Un&rsquo;estate drammatica, come lo fu 30 anni fa. La Ferrari dice addio al suo presidente, Sergio Marchionne &egrave; morto. Un epilogo tristemente tra le righe delle parole giunte sabato scorso da John Elkann, l&rsquo;uomo che rilever&agrave; la poltrona di presidente, con Louis Camilleri nuovo amministratore delegato. L&rsquo;irreversibilit&agrave; delle condizioni nelle quali versava nella clinica di Zurigo Marchionne, l&rsquo;impossibilit&agrave; ancor prima di tornare a lavorare, segnali del dramma che si stava consumando.  Se ne va il presidente della struttura orizzontale, il presidente che ha sempre difeso il lavoro della nuova squadra. &Egrave; ancora giovane, fate lavorare questi ragazzi, era solito ripetere. Quei ragazzi che proprio quest&rsquo;anno hanno dato forma a una Ferrari fortissima, senza complessi d&rsquo;inferiorit&agrave; tecnica. L&rsquo;eredit&agrave; che lascia Marchionne a Maranello &egrave; la fiducia nei tecnici italiani, nelle risorse gi&agrave; all&rsquo;interno dell&rsquo;azienda, il naturale movimento di tecnici tra reparti diversi, dalle GT alla Formula 1. Il 26 giugno scorso l&rsquo;ultima uscita in pubblico, a consegnare la nuova Jeep Wrangler all&rsquo;Arma dei Carabinieri, poi il ricovero in Svizzera per un intervento chirurgico sviluppatosi con conseguenze impensabili per l&rsquo;opinione pubblica.  Alle porte c&rsquo;&egrave; il Gran Premio d&rsquo;Ungheria, che riveste un significato enorme, di gran lunga oltre gli aspetti sportivi. Una vittoria da dedicare al presidente che dal 2014 ha preso le redini del Cavallino rampante, portandolo alla quotazione in Borsa e riorganizzando il Reparto Corse. Sergio Marchionne se ne va all&rsquo;et&agrave; di appena 66 anni e lascia una Ferrari che avrebbe dovuto rappresentare il suo unico impegno una volta uscito dal gruppo FCA. Il destino ha scritto, purtroppo, un altro epilogo. &quot;E&#39; accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l&#39;uomo e l&#39;amico, se n&#39;&egrave; andato&quot;, le parole di John Elkann. 

<p>Si &egrave; spento in Svizzera, a 66 anni, il presidente della Ferrari</p> 

&Egrave; morto Sergio Marchionne

<p>Dai primi anni della sfida Fiat, all&#39;acquisizione di Chrylser e fino alla presidenza Ferrari. Passando dalle polemiche con Della Valle e dal ricordo di Agnelli. (foto sutton-images.com)</p> 

Sergio Marchionne, le 20 frasi più famose

Sergio Marchionne, a.d. e presidente di FCA e Ferrari, &egrave; il manager italiano pi&ugrave; pagato. Nel 2015 avrebbe ricevuto, in base a dati pubblicati dal quotidiano Repubblica, ben 54,5 milioni di euro. Gran parte dei quali (l&rsquo;85%) frutto non dello stipendio da amministratore delegato e presidente, ma di bonus e premi per i risultati di bilancio raggiunti dalle aziende che dirige. Nella classifica dei manager pi&ugrave; pagati d'Italia stacca nettamente i colleghi: il primo dietro di lui, l'a.d. di Luxottica Mehboob Khan, ha incassato &ldquo;solo&rdquo; 13,5 milioni di euro.  A prova del buon lavoro svolto da Marchionne, la FCA ha annunciato ieri, per il primo trimestre 2016, bilanci record: 1,086 milioni di veicoli consegnati complessivamente (sommando Fiat, Chrysler, jeep, Maserati e Alfa ma escludendo Ferrari che fa societ&agrave; a s&eacute;) per un ricavo trimestrale di 26,6 miliardi di euro; l&rsquo;utile netto &egrave; di 528 milioni. Per conoscere il bilancio della Ferrari bisogner&agrave; aspettare invece l&rsquo;annuncio ufficiale che avverr&agrave; a inizio maggio.

54 milioni di compensi grazie agli utili record di FCA che chiude il trimestre 2016 con 528 milioni di profitti

Marchionne il manager italiano pi&ugrave; pagato

  &nbsp;  &laquo;Vorrei dire ai tifosi di lasciarci lavorare. Sar&ograve; presente ad alcuni Gran Premi, ma abbiamo sul campo il nostro team principal (Maurizio Arrivabene) e sar&agrave; lui ad occuparsi direttamente della gestione della squadra. Purtroppo partiamo con un gap iniziale, ma non discuto con chi ha voluto fare polemiche&raquo;. Il riferimento al vivace scambio di dichiarazioni con Luca Di Montezemolo &egrave; chiaro.  Dal Salone di Detroit Sergio Marchionne (nella foto con il presidente di FCA, John Elkann) ha risposto a tante domande relative al gruppo FCA, ma il discorso si &egrave; spostato anche sul fronte Ferrari.  &laquo;Siamo tutti impegnati per cercare di tornare a vincere il prima possibile &ndash; ha proseguito il Presidente del Cavallino - sar&agrave; un anno duro ma la cosa importante &egrave; tenere la testa bassa. Abbiamo in casa almeno 1000 persone che vogliono una sola cosa: vincere. &Egrave; una garanzia. Un buon risultato l&rsquo;abbiamo gi&agrave; ottenuto, potendo modificare il motore nel corso dell&rsquo;anno, mentre sembrava che tutto dovesse rimanere congelato. La considero una prima vittoria, altre spero arriveranno&raquo;.  Sul fronte &ldquo;produzione&rdquo; Marchionne ha chiarito di voler mantenere il pi&ugrave; possibile l&rsquo;esclusivit&agrave; del marchio Ferrari: &laquo;Sarebbe tecnicamente possibile arrivare dalle 6-7.000 unit&agrave; prodotte oggi di oggi a 10.000 o oltre. Ma abbiamo presente quello che diceva Enzo Ferrari: &egrave; sempre meglio vendere una Ferrari meno di quello che ci verr&agrave; chiesto dal mercato&raquo;.  Roberto Chinchero 

Il Presidente del Cavallino descrive una squadra impegnata a &ldquo;testa bassa&rdquo; per tornare a vincere quanto prima

Ferrari, Marchionne chiede tempo

Le strade di FCA e della Ferrari si separano. Il Consiglio di Amministrazione di Fiat-Chrysler ha autorizzato la separazione della Ferrari che far&agrave; l'ingresso in borsa, a Wall Street e in un mercato europeo. L'operazione sar&agrave; realizzata l'anno prossimo.  Dal punto di vista tecnico la separazione verr&agrave; attuata attraverso l'offerta pubblica di una parte della partecipazione di Fca in Ferrari pari al 10% del capitale di Ferrari e la distribuzione della rimanente partecipazione di Fca in Ferrari agli azionisti di Fca.  &laquo;Sono felice di questo nuovo passo in avanti &ndash; ha commentato il presidente di FCA John Elkann - nella strategia di sviluppo di FCA. La separazione di Ferrari preserver&agrave; la rinomata tradizione italiana e la posizione unica del business di Ferrari consentendo agli azionisti di FCA di continuare a beneficiare del valore intrinseco di questo business&raquo;.  &laquo;La separazione della Ferrari da FCA &egrave; la scelta migliore &ndash; ha sottolineato Sergio Marchionne - dopo l'acquisizione della quota di minoranza in Chrysler all'inizio di quest'anno la trasformazione di Fiat e Chrysler in FCA si &egrave; completata all'inizio di questo mese con il debutto al Nyse. Ora &egrave; appropriato che noi perseguiamo percorsi separati per FCA e Ferrari&raquo;.  La notizia &egrave; stata accolta in modo euforico sulle borse italiane e statunitensi: il titolo FCA ha guadagnato il 15% in un&rsquo;ora.  Roberto Chinchero

in borsa il 10% del Cavallino. Il marchio italiano far&agrave; il suo ingresso, autonomamente, a Wall Street e in un mercato europeo

5 risultati per 'fca'

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