L'incidente di Carpenter a Indianapolis

Il tricolore torna a sventolare nell'IndyCar Series: &egrave; stato infatti annunciato che sar&agrave; Luca Filippi ad alternarsi con Ed Carpenter nel corso della stagione 2015. Come accaduto gi&agrave; lo scorso anno, Carpenter ha deciso di prendere parte solo alle tappe del calendario in programma sugli ovali, e per i tracciati stradali e cittadini ha scelto proprio il ventinovenne piemontese, sopperendo alla partenza di Mike Conway verso il Mondiale Endurance. Nel 2014, la scelta di "sdoppiare" la partecipazione della Dallara-Chevy numero 20 aveva portato ad ottimi risultati, con tre successi complessivamente incamerati durante l'anno.  Filippi, vicecampione della GP2 Series 2011, ha preso parte ad otto gare IndyCar negli ultimi due anni con i team Herta e Rahal, mostrando ottime doti velocistiche. Ora avr&agrave; finalmente i vantaggi di una partecipazione pi&ugrave; continuativa e a dargli una mano sar&agrave; anche la nuova struttura della squadra, con la fusione che ha riunito sotto lo stesso tetto il team di Carpenter ed il Fisher Hartman Racing. Suo compagno sar&agrave; Josef Newgarden. Il debutto &egrave; (per ora) in programma a St. Petersburg, il 29 marzo, a seguito della cancellazione della prova originariamente prevista per l'8 marzo in Brasile. Tuttavia, si riportano trattative per una possibile location sostitutiva.  Marco Cortesi

Raggiunto un accordo con il team di Carpenter per correre sui circuiti stradali alternandosi con lui, nella serie Usa

Filippi firma con CHF per l'Indycar

Indycar Texas

Indy 500

Come nel 2013, sar&agrave; Ed Carpenter a prendere il via dalla pole position nella prossima 500 Miglia di Indianapolis, in programma il 25 maggio. Carpenter, proprietario del suo stesso team, al volante di una Dallara-Chevrolet, ha ottenuto la pole alla velocit&agrave; media di 371,866 km/h davanti a James Hinchcliffe, vero &ldquo;eroe&rdquo; della giornata, considerando che appena 4 giorni prima il pilota canadese era ancora in ospedale per i postumi del trauma cranico riportato la settimana precedente, durante la gara Indycar sul circuito stradale di Indianapolis.  Nei primi 4 giorni di prove, Hinchcliffe &egrave; stato sostituito da E.J.Viso, sulla sua Dallara-Honda del team Andretti, ed &egrave; salito in macchina soltanto venerdi, ossia il giorno prima dell&rsquo;inizio delle qualifiche, da quest&rsquo;anno rinnovate nella procedura con l&rsquo;istituzione di due sessioni: il Qualifying day al sabato e il Pole day alla domenica. I tempi del sabato non valevano ai fini della griglia, ma serrvivano soltanto a terminare i top 9 che alla domenica si sarebbero giocati la pole e gli altri 24 che si sarebbero contesti un posto nelle 8 file rimanenti, dalla quarta alla undicesima (a Indy si parte in tre per fila).  Nella selezione del sabato erano rimasti fuori dai top 9 piloti di nome, come Montoya, Hunter-Reay, e poi i due ex F1 Bourdais e Villeneuve tornato quest'anno a correre a Indy. Un peccato, perch&eacute; poi Montoya nelle qualifiche della domenica ha stabilito la seconda velocit&agrave; pi&ugrave; alta in assoluto dietro Carpenter, ma il suo tempo - per via del regolamento che lo aveva escluso dopo sabato dai top 9 - poteva valere solo per conquistare al massimo la decima posizione, come &egrave; stato, e quindi partir&agrave; dalla quarta fila.  La prima fila della 500 Miglia, dopo Carpenter e Hinchcliffe, &egrave; completata da Will Power, primo pilota del team Penske e attualmente al comando del campionato Indycar. In termini di ritorni eccellenti, da segnalare il positivo debutto del campione Nascar, Kurt Busch che, pur avendo fatto la spola quotidiana tra Indianapolis e Charlotte, dove lo stesso giorno correr&agrave; la 600 miglia valida per il campionato Nascar Sprint Cup cui prender&agrave; parte, si &egrave; qualificato in 12&deg; posizione.  Problemi invece per Jacques Villeneuve, che ha sofferto per la pioggia che ha condizionato tutta la settimana di prove, non riuscendo a girare a lungo cosa che gli ha complicato il riadattamento alle problematiche di Indianapolis, dove non correva pi&ugrave; dal 1995. Solo il 27&deg; posto sullo schieramento per lui, alla velocit&agrave; media di 368,457 km/h con una Dallara-Honda iscritta da Sam Schmidt.  Indietro anche i piloti di Chip Ganassi, con Scott Dixon qualificato solo 11&deg; e Tony Kanaan, vincitore della edizione 2013 dellsa Indy 500 solo 16&deg;. Qualificata anche Pippa Mann, unica donna presente, con il 22&deg; tempo. Con soli 33 iscritti, non ci sono stati piloti eliminati dalle qualifiche.

Ma la rivelazione &egrave; Hinchcliffe, dall'ospedale al 2&deg; posto in appena 4 giorni. Solo 11&deg; Montoya, 27&deg; Villeneuve 

Indy 500, Carpenter bissa la pole

Ed Carpenter (foto), &egrave; stato sabato 17 il pi&ugrave; veloce nelle prime qualifiche della 500 Miglia di Indianapolis ed &egrave; perci&ograve; il favorito per la pole position che si asssegner&agrave; oggi, domenica 18 maggio.  Saranno 9 i piloti&nbsp;che&nbsp;lotteranno per la pole della gara che che si correr&agrave; tra una settimana, domenica 25 maggio. Sabato 17 si sono svolte le qualifiche finali, che secondo un nuovo meccanismo introdotto quest&rsquo;anno hanno visto coinvolti tutti i 33 piloti iscritti che prenderanno parte alla gara. Ma di questi solo i migliori nove potranno accedere alla battaglia per la pole di domenica 18.  Il miglior tempo nelle prime qualifiche di Ed Carpenter &egrave; stato segnato a una media di 230,661 miglia orarie (371,13 km/h). Ricordiamo che questa velocit&agrave; &egrave; quella media calcolata su 4 giri completi dell&rsquo;ovale di Indy. Carpenter ha preceduto Carlos Munoz, Helio Castroneves, James Hinchcliffe, Will Power, Marco Andretti, Simon Pagenaud, Josef Newgarden e JR Hilderbrand tutti con velocit&agrave; superiori a 230 miglia orarie (370 km/h) e quindi in un fazzoletto tra loro.  Ad Indy non si tiene conto del tempo sul giro ma si trasforma tale valore in velocit&agrave; media. Tutti i primi 9 sono quindi separati di appena 5 decimi nell&rsquo;arco dei 4 giri che si coprono in oltre due minuti e mezzo, quindi pensate quanto sono vicine le prestazioni delle varie auto.  I piloti classificati dal decimo al 33esimo posto quindi non potranno accedere alla battaglia&nbsp;per la pole position. Fra questi esclusi comi importanti, come Hunter-Reay (11&deg;) che guida la classifica del campionato Indy, oppure Montoya (13&deg;), l&rsquo;inglese Wilson (14&deg;), il giapponese Sato, ex F1 che &egrave; 18&deg;, Tony Kanaan, uno degli assi della IndyCar, finito soltanto 23&deg;, un altro ex F1 e 4 volte campione Indycar come Bourdais, solo 24&deg; e Jacques Villeneuve che al ritorno a Indy a 42 anni si &egrave; classificato per ora 27&deg; con una media di 228,171 miglia orarie. Villeneuve &egrave; preceduto anche dall&rsquo;unica donna in gara, l&rsquo;inglese Pippa Mann che &egrave; 25&deg;.  Comunque tutti e 33 i piloti scenderanno di nuovo in pista oggi per conquistare le posizioni nella griglia di partenza e i tempi di ieri sono azzerati. Le qualifiche di sabato di ieri servivano solo a decidere chi aveva diritto di accedere alla lotta per la pole e chi no. I primi 9 (Carpenter, Munoz, Castroneves, Hinchcliffe, Power, Andretti, Pagenaud, Newgarden e Hildebrand) lotteranno per la pole e i loro tempi varranno per occupare le prime tre file della griglia (a Indy si parte tre per fila), gli altri 24 lotteranno per le posizioni delle 8 file rimanenti, dalla quarta alla undicesima. All&rsquo;autore della pole position andr&agrave; un premio di 100mila dollari.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

&Egrave; stato il pi&ugrave; veloce nelle prime qualifiche e oggi in 9 si batteranno per la prima fila della 500 Miglia. Fuori dai top 9 Montoya e Villeneuve

Carpenter difende la pole Indy500

Stanno crescendo. Giorno dopo giorno, progressivamente, aumentano le velocit&agrave; medie in vista del pole day per Indy 500, che si disputer&agrave; sabato 17 e domenica 18.  Nella giornata di prove di giovedi, Helio Castroneves, con una Dallara-Chevy del team Penske, ha raggiunto la velocit&agrave; media di 227,166 miglia orarie, precedendo Ed Carpenter, in pole nel 2013, e Will Power, con l&lsquo;altra Dallara del team Penske.  Si &egrave; rivisto ai box James Hinchcliffe, che i medici avevano tenuto in forzato riposo dopo l&rsquo;incidente di una settimana fa, durante la gara Indycar sul circuito stradale di Indianapolis.  Hinchcliffe, la cui vettura nei giorni precedenti era stata messa a punto da E.J. Viso, scender&agrave; in pista oggi (venerdi), ma non si esclude che il team Andretti possa aggiungere una ulteriore vettura per consentire a Viso di correre la 500 miglia.  Miglioramenti anche per Jacques Villeneuve, che ha raggiunto la velocit&agrave; media di 223,536, ma per ora il canadese resta molto lontano dal rendimento di Pagenaud, suo compagno di squadra nel team Schmidt.  In pista per la prima volta anche Buddy Lazier e James Davison.  Le temperature piuttosto basse, la densit&agrave; elevata dell&rsquo;aria e un sensibile miglioramento nell&rsquo;efficacia delle gomme, dovrebbero consentire durante la qualifica di superare&nbsp; la velocit&agrave; media di 230 miglia orarie, avvcinandosi cos&igrave; al primato che Arie Luyendyk ancora detiene dal 1996.  Oggi ultimo giorno di prove libere, poi i motori saranno sostituiti in vista delle qualifiche di domani, quest&rsquo;anno completamente modificate nella loro procedura.  Cesare Maria Mannucci

Aspettando il pole day si &egrave; rivisto Hinchcliffe, a riposo dopo l'incidente. Miglioramenti per Jacques Villeneuve