        Roma ha aperto la strada agli outsider e costretto alla rimonta i candidati &ldquo;forti&rdquo; al campionato Piloti e Costruttori. Di Grassi, D&rsquo;Ambrosio, Da Costa, per dire di alcuni finiti dal settimo posto in gi&ugrave;, dopo una qualifica da dimenticare, un Gruppo 1 nel quale si ritroveranno sabato, ePrix di Parigi, ottava gara stagionale. Un campionato finora imprevedibile, caratterizzato da gare divertenti e accese. Sette vincitori in altrettanti ePrix raccontano della difficolt&agrave; nel lanciarsi in pronostici. Da uno dei tracciati pi&ugrave; lunghi (e interessanti) della stagione, Roma, si correr&agrave; a Parigi, sugli appena 1.920 metri in 14 curve intorno a Les Invalides. AUDI INSEGUE UN SABATO PERFETTO I giochi per il campionato sono destinati a scriversi solo nel finale di New York, salvo clamorose variazioni al copione osservato finora.&nbsp;Manca il dominatore, il padrone della Stagione 5 di Formula E. Audi &egrave; in partita, Di Grassi quinto nel mondiale Piloti ad appena 7 punti da D&rsquo;Ambrosio, Abt &egrave; decimo a 21 lunghezze, tutt&rsquo;altro che irrecuperabile il gap. Nel Costruttori, 14 punti tra i leader di DS Techeetah e Audi Sport, quarta. &ldquo;Siamo l&igrave; nella contesa, ma ti serve una giornata perfetta per vincere in Formula E. Siamo tutti concentrati affinch&eacute; accada a Parigi&rdquo;, commenta Allan McNish, che prosegue: &ldquo;In questa stagione abbiamo visto come la nostra macchina e il team abbiano le prestazioni per essere nelle posizioni pi&ugrave; avanzate del gruppo, ottenendo il punto numero 1.000 in Formula E nell&rsquo;ultima gara di Roma.  Tuttavia, con l&rsquo;altissimo livello e la competizione in gara, la Formula E non perdona anche il pi&ugrave; piccolo degli errori&rdquo;. LO SCOGLIO DELLA QUALIFICA Imprevedibilit&agrave; che &egrave; tratto distintivo degli ePrix e delle qualifiche, merito del sistema a gruppi che screma i candidati alla Superpole, &ldquo;penalizzando&rdquo; i primi del mondiale Piloti e portandoli a inaugurare la sessione. &ldquo;Il campionato sta diventando sempre pi&ugrave; difficile, chiunque pu&ograve; essere in pole e vincere la gara. Parigi non far&agrave; eccezione. Dobbiamo lavorare tanto per restare in gioco. Come sempre, la qualifica avr&agrave; un ruolo cruciale, sar&ograve; nel primo gruppo ancora una volta e, non c&rsquo;&egrave; dubbio, non &egrave; un vantaggio", commenta Di Grassi. "Per&ograve; anche da l&igrave; sia possibile accedere alla Superpole ed dev&rsquo;essere il nostro obiettivo principale, per avere una posizione di partenza ottimale in gara&rdquo;. Da Parigi, Daniel Abt, cerca il ritorno in zona punti, lui che prima di Roma aveva sempre raggiunto la top ten in gara. &ldquo;Sappiamo d&rsquo;avere quel che serve per far meglio a Parigi. &Egrave; tutto ancora aperto in campionato e la corsa &egrave; molto ravvicinata. Per me, Parigi &egrave; una gara tra i momenti chiave della stagione, un posto favoloso nel cuore della citt&agrave;, quel che rende la Formula E cos&igrave; speciale&rdquo;.        

Classifiche cortissime in Formula E. Gare imprevedibili e Parigi candidata a non fare eccezione. Le chance di vittoria passano da un piazzamento avanzato in griglia, qualifiche e fase a Gruppi che diventa cruciale

ePrix Parigi, Di Grassi:  Superpole fondamentale

        Il finale di Sanya lo ha privato di un arrivo a punti certo, con il quale avrebbe ridotto le distanze dal nuovo leader di campionato, Da Costa. Lucas Di Grassi ha concluso l&rsquo;ePrix cinese con un ritiro, centrato da Robin Frijns, a sua volta in battaglia con Sebastien Buemi. Da Roma per ripartire, puntare alla vittoria e muovere un campionato finora vissuto su equilibri assoluti, riassunti nelle due classifiche iridate. MONDIALE ALL'INSEGNA DELL'IMPREVEDIBILIT&Agrave; Il Costruttori vede Audi a 1 punto appena dal duo Envision Virgin-Mahindra, il campionato Piloti dice di un Di Grassi a 52 punti, quinto, contro i 62 di Da Costa. Poco pi&ugrave; distante, ma da ritenere ancora assolutamente in partita, Daniel Abt, settimo a 44 punti. &ldquo;La gara di Roma segna l&rsquo;inizio della fase calda del campionato, perch&eacute; le prossime quattro gare si correranno a due settimane di distanza l&rsquo;una dall&rsquo;altra e potrebbero essere decisive per l&rsquo;esito della corsa al titolo. L&rsquo;anno scorso Roma fu un evento incredibile, quando Daniel e Lucas conclusero tra i primi quattro. Il circuito ha caratteristiche uniche ed &egrave; una vera sfida: la prima parte veloce, con un piccolo scollinamento e una parte conclusiva estremamente stretta e difficile&rdquo;, analizza Allan McNish. "GARA DI CASA" PER DI GRASSI&nbsp; L&rsquo;ePrix di Roma, con la tracciatura dell&rsquo;EUR, offrir&agrave; certo pi&ugrave; occasioni di sorpasso che non l&rsquo;ultimo ePrix di Sanya. &Egrave; mancata, finora, l&rsquo;impronta di un dominatore della stagione, l&rsquo;alternanza di vincitori nelle prime sei gare descrive al meglio la Stagione 5. Dopo la battuta d&rsquo;arresto in Cina, per Di Grassi l&rsquo;obiettivo &egrave; anzitutto ritornare a collezionare punti, in quella che considera una gara di casa: &ldquo;Ho tanto sangue italiano in me, un test ha rivelato che l&rsquo;82% del mio DNA &egrave; dall&rsquo;Italia. Per questo, Roma &egrave; come un appuntamento di casa. La pista &egrave; tra le pi&ugrave; difficili in assoluto, con cambi di pendenza e anche un salto (lo scollinamento di curva 4; ndr) La stagione entra in una fase avvincente, siamo tutti vicini in classifica perci&ograve; &egrave; ancor pi&ugrave; importante ottenere stabilmente punti da adesso in avanti, per restare in partita&rdquo;. ABT MR COSTANZA CERCA IL PODIO Chi, unico tra i piloti in griglia, i punti li ha sempre portati a casa nei primi 6 ePrix, &egrave; Daniel Abt. Vorrebbe un assolo, perlomeno un ritorno sul podio, che manca dal Cile: &ldquo;Mi piacerebbe proseguire la striscia e, se possibile, agguantare di nuovo un trofeo. Il campionato sta guadagnando slancio e inizia a essere davvero emozionante. Siamo in una buona posizione e vogliamo partire da qui per migliorare&rdquo;.       

Dopo il ritiro di Sanya, tamponato da Frijns, Lucas Di Grassi sottolinea l'importanza di realizzare stabilmente punti nella fase europea del campionato, ancora assolutamente aperto e con classifiche cortissime

ePrix Roma: Di Grassi l'italiano cerca i punti, Abt un podio

Da Hong Kong a Sanya, secondo appuntamento cinese per un mondiale di Formula E pi&ugrave; che mai equilibrato nella classifica Piloti. Il giro di boa si avvicina e, tra colpi di scena e alternanza nelle prestazioni nei primi 5 ePrix stagionali, al sabato della new entry in calendario si va con 5 piloti racchiusi in 7 punti.  Bird in testa, Da Costa quinto. In mezzo, D&rsquo;Ambrosio, Di Grassi e Mortara, con il pilota Audi Sport e quello Venturi ad appena 2 lunghezze dal leader di campionato.  Pista inedita, tracciata sulle vie della localit&agrave; turistica, in terra cinese continentale, come gi&agrave; in passato fu Pechino. Undici curve e 2.236 metri sui quali Audi cerca il sorpasso nel mondiale Piloti e il passaggio del testimone in quello Costruttori, dove &egrave; il team cliente Virgin Racing ad aver massimizzato il rendimento nelle prime gare.  &ldquo;Daniel e io siamo adesso in lotta per ottenere trofei e vittorie, questo &egrave; il risultato del duro lavoro di tutto il team ed &egrave; ci&ograve; che caratterizza la nostra squadra: mostriamo la vera forza in condizioni difficili e sotto pressione&rdquo;, racconta Di Grassi. La vittoria in Messico, il podio a Hong Kong, un bottino che avrebbe potuto offrire tanto in pi&ugrave;, senza le vicende regolamentari vissute nella qualifica in Marocco.  &ldquo;Siamo saliti sul podio tre volte di seguito e daremo tutto per continuare la striscia positiva a Sanya. Quest&rsquo;anno il campionato &egrave; una lotta pi&ugrave; serrata che mai&rdquo;, aggiunge Di Grassi.  Battaglia a pi&ugrave; voci, dove lo scorso anno fu una rincorsa a Techeetah. Oggi, Audi Sport in condizioni decisamente migliori, in una contesa che ancora registra 5 piloti con il potenziale giusto per ambire al titolo e quattro diversi powertrain.  &ldquo;E&rsquo; positivo ovviamente essere in lizza in entrambi i campionati. La posizione che conta davvero, per&ograve;, &egrave; solo quella dopo l&rsquo;ultima gara, pertanto siamo concentrati esclusivamente sulla prossima.  Sanya &egrave; un circuito nuovo per tutti, una preparazione adeguata &egrave; ancor pi&ugrave; importante&rdquo;, commenta Allan McNish.  Pista caratterizzata da due allunghi spezzati da un tornante, tre in totale, un settore conclusivo un po&rsquo; pi&ugrave; guidato. Presa di contatto gi&agrave; avvenuta al simulatore per i team, con i riscontri della realt&agrave;, la tipologia d&rsquo;asfalto, da scoprire in prova libera.  Sabato, il programma dell&rsquo;ePrix vedr&agrave; la qualifica corrersi alle 4:20 ora italiana, con la gara che scatter&agrave; alle 8:05. Diretta televisiva su Italia 1 ed Eurosport.&nbsp; 

Di Grassi &egrave; in piena lotta per il mondiale, nel Costruttori 11 punti separano il team ufficiale da Virgin Racing. Sanya pista inedita, sulla quale confermare la striscia positiva di arrivi sul podio

Formula E Sanya, Audi a caccia del podio

        Gara diversa delle tre uscite precedenti, l&rsquo;ePrix di Citt&agrave; del Messico. Accade tutto nell&rsquo;ultimo giro: la vittoria di Di grassi, il podio di Mortara, l&rsquo;arretramento di Wehrlein. Colpi di scena dettati dalla gestione dell&rsquo;energia nel corso dei 45 minuti di corsa, pi&ugrave; un giro. Quel giro ha affossato le speranze di tanti, di Wehrlein e delle due Nissan, anzitutto. Vince Di Grassi, primo successo per Audi Sport con la monoposto Gen2 e il pilota brasiliano racconta la tattica che lo ha portato a mettere pressione sulla Mahindra di Wehrlein nel finale: &ldquo;&Egrave; stata probabilmente la miglior gara che io abbia corso nella carriera in Formula E. Inizialmente si &egrave; trattato di restare calmo e preservare energia, alla fine, di centrare le giuste manovre di sorpasso, perch&eacute; &egrave; estremamente difficile passare in una pista come Citt&agrave; del Messico&rdquo;. Tanti scambi di posizione nelle retrovie, alcuni agevolati dall&rsquo;Attack Mode, come Mortara su Massa. Attivazione dell&rsquo;Attack Mode che ha fatto perdere una posizione a Oliver Rowland, a commettere una sbavatura e finire largo, dopo essere passato nel segmento che valida l&rsquo;attivazione della modalit&agrave; da 304 cavalli per 4 minuti.  WHAT JUST HAPPENED!? @LucasdiGrassi wins the 2019 CBMM Niobium #MexicoCityEPrix #ABBFormulaE pic.twitter.com/oGgXHlb3pS &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) February 16, 2019  &ldquo;Ho superato Oliver Rowland quando ha attivato il suo Attack Mode, poi Pascal ha difeso la posizione in modo molto aggressivo ma sono riuscito comunque a passarlo in un ultimo giro folle. L&rsquo;adrenalina era al massimo e stentavo a credere che avesse funzionato. Grazie a tutta Audi Sport, che ha lavorato cos&igrave; duramente per realizzare un gran macchina&rdquo;, conclude Di Grassi, che recupera punti e posizioni nel mondiale Piloti. Punti che avvicinano anche Felix Da Costa al (confermato) leader di campionato, Jerome D&rsquo;Ambrosio. Ora il portoghese ha 7 punti di ritardo e, di fatto, centra l&rsquo;obiettivo di una gara di nuovo nelle posizioni alte della classifica, dopo il ritiro di Marrakesh e i problemi sofferti a Santiago del Cile. &ldquo;Prima del week end dicevo che avremmo avuto bisogno di dare tutto per raccogliere pi&ugrave; punti possibili. Essere riusciti a centrare il secondo posto senza dubbio &egrave; una grande motivazione per tutta la squadra&rdquo;, commenta. Il leit-motiv dell&rsquo;ePrix in Messico &egrave; stata la gestione del passo, che ha ingessato la corsa nelle prime posizioni. &ldquo;La mia gara &egrave; stata piuttosto tranquilla, ho avuto un breve momento di tensione in curva 3, con Buemi, quando io ero in Attack Mode e pensavo di aver completato l&rsquo;attacco. Era troppo rischioso e, in realt&agrave;, ho finito per toccare la macchina, da l&igrave; il volante non era del tutto dritto, per l&rsquo;80% della gara: avrebbe potuto concludersi in modo decisamente peggiore, perci&ograve; siamo stati fortunati. Ci sono voluti 3 o 4 giri per farci l&rsquo;abitudine e, sinceramente, quando ho scavato un po&rsquo; di margine sui piloti alle mie spalle, sono rimasto l&igrave;, ho gestito l&rsquo;energia e raccolto i frutti alla fine. Ho preso un po&rsquo; di distanza da Lucas nel finale perch&eacute; sapevo sarebbe stata una chiusura folle&rdquo;: tolte le due Nissan per l&rsquo;esaurimento dell&rsquo;energia all&rsquo;ultimo giro e tolto Wehrlein per la penalizzazione (5&rdquo; applicati al tempo finale a seguito del taglio di chicane nella manovra per difendersi da Di Grassi), BMW trova tre posizioni in un giro. Valgono il podio per Edoardo Mortara, su una Venturi in gran spolvero nelle qualifiche con Felipe Massa e con Mortara sui 45 minuti di gara: &ldquo;Se vuoi accumulare risultati, devi correre una gara perfetta e ho provato a correrne una intelligente, soprattutto considerando le pazze lotte che hanno ingaggiato tutti gli altri.  Tutti provavano il sorpasso in spazi che non c&rsquo;erano, io mi sono assicurato di non toccare altre ruote e sono rimasto paziente, consumando meno degli altri. Alla fine avevo tanta energia residua, talmente tanta che avrei potuto accendere un barbecue. Non appena ho agganciato il gruppo di testa ero sesto e, per noi, si tratta gi&agrave; un gran risultato, perci&ograve; me ne sono stato l&igrave;, paziente; non stava accadendo nulla, poi all&rsquo;improvviso, all&rsquo;ultimo giro &egrave; diventato Natale: due macchine ferme, una con un drive-through ed ecco il podio&rdquo;.       

L'epilogo dell'ePrix premia Di Grassi, Da Costa e Mortara. Il podio, a piloti che hanno gestito meglio l'energia disponibile in un ePrix che si &egrave; acceso solo nell'ultimo giro

ePrix Messico, Di Grassi: "La mia miglior gara in Formula E"

        Si decide tutto in 15 metri, gli ultimi prima della bandiera a scacchi, a Citt&agrave; del Messico. Pascal Wehrlein domina l&rsquo;ePrix per 45 minuti e 2.070 metri. Gli ultimi 15 costano la vittoria, resta a secco di energia e Lucas Di Grassi, incollato al pilota tedesco di Mahindra, ne approfitta per prendersi, in volata, il primo successo stagionale.&nbsp; Negli ultimi 70 secondi di gara Di Grassi ha provato l&rsquo;attacco in tre occasioni, l&rsquo;ultima ha portato Wehrlein a tagliare la chicane e, per questo, essere penalizzato dalla direzione gara. Sfuma il secondo posto e, con 5&rdquo; di penalit&agrave; applicata al tempo finale, arretra in sesta.  WHAT JUST HAPPENED!? @LucasdiGrassi wins the 2019 CBMM Niobium #MexicoCityEPrix #ABBFormulaE pic.twitter.com/oGgXHlb3pS &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) February 16, 2019  Dalla pole ha controllato la corsa senza grandi difficolt&agrave;, in un ePrix diverso dalle ultime esibizioni della Formula E, vista l'assenza di particolari emozioni nelle posizioni di testa.  We go green in Mexico City for the 2019 CBMM Niobium #MexicoCityEPrix!  pic.twitter.com/J2ECSNZdS6 &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) February 16, 2019  La principale la regalano Piquet e Vergne, dopo 3 giri e 5 minuti di gara. Il pilota Jaguar tenta l&rsquo;attacco su Vergne, in bagarre per l&rsquo;ottava posizione. Vergne chiude la traiettoria e rallenta, Piquet vola sulla posteriore destra di Techeetah e va a muro.  Huge crash for @NelsonPiquet involving @JeanEricVergne and @AlexanderSims. All fine but the red flag has been deployed #MexicoCityEPrix pic.twitter.com/nqDIFobITi &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) February 16, 2019  Ventisei minuti di interruzione, bandiera rossa per sistemare le barriere, poi la ripartenza, 40 minuti utili per giocarsi la corsa, nel reintegro del tempo di neutralizzazione decisa dalla direzione gara. E, sommati agli oltre 5 di corsa iniziali, diverranno un problema nella gestione energetia. Si riparte dietro safety car, mentre il primo via, dalla griglia, aveva visto Rowland aggressivo su Di Grassi e balzare in seconda posizione. Le due Nissan e.dams, specialmente il pilota inglese, corrono bene per il podio, ma soffrono prima degli altri il calo di carica delle batterie. Da una terza posizione consolidata, Rowland precipita 20&deg;, Buemi 21&deg;: rimasti a secco nell&rsquo;ultimo giro di gara, disputata con temperature dell'asfalto tra i 46&deg; C del via e i 38&deg; C dell&rsquo;arrivo, a rendere problematica la gestione delle batterie. Cos&igrave;, sul podio, dietro Di Grassi, dopo la penalizzazione di 5&rdquo; inflitta a Wehrlein, finiscono Da Costa e Mortara: BMW e Venturi, che precedono D&rsquo;Ambrosio, leader di campionato in buon recupero dalle ultime file dello schieramento. Lotterer centra il quinto posto, poi Wehrlein, Evans, Massa &ndash; ottimo terzo in qualifica, ma in gara meno brillante &ndash; e Sam Bird, che riesce ad agguantare un paio di punti nonostante la partenza dall&rsquo;ultima fila, causa problemi tecnici sofferti in qualifica al powertrain Audi della sua Envision Virgin. Abt chiude la top ten.&nbsp; In campionato, D'Ambrosio allunga e va a 53 punti, con Da Costa a 46 e Bird a 45, seguiti da Di Grassi a 34 e Wehrlein a 30 (Pascal ricordiamo ha corso una gara in meno, essendo stato assente all'esordio). Nel mondiale Costruttori, Mahindra guida il campionato con 83 punti, Envision Virgin &egrave; a quota 73, BMW a 64, poi DS Techeetah a 57 e Audi Sport a 56.&nbsp;       

L'ePrix di Citt&agrave; del Messico concentra tutte le emozioni nell'ultimo giro, tra problemi con la carica residua della batteria e il sorpasso negli ultimi metri di Di Grassi. Mortara a podio con Da Costa

ePrix Messico, vince Di Grassi al fotofinish

        Una squalifica difficile da digerire, per un Lucas di Grassi magistrale in qualifica ma costretto a partire dal fondo della griglia per un&rsquo;infrazione tecnica a Santiago del Cile. I fatti: il pilota Audi accede alla Superpole grazie a un tempo &ldquo;viziato&rdquo; nel giro di rientro, nel quale ha utilizzato in modo &ldquo;non giustificato&rdquo; ed &ldquo;eccessivo&rdquo; i freni, riassumendo la nota tecnica dei commissari, in violazione di una direttiva tecnica diffusa dopo l&rsquo;ePrix di Marrakesh. Di fatto, alla Superpole, Di Grassi non avrebbe dovuto proprio parteciparvi. Da qui la decisione di arretrarlo in fondo alla griglia. Non ha utilizzato giri di parole per bollare la norma, il pilota brasiliano: &ldquo;Non so se sia la regola pi&ugrave; stupida ma credo andrebbe immediatamente rivista per la prossima gara&rdquo;, ha spiegato a Motorsport.com. &ldquo;Sono stato squalificato fondamentalmente per non aver utilizzato correttamente il freno nel giro di rientro in qualifica. Non ho mai visto una regola simile, per me &egrave; assolutamente stupida. Non ci aspettavamo di essere squalificati per una cosa del genere, magari di ricevere una reprimenda o una penalizzazione di 3 posizioni. Una squalifica completa dalla pole per quest&rsquo;infrazione &egrave; stata davvero un provvedimento duro per qualcosa che non fa assolutamente differenza&rdquo;. In realt&agrave;, l&rsquo;eccessivo ricorso ai freni nel giro di rientro, una qualche differenza potrebbe averla fatta, stando a un documento diffuso da e-racing365 in esclusiva. Partendo dal dato che le gomme Michelin devono operare a una temperature minima a caldo imposta, lo stratagemma del ricorrere in modo anomalo al pedale del freno nel giro di rientro potrebbe essere funzionale a un surriscaldamento delle pinze, generare calore che vada di riflesso a incrementare le temperature dei cerchi e delle gomme e, di conseguenza, le pressioni minime. Pressioni di utilizzo inferiori al normale prescritto contribuiscono a valori di aderenza superiori. Tra i divieti sottolineati con la direttiva tecnica trasmessa alle scuderie e firmata dal dt di Spark Racing Technologies, si legge quello di usare nel giro di rientro i freni posteriori, piuttosto il rallentamento dev&rsquo;essere garantito dalla rigenerazione ed &egrave; vietato praticare la tecnica dell&rsquo;incrocio di acceleratore e freno, tipica per innalzare le temperature dei freni e delle gomme, soprattutto nelle fasi dietro safety car in tutte le serie motoristiche. Anche i punti di frenata devono essere compatibili con quelli usati nel giro veloce. Ferrari, la monoposto 2019 si chiamer&agrave; SF-90? Tale direttiva &egrave; stata diffusa dopo l&rsquo;incidente di Marrakesh, che ha visto Dillmann tamponare le due Envision Virgin Racing per una perdita di pressione dalla pinza freno. Schermaglie regolamentari che sottolineano un rapido sviluppo di tutti gli stratagemmi consentiti (o meno) per ottimizzare il rendimento del pacchetto telaio-motore-gomme. ePrix di Santiago, Bird: "Scelto Audi per un motivo"       

Privato della pole position nell'ePrix di Santiago, Di Grassi ha rimontato dal fondo della griglia. Polemico con la decisione dei commissari, la direttiva tecnica spiega le ragioni del divieto all'utilizzo anomalo dei freni nel giro di rientro

Formula E: rabbia Di Grassi, i retroscena della squalifica

        D&agrave; le risposte che si aspettavano, Audi a Santiago del Cile. Dalla qualifica dell&rsquo;ePrix cileno spunta Lucas Di Grassi in pole position, riferimento della Superpole in 1&rsquo;08&rdquo;290, in miglioramento rispetto alla fase a gruppi di ben 8 decimi. Prima fila da condividere con Sebastien Buemi, Nissan ancora una volta molto veloce sul giro secco, da verificare sul ritmo gara. In seconda fila la sorpresa &egrave; la rapidit&agrave; di Pascal Wehrlein, a sfruttare il potenziale Mahindra con il miglior tempo nelle eliminatoria, in 1&rsquo;08&rdquo;463, rispetto al quale ha peggiorato di mezzo secondo nella fase decisiva per la pole. Daniel Abt, quarto, sottolinea le prestazioni Audi Sport, con la terza e-tron FE05 di Sam Bird ed Envision Virgin Racing sesta, dietro un sorprendente Stoffel Vandoorne. Mancano le due BMW e le due DS Techeetah dalle posizioni di testa. La fase a gironi ha visto subito in difficolt&agrave; Da Costa nel primo gruppo, dal quale &egrave; emerso Vergne con 1&rsquo;09&rdquo;307: crono alto per valere una prestazione migliore della tredicesima. Gli inserimenti nel secondo gruppo di Di Grassi, Bird e Buemi hanno riscritto il volto delle eliminatorie e spedito fuori le DS, D&rsquo;Ambrosio &ndash; male il belga, solo 21&deg; - e Da Costa. Anche Alexander Sims, migliore delle BMW, non ha brillato nella qualifica di Santiago del Cile: scatter&agrave; nono. Il colpo di reni degno di nota &egrave; giunto nell&rsquo;ultimo gruppo, di Mortara, Dillmann, Vandoorne, Massa, Paffett e Wehrlein. Pascal ha centrato la prestazione di riferimento, Mortara per appena 12 millesimi &egrave; rimasto fuori dalla Superpole e Vandoorne ha realizzato il quinto tempo a 499 millesimi dalla prestazione della Mahindra del pilota tedesco. La griglia di partenza potrebbe subire delle modifiche in vista dell&rsquo;ePrix, che scatter&agrave; alle 20:00 ora italiana, vista l&rsquo;investigazione decisa dai commissari su Di Grassi, per una non meglio precisata infrazione tecnica e per l&rsquo;errata procedura seguita da Vandoorne durante la Superpole. Tra i temi della gara, da seguire Da Costa e BMW, chiamate a misurarsi con uno scenario nuovo, di rimonta dalle retrovie. Nissan con Buemi deve mostrare la consistenza buona per contenere il podio e Di Grassi &egrave; chiamato a confermare la convincente prestazione della Superpole sulla distanza di gara. &nbsp;       DI GRASSI   AUDI E-TRON FE05   1:08.290     BUEMI   NISSAN IM01   1:08.816     WEHRLEIN   MAHINDRA M5ELECTRO   1:08.925     ABT   AUDI E-TRON FE05   1:08.958     VANDOORNE   VENTURI VFE05   1:09.235     BIRD   AUDI E-TRON FE05   1:09.253     MORTARA   VENTURI VFE05   1:09.042     GUNTHER   PENSKE EV-3   1:09.143     SIMS   BMW IFE.18   1:09.147     MASSA   VENTURI VFE05   1:09.168     LOPEZ   PENSKE EV-3   1:09.201     EVANS   JAGUAR I-TYPE III   1:09.235     VERNGE   DS E-TENSE FE19   1:09.307     ROWLAND   NISSAN IM01   1:09.365     LOTTERER   DS E-TENSE FE19   1:09.485     FRIJNS   AUDI E-TRON FE05   1:09.505     PAFFETT   VENTURI VFE05   1:09.505     DA COSTA   BMW IFE.18   1:09.551     TURVEY   NIO SPORT 004   1:09.645     PIQUET   JAGUAR I-TYPE III   1:09.705     D&rsquo;AMBROSIO   MAHINDRA M5ELECTRO   1:10.083     DILLMANN   NIO SPORT 004   1:10.258           

La pole dell'ePrix di Santiago del Cile &egrave; saldamente nelle mani del pilota brasiliano. Male le due BMW e DS Techeetah, convincono Pascal Wehrlein e Stoffel Vandoorne

ePrix di Santiago: Di Grassi detta legge, bene Wehrlein e Vandoorne

        Una rimonta lunga, accorta, a dimostrare come fosse il team pi&ugrave; veloce in pista, Audi a parte. Jean Eric Vergne non vince, il successo nell&rsquo;e-Prix di New York va a Lucas Di Grassi, bis stagionale dopo Zurigo e in parata con Daniel Abt alle sue spalle. &Egrave; il risultato che riapre la partita nel Costruttori, porta Audi a un&rsquo;incollatura da Techeetah e rinvia l'assegnazione del titolo a domenica. JEV &egrave; solo quinto, parte 19&deg; per l&rsquo;annullamento dei tempi in qualifica (come per Lotterer), dove ha mostrato tutto il passo Techeetah. Il recupero &egrave; posizione su posizione, sfrutta un Lotterer pi&ugrave; aggressivo in avvio e successivamente a cedere la posizione che vale i punti cruciali per allungare su Sam Bird e chiudere la partita. DS Virgin non brilla a New York, solo nono Bird, a muro Lynn nel finale, incidente che porta all'uscita della Safety Car in pista e l'accorciamento della gara di un paio di tornate: si chiude a 43 tornate anzich&eacute; 45 e con il raggiungimento del tempo limite, ma nei 2&rsquo;30&rdquo; utili dal rientro della safety car non cambia nulla.  Vince Di Grassi, il cambio di leadership arriva al giro 24, quando attacca Abt al tornante, una bussata che porta il brasiliano ad avere un&rsquo;accelerazione migliore in uscita per superare l&rsquo;Audi e-tron FE04 gemella. Abt prova a replicare in un paio di occasioni, Allan McNish al muretto freme ma le posizioni restano immutate fino al traguardo. Non sar&agrave; troppo contento Abt, alla fine. Il risultato, per&ograve;, vale 43 punti che riportano sotto Audi nel Costruttori, manca il punto del giro pi&ugrave; veloce, strappato nel finale da Felix Rosenqvist. Techeetah ne mette insieme 16, avrebbero potuto essere 18 se Lotterer non avesse perso la posizione in occasione del botto di Lynn, facendosi passare da Heidfeld. Il bilancio, a una gara dal termine, dice Teechetah 235 punti, Audi Sport 229 punti. Domenica in palio ce ne saranno 47 tra vittoria, secondo posto, pole e giro pi&ugrave; veloce.  Vincitori a parte, l&rsquo;e-Prix di New York segnala un ottimo Tom Dillmann, al posto di Edoardo Mortara su Venturi. Il francese corre bene e tiene la quarta posizione con autorevolezza.  A podio, insieme alle due Audi, va Sebastien Buemi, il migliore degli altri. Fuori portata sia Di Grassi che Abt, di un&rsquo;altra categoria, tanto evidente la superiorit&agrave; della FE04. Solo le due Techeetah sono apparse altrettanto competitive, salvo essere fuori dai giochi per la penalizzazione rimediata in qualifica. Buemi dalla pole ha perso la leadership al sesto giro, poi &egrave; stato un difendersi dal recupero di Di Grassi e ha concluso bene al terzo posto. Evidentemente contrariato a fine gara &egrave; apparso Daniel Abt. Contento del risultato? &laquo;Sono contento per Audi. Non ho altro da dire&raquo;.  Formula E, le classifiche del campionato Piloti e Costruttori Non pu&ograve; festeggiare sul podio da vincitore dell'e-Prix, Jean Eric Vergne. Soddisfazione comunque intatta per il quarto campione del mondo della serie elettrica: &laquo;&Egrave; una sensazione incredibile, &egrave; stata una gara folle, partire ultimo, finire quinto, ho avuto anche un problema nella seconda macchina. Un grazie enorme al team, &egrave; incredibile.  Non &egrave; stato facile, specialmente alcuni piloti non mi hanno reso la vita semplice, ho dovuto consumare pi&ugrave; energia per passare. Non importa comunque, missione compiuta, non importa come&raquo;.  Ordine d'arrivo e-Prix New York       

Audi fa doppietta e riapre la partita nel campionato Costruttori. Di Grassi precede Abt e Buemi. Vergne rimonta dal fondo e chiude quinto. Bird solo nono, JEV diventa il quarto campione della serie elettrica

Formula E New York: vince Di Grassi, Vergne campione

Trenta giri di Formula E a Zurigo hanno scritto un copione, anche favorevole al leader di campionato per la limitazione dei danni che si prospettava. I nove residui hanno capovolto le carte in tavola. Non cambia il volto sorridente sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Dove finora Audi Sport aveva espresso la e-tron FE04 di Daniel Abt, l&#39;e-Prix svizzero consegna finalmente la prima vittoria stagionale a Lucas Di Grassi. Stagione che avrebbe dovuto offrire altre soddisfazioni. Non sono arrivate, per il campione uscente.  Vince partendo dalla quinta posizione, esprime il passo buono per riprendere Mitch Evans, prima pole di Jaguar che non si traduce nella vittoria. Davanti a Di Grassi partivano anche Andr&eacute; Lotterer e Sam Bird, scenario migliore, per l&#39;inglese di DS Virgin, difficilmente poteva concretizzarsi, vista la diciassettesima posizione di Jean Eric Vergne, autore di una qualifica da dimenticare.  Non un problema di macchina, Lotterer ha mostrato il potenziale della monoposto. Come lo ha fatto Vergne in gara, protagonista di una rimonta esaltante, fino alla settima posizione prima del cambio macchina. Ed &egrave; la fase che condiziona l&#39;intero esito dell&#39;e-Prix di Zurigo. Poco prima dello stop, al 20&deg; giro, Full Yellow Course in pista, per rimuovere detriti e parti di monoposto perse dai contatti registrati. Il primo: Piquet che tampona Abt, giro 1: niente ala posteriore per Daniel, Jaguar anch&#39;essa danneggiata e una fermata supplementare per entrambi i piloti.  La fase di neutralizzazione arriva quando Lucas Di Grassi ha gi&agrave; completato la propria risalita, al giro 18 &egrave; in testa alla corsa davanti a Evans e Lotterer. In molti supereranno il limite di velocit&agrave; imposto, i 60 km/h, incappando nel Drive Through: Evans, Lopez, Buemi, Lotterer. Tutti autori di gare di rilievo, nella top ten. E, in prospettiva, il podio virtuale sembrava poter essere Di Grassi, Bird, Vergne. Invece, no. Penalizzazione anche per JEV, che sprofonda in dodicesima al ritorno in pista e non pu&ograve; far meglio del decimo posto finale.  Di Grassi dominatore, ha bisogno di 18 giri per prendere Evans e passarlo in scioltezza sul rettilineo, di potenza pura. Da l&igrave;, un monologo. Passo inarrivabile. Pi&ugrave; forte, nella domenica di Zurigo, ha girato solo Jean Eric Vergne. Se la qualifica &egrave; stata altamente deludente, durante il cambio macchina, al giro 19, ha perso troppi secondi, tra operazioni lente di attacco delle cinture e uno stop della monoposto prima della ripartenza. Ben 46&rdquo; per completare il tutto, contro i 32&rdquo; di Di Grassi e i 31&rdquo; di Buemi e dei due Mahindra, i pi&ugrave; rapidi nel cambio monoposto. Seconda battuta d&#39;arresto per il francese di Techeetah, dopo la qualifica, nonostante tutto resta in testa al campionato ma vede ridursi ad appena 23 punti il margine di vantaggio su Sam Bird a due e-Prix dal termine.  Bird che indirettamente capitalizza gli eventi. Prima della pioggia di penalit&agrave; l&#39;inglese navigava intorno alla quinta posizione a 8&rdquo; da Di Grassi, non esattamente il miglior modo di sfruttare le difficolt&agrave; di Vergne. Si ritrova secondo, il pilota di DS Virgin. E precede un ottimo Jerome D&#39;Ambrosio. Competitiva Dragon, ha mostrato prestazioni interessanti in qualifica, quarto il belga, quinto Lopez (penalizzato per&ograve; di 3 posizioni per non aver rallentato abbastanza nelle libere 1 sotto bandiera gialla), questa volta anche in gara sono riusciti a navigare bene nella top ten, prima che i Drive Through riscrivessero la classifica e proiettassero D&#39;Ambrosio in terza posizione.  e-Prix Zurigo, l&#39;ordine d&#39;arrivo e i distacchi  Dei piloti penalizzati, Lotterer &egrave; il migliore, quarto, con la consolazione del giro pi&ugrave; veloce in gara (strappato a Vergne, 1 punto perso in ottica campionato), poi Buemi quinto, davanti a Heidfeld, Evans, Da Costa e Turvey, quest&#39;ultimo in gran recupero dall&#39;ultima posizione in griglia di partenza e attento a difendersi da Vergne negli ultimi 2 giri. 

Vince e convince il brasiliano di Audi Sport nell&#39;e-Prix di Zurigo. Vergne delude in qualifica, rimonta in gara ma una pioggia di Drive Through cambia volto alla classifica e rilancia Bird, secondo davanti a D&#39;Ambrosio

Formula E Zurigo, finalmente Di Grassi

Prossima fermata, Berlino. La Formula E andr&agrave; in casa di Audi con una classifica che assume connotati sempre pi&ugrave; definiti nella lotta per il titolo. Jean Eric Vergne, con il successo nell&#39;e-Prix di Parigi e il terzo posto di Sam Bird allunga a 31 punti il margine di vantaggio sul pilota DS Virgin. Pole e gara comandata dall&#39;inizio alla fine, per JEV: &laquo;Era la corsa che volevo vincere quest&#39;anno ed esserci riuscito in questo modo, dalla pole, &egrave; fantastico. Non potrei essere pi&ugrave; felice, specialmente con il compleanno festeggiato questa settimana&raquo;. Ha vissuto un sabato di relativa tranquillit&agrave;, garantita dal risultato in qualifica.  Quattro gare al termine del campionato, il margine di una gara e oltre di vantaggio su Bird. Ce ne sarebbe a sufficienza per dire verso quale garage tende il titolo della Stagione 4. Ma JEV &egrave; cauto: &laquo;Non penso ancora al titolo, &egrave; troppo lontano, affronto una gara dopo l&#39;altra, pu&ograve; capitare di tutto in Formula E. Non voglio che il team pensi di potersi rilassare, li sproner&ograve; fino all&#39;ultima gara&raquo;.  Bird e Di Grassi criticano Lotterer  Per una Techeetah che domina senza la minima sbavatura, l&#39;altra, quella di Andre Lotterer, finisce nel mirino di Lucas Di Grassi e Sam Bird, ad accusare il pilota tedesco di una condotta di gara scorretta. I commissari hanno deciso di infliggere 10 posizioni di arretramento in griglia nell&#39;e-Prix di Berlino per il cambio di traiettoria all&#39;ultimo giro che &egrave; costato a Sam Bird la sospenssione anteriore destra, nel tamponamento alla penultima curva. Nessun provvedimento, invece, per il confronto aspro tra Lotterer e Di Grassi, con il pilota Audi chiuso contro il muro nel tentativo di sorpasso nella seconda parte della corsa: &laquo;Ha commesso un errore e quasi mi ha sbattuto al muro cambiando direzione&raquo;.  Audi che con Daniel Abt sconta una qualifica sottotono, poi protagonista di una divertente rimonta. A Di Grassi sono mancati pochi millesimi per l&#39;ingresso in Superpole e, forse, un&#39;altra gara: &laquo;Nel primo stint sono stato conservativo, ho fatto due giri pi&ugrave; dei primi. Ho provato a recuperare quando Andre ha sorpassato Sam e ne ho approfittato anch&#39;io ma vedevo che stava consumando troppo a ogni giro, sapevo sarebbe rimasto senza energia o avrebbe dovuto rallentare molto.  E&#39; il podio numero 23 che ottengo in Formula E, sono felicissimo di tornarci di nuovo e di ottenere punti a ogni gara dopo aver risolto i problemi sulla macchina. Dovremo vincere adesso la gara di casa per Audi tra un paio di settimane&raquo;.  Resta solo Sam Bird realisticamente in lizza per il titolo. Rosenqvist si trova a 61 punti di ritardo e lo stato di forma Mahindra visto a Parigi non ha impressionato. Bird riconosce i meriti della Techeetah vincitrice e bacchetta Lotterer: &laquo;JEV ha corso una gara molto intelligente, credo ci siano state delle fasi di gara nelle quali ha provato a far compattare Andre, &egrave; stato corretto. Se avesse potuto approfittarne, sono certo avrebbe gradito usarlo come cuscinetto, essendo noi due in lotta per il titolo.  Riguardo all&#39;ultimo giro, abbiamo discusso che non era possibile fare degli spostamenti in frenata, non puoi scartare all&#39;improvviso quando qualcuno sta provando a sorpassarti, non &egrave; corretto. Credo che quando abbiamo visto oggi da parte di Andre non sia un comportamento corretto. Ne avevo avuto un assaggio a Punta del Este, &egrave; troppo aggressivo e glielo si deve dire&raquo;.  Gli Highlights 

Il leader del campionato a quattro gare dal termine non vuole cali di concentrazione nel box Techeetah, dove Lotterer &egrave; stato penalizzato dai commissari per la manovra all&#39;ultimo giro su Sam Bird

Formula E Parigi: Bird bacchetta Lotterer, Vergne sogna

        Parola d'ordine: concentrazione. Jean Eric Vergne allunga in campionato dopo il successo nell'ePrix di Punta del Este, ma non &egrave; ancora tempo di iniziare il conto alla rovescia verso il titolo Piloti. Ha dimostrato di saper gestire al meglio la pressione esercitata da Di Grassi per l'intero arco della gara, tuttavia, la prestazione in qualifica, ha svelato anche come Techeetah non sia la monoposto pi&ugrave; veloce in assoluto. Le vicende regolamentari hanno rimescolato la top 5 e portato in pole JEV, che ha saputo capitalizzare gli eventi della Superpole. &laquo;Sono felicissimo, non mi sto concentrando sul campionato ma su ogni singola gara. Vincere oggi, in queste condizioni, &egrave; il frutto di una delle mie gare migliori. Correre contro Lucas, il campione in carica, &egrave; stato davvero difficile. Non ho vinto molte gare, ma &egrave; stata una delle vittorie delle quali sono pi&ugrave; contento, per la guida espressa&raquo;, racconta il francese al termine della gara. Ha provato a insidiare la leadership, Di Grassi, non ha trovato il favore della tracciatura per affondare il colpo n&eacute; un cedimento di Vergne, un errore. &laquo;Vincere dimostra che il duro lavoro ripaga, siamo l'unico team privato e per battere gli altri dobbiamo lavorare due volte pi&ugrave; duramente. Pensavo di poter gestire la pressione bene e oggi l'ho dimostrato. Non dovevo commettere alcun errore per vincere, entrambi abbiamo guadagnato rispetto reciproco, sapendo d'aver corso l'uno contro l'altro in modo corretto. Avrei potuto fare qualche scorrettezza e lui lo stesso&raquo;, racconta Vergne, battistrada con 109 punti in campionato, 30 di margine su Rosenqvist e 88 su Di Grassi, decimo in classifica e determinato a dare il massimo per tentare una rimonta che avrebbe dell'epico. Mancano sei ePrix all'assegnazione del campionato, JEV non si culla sul buon divario costruito sugli immediati inseguitori, lui che &egrave; al dodicesimo risultato utile consecutivo. E la costanza di arrivo a punti sar&agrave; determinante nella seconda met&agrave; della stagione: &laquo;Quando guardo a Sebastien Buemi e al vantaggio simile che aveva lo scorso anno e al titolo perso, vedo che non c'&egrave; spazio per rilassarsi, continuer&ograve; a spingere tutti nel team perch&eacute; lavorino come stiamo facendo. I punti e il campionato possono perdersi molto facilmente, ma non lo &egrave; altrettanto vincere. E' una battaglia estremamente ravvicinata, in Formula E devi ottenere punti a ogni gara, potrei non essere nella condizione di vincere un'altra gara quest'anno perch&eacute;, come tutti hanno visto, non ho la macchina pi&ugrave; veloce&raquo;. Di Grassi, mission impossible: sfida iridata Il primato velocistico, a Punta Del Este, &egrave; stato di Audi. Porta Di Grassi a podio, finalmente un week end quasi perfetto, non fosse per la pole cancellata dai commissari, causa paletto galeotto nella chicane, a segnalare il superamento dei limiti del tracciato. E' il dettaglio che costa probabilmente la gara al brasiliano. Un doppio arrivo a podio sfumato, con i problemi avuti da Abt, costretto a una seconda sosta per sistemare le cinture allentate dopo il cambio macchina &ndash; effettuato correttamente, senza intoppi nella chiusura delle fibbie, come riscontrato dalla FIA, che aveva posto il team sotto investigazione -. &laquo;Anzitutto, congratulazioni a Jean Eric e Sam, per la vittoria e per la rimonta dal nono posto in griglia. E' stata una gara molto dura per quel che mi riguarda, JEV onestamente non ha commesso  molti errori, io ci ho provato a fondo e avevo la macchina pi&ugrave; veloce. Sono partito dal lato sporco, ho provato a superarlo nel finale di gara, sono molto soddisfatto della macchina ma oggi avremmo potuto avere 20 punti e ne abbiamo solo 18. Sappiamo che in Formula E quando hai una chance devi agguantarla, JEV si &egrave; difeso bene e c'&egrave; stato poco margine per tentare l'attacco&raquo;. Il pi&ugrave; determinato e incisivo, a tre tornate dal termine, quando Audi e Techeetah sono entrate in contatto prima del tornante: &laquo;Ha commesso un piccolo errore entrando nel settore finale, ci siamo toccati un po' ed &egrave; stato un momento nel quale siamo stati vicinissimi, ho fatto del mio meglio, la macchina era super competitiva e non sar&agrave; l'ultima volta che lotteremo per il successo. Sono contentissimo di tornare sul podio dopo 5 gare. Lotter&ograve; ovviamente per il campionato, ma al momento l'obiettivo &egrave; di affrontare ogni gara singolarmente. Non molliamo&raquo;. Bird rimonta e ringrazia Se Vergne allunga su Rosenqvist, riduce le distanze Sam Bird, terzo con DS Virgin, competitiva anche con Alex Lynn, rallentato nel secondo stint da una monoposto che ha sofferto il caldo di Punta Del Este (36&deg; C sull'asfalto e 30&deg; C nell'aria). Buona rimonta dopo qualifiche cos&igrave; cos&igrave;, per l'inglese, favorito dal problema di Daniel Abt, nell'accesso al podio: &laquo;Siamo stati un po' fortunati con il problema capitato a Buemi (toccata a muro e sospensione posteriore sinistra aperta; ndr) non so cosa sia accaduto a Daniel nel secondo stint ma &egrave; stata un'altra posizione regalata. Il passo era buono a esser sincero, volevo che i due davanti lottassero un po' di pi&ugrave;. Mi sono mancati i giri nel finale ma &egrave; stata una gara competitiva, &egrave; bello ottenere un altro podio e ci serviva visto da dove partivamo, in ottica campionato &egrave; una limitazione dei danni. Vorrei dedicare il podio, il meglio che potessi fare oggi, anche se non &egrave; una vittoria, a Henry Hope-Frost, la Gran Bretagna ha perso uno straordinario giornalista (morto in un incidente stradale; ndr)&nbsp;e un grande uomo la scorsa settimana&raquo;.       

L'ePrix di Punta Del Este ha certificato la velocit&agrave; assoluta di Audi Sport e la consistenza di Techeetah e Vergne. A sei gare dal termine, JEV allontana scenari iridati e Di Grassi assicura: ci proveremo

Formula E: Vergne frena sul titolo. Di Grassi cerca la rimonta

        Non &egrave; l'avvio di campionato che si aspettava Audi Sport ABT, tantomeno Lucas Di Grassi, ai blocchi di partenza della Stagione 4 da campione in carica. Dopo quattro ePrix &egrave; ancora a quota zero punti in classifica, bersagliato da una sfilza di ritiri, dovuti alla mancanza di affidabilit&agrave; della monoposto. Dopo Marrakesh, il team ha individuato le ragioni del guasto in qualifica e l'appiedamento successivo in gara. La sostituzione dell'inverter ha rappresentato l'onda lunga dell'ePrix marocchino in Cile, vista la penalizzazione di 10 posizioni sul risultato della qualifica, che ha confermato una Audi FE04 e-tron ancora una volta competitiva sulla prestazione pura. Entrambi gli alfieri Audi ritirati, nel caso di Daniel Abt, l'affidabilit&agrave; non entra in gioco, essendo stato centrato al primo giro sulla posteriore sinistra da Nick Heidfeld e costretto a un cambio macchina anticipato, a tal punto da rendere impossibile la chiusura dei 37 giri di gara. Corsa che prometteva bene per Di Grassi, in rimonta dalla tredicesima piazza e in grado di respirare aria di podio a ridosso del cambio macchina. Sogni di recupero infranti contro un problema tecnico che lascia Lucas incredulo: &laquo;Un'altra gara non finita a causa dell'affidabilit&agrave;. Improbabile, irreale e incredibile. Adesso ci serve un miracolo #NeverGiveUp #KeepFighting&raquo;, lo sfogo su Instagram. Andranno investigate le ragioni che hanno portato al calo di potenza, sul quale, Allan McNish, team principal Audi Sport ABT, aggiunge: &laquo;Sono nelle corse da tanti anni, a volte le cose girano per il verso giusto e altre ti &egrave; tutto contro. Senza dubbio al momento stiamo vivendo quest'ultimo scenario. Due ritiri per ragioni diverse, &egrave; un esito estremamente deludente. Sappiamo che a volte va cos&igrave;. Daniel &egrave; stato centrato al primo giro, Lucas ha corso una gara competitiva e all'improvviso non ha pi&ugrave; avuto potenza dopo il pit-stop, ancora non conosciamo il motivo&raquo;. La classifica vede Vergne a 71 punti, Di Grassi a zero. Nella mente del brasiliano sono altre le priorit&agrave; che non la lotta per la conferma del titolo: &laquo;Soffrire cos&igrave; tanti problemi in sequenza &egrave; davvero frustrante, perch&eacute; abbiamo la velocit&agrave;. A Marrakech avrei potuto facilmente lottare per vincere. Qui ero in partita per un podio, a Hong Kong pure. Abbiamo una macchina molto, molto buona, semplicemente difetta di affidabilit&agrave;. Il titolo non &egrave; al momento nei miei pensieri, penso a come sistemare la macchina, averne tra le mani una che arriva al traguardo, cos&igrave; da poter lottare per vincere. Se anche riuscissimo a ottenere dei punti nelle prossime gare ma la macchina non si dimostrer&agrave; affidabile, sar&agrave; impossibile lottare per il titolo. Spetta al team e agli ingegneri risolvere i problemi il pi&ugrave; in fretta possibile&raquo;.       

Un calo di potenza sulla Audi FE04 e-tron ha costretto al ritiro il brasiliano, che non ha dubbi sulla velocit&agrave; della monoposto: urge trovare l'affidabilit&agrave; per immaginare un recupero in campionato difficilissimo

Formula E: Di Grassi incredulo, ancora un ritiro

Maggior potenza e minor resistenza aerodinamica, mix in grado di restituire un incremento della velocit&agrave; di punta sulla seconda generazione di monoposto di&nbsp;Formula E, protagonista della Stagione 5. E con l&#39;aumento delle prestazioni potrebbe essere necessario un adeguamento dei circuiti, possibilit&agrave; prospettata da Alejandro Agag nel lanciare il progetto realizzato da Spark Racing Technology. Al di l&agrave; della veste aerodinamica accattivante, la SRT-05 produrr&agrave; un incremento significativo della velocit&agrave;, a dire di Lucas Di Grassi: &laquo;La macchina &egrave; pi&ugrave; efficiente e potente. Nella configurazione attuale, con la potenza che avremo a disposizione, mi aspetto che su un lungo rettilineo sia una monoposto in grado di superare i 300 km/h senza difficolt&agrave;&raquo;.  Incrementare la velocit&agrave; dagli attuali 225 ai 300 km/h non &egrave; risultato ottenibile esclusivamente dall&#39;incremento di potenza, quei 68 cavalli in pi&ugrave; che svilupper&agrave; il powertrain della Gen2 in qualifica (340 cavalli complessivi), ma di una configurazione aerodinamica con un miglior Cd.  L&#39;incremento di potenza e velocit&agrave; porter&agrave; ad avere monoposto pi&ugrave; impegnative, superando l&#39;idea diffusa di vetture, quelle odierne, facili perch&eacute; operano a velocit&agrave; contenute per un&#39;auto da corsa: &laquo;Quando la macchina inizia a superare i 300 orari stai parlando di velocit&agrave; sensibili, nessuno potr&agrave; pi&ugrave; dire che non &egrave; una monoposto veloce.  Stiamo arrivando a un punto interessante, la macchina &egrave; molto impegnativa, &egrave; efficiente e ha prestazioni superiori&raquo;, aggiunge Di Grassi, ad Autosport. Formula E da osservare dalla prospettiva pi&ugrave; pura, quella di corse in monoposto portate nel cuore delle citt&agrave;, in scenari nei quali sarebbe impossibile immaginare un Gran Premio di Formula 1.  Formula E: Santiago da scoprire, cambiano le cinture  Sar&agrave; necessario, tuttavia, adeguare alcuni tracciati perch&eacute; le monoposto di seconda generazione riescano a sviluppare l&#39;intero potenziale, nello specifico, &laquo;la Formula E dovrebbe iniziare a progettare rettilinei pi&ugrave; lunghi, non vedo alcun motivo per non avere rettilinei da 700-800 metri, per adattare le piste sulle quali corriamo alla nuova monoposto.&nbsp;Non stravolgerle, ma adattarle per raggiungere velocit&agrave; di punta superiori e pi&ugrave; scia, incrementando le possibilit&agrave; di sorpasso&raquo;. 

Lucas Di Grassi anticipa un radicale incremento della velocit&agrave; di punta con la seconda generazione di monoposto e si augura un adeguamento dei circuiti. Sar&agrave; una monoposto molto pi&ugrave; impegnativa dell&#39;attuale

Formula E, i 300 orari alla portata della monoposto Gen2

Riparte da Hong Kong la caccia a Lucas Di Grassi. Il campione in carica rivive le emozioni del titolo conquistato a Montreal e si presenta ai blocchi di partenza determinato a bissare il successo della terza stagione in Formula E. &laquo;E&rsquo; stata un&rsquo;emozione sorprendente vincere il campionato, non avevo mai provato qualcosa di simile. Quel sabato a Montreal, tutte le emozioni, i sacrifici, sono usciti fuori e ancora oggi, riguardando il video, &egrave; qualcosa emotivamente forte. E&rsquo; difficile da spiegare, tre anni di duro lavoro e disciplina, sacrifici, concentrati in un singolo momento: bisogna viverlo per capire&raquo;, ricorda il pilota brasiliano.  Il confronto lo vedr&agrave; opposto anzitutto a Sebastien Buemi, vincitore lo scorso anno a Hong Kong proprio davanti a Di Grassi e Heidfeld. Nessuno ha vinto tanto quanto il pilota elvetico: 12 gare e 17 arrivi sul podio, contro le 6 affermazioni e 20 podi di Di Grassi, in tre stagioni di Formula E.  I 1.860 metri del tracciato ricavato nell&rsquo;area del porto di Hong Kong, con 10 curve e un fondo insidioso, tra asfalto e cemento, andranno percorsi per 43 giri in gara al sabato, 45 domenica, in quello che &egrave; un doppio appuntamento inaugurale. Si parte con i riferimenti cronometrici registrati un anno fa, il giro pi&ugrave; veloce in qualifica di 1&rsquo;03&rdquo;099, pole position di Nelson Piquet Jr, in gara, invece, il miglior crono &egrave; l&rsquo;1&rsquo;02&rdquo;947 di Felix Rosenqvist.  Una quarta stagione della serie elettrica che vivr&agrave; nella continuit&agrave; regolamentare, destinata a favorire la convergenza delle prestazioni. Monoposto che apriranno a una nuova generazione dal prossimo campionato, nell&rsquo;attesa &egrave; un operato di ottimizzazione delle componenti del motore elettrico, dei materiali utilizzati, del perfezionamento delle masse sul case che racchiude motore, inverter e differenziale. Piloti che avranno un extra i potenza da poter utilizzare in gara, dai 170 kW si passa a 180 kW, ovvero, 245 cavalli, pi&ugrave; 100 kJ di Fanboost.  Scontata la stagione del debutto, Jaguar punta a respirare l&rsquo;aria di posizioni migliori con l&rsquo;arrivo di Nelsinho Piquet. Nuova esperienza, la Formula E, per Luca Filippi, al volante della NIO e per i reduci del programma Porsche nell&rsquo;Endurance, Neel Jani (correr&agrave; con Dragon Racing, accanto a Jerome D&rsquo;Ambrosio) e Andr&egrave; Lotterer (su Techeetah, con JEV Vergne). Dal DTM, chance con Venturi per Edoardo Mortara.  FORMULA E 2017-18: IL CALENDARIO 

Nessuno ha vinto quanto Sebastien Buemi in tre stagioni di Formula E. Di Grassi si presenta a Hong Kong con il titolo da difendere nell&#39;ultima stagione prima del grande cambiamento della serie elettrica

Formula E Hong Kong, riparte la caccia a Di Grassi

 Presentata la prima macchina della presenza ufficiale di Audi come costruttore in Formula E. L&#39;Audi e-tron FE04 verr&agrave; portata in gara sempre dal campione Lucas di Grassi e da Daniel Abt, che faranno squadra anche per la quarta stagione, quella dell&#39;arrivo della categoria anche nel nostro paese.  E per il tedesco questo significa essere diventato pilota ufficiale della Casa degli anelli, visto che nelle prime tre stagione ufficialmente era il team di suo padre Hans-J&uuml;rgen, mentre da quella 2017/2018 sar&agrave; la Casa di Ingolstadt ad iscrivere direttamente la squadra.&nbsp;  Novit&agrave; l&#39;arrivo di un grande ex-pilota come Team Principal: sar&agrave; infatti Allan McNish a dirigere la Audi Sport ABT Schaeffler in pista, dopo aver occupato il posto di Coordinatore del Progetto.    Completamente nuova la livrea, che stupisce per la totale mancanza del rosso che normalmente ha sempre contraddistinto il marchio. Infatti la FE04 &egrave; caratterizzata da bianco, nero e verde metallizzato. Questo perch&eacute; la nuova comunicazione Audi gioca tutto su bianco e nero, mentre il verde &egrave; il colore caratteristico del mani sponsor Schaeffler. Comunque la vettura di Abt avr&agrave; anche del rosso, per rendere facilmente distinguibili i due piloti una volta in pista.  Importante ovviamente l&#39;arrivo, per la prima volta, del numero #1 sulla carrozzeria della vettura del campione di Grassi, che ovviamente la guider&agrave; dunta la Stagione 4 puntando a diventare il primo capace di ripetersi in cima alla classifica a fine campionato.  Le danze si apriranno ancora una volta ad Hong-Kong, anche se la gara &egrave; stata spostata da ottobre al 2 e 3 dicembre; cos&igrave; da evitare il grande buco avuto ad inizio dell&#39;annata passata, con 3 gare in 4 mesi.  

Presentata ad Ingolstadt la e-tron FE04, che Lucas di Grassi guider&agrave; con il #1 sulla carrozzeria

Formula E: presentata la prima Audi ufficiale per il 2017-18

&Egrave; arrivato nella terza stagione il titolo per il pilota che tutti attendenvano. Lucas di Grassi ha sviluppato la vettura della Formula E sin dal principio, ha guidato la Spark in tutte le esibizioni in giro per il mondo per mostrare le potenzialit&agrave; dell&#39;idea di Alejandro Agag e invogliare le municipalit&agrave; a credere nel progetto e pensare di organizzarne un evento, ha vinto la prima gara di sempre (nel 2014 a Pechino).  E dopo un terzo posto nella prima stagione ed il secondo un anno fa, dopo un duello da Far West a Londra con S&eacute;bastien Buemi, &egrave; finalmente salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio finale. E questo nonostante dopo Berlino il suo distacco dall&#39;ormai arci-rivale svizzero fosse di ben 32 punti.  Ed invece, grazie all&#39;assenza di Buemi a New York (in quanto pilota Toyota nel Mondiale Endurance, quel weekend era al N&uuml;rburgring) ed al pessimo weekend canadese della Renault e.dams, il brasiliano della Abt Scheffler Audi Sport ha addirittura vinto con 24 punti di vantaggio!  &ldquo;&Egrave; incredibile! Adesso ho soltanto voglia di festeggiare!&rdquo;, le sue parole nel post-gara. &ldquo;Ho faticato tanto, corso addirittura con le gambe rotte, ma alla fine il sogno si &egrave; realizzato&rdquo;.    L&#39;ex pilota della Hrt in Formula Uno ha spiegato come ci &egrave; riuscito: &ldquo;Non ho mai perso la fiducia, soprattutto nel team. Dovessi scegliere un hashtag per quest&rsquo;anno direi #maimollare. Se analizziamo le stagioni finora disputate, la nostra auto &egrave; sempre stata la meno competitiva, eppure ce l&rsquo;abbiamo fatta. Nel campionato appena concluso c&rsquo;erano quattro squadre capaci di arrivare alla vittoria, ossia noi, Renault, DS Virgin e la Mahindra, per cui &egrave; stata ancora pi&ugrave; dura&rdquo;.  Il brasiliano non ha nascosto la soddisfazione per la sua stagione: &ldquo;Personalmente sono particolarmente soddisfatto, perch&eacute; ho portato al traguardo la monoposto in tutte le gare eccetto Parigi. Inoltre ho conquistato tre pole position&rdquo;. Poi, ragionando sulla serie: &ldquo;In termini di piloti al via, ci sono stati nomi di primissimo piano. Ogni gruppo di qualifica si &egrave; rivelato intenso, e bisognava costantemente spremere al massimo l&rsquo;auto. Malgrado gli alti e i bassi siamo rimasti super motivati&rdquo;.  Il 32enne di San Paolo ha poi continuato la sua riflessione sulla stagione appena conclusa: &ldquo;Il momento peggiore &egrave; stato in Francia, quando ho portato a casa zero punti ed ho avuto sia una brutta sessione di qualifica che una pessima corsa. In quel momento il gap da S&eacute;bastien Buemi era piuttosto ampio. Poi siamo andati a New York &egrave; l&igrave; abbiamo raccolto un buon bottino, sebbene la vettura non fosse perfetta. Infine, in Canada abbiamo centrato una partenza al palo e un successo di gara. Un po&rsquo; come ad Hong Kong e in Messico siamo stati fortunati, per&ograve; abbiamo adottato una strategia intelligente&rdquo;.  &ldquo;Durante l&rsquo;ePrix di Montr&eacute;al ho cercato di stare calmo e concentrato su tutte le cose da fare, visto che abbiamo avuto qualche problema con la strategia e dovevo tenere tutto sotto controllo. Inoltre i diversi duelli che ho affrontato mi hanno in un certo senso complicato la vita. Ad ogni modo sono orgoglioso di me e della squadra. L&rsquo;anno prossimo torneremo ancora pi&ugrave; forti&rdquo;.  In conclusione, Lucas Di Grassi ha ammesso che la chiave di questo trionfo &egrave; stata la decisione di focalizzarsi su un solo obiettivo: &ldquo;Dopo aver lasciato il WEC, mi sono dedicato completamente e soltanto a questa serie. Una scelta di sicuro beneficio&rdquo;. 

Il brasiliano non ha mai perso la speranza nel titolo, anche quando era 32 punti dietro Buemi

Formula E: Lucas Di Grassi ha sempre creduto nel titolo

A Montreal ha festeggiato Lucas di Grassi, che dopo un terzo ed un secondo posto nelle stagioni passate ha finalmente raggiunto il gradino pi&ugrave; alto del campionato. I giochi si sono praticamente conclusi in qualifica, con Felix Rosenqvist a conquistare la terza pole position della sua stagione, il brasiliano quinto e l&#39;ex leader di campionato S&eacute;bastien Buemi solamente quattordicesimo.  Lo svizzero della Renault avrebbe avuto bisogno di chiudere almeno secondo con il pilota Audi fuori dai punti per provare a riconfermarsi campione. Una impresa durissima, e difatti i piloti del team tedesco hanno solo badato a non fare errori ed arrivare nei punti, impresa compiuta senza particolari problemi.   The new @FIAformulaE Champion @LucasdiGrassi says THANK YOU! #MontrealePrix #FormulaE #LeagueofPerformance pic.twitter.com/xvLbGARob9 &mdash; Audi Sport (@audisport) 30 luglio 2017   Buemi, invece, &egrave; stato colpito al via e danneggiato al posteriore. Cosa che lo ha costretto a fermarsi ai box per riparazioni, a causa della bandiera nera con bollo arancione mostratagli dalla Direzione Gara.    Cos&igrave; la lotta per la vittoria &egrave; stata tra la Mahindra del poleman svedese, la Techeetah di Jean-&Eacute;ric Vergne e la Ds Virgin Racing di Sam Bird. Il sorpasso decisivo &egrave; avvenuto a met&agrave; gara, ed ha consegnato al francese ex-F1 il primo successo nella serie, in cui &egrave; presente sin dalla prima gara di sempre a Pechino.   And its provisional P2 for JEV! A very good lap there from the Frenchman. A good start to Quali. #MontrealePrix #FormulaE pic.twitter.com/BX0gKPaA9Q &mdash; TECHEETAH (@TecheetahFE) 30 luglio 2017   Rosenqvist &egrave; passato secondo sotto la bandiera a scacchi, conquistando i punti necessari per scavalcare Bird in campionato e diventare terzo nella classifica finale. L&#39;inglese dominatore di New York si &egrave; invece dovuto accontentare del quarto posto, superato anche dal compagno di squadra tre volte campione del mondo Wtcc Jos&eacute; Mar&iacute;a L&oacute;pez, autore di una grande rimonta.    Quinto ha terminato Nick Heidfeld, che in questo modo ha garantito all&#39;indiana Mahindra il terzo posto nella graduatoria costruttori dietro Renault ed Audi. Sesto Daniel Abt davanti al compagno di squadra e campione, mentre St&eacute;phane Sarrazin &egrave; arrivato ottavo dopo essere stato tamponato al via e mandato in testacoda. Quindi per lui una rimonta dalla 20esima posizione.  In top 10 due dei protagonisti pi&ugrave; agguerriti dell&rsquo;ePrix di domenica a Montreal, J&eacute;r&ocirc;me d&#39;Ambrosio della Faraday Future Dragon Racing e Tom Dillmann su Venturi.  Formula E, New York, 30/07/2017 Classifica finale di Gara 2 1. Jean-&Eacute;ric Vergne (Techeetah), 37 giri in 54&rsquo;12&rdquo;606 2. Felix Rosenqvist (Mahindra Racing) a 0&rdquo;896 3. Jos&eacute; Mar&iacute;a L&oacute;pez ( Ds Virgin Racing) a 4&rdquo;468 4. Sam Bird (Ds Virgin Racing) a 7&rdquo;114 5. Nick Heidfeld (Mahindra Racing) a 21&rdquo;933 6. Daniel Abt (Abt Schaeffler Audi Sport) a 24&quot;444 7. Lucas Di Grassi (Abt Schaeffler Audi Sport) a 24&quot;855 8. St&eacute;phane Sarrazin (Techeetah) a 26&rdquo;038 9. J&eacute;r&ocirc;me D&#39;Ambrosio (Faraday Future Dragon Racing) a 28&rdquo;282 10. Tom Dillmann (Venturi) a 28&rdquo;591 11. S&eacute;bastien Buemi (Renault e.dams) a 35&rdquo;170 12. Mitch Evans (Jaguar Racing) a 36&rdquo;548 13. Robin Frijns (Andretti Autosport) a 36&rdquo;826 14. Adam Carroll (Jaguar Racing) a 36&rdquo;972 15. Ant&oacute;nio F&eacute;lix Da Costa (Andretti Autosport) a 39&rdquo;720 16. Nelson Piquet Jr. (NextEv Tcr Formula E Team) a 46&rdquo;751 17. Oliver Turvey (NextEv Tcr Formula E Team) a 49&rdquo;116 18. Maro Engel (Venturi) a 1&rsquo;33&rdquo;53 Giro pi&ugrave; veloce: il 28. di Nicolas Prost (Renault e.dams) in 1&rsquo;23&rdquo;444  Il campionato piloti finale: 1. Lucas Di Grassi 181 punti; 2. S&eacute;bastien Buemi 157; 3. Felix Rosenqvist 127; 4. Sam Bird 122; 5. Jean-&Eacute;ric Vergne 117; 6. Nicolas Prost 93; 7. Nick Heidfeld 88; 8. Daniel Abt 67; 9. Jos&eacute; Mar&iacute;a L&oacute;pez 65; 10. St&eacute;phane Sarrazin 36; 11. Nelson Piquet Jr. 33; 12. Oliver Turvey 26; 13. Robin Frjins 24; 14. Mitch Evans 22; 15. Lo&iuml;c Duval 20; 16. Pierre Gasly 18; 17 Maro Engel 16; 18. J&eacute;r&ocirc;me D&#39;Ambrosio 13; 19. Tom Dillmann 12; 20. Antonio F&eacute;lix Da Costa 10; 21. Esteban Guti&eacute;rrez e Adam Carrol 5; 23. Alex Lynn 3.  Il campionato squadre finale: 1. Renault e.dams 268 punti; 2. Abt Schaeffler Audi Sport 248; 3. Mahindra Racing 215; 4. Ds Virgin Racing 190; 5. Techeetah 156; 6. NextEv Nio 59; 7. Andretti Formula E 34; 8. Faraday Future Dragon Racing 33; 9. Venturi Racing 30; 10. Jaguar Racing 27.  

Il brasiliano non rischia in Gara 2 a Montreal e pensa al titolo, a Jean-&Eacute;ric Vergne il primo successo

Lucas di Grassi campione della Formula E

Un campionato, dominato dalla Renault e da S&eacute;bastien Buemi, stravolto. Ed ora a comandare il campionato sono Lucas di Grassi ed Audi, che allungano le mani verso la corona, con solo una gara da disputare e ben 18 punti di vantaggio!  &nbsp;  Il sabato di fine luglio da incubo per la e.dams comincia durante la seconda sessione di prove libere, con il campione in carica che va a sbattere nella chicane e distrugge la macchina. Addirittura la scocca &egrave; da riparare, e per il team &egrave; una lunga corsa contro il tempo. Lo svizzero usa l&rsquo;altra auto per le qualifiche, e con una fantastica lotta con il rivale brasiliano i due completano la prima fila.  &nbsp;  Ma di Grassi conquista la pole position, portando il distacco in classifica da dieci e sette punti. Mentre invece Buemi perde dieci posizioni in griglia perch&eacute; la sua squadra &egrave; costretta a sostituirgli la batteria sulla vettura che sta riparando ai box, e l&rsquo;unico cambio &ldquo;jolly&rdquo; a disposizione durante l&rsquo;anno &egrave; gi&agrave; stato giocato.  &nbsp;  Al via di Grassi non commette errori e passa in testa alla prima curva seguito da S&eacute;bastien Sarrazin, Felix Rosenqvist e Jean-&Eacute;ric Vergne, e si invola senza problemi. Mentre nelle retrovia una furiosa lotta vede Buemi cercare di evitare contatti e scivolare da dodicesimo addirittura a sedicesimo a fine primo giro.  &nbsp;  Per&ograve;, passate le complicate fasi iniziali, mostra chiaramente la velocit&agrave; della sua Renault con serie di sorpassi che dopo tredici tornate gi&agrave; lo riportano in top 10.  &nbsp;   He&#39;s almost in the points... @Sebastien_buemi takes P11 from @NickHeidfeld #MontrealePrix pic.twitter.com/4BR4SR7GLw &mdash; FIA Formula E (@FIAformulaE) 29 luglio 2017   Poi &egrave; arrivata la Full Course Yellow al quindicesimo passaggio, per l&rsquo;incidente tra la Faraday Future di Lo&iuml;c Duval e la Mahindra di Nick Heidfeld, che ha messo in pausa la gara e spinto tutti i piloti a giocarsi la carta del cambio vettura.  &nbsp;  In questa fase c&rsquo;&egrave; stato il sorpasso di Vergne su Rosenqvist in vetta, mentre tutta l&rsquo;attenzione &egrave; stata chiamata dalla &ldquo;lotta&rdquo; in corsia box tra Daniel Abt e Buemi, con il tedesco accusato dallo svizzero di andare apposta pi&ugrave; piano in corsia box in ingresso e poi di tamponare in uscita, dopo essere stato scavalcato durante la sosta.  &nbsp;   Ram jam! @Daniel_Abt just drives into the rear of @Sebastien_buemi! #MontrealePrix pic.twitter.com/1N4Wwz17BG &mdash; FIA Formula E (@FIAformulaE) 29 luglio 2017   Ripresa la gara, &egrave; stato in testa un mologo fino a quando l&rsquo;errore di Jos&eacute; Mar&iacute;a L&oacute;pez non ha costretto la Direzione Gara a mandare in pista la safety car, che ha ricompattato tutti a sei giri dalla fine.  Se in testa le cose non sono cambiate, perch&eacute; Lucas di Grassi ha usato il fanboost in ripartenza per evitare attacchi da un Vergne secondo grazie ad una ottima gara molto concreta, ha datto un bello spettacolo la lotta per il terzo posto tra Sarrazin e Buemi, capace di risalire fino a quarto. I due hanno svolto diverse curve affiancati, ma l&rsquo;esperto francese &egrave; riuscito a difendere la posizione, regalando un doppio podio alla Techeetah.   Amazing last-lap wheel-to-wheel duel between @Steph_Sarrazin and @Sebastien_buemi #MontrealePrix pic.twitter.com/7Kiw34yzFd &mdash; FIA Formula E (@FIAformulaE) 29 luglio 2017   Quinto ha chiuso Daniel Abt, mentre sesto un grande Sam Bird. Il dominatore di New York &egrave; stato capace di riportare al top una Ds Virgin Racing che ha avuto problemi in qualifica (non riuscendo ad usare i 200 Kw concessi in quella sessione), e che quindi lo ha costretto a costretto a scattare appena 18esimo.  Settimo Nicolas Prost, seguito dalla Jaguar di Mitch Evans (che ha volato in qualifica, mentre in gara &egrave; stata meno efficace), dalla Andretti Autosport di Robin Frijns e dalla Mahindra di Rosenqvist, che ha sbattuto e danneggiato lo sterzo nel finale, mentre provava a lottare con Sarrazin per il podio, e cos&igrave; ha perso tante posizioni.  Prima del podio si &egrave; visto in pitlane un furioso S&eacute;bastien Buemi andare a discutere con i due piloti di Andretti Autosport e poi con Daniel Abt.   The gloves are off... #MontrealePrix pic.twitter.com/BUrstbp6eN &mdash; FIA Formula E (@FIAformulaE) 30 luglio 2017   A fine giornata poi la beffa finale: la Renault riparata di corsa ed utilizzata da Buemi nella seconda parte di gara &egrave; stata trovata 4 chili sottopeso, portando alla squalifica dello svizzero. Quindi ancora altri punti persi e cos&igrave; Lucas di Grassi si ritrova leader del campionato con ben 18 punti di vantaggio sul rivale, con solo la gara di stasera (via alle 22:00 italiane) ancora da disputare prima di consegnare la corona di campione della terza stagione della Formula E. 

Pole position e vittoria per di Grassi, ora leader. Buemi sbatte ed &egrave; squalificato.

Formula E: a Montreal stravolta la classifica

Lucas Di Grassi guida una monoposto di Formula E sui ghiacci della Groenlandia per sensibilizzare la riduzione dei gas serra

La Formula E sul ghiaccio polare

Non lo diciamo da oggi che le gare endurance propongono gi&agrave; da tempo competizioni tutt'altro che noiose, ma quest'ultima 6 Ore di Spa-Francorchamps, seconda prova del Mondiale WEC 2016, alza ancor di pi&ugrave; la media della spettacolarit&agrave; sportiva e tecnica. Cos&igrave; dopo il dominio delle Porsche 919-H nelle qualifiche e un'ottimo passo in gara delle Toyota TS050, alla fine a vincere &egrave; l'Audi numero 8 guidata da Oliver Jarvis, Loiic Duval e Lucas Di Grassi. Quelli che per i problemi iniziali nelle prove libere sembravano "in ritardo" con la preparazione alla gara.  Una gara con clima inaspettatamente sereno e alte temperature, questa, quindi con condizioni praticamente ideali fin dal via. Dove Hartley sulla Porsche n.1 ha tenuto il comando, mentre dietro le Toyota si erano ben allineate all'interno della prima curva, ma non hanno potuto resistere all'allungo di Lieb (Porsche n.2), Di Grassi (Audi n.8) e Treluyer (Audi n.7). Quindi con una sciorinata di due Porsche, due Audi e due Toyota, sembravano riproposti i valori visti in qualifica. Invece bastano pochi giri perch&eacute; le Toyota comincino a mostrare un ottimo passo gara: sulla numero 5 Buemi va a ingaggiare una gran lotta con Di Grassi, che risponde a un primo sorpasso risuperando passando sull'erba, per poi cedere a un attacco all'esterno della Bus Stop.  Lieb con la Porsche n.2 comincia ad accusare problemi di potenza che continueranno per il resto della gara, poi gestendo diversamente i primi pit-stop (non cambiano gomme) Buemi passa al comando con la Toyota. Bernhard passato a guidare la Porsche n.1 si fa sotto, ma mentre attacca fora una gomma e deve rientrare ai box. Sale Webber, ma anche lui fora nuovamente e per i danni la macchina (anche all'apparato elettrico) dovr&agrave; sostare a lungo, perdendo una cinquantina di giri.  La gara sembra stabilizzarsi con la Toyota n.5 al comando, aumentando per di pi&ugrave; progressivamente il suo vantaggio, ma la numero 6 comincia ad accusare un problema: si parla di perdita d'olio, viene sistemata e rimandata in pista, ma l'avaria si ripete causandone lo stop. Mancano meno di 2 ore al termine quando dalla Toyota guidata in quel momento da Nakajima comincia ad uscire del fumo dallo scarico, che si intensifica sempre pi&ugrave;: il giapponese prende la via dei box e l&igrave; si fermer&agrave;. Cos&igrave; passa in testa l'Audi n.8 per starci fino alla bandiera a scacchi. Davanti alla Porsche n.2 di Dumas-Jani-Lieb e soprattutto alla Rebellion che ottiene nuovamente il podio grazie alla n.13 di Imperatori-Kraihamer-Tuscher che precede la n.12 di Heidfeld-Prost-Piquet.  Ci&ograve; non significa che non sia successo altro, fra le diverse categorie in gara. Per esempio in GTE c'&egrave; la sfida fra le due Ferrari 488 di AF Corse, quasi sempre davanti al resto del gruppo soprattutto dopo l'ottima partenza di Gimmi Bruni. Purtroppo proprio quasi in vista del traguardo la sua n.51 cede mentre &egrave; alla guida James Calado, e ne approfittano Davide Rigon e Sam Bird che comunque erano sempre nei paraggi. Penalit&agrave;, problemi e incidenti - come quello a Thiim che si cappotta dopo essere stato mandato contro le protezioni da una LMP2 - colpiscono le Aston Martin Vantage, la prima delle quali &egrave; terza con Stanaway-Rees-Adam.  Se ne avvantaggiano le Ford GT, con Franchitti-Priaulx-Tincknell secondi, ma l'altra vettura del Ganassi team &egrave; protagonista di un episodio drammatico, fortunatamente pi&ugrave; alla vista che nei fatti. &Egrave; quando Stefan Mucke rientra in pista dopo che in una quarantina di minuti erano stati risolti i precedenti problemi al turbo della sua numero 66. Pochi chilometri, poi quando arriva all'Eau Rouge la macchina sbanda e picchia violentemente contro le protezioni, fermandosi in mezzo alla pista. Safety car, pilota in infermeria, ma tutto si risolve con ferite soltanto superficiali.  L'episodio per&ograve; riaccende la competizione quando manca un'ora circa alla conclusione. Restando fra le GTE, si riavvicinano i protagonisti della classe Am: Perrodo (sulla Ferrari n.83 con Aguas e Collard) non riesce a contenere la pressione di Pedro Lamy, che va a vincere sull'Aston Martin che condivide con Paul Dalla Lana e Mathias Lauda. Nella bagarre salgono momentaneamente secondi Long-HeinemeierHansson-AlQubaisi con la Porsche, ma poi si fermano e cos&igrave; va sul podio la Corvette di Paolo Ruberti, con Ragues e Yamagishi.  Ancor pi&ugrave; rocambolesca la LMP2. Intanto la SMP BR01 n.37 si evidenzia subito come la pi&ugrave; bersagliata: in partenza mentre guida Petrov viene subito toccata, danneggiata e mandata in testacoda; poi viene tamponata da Conway (che rimedia danni e un drive-through) mentre lotta con Di Grassi in LMP1. Le "interferenze" delle LMP1 continueranno: prima Fassler tampona Menezes sulla Signatech Alpine (danni e drive-through anche per lo svizzero) poi a sua volta Kraihamer centra la Manor Oreca di Graves, sempre alla staccata della Source. Da notare che le due LMP2 stavano lottando per il primo posto di classe. Infine, dopo il restart successivo all'incidente di Mucke, "Pipo" Derani ha un'esitazione nel doppiare la Ford GT e Nicolas Lapierre scavalca entrambi con un gran sorpasso all'esterno, vincendo assieme a Gustavo Menezes e Stephane Richelmi. Mentre &egrave; 3&deg;, Albuquerque tocca l'Audi di Fassler che gli taglia la strada in frenata, e cos&igrave; sul podio a Derani-Dalziel-Cumming si aggiungono Merhi-Bradley-Rao.  Infine, come piccola curiosit&agrave; aggiuntiva, nell'ultimo giro c'&egrave; stata un'inconsueta sfida: quella fra Buemi e Hartley per il&hellip; 26&deg; posto! In realt&agrave; lo svizzero ha fatto compiere l'ultimo giro alla Toyota n.5 con azionamento solo elettrico per poter tagliare il traguardo e potersi classificare (ai fini del punteggio). Impresa che &egrave; riuscita anche alla Porsche n.1 che ha "tirato" pur dopo gli inconvenienti iniziali per cercare di effettuare il 70% di gara minimo necessario: ci sono riusciti per un soffio.  Maurizio Voltini       

Jarvis-Duval-DiGrassi e (in GTE con la Ferrari) Rigon-Bird si aggiudicano una seconda prova del Mondiale Endurance ricca di colpi di scena

52 risultati per 'di-grassi'

ePrix Parigi, Di Grassi: Superpole fondamentale