        Giornata senza scossoni, quella conclusa alla Dakar. La nona tappa, un anello intorno a Wadi Ad Dawasir, si decide con distacchi minimi all'arrivo della prova speciale da 287 km. Dopo il "menu fisso" dei giorni scorsi, a proporre dune e sabbia sul percorso, breve intermezzo tra le tracce sulle montagne. &Egrave; una giornata dominata da Toyota, che piazza tre Hilux T1 ai primi tre posti e, con Al&nbsp; Attiyah-Baumel, mette ancora 1 minuto nella generale sugli inseguitori Loeb-Lurquin. De Villiers "scagionato" dal secondo incidente Vincono De Villier-Murphy a Wadi Ad Dawasir, momento da segnare in una Dakar 2022 iniziata con il recupero in extremis dal Covid-19 che ha colpito il pilota sudafricano prima di partire alla volta di Jeddah. In gara, poi, qualche episodio controverso, come l'incidente con la moto di Ali Oukerbouch, distrutta in un passaggio dietro una duna. Episodio, il secondo dopo un primo costato 5 minuti di penalit&agrave;, sul quale il ricorso Toyota &egrave; stato accolto, la penalit&agrave; di 5 ore cancellata e riconosciuto il malfunzionamento dell'alert che avrebbe dovuto emettere il sistema Sentinell con largo anticipo per avvisare navigatore e pilota della presenza della moto in terra. Sul filo dei secondi Tappa che parte con Lategan e Cummings a dettare il ritmo, inseguiti prima da Al Attiyah, poi brevemente da Peterhansel, per poi trovare sula strada le prestazioni di De Villiers, in testa dal terzo punto di controllo al km 118 della speciale odierna, con 10" su Loeb. &Egrave; nella seconda met&agrave; della speciale che si sono aperti i distacchi, come quello tra De Villiers e Loeb e tra l'alsaziano e Al Attiyah. Chiude al quinto posto l'equipaggio sul buggy iscritto da BRX, alle spalle di un'Audi che corre bene ancora una volta con Ekstrom-Bergkvist.&nbsp;Loeb incappato in una multa per aver perso ieri la ruota di scorta e non averla recuperata. Sainz e Cruz arrivano un po' pi&ugrave; attardati, a 2'48" in sesta posizione, poi Peterhansel-Boulanger, ottavi a 3'45".&nbsp; Generale quasi invariata Nella classifica generale non cambia granch&eacute;, se non per il rientro nella top-5 di De Villiers-Murphy, dopo la cancellazione della penalit&agrave;. La Toyota del sudafricano &egrave; quinta a un'ora e 45 minuti, davanti ha Terranova-Olivares e, pi&ugrave; distanziato, a 47 minuti, il Toyota Hilux di Al Rajhi-Orr. Oggi giunti con 6'35" dal vincitore. Domani il chilometraggio torner&agrave; a essere importante, 375 km di prova speciale da Wadi Ad Dawasir a Bisha, caratterizzati da un percorso molto veloce.&nbsp; Classifica prova speciale  De Villiers-Murphy (Toyota) - 2h23'08" Lategan-Cummings (Toyota) +9" Al Attiyah-Baumel (Toyota) +1'04" Ekstrom-Bergkvist (Audi) +2'07" Loeb-Lurquin (BRX) +2'11"  Classifica generale PS9/12  Al Attiyah-Baumel (Toyota) 30h10'04" Loeb-Lurquin (BRX) +39'05" Al Rajhi-Orr (Toyota) +58'44" Terranova-Oliveras (BRX) +1h36' De Villiers-Murphy (Toyota) +1h45'        

<p>Distacchi minimi su una prova speciale corta, intorno a Wadi Ad Dawasir, che premia il pilota Toyota. Cancellata la penalit&agrave; di 5 ore per l'incidente con il motociclista: il Sentinell non ha funzionato correttamente</p>

Dakar 2022: De Villiers vincitore di giornata, è tripletta Toyota

        Chilometri ricchi di insidie e difficolt&agrave;, i 456 della quinta prova speciale della Dakar 2021. Da Ryiadh ad Al Qaisumah, con 205 km di trasferimento al termine del tratto cronometrato, accade di tutto. Che vincano, ad esempio, De Villiers-Haro su Toyota Hilux, in controllo della prova speciale gi&agrave; dopo 43 chilometri. Che si ritiri l&rsquo;equipaggio Lategan-Cummings, &ldquo;scorta&rdquo; veloce di Al Attiyah-Baumel: si verifica al chilometro 20 l&rsquo;incidente che costa al pilota sudafricano la frattura della clavicola e il trasporto in ospedale, in un capottamento nell'attraversamento di un passaggio tra le pietre.   4th in the GC this morning, @henk_lategan suffered a spectacular accident at the beginning of the special. He has fractured his collarbone and has been airlifted to Riyadh. His co-driver @BrettCummings83 was unharmed. #Dakar2021 pic.twitter.com/F1o9BSlaIK &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 7, 2021 Speciale completa, passaggi su sabbia su un prevalere di sterrati, immancabili dune e pietraie, con la navigazione ancora a trarre in inganno.  La navigazione tradisce Loeb e Sainz Pagano pesantemente dazio Carlos Sainz e Sebastien Loeb, accomunati dall&rsquo;aver ceduto quasi mezz&rsquo;ora al primo waypoint, per poi correre in recupero lo spagnolo su MINI; va peggio a Loeb-Elena, quasi con un&rsquo;ora di ritardo al secondo punto di controllo, dopo il quale reggono il ritmo del leader De Villiers.  ?? Traffic jam ahead. #Dakar2021 pic.twitter.com/xgLMvF0izR &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 7, 2021 Una giornata iniziata con la penalizzazione di 5 minuti decisa ieri dai commissari, contro la quale Loeb &egrave; stato parecchio critico, poich&eacute; non &egrave; stato considerato il malfunzionamento dell&rsquo;alert del GPS, ad avvisare i piloti dei punti di attraversamento da affrontare a velocit&agrave; ridotta. Inflessibili i giudici. Peterhansel attacca, Al Attiyah risponde Out Lategan dicevamo, ancora fermi in prova con problemi tecnici Serradori e Lurquin. Il duello Al Attiyah-Peterhansel vive sullo sfondo della cronaca dei migliori tempi in prova speciale. Il qatariota fa da apripista, Peterhansel-Boulanger passano al comando gi&agrave; al primo waypoint, per poi cedere 5 minuti a De Villiers al km 43. E&rsquo; nella seconda parte della prova che il buggy MINI di Peterhansel attacca e apre un distacco prima di 2 minuti su Al Attiyah al chilometro 197, poi di quasi 4 minuti al km 292. Il testa a testa vede recuperare Al Attiyah un minuto all&rsquo;ultimo punto di controllo, al km 330, che sul traguardo di Al Qaisumah si riducono ulteriormente a 2'13". Nella generale, la leadership di Peterhansel-Boulanger passa a 6'11" sull'equipaggio Toyota.   Narrow road ?Jakub Przygonski, @CSainz_oficial and @SebastienLoeb are following closely Sheikh Khalid Al Qassimi. #Dakar2021 pic.twitter.com/DHDrt7Hnll &mdash; DAKAR RALLY (@dakar) January 7, 2021 A far festa &egrave; De Villiers davanti alle sorprese Baragwanath-Perry, secondi di giornata sul buggy Century, con un distacco diminuito progressivamente tra il km 250 e il 456 del traguardo: sono mancati appena 58" per ripetere la vittoria nel prologo; poi si rivedono nelle zone alte Prokop-Chytka su Ford, quarti dietro Peterhansel. Sainz chiude in recupero dai 28 minuti persi al WP1, ma paga altri 13 minuti a Peterhansel. Classifica Prova Speciale 5 (provvisoria)  Classifica generale (provvisoria)           

<p>Speciale ricca di episodi da Riyadh ad Al Qaisumah, tra le pi&ugrave; insidiose della Dakar 2021. De Villiers-Haro vincono la prova, Al Attiyah controlla l'attacco di Peterhansel. Sainz e Loeb in crisi con la navigazione</p>

Dakar 2021, tappa 5: De Villiers il più veloce, Peterhansel all'attacco

L&rsquo;imperativo per Nasser Al-Attiyah, in questa 13&ordf; e ultima tappa di rientro della Dakar a Buenos Aires (dove era partita lo scorso 4 gennaio), era quello di non commettere errori, pi&ugrave; che di mantenere quel ritmo che l&rsquo;ha posto al vertice fin dall&rsquo;inizio (salva la penalizzazione di 2 minuti rimediata proprio alla fine della prima tappa). Cos&igrave; stavolta si &egrave; tranquillizzato, arrivando comunque 6&deg; a 14 minuti dal vincitore Robby Gordon. Posizione che l&rsquo;ha messo alle spalle di Giniel De Villiers, 5&deg;, ma con uno scarto tale da non rappresentare certo una preoccupazione: 5 secondi, che paragonati al vantaggio di 35 minuti in classifica assoluta sono davvero nulla. Cos&igrave; Nasser Al-Attiyah e il suo navigatore Matthieu Baumel assicurano una nuova vittoria alla Mini in questo tradizionale raid di inizio anno.  Come detto la vittoria di tappa &egrave; andata finalmente a Gordon, protagonista stimato ma non fortunato n&eacute; costante anche di questa edizione. Che ha preceduto Leeroy Poulter, Emiliano Spataro e Orlando Terranova di tempi variabili sui 20-30 secondi: distacchi limitati che si spiegano anche con il fatto che la tappa da Rosario a Baires contasse solo 174 km di stage sui 393 complessivi.  Fra i protagonisti sicuramente veloci ma tagliati fuori dalla vittoria assoluta per errori, avarie e/o sfortune, quest'anno abbiamo trovato innanzitutto Nani Roma, tradito dal mezzo gi&agrave; dopo pochi km dalla partenza iniziale; poi Orlando Terranova, anche lui vittima di inconvenienti qualche giorno dopo; ma soprattutto Carlos Sainz cappottato pi&ugrave; volte con la sua Peugeot finita semidistrutta. Da segnalare pure l&rsquo;altro cappottamento di Yazeed Alrajhi, che stava ben incalzando il duo di testa prima di doversi ritirare anche lui.  Cos&igrave;, con Krzysztof Holowczyc giunto terzo assoluto a 1 ora e mezza di scarto, si sono messi in luce anche Erik Van Loon e Vladimir Vasilyev, a seguire sempre con le Mini, e quindi Christian Lavieille e Bernhard Ten Brinke con le Toyota. In una gara sempre difficile e &ldquo;tirata&rdquo; che ha visto 67 concorrenti arrivare al traguardo finale sui 138 alla partenza. Perch&eacute; la fama della Dakar non &egrave; cos&igrave; salottiera come qualcuno vorrebbe far credere.  Maurizio Voltini La classifica dell'ultima tappa:  La classifica finale:  Il percorso della tredicesima tappa 

A Gordon la vittoria dell&rsquo;ultima tappa mentre il qataro controlla De Villiers secondo assoluto

Dakar: Al-Attiyah si aggiudica l&rsquo;edizione 2015

Distacchi minimi nell&rsquo;11&ordf; e terzultima tappa della Dakar edizione 2015, quella che ha portato da Salta a Termas de Rio Hondo, con bivacco proprio nell&rsquo;autodromo dove si disputa il WTCC. Del resto lo stage &egrave; stato lungo appena 194 km, sui 520 totali della trasferta. Cos&igrave; la vittoria nuovamente del capofila Nasser Al-Attiyah e della Mini consente di aumentare solo relativamente il vantaggio sul secondo in classifica generale, vale a dire Giniel De Villiers oggi giunto 3&deg; con soli 39 secondi di ritardo, contro i 27 di Orlando Terranova arrivato 2&deg;.  A un solo secondo in pi&ugrave; di De Villiers (quindi 40&rdquo;) &egrave; giunto 4&deg; l&rsquo;outsider della giornata, il lituano Benediktas Vanagas anche lui su Toyota: per lui un risultato di spicco alla sua terza partecipazione a questo raid. Seguono quindi Vladimir Vasilyev e Bernhard Ten Brinke, mentre la sequenza di Mini e Toyota &egrave; interrotta al settimo posto da Stephane Peterhansel con la Peugeot e all&rsquo;ottavo da Carlos Sousa con la Mitsubishi.  Se dunque i primi due posti assoluti restano stabili, invece Yazeed Alrajhi ha avuto seri problemi tecnici gi&agrave; prima della partenza della &ldquo;speciale&rdquo; e pare sia costretto all&rsquo;abbandono. Cos&igrave; al terzo posto in classifica &egrave; salito il polacco Krzysztof Holowczyc, staccato dal vertice di quasi un&rsquo;ora e mezza contro i meno di 30 minuti di De Villiers rispetto ad Al-Attiyah.  La dodicesima e penultima tappa &egrave; quella che porter&agrave; da Termas de Rio Hondo a Rosario, e con i suoi 298 km di stage sui 726 complessivi offrir&agrave; praticamente l&rsquo;ultima vera occasione di ribaltare la situazione per chi fosse ancora in gioco, visto che la prova finale sar&agrave; ancora pi&ugrave; corta. Si correr&agrave; in mezzo alla vegetazione della Pampa argentina e dunque sar&agrave; sempre importante non perdere la concentrazione.  Maurizio Voltini La classifica dell'undicesima tappa:  La classifica generale:  Il percorso dell'undicesima tappa 

Nell&rsquo;11&ordf; tappa Salta-Rio Hondo precede Terranova e De Villiers aumentando di poco il vantaggio

Dakar: ancora Al-Attiyah, fermo Alrajhi

Quella del ritorno da Uyuni a Iquique (e dalla Bolivia al Cile) &egrave; stata un&rsquo;ottava tappa della Dakar condizionata dal maltempo che ha consigliato di accorciare la prova speciale, mantenendo tuttavia la partenza a gruppi lungo le distese saline della zona. A questo cambiamento si &egrave; sommato inoltre un tratto di neutralizzazione dello stage di 274 km fin quasi alla fine.  Condizioni che non hanno disturbato minimamente Yazeed Alrajhi che proprio nel tratto finale mette le mani sulla sua prima vittoria di tappa alla Dakar, regalando inoltre alla Toyota un successo che interrompe la catena di vittorie Mini di questa edizione. Alrajihi ha vinto un duello testa a testa con Giniel De Villiers e Orlando Terranova sempre davanti, ma mentre l&rsquo;argentino &egrave; riuscito a concludere secondo a poco pi&ugrave; di un minuto, alla fine il sudafricano &egrave; stato recuperato e superato dal rivale diretto per la gara, cio&egrave; Nasser Al-Attiyah, 3&deg; per soli 13 secondi rispetto a De Villiers classificato 4&deg;.  Va da s&eacute; che in conseguenza di questo risultato resta al comando Al-Attiyah, sempre seguito da De Villiers a circa 8 minuti e mezzo di distacco, con Alrajhi comunque non ancora fuori dai giochi visto che si trova terzo assoluto a ulteriori 10 minuti. Insomma, la lotta per il successo finale &egrave; ancora aperta e tutt&rsquo;altro che scontata, per quanto i principali protagonisti attuali stiano dimostrando una bella consistenza.  Dopo questa tappa &ldquo;marathon&rdquo; che ha rappresentato un bello sforzo per gli organizzatori, impegnati su tre percorsi differenti fra moto/quad, auto e camion, &egrave; una giornata di riposo quella che luned&igrave; attende gli automobilisti. Che riprenderanno a correre marted&igrave; in una nona tappa che li porter&agrave; da Iquique a Calama, su un tragitto di 539 km quasi tutti di &ldquo;speciale&rdquo; (451 km) e piuttosto difficoltoso: dopo le dune iniziali i concorrenti troveranno infatti piste strette e dissestate in cui spesso sar&agrave; difficile il passaggio stesso.  Maurizio Voltini La classifica dell'ottava tappa:  La classifica generale:  Il percorso dell'ottava tappa 

Nell&rsquo;ottava tappa di ritorno a Iquique il saudita regala la vittoria alla Toyota spezzando la serie di successi Mini

Dakar 2015: prima vittoria di Alrajhi

Prima ci ha provato Stephane Peterhansel, velocissimo nel tratto iniziale ma poi bloccato per almeno 20 minuti da un problema tecnico alla sua Peugeot. Poi, dopo una sezione di speciale neutralizzata, stava svettando nuovamente Nasser Al-Attiyah, prima per&ograve; che Robby Gordon andasse all&rsquo;attacco: cos&igrave; prima dell&rsquo;ultima porzione sabbiosa della &ldquo;speciale&rdquo; di 255 km (su 647 km complessivi) lo statunitense era riuscito a precedere il leader di classifica della Dakar di 32 secondi.  Nella lotta si sono inseriti anche Giniel De Villiers e Nani Roma, ma alla fine a svettare &egrave; stato nuovamente Al-Attiyah che cos&igrave; vince per la terza volta in questa edizione. Nella sesta tappa che portava da Antofagasta a Iquique si &egrave; quindi classificato 2&deg; a soli 37 secondi De Villiers, seguito da Roma e Gordon anch&rsquo;essi abbastanza vicini (1&rsquo;24&rdquo; e 1&rsquo;45&rdquo; rispettivamente). Pi&ugrave; staccato, a quasi 6 minuti, &egrave; giunto 5&deg; Orlando Terranova a precedere i sempre validi Ten Brinkle e Alrajhi.  Al momento in cui scriviamo Peterhansel &egrave; invece classificato 20&deg; di tappa e 10&deg; nella classifica assoluta, dove ovviamente continuiamo a trovare al vertice Al-Attiyah tallonato a 11 minuti da De Villiers. Ormai di quasi 30 minuti invece il distacco del terzo, Alrajhi, e di oltre il doppio quelli di Ten Brinke e Van Loon. Insomma, Al-Attiyah sembra controllare la situazione, ma con ancora 7 tappe da correre i distacchi non sono certo rassicuranti, ancora.  Oltretutto ad attendere i concorrenti delle auto (quelli delle moto riposano) sar&agrave; una settima tappa decisamente impegnativa: si va da Iquique a Uyuni per 717 km (di cui 321 di stage) passando dunque in Bolivia, ma non &egrave; tutto qui. Si tratta infatti di una cosiddetta &ldquo;tappa marathon&rdquo; in cui per cominciare si partir&agrave; a gruppi - e gi&agrave; questo &egrave; problematico - e in cui a fine giornata i concorrenti non potranno ricevere assistenza dai propri team. Al massimo saranno i compagni di squadra pi&ugrave; &ldquo;sfortunati&rdquo; a sacrificarsi, smontando dalla propria vettura i componenti (pneumatici compresi) che dovessero servire a chi &egrave; messo meglio in classifica. Anche perch&eacute; poi la tappa di ritorno a Iquique, domenica, sar&agrave; di ben 805 km&hellip;  Maurizio Voltini La classifica della sesta tappa:   La classifica generale:  Il percorso della sesta tappa 

La sesta tappa da Antofagasta a Iquique vede il successo del leader di classifica per poco sull'inseguitore De Villiers

Dakar 2015: terza vittoria di Al-Attiyah

La quarta giornata della Dakar edizione 2015 registra purtroppo la prima vittima: si tratta del motociclista polacco Michal Hernik, che non era arrivato al traguardo della terza tappa nemmeno in mattinata. Le ricerche hanno portato al suo ritrovamento da parte di un elicottero ambulanza, ma il medico presente non ha potuto far altro che constatare il decesso del 39enne alla sua prima Dakar (ma non al suo primo raid). Non sono state chiarite le cause della morte, anche perch&eacute; pare non vi fossero segni di incidente.  Per quanto riguarda la tappa odierna e gli automobilisti, la trasferta da Chilecito a Copiapo li ha portati per 594 km fino in Cile, con i 315 km di prova speciale concentrati verso la fine. Il che ha portato molti ad affrontare col buio questa sezione, suddivisa fra un tratto iniziale pietroso e quello conclusivo sabbioso. Gi&agrave; verso l&rsquo;inizio si sono registrati gli stop di Orlando Terranova, Carlos Sainz e Robby Gordon, sempre tutti e tre per problemi meccanici, mentre si sono scatenati prima Yazeed Al-Rajhi e poi Bernhard Ten Brinke. Ma gli ultimi chilometri sulle dune hanno fatto la differenza a favore di Nasser Al-Attiyah, che &egrave; andato dunque a vincere.  Ottimo secondo posto per Nani Roma a meno di 3 minuti, mentre Giniel De Villiers, giungendo terzo per ulteriori 17 secondi, ha contenuto i danni in classifica generale rispetto al leader Al-Attiyah, restando staccato di poco pi&ugrave; di 8 minuti. Buona prestazione in questa giornata anche per Krzysztof Holowczyc (finch&eacute; non ha perso parecchio nel tratto finale) e soprattutto Stephane Peterhansel, alla fine 5&deg; di tappa appena dietro Al-Rajhi, che con questo quarto posto sale ottimamente terzo nell&rsquo;assoluta.  La quinta tappa di gioved&igrave; 5 gennaio porter&agrave; da Copiapo ad Antofagasta, con una prova speciale piuttosto impegnativa essendo lunga 458 km sui 697 del trasferimento completo. La parte iniziale di questo stage &egrave; caratterizzata da piste molto veloci, probabilmente favorevoli alle Peugeot. Ma ad attendere i concorrenti ci saranno anche le trappole dovute al fesh-fesh, vale a dire quelle zone di polvere sabbiosa fine che a vista pare terra ma in realt&agrave; ti fa affondare come nel fango. Insomma, qualcosa che pu&ograve; tradire facilmente.  Maurizio Voltini    

Il pilota del Qatar fa la differenza sulle dune nella quarta tappa da Chilecito a Copiapo, precedendo Roma e De Villiers

Dakar 2015: di nuovo Al-Attiyah

La terza tappa della Dakar 2015 era certamente meno impegnativa in s&eacute;, rispetto alla precedente, ma &egrave; risultata lo stesso determinante per parecchi concorrenti: parliamo soprattutto di quelli attardati ieri notte, che spesso sono arrivati a San Juan in mattinata riuscendo per poco a prendere il via della frazione successiva. Alcuni per&ograve; non ce l'hanno fatta: sono ben 34 gli equipaggi che non sono riusciti a presentarsi entro il termine massimo previsto per prendere la partenza.  Per quanto riguarda la gara vera e propria, inizialmente sembrava fosse il momento buono per Giniel De Villiers e la Toyota, ma al termine dei 284 km di prova speciale (sui 542 complessivi tra San Juan e Chilecito) anche per via di una foratura del sudafricano &egrave; stato Orlando Terranova a precedere tutti, conquistando la terza vittoria parziale della Mini. Questo con un divario comunque contenuto sotto i 2 minuti, mentre a poco meno di 3 minuti si &egrave; classificato ottimo terzo il saudita Yazeed Alrajhi con un'altra Toyota.  Buona prestazione anche per Carlos Sainz, giunto quarto a poco pi&ugrave; di 4 minuti, confermando il trend in recupero della Peugeot, mentre Nasser Al-Attiyah stavolta ha avuto uno svantaggio nel partire primo, perch&eacute; le moto seguivano un percorso differente e quindi non aveva tracce da seguire. Cos&igrave; si &egrave; dovuto "accontentare" del quinto posto per 12 secondi in pi&ugrave;, davanti a Roma e Peterhansel. Problemi invece per Ten Brinke, oggi attardato di una trentina di minuti dopo la bella prestazione di ieri. In conseguenza di tutto ci&ograve;, Al-Attiyah ha mantenuto il comando in classifica generale, ma il suo vantaggio si &egrave; ridotto a poco pi&ugrave; di 5 minuti sul secondo che appunto &egrave; De Villiers, mentre Terranova a 18 minuti precede Sainz salito quarto e distanziato di 1 minuto e mezzo dall'argentino.  La quarta tappa si snoder&agrave; fra Chilecito e Copiapo, per 909 km, dei quali per&ograve; solo 315 sono quelli cronometrati. In ogni caso attraversare il confine con il Cile e quindi le Ande non sar&agrave; una cosa da poco: si parte da un'altitudine di quasi 5000 metri per doppiare il passo di San Francisco lungo i sentieri minerari, per passare quindi al fondo sabbioso del deserto di Atacama e finire (gli ultimi 40 km) sulle dune giganti verso Copiapo. Anche stavolta sar&agrave; dura, per chi parte in coda, finire prima che sia notte...  Maurizio Voltini Classifica della terza tappa  Classifica generale   &nbsp;  

La terza tappa fra San Juan e Chilecito &egrave; risultata pi&ugrave; determinante del previsto da vari punti di vista

Dakar 2015: Terranova al contrattacco

Stesso atteggiamento, risultato differente: nella seconda tappa della 37&ordf; Dakar, quella da Villa Carlos Paz a San Juan, i due portacolori del team Mini Nasser Al-Attiyah e Orlando Terranova hanno continuato a "tirare" come indemoniati. Ma mentre il pilota del Qatar ha concluso da vincitore recuperando alla grande la penalizzazione di ieri (2 minuti) che gli aveva tolto il primo posto al traguardo e in classifica, quello argentino &egrave; stato vittima di un fuoripista negli ultimi chilometri (sui 518 di "speciale") che gli ha fatto perdere parecchio tempo, almeno una ventina di minuti. Di conseguenza, Al-Attiyah &egrave; tornato al comando anche in classifica generale, mentre Terranova &egrave; scivolato al 10&deg; posto.  Ottimo secondo posto, sia nella tappa che in classifica generale, per il sudafricano Giniel De Villiers e la sua Toyota distanziati di 8 minuti e mezzo, come pure il 3&deg; della giornata lo diventa anche nel totale per l'olandese Bernhard Ten Brinke sempre su Toyota, staccato di poco pi&ugrave; di 10 minuti nella tappa di oggi. Che si &egrave; dimostrata piuttosto dura, come era peraltro nelle attese, tanto che per i motociclisti &egrave; stata accorciata. Sono stati 518/625 km nella Pampa argentina in cui Nani Roma &egrave; stato nuovamente attardato da qualche problema, seppur in misura decisamente minore di ieri, e dove pure Robby Gordon ha perso una quarantina di minuti per risolvere (vedremo quanto definitivamente) un'avaria.  Alla fine, in questa tappa abbiamo le prime 7 posizioni appannaggio di Mini e Toyota, con la Peugeot portata all'ottavo posto ancora da Carlos Sainz che, nonostante sia stato coinvolto in un incidente con un motociclista, in "generale" si trova 7&deg; staccato dal vertice di 20 minuti e mezzo: un divario ancora recuperabile se e quando i piloti del team francese avranno individuato meglio i limiti e la messa a punto dei "buggy" a due ruote motrici. Intanto per&ograve; Stephane Peterhansel ha perso qualcosa come un'ora per essere rimasto (pare) col cambio bloccato in seconda marcia, e al momento &egrave; classificato 26&deg; di giornata.  La tappa di marted&igrave; 6 gennaio va da San Juan a Chilecito e sar&agrave; decisamente meno lunga, con 284 km di prova speciale sui 542 complessivi. Una tratta caratterizzata da spettacoli mozzafiato, se solo i concorrenti avessero la possibilit&agrave; di distrarsi: invece dovranno fare attenzione al fondo in terra rossa e ai canyon, dove anche sulla pista si trovano tante grosse pietre da evitare. Qui anche la minima distrazione potrebbe avere conseguenze notevoli.  Maurizio Voltini Classifica della seconda tappa  Classifica generale   

Dopo la penalizzazione di ieri e l'uscita di pista di Terranova, nella seconda tappa da Villa Carlos Paz a San Juan

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