Dall&rsquo;incontro di met&agrave; maggio emerse la volont&agrave; di cambiare radicalmente direzione dal 2017, oggi lo Strategy Group torna a riunirsi e si attendono non solo maggiori dettagli sul &ldquo;come&rdquo; rendere le monoposto pi&ugrave; veloci di 5-6 secondi al giro ma, soprattutto, quanto tutto ci&ograve; impatter&agrave; finanziariamente sulle casse dei team. Ed &egrave; Claire Williams a portare il tema per l&rsquo;ennesima volta alla ribalta, nonch&eacute; a rivendicare il ruolo centrale avuto dalla scuderia inglese quando si &egrave; trattato di trovare la quadra e discutere di sostenibilit&agrave; dello sport.  &laquo;Non abbiamo un incontro dello Strategy Group da un po&rsquo;, il prossimo dovr&agrave; essere quello nel quale capiamo quali sono i costi legati alle modifiche dei regolamenti&raquo;. Sebbene confermi che lo spirito all&rsquo;origine dei cambiamenti &egrave; quello di non creare un ulteriore aggravio per i bilanci delle squadre, aggiunge: &laquo;Spero non ci sia un incremento enorme, nel qual caso andrebbe contrastato.  Quando ci riuniamo con lo Strategy Group, da parte nostra (la Williams; ndr) spingiamo sempre sul fronte di un controllo dei costi, ma come sapete ognuno ha diverse priorit&agrave;. Siamo stati tra i team che maggiormente si sono spesi per dei colloqui su questo aspetto, ma non si &egrave; mai giunti a un accordo, perch&eacute; il gruppo intorno al tavolo non si preoccupa necessariamente tanto quanto i team che noi cerchiamo di aiutare. Ci proviamo, purtroppo per&ograve; siamo in una fase di stallo&raquo;, dichiara, per poi stimare in un taglio di 30-40 milioni di euro il risparmio che sarebbe necessario attuare.  Le parole di Claire Williams arrivano dopo le recenti perplessit&agrave; ribadite da Monisha Kaltenborn sullo stesso Strategy Group e su un atteso intervento pi&ugrave; deciso da parte della FIA: &laquo;Devo giudicare dall&rsquo;esterno, perch&eacute; Sauber non vi fa parte, ma s&igrave;, i veri problemi non sono stati affrontati e non vedo arrivare nulla.  L&rsquo;unica cosa che posso dire &egrave; che mi sarei aspettata e mi aspetto di pi&ugrave; dal legislatore, perch&eacute; ci serve una federazione forte&raquo;, ha dichiarato ad Auto Hebdo.  Fabiano Polimeni

Claire Williams si aspetta risposte sull&rsquo;impatto finanziario dei cambiamenti regolamentari annunciati dallo Strategy Group

F1, Williams e i costi della rivoluzione del 2017

&laquo;Sono molto ambiziosa, ma anche realista. Sar&agrave; dura, molto dura&raquo;. A dirlo &egrave; Susie Wolff, guardando alle prospettive future per la sua carriera in Formula 1. Il ruolo di test driver a vita non &egrave; quel che cerca, ma le opportunit&agrave; per guadagnarsi un sedile in griglia latitano e pensando al prossimo anno non scarta nessuna strada. &laquo;Non posso attendere per sempre, ai margini, che arrivi la mia chance&raquo;, ha dichiarato alla Cnn, all&rsquo;interno di uno speciale dedicato alle donne in Formula 1.  &laquo;Non sembrano esserci molte chance per il prossimo anno, sar&agrave; un inverno di riflessione, sia che si materializzi o meno un&rsquo;occasione&raquo;. Le apparizioni nelle giornate di test, i chilometri al volante nel corso delle sessioni di prove libere, non si &egrave; andati oltre nell&rsquo;esperienza con la Williams e quando, dopo l&rsquo;Australia, il team scelse di coprirsi le spalle a seguito dell&rsquo;infortunio di Bottas ingaggiando Sutil, per Susie &egrave; stato probabilmente un indizio inequivocabile.  &laquo;Non &egrave; stato il momento migliore della mia carriera. Il primo pensiero &egrave; stato per Valtteri, che &egrave; un amico, ma egoisticamente, da pilota, il secondo fu: &ldquo;Ok, avr&ograve; la mia chance?&rdquo;. L&rsquo;annuncio di Adrian Sutil mi ha resa ancor pi&ugrave; determinata per fare un buon lavoro quando salgo in macchina&raquo;, ricorda, non senza calarsi nei panni del team, che non poteva affidarsi a una debuttante assoluta, priva anche della superlicenza: &laquo;Avevano una macchina veloce abbastanza per andare a podio e un tester che non aveva mai guidato una Formula 1 prima: cercavano qualcuno con esperienza in gara e posso comprenderlo&raquo;.  Se il rapporto tra Wolff e Williams proseguir&agrave; anche nel 2016 non &egrave; chiaro, Claire Williams ha aggiunto: &laquo;Susie deve continuare a lavorare e assicurarsi di essere il pilota completo che pu&ograve; essere. Al momento &egrave; il nostro test driver, vedremo al termine della stagione dove arriveremo&raquo;.  Fabiano Polimeni

In attesa che arrivi una chance, spiega: &laquo;Non posso attendere per sempre&raquo;

F1, Susie Wolff si interroga sul futuro 

Aspettando l&rsquo;Ungheria, aspettando una pista potenzialmente critica &ndash; almeno guardando al &ldquo;precedente&rdquo; di Monaco &ndash; Claire Williams fa un passo indietro, all&rsquo;ultima gara, per ribadire alcuni concetti. Anzitutto, difende la scelta di non imporre un ordine di scuderia, lasciando liberi i piloti di battagliare in pista: &laquo;Li abbiamo lasciati correre liberamente, ci&ograve; che tutti vogliono, o no?&raquo;. Fosse stato dato il via libera a Bottas, sarebbe cambiato l&rsquo;esito finale della corsa? Utopistico immaginarlo.  &laquo;Abbiamo permesso a Valtteri di provare a strappare il comando a Felipe. Sfortunatamente non ci &egrave; riuscito. Ma se anche ce l&rsquo;avesse fatta, avremmo mantenuto poi quella posizione? Anche se il meteo non fosse cambiato?&raquo;, si interroga.  La recriminazione maggiore, e non &egrave; una novit&agrave;, in Williams ce l&rsquo;hanno sull&rsquo;arrivo della pioggia, fattore evidentemente non legato alle scelte del team. La FW37 si trasforma in gambero appena l&rsquo;asfalto si fa viscido, un dettaglio tecnico irrisolto sin dallo scorso anno e sul quale Massa nel dopogara inglese ha ammesso candidamente come gli interventi introdotti tra i due progetti, 2014 e 2015, non abbiano sortito gli effetti sperati.  Il bottino di punti conclusivo &egrave; stato comunque superiore a quello del rivale diretto, alla Ferrari, anche se le premesse erano ben altre, superiori. &laquo;Ovviamente siamo dispiaciuti di non esser riusciti a trasformare il comando della gara in vittoria, ma quanto &egrave; stato fatto in avvio, tenendo le Mercedes dietro cos&igrave; a lungo in gara, &egrave; stato impressionante e dimostra come abbiamo fatto dei passi avanti chiave sul fronte delle prestazioni&raquo;, commenta a Motorsport.com.  &laquo;Prendiamo gli aspetti positivi: il team ha lavorato alla grande e siamo riusciti a fare quanto ci eravamo prospettati a inizio gara: pi&ugrave; punti della Ferrari. Non tanti quanti avremmo voluto, &egrave; deludente non essere saliti sul podio&raquo;.  &nbsp;Fabiano Polimeni

Torna alla gara di Silverstone e saluta i miglioramenti tecnici, sebbene non abbiano capitalizzato quanto speravano

F1, Williams tra ordini di scuderia e prestazioni

Spesso si &egrave; discusso se un accorciamento della durata dei gran premi potesse portare maggior spettacolo. Equazione quantomeno dubbia, volendo usare un eufemismo, come se gare sprint, da un&rsquo;ora, si risolvessero automaticamente in un concentrato di azione e manovre forzate prima che &ldquo;scada il tempo&rdquo;. A toccare marginalmente il tema, proponendo qualcosa di diverso e legato alla vendita del prodotto Formula 1 al pubblico televisivo, &egrave; Claire Williams, intervenuta a Sky Sport UK.  &laquo;Potresti anche tagliare il limite di durata da due a un&rsquo;ora, ma non necessariamente significherebbe un cambiamento. Credo sia pi&ugrave; importante il &ldquo;quando&rdquo; trasmettiamo le nostre gare&raquo;, spiega. A tal proposito va aggiunto un elemento chiave, che ha obbligato ad anticipare alcuni appuntamenti in calendario per evitare il rischio di una gara che si potesse concludere al tramonto, con scarsa visibilit&agrave;, specialmente in condizioni di maltempo. Modifica apportata dietro indicazione della Commissione d&rsquo;inchiesta sull&rsquo;incidente di Bianchi.  Per Claire Williams, &laquo;se spostassimo l&rsquo;orario di partenza pi&ugrave; in l&agrave; nel pomeriggio, si potrebbe uscire, trascorrere la giornata con la famiglia, tornare a casa e guardare il gran premio alle 16:00 o 17:00, sono questo tipo di considerazioni da fare anzitutto&raquo;. Stante l&rsquo;attuale regolamento sportivo, che fissa in quattro ore il periodo massimo entro il quale pu&ograve; svolgersi l&rsquo;evento, servirebbero dei correttivi per non andare incontro al rischio di gareggiare con il buio che incombe.  &laquo;Nella societ&agrave; attuale le persone vogliono trascorrere del tempo con la famiglia e fare qualcosa insieme, quel che oggi devi fare per seguire una gara di Formula 1, &egrave; rinunciare all&rsquo;intera domenica&raquo;, ha aggiunto. Da tifosi, quale fascia oraria sarebbe la pi&ugrave; indicata per seguire il Gran Premio?  Fabiano Polimeni

Claire Williams avanza un&rsquo;idea per coniugare tempo libero e passione per la F1. Da tifosi, ha ragione?

F1, "Spostare l&rsquo;orario dei Gran Premi alle 16:00"

Devono essere soddisfatti per conservare una posizione relativamente avanzata o delusi per non aver compiuto l&rsquo;ultimo step che li avvicinasse ancora di pi&ugrave; alla vittoria, confermando i podi ottenuti nel finale dello scorso anno? Per la Williams c&rsquo;&egrave; la classica visione del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, a seconda dei punti di vista, certo non deve dimenticarsi un dettaglio: le risorse a disposizione di un team che tutto sommato non ha il supporto diretto di un motorista, n&eacute; gli investimenti realizzati da Ferrari, Mercedes o Red Bull, giusto per contestualizzare le attuali performance di Bottas e Massa.  &laquo;Dopo le prime quattro gare si possono gi&agrave; vedere gli equilibri. Stiamo preparando una serie di aggiornamenti per Barcellona, ma prendere la Ferrari sar&agrave; molto difficile&raquo;, riconosce Rob Smedley. In Bahrain Bottas &egrave; riuscito a tenersi dietro Vettel a lungo, senza mai essere impensierito davvero. Massa ha rimontato bene dalla pitlane, dopo che un problema elettrico in griglia ha vanificato una qualifica pi&ugrave; che dignitosa.    Non ha dubbi sulla chiave di lettura da adottare Claire Williams, certa che essere &laquo;terzi non sia qualcosa di cui vergognarsi&raquo;. E riporta il tema sul piano economico, pesando i risultati con quelli che sono gli investimenti relativamente alla concorrenza: &laquo;Ho sempre detto che si sarebbe trattato di lavorare pi&ugrave; duramente e con maggior intelligenza degli altri. McLaren e Ferrari hanno sempre avuto budget superiori ai nostri eppure abbiamo vinto 16 campionati contro di loro.  Ho sentito che in Ferrari stanno investendo altri 100 milioni per lo sviluppo, oltre quanto gi&agrave; disponibile: questo extra &egrave; il totale di quanto abbiamo a disposizione noi!  A esser sincera, mi piacerebbe vincere contro di loro e con un terzo del budget&raquo;. Realisticamente sembra prospettarsi una stagione nel corso della quale consolidare il ruolo di terza forza tecnica nel mondiale e garantirsi il relativo premio del mondiale Costruttori, guardandosi da un possibile ritorno della Red Bull nella seconda met&agrave; del campionato. Tutt&rsquo;altro che un&rsquo;annata da dimenticare, insomma.  Fabiano Polimeni

Claire Williams guarda il lato positivo di un avvio stagionale dietro a Mercedes e Ferrari

Williams: non &egrave; una vergogna essere terzi

Per un attimo, la banda dei &ldquo;soliti ignoti&rdquo;, sembrava essere in grado di fare il colpaccio. Claire Williams, giovane team principal che da ragazza voleva farsi suora, Pat Simmonds, anziano direttore tecnico, cacciato dalla F.1 per 5 anni perch&eacute; coinvolto nel &ldquo;Singaporegate&rdquo;, e Felipe Massa che per continuare a correre in F.1 dopo otto stagioni alla Ferrari, aveva dovuto portare 10 milioni di euro, come un pilotino che arriva dalla Gp2. Tutti insieme avevano riportato la Williams in pole: non accadeva dal Gp di Spagna del 2012 (e per Massa dal Gp Brasile 2008!). Tutti insieme, con Valtteri Bottas, hanno dato l&rsquo;impressione, almeno nei primi giri di gara, che finalmente fosse apparso qualcuno in grado di arginare il ciclone Mercedes.  E&rsquo; durato poco, &egrave; stato bello, e alla fine il terzo posto di Bottas non concretizza in pieno le aspettative che la Williams aveva alla vigilia. Nonostante fosse partito al comando e avesse mantenuto la testa sino al primo cambio gomme, Felipe Massa non &egrave; pi&ugrave; di tanto essere deluso del suo 4&deg; posto finale: "Complessivamente &egrave; stata una grande giornata, finalmente siamo riusciti a lottare alla pari con le Mercedes, almeno nella prima parte di gara, anche se ho capito subito che non potevamo vincere. La gestione delle gomme &egrave; stata piuttosto complessa, cos&igrave; come quando mi sono ritrovato nel traffico dopo il primo cambio gomme".  L'articolo completo lo potete leggere su Autosprint in edicola da marted&igrave; 24 giugno. Inoltre, un ampio resoconto del GP Austria, con foto, commenti e interviste.

La rinascita del team inglese su Autosprint in edicola da marted&igrave; 24 giugno. Inoltre, un ampio resoconto del GP Austria, con foto, commenti e interviste

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