Forse &egrave; il problema di chi vince troppo. Sta di fatto che, dopo Monza, anche a Singapore Sebastian Vettel si &egrave; beccato una bordata di &ldquo;Boo&rdquo; quando &egrave; salito sul podio da (stra)vincitore. E qui non c&rsquo;erano tanti tifosi italiani.  Lui, dopo, ha cercato di minimizzare: &laquo;In giro vedo tante camicie rosso Ferrari, ma negli anni sono cresciute anche quelle blu della Red Bull. Vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro&raquo;.  &Egrave; vero, perch&eacute; fra i tifosi di Singapore ormai le divise dei &ldquo;tori&rdquo; sono molto popolari (oltre a quelle della Lotus). Ma resta il fatto che i fischi si sentono, anche in diretta tv. E Christian Horner, team principal dellla Red Bull, &egrave; davvero arrabbiato. &laquo;Non mi sembra affatto divertente - attacca - e non mi sembra sportivo. Sebastian si &egrave; fatto un mazzo cos&igrave; in gara. Non &egrave; giusto, indipendemente da quello che dice Seb. Anche lui &egrave; un essere umano. D&rsquo;ora in avanti gli dir&ograve; di ignorare i fischi. Anche Alonso, quando correva contro Hamilton, o quando vinceva sempre con la Renault, veniva fischiato&raquo;.  Ma Vettel &egrave; davvero amato dalle folle? O a forza di vincere ha stufato?  Bernie Ecclestone pensa che vada bene cos&igrave;: &laquo;Schumacher era sempre popolare, no? Se Vettel riuscisse a esserlo altrettanto, andrebbe bene&raquo;.  Frase un po&rsquo; ambigua: forse che, per essere un idolo anche vincendo sempre, Seb avrebbe bisogno di una camicia rossa?  (a.a.)

Anche a Singapore &ldquo;boo&rdquo; a Vettel. Horner furioso. Il parere di Ecclestone

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Red Bull: basta con i fischi!