Il circuito di Spa-Francorchamps, cornice del GP del Belgio, si trova nella regione delle Ardenne, nelle vicinanze di Francorchamps, ai confini con il territorio comunale di Spa. Il suo nome deriva dal primo disegno del circuito, che risale agli anni 20 e passava nelle vicinanze delle cittadine di Spa e Francorchamps, per una lunghezza complessiva di 14,9 chilometri, ottenuto unendo le strade statali extraurbane che collegavano le cittadine di Stavelot, Malmedy e Francorchamps. Nato per volere del presidente del Royal Automobile Club del Belgio, Henri Langlois Van Ophem[, il circuito di Spa-Francorchamps aveva l&rsquo;ambizione di essere tra i pi&ugrave; veloci se non il pi&ugrave; veloce tra i circuiti automobilistici europei.  GP Belgio: gli orari di Sky, Now e TV8  Quanto misura il circuito di Spa-Francorchamps?  L&rsquo;attuale tracciato &egrave; frutto di una serie lunghissima di modifiche concluse in questo ultimo anno, tese a salvaguardare la sicurezza dei piloti, senza per&ograve; snaturare la caratteristica principale del tracciato, considerato uno dei pi&ugrave; impegnativi dell&rsquo;intero Circus della Formula 1. L&rsquo;attuale configurazione del circuito di Spa-Francorchamps definita nel 2007, misura 7004 metri, e ne fa il circuito pi&ugrave; lungo tra quelli in calendario nel campionato del mondo di Formula 1 del 2022.  Albo d&rsquo;oro del Gran Premio di Spa-Francorchamps  Per la variet&agrave; delle curve, l&rsquo;alternanza di salite e discese e la velocit&agrave; che si raggiunge nei rettilinei, il circuito di Spa-Francorchamps &egrave; decisamente impegnativo. Ma il Re del GP del Belgio &egrave; senza dubbio Michael Schumacher, che lo ha conquistato per 6 volte, sono 5 invece i trionfi di Ayrton Senna e 4 di Jim Clarck, Kimi Raikkonen (che lo ritiene, assieme a Max Verstappen, il suo circuito preferito) e Lewis Hamilton. Seguono a quita 3 vittorie Juan Manuel Fangio, Sebastian Vettel e Damon Hill.  Vi vediamo da Mario: Spa e la lotta contro i track limits  &nbsp;  I record del circuito di Spa-Francorchamps  Il record di pole position spetta a Lewis Hamiltn con 6, seguito a quota 4 da un terzetto di leggende: Juan Manuel Fangio, Alain Prost e Ayrton Senna. Mentre la stessa classifica, per quanto riguarda i team vede la Ferrari al comando con 14 pole position, seguita a 11 dalla McLaren e a 9 dalla Williams. Il giro record della pista in gara &egrave; di Valtteri Bottas, che il 26 agosto 2018 a bordo della sua Mercedes ha fermato il cronometro a 1&#39;46&quot;286.  GP-Belgio: le curiosit&agrave; di Spa-Francorchamps  La sequenza di curve Eau Rouge-Raidillon &egrave; stata realizzata artificialmente alla fine degli anni &lsquo;30 ed &egrave; diventata una dei tratti pi&ugrave; famosi dell&#39;automobilismo mondiale. La salita del Raidillon poi si percorre, con il gas completamente abbassato, ma non tuti i piloti hanno il coraggio di farlo vista la sua pericolosit&agrave;. Le due curve che la compongono infatti non sono sullo stesso livello: la seconda &egrave; pi&ugrave; alta e genera un dosso, causa di numerosi incidenti. Nonostante Michael Schumacher sia il pilota che ha vinto pi&ugrave; volte il GP di Spa, una sola volta ha battutto tutti partendo dalla pole position, perch&eacute; le altre 4 le ha conquistate sempre in rimonta. A proposito di ferraristi, sul circuito di Spa-Francorchamps nel 2019 Charles Leclerc ha vinto la sua prima gara in Formula 1.  F1 2022, il calendario prossime delle gare 

Il Gran Premio di Formula 1 Spa-Francorchamps, con le mitiche curve Eau Rouge-Raidillon, &egrave; considerato uno dei tracciati pi&ugrave; belli, diffcili e leggendari del mondiale

GP Spa-Francorchamps: quello che non sai sul GP del Belgio

La gara endurance di spicco del GT World Challenge Europe, la 24 Ore di Spa-Francorchamps si &egrave; conclusa con un amaro 17&deg; posto per il Dottore e il suo equipaggio formato da Vervisch e Muller. Prima esperienza al volante dell&rsquo;Audi #46 WRT che sarebbe stata decisamente pi&ugrave; proficua se il trio non avesse avuto quel contatto con l&rsquo;altra Audi #32 del Team WRT nelle ultime ore di gara. Sfumata la Top 10 ma non il sorriso di Vale: &ldquo;&Egrave; stata un&rsquo;esperienza fantastica: &egrave; qualcosa che non puoi capire se non l&#39;hai fatto&rdquo;. Sul podio alla fine vanno le due Mercedes e la Ferrari #71, al traguardo con Antonio Fuoco. Ecco gli highlights

GT, Valentino Rossi chiude 17° la 24 Ore di Spa-Francorchamps

        Proseguono i lavori a Spa-Francorchamps, oggetto di un profondo maquillage che sta interessando numerose vie di fuga.&nbsp; Dopo aver presentato gli interventi tra la variante di Les Combes e la velocissima piega di Blanchimont, dal circuito belga, sede del GP del Belgio e della rientrante 24 ore di moto - in funzione della quale molti adeguamenti sono stati necessari per ottenere l'omologazione FIM - rivelano le soluzioni nuove pensate per migliorare la sicurezza della curva-icona del mondiale. Pi&ugrave; spazio al Raidillon Il Raidillon &egrave; stato negli ultimi anni oggetto di numerosi incidenti, dalla tragedia di Hubert in Formula 2 fino al violentissimo botto di Norris nella qualifica sul bagnato di Formula 1.&nbsp; Donnini svela lo speciale "Raikkonen, romanzo kiminale" - VIDEO Non si andr&agrave; nella direzione delle vie di fuga in ghiaia, piuttosto si sta operando per ampliare lo spazio in asfalto prima delle barriere, sia all'esterno della percorrenza del Raidillon che in uscita, sulla destra, dove avvenne la carambola fatale a Hubert. Il tutto, in attesa di scoprire quali misure verranno decise sull'eventuale, diverso, profilo da dare alla curva nell'inserimento dell'Eau Rouge.&nbsp;  Eau Rouge ritoccata Nel dettaglio, all'esterno del Raidillon, alla sinistra della percorrenza della curva in salita, la via di fuga in asfalto &egrave; in fase di ampliamento, grazie alla completa riprogettazione degli spazi esterni, che vedranno la realizzazione di una nuova tribuna coperta. Tribuna da 4.600 punti, che sar&agrave; pronta a fine aprile. In uscita de Raidillon, quindi lo spazio sulla destra in corrispondenza dello scollinamento, si guadagneranno metri ulteriori per ampliare la via di fuga. Quanto all'Eau Rouge, il guard-rail &egrave; stato spostato per consentire anche in questo punto una maggiore area di fuga.&nbsp;       

Il GP del Belgio si correr&agrave; su un circuito oggetto di importanti novit&agrave; sul fronte della sicurezza, tra vie di fuga in ghiaia e spazi maggiori in asfalto, come in percorrenza e uscita dal Raidillon

Spa-Francorchamps, così amplia le vie di fuga al Raidillon

        Nuove anticipazioni sui lavori in corso a Spa-Francorchamps, dove il circuito &egrave; chiuso a pubblico e lo rester&agrave; fino al prossimo 10 gennaio. Le modifiche prevedono una quasi totale ridefinizione delle vie di fuga, con l'inserimento di spazi in ghiaia per ottenere l'omologazione FIM, necessaria a ospitare nel 2022 la 24 Ore motociclistica.&nbsp; Dopo aver introdotto le novit&agrave; a La Source, a Blanchimont e alla curva Bruxelles, il gestore dell'impianto rivela gli interventi in corso su due importanti varianti, quella di Les Combes e la veloce destra-sinistra di Malmedy. LEGGI ANCHE - GP Belgio, nessun vero rimborso del biglietto agli spettatori A Les Combes &egrave; stata ampliata la via di fuga, spostato il guard-rail, realizzata una nuova strada di servizio e inserita la ghiaia oltre il cordolo. &Egrave; il punto in cui Sergio Perez &egrave; andato a sbattere, nel giro di schieramento in griglia del GP del Belgio 2021.  Aspettando la nuova Eau Rouge-Raidillon Non &egrave; una novit&agrave; la ghiaia all'uscita della variante di Malmedy, dove i lavori si sono concentrati sull'ampliamento dello spazio di fuga e la realizzazione di una nuova strada di servizio. Resta da scoprire quale sar&agrave; il nuono profilo scelto per l'Eau Rouge, dopo che nei mesi scorsi sono state verificate alcune soluzioni di tracciatura. Attese, poi, anche modifiche all'esterno di Pouhon, nella via di fuga.       

Continua il lavoro di adeguamento del circuito alle esigenze delle moto, in vista della 24 Ore del 2022. Riviste molte vie di fuga, ampliate e con il ritorno della ghiaia al posto dell'asfalto

GP Belgio, Spa rivela le modifiche a Les Combes e Malmedy

        Per l'edizione 2022 del Gran Premio del Belgio, Spa-Francorchamps si regaler&agrave; un sostanziale maquillage. Sul circuito sono in corso i lavori per rinnovare le tribune, a cominciare da quelle che dall'uscita de La Source portano all'imbocco dell'Eau Rouge. Nuove tribune anche in salita al Raidillon, dove si &egrave; provata una prima configurazione di possibile tracciatura alternativa. Clamoroso, torna la Lancia Delta nel Mondiale Rallycross Seppur solo un'auto da corsa come BMW M2 CS, si &egrave; simulato l'approccio a un'Eau Rouge pi&ugrave; lenta e un Raidillon dalla piega pi&ugrave; angolata nella destra che porta a scollinare (in foto, la linea azzurra tratteggiata ricalca la tracciatura sperimentata; ndr).&nbsp;Sar&agrave; tutto pronto gi&agrave; in occasione della 24 ore di Spa del mondiale endurance di moto, nel week end del 4 giugno 2022.  &copy; Spa-Francorchamps Circuit Prove in corso e il tema cordoli A provare l'idea di tracciatura &egrave; stato il pilota belga Pierre Yves Rosoux: "Si &egrave; trattato di provare una tracciatura provvisoria e non sappiamo al momento se avr&agrave; un fuutro. Al volante di una M2 CS le differenze di velocit&agrave; non sono enormi e tanto pi&ugrave; si attacca il Raidillon con macchine ad alte prestazioni, tanto pi&ugrave; sar&agrave; ridotto il delta di velocit&agrave; rispetto a oggi", ha spiegato ad Auto Hebdo. "Sar&agrave; importante capire anche quali saranno le intenzioni in materia di cordoli. Quelli posti sulla destra saranno piatti o pi&ugrave; aggressivi? Probabilmente verranno condotti ulteriori test nelle prossime settimane". Leggi anche - Monza corre verso il centenario: ecco il nuovo logo Tribune e disegno dell'Eau Rouge-Raidillon a parte, altri interventi sono in corso nelle vie di fuga del circuito belga, a partire dalla lunga destra di Rivage, in discesa e la successiva sinistra che porta a Pouhon: tutti tratti sui quali si sta lavorando negli spazi di fuga, interni ed esterni.        

I lavori su tracciato belga proseguono, una prima configurazione della curva pi&ugrave; iconica del mondiale &egrave; stata provata e altri test verranno condotti nelle prossime settimane. Rinnovate anche le tribune e diversi spazi di fuga

Spa-Francorchamps, nuova Eau Rouge e non solo

Formula 1, Formula E, WRC e anche WEC. Il motorpsort fa i conti con l&#39;emergenza coronavirus ed &egrave; costretto per il momento ad annullare le gare. Ultimo rinvio da segnalare, dopo la&nbsp;1000 Miglia di Sebring, &egrave; la 6 Ore di Spa-Francorchamps che non si terr&agrave; pi&ugrave; in Belgio dal 23 al 25 aprile, come inizialmente previsto dal calendario WEC 2020.  A darne l&#39;annuncio &egrave; il boss Gerard Neveu: &quot;Questa decisione &egrave; stata l&#39;unica opzione responsabile da prendere in questo momento. La salute e il benessere dei nostri concorrenti, fan e membri del paddock devono rimanere la nostra priorit&agrave;&quot;. Ovviamente si provveder&agrave; al riborso di tutti i biglietti venduti per questo settimo round o comunque alla validit&agrave; dei tagliandi per la nuova data, quando questa verr&agrave; comunicata.  Una decisione saggia dettata dall&#39;aumento dei contagi da coronavirus in Belgio salito oltre la quota dei 1.000 casi. Numeri che hanno costretto il Governo a sospendere fino al 3 aprile ogni evento sportivo e ad attuare misure restrittive, come viviamo qui in Italia, che mirano a la socialit&agrave; tra i cittadini e includono al chiusura di pub, ristoranti, bar e caff&egrave;.  Coronavirus, secondo positivo in F1: &egrave; un membro Pirelli  &nbsp;  &nbsp; 

La pandemia COVID-19 stravolge anche il calendario Endurace: posticipato per ora il penultimo round della stagione 2019/2020 che si sarebbe dovuto correre tra il 23 e il 25 aprile

WEC, 6 Ore di Spa cancellata momentaneamente per coronavirus&nbsp;

da Spa (Belgio): Massimo Costa  &Egrave; di Augusto Farfus con la BMW Z4 del team Marc VDS, che condivide con Maxime Martin e Dirk Werner, la pole della prima giornata di qualifica della 24 Ore di Spa. Il crono di 2&rsquo;18&rdquo;397, Farfus lo ha siglato nella sessione serale conclusasi alle 21,45 mentre nella sessione notturna terminata alle 23,45 nessuno &egrave; riuscito ad abbassare il limite del brasiliano, pilota ufficiale della Casa di Monaco nel DTM.  Si annuncia una 24 Ore decisamente spettacolare considerando che i primi venti equipaggi in classifica, che hanno guadagnato l&rsquo;accesso alla Super Pole di venerd&igrave; pomeriggio, sono racchiusi in 0&rdquo;798. Secondo posto per Laurens Vanthoor con l&rsquo;Audi del team WRT. Il belga ha piazzato il crono di 2&rsquo;18&rdquo;406 e divide la R8 LMS con Ren&egrave; Rast e Markus Winkelhock. Terzo un eccezionale Andrea Piccini che, alla sua prima uscita agonistica stagionale, ha segnato il terzo tempo in 2&rsquo;18&rdquo;528 con la Ferrari del team Kessel, primo degli equipaggi Pro Am. Con il toscano infatti, ci sono Broniszweski-Bonacini-Lyons.  A seguire, l&rsquo;Audi del team Phoenix condotta da Christopher Mies (che ha anche causato una bandiera rossa), poi la Aston Martin guidata da Stefan Mucke. Mentre Bruno Spengler, sulla cui BMW Roal sieder&agrave; anche Alex Zanardi, ha qualificato la Z4 italiana al 13&deg; posto. Nella top 20 la Ferrari AF Corse di Davide Rigon, 18&ordf; mentre a Gimmi Bruni, il pi&ugrave; veloce nella sessione di prequalifica con 2&rsquo;18&rdquo;996, hanno tolto il miglior crono (sarebbe stato il 3&deg; assoluto) per non rispetto dei limiti della pista ed &egrave; quindi fuori dalla Super Pole.

Vanno a Farfus le prime qualifiche per la 24 Ore belga del trofeo Blancpain, in attesa della superpole. Con Spengler che qualifica 13&ordf; la macchina di Zanardi

24H Spa: BMW leader nelle qualifiche

da Spa (Belgio): Cesare Maria Mannucci  Grande vittoria dell&rsquo;Audi R18 di Lotterer-Fassler-Treluyer che ripetono cos&igrave; a Spa-Francorchamps il risultato di Silverstone, in una giornata dove la Porsche 919 H aveva mostrato una netta superiorit&agrave; cronometrica; ma invece alla fine si deve accontentare delle due piazze di onore. Cos&igrave; una corsa estremamente selettiva sotto l&rsquo;aspetto dell&rsquo;affidabilit&agrave; meccanica ha trasformato la 6 Ore di Spa in una sorta di incubo per la Porsche.  Nei primi giri Tandy, che divideva la vettura con Hulkenberg e Bamber, &egrave; entrato in collisione con la Porsche 911 ufficiale di Estre, riportando sensibili danni all&rsquo;anteriore. Poi &egrave; stata la volta di Hartley, a lungo al comando nelle fasi iniziali, che ha sbagliato l&rsquo;ingresso alla chicane. Per rientrare in pista, il pilota neozelandese ha scelto una stradina di servizio, rischiando di travolgere anche un paio di commissari. Per questa infrazione, Hartley &egrave; stato penalizzato con uno stop and go di 15&rdquo;, poi successivamente Bernhardt ha perso quasi 2 giri per problemi ad una sospensione. L&rsquo;unica Porsche immune da guai &egrave; stata cos&igrave; quella di Lieb-Jani-Dumas che sino ad 1 ora dal termine ha combattuto alla pari con l&rsquo;Audi di Lotterer, oggi semplicemente fantastico.  In casa Audi invece i problemi hanno colpito la vettura di Bonanomi-Rast-Albuquerque per la rottura del finestrino sinistro che ha costretto ad una sosta ai box per sostituire tutta la porta. Al termine hanno comunque concluso al quarto posto a 2 giri di distacco. L&rsquo;altra Audi di Di Grassi-Jarvis-Duvall ha lamentato una gomma forata, la sostituzione della centralina del motore e infine &egrave; uscita di pista negli ultimi giri con Jarvis al volante. Gara disastrosa per la Toyota di Buemi-Davidson attardata da problemi con il display del volante e poi con il comando dell&rsquo;acceleratore. Mentre l&rsquo;altra Toyota di Wurz-Conway-Sarrazin ha concluso al 5&deg; posto, a tre giri.  Nella classe Lmp2 fantastica vittoria della vecchia Gibson di Evans-Dolan-Tincknell. Nella classe GT, doppio trionfo dell&rsquo;Aston Martin. Nella categoria Pro con Rees-Stanaway-MacDowall e nella classe Am con Lamy-Della Lana-Lauda. La Ferrari ha concluso al quarto posto con Bruni-Vilander, ma il pilota italiano &egrave; il vincitore morale della gara. Dopo una fantastica rimonta ad un&rsquo;ora dalla fine si era installato al comando. Poi nell&rsquo;ultimo pit stop ha perso prima 15&rdquo; per un problema al dado di serraggio, poi i Commissari lo hanno punito con uno stop and go di 1 minuto, per un errore commesso dai meccanici nella procedura del cambio gomme.        La fotogallery della 6 Ore di Spa 

Lotterer-Fassler-Treluyer si aggiudicano anche la 2&ordf; prova del Mondiale Endurance davanti alle Porsche. Doppio successo Aston Martin in GTE

WEC: all'Audi anche la 6 Ore di Spa

da Spa (Belgio): Cesare Maria Mannucci  Parte sabato alle 14,30 la 6 Ore di Spa, seconda prova del Campionato Mondiale Endurance (WEC). Le qualifiche si sono svolte con la pista asciutta dopo che la pioggia battente del primo giorno di prove, aveva creato i presupposti per il grave incidente in cui &egrave; rimasto coinvolto Kazuki Nakajima, che ha riportato la frattura di una vertebra entrando in collisione con la sua Toyota TS040 contro l&rsquo;Audi R18 di Jarvis.  Saranno le tre Porsche 919 H ad occupare le prime tre posizioni sulla griglia di partenza. Bernhard-Hartley ottengono il tempo medio di 1&rsquo;54&rdquo;767, migliorando i tempi delle prove libere del 2014 - le qualifiche si erano disputate con la pista bagnata - di oltre 3&rdquo;. Un incremento velocistico in linea con quanto gi&agrave; visto a Silverstone. Al loro fianco l&rsquo;altra 919 H affidata ai debuttanti Hulkenberg e Tandy, autori di un tempo medio di 1&rsquo;55&rdquo;026, separati da soli 0&rdquo;258. Il tris della Porsche &egrave; completato da Lieb-Jani, che ottengono il tempo medio di 1&rsquo;55&rdquo;284. Una superiorit&agrave; netta, quella della Porsche, che dall&rsquo;uscita del tornante della Source, sino alla fine del lungo rettilineo in salita del Raidillon, pu&ograve; disporre di una potenza nettamente pi&ugrave; elevata. 319,5 km/h la velocit&agrave; massima della Porsche 919 di Hartley, contro 309,5 km/h dell&rsquo;Audi di Lotterer e 298,8 km/h della Toyota di Sarrazin. Sul tracciato belga, la Porsche pu&ograve; correre nella configurazione di 6,3 MJ contro 3,18 MJ per l&rsquo;Audi e 4,77 MJ per la Toyota.  Alle spalle del terzetto Porsche, la prima Audi, che con Lotterer e Fassler ottiene il tempo medio di 1&rsquo;55&rdquo;540. Distacco pesante, 7 decimi, considerando che Lotterer su questa pista ha spesso fatto la differenza, ottenendo tempi per gli altri inavvicinabili. Alle sue spalle, l&rsquo;altra Audi di Duval-Di Grassi, autori del tempo medio di 1&rsquo;55&rdquo;541. Queste due Audi R18 hanno girato nella configurazione aerodinamica a bassa deportanza prevista per Le Mans, a &ldquo;mezza coda lunga&rdquo; come &egrave; stata ribattezzata. La terza Audi al via, affidata a Rast-Albuquerque e per la gara anche a Marco Bonanomi, era invece nella configurazione aerodinamica ad alta deportanza, la stessa utilizzata a Silverstone. Pi&ugrave; indicata per le caratteristiche di Spa, considerando che anche Porsche e Toyota hanno mantenuto la stessa configurazione aerodinamica della pista inglese. Eppure la terza Audi non &egrave; andata oltre il tempo medio di 1&rsquo;59&rdquo;000, dietro anche le due Toyota, con Buemi-Davidson autori di un tempo medio di 1&rsquo;57&rdquo;487 davanti a Sarrazin-Wurz con il tempo medio di 1&rsquo;57&rdquo;020. In qualifica per&ograve; alla Toyota hanno utilizzato condensatori usati, che tengono meno la carica e non garantiscono tutta la potenza realmente prodotta. Per la gara invece, le vetture giapponese adotteranno condensatori nuovi.  Nella classe Lmp2, la pole va alla Ligier del team G-Drive affidata a Bird-Canal, con il tempo medio di 2&rsquo;07&rdquo;761, che precedono l&rsquo;Oreca di Lapierre-Howson con un margine medio di 0&rdquo;158. Nella classe GTE, doppietta dell&rsquo;Aston Martin sia nella classe Pro che Am. La pole va a Stanaway-Rees con il tempo medio di 2&rsquo;16&rdquo;840 precedendo la Ferrari 458 AF Corse di Bruni e Vilander, distaccati di soli 0&rdquo;070. In realt&agrave; sarebbe stata una doppietta Aston Martin, ma i Commissari hanno annullato il tempo pi&ugrave; veloce ottenuto da Turner per avere ripetutamente oltrepassato i limiti della pista: un rischio corso anche dagli autori della pole, ma poi rientrato per loro. La Ferrari per&ograve; si comporta bene: l&rsquo;usura delle gomme &egrave; buona, domani la gara si dovrebbe disputare sempre con la pista secca e Bruni-Vilander possono ripetere la vittoria di Silverstone. Nella classe AM, infine, pole della Aston Martin di Lamy-Della Lana, con il tempo medio di 2&rsquo;19&rdquo;578 davanti alla Corvette di Roda-Ruberti.   

Bernhard-Hartley in pole, 4&deg; e 6&deg; posto per le prime Audi e Toyota. Svettano le Aston Martin fra le GTE sia Pro che Am, con Bruni-Vilander secondi

WEC 6H Spa: tris Porsche in qualifica

Chiamatela statistica o se preferite cabala, ma quello di Spa-Francorchamps (dove si correr&agrave; il prossimo GP F1) &egrave; un circuito che ha visto spesso svettare una Ferrari e che, parlando dei piloti attuali delle Rosse senza andare a scomodare i ben sei successi di Schumacher, vede un&rsquo;incredibile prevalenza di Raikkonen su Alonso. Perch&eacute; qui il finlandese ha vinto per 4 volte - due con la McLaren (2004-2005) e due con la Ferrari (2007-2009) - mettendosi alla pari nell&rsquo;Albo d&rsquo;Oro con Jim Clark e subito dietro ad Ayrton Senna; quando invece lo spagnolo non pu&ograve; vantare alcun successo su questo tracciato cos&igrave; iconico, almeno in Formula Uno.  Infatti Fernando ha vinto a Spa giusto in F.3000, nel 2000, ma con la F1 non &egrave; mai stato baciato dalla sorte: &egrave; appena il caso di ricordare come nel 2012 si vide piombare addosso la Lotus di Grosjean alla prima curva, ma anche come in qualifica nel 2013 un testacoda sul bagnato e la successiva bandiera a scacchi prima di potersi &ldquo;lanciare&rdquo; gli impedirono di schierarsi oltre la quinta fila, arrivando ci&ograve; nonostante secondo in gara e offrendo un entusiasmante sorpasso su Webber all&rsquo;imbocco di Eau Rouge.  Decisamente meglio &egrave; andata finora a Kimi, nelle Ardenne, tanto che nel 2009 riusc&igrave; addirittura a ottenere l&rsquo;unica vittoria con la Ferrari F60, una delle monoposto meno riuscite della Scuderia modenese dal 1993 in poi. Un &ldquo;record&rdquo; che per&ograve; quest&rsquo;anno la F14T potrebbe riuscire a battere, in negativo&hellip; Restano tuttavia 8 GP per cercare di risollevare la situazione, e chiss&agrave; che questo non possa avvenire magari proprio in Belgio per mano di Raikkonen, quest&rsquo;anno ancora alla caccia di un risultato all&rsquo;altezza delle aspettative e delle sue effettive capacit&agrave;, dopo il sesto posto nella scorsa gara in Ungheria e il terzo sfumato a Montecarlo.  &laquo;Spa &egrave; probabilmente la mia pista preferita - afferma del resto lo stesso Kimi Raikkonen tramite il sito ufficiale della Ferrari - perch&eacute; &egrave; un circuito vecchio stile con salite e discese dentro il bosco. Mi piace anche per il fatto che &egrave; veloce e scorrevole. Di solito, inoltre, propone anche un bello spettacolo per gli spettatori. Penso che come pilota puoi fare la differenza in ogni parte della pista anche se, come su tutti i circuiti, si tratta di una combinazione di fattori. Alla curva 1, il tornantino (comunemente conosciuto come La Source, ndr), puoi guadagnare o perdere molto tempo: c&rsquo;&egrave; bisogno di una buona velocit&agrave; di uscita perch&eacute; di seguito arriva un lungo rettilineo, che include anche la esse in salita di Eau Rouge. Nelle ultime stagioni &egrave; stato possibile affrontare questa curva in pieno senza troppa fatica, anche se quest&rsquo;anno, con le nuove vetture, potrebbe non essere la stessa cosa&raquo;.  Poi, confermando un po&rsquo; le nostre premesse, Kimi aggiunge: &laquo;L&rsquo;ultima volta che ho guidato qui per la Ferrari ho vinto (nel 2009) e quel successo arriv&ograve; in una stagione in cui stavamo facendo fatica fin dall&rsquo;inizio del campionato. A Spa riuscimmo a far girare tutte le cose per il verso giusto e sarebbe bello che la stessa cosa accadesse anche in questa stagione. Questo renderebbe certamente pi&ugrave; divertente la gara dal momento che &egrave; pi&ugrave; bello correre se si ottengono risultati!&raquo;. Indubbiamente quest&rsquo;ultima possibilit&agrave; &egrave; qualcosa che auspicano in molti, vero?  Maurizio Voltini

Sul tracciato belga Raikkonen ha vinto gi&agrave; ben 4 volte, mentre Alonso non c&rsquo;&egrave; mai riuscito in F1

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