo;austriaco spiega che vuole riportare la rivalit&agrave; con la Red Bull esclusivamente in pista, lasciando alle spalle il rumore delle polemiche che sottraggono energie e concentrazione. Mercato piloti, Verstappen non interessa E che Verstappen &egrave; attualmente fuori dai radar della Casa di Stoccarda, che non cerca nuovi piloti. Wolff parla con la solidit&agrave; di chi &egrave; entrato nella storia, ha vinto 7 mondiali in sequenza e ha una familiarit&agrave; con i successi che consente alla sua squadra di lavorare al riparo dallo stress e sicura dei propri mezzi. "Alla Mercedes, amiamo lavorare sotto pressione. Ma &egrave; una cosa della quale siamo abituati. L&rsquo;aver vinto molto ci fornisce certezze che gli altri non hanno. &Egrave; qualcosa di positivo, che non ci soffoca, ma ci d&agrave; la carica", ha spiegato Wolff, evidenziando i punti di forza di un gruppo che non conosce sconfitta da sette stagioni. Verso il GP del Belgio Sono parecchi gli elementi che tengono l&rsquo;animo di Toto Wolff lontano da ogni turbamento ora che il mondiale si appresta a entrare nella sua fase pi&ugrave; decisiva. I fatti di Silverstone e Budapest hanno inaspettatamente portato la Mercedes a svestire i panni d&rsquo;inseguitrice per indossare quelli di lepre. Il margine della squadra di Brackley nei confronti della Red Bull &egrave; molto sottile. Spa favorevole alle Mercedes A Spa, il prossimo fine settimana, si riavvier&agrave; una stagione che preannuncia un finale incandescente e dal destino ancora in bilico. Da un lato, la Mercedes e Hamilton sono alla caccia dell&rsquo;ottavo, leggendario, sigillo. Dall&rsquo;altro, c&rsquo;&egrave; la ferrea determinazione di Verstappen, che non vuole farsi sfuggire la leadership che ha mantenuto dal trionfo di Montecarlo fino alla cocente delusione di Budapest, quando ha visto il suo nemico giurato dai tempi della F.3 Ocon salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio.  Hamilton, grazie alla piazza d&rsquo;onore, ha ripreso la leadership della graduatoria mettendosi in una posizione di vantaggio proprio quando il mondiale si &egrave; preso una sosta di un mese. Sotto l&rsquo;aspetto tecnico, il vantaggio dell&rsquo;inglese e della Mercedes non &egrave; mai stato fragile come in questa stagione di transizione verso l&rsquo;ingresso nel nuovo regolamento tecnico che ha sottratto energie a diverse squadre gi&agrave; completamente proiettate nel futuro. Chi ha maggiormente investito sul mondiale 2021, o &egrave; stato favorito dalle modifiche regolamentari introdotte lo scorso inverno, ne sta chiaramente beneficiando.  Spa si &egrave; rivelata spesso favorevole alla Mercedes e a Hamilton, che sull&rsquo;impianto belga ha ottenuto quattro vittorie e sei pole. Ma sul circuito delle Ardenne, e nel successivo appuntamento di Zandvoort, dove la capienza della pista delle due sar&agrave; colmata dal pubblico per due terzi, la squadra di Brackley ed il suo campione dovranno resistere anche al peso di una vera marea di tifosi Orange, che si far&agrave; sentire in pista e spinger&agrave; Verstappen a riprendere le mani di un mondiale che per il pilota nato ad Hasselt non &egrave; mai stato cos&igrave; vicino. Cosa ci ha detto Toto Wolff La rivalit&agrave; tra la Mercedes e la Red Bull ha raggiunto toni molto accesi. A Budapest, Christian Horner ha affermato che la guerra al vertice del mondiale &egrave; appena cominciata. Da parte tua, invece, cogliamo l&rsquo;attenzione a non alzare troppo i toni e scadere nell&rsquo;emotivit&agrave;. Che cosa rispondi, dopo questa ennesima dichiarazione bellicosa, al Team Principal della Red Bull?  "La rivalit&agrave; tra Mercedes e Red Bull ha assunto livelli molto alti e sentiti. Questa cosa la si percepisce da tanti particolari, ma non parliamo di guerra fuori dal puro ambito agonistico. La competizione in pista &egrave; sempre stata molto forte, da inizio anno regna una battaglia molto dura. Lo scarto in termini di prestazioni tra Mercedes e Red Bull, cos&igrave; come quello tra Hamilton e Verstappen, &egrave; molto sottile. Basta pochissimo a cambiare le gerarchie. La guerra in pista c&rsquo;&egrave; e c&rsquo;&egrave; sempre stata. Dico a Christian che l&rsquo;unico posto dove vogliamo confrontarci &egrave; la pista, in linea con la nostra storia e tradizione. Ripeto, che guerra sia, ma solo in pista".  Leggi il resto dell&rsquo;intervista sul numero di Autosprint in edicola oppure qui in edizione digitale       

La lotta tra a sua Mercedes e la Red Bull &egrave; la calor bianco eppure Toto Wolff prende la parole e ci rivela di pensare super positivo per oggi e domani

GP Belgio, intervista esclusiva a Toto Wolff

&quot;Mercedes e Red Bull faranno strike in curva 1 domani e Gasly sar&agrave; il leader della gara&quot;, scherza Toto Wolff dopo le qualifiche del GP d&#39;Ungheria, che hanno visto battere un altro record a Hamilton con la 101esima pole position in carriera. Dopo una settimana di polemiche e di ricorsi FIA, &egrave; proprio il team principal della Mercedes a stemperare tutta la bufera nata dopo l&#39;incidente a Silverstone tra Hamilton e Verstappen, finito in ospedale a seguito dello schianto sulle barriere a 300 km/h.&nbsp;Tra i due piloti la competizione e la battaglia per la vittoria del Mondiale 2021 &egrave; incandescente come l&#39;asfalto di oggi dell&#39;Hungaroring, che ha creato non pochi problemi alle monoposto come quella di Sainz.  Quello che tutti si aspettano domani in gara &egrave; un duello senza alcuna esclusione di colpi. E la rabbia di rivincita Verstappen, cos&igrave; come la fame di vittorie di Hamilton sono gli ingredienti perfetti per la domenica del Circus.    E se fosse l&#39;Alpha Tauri a prendersi la leadership?  A prendere in giro i due avversari di pista &egrave; anche il numero uno della Mercedes, che dopo aver ovviamente difeso il suo pilota, la prende con ironia e ipotizza la partenza col botto per domani: &ldquo;Chi parte quinto? L&#39;AlphaTauri di Gasly? Allora magari dopo il primo giro sar&agrave; in testa con tutte e quattro le altre vetture (le Mercedes e poi le Red Bull, ndr) fuori dai giochi. Sto scherzando eh. Vedremo di sicuro una curva 1 interessante e poi la gara sar&agrave; animata dalla strategia (Hamilton con le medie e Verstappen con le soft al via, ndr).   Di sicuro nei primi metri le rosse saranno un vantaggio, ma col troppo caldo e con le temperature dell&#39;asfalto attese sui 60-65&deg;C ci sar&agrave; subito tanto degrado delle gomme dopo pochi giri. Noi non l&rsquo;avremmo mai fatto. Se per&ograve; la corsa sar&agrave; su due soste allora tutto potrebbe cambiare, due anni fa abbiamo vinto con Lewis proprio puntando sulla doppia sosta. Vedremo&quot;.  Verstappen: &quot;Basta domande ridicole sulla partenza all&#39;Hungaroring&quot;  Una sorta di profezia ironica che si spera non diventi realt&agrave; anche se non mancano le perplessit&agrave; su come sar&agrave; effettivamente la partenza a Budapest. Ma se da un lato Wolff ci scherza s&ugrave;, dall&#39;altro giustamente Max non vuole nemmeno sentir parlare di un incidente bis al via: &ldquo;Come sar&agrave; la curva 1 domani? Possiamo smetterla di soffermarci su questo? &ndash; ha detto infervorandosi Verstappen &ndash; Abbiamo ricevuto gi&agrave; cos&igrave; tante f*********e domande su questo argomento. &Egrave; ridicolo. Possiamo smetterla per favore? Siamo piloti e correremo duramente. Continueremo a spingerci al limite l&#39;uno con l&#39;altro come abbiamo sempre fatto&quot;.  Finir&agrave; a sportellate anche qui? Verstappen affonder&agrave; senza piet&agrave; il piede sull&#39;accelleratore senza fare troppo i complimenti? Oppure Hamilton non si guarder&agrave; le spalle dagli spiecchietti retrovisori e sbaraglier&agrave; ogni traiettoria degli avversari? Lo scopriremo solo dopo le 15.&nbsp; &nbsp;   

Il team prinicipal della Mercedes dopo l&#39;incidente a Silverstone scherza sulla partenza della gara all&#39;Hungaroring: &quot;Chi parte quinto magari dopo il primo giro sar&agrave; in testa con tutte e quattro le vetture Mercedes e Red Bull k.o.&quot;

GP Ungheria, la profezia di Wolff: &quot;Strike per Mercedes e Red Bull al via: Gasly sar&agrave; 1&deg;&quot;

Secondo le indiscrezioni che arrivano dall’Inghilterra, il team di Brackley ha già avviato le trattative per un rinnovo pluriennale col sette volte campione inglese. L’annuncio per Lewis, che veste i colori Mercedes dal 2013, sarebbe previsto prima del GP in Ungheria del 1°agosto e quindi prima della pausa estiva. Toto Wolff sta limando i dettagli di quello che molto probabilmente sarà l’ultimo contratto in Formula 1 per Hamilton dopo una carriera storica, fatta di nuovi record riscritti e una partnership vincente come non mai nel motorsport.

Mercedes-Hamilton insieme per altri due anni, Wolff: “Firma in questi mesi"

        Da favorita a seconda della classe. Il GP di Francia ha evidenziato i problemi della Mercedes, incapace oggi al Paul Ricard di chiudere la Red Bull a due giri dalla fine della gara, con un superbo sorpasso di Verstappen su Hamilton che ha spalancato l'ala sul rettilineo volando in testa e firmando il suo terzo successo stagionale. Un momento che ha fatto arrabbiare ancora di pi&ugrave; un frustratissimo Toto Wolff, beccato pi&ugrave; volte con le mani nei capelli. Verstappen, prova di forza Red Bull: "Che divertimento! Ripagati dalle 2 soste" Ci sono due squadre che lottano per il titolo Tra la strategia ad una sosta invece che a due pit stop, rivelata vincente per il team di Milton Keynes, il troppo graining sull'anteriore, la mancanza di cattiveria di Bottas in pista, arrabiatissimo invece via radio coi suoi ingegneri, e la resa di un 7 volte campione come Hamilton che ha ammesso di aver perso una lotta, attenzione non la guerra, contro un grande avversario. L'umore del team principal Mercedes &egrave; pessimo: "Non sono molto contento, ovviamente. Ma loro avevano una macchina pi&ugrave; veloce. Abbiamo sbagliato qualcosa e per quello non abbiamo vinto. Certo che se ci sono due squadre che lottano &egrave; un bene per la Formula 1. Se mi riferisco agli errori di strategia di oggi? Avevamo un gap di tre secondi per proteggerci dall&rsquo;undercut. E non &egrave; stato sufficiente e dobbiamo capire perch&eacute;.&nbsp;Sappiamo che Max ha fatto un outlap stellare e per quello abbiamo perso la gara". Tra la rabbia di Bottas e la rivoluzione del 2022 Strategia di gara che Bottas ha pi&ugrave; volte criticato via radio, arrivando addirittura a dire: "Perch&eacute; c***o nessuno mi ascolta quando dico che sar&agrave; una gara a due soste? Voglio fermarmi". Lamentela e desiderio che invece sono stati bocciati dai suoi ingegneri che evidentemente lo hanno visto troppo passivo agli attacchi delle Red Bull. "Se mi aspettavo un Bottas che si difendesse un po' di pi&ugrave; contro Max? No, so che anche Lewis non aveva pi&ugrave; una W12 veloce con praticamente le gomme finite dal lungo stint - ha aggiunto Toto -. Era arrabiato in radio, vero, perch&eacute; voleva proteggere il terzo posto e per questo mi &egrave; piaciuto: finalmente Valtteri ha mostrato della rabbia.&nbsp;Per&ograve; non credo che il team e gli ingegneri abbiano sbagliato a non mandarlo ai box nonostante lui l'avesse chiesto pi&ugrave; volte anche solo per provare a fare il giro veloce. Per me la strategia di una sosta solo era comunque la migliore. Abbiamo sbagliato noi e basta. Il campionato &egrave; ancora lungo, oggi vediamo due squadre che sono entrambe veloci. Siamo a pari livello. Noi dobbiamo finirla con fare gli errori che abbiamo fatto di strategia e logistica.  Se la battaglia Mercedes-Red Bull pu&ograve; distrarci dal preparare la rivoluzione delle macchine del 2022 rispetto agli altri team? Noi siamo al 100% sullo sviluppo dell'anno prossimo, siamo tanti anni che ci prepariamo a quello che sar&agrave; tra set, gomme e aerodinamica per andare pi&ugrave; veloce&rdquo;.&nbsp;           

Il team principal Mercedes ha apprezzato la rabbia di Bottas via radio che voleva a tutti i costi fare un secondo pit stop, ma ha ammesso che la sua squadra oggi ha sbagliato troppo

GP Francia, Toto Wolff: "Abbiamo sbagliato, finalmente Bottas si è arrabbiato"

        "Abbiamo lavorato molto bene dopo i test del Bahrain, dove non abbiamo funzionato tanto bene. Io credo che abbiamo fatto uno step avanti a Imola e qui a Portimao. La lotta ci piace molto perch&eacute; questa &egrave; la Formula 1 e cos&igrave; deve essere. Spero che durer&agrave; fino alla fine del Mondiale 2021". Queste sono le parole di Toto Wolff, esaltato dalla battaglia con la Red Bull che sta tenendo banco questi primi tre GP. Il team principal della Mercedes si dice abbastanza soddisfatto dei suoi ragazzi. E d'altronde con un Hamilton cos&igrave; aggressivo, e oggi nel GP di Portogallo quasi perfetto in pista, proprio non potrebbe chiedere di pi&ugrave;. Almeno dall'inglese. "Lewis ha perso la pole numero 100 ma poi ha piazzato una zampata da campione? Esattamente, la pole arriver&agrave; non c'&egrave; stata ieri ma ci sar&agrave; a Barcellona o in altre gare. Se abbiato preparato qualcosa di speciale? S&igrave;, ma le feste si devono considerare solo quando arrivano. Non vi anticipo nulla, vedremo quando arriver&agrave;. Comunque siamo felici che la macchina funzioni bene lungo tutto il weekend ma con la Red Bull sar&agrave; una lotta che durer&agrave; per tutta la stagione".  Hamilton: "GP Portimao difficile, ma ho azzeccato l'attacco a Max" Bottas, si pu&ograve; fare di pi&ugrave;! A strappare un altro sorriso oggi per&ograve; &egrave; il rapporto tra Toto e Valtteri. Via radio, l'austriaco &egrave; pi&ugrave; volte intervenuto per sostenere e caricare il finlandese, proprio come lui stesso vorrebbe. Seconod Bottas infatti una parola in pi&ugrave; potrebbe aiutarlo a dare di pi&ugrave; in pista e a far meglio in gara. Insomma "Valtteri, si pu&ograve; dare di pi&ugrave;", come canta Gianni Morandi. Basta solo dimostrarlo per Toto:&nbsp;"Il terzo posto di Bottas? E' andato molto bene Valtteri. Alla fine abbiamo creduto che poteva andare pi&ugrave; veloce di Max, che poteva finire secondo. Ma il motore aveva un problema di temperatura, ha sofferto e per questo nel finale ha perso cinque secondi". Ora per&ograve; la testa e le energie, una volta recuperate, andranno al GP di Spagna, tra meno di 7 giorni. "E' vero che abbiamo guadagnato in sicurezza qualcosa in pi&ugrave;, anche in vista di Barcellona in chiave gomme - aggiunge l'autriaco -. E' una pista che tutti definiscono neutrale, dove si legge la vera velocit&agrave; della macchina. Sar&agrave; interessante vedere i ragazzi e la W12. Proveremo ad andare al meglio".&nbsp;       

Il team principal del team di Brackley loda Hamilton e Bottas: "Abbiamo lavorato molto bene. Spero che tutto questo durer&agrave; fino alla fine del Mondiale 2021"

Wolff: "Lotta con Red Bull? Ci piace, questa è la Formula 1"

Toto Wolff ha ritirato il Casco d'Oro dedicato al successo nel Campionato Costruttori 2020 della Mercedes. Ed ecco che lancia la sfida al 2020, guardate qui cosa ci ha detto

Caschi d'Oro, Wolff: "Ci vediamo in pista"

Come gruppi di pensionati seduti davanti al cantiere dei lavori in corso il popolo rosso guarda e scuote la testa sempre pi&ugrave; sfiduciato e rumoreggiante. La Ferrari col fiatone e la sola forza di volont&agrave; a sostenerla in questo momento, seguita a scavare nel tunnel della crisi in attesa di trovare il fondo negli inferi di una stagione che lascia sgomenti.   A Spa Vettel ha chiuso 13&deg; e Vettel si &egrave; piazzato 14&deg;: davanti alle Rosse anche l&rsquo;Alfa-Sauber di Raikkonen. Dovete avere pazienza c&#39;&egrave; scritto nel cartello affisso davanti a questo mondiale di F.1 che per la Scuderia &egrave; un tormento senza fine e senza gioie.  Sterzi a Parte: La prova d&#39;orgoglio di Kimi fa pensare  Un momento difficile, complicato, durissimo per le Rosse. Soprattutto il peggiore per affrontare Monza e Mugello che nei prossimi due week end coloreranno col tricolore il Circus. Giocher&agrave; in casa la Ferrari mavista la situazione pare esercizio inutile anche sognare visto l&rsquo;incubo terribile che stav ivendo questo Cavallino sempre meno rampante.    Caduto cos&igrave; in basso che anche Toto Wolff, ancora in attesa di decidere quale sar&agrave; il suo futuro (firma o non firma il rinnovo con Mercedes?) nei giorni di Spa s&rsquo;&egrave; preso la briga di commentare: &laquo;La Ferrari &egrave; un marchio iconico che dovrebbe essere al vertice a lottare per le primissime posizioni. La situazione che sta invece attraversando non va bene per la F.1. Sono dispiaciuto per i sostenitori e tutti i dipendenti della Ferrari per questa mancanza di prestazioni nessun tifoso e nessun membro della Ferrari merita un simile risultato. Credo che la performance attuale derivi dal modo in cui sono state stabilite le priorit&agrave; nell&rsquo;ultimo periodo. Sarebbe sbagliato, per&ograve;, dire che erano le priorit&agrave; della Ferrari, perch&egrave; significherebbe includere la Scuderia di Maranello nella sua interezza. Forse tutto deriva dalle decisioni che sono state prese da alcuni membri all&rsquo;interno del team&raquo;.  Cos&igrave; in attesa di un lampo, dentro giornate di piombo non resta che godersi il momento bello che l&rsquo;Italia da corsa vivr&agrave; nei prossimi due fine settimana. Prima Monza il tempio della velocit&agrave;, quello che l&rsquo;anno scorso ha vissuto l&rsquo;esaltante vittoria di Charles Leclerc con annesso delirio rosso degli appassionati e che ora va in scena con tribune vuote nell&rsquo;anestesia di una stagione maledetta.  Poi il Mugello. La storica prima del Gp della Toscana con annessa prima apparizione di un week end da Circus. Saranno tremila gli spettatori che potranno vivere l&rsquo;esordio del circuito di Scarperia in quella F.1 da sempre vagheggiata che, ora, torna pian piano anche ad aprire le sue porte agli spettatori, senza i quali niente &egrave; pi&ugrave; come prima. La corsa sull&rsquo;Appen- nino coincide anche con i 1000 Gp della Rossa in F.1, evento che verr&agrave; celebrato sabato 12 settembre a Firenze con una di quelle iniziative che fanno venire la pelle d&rsquo;oca ai tifosi della Ferrari in attesa che anche in pista la squadra di Maranello possa tornare a recitare un ruolo pi&ugrave; consono a chi ha scritto la storia della Formula Uno, unico team ad aver partecipato al Mondiale dal 1950 fino ai giorni nostri e che custodisce il tesoro di vittorie e titoli pi&ugrave; ampio di tutti quelli che hanno intrapreso l&rsquo;avventura nel Mondo dei Gp.  Un passato adesso che deve far ritrovare vecchi slanci passionali a una truppa depressa che vive nella periferia della classifica di un Mondiale di F.1 che quest&rsquo;anno si sta rivelando una Via Crucis molto pi&ugrave; brutta di quello che nessuno avrebbe potuto immaginare dopo una vigilia stramba e all&rsquo;interno di una stagione scattata solo a inizio luglio in Austria dopo un lungo stop causa pandemia. Tra Monza e Mugello vedremo quali eventuali nuovi racconti si potranno scrivere oltre alle solite cose note prodotte dalla premiata ditta Hamilton-Mercedes, una costante presenza lass&ugrave; dove si scrive la storia. 

In attesa di un lampo del Cavallino, dentro giornate di piombo, non resta che godersi il momento bello che l&rsquo;Italia da corsa vivr&agrave; nei prossimi due fine settimana: prima Monza, poi Mugello - con 3mila spettatori - eGp Mo infine Imola

L&#39;editoriale del direttore: Pure Wolff vuole una Ferrari migliore

        Qualifiche o non qualifiche? La domanda aveva gi&agrave; inziato a circolare dal gioved&igrave; quando durante la conferenza stampa di piloti la Formula 1 aveva dato uno sguardo al meteo previsto per il sabato: piogge fortissime. Ebbene il Gp della Stiria e il circuito di Zeltweg hanno effettivamente dovuto fare i conti con un nubifragio che ha reso impossibile lo svelgimento delle Fp3. Con le previsioni che indicano un peggioramento intorno alle 14, un&rsquo;ora prima dell&rsquo;inizio delle qualifiche, che si correrebbero dunque domani mattina, prima della gara del 12 luglio. Fp3 cancellate e qualifiche in una soluzione, applicata anche lo scorso anno a Suzuka, che piace anche a Toto Wolff e alla sua Mercedes: "Con la pioggia l&rsquo;Austria &egrave; ancora pi&ugrave; bella e verde. Ora come ora sembra impossibile girare, ma per l&rsquo;orario delle qualifiche sembra essere un po&rsquo; meglio. Bisogner&agrave; aspettare, perch&eacute;&nbsp;alle 15 potrebbe esserci una finestra di opportunit&agrave;&nbsp;migliore. Le qualifiche alla domenica sono possibili, le abbiamo gi&agrave; fatte lo scorso anno&ldquo;. E sotto l'ombrello analizza anche la giornata di ieri di Bottas ed Hamilton: &ldquo;Valtteri &egrave; andato un po&rsquo; meglio, ma non sarebbe stato sufficiente per la pole. Siamo concentrati al cento per cento sul giro da qualifica, ma anche sul capire la macchina. Per Lewis la situazione &egrave; un po&rsquo; differente, perch&eacute; non gli &egrave; piaciuto il set-up e la macchina. Ma abbiamo capito perch&eacute; e speriamo nella disputa delle qualifiche&ldquo;. Ferrari fiduciosa, Vettel e Leclerc: "SF1000 &egrave; diversa" Masi (Fia): "Scenario per la domenica" Come Ross Brawn, anche Masi, il direttore di gara Fia, gi&agrave; da ieri aveva dato il via libera alle qualifiche domenicali: "Nel peggiore degli scenari, potrebbero avere luogo nella mattinata di domani. Per noi sarebbe un&rsquo;ottima soluzione. Nel caso di mancata disputa di PL3 e qualifiche al sabato, e impossibilit&agrave; di recuperare alla domenica mattina sempre a causa del meteo, allora avranno valore i tempi fatti segnare nelle PL2&ldquo;.       

Il team principal Mercedes austriaco &egrave; favorevole allo svolgimento della lotta per la pole domattina, e sotto l'ombrello analizza anche Hamilton e Bottas: "Siamo concentrati al cento per cento sul giro da qualifica, ma anche sul capire la macchina"

F1 Gp Stiria, qualifiche domenica: per Wolff e Masi è la soluzione

Se questo periodo a motori spenti deve avere un eroe e un vincitore, ladies and gentlemen, qui ed ora eleggo il mio. Herr Toto Wolff, e con tanto di secca motivazione al merito: per aver bloccato, stoppato e rispedito al mittente l&rsquo;orrenda idea di introdurre la griglia invertita anche in F.1. Per il cambio di format delle qualifiche era fondamentale l&rsquo;unanimit&agrave; dei 10 team, affinch&eacute; si potesse stravolgere tutto, con Ferrari e Red Bull che, con inquietante serenit&agrave;, avevano gi&agrave; detto s&igrave; alla sacrilega idea di una sprint race per stabilire la griglia di partenza della gara 2. La soluzione sarebbe stata utilizzata per movimentare i doppi Gp sullo stesso circuito, vale a dire a Spielberg e Silverstone, tanto per cominciare. Poi chiss&agrave;. Quando fai entrare dalla porta principale un&nbsp; abominio del genere, poi diventa disperatamente difficile levartelo di torno. Invece no. Toto Wolff stavolta s&rsquo;&egrave; messo di traverso e l&rsquo;ha fatto a ragion veduta, bello tosto.&nbsp;  Calendario F1: cancellati i GP a Baku, Singapore e Suzuka  E poco importa che a ben guardare lui &egrave; a capo del team che pi&ugrave; avrebbe avuto da rimetterci da tale modifica regolamentare, in quanto in condizioni normali mediamente le sue Mercedes sono quelle che pi&ugrave; spesso partono puntualmente nelle prime due-tre posizioni. E pertanto avrebbero avuto pi&ugrave; da perdere degli altri, ovvio, a invertire la starting grid per le seconde frazioni. Ma questo &egrave; del tutto ininfluente perch&eacute; di bello e di meritorio, financo pi&ugrave; della sua posizione schierata, restano le motivazioni addotte e i ragionamenti posti in essere per l&rsquo;occasione. Ossia, questi: &quot;La F.1 &egrave; e deve restare meritocratica - chiarisce Toto Wolff medesimo, a uso e consumo di chi da questo orecchio proprio non ci vuol sentire -: succede sempre che rispuntino fuori vecchi progetti gi&agrave; bocciati. Non &egrave; il momento degli esperimenti e non c&rsquo;&egrave; bisogno di inventarsi degli artifici per aiutare chi &egrave; dietro. Oltretutto, dalla mia esperienza nel Gran Turismo, anche in veste di pilota, dico che meccanismi del genere si prestano a mille contraddizioni: alcuni piloti potrebbero affrontare la prima corsa pensando soltanto alla posizione in cui partirebbero nella seconda - visto che la gara sprint del sabato avrebbe avuto una griglia rovesciata in base alla posizione della classifica iridata - , magari si potrebbero ritirare di proposito per scattare in pole. Ci sarebbero tattiche spregiudicate, e poi con quelli pi&ugrave; veloci a scattare dietro il rischio di vedere un grosso numero di ritiri sarebbe elevato e influenzerebbe il campionato. La trovo una mossa del tutto anti-sportiva e opportunistica per una cosa, che in base ai sondaggi, interessa solo al 15% dei tifosi&raquo;.     Ecco, finalmente qualcuno nel paddock, e mica uno a caso, si leva in difesa dei valori improntati alla purezza e alla durezza della sfida, oltre alla conservazione della tradizione agonistica e dei modelli valoriali accreditati, che attribuiscono premio e importanza alle prestazioni in prova e non alle alchimie, ai giochini mistificatori e a questa tendenza para-abortiva allo show giulivamente confusionario e fine a se stesso. Che poi Toto Wolff l&rsquo;abbia fatto in definitiva o meno per tutelare i cavolacci suoi e del suo team, poco importa. &Egrave; il concetto, quello che conta.  Per quanto mi riguarda, degli specialisti di gara 2 ne ho pieni i cosiddetti dai tempi della Gp2. Nel 2007 lo spagnolo Javier Villa, alfiere del team Racing Engineering, aveva basato addirittura una carriera su calcoli e lecite furbizie che gli consentivano di gestire gara 1 in modo da giungere settimo o ottavo, partendo davanti in gara 2 e involandosi per gestire la competizione successiva. Cos&igrave; facendo, lui che non ha mai ottenuto una pole position vera in vita sua, s&rsquo;&egrave; portato in berta tre vittorie e tutte in gara 2, ogni volta sapientemente gestita. Siamo di fronte all&rsquo;uomo che ha ottenuto pi&ugrave; ottavi posti in vita sua e mica per caso. Perch&eacute; in questo automobilismo a piste sciape, se parti davanti per grazia ricevuta qualcosa di bello succede. Niente male anche Olivier Pla della David Price Racing due anni prima, nel 2005, con due trionfi consecutivi in gara 2 di Silverstone e Hockenheim, grazie a due ottavi posti in gara 1 sapientemente gestiti e ciao.    Wolff e il mercato: &#39;Il presente &egrave; nelle mani migliori: quelle di Lewis&#39;  Ecco, tutto ci&ograve; in formula cadetta al limite pu&ograve; essere accettato, ma in F.1 no. Eh, no. Ecco, fermiamoci qui. Questi sono solo due esempi di scuola, ma se ne potrebbero fare mirati di volta in volta diversi altri, per spiegare come piloti tendenzialmente non vincenti in condizioni normali possono diventarlo - alla barba di chi rischia la pelle o si spezza le gambe per riuscirci meritocraticamente - solo perch&eacute; molto, troppo spesso nell&rsquo;automobilismo viene applicata la filosofia di Jovanotti quando ancora era bimbino, ossia 1,2,3, casino! Ecco, al contrario, allora che vengano e s&rsquo;impongano uno dieci, cento Toto Wolff. Gi&agrave; il drs, le gomme di marzapane, i pit-stop obbligatori, le piste al gusto di kartodromo, il regime di parco chiuso dopo le prove, l&rsquo;avversamento delle corse sul bagnato, l&rsquo;uso irresponsabilmente ammosciante e reiterato della Safety-Car appena sussistono condizioni di sfida reale a pista viscida, ecco, gi&agrave;, dicevo tutto questo ha reso progressivamente la F.1 una specie di teatrino carino pensato per gente automobilisticamente e sportivamente cretina, incolta, immatura e del tutto votata a trame insulse, cervellotiche, pi&ugrave; tipiche di una sciarada che non d&rsquo;un confronto tra piloti veri e decisi a stabilire chi davvero e insindacabilmente quel giorno di quel mese di quell&rsquo;anno ne ha pi&ugrave; degli altri.  Bene. Vogliamo dunque continuare su questa strada folle e insulsa? Ancora non basta? Ancora no? Vedete, a volte penso con sgomento che a frequentare questo giornale c&rsquo;&egrave; pure gente di neanche cinquant&rsquo;anni o poco pi&ugrave;, che in vita sua ha fatto in tempo a vedere la Targa Florio stradale, a fare una capatina alla 24 Ore di Le Mans oppure alla 24 Ore del Nurburgring. Ebbene, andare a spiegare a queste nobili e venerabili figure, a questi guru della passione sacramente vissuta, delle alchimie del genere, &egrave; come millantare l&rsquo;inarrivabile e spettacolare piacere che si prova a sfogliare margherite a uno sfrenato praticante di sesso estremo.    Cio&egrave;, a dirla in maniera diversa, cari signori della Formula Uno, per cortesia, smettetela di prenderci per il culo. Piantatevela di pensare a trabocchetti, soluzioncine e nauseanti giocherelli per rendere sempre pi&ugrave; questo sport vero, crudele e meraviglioso una specie di pippa mentale a lode e gloria di chi non sa come far diventare scemo per un&rsquo;ora e mezzo davanti alla Tv un appassionato puro, trattandolo come fosse un imbecille qualsiasi. Piantatela di lambiccarvi per individuare soluzioni demenziali e stravolgenti, sportivamente degradanti e che appaiono di gran lunga peggiori del problema che si accingono a complicare. Oltre che pericolose, perch&eacute; ammassare nei primi giri in lotta folle i pi&ugrave; bravi in rimonta a serbatoi pieni fino all&rsquo;orlo, contrapposti ai lenti, davanti solo per grazia ricevuta, &egrave; uno scenario di sterile e superficiale quanto irresponsabile pressappochismo agonistico.  Pensate a correre, pe***o. Occupatevi di reintrodurre qualche decina di curvoni veri e tali da distinguere, quando c&rsquo;&egrave; da tenere gi&ugrave; il piede, l&rsquo;uomo dal ragazzo e il pilota vero dal pagasponsor qualsiasi. Tornate a rispettare il senso della sfida senza arzigogoli, a omaggiare chi in F.1, in sette entusiasmanti e spietati decenni - per dirla alla Wolff, fino a oggi meritocratici -, s&rsquo;&egrave; giocato tutto sfoggiando passione, pelo sullo stomaco e coraggio. In tre parole, fatevela finita con questi giochetti vergognosi: pensate a fare le persone serie - dear mammasantissima del paddock -, mantenendo le corse altrettanto credibili e smettendo di rompere i c*****i alle essenze nobili del nostro Sport. 

Il suo veto all&rsquo;idea dell&rsquo;inversione delle griglia di partenza in gara 2 ci ha risparmiato l&rsquo;orrendo obbrobio di questa indegna soluzione. Pi&ugrave; adatta ai giochini di Villa Arzilla che non alla seriet&agrave; della sfida

Toto Wolff ha vinto il mondiale della seriet&agrave;&nbsp;

I festeggiamenti per i 125 anni nel motorsport non potevano iniziare nel modo migliore, con la pole, in casa, a sancire il dominio assoluto che il team Mercedes continua a mettere in mostra dall&rsquo;alba dell&rsquo;era turbo ibrida della Formula 1.    Perch&eacute; la festa sia completa, per&ograve;, manca un avversario: forte, di valore, quello da battere per mettere l&rsquo;ulteriore sigillo al successo.Le vittorie sono rese importanti dalla forza di chi arriva secondo, Wolff lo sa, e con la Ferrari venuta clamorosamente a mancare in qualifica, ha dichiarato:&nbsp;&Egrave; un peccato per la Ferrari, un peccato per Sebastian nel suo GP di casa. Abbiamo davvero bisogno di lui qui per per i tifosi. La Ferrari &egrave; malata e ha bisogno di cure. Abbiamo bisogno di loro per avere un campionato competitivo&rdquo;.    Il team principal delle Frecce d&rsquo;Argento ha poi chiuso parlando della qualifica dei suoi: &ldquo;Sono felice per il nostro risultato perch&eacute; la sessione &egrave; iniziata in maniera terribile, non capivamo dove stessimo perdendo ritmo. Lewis ha fatto un giro incredibile, se le temperature rimangono cos&igrave;, si tratta di gestire e arrivare alla fine con la giusta strategia. Penso che anche Bottas abbia buone possibilit&agrave;&rdquo;. 

Il team principal della&nbsp;Mercedes &egrave; soddisfatto della pole di Hamilton, ma lanica un grido d&#39;allarme. La F1 ha bisogno di una Ferrari competitiva

Wolff, GP Germania: &quot;La Ferrari &egrave; malata&quot;

Ventuno vittorie su ventuno Gp? &Egrave; un sogno non realistico pensarci dice&nbsp;Toto Wolff a chi gli chiede se &egrave; mai possibile centrare un risultato del&nbsp;genere. Anche per la Mercedes. Una corrente di pensiero quella del capo che &egrave; sposata in pieno anche dall&rsquo;ingegner Aldo Costa che in esclusiva ad&nbsp;Autosprint ha raccontato della sua nuova vita da consulente e di come sia&nbsp;(inaspettato) questo gap tra le W10 e le rivali.  E poi con meraviglia e buona dose di orgoglio da parte nostra, grazie alla comprensione e alla gentilezza del responsabile dei media della Mercedes Bradley Lord (grazie&nbsp;davvero di cuore!) siamo venuti in possesso di due scatti che ci hanno&nbsp;fatto scaldare il cuore. Immortalano la grande galleria di successi&nbsp;ottenuti dalle Frecce d&rsquo;Argento in F.1.  &Egrave; una vetrinetta posta di fianco&nbsp;alla monoposto al centro dell&rsquo;ufficio tecnico dove nascono le Regine della&nbsp;Formula Uno. In mezzo a coppe, targhe e trofei messi l&igrave; per raccontare a&nbsp;tutti i componenti della squadra pi&ugrave; forte nel mondo della F.1 tutta la&nbsp;storia che sono stati capaci di costruire, ecco che spuntano anche i&nbsp;Caschi d&rsquo;Oro di Autosprint. Fa un certo effetto vederli li in bellissima&nbsp;mostra. Visto come stanno andando le cose, con 6 vittorie della W10 e ben&nbsp;5 doppiette abbiamo detto di fare spazio perch&eacute; a dicembre,&nbsp;inevitabilmente, ne arriver&agrave; un altro. &Egrave; sembrato di capire che trovare&nbsp;spazio per certe cose &egrave; davvero l&rsquo;ultimo dei problemi in casa dei cinque&nbsp;volte campioni del mondo...  Ma si rischia davvero di avere l&rsquo;ennesimo finale scontato anche in Canada&nbsp;dove domenica prossima va in scena il 7&deg; round della stagione? A sperare&nbsp;in una conclusione diversa &egrave; sicuramente la Ferrari e i suoi tifosi&nbsp;abbastanza gi&ugrave; di corda di questi tempi mentre a Maranello si lavora notte&nbsp;e giorno per togliere alla SF90 il tallone d&rsquo;Achille di non riuscire a far&nbsp;funzionare gli pneumatici nella finestra di temperatura prevista dalla&nbsp;Pirelli.  Un vero rompicapo in una Scuderia che sta cambiando pelle e&nbsp;cresce a immagine e somiglianza di Mattia Binotto. L&rsquo;inizio di stagione &egrave;&nbsp;stato davvero difficile. Basta questo dato per capire meglio la&nbsp;situazione: &egrave; da quando &egrave; stata varata la rivoluzione regolamentare delle&nbsp;motorizzazioni ibride &ndash; dopo 6 Gp il distacco tra Mercedes e Ferrari era&nbsp;stato maggiore di quello attuale solo nel primo anno, ovvero nel 2014.  Le ultime note riguardano il Mondiale Rally. In Portogallo Ott Tanak ha&nbsp;colto la terza vittoria stagionale, la seconda consecutiva e ora s&rsquo;&egrave;&nbsp;portato a sole due lunghezze dal leader Sebastien Ogier che ha chiuso sul&nbsp;terzo gradino del podio con Thierry Neuville che col secondo posto&nbsp;consente alla Hyundai di rimanere al comando nel Mondiale Costruttori.  Non&nbsp;sono mancate le polemiche in terra lusitana e ora la serie si prepara a&nbsp;sbarcare in Sardegna per un&rsquo;edizione del Mondiale all&rsquo;italiana che si&nbsp;annuncia pi&ugrave; spettacolare che mai. Proprio alla storia del campionato del&nbsp;mondo nel Belpaese &egrave; il team dell&rsquo;Autosprint Gold Collection in edicola&nbsp;dallo scorso 28 maggio. Una storia mai scritta sul Rally d&rsquo;Italia tutta da&nbsp;leggere in attesa di vedere i draghi del circo iridato del controsterzo&nbsp;compiere evoluzioni sui meravigliosi sterrati sardi. 

In mezzo a coppe, targhe e trofei, che&nbsp;raccontano la squadra pi&ugrave; forte nel mondo della F.1, la vetrinetta Mercedes nasconde una sorpresa d&#39;oro che scalda il cuore. E intanto il Mondiale di Rally, dopo le polemiche del weekend in Portogallo,&nbsp;si prepara a sbarcare in Sardegna

L&#39;editoriale del Direttore:&nbsp;Caschi d&rsquo;Oro di As a casa della Regina

Mercedes costrette a inseguire sul giro secco, ma fiduciose per la gara. Questa, in sintesi, l&rsquo;analisi del muretto di Brackley dopo le qualifiche.  &ldquo;Essere in seconda fila &egrave; deludente -&nbsp; ha raccontato Toto Wolff - ma non ci ha sorpresi dopo aver visto l&rsquo;andamento delle sessioni di prove libere. Non siamo stati veloci abbastanza per lottare per la pole&rdquo;.  Il commento di Hamilton  Velocit&agrave; pura (specialmente in rettilineo) mancata alla W10 nei confronti della SF90, ma in vista della gara Toto Wolff &egrave; sicuro di avere qualche carta in pi&ugrave; da giocare. Le Frecce d&rsquo;Argento hanno mostrato una velocit&agrave; di percorrenza ottima e, cosa pi&ugrave; confortante, i dati sul passo gara presi nei long run sono sul livello degli avversari.  Le parole di Bottas  &ldquo;In questo circuito ci manca velocit&agrave; sul dritto, dobbiamo capirne la causa. Iniziamo la gara dalla seconda fila, ma pensiamo sar&agrave; una lotta serrata perch&eacute; il nostro passo &egrave; buono. La gestione delle gomme sar&agrave; la chiave per il risultato&rdquo;. 

Mercedes partiranno dalla seconda fila, ma il piano per ribaltare il risultato&nbsp;c&#39;&egrave; gi&agrave;

GP Bahrain, Toto Wolff: &quot;Gestione gomme chiave per la gara&quot;

        &Egrave; come un temporale estivo. Improvviso e potenzialmente in grado di far tanti danni. Mercedes cambia, pu&ograve; chiamarsi rivoluzione, quando annunci l&rsquo;uscita, concordata, di quello che pu&ograve; ritenersi il pap&agrave; delle W iridate. Aldo Costa lascia la direzione dell&rsquo;ingegneria a fine anno, ponte di comando dal quale ha dettato la progettazione e sviluppo delle Frecce d&rsquo;Argento. Arrivato nel 2011 a Brackley, trov&ograve; una Mercedes lontana parente della dominatrice dell&rsquo;era turbo-ibrida. Sette anni dopo torner&agrave; in Italia con in tasca quattro titoli Costruttori e 178 gran premi vinti (finora) dalle sue monoposto. Quel primato assoluto Mercedes oggi messo in discussione pi&ugrave; che mai, conteso da una Ferrari che nel 2018 ha dimostrato d&rsquo;aver compiuto progressi superiori agli avversari di sempre, fino a strappare una vittoria dall&rsquo;elevatissimo valore simbolico a Silverstone. Per il tipo di pista e per la tempistica. Mercedes lancia una monoposto quasi versione-B in Austria? Ferrari rilancia con aggiornamenti che la rendono competitiva come era difficile immaginare.  Il team diretto da Toto Wolff si trova di fronte la sfida pi&ugrave; difficile affrontata dal ritorno in Formula 1. Aldo Costa rester&agrave; consulente tecnico del team, un ruolo defilato, a partire dal 2019. Figura centrale del gruppo dell&rsquo;ingegneria, membro senior, diverr&agrave; John Owen, gi&agrave; capo progettista, e risponder&agrave; alla direzione di James Allison.  Dice addio al team anche Mark Ellis, direttore delle prestazioni, che dopo 30 anni di competizioni e 19 di Formula 1 si fermer&agrave; per un anno, fino a maggio 2019. Fino ad allora seguir&agrave; la transizione nel reparto da lui diretto, leadership che passa nelle mani di Loic Serra, fino a oggi capo della dinamica del veicolo.  Il momento del passaggio delle consegne, perlomeno il suo annuncio, arriva in una fase cruciale del campionato. Per il piano di sviluppi da portare avanti sul progetto W09 e, soprattutto, per la definizione della monoposto 2019, passaggio molto pi&ugrave; importante di quel che si pensi, viste le novit&agrave; regolamentari e la semplificazione aerodinamica che porter&agrave; nuove sfide per i reparti tecnici. Aree strutturate per lavorare in parallelo, su due progetti contemporaneamente, vera forza dei top team.  &laquo;Gli ultimi 7 anni con Mercedes sono stati un&rsquo;esperienza incredibile, non solo di successo professionale ma anche un&rsquo;esperienza di vita che ha arricchito me e la mia famiglia, e dato una mentalit&agrave; pi&ugrave; aperta e internazionale&raquo;, ha commentato Aldo Costa, giunto in Mercedes nel 2011 dalla Ferrari.  &laquo;Abbiamo visto i progressi compiuti dal team e la conquista del successo, la nostra prossima sfida &egrave; quella di creare un gruppo ancora pi&ugrave; forte per centrare le sfide del prossimo decennio. Nell&rsquo;ultimo anno ho lavorato con Toto e James (Allison; ndr) allo sviluppo di un piano di successione a lungo termine che aiutasse la prossima generazione a lavorare nel modo migliore possibile. Sono contento di lasciare il comando nelle mani capaci di John (Owen; ndr) e James e di continuare a supportare la nuova organizzazione come consulente tecnico per garantire che prosperi in futuro&raquo;.  L&rsquo;addio di Aldo Costa coinvolge un personaggio centrale nella struttura tecnica, ben pi&ugrave; di quanto non fosse Paddy Lowe, la cui uscita &egrave; stata metabolizzata da Mercedes senza alcun problema. &laquo;&Egrave; un momento importante per il nostro team e una grande opportunit&agrave;. Abbiamo detto tante volte che non puoi congelare un&rsquo;organizzazione di successo. &Egrave; una struttura dinamica e sono fiero che siamo in grado di trasferire il comando in modo lineare alla futura generazione di leaders all&rsquo;interno del team&raquo;, ha commentato Toto Wolff.  &laquo;Abbiamo discusso per molti mesi con Mark e Aldo su come implementare al meglio questa transizione e conferire i poteri ai loro successori. Mark e Aldo hanno entrambi aiutato a definire la tempistica e i modi di questi cambiamenti e il futuro del team si prospetta molto luminoso con John, Loic e tutta la guida tecnica diretta da James. Sin dai primi giorni del 2013 io e Aldo abbiamo condiviso tante cene a Oxfort da compagni esiliati, come anche giornate incredibili in macchina alla Mille Miglia lo scorso anno. Ho conosciuto non solo un uomo straordinario ma anche qualcuno che mi ha insegnato cos&igrave; tanto sulla Formula 1 e l&rsquo;umilt&agrave; necessaria per avere successo&raquo;.       

Il team affronta il pi&ugrave; importante cambiamento tecnico degli ultimi 7 anni. Aldo Costa lascia la direzione dell'ingegneria e Mark Ellis l'area Performance. Un avvicendamento di ruoli programmato negli ultimi 12 mesi

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