L&#39;ex pilota Ferrari fa causa alla massima autorit&agrave; del Motorsport per lo scandalo di Singapore che gli cost&ograve; il titolo 2008 con la Ferrari

'Crash gate' F1, Felipe Massa porta in tribunale la Fia

Guarda qui l'intervista a Felipe Massa ai Caschi d'Oro 2023

Caschi d'Oro 2023, intervista a Felipe Massa

Da San Paolo del Brasile il buon Felipe Massa continua a crederci. Anzi, ci crede sempre di pi&ugrave;. I suoi avvocati hanno fatto sapere che la Federazione Internazionale ha chiesto espressamente un mese di proroga al termine perentorio fissato dai legali del brasiliano per comporre preventivamente la controversia sul crashgate 2008 e sulla conseguente assegnazione del titolo mondiale di quell&rsquo;anno. In altre parole, bisogner&agrave; aspettare met&agrave; novembre per sapere quale sar&agrave; il prossimo capitolo di questa spinosa faccenda.  Massa VS FIA, cosa sta succedendo  Delle due l&rsquo;una: o la FIA riconosce il fondamento delle ragioni di Felipe o si va in causa, con tutto quello che ci&ograve; comporta. Come ci ha rivelato lui stesso due settimane fa, lui non punta a un risarcimento economico, ma direttamente alla riassegnazione del Titolo Mondiale F.1 2008 in mano sua, viste le rivelazioni di Bernie Ecclestone del marzo scorso. Quando lo stesso Mister E aveva ammesso di sua spontanea volont&agrave; che in quell&rsquo;occasione il titolo fu consegnato ad Hamilton pur nella piena consapevolezza che sarebbe stato pi&ugrave; equo annullare la gara di Singapore inficiata dal crashgate di Piquet jr ordito da Briatore &amp; Symonds. Ammettendo quindi che solo la volont&agrave; di evitare uno scandalo di rilevanza mondiale molto dannoso all&rsquo;immagine della F.1 aveva impedito di mettere il titolo stesso nelle legittime mani di Felipe Massa, una volta privata di validit&agrave; di punteggio la corsa ormai farlocca di Singapore...  Tutto questo, come noto, rappresentando una confessione in piena, anche se tardiva, ha portato alla costituzione di parte di Felipe Massa, che ha messo insieme una squadra all stars d&rsquo;avvocati da legal thriller, preparandosi a una durissima e possibilissima battaglia legale, che lo vedrebbe contrapposto come naturale controparte alla Federazione Internazionale oltre che al Liberty Media, in quanto subentrata in seno alla Fim a Bernie Ecclestone, il quale amministrava managerialmente e gestionalmente la F.1 per conto del fondo d&rsquo;investimenti CVC.  E adesso come va preso questo mese in pi&ugrave; chiesto dalla FIA? Be&rsquo;, anzitutto come una sorta di patente di ammissibilit&agrave; e rilevanza alla richiesta di Massa. Riservarsi pi&ugrave; tempo per svolgere approfondimenti e ulteriori verifiche &egrave; un buon segno, poich&eacute; significa che la richiesta di parte appare anzitutto non irricevibile, rilevante e in qualche modo affrontabile. Come e verso quale direzione, lo scopriremo solo vivendo. Ma la novit&agrave; &egrave; appunto che la Federazione non ha rigettato immediatamente e senz&rsquo;altro la questione posta del team Massa. In altre parole, c&rsquo;&egrave; materia su cui lavorare, per tutte le parti, per ora non in causa.  Esclusiva: la verit&agrave; bomba di Felipe Massa  Massa: &quot;Entro un mese dovr&agrave; essere presa una decisione&quot;  Intanto, da San Paolo, Felipa Massa fa sapere, in esclusiva per noi di AS, che &quot;Sicuramente adesso all&rsquo;interno della Federazione stanno guardando bene e con molta attenzione alla cosa. Per parte mia posso dire che certamente questo &egrave; l&rsquo;ultimo mese che viene dato per approfondire e meglio valutare quanto da noi sostenuto, poi ci dovr&agrave; essere una decisione, dovr&agrave; essere trovato un accordo. Altrimenti si andr&agrave; per vie legali, chiedendo il pronunciamento di una corte competente. Da questo punto di vista sono molto contento del ruolo informativo svolto da Autosprint, perch&eacute; avete raccontato perfettamente lo stato della situazione. Ora non resta che attendere con fiducia i futuri sviluppi&quot;.  Indipendentemente da quello che accadr&agrave; a breve, entro trenta giorni, quindi, agendo con equit&agrave;, buon senso e sensibilit&agrave; - del tutto a prescindere da possibili accordi extragiudiziali o da un impervio ma pur sempre possibile percorso di tutela legale - l&rsquo;unica soluzione ammissibile e rispettosa di tutte le parti in causa sembrerebbe essere quella della pronuncia dell&rsquo;ex aequo. Ossia di assegnare il Titolo a pari merito a entrambi i contendenti, il vincitore Lewis Hamilton pi&ugrave; Felipe Massa, ingiustamente spogliato dell&rsquo;alloro iridato.  Chiaro, questo dell&rsquo;auspicabile ex aequo &egrave; il punto di vista di Autosprint, non certo (per ora) delle parti in causa. Cos&igrave; facendo si rispetterebbero contemporaneamente i diritti acquisti del pilota britannico - il quale si present&ograve; alla gare finale e decisiva per il mondiale in perfetta buona fede e sapendo che il punteggio di Singapore era valido a tutti gli effetti nella lotta al Titolo - e nello stesso tempo si ripristinerebbe il vulnus ovvero la violazione alle legittime aspettative di Felipe Massa, che in base al dovuto annullamento del punteggio di Singapore sarebbe stato il campione mondiale di F.1 2008. Alla luce della situazione e dei fatti inequivocabilmente emersi, qualsiasi diversa strada o decisione prescelta finirebbe per mantenere un&rsquo;ingiustizia in atto, in alternativa creandone un&rsquo;altra. Mentre, in verit&agrave;, solo riconoscendo per la prima volta nella storia della Formula uno due campioni mondiali e non solo uno, il tutto avrebbe uno sbocco virtuoso e non pregiudizievole per gli interessi di nessuna delle parti in causa.  Ex aequo, la soluzione ideale per tutti  In fondo, lo ribadisco, non sarebbe la prima volta che una categoria premier delle monoposto a livello internazionale ricorre all&rsquo;ex aequo, poich&eacute; nel 1995-1996 la Indy Racing League assegn&ograve; il titolo in perfetta coabitazione a Buzz Calkins e a Scott Sharp, in quel caso poich&eacute; il punteggio e le discriminanti prescelte non consentivano di scegliere tra i due un campione da preferire all&rsquo;altro. Uno stato dei fatti che ora, incredibilmente ma indubbiamente, si sta ripetendo, peraltro quindici anni dopo quel controverso e inquietante finale di stagione 2008. Proponedo sempre pi&ugrave; quale epilogo una sanatoria che farebbe storia ma anche giustizia.  Felipe Massa e Lewis Hamilton campioni a pari merito, abbracciati per sempre nel finale di mondiale pi&ugrave; millimetrico e drammatico della storia. Possibilmente emendato nella conculsione pi&ugrave; corale, inclusiva e inattesa nell&rsquo;epopea dello sport. Sarebbe bellissimo per tutti. Se i poteri forti in ballo seguissero il suggerimento di Autosprint, poi non potrebbe che essere festa grande. Sinceramente, perch&eacute; no, noi continuiamo a sperarlo con tutto il cuore. Ovviamente da corsa.   

Intanto la Fia s&rsquo;&egrave; presa un mese on pi&ugrave; per megio approfondire la questione

Massa, l&rsquo;ex aequo sarebbe la via giusta

Felipe Massa parla e spiega tutto. Il brasiliano racconta per filo e per segno tutti i termini dell&rsquo;affaire, svelando in esclusiva la situazione relativa alla ridefinizione del caso Singapore 2008 all&rsquo;interno della storia della F.1 e anche e soprattutto del mondiale assegnato a Lewis Hamilton. Titolo che il brasiliano rivendica in sede sportiva e, se necessario, anche legale, dopo le dichiarazioni dell&rsquo; ex capo del Circus Bernie Ecclestone, risalenti al marzo scorso. Quando Mister E di sua spontanea volont&agrave; ha ammesso che il Gp di Singapore, minato dalla frode sportiva dei capi del team Renault Flavio Briatore &amp; Pat Symonds, che mandarono a muro Piquet jr per far vincere Alonso, andava annulla- to, consegnando cos&igrave; il mondiale a Felipe. Questo non fu fatto solo per evitare un danno d&rsquo;immagine alla F.1. Pertanto privando scientemente Felipe (e la Ferrari) di un titolo sportivo legittimamente conquistato in pista.  Quando &egrave; iniziata dentro di te la voglia di sostenere questa battaglia? Dopo le parole di Bernie?  &laquo;Anzitutto permettimi di dire grazie di cuore per il tuo aiuto e di Autosprint, per lo spazio e l&rsquo;appoggio che mi date, il tutto all&rsquo;interno di una lunga vicenda di reciproca amicizia. Venendo all&rsquo;argomento sotto i riflettori, posso dirti che ovviamente sono venuto a sapere tutto del caso Singapore durante la stagione 2009, quindi con mesi di ritardo rispetto a quanto accaduto nel finale del 2008. E l&rsquo;ho subito considerata la pi&ugrave; grande manipolazione mai avvenuta all&rsquo;in- terno di una gara automobilistica, la quale &egrave; quindi diventata di fatto, a tutti gli effetti, una gara rubata. Non solo: al tempo io chiesi consiglio sul da farsi agli avvocati della Ferrari, ma loro mi risposero che ormai i mesi erano passati, il titolo era stato assegnato e non c&rsquo;era pi&ugrave; niente da fare. Per legge non si poteva pi&ugrave; provare a cambiare le cose. Ma quando, di recente (ovvero dall&rsquo;inizio dello scorso marzo, ndr), si &egrave; venuto a sapere direttamente dalle parole di Bernie Ecclestone che le autorit&agrave; sportive e tutti coloro che contavano erano perfettamente a conoscenza della frode sportiva perpetrata a Singapore, malgrado questo decidendo di non fare nulla, cio&eacute; di non annullare quella gara, al fine di non distruggere l&rsquo;immagine della F.1, be&rsquo;, per me ci&ograve; &egrave; stato un vero colpo al cuore. Venire a sapere e metabolizzare che le cose erano andate proprio cos&igrave; mi ha fatto provare sensa- zioni particolari e anche vivere un momento difficile. Per&ograve; da l&igrave; ho avuto la certezza che in nome della giustizia &egrave; assolutamente doveroso cercare di portare a casa il titolo che ci hanno rubato&raquo;.  Parli al plurale, non al singolare. &ldquo;Ci&rdquo; hanno rubato. Puoi spiegarti meglio? &laquo;Il titolo &egrave; stato rubato a me, certo, come pilota, ma anche al mio Paese, al Brasile, ai tifosi, alla stessa Ferrari, alla mia famiglia e anche alla storia stessa, perch&eacute; la giusta verit&agrave; dei fatti indica che applicando le regole sono io il campione del mondo e nessun altro&raquo;.  Leggi il resto dell&#39;intervista su Autosprint in edicola, oppure qui in edizione digitale.   

In questa intervista i il brasiliano spiega le sue strategie per ottenere il titolo F1&nbsp;2008 dal quale si sente derubato

Esclusiva: la verit&agrave; bomba di Felipe Massa

        Il Mondiale F.1 del 2008 &egrave; una ferita aperta per tutti i tifosi della Ferrari, ma soprattutto per Felipe Massa. Il brasiliano che vince l'ultima gara del campionato, quella casalinga a Interlagos, gi&agrave; sicuro di vestire l'iride, che si vede soffiare il Mondiale all'ultima curva, con il famoso sorpasso di Lewis Hamilton alla Toyota di Timo Glock. Da quel GP del Brasile, c'&egrave; chi ha esultato e chi ha lasciato spazio solo a rimpianti e polemiche. Ma presto potrebbero esserci novit&agrave;. E il protagonista &egrave; ancora Massa. Singapore 2008, Piquet: "Pentito? S&igrave;, ero solo. Briatore un prepotente"  Cosa recita la lettera di Massa alla FIA Il brasiliano infatti ritiene di essere stato defraudato del campionato del mondo 2008 e sta cercando di ottenere un risarcimento per via giudiziaria. Come riportato da Reuters, gli avvocati di Massa hanno presentato una lettera di reclamo ufficiale alla FIA, indirizzata al capo della F.1 Stefano Domenicali - all'epoca Team Principal della scuderia di Maranello - e al numero uno della Federazione Mohammed Ben Sulayem. Il documento di 8 pagine indica come Massa abbia perso decine di milioni di euro in mancati guadagni e bonus in virt&ugrave; della perdita del campionato a causa del cosiddetto scandalo Crashgate. Crashgate 2008: cos'&egrave;? Per chi non lo ricordasse (ma sarete in pochi...): lo scandalo Crashgate ha avuto luogo durante il GP di Singapore del 2008. Durante la gara, a Nelson Piquet Jr. (Renault) fu ordinato di schiantarsi intenzionalmente per far uscire una Safety Car e favorire la strategia del compagno di scuderia Fernando Alonso. L'incidente ha compromesso la gara di Massa, che si &egrave; piazzato 13&deg; e fuori dalla zona punti. "Massa vittima di una cospirazione" Insomma, sembra che questa azione legale sia principalmente volta a ottenere un risarcimento per la perdita del titolo, piuttosto che un vero e proprio ribaltamento del risultato ufficiale. Come si legge nella lettera, redatta dallo studio londinese Enyo Law, "il signor Massa &egrave; il legittimo campione piloti del 2008, e la F.1 e la FIA hanno deliberatamente ignorato la cattiva condotta che lo ha privato del titolo". Massa, si legge, &egrave; stato "vittima di una cospirazione commessa da individui ai pi&ugrave; alti livelli della F.1, insieme alla FIA e al management della Formula Uno".Gli avvocati di Massa hanno dichiarato che l'azione legale sar&agrave; presentata ai tribunali inglesi entro 14 giorni, salvo una risposta da parte della FIA, facendo inoltre intendere che se tale risposta non sar&agrave; soddisfacente, l'ex pilota della Ferrari chieder&agrave; un risarcimento per i danni subiti. Ci riuscir&agrave;? Che la FIA riassegni clamorosamente il Mondiale 2008 togliendolo a Hamilton, appare francamente improbabile. Che Massa possa per&ograve; ottenere qualche milione di euro, &egrave; gi&agrave; pi&ugrave; plausibile. Decideranno i giudici. Ma di certo, a distanza di 15 anni, la ferita &egrave; ancora aperta. Clicca qui per leggere le ultime notizie sulla Formula 1       

L'ex Ferrari avrebbe chiesto un risarcimento danni per lo scandalo del GP di Singapore, quello dello scandalo del Crashgate, che gli fece perdere punti preziosi in ottica Titolo

F.1, Massa si rivolge agli avvocati: lettera alla FIA per il Mondiale 2008

Il gran premio di Singapore del 2008 &egrave; entrato di diritto nella storia della Formula 1, e non solo perch&eacute; si tratt&ograve; della prima gara in assoluto disputata sotto le luci artificiali. Sulle tortuose strade della citt&agrave;-stato asiatica and&ograve; infatti in scena il cosiddetto Crashgate, l&#39;incidente volontario e deliberato del pilota Renault Nelsinho Piquet per favorire la vittoria del compagno di squadra Fernando Alonso. Una gara che, col senno di poi, si rivel&ograve; fondamentale anche per l&#39;assegnazione del Mondiale. Felipe Massa, che da quella stagione usc&igrave; perdente per un solo punto, oggi valuta di ricorrere a vie legali per fare nuova luce su quella vicenda: se il GP di Singapore 2008 fosse annullato, il Campione del Mondo 2008 diventerebbe clamorosamente il brasiliano.  Ecclestone shock: &quot;Ho tolto alla Ferrari un titolo in F1 e ho insabbiato tutto&quot;  La delusione di Massa e le parole di Ecclestone  Le vicende riguardanti il Crashgate di Singapore sono ben note, cos&igrave; come &egrave; nota la sentenza con cui il Consiglio Mondiale della FIA, nel 2009, sanc&igrave; che i vertici della Renault avevano ordinato a Piquet di schiantarsi volontariamente per favorire la vittoria del compagno. Ciononostante, la gara non venne mai annullata, lasciando immutati sia il successo di Alonso, sia il podio di Lewis Hamilton che gli fu fondamentale per conquistare il suo primo Titolo iridato.  &ldquo;A Singapore 2008 c&rsquo;&egrave; stato un vero e proprio furto a falsare il risultato. E questo si accetta male, perch&eacute; tali cose non possono n&eacute; devono succedere, nello sport&rdquo; aveva dichiarato recentemente Felipe Massa. Parole a cui si sono aggiunte, poche settimane fa, quelle di Bernie Ecclestone, ex patron del Circus, il quale ha sostanzialmente dato ragione a Massa: &ldquo;Abbiamo deciso di non fare nulla in quel momento. Volevamo proteggere lo sport e salvarlo da un enorme scandalo. All&#39;epoca vigeva la regola che una classifica del campionato del mondo dopo la cerimonia di premiazione della FIA alla fine dell&#39;anno era intoccabile. Cos&igrave; Hamilton ricevette il trofeo e tutto and&ograve; bene&quot;.  &quot;Ricevemmo abbastanza informazioni in tempo per indagare sulla questione &ndash; ha continuato Ecclestone in un&#39;intervista rilasciata al sito web F1-Insider - Secondo lo statuto, avremmo dovuto cancellare la gara di Singapore. Questo avrebbe voluto dire quel GP non sarebbe mai stato nell&#39;elenco ufficiale della serie, e che Felipe Massa sarebbe diventato Campione del Mondo&rdquo; ha concluso il manager 92enne.  Ferrari, i numeri dentro la crisi: mai cos&igrave; male dal 2009  Massa: &quot;Questione di giustizia&quot;  Le parole di Ecclestone hanno suscitato la reazione di Massa, che ora si dice pronto a valutare vie legali qualora ci fosse la possibilit&agrave; di annullare la famigerata gara di Singapore 2008: &ldquo;C&#39;&egrave; una regola che dice che quando un campionato &egrave; deciso, dal momento in cui il pilota riceve il trofeo di campione, le cose non possono pi&ugrave; essere cambiate, anche se &egrave; dimostrato che c&#39;&egrave; stato un furto &ndash; ha detto il brasiliano a Motorsport.com - All&#39;epoca, gli avvocati della Ferrari mi avevano parlato di questa regola. Ci siamo rivolti ad altri avvocati e la risposta &egrave; stata che non si poteva fare nulla&rdquo;.  &ldquo;Ma dopo 15 anni &ndash; ha attaccato Massa - sentiamo l&#39;ex-proprietario della categoria dire di averlo scoperto nel 2008, insieme al presidente della FIA, e che i due non hanno fatto nulla per non infangare il nome della F1. &Egrave; molto triste sapere che il risultato di quella gara doveva essere annullato e che io avrei avuto un Titolo. Alla fine, sono stato quello che ci ha rimesso di pi&ugrave; con questo risultato. Quindi, stiamo cercando di capire tutto questo&quot; ha continuato Felipe.  Nonostante le parole di Ecclestone che di fatto danno ragione al brasiliano, le possibilit&agrave; che la gara di Singapore venga cancellata, e che di conseguenza il Mondiale venga riassegnato, sono molto basse. Ma Felipe Massa non si perde d&#39;animo: &ldquo;Non mi occuperei mai di questo problema pensando al lato finanziario, ma di giustizia. Abbiamo gi&agrave; visto altre situazioni che si sono verificate nello sport, come nel caso di Lance Armstrong, di cui &egrave; stato provato il doping e che ha perso tutti i titoli. Qual &egrave; la differenza?&rdquo; ha concluso l&#39;ex ferrarista.   

L&#39;ex ferrarista valuta vie legali per chiedere l&#39;annullamento del GP di Singapore 2008: se accadesse, sarebbe lui il Campione del Mondo di quell&#39;anno. Ecco cosa ha detto

Massa vuole vincere il titolo del 2008: &quot;Far&ograve; annullare il GP Singapore&quot;

        La Ferrari non vince pi&ugrave; un mondiale da quasi quindici anni, col titolo Costruttori conquistato dalla coppia Massa-Raikkonen diretti da Stefano Domenicali. E Felipe Massa lo abbiamo tutti nel cuore, specialmente dalla sera di domenica 2 novembre 2008. Giorno del Gp del Brasile da lui vinto, in un titolo iridato Piloti ghermito per una manciata di secondi e poi perso per sempre. A seguito di un sorpasso in extremis, maledetto o benedetto, a seconda dei punti di vista, di Lewis Hamilton su McLaren alla Toyota di Timo Glock. Un buon motivo per parlare con lui in esclusiva di passato e futuro della Rossa... Formula 1 2023, il calendario dei 23 GP  Massa: "In Ferrari tanta pressione e tanta voglia di vincere" &laquo;La verit&agrave; &egrave; che nel 2008 abbiamo lottato fino in fondo per il campionato, quindi proprio per questo bisogna classificarlo come un anno tanto intenso e anche molto bello, sia per me individualmente che per noi componenti della squadra Ferrari, come lavoro, come macchina. E certo, tornando indietro con la memoria, bisogna sicuramente sottolineare che il 2008 &egrave; stato l&rsquo;ultimo anno in cui, almeno a oggi, la Ferrari ha vinto il mondiale Costruttori. E questo, tornando al presente, da ferrarista puro mi dispiace anche, perch&eacute; vorrei tanto rivedere la Rossa rivincere l&rsquo;iride il prima possibile un&rsquo;altra volta. Il tempo passa e ormai sono tanti anni che il mondiale non arriva, per cui in qualit&agrave; del tifoso che sono, spero proprio che il riscatto iridato possa avere luogo il pi&ugrave; velocemente possibile. Chiaro, la situazione ora vede il team con tanta pressione addosso. C&rsquo;&egrave; moltissima voglia di vincere, ma &egrave; anche vero che bisogna sistemare alcuni aspetti, dei problemi e certe cose che non hanno funzionato l&rsquo;anno scorso&raquo;. Tornando al 2008, pensi che Glock ci ha fatto apposta a far passare Hamilton all&rsquo;ultima curva, togliendoti il mondiale? &laquo;Ti dico francamente che non ho mai pensato al fatto che Glock abbia fatto apposta a far passare Hamilton. Questo &egrave; semplicemente impensabile. Subito dopo la fine della gara parlai a fondo con Timo Glock e lui mi spieg&ograve; tutto, mostrandomi anche nel dettaglio perfino il filmato della sua on board camera dell&rsquo;ultimo giro. Lui nel passaggio finale proprio non riusciva a guidare perch&eacute; c&rsquo;era troppa acqua in pista mentre stava montando delle gomme da asciutto. Pertanto a lui non &egrave; mai nemmeno passato nell&rsquo;anticamera del cervello di favorire Hamilton. Detto questo, analizzando razionalmente il finale, tutto ci&ograve; che &egrave; accaduto &egrave; stato esclusivamente legato alla pioggia e alle condizioni di pista che c&rsquo;erano in quel momento&raquo;. "Da ferrista, auguro un bellissimo anno al Cavallino" Come vedi questo 2023 rispetto a quel 2008? &laquo;Situazioni e epoche del tutto diverse, ma il vantaggio &egrave; che siamo pur sempre a un nuovo inizio, in cui conter&agrave; tantissimo lo sviluppo. Per quanto riguarda la SF-23, mi sembra molto bella e presumibilmente assai competitiva. E mi ha molto colpito, rispetto alle altre presentazioni, il bel clima di festa che si &egrave; respirato. I tanti tifosi, il primo giro della vettura a Fiorano... Tutte componenti molto belle, sentite e affascinanti, che ci hanno introdotto nel modo giusto a questa nuova sfida in casa Ferrari&raquo;. E le prime vere indicazioni? &laquo;Dobbiamo sicuramente attendere le prime prove in Bahrain per saperne di pi&ugrave;. Da ferrarista per sempre quale sono, auguro un bellissimo anno al Cavallino Rampante, in particolare per Charles Leclerc, per Carlos Sainz e anche per Fred, s&igrave;, per Fred Vasseur, il nuovo arrivato, col quale con ho mai lavorato direttamente, per&ograve; tanti che hanno collaborato con lui ne parlano molto bene&raquo;. Il resto della lunga intervista lo troverete sul prossimo numero di Autosprint, in edicola da marted&igrave; 21 febbraio. Leggi anche: F1 2023, abbiamo previsto tutto e vi diciamo come finir&agrave;        

...e torna a parlare del mondiale 2008. Ecco un estratto della lunga intervista all'ex ferrarista brasiliano, su Autosprint in edicola dal 21 febbraio

Ci vediamo da Mario: Massa stravede per la SF-23

L'edizione 2008 del GP di Singapore, prima gara in notturna nella storia della F1, è stata teatro di uno degli episodi più controversi di sempre. Al giro 13 infatti la Renault di Nelson Piquet Jr si schianta contro le barriere, causando una Safety car da cui si avvantaggerà notevolmente, tanto da vincere la gara, Fernando Alonso. Felipe Massa, partito in pole position, rientra ai box subito dopo. Alla ripartenza dal pit, il pilota brasiliano porta con sé il tubo del rifornimento, ferendo un meccanico e gettando al vento ogni possibilità di vittoria. I punti persi a Singapore saranno poi fatali per le ambizioni iridate di Massa. Nel 2009, il caso Piquet viene messo sotto la lente d'ingrandimento della FIA, che giudica la Renault colpevole di aver architettato tutto per favorire la vittoria di Alonso.

GP Singapore 2008, l'incidente di Piquet e il disastroso pit stop di Massa

Su questa pista non era riuscito a stargli davanti nemmeno Michael Schumacher. L&#39;Istanbul Park &egrave; un circuito legata indissolubilmente alla carriera di Felipe Massa, che in Turchia ha colto la prima pole position e la prima vittoria della carriera nel 2006, prologo di altri due successi per tre trionfi consecutivi dal 2006 al 2008. Su questo tracciato nessuno ha vinto come il brasiliano, che ha portato a casa tre delle sette edizioni totali del GP di Turchia. E quindi chi, meglio di lui, pu&ograve; dare il bentornato ad Istanbul?  GP Turchia, che sfida Istanbul: non chiamatelo tilkodromo  Ciao Felipe. Se diciamo Istanbul, cosa ti viene in mente?  &quot;Penso sicuramente ad un momento molto importante della mia carriera, quello della mia prima vittoria. Mi ricordo ancora tutto molto bene, in quel fine settimana ottenni la mia prima pole position e poi il mio primo successo. Fu una grande lotta con Michael, che all&#39;inizio delle prove era pi&ugrave; veloce di me, ma alla fine io riuscii a fare un giro perfetto. Poi ci fu la gara e feci tutto bene, la macchina era eccezionale, inoltre la safety car mi fu di aiuto, perch&eacute; Michael perse la posizione su Fernando Alonso e nonostante la battaglia non riusc&igrave; a passarlo. Quel giorno per me fu un&#39;emozione incredibile, mi sono liberato di un peso e da l&igrave; in poi sono andato molto bene, perch&eacute; nel finale di stagione feci altre due pole a Suzuka ed Interlagos e colsi un&#39;altra vittoria proprio in Brasile, per poi lottare per il titolo nelle due stagioni successive. Si pu&ograve; dire che Istanbul 2006 abbia rappresentato una svolta decisiva per la mia carriera&quot;.  F1 2021, ecco la bozza del calendario  Ecco, proprio parlando dell&#39;edizione&nbsp;2006, sorge una domanda spontanea ed anche un po&#39; cattiva, ma genuina: saresti stato pronto a lasciar vincere Michael?&nbsp;  (Felipe accoglie la domanda con un sorriso ed una piccola risata)  &quot;Beh, devo rispondere sinceramente, e bisogna dire che in quel caso sarebbe stato giusto pensare al bene della scuderia. Michael era in lotta per il mondiale, io no, &egrave; normale pensare che potesse finire diversamente. Io meritavo di vincere quella gara, ma sarebbe stato accettabile, viste le condizioni, un eventuale scambio di posizioni&quot;.    Cosa amavi di quella pista? Ci sono delle ragioni tecniche per cui andavi cos&igrave; forte? Del resto su quel circuito ti sei messo dietro gente come Schumacher, Raikkonen ed Alonso.   &quot;La pista &egrave; molto bella e mi piace, ma sinceramente non me lo so spiegare. Sono andato forte su tanti tipi di circuiti, non so per&ograve; se magari pu&ograve; avere influito il fatto che fosse una pista da percorrere in senso antiorario. Su tracciati del genere sono sempre andato molto bene, oltre Istanbul sono stato molto competitivo anche su altre due piste da percorrenza antioraria come Interlagos (ed infatti in Brasile Felipe, a casa sua, ha colto tre pole e due vittorie) e quella degli Usa, perch&eacute; anche se in America non ho mai vinto mi sono sempre trovato bene. Tornando comunque sulla Turchia, ripeto, non trovo un motivo per cui sia sempre andato cos&igrave; bene. Sono sempre stato competitivo nelle curve veloci e con i cambi di direzione, come ad esempio nella successione delle curve 4,5,6 e 7 di Istanbul, un po&#39; meno su quelle lente, eppure anche queste sono presenti in Turchia nel tratto finale. Quindi pi&ugrave; che di ragioni tecniche, direi che fosse pi&ugrave; una questione di istinto naturale&quot;.  GP Turchia, Perez tra ieri ed oggi: curva 8 da reinterpretare  Dunque nessun segreto per andare forte ad Istanbul?   &quot;Ogni circuito ha i suoi segreti per andare forte, ma nel caso della Turchia sono stato veloce sin da subito. Come dicevo, una questione naturale&quot;.   Hai vinto tre volte in Turchia, nel 2006, nel 2007 e nel 2008, guidando rispettivamente la 248 F1, la F2007 e la F2008. Con quale vettura ti sei trovato meglio in assoluto su quella pista?  &quot;Sarebbe facile dire 2008, ma devo ammettere che io mi sono trovato molto bene con tutte e tre quelle monoposto. Nel 2006 la macchina era incredibile, ma io ero praticamente all&#39;inizio con una grande squadra. Anche nel 2007 io mi sono trovato perfettamente con la macchina, alla vigilia del GP d&#39;Italia avevo pi&ugrave; punti in classifica rispetto al mio compagno e nella gara di Monza ero davanti prima che si verificasse un problema sulla mia vettura, altrimenti avrei allungato e dopo il Belgio sarei potuto essere il pilota meglio classificato della squadra, ma lo stop a Monza me lo imped&igrave;. Da inizio anno infatti c&#39;era un accordo, secondo il quale chi si sarebbe trovato davanti dopo Spa avrebbe avuto l&#39;appoggio dell&#39;altro pilota. Poi &egrave; arrivato il 2008 ed abbiamo lottato fino in fondo per il titolo. Ripeto, sono state tutte macchine con le quali mi sono sentito molto competitivo&quot;.  GP Canada 2021, cautela sulle porte aperte  Secondo te l&#39;Istanbul Park merita di rientrare a tempo pieno nel calendario della Formula 1?  &quot;Come circuito meriterebbe assolutamente di esserci, ma non dobbiamo dimenticare che la presenza o meno in calendario non dipende solo dal tipo di pista. E&#39; una questione pi&ugrave; grande, deve avere un senso anche tutto il contorno, dipende da cosa la F1 porta a quel paese. Lasciando perdere quest&#39;anno per ovvi motivi, l&igrave; di pubblico se ne &egrave; sempre visto poco, quel popolo non &egrave; sembrato disposto a pagare cifre importanti per assistere al Gran Premio, colpa forse anche della F1. Per avere una gara tutto deve funzionare perfettamente&quot;.  GP Turchia, occhio all&#39;orario di partenza  

Abbiamo avuto modo di parlare con Felipe, re di Istanbul con i suoi tre successi in sette edizioni, ricordando in particolare il primo successo del brasiliano, sempre fortissimo in Turchia

Esclusiva, Felipe Massa racconta la Turchia: &quot;Istanbul 2006 una svolta per la mia carriera&quot;

Felipe Massa è il pilota che vanta più successi al GP di Turchia. Ecco le foto più belle selle sue vittorie

Felipe Massa, Re del GP di Turchia FOTO

Non &egrave; una novit&agrave; assoluta, la ripresa diffusa dalla Formula E nel corso dell&rsquo;ePrix di Santiago del Cile. Dall&rsquo;interno del casco di Felipe Massa si &egrave; avuta una prospettiva privilegiata sulle operazioni e l&rsquo;impegno richiesti al pilota in qualifica e in gara.  Un punto di vista allineato con la visuale che si ha dall&rsquo;interno dell&rsquo;abitacolo, Driver&#39;s Eye View un contenuto che la serie elettrica offre dalla Stagione 6 tra le riprese televisive, un&#39;alternativa al tradizionale camera-car.    In F1 per raccontare la sfida estrema  E&rsquo; un&rsquo;idea che non dispiacerebbe trovare anche in Formula 1 in pianta stabile, che pure ha sperimentato negli ultimi anni, con Grosjean in Canada nel 2018 &ndash; sebbene solo in un turno di libere &ndash;, e Gasly a Monaco, utilizzando una telecamera installata sulla montatura di occhiali senza lenti.    Il punto di vista diretto del pilota &egrave; in grado di trasmettere in modo pi&ugrave; fedele tutto l&rsquo;impegno e la difficolt&agrave; durante la guida che si vivono in macchina.  Aprirebbe una prospettiva diversa su una Formula 1 percepita come &ldquo;facile&rdquo; da pilotare rispetto alle epoche passate, quando proprio dalle riprese dei camera-car si trasmetteva tutta la criticit&agrave; del domare le monoposto. Nel caso di Felipe Massa, la telecamera &egrave; stata installata all&rsquo;interno del casco, nelle protezioni tra testa del pilota e calotta.  Formula E: il calendario e i risultati 2020  Il contatto con Mortara  Spettacolarit&agrave; delle immagini garantita, dalle quali si &egrave; vissuta anche la reazione di Felipe dopo il contatto con Edoardo Mortara, compagno di scuderia in Venturi, nel corso dell&rsquo;ePrix concluso da Felipe in top ten, dopo un ottimo avvio e un finale condizionato dalla bagarre e il testacoda subito nel contatto con Daniel Abt.  La penalizzazione inflitta al tedesco e a Seb Buemi ha riportato Massa in zona punti.  Sterzi a parte: Guai ai vintage? No, per fortuna c&#39;&egrave; Sainz Senior! 

La ripresa dalla prospettiva del pilota &egrave; un interessante esperimento fatto proprio dalla Formula E, che la F1 ha proposto saltuariamente in passato e farebbe bene a riproporre, ecco la Driver&#39;s Eye View dal casco di Massa

ePrix Santiago, la gara con la cam del casco di Massa VIDEO

Ospite speciale in redazione: ecco tutte le foto della giornata che Felipe Massa ha passato con noi

Felipe Massa ad Autosprint: foto

Il presente in Formula E, il passato in Ferrari.   Felipe Massa&nbsp;&egrave; venuto a trovarci&nbsp;in redazione e, intervistato da Mario Donnini, ha parlato un po&#39; di tutto, dal suo adattamento alla serie elettrica agli anni ruggenti&nbsp;in Rosso!  Guardate qui   

Abbiamo avuto il pilota brasiliano come gradito ospite in redazione. Ecco cosa ha raccontato a Mario Donnini nell&#39;interessate video intervista&nbsp;

Felipe Massa, che ospite ad Autosprint!&nbsp;

Felipe Massa è stato nostro ospite nella redazione di Autosprint. Il brasiliano si è raccontato in una bella intervista a Mario Donnini, parlando del suo presente in Formula E e del suo passato in Ferrari.

Video: Massa esclusivo ad Autosprint

In redazione abbiamo avuto un ospite d&#39;eccezione: Felipe Massa! Il brasiliano si &egrave; fermato per una diretta Facebook conclusa con due suoi autografi molto speciali... Guardate qui sotto il video!  A pi&ugrave; tardi per l&#39;intervista completa fatta con Mario Donnini!    &nbsp; 

Il pilota brasiliano &egrave; stato nostro gradito ospite per una simpatica chiacchierata e due autografi speciali

Felipe Massa ospite di Autosprint

ROMA. L&rsquo;E-Prix di Roma ha richiamato grandi nomi del motorsport. Anche a due ruote, come il pluricampione del mondo Max Biaggi, che alla vigilia dell&rsquo;E-Prix ha provato una monoposto commentando: &ldquo;Mi &egrave; sembrato di essere al luna park&rdquo;.&nbsp;  Un tracciato che ha convinto tutti, a partire da Emanuele Pirro. L&rsquo;ex pilota di Formula 1 e cinque volte vincitore della 24 Ore di Le Mans ha apprezzato sia la location che il tracciato, con i suoi saliscendi e le curve strette: &ldquo;Gi&agrave; normalmente in Formula E non si possono fare sbagli e qui men che meno&rdquo;.&nbsp;  Anche Luca Filippi, unico pilota di passaporto italiano in griglia, soddisfatto di correre &quot;in casa&quot; e dell&#39;atmosfera trovata a Roma (vedi video sotto).    Un ambiente &ldquo;simpatico&rdquo; che &egrave; piaciuto a Felipe Massa, incontrato durante una passeggiata in pit-lane poco prima delle qualifiche. La visita dell&rsquo;ex pilota Ferrari (vedi video sotto) non &egrave; stata solo di cortesia: Felipe sta valutando se correre nel campionato elettrico a partire dalla prossima stagione, quando debutteranno le monoposto di nuova generazione.&nbsp;   

L&rsquo;ex pilota Ferrari ospite del primo E-Prix di Roma che ha richiamato grandi nomi come Emanuele Pirro e Max Biaggi&nbsp;

Formula E Roma, Felipe Massa: Forse ci correr&ograve; anche io

Felipe Massa aveva annunciato il ritiro dalla Formula 1 durante l&rsquo;ultimo Gran Premio di Monza. Poi, come noto, il lungo addio, con le lacrime di Interlagos e gli abbracci ai colleghi di Yas Marina. Tramutatosi ben presto in un ritorno in Williams, viste le vicende legate al ritiro di Rosberg e al passaggio di Bottas in Mercedes.  Tuttavia per il brasiliano il 2017 potrebbe essere veramente l&rsquo;ultimo anno in F1 e non &egrave; da escludere che in seguito al ritiro definitivo non possa dilettarsi in qualche altro campionato. Vedi la Formula E, che insieme al WEC e al DTM erano state definite dall&rsquo;ex ferrarista &ldquo;categorie interessanti&rdquo;.&nbsp;  Chi vivr&agrave; vedr&agrave;, ma nel frattempo &ldquo;Panasonic Jaguar Racing &ndash; si legge in una nota ufficiale - &nbsp;ha ricevuto una richiesta da parte del Campionato FIA di Formula E di dare a Felipe Massa la possibilit&agrave; di fare esperienza con una vettura di Formula E. Siamo felici di offrirgli questa opportunit&agrave;&quot;. La sessione di test con una delle i-Type di Evans e Carroll si svolger&agrave; la prossima settimana, ma non &egrave; stato comunicato su quale circuito. Il prossimo round della Formula E, il terzo della stagione, &egrave; fissato a Buenos Aires per il 18 febbraio.&nbsp; 

Il pilota Williams prover&agrave; una monoposto i-Type: primo test in vista del 2018?

Formula E, test con Jaguar per Felipe Massa

A Monza ha annunciato il ritiro dalla Formula 1, adesso Felipe Massa deve guardare al futuro, a quale seguito dare alla carriera di pilota, in quale categoria misurarsi. Su Autosprint in edicola tracciamo quelle che potrebbero essere le prospettive nel mondiale Endurance, alternativa di assoluto rilievo sotto il profilo sportivo e tecnico. E&#39; un Massa che ha ben chiaro, intanto, cosa non far&agrave;. Esclude l&#39;idea di tornare a vivere in Brasile stabilmente, lui che oggi risiede a Monaco ma ha messo radici in Europa sin dai tempi della Formula Renault.  &laquo;Non mi vedo al lavoro in una squadra, dalla parte tecnica, n&eacute; come commentatore televisico. Non sono cose che ho mai sognato di fare. Potr&ograve; essere un testimonial, partecipare a eventi, se far&ograve; qualcosa in tv non sar&agrave; stabilmente, ma a qualche gran premio. Il Brasile (paese che vive un momento molto difficile sia sotto il profilo politico che economico; ndr)&nbsp;non &egrave; un&#39;opzione n&eacute; tornarci a vivere, n&eacute; per continuare la mia carriera. Magari qualche volta disputer&ograve; una corsa ma non mi impegner&ograve; in un campionato&raquo;, ha spiegato a UOL.&nbsp;  Mercedes prova le gomme larghe Pirelli  Le serie che lancia sul tavolo come possibile opzione sono tante, serie americane a parte: &laquo;Ci sono categorie interessanti nelle quali correre, come il WEC, il DTM, forse la Formula E. Avr&ograve; tempo per pensarci e molta meno pressione per decidere, dipende solo da me. Non ho idea se correr&ograve; il prossimo anno, dovr&agrave; essere qualcosa che mi coinvolge e mi faccia star bene&raquo;.&nbsp;  Liberty Media, il profilo dei probabili nuovi proprietari della F1 

WEC, DTM e Formula E sono le categorie che stuzzicano Felipe, che esclude un ritorno in Brasile e altri ruoli in Formula 1

Massa, dopo la F1 forse le gare Endurance

Sauber, Ferrari (con cui ha sfiorato il titolo mondiale 2008) e Williams: 14 stagioni e 11 vittorie in Formula 1 per il piccolo pilota connazionale di Piquet e Senna che alla vigilia del GP d&#39;Italia 2016 ha annunciato il ritiro dal circus a fine stagione. Le foto della carriera

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Felipe Massa, che ospite ad Autosprint!

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