A Shanghai la frecciatina &egrave; arrivata anche da Sebastian Vettel, nella conferenza stampa del gioved&igrave;: mancavano da troppo tempo le bandiere nella sede Ferrari per una vittoria. Il destinatario dell&rsquo;osservazione, nemmeno a dirlo, Fernando Alonso. Eppure il campione spagnolo non accetta l&rsquo;equazione secondo la quale con una Ferrari vincente in Malesia, la sua scelta di andare in McLaren si sia rivelata inevitabilmente sbagliata. &laquo;In 5 anni ho finito secondo tre volte e non volevo pi&ugrave; chiudere secondo, sono al posto giusto ora&raquo;, dice ai microfoni di Sky Sport UK.  Era stanco di continuare ad attendere i risultati ed era stanco delle promesse: &laquo;Hanno provato per 5 anni, era difficile continuare ad avere la fiducia e non solo. Ci sono tanti altri fattori per cui la Mclaren Honda &egrave; molto pi&ugrave; attraente adesso. Ovviamente capisco la domanda, la Ferrari ha vinto in Malesia e io sono finito fuori in Q2, ma vedremo a novembre: se avranno vinto il mondiale, la mia sar&agrave; stata una cattiva scelta, altrimenti sar&agrave; stata molto buona&raquo;. Impossibile equivocare le parole. La seconda piazza conta nulla a 33 anni, l&rsquo;unico obiettivo dev&rsquo;essere un altro titolo mondiale. Quali saranno gli orizzonti temporali necessari per provare l&rsquo;assalto con la McLaren oggi &egrave; impossibile dirlo, c&rsquo;&egrave; chi come John Watson ha prospettato un cammino ancora molto lungo, due anni prima di poter rivaleggiare alla pari con i migliori. Avr&agrave; la pazienza di attendere Fernando?    &laquo;Ovviamente mi piacerebbe vincere, perch&eacute; siamo tutti degli sportivi e siamo competitivi, ma grazie anche all&rsquo;et&agrave; e al momento nella carriera, inizi a cercare altre cose. Sono stato fortunato a vincere mondiali e tante gare, ora certe volte mi sento pi&ugrave; contento e fiero del mio lavoro e del mio team nel fare le cose che stiamo facendo, piuttosto che vincere un trofeo&raquo;, aggiunge. Gettare le basi per un percorso vincente in futuro &egrave; il primo passo necessario, ma che dia maggiori soddisfazioni il &ldquo;lavoro sporco&rdquo; rispetto a una condizione tecnica gi&agrave; affermata, da finalizzare in pista con la vittoria &egrave; difficile crederlo: &laquo;A volte arrivi a una maturit&agrave; e una condizione mentale da dire che esistono diverse priorit&agrave; nella vita che non vincere due o tre gare, o anche un campionato, cose che per uno sportivo sono considerate il massimo&raquo;.  Fabiano Polimeni

Il campione spagnolo non si dice pentito del cambio di scuderia: &ldquo;Era difficile continuare ad avere fiducia nella Rossa&rdquo; 

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Alonso: Ferrari? Ero stanco di finire 2°