Tifo da stadio sulle tribune dell&#39;Hungaroring nel secondo giorno di test ufficiali F1. Robert Kubica &egrave; tornato in pista, al volante di una Renault R.S. 17. Il polacco era gi&agrave; tornato a bordo di una F1 ma durante test privati e su monoposto delle scorse stagioni. (foto: sutton-images.com)

Test F1 Ungheria: il ritorno di Kubica

Ultimi numeri del Circus prima della pausa estiva con i test d&rsquo;Ungheria che seguono il GP di Budapest vinto da Sebastian Vettel. Come anticipato molti i rookie in pista nella due giorni magiara, a partire dal non ancora ventenne Charles Leclerc, al debutto con la Ferrari SF70H. Tanto si &egrave; parlato del giovane talento monegasco, leader assoluto della Formula 2, che molti vedrebbero bene vestito di rosso in un prossimo futuro.&nbsp;  Sempre leader, ma della GP3, George Russel, al volante della Mercedes W08 di Lewis Hamilton per affiancare Valtteri Bottas: al pari di Leclerc anche per il britannico del Mercedes Junior Driver Programme si tratta di un esordio.&nbsp;  Da segnalare anche il cambio all&rsquo;ultimo momento in casa Williams, con Stroll a sostituire l&rsquo;indisposto Massa. Il canadese ceder&agrave; il posto domani a Luca Ghiotto altra promessa della Formula 2, reduce da un ottimo weekend all&rsquo;Hungaroring.&nbsp;  Nome italiano ma passaporto statunitense per Santino Ferrucci, al debutto con la Haas VF-17: nato a Woodbury in Connecticut ha per&ograve; gi&agrave; percorso durante la scorsa stagione circa 1000 km di test.&nbsp;  Di seguito i piloti impegnati nei due giorni di test. Grande attesa per il ritorno in pista di Robert Kubica con Renault, per verificare le effettive possibilit&agrave; di riportarlo nel Circus in seguito alle convincenti prestazioni di Valencia e Le Castellet degli scorsi mesi. &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;           &nbsp;        Marted&igrave; 1 agosto            Mercoled&igrave; 2 agosto                  Mercedes            George Russell - Valtteri Bottas            George Russell                  Ferrari            Charles Leclerc            Sebastian Vettel                  Red Bull            Max Verstappen        Pierre Gasly              Force India            Nikita Mazepin/Lucas Auer            Nikita Mazepin/Lucas Auer                  Renault            Nicholas Latifi            Robert Kubica                  McLaren-Honda            Stoffel Vandoorne            Lando Norris                  Williams        Lance Stroll        Felipe Massa                  Haas            Santino Ferrucci            Santino Ferrucci                  Toro Rosso            Sean Gelael        Kvyat-Sainz              Sauber            Gustav Malja            Nobuharu Matsushita           

La line up dei piloti in pista all&#39;Hungaroring: esordio con Ferrari per il giovane talento monegasco, grande attesa per il ritorno del polacco con Renault

Test F1 Ungheria: debutto rosso per Leclerc in attesa di Kubica

Esordio per Leclerc con Ferrari nel primo giorno di test all&#39;Hungaroring, con George Russel ad affiancare Bottas in Mercedes. Tra gli esordienti anche Gelael con Toro Rosso e Santino Ferrucci con Haas. Nei paddock anche Robert Kubica, il cui atteso ritorno &egrave; fissato per mercoled&igrave;. (foto: sutton-images.com)

Test F1 Ungheria: le foto del giorno 1

Eccolo l&igrave;, Hamilton, i capelli ricci impazziti e in testa l&rsquo;idea meravigliosa di provare ad andare in fuga per la conquista del quarto titolo iridato, il terzo di fila. Tra un seflie e un altro Lewis, il figlio del vanto, &egrave; tornato a casa sua: l&rsquo;attico della classifica, dove fino alla vigilia del Gp di Ungheria aveva abitato in sub-affitto Nico Rosberg. Con una rimonta cattiva e disarmante Hamilton ha cos&igrave; ripreso il discorso interrotto alla fine della passata stagione conclusa con la conquista della terza corona di campione del mondo. C&rsquo;&egrave; di nuovo il nero pi&ugrave; veloce del mondo al comando della graduatoria nel Mondiale di F.1 che nel prossimo week end approda in Germania, a casa Mercedes.    A Budapest, in un Gp per molti versi anarchico, non c&rsquo;&egrave; stata praticamente storia, come spesso accade da quelle parti. Stavolta a risvegliare un po&rsquo; tutti dal torpore di una corsa segnata in partenza ci hanno pensato ancora una volta Verstappen e Raikkonen due che negli ultimi tempi si ritrovano spesso a duellare. Stavolta si sono giocati il quinto posto con un duello vero: da una parte un ragazzino dispettoso e determinato dall&rsquo;altra il pi&ugrave; vecchio del giro iridato. Probabilmente &egrave; stato l&rsquo;unico momento davvero intenso del Gp di Budapest. Il duello per il quinto posto tra i due, ormai quasi un classico in questa stagione sempre pi&ugrave; griffata dalla Mercedes.  Alla fine, come gi&agrave; era successo a Barcellona e a Spielberg, l&rsquo;ha spuntata ancora una volta il pilota della Red Bull, ma questa volta Raikkonen non ci sta e accusa il pilota olandese di scorrettezze. Verstappen, invece, ritiene di non avere fatto nulla di scorretto. Opinione confermata dai commissari che sull&#39;episodio del contatto tra la Ferrari e la Red Bull non hanno nemmeno aperto una indagine, ritenendolo cos&igrave; una semplice manovra di gara. Comunque sia un altro duello tosto tra Max e Kimi mentre &egrave; abbastanza chiaro che in casa Mercedes ormai sono entrate in vigore le famose regole dell&rsquo;ingaggio volute da Toto Wolff per mettere un freno alla lotta dei suoi galletti. Ora c&rsquo;&egrave; gi&agrave; Hockenheim che incombe. Un&rsquo;altra domenica di passione, un&rsquo;altra tappa di un campionato che senza l&rsquo;effetto sorpresa continua a essere un vero e proprio monopolio. 

Il Mondiale di F.1 sbarca a Hockenheim dopo il sorpasso di Hamilton a Rosberg nella corsa al campionato piloti

Riecco Lewis, il figlio del vanto

Le immagini delle prove libere dall&#39;Hungaroring,&nbsp;dove il 24 luglio si corre l&#39;11&deg; round della Formula 1 2016

F1, GP d'Ungheria: le foto del venerdì

Il primo ad essere &quot;interrogato&quot; nel corso della consueta conferenza stampa del gioved&igrave; &egrave; stato Marcus Ericsson, sia per l&#39;incidente di Silverstone sia per la nuova propriet&agrave; della Sauber: &laquo;A parte i primi due giorni ho passato una settimana perfetta, sono andato in Italia a farmi curare, sono stato trattato sulla parte colpita e ora mi sento bene, non ci saranno problemi questo weekend. Quella sulla nuova propriet&agrave; Sauber &egrave; un&#39;ottima notizia, avremo risolto certi problemi finanziari che finora non ci hanno permesso di aggiornare la macchina come volevamo&raquo;.  Con Felipe Massa si passa invece alle scarse prestazioni Williams nell&#39;ultima gara e alle sue possibilit&agrave; di restarvi anche l&#39;anno prossimo: &laquo;Ci aspettavamo molto di pi&ugrave;, Silverstone &egrave; stata molto deludente, ma anche la gara in Austria. Dobbiamo capire cosa non ha funzionato in modo adeguato, speriamo di poter tornare presto a punti, anche se questa non &egrave; la pista pi&ugrave; adatta a farlo, per noi. Ma cercheremo di sistemare la macchina: nelle ultime gare abbiamo portato parecchi nuovi componenti e dobbiamo capire quale sia la miglior combinazione. Per l&#39;anno prossimo, non sono preoccupato: posso ancora portare molta esperienza all&#39;interno di questo team. Col tempo avremo tutte le risposte, ma conto comunque di restare in un team importante. Cercher&ograve; di fare del mio meglio gara dopo gara&raquo;.  Anche a Sergio Perez viene chiesto qualcosa sul suo contratto 2017: &laquo;C&#39;&egrave; un contratto ma come sapete ho la grande fortuna di avere vari sponsor alle mie spalle, per cui non decido da solo per il futuro. Credo che ci sar&agrave; un po&#39; di tempo per pensarci dopo la fase estiva, e decideremo in quel momento. Se la macchina &egrave; competitiva? Silverstone &egrave; stata una gara molto diversa dal normale, vedremo come andr&agrave; nelle prossime, ma credo ci stiamo avvicinando sempre di pi&ugrave; a quelli davanti: se vediamo la differenza nei punti, abbiamo ridotto il divario in modo enorme. Cercheremo di fare anche di pi&ugrave; e batterli&hellip;&raquo;.  Quello della prossima stagione &egrave; un problema gi&agrave; risolto per Carlos Sainz, confermato alla Toro Rosso: &laquo;&Egrave; una bella cosa per me e per chi mi sta vicino. Ora potr&ograve; concentrami totalmente sulla gare e su come progredire. Posso essere tranquillo per il 2017 non solo perch&eacute; sar&ograve; ancora in F1, ma anche perch&eacute; la squadra sta progredendo e quindi potremo essere in posizioni ancora migliori. Se sono pronto per un team di vertice? Come ogni pilota mi sento adatto anche ad un sedile importante, e credo di essere riuscito quest&#39;anno a dimostrare di pi&ugrave; il mio valore rispetto all&#39;anno scorso&raquo;.&nbsp;  A Max Verstappen viene invece chiesto qualcosa sulla lotta con Rosberg a Silverstone: &laquo;Mi sono divertito in entrambe le battaglie con lui. Sappiamo che la nostra macchina &egrave; forte sul bagnato e quanto fosse davvero veloce l&#39;ho visto nel passo reale dopo il sorpasso. Poi il secondo posto &egrave; stato un ottimo risultato per il team&raquo;. Questa &egrave; un&#39;altra pista favorevole per la Red Bull&hellip; &laquo;In realt&agrave; quella migliore era Monaco, ma anche qui potremmo fare qualcosa: vedremo quanto riusciremo a sistemare la macchina e l&#39;assetto nelle sessioni di prove&raquo;.&nbsp;  Anche a Rosberg viene chiesto qualcosa in merito al duello: &laquo;Questa &egrave; la seconda volta che ci troviamo a battagliare. Max ha fatto un ottimo lavoro, ed &egrave; stato molto bello riprendergli il secondo posto. Poi ho cercato di andare a riprendere Lewis, ma &egrave; andata come &egrave; andata&raquo;. Viene chiesta anche una sua opinione sulla penalit&agrave; per il team-radio: &laquo;Beh, queste comunicazioni sono state esaminate e sono state ritenute non permesse. D&#39;ora in poi ci atterremo ai chiarimenti. Non ho una vera opinione, cerco solo di fare il meglio con quanto &egrave; possibile. Ora non saremo pi&ugrave; marionette nelle mani degli ingegneri, come pensava qualcuno: io non mi sentivo cos&igrave;, ma capisco la frustrazione degli appassionati. Comunque ho voltato pagina come sempre e ora mi concentrer&ograve; sul weekend&raquo;.  Sar&agrave; anche questa una gara a due, con Hamilton? &laquo;&Egrave; troppo presto per dirlo - prosegue Rosberg - La Red Bull e la Ferrari hanno avuto alti e bassi, ma la strada da fare &egrave; ancora lunga&raquo;. Con il vantaggio in classifica ridotto a 1 punto, senti pressione? &laquo;No, dopotutto questa &egrave; stata la mia stagione migliore finora. Devo solo pensare a vincere e il modo migliore &egrave; concentrarmi sul weekend e non pensare alla situazione complessiva di campionato&raquo;.  Su quanto un pilota possa essere condizionato da fattori esterni, porta a far chiedere che influsso possa avere il fatto di avere gi&agrave; (o no) un contratto per la stagione successiva. Il primo a rispondere &egrave; Rosberg, la cui situazione non &egrave; ancora definita: &laquo;Bisogna stare attenti, perch&eacute; se ci si pensa troppo, &egrave; una situazione che pu&ograve; togliere energie. Per questo da parte mia ho Gerard Berger che se ne occupa, cos&igrave; non mi deconcentro&raquo;. Molto deciso Sainz: &laquo;Non sono certo uno che durante un weekend di gara va a dormire pensando alla situazione di contratto. Magari &egrave; nei periodi come quello estivo che hai tempo di riflettere sul tuo futuro, ma ora non ci devo pi&ugrave; pensare e quindi quest&#39;anno avr&ograve; vacanze serene!&raquo;. Mentre Massa evidenzia una possibilit&agrave;: &laquo;In gara pensi solo alla guida e quindi la situazione contrattuale non cambia granch&eacute; il modo di pensare. Per&ograve; se devi cercare il rischio in un sorpasso, magari ci pensi due volte, se sei nella situazione per cui &egrave; meglio portare a casa il risultato&hellip;&raquo;. Sconcertante, ancorch&eacute; indiscutibile, la risposta di Verstappen: &laquo;Non lo so, io non ho mai avuto questo tipo di problema!&raquo;.  La discussione quindi vira sul fatto che nel 2013 qui in Ungheria i piloti si lamentarono dei trofei dati sul podio. &laquo;Da parte mia - risponde Rosberg - voglio solo mettere le mani sul trofeo pi&ugrave; grosso&hellip;&raquo;. &laquo;Io mi accontenterei di averlo, il trofeo - commenta invece Massa - ma credo sia importante che sia bello, anche per l&#39;immagine del Paese dove si corre. Ci sono state gare in cui non era cos&igrave;, ed &egrave; una delusione quando fai una gara bella ma ti danno un trofeo piccolo&raquo;. Viene commentato che anche a Barcellona vi sia stato questo problema, cos&igrave; Sainz aggiunge: &laquo;Parler&ograve; con gli organizzatori, che facciano meglio l&#39;anno prossimo&raquo;.  Un altro argomento &egrave; la disputa fra Monza e Imola per il GP in Italia, e stavolta il primo a rispondere &egrave; Massa: &laquo;Penso che dobbiamo aspettare, vedere cosa accadr&agrave; effettivamente, se annunceranno qualcosa di adeguato e definitivo. Personalmente mi piace molto correre a Monza ma mi piaceva moltissimo anche Imola. L&#39;importante &egrave; continuare a correre in Italia, sarebbe tristissimo perdere questo GP&raquo;. Quindi Rosberg: &laquo;Penso sia molto importante mantenere il GP in Italia, con quel pubblico grandioso. Poi entrambe le piste sono belle&raquo;. Infine, una domanda specifica per Verstappen: che differenza hai trovato fra correre a centro classifica e ora invece nelle prime posizioni? &laquo;Non &egrave; poi cos&igrave; diverso, perch&eacute; approcci sempre la gara cercando di essere pi&ugrave; avanti possibile. L&#39;unica differenza &egrave; che prima mi arrabbiavo quando dovevo lasciare strada agli altri, con bandiera blu, adesso invece quando sono gli altri che non me la danno&hellip;&raquo;.&nbsp; 

Le domande nel corso dell&#39;appuntamento con la stampa a Budapest sono state svariate, compreso se sia meglio correre a Monza o Imola

Conferenza piloti fra contratti e dimensioni dei trofei

Tutto pronto per il Gran Premio di Formula 1 all&#39;Hungaroring, a Budapest. Squadre e piloti arrivano sul circuito e si preparano alla corsa

F1 Ungheria, tutto pronto per il via

Era un&#39;Ungheria molto diversa, quella che 30 anni fa ospitava per la prima volta una gara di Formula 1. Paese dell&#39;ex cortina di ferro, si present&ograve; subito con una gara che rester&agrave; nella memoria per il duello Piquet-Senna, il sorpasso all&#39;esterno, di traverso, in curva 1, manifesto - nel tempo - di come fosse possibile superare anche all&#39;Hungaroring, che negli anni si guadagner&agrave; la fama di pista avara di opportunit&agrave;. Eppure, solo 13 volte il vincitore &egrave; partito dalla pole.&nbsp;  Fino al 2006, il &quot;record&quot; di rimonta dalla posizione pi&ugrave; arretrata spettava a Nigel Mansell, nel 1989 partito 12mo e vittorioso approfittando del doppiaggio di Senna ai danni di Johansson. Fece ancora meglio Jenson Button in occasione della prima vittoria in carriera, arrivata in una gara condizionata dalla pioggia. Allora su Honda, scatt&ograve; in griglia 14mo.&nbsp;  In posizioni di testa, secondo, part&igrave; Grosjean nel 2012, in quello che resta il miglior risultato in qualifica del pilota francese. Era la stagione della Lotus di Allison super-competitiva, tanto da portare entrambi i piloti a podio all&#39;Hungaroring. Raikkonen secondo, allora. E Kimi &egrave; abbonato al podio in Ungheria, potendo contare 7 arrivi tra i primi tre, contro i 5 di Alonso e Hamilton e i 4 podi di Vettel. Sarebbero potuti essere ancor di pi&ugrave; senza il ritiro lo scorso anno. Alonso che nel 2003 vinse la prima gara in carriera e divenne il pi&ugrave; giovane vincitore di un GP, battendo il record di Bruce McLaren: dur&ograve; 5 anni quel primato, poi tocc&ograve; a Vettel, a Monza, appropriarsene, prima che Verstappen cancellasse entrambi nel GP di Spagna di quest&#39;anno.&nbsp;  Si prospettano due primati in vista per Hamilton, domenica prossima. Pu&ograve; diventare il pilota con il maggior numero di vittorie a Budapest, cinque, e battere il record del numero di giri compiuti al comando, oggi appannaggio di Schumacher con 296 tornate: gliene basteranno 19 in testa per far meglio. Nessuno potr&agrave; puntare alla tripletta di successi. Sono cinque i piloti ad aver realizzato due vittorie di seguito in Ungheria: Piquet nel 1986 e &#39;87, Senna &#39;91 e &#39;92, Villeneuve nel &#39;96 e &#39;97, Hakkinen nel 1999 e 2000, Hamilton nel 2012 e 2013. Quanto alle scuderie, ampio margine di vantaggio per la McLaren, a quota 11 successi, contro i 7 della Williams e 6 della Ferrari.&nbsp;  L&#39;intervista: Alonso a ruota libera  E&#39; circuito tortuoso e con pochi punti di sorpasso, ma la velocit&agrave; massima in fondo al dritto di partenza supera ampiamente i 300 orari. Massa detiene il record con 321,2 km/h, registrato nel 2015. Un giro si affronta per il 44% con l&#39;acceleratore in pieno e&nbsp;nel 2004 venne registrata la media sul giro record, realizzata da Michael Schumacher con 192,7 km/h.&nbsp;  Con la riasfaltatura del circuito sono attesi importanti miglioramenti nei tempi. Lo scorso anno la pole venne stabilita dall&#39;1&#39;22&quot;020 di Hamilton, mentre il riferimento assoluto con la nuova configurazione di pista introdotta nel 2003 - rettilineo pi&ugrave; lungo di 200 metri, curva 1 pi&ugrave; chiusa e modifiche alla curva 13, che hanno portato a una lunghezza di 4.381 metri - appartiene a Schumacher, nel 2004, in 1&#39;19&quot;071.  GP d&#39;Italia a Monza, le rassicurazioni di Capelli  Sterzi a parte, F1: il golpe delle macchine contro l&#39;uomo 

Hamilton punta al record di vittorie e non solo. La pole si scopre non essere cos&igrave; importante, nelle 30 edizioni corse finora

F1 Ungheria, i numeri dell&#39;Hungaroring

C&#39;erano gli anni in cui si arrivava all&#39;Hungaroring e si metteva la parola fine sul mondiale con quattro gare di anticipo.&nbsp;Quello Costruttori nel 2002, il Piloti un anno prima. C&#39;erano le edizioni vinte con un numero di soste che sembrava fosse una follia (le tre di Schumacher nel 1998). Altri tempi. La Ferrari che si presenta oggi alla prova del Gran Premio d&#39;Ungheria deve fronteggiare una situazione tecnica di stallo e non solo.&nbsp;Torna d&#39;attualit&agrave; il nome di Ross Brawn nella profonda riorganizzazione interna alla quale lavora Marchionne. Uno scenario complesso che analizziamo nel numero 29 di Autosprint in edicola.  La stretta attualit&agrave; dice di un Vettel che guarda a un anno fa, quando festeggiava la sua seconda vittoria da ferrarista, un trionfo che allora rappresentava il bersaglio centrato, l&#39;obiettivo massimo possibile. Il 2016 &egrave; stato impostato su tutt&#39;altre prospettive, cos&igrave; anche agguantare qualche sporadica vittoria saprebbe di &quot;sconfitta&quot;. &laquo;Ho un bel ricordo di Budapest 2015, quando vincemmo dopo una partenza fantastica, non vedo l&#39;ora di tornarci e ripetere quanto fatto l&#39;anno scorso&raquo;, l&#39;attesa di Sebastian.    Maurizio Arrivabene, dopo Silverstone, ha posto grande attenzione sul risultato che la SF16-H sar&agrave; in grado di ottenere in Ungheria, pista collocabile tra i tracciati &quot;amici&quot;. Si attende, insomma, un deciso cambio di passo rispetto alle recenti apparizioni. &nbsp;  &laquo;La pista &egrave; corta e spesso viene chiamata la Monaco dei circuiti permanenti. Mancano i muri ma ci sono molte curve che non ti lasciano il tempo per riposare, poi un lungo rettilineo. Di solito fa molto caldo e l&#39;asfalto &egrave; irregolare, &egrave; una grande sfida per noi piloti&raquo;, continua Vettel guardando a quel che attender&agrave; la Ferrari. La riasfaltatura del circuito dovrebbe aver migliorato il quadro legato alle sconnessioni, quanto al gran caldo, si attendono temperature intorno ai 30&deg; C, con qualche possibilit&agrave; di cielo coperto al sabato e alla domenica.&nbsp;  Il bilancio di met&agrave; campionato ha evidenziato, semmai servisse il riscontro dei numeri, quanti punti Vettel abbia perso per strada rispetto a un anno fa. Nessuno ha fatto peggio. Al contrario, c&#39;&egrave; un Raikkonen con il rinnovo di contratto in mano, pi&ugrave; punti del 2015, un feeling con la monoposto migliore e la convinzione, rilanciata dal manager Robertson, che le motivazioni di Kimi siano pi&ugrave; alte che mai. &laquo;E&#39; assolutamente motivato, l&#39;ha detto chiaramente in pubblico. Lo conosco da molti anni e mi sembra motivato come quando era un giovane ragazzo&raquo;.  I 30 punti pi&ugrave; dello scorso anno, secondo il manager sono frutto anche di una miglior confidenza con la monoposto: &laquo;E&#39; pi&ugrave; contento della macchina, Kimi ha gusti molto particolari sul comportamento dell&#39;asse anteriore e questa macchina si avvicina maggiormente a quel che desidera rispetto alle precedenti. Se guardate dove si trova quest&#39;anno nel confronto con il 2015, in termini di punti, &egrave; molto chiaro.&nbsp;  L&#39;intervista: Alonso a ruota libera  Alla fine, la squadra ha tutte le informazioni tra le mani. Qual &egrave; il suo contributo? C&#39;&egrave; qualcuno migliore di lui l&agrave; fuori che &egrave; disponibile? Ovviamente hanno ritenuto di no. Kimi non &egrave; un ragazzo che si mette in competizione con il compagno di squadra, a volte se manca armonia in squadra pu&ograve; essere deleterio nel lungo termine&raquo;.  Monza, Capelli assicura: &quot;I soldi ci sono&quot;  Sterzi a parte, F1: il golpe delle macchine contro l&#39;uomo  L&#39;armonia c&#39;&egrave;, adesso servono le prestazioni in pista. 

La vittoria dello scorso anno oggi appare pi&ugrave; che mai lontana. Le caratteristiche dell&#39;Hungaroring possono aiutare il recupero della SF16-H

F1 Ungheria, Vettel spera in un 2015-bis

Da Budapest (Ungheria): Roberto Chinchero  Dopo la prima bandiera rossa, che ha congelato la sessione per quindici minuti, la direzione gara ha sospeso nuovamente la sessione a pochi giri dal termine, quando sulla Ferrari di Kimi Raikkonen ha ceduto l&rsquo;ala anteriore. All&rsquo;uscita della curva &ldquo;12&rdquo; il finlandese &egrave; salito sul cordolo, e le vibrazioni hanno fatto cedere il supporto dell&rsquo;ala. Il profilo &egrave; terminato sotto le ruote anteriori seminando pezzi di carbonio lungo la pista.  &Egrave; sembrato un cedimento strutturale, ma la Ferrari dopo una prima indagine ha indicato nell&rsquo;urto con il cordolo la causa della rottura. Ad inizio sessione nel box della Scuderia si era intervenuti su un problema elettrico che non ha consentito a Vettel di scendere in pista nella prima mezz&rsquo;ora, perdendo cos&igrave; la possibilit&agrave; di utilizzare il primo treno di gomme a disposizione.

Il ferrarista bloccato nel finale dal cedimento dell&rsquo;ala anteriore

F1 Ungheria, Raikkonen perde l'ala nelle FP1

Mattinata movimentata all&rsquo;Hungaroring per le prove libere del Gp d&rsquo;Ungheria di F1. Sergio Perez, pilota messicano della Force India, dopo circa 45 minuti di prove &egrave; stato vittima di uno spaventoso incidente: in uscita di curva, ha perso il controllo del posteriore della sua monoposto, che ha puntato verso il guard rail interno, ribaltandosi poi a bassa velocit&agrave;. Causa dell&rsquo;uscita di strada sembra sia stato il cedimento improvviso della sospensione posteriore destra, tanto che il team in via precauzionale ha tenuto ferma ai box l&rsquo;altra macchina di Hulkenberg in attesa di verificare la robustezza dei bracci delle sospensioni.     Non ci sono state comunque conseguenze per Perez, uscito illeso dalla vettura con l'aiuto di un commissario. Il&nbsp;messicano ha saltato&nbsp;le libere del pomeriggio perch&eacute; la Force India era&nbsp;troppo danneggiata per essere riparata in tempo: ha riportato danni alla carrozzeria, alle sospensioni, alle ali e al fondo. Ci vogliono ore per riparare la monoposto.&nbsp;Perez torner&agrave; in pista sabato mattina. Al pomeriggio oltre a Perez la Force India ha tenuto a riposo anche Hulkenberg sempre per indagare sulle cause della rottura alla sospensione.  Da notare che la Force India in questa gara fa correre la versione evoluta &ldquo;specifica B&rdquo; della sua monoposto che aveva gi&agrave; debuttato a Silverstone, che presenta modiche aerodinamiche ma non ci sono differenze sul sistema di sospensione tali da aver innescato l&rsquo;avaria che ha portato all&rsquo;incidente.     L&rsquo;avaria alla sospensione della Force India che ha portato all&rsquo;incidente potrebbe essere stata innescata da una scordololata violenta di Perez. In questa immagine scattata un attimo prima dell&rsquo;uscita di strada si vede Perez ben oltre il cordolo, fuori pista: non fate caso alla scintille a sinistra, ma alla ruota posteriore destra innaturalmente piegata verso l&rsquo;interno. Potrebbe essere il momento del cedimento del braccetto della sospensione.          &nbsp;  &nbsp;

Il pilota della Force India protagonista di uno spettacolare incidente nelle libere 1, da cui &egrave; uscito illeso

F1 Ungheria: ribaltato Perez!

La Formula 1 si fermer&agrave; per un minuto, domenica prossima, prima del via del Gran Premio d&rsquo;Ungheria. Lo far&agrave; alle 13:45, quando verr&agrave; osservato un momento di raccoglimento in memoria di Jules Bianchi, venuto a mancare venerd&igrave; scorso.  Non sar&agrave; l&rsquo;unica iniziativa volta a ricordare il talento francese. In Ferrari verr&agrave; approntato un &ldquo;muro dei pensieri&rdquo;, quelli dei tifosi, mentre i piloti porteranno sulle monoposto quell&rsquo;hashtag #CiaoJules che ha accomunato tutti i messaggi di cordoglio giunti sui social network dagli istanti immediatamente successivi alla scomparsa.  f.p.

Un minuto di silenzio prima del via in gara e i piloti omaggeranno Jules con un ultimo &ldquo;saluto&rdquo; sulle monoposto

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