E adesso che cosa succeder&agrave; domenica prossima a Silverstone? L&rsquo;interrogativo emerge prepotente dopo un Gp d&rsquo;Austria costellato da botti e scintille. Veleni, regolamenti di conti e gomme esplose in pieno rettilineo. Forse era gi&agrave; scritto che sulla pista del toro andasse in scena una vera corrida, ma quel finale rumorosissimo tra Hamilton e Rosberg, quei pugni sbattuti sul tavolo da Toto Wolff, quell&rsquo;ennesima lotta in famiglia tra i due della Mercedes &egrave; stata ulteriore benzina gettata sul fuoco di una rivalit&agrave; che ha superato ogni confine. &laquo;Questa &egrave; una situazione che non mi piace&raquo;, ha spiegato con un gelido sorriso da coniglio mannaro Wolff al quale la situazione &egrave; letteralmente scappata di mano.   Quei due della Mercedes cos&igrave; vicini in classifica e cos&igrave; lontani nel modo di approcciarsi alla vita e alle corse si stanno giocando il titolo iridato e non mollano di un centimetro. E meno male che alla vigilia tra i due sembrava fosse scoppiato un nuovo idillio. Cos&igrave; nei pochi giorni che ci separano dal Gp di Inghilterra, proprio quello di casa per Hamilton, a Brackley si trovano l&rsquo;ennesima lite in famiglia ad agitare le acque nella corsa a un titolo dove Lewis intanto s&rsquo;&egrave; portato a meno undici dal compagno di squadra, mentre Raikkonen ha agganciato Vettel al terzo posto: entrambi sono a quota 96.  Gi&agrave;, la Ferrari. Ancora sul podio con Kimi e kappa&ograve; con Sebastian rimbalzato qua e l&agrave; sul rettilineo d&rsquo;arrivo con la gomma posteriore destra letteralmente esplosa, la Rossa si ritrova ancora a inseguire la prima vittoria della stagione. C&rsquo;&egrave; voglia del colpaccio a Maranello ma ogni volta qualcosa non va come previsto. Peccato perch&eacute;&nbsp; il dualismo estremo di Hamilton e Rosberg potrebbe essere la situazione ideale per scompaginare i piani e approfittare delle disgrazie altrui.&nbsp;  Ma in fatto di duelli estremi non s&rsquo;&egrave; fatta mancare niente neanche la Formula E che a Londra mandava in scena il round finale, quello che assegnava il titolo. A giocarsi tutto Buemi e Di Grassi. Pronti-via e alla prima staccata Di Grassi ha centrato lo svizzero ex Toro Rosso. Sono finiti nella via di fuga, con le carrozzerie stropicciate e nella testa parole che non sarebbe bello leggere su un giornale. Arrivati in un modo o nell&rsquo;altro ai box e cambiata la monoposto i due hanno proseguito la loro sfida cercando il giro pi&ugrave; veloce che da regolamento consegna 2 punti. La sfida per il titolo si &egrave; svolta negli ultimi 5 giri, quando sia di Grassi che Buemi hanno usato il FanBoost per sfidarsi sul singolo giro, e la vittoria finale &egrave; cos&igrave; andata allo svizzero, che come dimostrato durante le qualifiche era decisamente il pi&ugrave; veloce in pista.&nbsp;  L&rsquo;ultima annotazione riguarda il Mondiale Rally col sogno di vittoria di Tanak e della Ford stoppato a un amen dalla fine in Polonia. Ha vinto Mikkelsen davanti allo sfortunato estone.   Cos&igrave; mentre la Vw ritrova la vittoria inizia a fare rumore l&rsquo;assenza dal primo gradino del podio di Ogier che da febbraio non assapora pi&ugrave; il gusto inebriante del successo.&nbsp; 

Dalla lotta in famiglia in casa Mercedes alla gomma esplosa sulla Ferrari di Vettel:&nbsp;

Un week end preso a ruotate

L&#39;episodio pi&ugrave; significativo della gara in Austria, soprattutto per chi sta da questa parte delle Alpi, &egrave; stato il ritiro di Sebastian Vettel dopo 26 giri, quando gli &egrave; saltato il pneumatico posteriore destro mandandolo a tagliare completamente il rettilineo di partenza, colpendo per fortuna non violentemente il muretto opposto. Con la macchina danneggiata il tedesco non &egrave; riuscito a ripartire e la sua gara &egrave; terminata l&igrave;. Un vero peccato perch&eacute;, particolare non secondario, era in testa al GP e stava conducendo una gara che dal punto di vista strategico (era partito con le gomme supersoft) poteva riservare grandi soddisfazioni.  Peraltro, l&#39;episodio non ha rovinato solo la prova di Vettel, ma anche quella di Nico Rosberg che seguiva da vicino. I pezzi di pneumatico hanno infatti investito direttamente la Mercedes n.6, danneggiandola e riempiendola di detriti sfilacciati della carcassa della Pirelli esplosa. Non &egrave; da escludere che anche i successivi problemi ai freni possano essere dipesi da questo, per prese ostruite o altro. Inoltre la safety car uscita proprio per l&#39;incidente di Vettel ha modificato le strategie degli altri dando ad alcuni (come Button) la possibilit&agrave; di un cambio gomme. Insomma, le cose potevano andare ben diversamente senza questa avaria, e non solo per Seb.  Lui come ha vissuto questa &quot;esperienza&quot;? &laquo;&Egrave; successo tutto all&#39;improvviso - spiega poi Vettel - quando me ne sono accorto era ormai troppo tardi, la gomma &egrave; esplosa &quot;dal nulla&quot;. Non c&#39;&egrave; stata alcuna avvisaglia e anche dal muretto mi hanno detto che fino a quel momento sembrava tutto regolare. Pure il ritmo era lo stesso del giro prima&raquo;.  &Egrave; possibile che si fosse sforzata troppo la gomma, visto che quel set aveva ormai 29 giri sulle spalle? &laquo;Ovviamente l&#39;idea era quella di andare pi&ugrave; lunghi possibile, anche perch&eacute; nessuno era rientrato nei primi dieci giri. Non ho molto da aggiungere. &Egrave; un punto interrogativo perch&eacute; sia successo quel che &egrave; successo e la gomma sia saltata cos&igrave;&raquo;.  &Egrave; stato ipotizzato che Vettel avesse preso male un cordolo, ma la cosa &egrave; stata smentita dal team. Da parte sua la Pirelli si &egrave; comprensibilmente presa il tempo di analizzare il pneumatico incriminato e poi &egrave; arrivata la dichiarazione di&nbsp;Paul Hembery, Direttore motorsport Pirelli: &laquo;Stiamo svolgendo con Ferrari indagini approfondite sull&rsquo;incidente al pneumatico di Sebastian Vettel per comprenderne la causa&raquo;; ma, in ogni caso, sia Ferrari che Pirelli&nbsp;concordano sul fatto che non vi fossero segni particolari di cedimento oppure usura precoce.  Si &egrave; quindi ipotizzato potesse essere stato un detrito in pista, pur con qualche dubbio, ma di certo dopo tutti quelli sparsi in giro proprio nell&#39;incidente, non era facile verificare&hellip; 

Il cedimento della gomma posteriore destra (detriti?) ha mandato all&#39;aria la ben impostata gara del tedesco, ma anche di altri

Vettel e la gomma scoppiata: &quot;Non ho avuto avvisaglie&quot;

L&#39;incidente fra Hamilton e Rosberg far&agrave; discutere a lungo. Gi&agrave; nel dopo gara si sono sovrapposti i giudizi. In un primo tempo Toto Wolff, il capo della Mercedes, aveva attributo la colpa in modo secco al suo pilota tedesco: &quot;99% colpa di Rosberg&quot;, aveva detto. Ma poi rivedendo continuamente le immagini, anche Wolff fa &egrave; tornato sul suo giudizio iniziale. Ma cos&#39;&egrave; successo veramente? E di chi &egrave; la colpa della collisione? E soprattutto: &egrave; davvero uno solo il colpevole?  Entrambi i piloti sono convinti di aver ragione. Rosberg dice: &quot;&Egrave; stata una situazione molto complessa per me le mie gomme erano molto consumate e i freni troppo caldi. Perci&ograve; &egrave; stato difficile fermare la macchina alla curva 2, ecco perch&eacute; sono andato lungo. Ma io ero all&#39;interno, perci&ograve; la posizione di diritto per scegliere la traiettoria era la mia e sono rimasto sorpreso quando Hamilton ha girato lo stesso verso la corda della curva venendomi contro&quot;.  Hamilton replica: &quot;Nico ha commesso un errore. Non so che problema avesse, ma &egrave; lui che mi &egrave; venuto contro e mi ha colpito. Non so per quale motivo l&#39;abbia fatto, ora dobbiamo capire perch&eacute;&quot;.  All&#39;inizio molti nell&#39;ambiente attribuivano colpa completa della collisione a Rosberg, ma poi la direzione gara ha chiamato entrambi i piloti a rapporto comunicando a tutti e due che voleva ascoltarli, ritenendoli colpevoli dell&#39;incidente. &Egrave; una prassi ma anche un segnale di allarme per la colpevolezza.  Il comportamento di Rosberg &egrave; tipico nelle corse, quando ci si deve difendere. Ricordiamo che nelle competizioni non valgono le regole della normale circolazione e in pista il pilota pi&ugrave; debole che viene attaccato, pu&ograve; difendersi soltanto restando all&#39;interno della curva per obbligare l&#39;avversario a girargli attorno all&#39;esterno per scavalcarlo, cosa che non &egrave; quasi mai possibile perch&eacute; si fa pi&ugrave; strada. Con molta malizia il pilota che &egrave; all&#39;interno e viene attaccato, pu&ograve; allungare la frenata per portare fino al bordo estremo della pista l&#39;avversario e impedirgli di voltare e costringendolo ad accodarsi se vuole percorrere la curva. Hamilton invece ha replicato con una sterzata decisa perch&eacute; non voleva cedere all&#39;intimidazione di Rosberg.  Dire a questo punto chi &egrave; pi&ugrave; colpevole dei due &egrave; difficile, perch&eacute; Rosberg ha fatto una manovra al limite che per&ograve; &egrave; tollerata&nbsp;nei duelli in corsa. Hamilton invece non si &egrave; accontentato di subirla, ma ha voluto replicare andando contro l&#39;avversario ruota a ruota. Il problema &egrave; che le macchine si sono toccate e uno dei due ci ha rimesso.&nbsp;Si pu&ograve; dire che alla fine il destino abbia punito chi ha estremizzato la manovra di difesa oltre il limite, anche se in genere capita il contrario (ci rimette chi &egrave; all&#39;esterno). Per&ograve; anche l&#39;aggressivit&agrave; della replica di Hamilton non &egrave; proprio da fair play.  Questa collisione ricorda quella del GP di Spagna 1997 a Jerez fra Schumacher e Jacques Villeneuve. Allora Schumacher si trovava all&#39;esterno nei panni di Hamilton oggi, e Villeneuve all&#39;interno nei panni di Rosberg. Per&ograve; in quel caso Schumacher all&#39;esterno era quello che si difendeva, e Villeneuve all&#39;interno quello che attaccava: al contrario di oggi. E i due non erano certi compagni di squadra come Hamilton e Rosberg.  In quel caso la sterzata di Schumacher contro Villeneuve fu ancor pi&ugrave; netta, e fu sanzionata con la squalifica del tedesco e Jacques vinse il titolo mondiale (era l&#39;ultima corsa). In questo caso la situazione &egrave; pi&ugrave; discutibile.&nbsp;Si potrebbe dire che ci sia stata responsabilit&agrave; parziale di entrambi. Come se entrambi cercassero la collisione pur di non far passare il rivale. Solo che ci ha rimesso uno solo dei due.  Va anche detto che la guida aggressiva di Hamilton viene spesso perdonata e tollerata perch&eacute; &egrave; nel suo stile di guida, quella di Nico di solito sottolineata pi&ugrave; gravemente. Ma questo &egrave; il tipico caso di due che non mollano fino al contatto. Non &egrave; la prima volta e non sar&agrave; l&#39;ultima.  Hamilton sul podio ha dovuto sorbirsi una bordata di fischi da parte del pubblico austriaco che parteggiava per Rosberg. E intanto il vantaggio in classifica di Nico, che invece dei 25 sperati ha portato a casa solo i 12 punti del 4&deg; posto, &egrave; sceso a soli 11 punti. Ma il prossimo GP si corre a&nbsp;casa di Lewis e l&igrave; Nico avr&agrave;&nbsp;tutto il tifo contro. 

L&#39;incidente fra Hamilton e Rosberg far&agrave; discutere a lungo e gi&agrave; nel dopo gara si sono sovrapposti i giudizi.

F1 Austria, le polemiche in casa Mercedes

La fotosequenza dell&#39;incidente di Sebastian Vettel

F1 Austria, la gomma esplosa di Vettel

AGGIORNAMENTO  Dopo circa tre ore dalla fine del Gran Premio d&#39;Austria &egrave; arrivata la decisione della Direzione gara riguardo all&#39;incidente tra Hamilton e Rosberg. La FIA ha ritenuto colpevole il pilota tedesco, penalizzandolo di 10 secondi - sanzione che gli consente di mantenere il quarto posto finale, visti i 14 secondi di vantaggio sulla Red Bull di Ricciardo -&nbsp;e assegnandogli anche una reprimenda per avere proseguito con l&#39;ala rotta, perdendo detriti in pista e creando una situazione di potenziale pericolo.  L&#39;INCIDENTE  L&#39;incidente Hamilton-Rosberg &egrave; successo alla curva 2 nell&#39;ultimo giro di gara. Hamilton aveva raggiunto da qualche passaggio Rosberg che era in crisi con le gomme super soft (Hamilton invece aveva le soft).&nbsp;Nel rettifilo prima della curva due Hamilton, arrivato pi&ugrave; velocemente, ha cercato il varco per il sorpasso.  Rosberg per&ograve; &egrave; rimasto all&#39;interno della traiettoria cos&igrave; Hamilton si &egrave; buttato all&#39;esterno. A quel punto Rosberg per difendersi ha allungato la frenata e invece di andare in corda ha cercato di portare fuori Hamilton. Il pilota inglese invece ha sterzato decisamente per chiudere la curva e le due Mercedes si sono urtate.  Ci ha rimesso la macchina di Rosberg a cui si &egrave; rotta l&#39;ala anteriore mentre Hamilton ha continuato andando a vincere la gara. Rosberg invece ha proseguito lentamente completando il giro e giungendo quarto superato anche da Verstappen e Raikkonen che erano pochi secondi dietro le sue spalle. 

La dinamica del contatto all&#39;ultimo giro che ha eliminato&nbsp;Rosberg dalla lotta per la vittoria e per il podio

F1 Austria, l&#39;incidente tra Hamilton e Rosberg (penalizzato)

A meno di due mesi dalla sua prima vittoria in Formula 1 &ndash; &egrave; il pi&ugrave; giovane pilota di tutti i tempi ad aver vinto in F1 &ndash; Max Verstappen ha avuto un altro exploit. E stavolta, come allora, aveva il fiato sul collo di Kimi Raikkonen. Evidentemente, quando il giovane Max &egrave; braccato dall&#39;esperto Iceman, riesce facilmente a dare il massimo, anche se stavolta, la bandiera gialla all&rsquo;ultimo giro gli ha dato una piccola mano. Il contatto tra Hamilton e Rosberg, insomma, &egrave; stato fondamentale tanto per raggiungere il secondo gradino del podio, quanto nel porre un freno alla rincorsa di Raikkonen.  Verstappen era scattato dall&rsquo;ottava casella e in partenza era riuscito a superare il compagno di squadra Ricciardo &ldquo;Sono riuscito a fare una partenza grandiosa e anche il primo giro &egrave; andato bene &ndash; ha commentato Max - Fin da subito ho sentito di avere velocit&agrave; e sono riuscito ad avvicinarmi alla testa della corsa&rdquo; ma, a parte qualche piccolo intoppo, anche dopo le cose sono andate bene &ldquo;Poi, quando ho superato alcuni avversari, ho faticato un po&rsquo; a trovare il mio ritmo &ndash; ha spiegato Verstappen - Le Mercedes erano un po&rsquo; troppo veloci per noi, ma, a parte questo, tutto &egrave; andato abbastanza bene&rdquo;  Come in Spagna, poi, il pilota Red Bull &egrave; riuscito a effettuare un secondo stint molto lungo &ndash; 56 giri con le gomme soft &ndash; una strategia che &egrave; stata alla base del suo ottimo risultato. &ldquo;Ho fatto uno stint molto lungo con le gomme soft &ndash; ha raccontato Max - &nbsp;Gli ultimi 10 giri sono stati molto duri, sia per il traffico che ho incontrato sia per Kimi che mi stava riprendendo&rdquo;. Dopo aver tenuto duro, per&ograve;, &egrave; arrivato il tempo di festeggiare &ldquo;Ho avuto qualche momento difficile, ma dopo quello che &egrave; successo all&rsquo;ultimo giro il secondo posto &egrave; un bonus &ndash; ha concluso Verstappen - Fare questo risultato, al Red Bull Ring, come pilota Red Bull, &egrave; una sensazione grandiosa&rdquo; 

A meno di due mesi dalla sua prima vittoria in Formula 1,&nbsp;Max Verstappen ha avuto un altro exploit, con un piccolo aiuto dalla bandiera gialla

F1 Austria, Verstappen &quot;Kimi mi stava riprendendo&quot;

Un terzo posto, un podio, che sa di regalo. Anche Kimi Raikkonen lo sa e ringrazia per il podio insperato fino all&#39;ultimo giro. &quot;&Egrave; un regalo - dice Kimi - ma ce lo prendiamo e non ci lamentiamo&quot;. Raikkonen &egrave; giunto terzo in volata alle spalle della Red Bull di Verstappen che aveva inseguito e raggiunto negli ultimi quindici giri dopo un ulteriore cambio gomme. Ma non &egrave; risulto a scavalcarla. Avrebbe dovuto accontentarsi del quarto posto ma l&#39;incidente fra Hamilton e Rosberg ha regalato una posizione a lui e all&#39;olandese.  Per&ograve; Raikkonen &egrave; abbastanza deluso per il risultato finale. &quot;Se non ci fossero state le bandiere gialle (per l&#39;incidente di Hamilton e Rosberg, ndr) all&#39;ultimo giro sarei riuscito a superare Max, credo abbastanza facilmente&quot;.&nbsp;Ma stavolta Raikkonen aveva cominciato bene la gara: partito in terza posizione, aveva presto ottenuto la seconda ed era alle spalle di Hamilton. &quot;Avevo una buona velocit&agrave;, non ero molto indietro rispetto alla Mercedes, e anzi quando spingevo, mi sembrava quasi di guadagnare terreno su di lui&quot;.  Il problema che ha in parte rovinato la gara di Raikkonen &egrave; che Kimi &egrave; stato tenuto troppo tempo in pista con le gomme ultrasoft nel primo stint. &quot;Quando mi sono fermato ai box e mi sono ritrovato sesto, &egrave; stata una cosa molto dura per me&quot;.  &quot;Il grosso problema nella rimonta &egrave; stato superare la prima Red bull quella di Ricciardo. Io avevo una buona velocit&agrave;, ma quando gli arrivavo sotto e cercavo di passarlo in accelerazione, mi mancava trazione per passargli davanti. Poi quando l&#39;ho superato sono riuscito ad allungare facilmente&quot;.  Poi il convulso finale: una rimonta decisa su Verstappen a cui ha mangiato pi&ugrave; di sette secondi negli ultimi giri e l&#39;attacco finale in quell&#39;ultimo giro che non ha potuto concretizzare per via delle bandiere gialle. Lui era convinto comunque di riuscire a superarlo ma visto la determinazione con cui Verstappen in Spagna si &egrave; difeso da lui nel GP che ha vinto e poi in Canada da Rosberg, ci viene qualche dubbio che il sorpasso che Kimi riteneva cos&igrave; facile potesse effettivamente concretizzarsi.  A questo Kimi ribatte dicendo: &quot;era una situazione diversa rispetto alla Spagna: qui sarei passato rapidamente&quot;. Alla sera alla fine per&ograve; il bilancio di Kimi non &egrave; completamente positivo: vero &egrave; che con i 15 punti del terzo posto Raikkonen ha di nuovo raggiunto Vettel in campionato e i due ferraristi, con 96 punti, sono terzi in classifica a soli 46 punti da Hamilton e 57 da Rosberg.  Ma anche stavolta la Ferrari che sembrava competitiva dopo le prove in Austria e che aveva giocato l&#39;azzardo delle gomme rosse in partenza non ha ottenuto quello che sperava. &ldquo;Volevamo e ci aspettavamo entrambe le Ferrari sul podio&quot;, conclude Raikkonen amaramente. E invece la prima vittoria dopo otto gare ancora non arriva e&nbsp;Raikkonen non sembra avere lo sprint per riuscirci. 

Kimi&nbsp;&egrave; arrivato&nbsp;terzo in volata alle spalle della Red Bull di Verstappen che aveva inseguito e raggiunto negli ultimi quindici giri dopo un ulteriore cambio gomme

F1 Austria, Raikkonen &quot;Il terzo posto &egrave; un regalo&quot;

Nell&rsquo;infuocato Sochi Autodrom si riapre ancora di pi&ugrave; la TCR International Series prima della pausa estiva e del tour asiatico finale che scatter&agrave; in Tailandia il 28 agosto. Stefano Comini, dopo la pole ottenuta ieri, ha puntato tutto sulla vittoria in gara-1, dove non ha sbagliato nulla sin dall&rsquo;ottimo avvio, per poi costruire un buon vantaggio nei primi giri che lo ha messo al riparo da ogni rivale, al volante di una Golf apparsa in forma smagliante, come confermato dal secondo posto in gara-2 dell&rsquo;altro pilota del Leopard Racing, Jean-Karl Vernay, pur febbriciante.  Comini ha battuto Pepe Oriola e Gianni Morbidelli, firmando cos&igrave; un podio con tre costruttori diversi. Copione abbastanza simile in gara-2, partita con la griglia invertira, ma stavolta il protagonista &egrave; stato il pilota di casa, il russo Mikhail Grachev, al terzo centro stagionale con la Honda Civic by JAS del West Coast Racing. Dietro a Grachev e Vernay, stupendo podio per il 17enne Attila Tassi, con l&rsquo;ungherese bravissimo a rintuzzare gli attacchi di piloti ben pi&ugrave; navigati.  Costretti al ritiro in gara 2 sia Oriola (sterzo) che Morbidelli (sospensione rotta), per cui in campionato a godere &egrave; Comini, ora primo con un punto di vantaggio su Oriola e tre su James Nash, quarto in entrambe le gare, ma che ha perso il risultato nella prima prova per una sanzione di 10 secondi, conseguente a un contatto con Vernay. Ottimi risultati anche per la Giulietta del Mulsanne Racing, che centra un sesto e un nono con Petr Fulin.&nbsp; 

Allo svizzero e al locale Grachev le due gare russe

TCR Sochi, Comini torna leader

Il Gran Premio d&#39;Austria 2016 &egrave; stato vinto da Lewis Hamilton

F1 Austria, le immagini della gara

La fotosequenza dell&#39;incidente alla Red Bull

F1 Austria, Kvyat rompe le sospensioni

Pioggia o sole, asfalto bagnato o asciuttto, fa poca differenza. Alla fine i tempi migliori sono ancora quelli delle Mercedes, che sono state le monoposto pi&ugrave; veloci a Spieleberg in tutte e tre le sessioni delle qualifiche del Gran Premio d&rsquo;Austria. Primo Hamilton e secondo Rosberg, attardato di circa mezzo secondo ma retrocesso di cinque caselle. Ma &egrave; un distacco che va preso con le molle, perch&eacute; i tempi sono arrivati in condizioni di continua variabilit&agrave;, con la pista che si asciugava a vista d&rsquo;occhio dopo un violento acquazzone.  Qui tutti i riscontri cronometrici delle qualifiche e delle prove.  Cos&igrave;, il pi&ugrave; lesto ad approfittare della situazione, mettendo le gomme da asciutto e tagliando il traguardo sul filo del rasoio per compiere ancora un giro con la pista pi&ugrave; &ldquo;calda&rdquo; &egrave; stato il pilota britannico &ldquo;E&rsquo; stata una sessione molto divertente, iniziata e finita con l&rsquo;asciutto perch&eacute; qui &egrave; incredibile quanto rapidamente si asciughi la pista&rdquo; ha detto Hamilton commentando il meteo &ldquo;Credo che tutto questo abbia aggiunto altre emozioni perch&eacute; non avevamo mai girato sotto la pioggia&rdquo;.  &ldquo;Ci siamo trovati con un nuovo asfalto ed era molto scivoloso, per&ograve; si asciugava molto rapidamente, curva dopo curva&rdquo; ha spiegato Hamilton &ldquo;Alla fine quello che contava era fare l&rsquo;ultimo giro nel modo giusto, anche se quello precedente non era male, ma avrei chiuso dietro Ricciardo e sarebbe stato un grosso rischio&rdquo;. Rosberg, invece, dovr&agrave; cedere cinque posizioni, dopo l&rsquo;incidente di stamane che ha costretto i meccanici Mercedes a sostituire il cambio.&nbsp;  &nbsp;&ldquo;&Egrave; stato un lavoro incredibile da parte di tutti &ndash; ha raccontato Rosberg - anche i meccanici di Lewis hanno dato una mano per sostituire il cambio e rimettere l&rsquo;auto in condizione di correre, in tempo. Ci sono riusciti a 11 minuti dall&rsquo;inizio delle qualifiche, i tempi erano molto ristretti ed &egrave; stato un lavoro davvero grandioso&rdquo; dalla soddisfazione per il lavoro della squadra a quella per il risultato in pista &ldquo;Come ha detto Lewis le qualifiche sono state davvero emozionanti con la continua variazione del meteo&rdquo;.  &ldquo;Alla fine abbiamo potuto rimontare le gomme da asciutto &ndash; ha spiegato Rosberg - Il secondo posto non &egrave; il primo, ma comunque non &egrave; male. Ovviamente i cinque posti di penalizzazione mi costeranno parecchio domani ma cercher&ograve; di fare del mio meglio&rdquo; 

Hamilton e Rosberg sono stati&nbsp;i piloti&nbsp;pi&ugrave; veloci a Spieleberg in tutte e tre le sessioni delle qualifiche del Gran Premio d&rsquo;Austria

F1 Austria, pioggia o sole, le Mercedes volano in qualifica

Aveva gi&agrave; fatto qualcosa di simile nel 2010 in Brasile, Nico Hulkenberg, al volante di una Williams non molto competitiva ma correndo su una pista che andava asciugandosi rapidamente. Quella volta colse una pole position che mancava da un lustro al team britannico, mentre stavolta, con la Force India, si &egrave; piazzato al terzo posto a 1.363 da Hamilton, anche se per via della penalizzazione di Rosberg scatter&agrave; comunque dalla prima fila. &ldquo;&Egrave; vero, questa situazione mi ha ricordato moltissimo quella volta in Brasile &ndash; ha commentato Hulkeberg - Mi sentivo benissimo in macchina ed &egrave; stato proprio un flashback a quei tempi&rdquo;.  Qui tutti i riscontri cronometrici delle qualifiche e delle prove.  L&rsquo;ultima delle tre sessioni di qualifica, infatti, &egrave; stata caratterizzata da un meteo a dir poco incostante, con una scrosciata di pioggia seguita dal ritorno del sole&nbsp;&ldquo;A dire il vero mi aspettavo anche di fare qualcosina di meglio, quindi quando mi hanno detto che ero terzo sono rimasto un po&rsquo; deluso, per&ograve; &egrave; stata comunque una grande prestazione da parte del team&rdquo; ma un pizzico di rammarico lascia spazio alla soddisfazione &ldquo;Non era semplice, era tutta una questione di tempismo e noi l&rsquo;abbiamo azzeccato alla perfezione. &nbsp;Abbiamo fatto un ottimo lavoro e la posizione di partenza sar&agrave; perfetta per domani&rdquo;. 

Il pilota tedesco si &egrave; piazzato al terzo posto a 1.363 da Hamilton, anche se per via della penalizzazione di Rosberg scatter&agrave; comunque dalla prima fila

F1 Austria, Hulkenberg &quot;Potevo anche fare meglio&quot;

Prima delle qualifiche Vettel sapeva gi&agrave; di non poter arpionare la pole n&eacute; la prima fila, ma al massimo la terza, causa la sostituzione del cambio a inizio week end che lo avrebbe penalizzato di cinque posti in griglia. Ma almeno l&rsquo;idea di fare il miglior tempo, visto il caos che c&rsquo;&egrave; stato con la pioggia in Q3, lo accarezzava, Invece alla fine delle qualifiche Sebastian Vettel &egrave; stato soltanto quarto, a 1&rdquo;859 dalla pole strepitosa di Hamilton. Era talmente arrabbiato Vettel che nel dopo qualifiche non &egrave; nemmeno stato al gioco di Sky: Federica Masolin, la telecronista della pay tv italiana, gli ha regalato la maglia azzurra dell&rsquo;Italia in previsione della partita Italia-Germania di sabato sera e lui gliel&rsquo;ha restituita in modo anche un po&rsquo; brusco sibilando: &ldquo;Meglio che la usi per asciugarti le lacrime della sconfitta&rdquo;.  Vettel che di solito &egrave; scanzonato ed educato, ha probabilmente reagito cos&igrave; per il dispetto di non aver sfruttato al meglio il caos che la pioggia all&rsquo;inizio della Q3 ha provocato. In condizioni normali, infatti, la pole l&rsquo;avrebbe fatta tranquillamente Hamilton, ma quando c&rsquo;&egrave; una variabile imprevista - com&rsquo;&egrave; successo per la pioggia improvvisa prima della Q3 - si pu&ograve; sempre sfruttare l&rsquo;occasione per fregare la Mercedes giocando d&rsquo;astuzia e di tempistica azzeccata. E invece in Ferrari ancora una volta si sono fatti scappare l&rsquo;opportunit&agrave;. Sia Vettel e soprattutto Raikkonen che non aveva nemmeno penalit&agrave; sulle spalle. Solo per un breve istante, a tre minuti dalla fine, Raikkonen aveva detenuto il miglior tempo. Ma solo perch&eacute; giro dopo giro al pista si asciugava sempre di pi&ugrave;.  Qui tutti i riscontri cronometrici delle qualifiche e delle prove.  &ldquo;In quelle condizioni - spiega Vettel - chi attraversa il traguardo per ultimo, pochi istanti dopo l&rsquo;avversario, &egrave; favorito perch&eacute; trova la pista un poco pi&ugrave; asciutta&rdquo;.  La pista austriaca poi &egrave; particolare: l&rsquo;asfalto si asciuga rapidissimamente. &ldquo;Era incredibile - ha spiegato Hamilton - negli ultimi giri ogni curva era pi&ugrave; asciutta della precedente&rdquo;.  E allora cos&rsquo;&egrave; mancato alla Ferrari? Quello che in gergo si chiama &ldquo;timing&rdquo;, cio&eacute; la scelta del tempo giusto. Il momento giusto per cambiare le gomme e ributtarsi in pista per sfruttare fino all&rsquo;ultimo secondo. Chi inizia l&rsquo;ultimo giro 1 minuto prima della bandiera a scacchi &egrave; svantaggiato rispetto a chi lo inizia 5 secondi prima dello scadere. Perch&eacute; quest&rsquo;ultimo ha 60 secondi di tempo in pi&ugrave; e trover&agrave; un po&rsquo; pi&ugrave; asciutto. Il &ldquo;timing&rdquo; &egrave; questione di fortuna ma anche un poco di calcolo. Una delle due componenti &egrave; mancata alla Ferrari.  &ldquo;Noi abbiamo fatto la cosa giusta - spiega Vettel - ma c&rsquo;era molto caos: pi&ugrave; tardi attraversavi la linea del traguardo meglio era&rdquo;. Detto cos&igrave; sembra solo una questione di casualit&agrave;, ma Vettel fa un po&rsquo; di autocritica: &ldquo;Non sono del tutto contento di me stesso e di come ho guidato nel finale con le slick. C&rsquo;era un giro solo utile al termine e io forse in quel giro non ho corso tanti rischi come i tre piloti davanti a me&rdquo;. Di fatto, asciutto o bagnato, Vettel ha rimediato quasi 2 secondi da Hamilton a pari gomme slick e 1&rdquo;3 da Rosberg. E persino mezzo secondo da Hulkenberg, anche se nel caso del tedesco della Force India c&rsquo;&egrave; la scusante che lui &egrave; stato il primo a scegliere di montare le slick con circa 2 minuti di anticipo su tutti e quindi ha avuto il tempo di scaldarle alla perfezione.  Quello che &egrave; mancato &egrave; stato Raikkonen, che dopo un fugace miglior tempo &egrave; sceso in sesta posizione (anche se alla fine si ritrover&agrave; a scattare dalla seconda fila grazie alle retrocessioni di Rosberg e Vettel). Raikkonen ha fatto solo 1&rsquo;09&rdquo;901, a 1&rdquo;979 dalla pole e 1 decimo dal compagno. Persino dietro il sorprendente Button con la McLaren che gli ha soffiato la quinta posizione per un millesimo!  Raikkonen si &egrave; giustificato cos&igrave;: &ldquo;Non abbiamo sfruttato al meglio le condizioni che sono cambiate. Era difficile capire dove era asciutto e dove no, ma alla fine non sono riuscito a spingere a sufficienza in tutti i tratti della pista&rdquo;.  Ma i due ferraristi hanno in prospettiva un vantaggio strategico: se non piove domenica, potranno partire in gara con le gomme rosse, essendosi qualificati con quelle mescole a differenza di Hamilton e Rosberg che hanno usato in Q2 le ultrasoft. E quindi prolungare il primo pit stop rispetto alle Mercedes. Ne leggete in un articolo a parte.  &ldquo;Vediamo come andr&agrave;, ma sar&agrave; difficile per tutti far durare le gomme&rdquo;, profetizza Raikkonen.&nbsp;&nbsp; 

i due ferraristi hanno un vantaggio strategico: se non piove domenica, potranno partire in gara con le gomme rosse, essendosi qualificati con quelle mescole a differenza di Hamilton e Rosberg

F1 Austria, le qualifiche di Seb e Kimi nel caos della pioggia

Hamilton conquista la pole position nel Gran Premio d&#39;Austria 2016

F1 Austria, le foto delle qualifiche

Le due Ferrari in testa alla fine della terza sessione di prove libere del Gran Premio d&#39;Austria 2016

F1 Austria, le foto delle libere 3

Tutte le immagini dell&#39;incidente del pilota Mercedes

F1 Austria, Rosberg rompe la sospensione posteriore

Secondo in entrambe le sessioni del venerd&igrave;, Lewis Hamilton non appare preoccuparsi di ci&ograve; e anzi sottolinea ci&ograve; che &egrave; andato bene, in particolare il fatto di non aver avuto alcun problema tecnico, se non la pioggia del pomeriggio: &laquo;&Egrave; stata una giornata un po&#39; difficile dal punto di vista del migliorare la velocit&agrave; e incamerare giri. Ci stavamo riuscendo nel mattino, ma poi la pioggia del pomeriggio ci ha costretto ad adattare il nostro programma di lavoro. Fortunatamente, le alte temperature della pista hanno fatto s&igrave; che il circuito si asciugasse rapidamente, per cui sono stato in grado di completare diversi giri con la mescola ultramorbida, prima che la sessione terminasse, ottenendo un buon riscontro fra bilanciamento e performance. Oggi non abbiamo avuto alcun problema tecnico, fatto certamente positivo, e c&#39;&egrave; ancora qualcosa da fare, per cui non vedo l&#39;ora di proseguire domani&raquo;.&nbsp;  La velocit&agrave; con cui la pista si &egrave; asciugata dopo il considerevole acquazzone a met&agrave; sessione pomeridiana, dovuta al fatto che l&#39;asfalto aveva incamerato parecchio calore in precedenza, &egrave; comunque un fatto che ha stupito parecchio anche il DT Paddy Lowe: &laquo;&Egrave; stata una buona giornata, giusto un paio di testacoda senza danni, e siamo riusciti a fare un sacco di lavoro nonostante l&#39;interruzione della pioggia. Abbiamo ancora un paio di lavoretti di bilanciamento da fare, ma i piloti sono gi&agrave; soddisfatti. Ma quel che ho trovato incredibile &egrave; come abbia piovuto cos&igrave; forte, eppure dopo nemmeno un&#39;ora fosse gi&agrave; tutto asciutto: non avevo mai visto niente di simile, finora!&raquo;. 

Restano giusto un paio di operazioni possibili per migliorare il bilanciamento, per cui l&#39;inglese &egrave; fiducioso per il weekend

Hamilton: &quot;Tutto ok quando non ho problemi tecnici&quot;

Otto decimi e mezzo di distacco dal primo (Rosberg) e ottavo tempo generale. E&rsquo; questo il bilancio di Kimi Raikkonen per la seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Spielberg in Austria. Iceman ha utilizzato quattro diversi treni di gomme e tre tipologie, compiendo 23 giri, pochi in assoluto, ma non cos&igrave; tanto se si considerano i quaranta minuti di acquazzone che hanno praticamente interrotto la sessione di prove.  Kimi, peraltro, ha realizzato il suo best chrono nella parte conclusiva della sessione, visto che in quella iniziale aveva fatto una digressione fuori dai cordoli della curva 5. Cos&igrave;, alla fine, il pilota Ferrari si &egrave; trovato dietro le Mercedes, le Red Bull, ma &egrave; stato anche superato dalla Force India di Hulkenberg e dalla Toro Rosso di Sainz, senza contare l&rsquo;altra Ferrari di Sebastian Vettel. Ma, tutto considerato, Raikkonen non &egrave; apparso particolarmente preoccupato  &ldquo;Le condizioni dell&rsquo;auto non sono mai state chiare &ndash; dice Kimi riferendosi all&rsquo;instabilit&agrave; del meteo e al poco tempo a disposizione - stamattina abbiamo fatto le prime uscite in pista, ma nel pomeriggio siamo riusciti a fare ben poco a causa del meteo&rdquo; Una cronaca impeccabile, seguita da un piccolo rammarico &ldquo;Avrei voluto fare di pi&ugrave; ma proprio non &egrave; stato possibile. Infatti, non abbiamo fatto alcuna simulazione in qualifica, vedremo se sar&agrave; possibile farlo domattina&rdquo;. 

Al termine della seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Spielberg, il pilota finlandese della Ferrari si &egrave; piazzato ottavo

F1 Austria, Raikkonen &quot;Non ho capito granch&eacute; la macchina&quot;

Alla fine della prima giornata di prove libere a Spielberg e dopo la pioggia che &egrave; caduta copiosa sul circuito austriaco, vanificando buona parte della sessione de pomeriggio, Vettel si &egrave; ritrovato quarto, con 622 millesimi di distacco da Rosberg e superato di 9 ms dalla Force India di Nico Hulkenberg. Forse il pilota della Ferrari avrebbe anche potuto fare meglio, con le gomme Supersoft, ma Giove Pluvio si &egrave; messo &ndash; &egrave; proprio il caso di dirlo &ndash; di traverso. Ciononostante, Sebastian Vettel &egrave; apparso sereno &ldquo;Credo sia stata una giornata discreta per noi, nonostante il meteo del pomeriggio che ha scombussolato tutti i piani&rdquo;.  L&rsquo;abbondante pioggia caduta in Austria, infatti, ha svuotato la pista per circa 40 minuti, in cui nessuna monoposto ha corso tra i cordoli. Ma il poco tempo a disposizione &egrave; stato sufficiente per Vettel &ldquo;La macchina mi ha dato buon sensazioni. Si, abbiamo perso gli ultimi 5 minuti per la mia uscita di pista, ma non cambia molto&rdquo;.&nbsp;Uscita che sarebbe stata causata da un problema nella ripartizione della frenata.  Interrogato sulla sua strategia per la gara, il ferrarista &egrave; stato chiaro &ldquo;Non penso di avere alternative a fare una gara di attacco&rdquo; aggiungendo che &ldquo;Le cose stanno cos&igrave;. Di certo non mi dispiacerebbe avere 5 posizioni in pi&ugrave; di quello che otterr&ograve; in qualifica, ma non dobbiamo preoccuparci, quel che &egrave; stato &egrave; stato, dobbiamo solo pensare a dare il massimo&rdquo; 

Nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio austriaco, il pilota Ferrari ha ottenuto il quarto tempo

F1 Austria, Vettel &quot;Ho avuto buone sensazioni&quot;

Le immagini del venerd&igrave; dal circuito di Spielberg, 9&deg; round stagionale della Formula 1 2016

28 risultati per 'f1-austria'

Un week end preso a ruotate

Vettel e la gomma scoppiata: "Non ho avuto avvisaglie"

F1 Austria, le polemiche in casa Mercedes

F1 Austria, la gomma esplosa di Vettel

F1 Austria, l'incidente tra Hamilton e Rosberg (penalizzato)

F1 Austria, Verstappen "Kimi mi stava riprendendo"

F1 Austria, Raikkonen "Il terzo posto è un regalo"

TCR Sochi, Comini torna leader

F1 Austria, le immagini della gara

F1 Austria, Kvyat rompe le sospensioni

F1 Austria, pioggia o sole, le Mercedes volano in qualifica

F1 Austria, Hulkenberg "Potevo anche fare meglio"

F1 Austria, le qualifiche di Seb e Kimi nel caos della pioggia

F1 Austria, le foto delle qualifiche

F1 Austria, le foto delle libere 3

F1 Austria, Rosberg rompe la sospensione posteriore

Hamilton: "Tutto ok quando non ho problemi tecnici"

F1 Austria, Raikkonen "Non ho capito granché la macchina"

F1 Austria, Vettel "Ho avuto buone sensazioni"

F1 Austria, le foto delle prove libere