        Dopo una brutta gara cosa c'&egrave; di meglio di un trasloco? E' quello che ha pensato Charles Leclerc che dopo il quarto posto, incassato all'ultimo giro del GP di Turchia, ha sbollito la rabbia facendo squadra con il suo team. Cos&igrave; messo da parte quel focoso e furioso team radio, pieno di "Sono un c******e, ho fatto un lavoro di m***a" ecc., e dopo i complimenti per il terzo gradino del podio di Vettel, Charles ritrova il suo spirito di squadra e aiuta i suoi colleghi a smontare il box Ferrari a Istanbul. Vettel:&nbsp;  Con le valigie verso il Bahrain Il monegasco &egrave; gi&agrave; pronto per tornare in pista e ripartire dal GP di Sakhir, tra due settimane. "Un bel bottino di punti e un grande spirito di squadra. Leclerc aiuta la Scuderia Ferrari a fare le valigie dopo aver la dura gara a&nbsp; Istanbul", cos&igrave; il tweet ufficiale della Formula 1 riprende la vita da magazziniere di Charles. Ecco il video completo:  A solid haul of points, and some great team spirit @Charles_Leclerc helps the @ScuderiaFerrari team pack up after racing hard in Istanbul#TurkishGP  #F1 pic.twitter.com/pNbHgRbwoJ &mdash; Formula 1 (@F1) November 15, 2020          

<p>Per calmare i nervi e placare l'ira di una domenica non proprio ottima, il pilota monegasco della Ferrari si &egrave; messo a fare il trasloco. Non ci credete? Ecco a voi</p>

GP Turchia, Leclerc sbollisce la rabbia smontando il box Ferrari VIDEO

        In inglese si dice "aerosol shield", ma il nome ufficiale &egrave; "Oxford Box". Ed &egrave; un altro piccolo passo avanti nella lotta contro il Covid-19, un risultato arrivato dopo gli sforzi congiunti della Renault F.1, l'Universit&agrave; di Oxford ed il Silverstone Technology Cluster. F.1 contro il Covid: ecco il "Progetto Pitlane" Come funziona L'Oxford Box, approvato dalle autorit&agrave; sanitarie, &egrave; una specie di "contenitore" che serve ad isolare il paziente durante l'intubazione, ed &egrave; quindi un modo per difendere il personale medico da possibili contagi. Questo dispositivo a forma di cubo viene applicato nella parte superiore del corpo del paziente, isolando una parte del busto e tutta la testa. Medici e dottori interverranno sul paziente attraverso due piccole aperture per infilare le mani e procedere cos&igrave; all'intubazione con rischi di contagio al minimo, dal momento che il respiro del paziente sar&agrave; respinto dal sistema protettivo.   &ldquo;The models were complex to establish, but by applying the principles we would do in developing a car, we were able to improve its protection and condense development from months to weeks.[2/3] pic.twitter.com/axOuQrWGoU &mdash; Renault F1 Team (@RenaultF1Team) June 17, 2020    Le conoscenze della F.1 al servizio della sanit&agrave; Per la Renault ha lavorato il dipartimento del CFD, capitanato da Paul Cusdin, che non ha nascosto la sua soddisfazione: "Abbiamo modellato velocit&agrave;, direzione e flusso d'aria come in F.1 e siamo stati in grado di consigliare il miglior posizionamento, dimensione e forma del box per garantire una protezione vicina al 100% per il trattamento medico. I modelli sono stati difficili da stabilire, ma applicando i principi che usiamo per sviluppare la macchina siamo stati in grado di migliorare la sua protezione e di ridurre i tempi di sviluppo da mesi a settimane. La Formula 1 sta dimostrando ancora una volta la sua capacit&agrave; di applicare pensiero, tecnologia e processi di sviluppo per aiutare chi ha bisogno. Spero che questo box sia un altro strumento utile nella continua lotta contro il Covid-19". Leclerc e Ferrari: buongiorno da Maranello!       

<p>La Renault ha applicato tutte le conoscenze utili per lo sviluppo delle vetture F.1 per dar vita ad un nuovo sistema di protezione per il personale medico</p>

Renault, ecco l'Oxford Box contro il Covid

Nascar, Keselowski: strike ai box!

Cos&igrave; si lavora nei box di una squadra di F1, la Lotus, dirante una giornata di prove di un gran premio.

Una giornata nel box della Lotus F1

Nella prima giornata dei test di Abu Dhabi post-Gran Premio Sebastian Vettel, finalmente "liberato" dai panni Red Bull, ha fatto la prima visita ufficiale ai box Ferrari mentre in pista era impegnato Raikkonen.  Ecco Vettel, in abiti borghesi (per contratto non pu&ograve; indossare l'abbigliamento ufficiale rosso del Cavallino fino a fine anno) a colloquio con quelli che saranno i suoi tecnici del 2015.  Si sa che a Maranello, delle quasi mille persone da cui &egrave; formato il reparto corse, Vettel trover&agrave; almeno due persone che hanno lavorato con lui ai tempi della Toro Rosso, nel 2008: il primo &egrave; Massimo Rivola, il direttore sportivo del Cavallino che svolgeva questo ruolo in Toro Rosso fino al 2009. L'altro &egrave; l'ingegner Riccardo Adami, che era l'ingegnere di pista di Sebastian nella squadra faentina e che negli ultimi anni &egrave; stato distaccato dalla Toro in Inghilterra al simulatore della Red Bull dove in pi&ugrave; di una occasione ha sicuramente reincontrato Vettel. Ora Adami &egrave; approdato a Maranello presumibilmente per tornare ad affiancare il pilota tedesco.

Ai test di Abu Dhabi Seb si fa vedere in borghese nel box della Rossa. A Maranello trover&agrave; due volti familiari

La prima foto di Vettel al box Ferrari!

Dal nostro inviato a Interlagos (Brasile): Cesare Maria Mannucci  Sar&agrave; un circuito di Interlagos sensibilmente modificato quello che ospiter&agrave; il prossimo GP del Brasile. Il cambiamento pi&ugrave; importane riguarda la corsia di ingresso box. Quella corsia che era in piena traiettoria della curva che immette sul traguardo, ha sempre creato polemiche. I piloti &ldquo;tagliavano&rdquo; la curva per entrare pi&ugrave; velocemente al pit stop ostruendo la traiettoria ideale di chi percorreva il veloce curvone d'arrivo. Massa lo scorso anno fu penalizzato per aver pestato con le ruote la linea zigrinata che separava pista e corsia di ingresso e a causa di quello la Ferrari perse i punti decisivi per il 2&deg; posto del campionato Costruttori e venne superata dalla Mercedes.  Cos&igrave; da quest'anno la pista di Interlagos cambia sensibilmente. Ancora non c&rsquo;&egrave; il nuovo paddock - sar&agrave; costruito per l&rsquo;edizione 2015 - che si estender&agrave; sino all&rsquo;interno dell'ultima curva, ma come ha detto il prefetto Fernando Haddad, quelle apportate quest'anno sono le maggiori modifiche compiute sul circuito paulista dal 1990, quando il nuovo tracciato di Interlagos venne realizzato modificando radicalmente la vecchia pista molto pi&ugrave; lunga e pericolosa.  L&rsquo;ingresso dei box, in precedenza era molto pericoloso, con l&rsquo;inizio del muro divisorio in piena traiettoria. Ora l&rsquo;ingresso &egrave; stato anticipato, inizia all&rsquo;altezza della curva del caff&eacute; ed &egrave; protetto da un muro divisorio lungo 300 metri. Per rallentare la velocit&agrave; dell&rsquo;ingresso in pit lane, &egrave; stata predisposta una esse all&rsquo;interno del rettilineo di arrivo. Allargata anche la pit lane, con il rifacimento della superficie, ora tutta in asfalto. Modificata esternamente anche la Esse Senna, quella dopo il traguardo, con una maggiore via di fuga asfaltata.  &Egrave; stata anche riasfaltata tutta la pista. Il costo dei lavori per il 2014 &egrave; stato di 15 milioni di euro, mentre per la costruzione del nuovo paddock nel 2015 &egrave; previsto un budget di 33 milioni di euro. Tutti interamente pagati dalla Prefettura di San Paolo.        

Modificata la corsia d'ingresso che cost&ograve; la penalizzazione a Massa nel 2014. Pi&ugrave; spazio di fuga anche alla prima esse "Senna"

Interlagos, cambia l'ingresso box

Komplett bescheuert, ovvero &ldquo;totalmente idiota&rdquo;. &Egrave; cos&igrave; che Sebastian Vettel definisce la regola che ad Austin, fra due domeniche, lo costringer&agrave; a partire dalla pit-lane.  Il regolamento non prevede pi&ugrave; di cinque unit&agrave; sulle componenti principali dalla power unit. Vettel ha gi&agrave; montato il suo quinto ICE, come si definisce oggi il V6 termico. In Russia era al limite del chilometraggio, ad Austin bisogner&agrave; sostituirlo. Incorrendo nella penalizzazione.  La Red Bull aveva gi&agrave; preventivato questa sostituzione, anzi sono riusciti a rimanere &ldquo;in tabella&rdquo;, evitando che la penalizzazione fosse scontata gi&agrave; a Sochi.  Austin &egrave; una pista che offre maggiori possiblit&agrave; di sorpasso, e si pensa che ci siano chances di recupero. Ma &egrave; difficile, a questo punto, che Seb voglia partecipare alla sessione di qualifica. I piani del team sono diversi: montare un&rsquo;intera &ldquo;power unit&rdquo; nuova, completa quindi di turbo, centralina e motori elettrici. E di conseguenza partire dalla corsia box.  &ldquo;&Egrave; una regola idiota&rdquo;, ha detto Seb al sito di &lsquo;auto motor und sport&rsquo;. &ldquo;La gente accender&agrave; la tv e vedr&agrave; un pilota che sta l&igrave; senza far niente. Anzi, avete per caso qualche suggerimento su come passare un sabato pomeriggio ad Austin?&rdquo;.  Sebastian ha gi&agrave; perso ogni possibilit&agrave;, anche aritmetica, di vincere il mondiale 2014. Daniel Ricciardo invece ce l'ha, anche se questo significherebbe recuperare a Hamilton 92 punti su 100 possibili (considerato il doppio punteggio ad Abu Dhabi). Ma Red Bull &egrave; stata chiara: niente ordini di squadra. E niente, si spera, strategie penalizzanti...  Alberto Antonini  &nbsp;

In Usa per il cambio di motore: non far&agrave; le qualifiche? &ldquo;Regola idiota&rdquo;. Ricciardo ha una chance matematica per il titolo, ma niente giochi di squadra 

Vettel "condannato" a partire dai box

Dal nostro inviato a Sochi (Russia): Alberto Antonini  Non c&rsquo;&egrave; simulazione che tenga: l&rsquo;unico modo per capire una pista &egrave; girarsela tutta a piedi, come ha fatto Sebastian Vettel questa mattina. Lo abbiamo fatto anche noi. E anche se l&rsquo;impianto progettato di Hermann Tilke, dall&rsquo;esterno, &egrave; molto coreografico, un commento, per quanto impopolare, si impone: questa Sochi &egrave; proprio brutta.  Diciotto curve, dieci ad angolo retto: sembra di essere ad Abu Dhabi, non certo il tracciato pi&ugrave; entusiasmante del calendario. L&rsquo;unica vera emozione sembra essere la curva 3, una sinistra a semicerchio a raggio variabile, lunghissima. A farla a piedi non finisce mai. Il quesito &egrave; se le monoposto potranno percorrerla a tutto gas. &ldquo;Dalle simulazioni sembra di s&igrave;&rdquo;, dice Hamilton &ldquo;ma al simulatore sono tante le curve da pieno...&rdquo;.  A parte questa piega, che secondo Valtteri Bottas potrebbe addirittura diventare un punto di sorpasso in uscita, il resto della pista &egrave; alquanto stucchevole. Come al solito, sembra che Tilke si diverta ad allungare artificialmente il percorso: a che servono 5,848 Km, pi&ugrave; o meno lo sviluppo di Suzuka, se ci sono almeno tre curve di troppo?  Anche l&rsquo;entrata ai box ha reso perplessi i piloti. &ldquo;Non capisco&rdquo; si chiede Sebastian Vettel &ldquo;con tutto lo spazio che c&rsquo;era, perch&eacute; farla cos&igrave; stretta?&rdquo;. In compenso, intorno al tracciato c&rsquo;&egrave; la solita fiera di edifici fantasmagorici, ruote panoramiche eccetera. Tanto che i russi hanno gi&agrave; pensato all&rsquo;eventualit&agrave; di trasformare il Gp in una gara notturna...

Su 18 curve, dieci ad angolo retto. E i piloti contestano l&rsquo;entrata ai box. Unica emozione la curva 3: si far&agrave; in pieno?

F1 a Sochi: ma che brutto il circuito!

Il modo in cui la Ferrari ha impostato (e in un certo senso danneggiato) la gara di Raikkonen ha fatto infuriare a fine gara il finlandese. Di solito calmo e distaccato, Kimi &egrave; uno che le cose se le lascia scivolare addosso e non fa polemica. Ma stavolta non &egrave; riuscito a star zitto e a modo suo si &egrave; lamentato della squadra e della strategia scelta per lui.  Nel giro di rientro Raikkonen via radio &egrave; sbottato: ha schiacciato il bottone radio e ha gridato nell'interfono: "Si pu&ograve; sapere chi ha deciso il momento delle mie soste ai box?" Aveva ben motivo di lamentarsi: in una corsa in cui Kimi finalmente aveva ritrovato feeling con la F14 T (nei limiti della scarsa competitivit&agrave; della macchina) tanto che &egrave; sempre stato sistematicamente davanti ad Alonso sia in prova che in gara, c'&egrave; rimasto male nel trovarsi negli ultimi giri con le gomme finite, impossibilitato a difendere il suo sesto posto dagli attacchi di Alonso e a subire l'onta del doppiaggio dalle Mercedes.  Raikkonen contesta la strategia fallimentare a lui riservata. Una tattica a due soste contro le tre di Alonso che ha vanificato i suoi sforzi per finire davanti al compagno. Soprattutto Kimi si lamenta del fatto che &egrave; sempre stato davanti al compagno, quindi aveva il diritto - a suo parere - di essere chiamato per primo ai box per il cambio gomme, cosa che &egrave; un vantaggio ed un privilegio indiscutibile. Invece tutte le volte &egrave; sempre stato Alonso, che era alle spalle di Kimi, a venire fermato prima per mettere gomme nuove.  &Egrave; il famoso "undercut", una tattica che si usa per superare l'avversario davanti che non si riesce a passare in pista, sfruttando la possibilit&agrave; di un giro veloce - quello di ripartenza - a gomma fresca. L'undercut, cio&eacute; anticipare la sosta rispetto al rivale con cui si &egrave; in lotta, &egrave; una strategia consueta quando si ceca di scavalcare un avversario davanti, ma quando ci sono due compagni di squadra in lotta, la pratica pi&ugrave; corretta e giusta &egrave; di avvantaggiare nella sosta il pilota che in quel momento fra i due &egrave; davanti. Praticare l'undercut fra compagni di squadra &egrave; un chiaro indizio di un privilegio nei confronti del secondo.  Raikkonen &egrave; convinto che con una strategia diversa avrebbe evitato il doppiaggio e probabilmente Alonso non l'avrebbe superato. C'&egrave; il timore che Raikkonen cominci a sentire la sindrome-Massa, quello di venire trattato come numero due, i cui interessi venivano sistematicamente sacrificati. C'&egrave; da dire che Raikkonen era arrivato a Maranello per volont&agrave; di Domenicali che voleva porre un freno all'egemonia di Alonso in squadra e per dare a Fernando un compagno di pari valore che lo pungolasse di continuo. Ora per&ograve; non c'&egrave; pi&ugrave; Domenicali al muretto da due gare e forse il finlandese comincia a chiedersi chi difende i suoi interessi in squadra.

Kimi contesta la strategia scelta per lui in gara e le chiamate ai box dopo Alonso

Raikkonen, adesso &egrave; polemica

A Barcellona; nelle prove libere, potrebbe esordire per un test di valutazione la &ldquo;macchina del suono&rdquo;, destinata ad aumentare il rumore delle monoposto.  Si tratta in pratica di una espansione del terminale di scarico. Una sorta di tromboncino applicato alla parte finale dello scappamento, in modo da incrementare - per quanto possibile - il volume prodotto dall&rsquo;impianto.  Curioso che il test coincida con l&rsquo;arrivo previsto in Spagna di Luca di Montezemolo. Il presidente Ferrari aveva parlato in termini non lusinghieri del rumore troppo soffocato delle attuali monoposto. Ma non risulta che sar&agrave; la Ferrari a provare l&rsquo;espansione.  La realizzazione del dispositivo &egrave; affidata a una ditta esterna, l&rsquo;impatto sul rendimento del motore previsto praticamente nullo. Va etto che solo ieri l&rsquo;altro, 6 maggio, la questione era stata discussa fra i tecnici.

Test previsto per il tromboncino che incrementa il rumore dello scarico

Rumore F1, via libera alla &ldquo;sound box&rdquo;

Appena rientrati da Melbourne, i motoristi della Ferrari si sono concentrati su un lavoro specifico mirato ad affrontare nel migliore dei modi le alte temperature attese nel Gran Premio di Malesia.  &laquo;Sepang &egrave; una pista molto difficile perch&eacute; ha curve ad alta velocit&agrave; &ndash; ha spiegato il Chief Designer Simone Resta &ndash; e questo significa che l&rsquo;aerodinamica sar&agrave; anche quest&rsquo;anno un fattore chiave. Sappiamo per certo che troveremo temperature molto elevate che metteranno a dura prova l&rsquo;affidabilit&agrave; ed il raffreddamento&raquo;.  Il punto fermo della Ferrari &egrave; l&rsquo;affidabilit&agrave; mostrata nella prima gara stagionale. &laquo;Un dato positivo emerso non solo sulle nostre vetture &ndash; ha confermato Resta - ma anche su quelle dei team clienti. Un altro aspetto positivo emerso dal weekend di Melbourne &egrave; stato constatare come la F14T sia stata brillante sotto il profilo della velocit&agrave; in curva. Abbiamo invece preso atto del fatto che ci manca un po&rsquo; di velocit&agrave; di punta e questo ci ha reso pi&ugrave; difficile effettuare sorpassi in pista&raquo;.  &laquo;L&rsquo;affidabilit&agrave; &egrave; sempre l&rsquo;elemento pi&ugrave; importante secondo noi: senza una vettura affidabile non si vincono titoli. Certo che se questa &egrave; la prima delle priorit&agrave; &egrave; anche vero che immediatamente dietro c&rsquo;&egrave; il miglioramento delle prestazioni, possibile in ogni area: dalla power unit, dove lavoriamo per riuscire ad ottenere maggiore potenza con la stessa quantit&agrave; di carburante, all&rsquo;aerodinamica, dalla quale dobbiamo trovare pi&ugrave; carico aerodinamico diminuendo la resistenza. In un weekend di gara bisogna cercare di massimizzare le prestazioni da quello che si ha a disposizione, ed &egrave; certamente il percorso che metteremo in pratica questo weekend in Malesia e nel successivo in Bahrain&raquo;.  Roberto Chinchero

Lavoro specifico mirato ad affrontare nel migliore dei modi le alte temperature attese nel GP di Sepang

Resta (Ferrari): &ldquo;La sfida &egrave; il caldo malese&rdquo;

Entrano in vigore, con effetto immediato, i nuovi limiti di velocit&agrave; in corsia box. Da questo fine settimana in Ungheria, quindi, si passa dai 100 chilometri all&rsquo;ora durante la gara, agli 80 per tutto il fine settimana (la Fia non specifica se il limite include anche le prove libere: in tal caso si andrebbe pi&ugrave; forte dei 60 Kmh attuali...). Confermato l&rsquo;obbligo del casco per tutti gli addetti ai lavori e confermato anche, almeno per ora, il divieto di accesso ai media, salvo che sul muretto box. Ma con tutte le postazioni, sar&agrave; impossibile muoversi da un garage all&rsquo;altro.  Quello che cambia davvero sono le strategie di gara. L&rsquo;Hungaroring ha una pitlane piuttosto corta, ma gi&agrave; abbassando di 20 Kmh il limite, si perdono circa tre secondi (da 12&rdquo;4 a 16&rdquo;5) solo per la percorrenza. Questo potrebbe fare la differenza nel momendo di decidere il numero dei pit-stop. Le gomme Pirelli tornano &ldquo;all&rsquo;antico&rdquo;, con le costruzioni del 2012, e l&rsquo;anno scorso Hamilton vinse con due soste. Ma le mescole (Medium e Soft) saranno pi&ugrave; tenere - sono quelle usate quest&rsquo;anno - e il caldo si preannuncia molto intenso, circa 38 gradi. Quindi si prevede una gara &ldquo;di resistenza&rdquo;.  (a.a.)

Dall'Ungheria si scende da 100 a 80 Kmh: modificate le tattiche

Nuove strategie per i nuovi limiti in corsia box 

I pit-stop sono la chiave del successo nella F1 di oggi. L&rsquo;obiettivo &egrave; fare il cambio gomme in meno di 2 secondi. Ecco come

13 risultati per 'box'

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Nuove strategie per i nuovi limiti in corsia box

Lotta ai box