Adesso si &egrave; convinto anche lui. Bernie Ecclestone ha visto il Gp Ungheria e lo ha definito &ldquo;una gara fantastica&rdquo;. E dopo avere polemizzato tanto contro i motori turbo e il loro (poco) rumore, adesso si &egrave; convinto che non servano grandi cambiamenti.  &ldquo;Quello che abbiamo visto in Ungheria va bene cos&igrave;. Abbiamo solo bisogno di cambiare alcuni dettagli, di liberarci di regole assurde che si sono accumulate negli anni&rdquo;.  Una di queste regole riguarda la partenza da fermo dopo la safety car, che dovrebbe essere introdotta l&rsquo;anno prossimo, dopo essere stata approvata dal Consiglio Mondiale. &ldquo;Non ci sar&agrave;&rdquo;, promette il capo della Fom.  Si vede che Bernie vuole impegnarsi in prima persona nel rifare la F1.  Forse per questo ha incaricato i suoi avvocati, nel processo che lo vede imputato a Monaco di Baviera, di cercare una mediazione extragiudiziaria, offrendo ben 25 milioni di Euro come indennizzo per il presunto danno creato alla Bayerische Landesbank nella cessione della societ&agrave; F1.   Giallo Briatore Un altro piccolo &ldquo;giallo&rdquo; riguarda Flavio Briatore. A quanto pare, alla riunione dei team principal a Budapest, dietro suggerimento di Colin Kolles nuovo boss Caterham, era stato fatto il nome di Flavio Briatore come membro &ldquo;aggiunto&rdquo; del nuvo Popularity Group. Risulta che Bernie abbia approvato l&rsquo;idea.  Ma al tedesco &lsquo;Auto motor und sport&rsquo; ora dice: &ldquo;Per fare queste cose non abbiamo bisogno di Flavio&rdquo;. Che, da parte sua, per ora rifiuta di commentare.  Alberto Antonini

Il presidente della Fom: &ldquo;Non le avremo nel 2015. La F1 non ha bisogno di grandi cambiamenti. N&eacute; di Briatore&rdquo;

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F1, Ecclestone contro le ripartenze da fermo