Gil de Ferran non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave;. Il 56enne brasiliano - due volte vincitore della serie Cart nel 2000 e 2001 e della Indy 500 nel 2003, sempre per Roger Penske -, &egrave; stato stroncato da un attacco di cuore.   Gil stava partecipando a una competizione minore al Concourse Club in Florida, una corsa privata presso Opa Locka, ieri, venerd&igrave; 29 dicembre. Subito soccorso e condotto verso il pi&ugrave; vicino ospedale, non &egrave; riuscito a riprendersi.  De Ferrand tra F1 e Indy  A inizio Anni &rsquo;90 s&rsquo;era messo in grande evidenza in F.3 britannica e poi in F.3000 internazionale nelle file del Paul Stewart Racing. Mancando di poco il treno per la F.1, malgrado un test positivo con l&rsquo;Arrows, si poi dato alla F.Indy, coi team Hall, Walker e Penske.  Proprio con la squadra del Capitano aveva ottenuto i successi pi&ugrave; importanti, tra i quali anche uno strabiliante record, datato 28 ottobre 2000, quando, durante le qualifiche della gara Marlboro 500 al California Speedway, de Ferranaveva ottenuto il giro pi&ugrave; veloce ad una media incredibile ma vera di 388,537 km/h (241.426 mph): ovvero la tornata a velocit&agrave; media pi&ugrave; elevata in qualsiasi competizione su circuito chiuso.  Un brutto incidente a Chicago aveva poi spento i suoi entusiasmi, anche se il trionfo alla Indy 500, nel 2003, era riuscito a dare una svolta importante alla sua carriera. Cosa che non gli aveva impedito di ritirarsi a fine stagione.  In F.1 c&rsquo;era arrivato nel 2005 quale diesse Bar e poi Honda, lasciando l&rsquo;incarico nel 2007. Nel 2018 de Ferran era quindi divenuto diesse McLaren, sostituendo Eric Boullier. Era rimasto con gli orange fino al 2021, tornando in ballo quest&rsquo;anno nel ruolo consulente e collaborando attivamente con Emanuele Pirro nella Academy per giovani speranze.  Al punto che Emanuele gli ha dedicato un sentito quanto toccante post sui social. Gil de Ferran - sposato con Angela che gli aveva dato due figli, Luke e Anna -, era nato a Parigi l&rsquo;11 novembre 1967. Lo piangono il mondo dell&rsquo;Indycar e della F.1 dove s&rsquo;era messo in evidenza, rispettivamente sia in pista che fuori, per le grandi capacit&agrave; di uomo di corse e per l&rsquo;impronta calda e gentile dal punto di vista umano 

<p>&Egrave; morto per malore durante una competizione minore in Florida</p> 

Addio a Gil de Ferran

La Michelin potrebbe tornare in Formula Uno. Le voci si fanno sempre pi&ugrave; insistenti e proprio in questi giorni dovrebbe arrivare un annuncio.  La Casa di Clermont-Ferrand si era ritirata dai Gran Premi alla fine della stagione 2006, da vincitrice con la Renault. Da allora, la F.1 ha sempre vissuto in regime di monopolio per la fornitura di pneumatici, prima con Bridgestone e poi, dal 2011, con la Pirelli.  Ora il costruttore italiano &egrave; arrivato alla fine del suo triennale e, ufficialmente, l&rsquo;accordo non &egrave; stato ancora rinnovato, anche se Pirelli &egrave; pi&ugrave; che sicura di restare. Per&ograve; la Michelin vuole partecipare al bando di concorso previsto dalla Fia.  A questo punto le ipotesi sono due: una manovra &ldquo;Politica&rdquo;, per mettere pressione sulla Pirelli (La Fia dopotutto &egrave; presieduta da un francese). Oppure la possibilit&agrave; che si torni a un&rsquo;altra &ldquo;guerra di gomme&rdquo; con due fornitori. Che per&ograve; farebbe passare in secondo piano la generazione delle monoposto &ldquo;verdi&rdquo; a propulsione ibrida, voluta proprio da Jean Todt.  Tanto pi&ugrave; che Michelin non intende sottostare ai parametri di oggi, che vedono pneumatici quasi &ldquo;anacronisctici&rdquo; per la F.1. Il cerchio da 13 pollici &egrave; superato, le gomme delle altre categorie hanno profili molto pi&ugrave; bassi, e Michelin vorrebbe seguire la strada dell&rsquo;evoluzione tecnologica.  (a.a.)

Il costruttore di pneumatici francese interessato a partecipare al bando. Avremo un&rsquo;altra &ldquo;guerra&rdquo; di gomme?

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Addio a Gil de Ferran

Michelin vuole tornare in F.1!