        Prima vittoria dell'anno per Kyle Larson in California. Sullo speedway di Fontana, tornato nel calendario Nascar dopo la pandemia, il campione in carica ha corso in casa e non si &egrave; lasciato scappare il risultato pieno. Partito dal fondo per un problema tecnico nelle libere che ha costretto il team a infrangere il parco chiuso, Larson &egrave; arrivato agli ultimi giri nel gruppo di testa. Con 49 passaggi alla conclusione, quando il dominatore delle prime fasi Tyler Reddick &egrave; stato fermato da una foratura (e da un conseguente contatto con William Byron), Larson non ha pi&ugrave; fatto sconti a nessuno, perfino esagerando, quando ha mandato nelle barriere il compagno di squadra Chase Elliott a 11 tornate al termine. Mentre lottava con Joey Logano, Larson ha rintuzzato l'attacco di Elliott, che gli era gi&agrave; per&ograve; in parte al fianco: particolarmente adirato il campione 2020, che dopo un inizio gara caratterizzato da un contatto col muro e un testacoda, aveva risollevato le sorti della giornata. Nascar: il rookie Cindric vince per Penske la Daytona 500 Larson guida la cavalcata Chevrolet La sfida per la vetta a quel punto &egrave; stata tra Larson e Daniel Suarez, molto competitivo per il team Trackhouse. Il messicano &egrave; stato per&ograve; sopravanzato non solo per la leadership, ma anche per il secondo e terzo posto. Dietro a Larson ha cos&igrave; concluso Austin Dillon, seguito da Erik Jones per il team Petty e da Suarez. Comunque, sia Dillon che Reddick hanno mostrato l'ottimo momento del Richard Childress Racing, gi&agrave; precedentemente in evidenza. La prima vettura non-Chevrolet al traguardo &egrave; stata la Ford di Joey Logano, mentre Aric Almirola ha preceduto Kevin Harvick e Kurt Busch, primo rappresentante di casa Toyota. Male i protagonisti del team Gibbs, con Martin Truex, Kyle Busch e Denny Hamlin oltre al top-10. Problemi di motore per Christopher Bell, fermatosi al primo giro, ma generalmente le nuove vetture non hanno deluso. In difficolt&agrave; anche il team Roush-Keselowski che aveva ben impressionato a Daytona: ventisettesimo, e doppiato due volte, Brad Keselowski. L'ordine d'arrivo della Wise Power 400 di Fontana: 1 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Hendrick - 200 giri 2 - Austin Dillon (Chevy) &ndash; Childress - 200 3 - Erik Jones (Chevy) - Petty GMS - 200 4 - Daniel Suarez (Chevy) &ndash; Trackhouse - 200 5 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 200 6 - Aric Almirola (Ford) &ndash; Stewart-Haas - 200 7 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart-Haas - 200 8 - Kurt Busch (Toyota) &ndash; 23XI - 200 9 - Daniel Hemric (Chevy) &ndash; Kaulig - 200 10 - Ricky Stenhouse Jr. (Chevy) &ndash; JTG - 200 In campionato 1. Cindric 85; 2. Logano 77; 3. Truex 73; 4. Blaney 70; 5. Briscoe 69.        

<p>Kyle Larson ha trionfato sulla pista di casa, dopo una gara tutta in rimonta sul circuito californiano</p>

Nascar: Larson senza pietà a Fontana

Dominio di Alex Bowman e della Chevrolet numero 88 nell&#39;appuntamento della Nascar sul veloce Auto Club Speedway di Fontana. Il pilota del team Hendrick ha condotto la corsa per oltre 100 giri su 200, emergendo in particolare nell&#39;ultimo terzo di gara. Dopo aver preso il comando al giro 133, non l&#39;ha pi&ugrave; lasciato, eccezion fatta per l&#39;ultima serie di soste in regime bandiera verde.&nbsp;  Velocissimo il finale, con il terzo segmento che si &egrave; svolto tutto d&#39;un fiato in una gara caratterizzata da una sola safety-car &quot;vera&quot; per un incidente del poleman Clint Bowyer, oltre alle neutralizzazioni tra uno &quot;stage&quot; e l&#39;altro. Per Bowyer, entrato nell&#39;appuntamento californiano con buone speranze, si &egrave; verificato un problema con la valvola di una gomma durante una sosta, cosa che l&#39;ha spedito nelle barriere.  Alle spalle di Bowyer, Kyle Busch ha approfittato di un problema ad una gomma che ha costretto Ryan Blaney ad una sosta imprevista negli ultimi giri. Il campione in carica ha cos&igrave; chiuso al secondo posto davanti al fratello maggiore Kurt per il team Ganassi. Altre due Chevy quindi al terzo e quarto posto, con Chase Elliott alle spalle del pilota di Las Vegas: una speranza positiva per la Camaro rivista nel frontale per la stagione 2020.&nbsp;  Quinto Brad Keselowski mentre Denny Hamlin ha preceduto Jimmie Johnson. Protagonista di una celebrazione d&#39;addio a inizio gara, come ce ne saranno tante quest&#39;anno, il pluricampione ha lottato nel gruppo di testa perdendo terreno solo nelle battute conclusive.  Con poche sorprese, le prime posizioni sono state tutte appannaggio dei top-team. La top-10 &egrave; stata completata da Aric Almirola, Kevin Harvick ed Erik Jones, mentre il rookie Tyler Reddick ha preceduto Joey Logano e Matt DiBenedetto.  L&#39;ordine d&#39;arrivo della Auto Club 400 di Fontana, California:  1 - Alex Bowman (Chevrolet) &ndash; Hendrick - 200 giri 2 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 200 3 - Kurt Busch (Chevrolet) &ndash; Ganassi - 200 4 - Chase Elliott (Chevrolet) &ndash; Hendrick - 200 5 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 200 6 - Denny Hamlin (Toyota) &ndash; Gibbs - 200 7 - Jimmie Johnson (Chevrolet) &ndash; Hendrick - 200 8 - Aric Almirola (Ford) &ndash; Stewart-Haas - 200 9 - Kevin Harvick (Ford) &ndash; Stewart-Haas - 200 10 - Erik Jones (Toyota) &ndash; Gibbs - 200  In Campionato  1. Blaney 2016; 2. Logano 2015; 3. Bowman 2014; 4. Harvick 2007; 5. Johnson. 

<p>Il pilota del team Hendrick fa la differenza nell&#39;ultimo terzo di gara e conclude davanti alla Toyota di&nbsp;Busch</p> 

Nascar: vittoria tranquilla di Bowman a Fontan

Dopo il successo portato a casa ad Atlanta, Jimmie Johnson si &egrave; imposto anche a Fontana nel quarto round della Nascar Sprint Cup Series 2016. In una lotta tutta tra californiani, Johnson ha passato al penultimo giro in programma Kevin Harvick: quest&rsquo;ultimo, che aveva condotto 142 giri su 205, si &egrave; trovato imbottigliato in occasione del re-start conclusivo ed &egrave; stato &ldquo;sfruttato" al meglio dal rivale. Johnson l&rsquo;ha infatti prima spinto verso la leadership, lasciando indietro Denny Hamlin, e poi approfittato del varco che si era creato per andare al comando. Per l&rsquo;occasione, Johnson portava in pista i colori di Superman, in un&rsquo;operazione di promozione per il nuovo film sugli eroi Marvel che vedeva Dale Earnhardt Jr. rappresentare Batman.    La lotta per la testa &egrave; stata comunque continua e ha coinvolto diversi altri protagonisti, tra cui Kyle Busch. Il pilota di Las Vegas ha per&ograve; pagato lo scotto di una foratura che nel finale l&rsquo;ha spedito oltre la top-20. Alle spalle di Hamlin, terzo, ha chiuso Joey Logano, dopo una polemica per un incrocio di traiettorie che ha portato Martin Truex a muro nelle prime fasi: nessun contatto tra i due, ma un gioco di scia aggressivo per il quale il pilota Penske ha ammesso la propria responsabilit&agrave;.  Top-5 anche per Ricky Stenhouse, un discreto viatico per il team Roush tra le difficolt&agrave; dell&rsquo;ultimo periodo. Nuovo piazzamento per Chase Elliott, finalmente costante, e per AJ Allmendinger, che con il team JTG ha messo a segno una buona prova in casa.  Da segnalare altri due incidenti che hanno caratterizzato la corsa, entrambi abbastanza violenti ma senza conseguenze per i piloti: nelle fasi iniziali, per una foratura, Kyle Larson &egrave; finito prima nelle barriere esterne e poi in quelle interne ad altissima velocit&agrave; mentre, al giro 121, Danica Patrick &egrave; stata spedita a muro da Kasey Kahne, che ha commesso un macroscopico errore di valutazione. Piuttosto vistoso il disappunto della pilota di casa Stewart-Haas.  Marco Cortesi  L&rsquo;ordine di arrivo della Auto Club 400 di Fontana, quarto round della Nascar Sprint Cup 2016:  1 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 205 giri 2 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 205 3 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs giri - 205 4 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 205 5 - Ricky Stenhouse Jr. (Ford) &ndash; Roush - 205 6 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 205 7 - Carl Edwards (Toyota) &ndash; Gibbs - 205 8 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; JTG - 205 9 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 205 10 - Jamie McMurray (Chevy) &ndash; Ganassi - 205  In campionato  1. Kevin Harvick 195; 2. Jimmie Johnson184; 3. Carl Edwards 171; 4. Denny Hamlin 170; 5. Kyle Busch 170.  

Il pluricampione vince la sfida californiana con Harvick

Nascar, super Johnson a Fontana

IRC - Rally Valli Cuneesi: Fontana campione

Il ritorno su un tracciato ovale, quello velocissimo di Fontana, non lontano da Los Angeles, ha riportato alla vittoria nella Indycar Graham Rahal, promessa americana e figlio d&rsquo;arte mai realmente esplosa. Tutto &egrave; stato deciso da una bandiera gialla che di fatto, nei giri conclusivi, ha congelato le posizioni che vedevano Rahal leader davanti a Tony Kanaan. La corsa &egrave; stata assolutamente una delle pi&ugrave; divertenti della stagione. Numerosissimi i sorpassi che hanno segnato ben quattordici piloti diversi in prima posizione e una ottantina di cambi di leadership.  Ma &egrave; stato l&rsquo;incidente, drammatico ma per fortuna senza conseguenze, avvenuto a due giri alla bandiera a scacchi che ha coinvolto Ryan Briscoe, volato via, e Ryan Hunter-Reay, a permettere a Rahal di tirare un sospiro di sollievo e a Kanaan di maledire la sfortuna per quella gialla che ha portato le vetture verso la fine della corsa. Da dire che Rahal durante uno dei pit-stop si era mosso quando ancora il bocchettone per il rifornimento era inserito. Manovra che normalmente porta a una penalit&agrave;, ma che questa volta non &egrave; stata data, scelta che ha scatenato le polemiche.  Sul terzo gradino del podio Marco Andretti, che come carriera segue quella di Rahal di promessa americana nonch&eacute; figlio e nipote d&rsquo;arte mai veramente sbocciata. Juan Pablo Montoya buon quarto tiene la testa della classifica generale davanti a Will Power, eliminato nel finale da Takuma Sato. Troppi comunque gli incidenti, tra questi quello che ha portato a muro Helio Castroneves, stretto senza tanti complimenti da Briscoe a met&agrave; gara.  Massimo Costa

A Fontana la neutralizzazione finale gli regala la vittoria davanti a Kanaan e Andretti

Indycar: le gialle aiutano Rahal

Indycar Fontana

Will Power ha finalmente rotto l'incantesimo. A Fontana, nell'ultimo round dell'IndyCar 2014, l'australiano del Team Penske ha conquistato con un piazzamento in top-10 il suo primo titolo nella categoria, dopo ben tre occasioni mancate. Partito dalle retrovie, ha gestito la gara in maniera puntuale e, quando &egrave; servito, aggressiva. Momento chiave il restart del giro 188: dopo un lungo recupero che l'aveva portato fino al quarto posto, Power &egrave; andato alla carica "spostando" nell'ordine il suo unico rivale, il compagno Helio Castroneves, e le due vetture del team Ganassi di Tony Kanaan e Scott Dixon. Certo, si &egrave; trattato di un assalto velleitario, dato che Power ha consumato troppo le sue gomme Firestone ed &egrave; subito tornato quarto, ma che ha forse messo a Castroneves quel pizzico di pressione che si &egrave; rivelato decisivo.  Il brasiliano &egrave; infatti incappato in un errore "alla Power" in occasione dell'ultima sosta. Sceso nella parte bassa della pista portando troppa velocit&agrave;, Castroneves si &egrave; trovato con due ruote oltre la linea bianca, e il drive-through &egrave; stato inevitabile. A quel punto, Power ha gestito il suo ultimo stint con prudenza ance per via di un forte sovrasterzo, finendo nono. Per la felicit&agrave; della moglie Liz e della madre Marge, entrambe presenti a Fontana, e del padre Bob, impegnato questo weekend in una gara F.Ford in Australia.  Dopo aver ripreso il comando, Kanaan ha invece allungato progressivamente su Dixon centrando la sua prima vittoria per il team Ganassi. Dopo un inizio anno complicato, la squadra di Chip Ganassi &egrave; tornata in auge anche se troppo tardi. A seguire, un gruppo velocissimo ma rallentato da problemi di varia natura. Ed Carpenter, terzo, ha pagato lo scotto di un eccesso di velocit&agrave; ai box mentre si trovava in testa, mentre Juan Pablo Montoya ha sub&igrave;to il malfunzionamento del weight jacker (il comando che dall'abitacolo consente di spostare peso da una parte all'altra della vettura). James Hinchcliffe poi, privato della testa da una sosta troppo lunga, &egrave; stato "pizzicato" anche lui per la velocit&agrave; eccessiva in pit-lane terminando comunque quinto e primo dei portacolori Honda.  Nulla da fare per Simon Pagenaud, ultimo contendente rimasto al duo Power-Castroneves. Il francese non &egrave; mai stato in gara, chiudendo ventesimo e ultimo. Erano gi&agrave; fuori dai giochi sin dalle libere sia Dixon che Ryan Hunter-Reay: quest'ultimo &egrave; anche finito in testacoda causando una neutralizzazione al giro 175.  La classifica della MAVTV 500 di Fontana, quindicesimo round della Verizon IndyCar Series: 1 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) &ndash; Ganassi - 250 giri 2 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) &ndash; Ganassi - 3"675 3 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) Carpenter - 7"3053 4 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) &ndash; Penske - 7"9238 5 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) &ndash; Andretti - 11"8858 6 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) &ndash; Foyt - 12"6887 7 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) &ndash; Ganassi - 16"5113 8 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) Andretti - 23"2807 9 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) &ndash; Penske - 28"3456 10 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) &ndash; Fisher - 32"1856  Il campionato (finale): 1. Will Power 671; 2. Helio Castroneves 609; 3. Scott Dixon 604; 4. Juan Pablo Montoya 586; 5. Simon Pagenaud 565.  Marco Cortesi     

All'australiano del team Penske basta un 9&deg; posto per aggiudicarsi la serie americana, dopo una penalizzazione al rivale Castroneves

Indycar: a Kanaan la gara, a Power il titolo

Mikhail Aleshin &egrave; in ospedale in condizioni "serie ma stabili" dopo un incidente avvenuto nell'ultima sessione di libere IndyCar a Fontana, California. Come si vede anche nel video in fondo, il ventisettenne russo ha perso il controllo della sua Dallara-Honda in curva 4 quando, sceso troppo nella parte bassa della pista, ha perso il retrotreno, attraversando il tracciato in testacoda e venendo colpito da Charlie Kimball. Aleshin, ex campione della World Series Renault, &egrave; poi finito "di muso" nelle reti d'acciaio a bordo pista strappandone oltre 5 metri e innescando una paurosa carambola. Elitrasportato al Loma Linda University Medical Center, ha riportato fratture alle costole e alla clavicola destra, oltre che ferite al torace ed un trauma cranico. Non potr&agrave; ovviamente prendere parte alla corsa, che si correr&agrave; alle 4 di notte (ora italiana) fra sabato e domenica e decider&agrave; il titolo 2014 della categoria.  Marco Cortesi    

Incidente serio e fratture al russo nell'ultima sessione di prove prima della gara che decider&agrave; il titolo. Coinvolto anche Kimball

Indycar: Aleshin infortunato a Fontana [video]

IRC Elba

Al termine di una corsa rocambolesca vinta da Will Power, che ha visto solo 8 vetture al traguardo, di cui solo 5 a giri pieni, Scott Dixon e il team di Chip Ganassi si aggiudicano il campionato Indycar, mentre Helio Castroneves incorre in un altra giornata negativa. In parte per colpa di un clamoroso errore commesso dal suo team che lo richiama ai box con la pit lane chiusa, costringendo cos&igrave; il brasiliano a scontare una penalizzazione che lo mette di fatto fuori gioco. In seguito Castroneves &egrave; stato ulteriormente attardato da un contatto con la vettura di Kimball, dove ha riportato il danneggiamento dei flap anteriore, dovendo cos&igrave; rientrare ai box.  Per Scott Dixon &egrave; questo il terzo titolo Indycar, il 10&deg; per Chip Ganassi che al termine di questa stagione abbandoner&agrave; per&ograve; il motore Honda per passare ai propulsori Chevrolet. I giapponesi sostituiranno nel 2014 il team Ganassi con il team di Michael Andretti. Nel corso della gara disputata in notturna sull'ovale di 2 miglia di Fontana, da registrare anche un violento incidente che ha coinvolto Justin Wilson, colpito lateralmente da Tristan Vautier. Il pilota inglese ha riportato una frattura nella zona pelvica e un trauma a livello polmonare.  Per vincere il campionato matematicamente, per Scott Dixon era sufficiente concludere al quinto posto e in questa posizione &egrave; transitato sotto la bandiera a scacchi il pilota neozelandese, che negli ultimi giri si &egrave; fermato due volte ai box per ripulire i condotti dei radiatori, ostruiti dai tanti detriti in pista.  Cesare Maria Mannucci

A Fontana giornata storta per Castroneves e solo 8 vetture al traguardo

11 risultati per 'fontana'

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Indycar Fontana

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IRC Elba

Indycar Fontana

A Power la gara, a Dixon il titolo Indycar