Notte fonda in Italia, pomeriggio caldo e soleggiato in Texas. La Formula 1 a stella e strisce &egrave; pronta per il secondo turno di prove libere del GP di Austin. Le FP1 hanno visto svettare la Ferrari di Sainz, che si &egrave; messo alle spalle Verstappen e Hamilton, ma la classifica potrebbe stravolgersi.  Chi sar&agrave; il nuovo Re statunitense? Lo scopriremo da mezzanotte con la tabella dei tempi, aggiornata giro dopo giro.  GP Usa, segui le prove libere 2 in diretta:   

<p>Ad Austin si scende in pista per il secondo turno di prove libere. Segui l&#39;azione in pista con la classifica aggiornata in tempo reale</p> 

LIVE F1 GP USA: segui le FP2 in diretta da mezzanotte

E&rsquo; un&rsquo;America che ha voglia di Formula 1, per&ograve; altra cosa, altro &ldquo;format&rdquo; rispetto a oggi. E il termine non &egrave; casuale, ripreso dal mondo dell&rsquo;intrattenimento. C&rsquo;&egrave; un perch&eacute; ed &egrave; legato a una visione. Quale clima abbia accompagnato gli appuntamenti oltreoceano nel corso degli anni, e quali gli scenari futuri, ne parliamo sull&rsquo;ultimo numero di Autosprint in edicola, considerazioni sulle quali si innestano quelle di Bobby Epstein, organizzatore della gara di Austin, per il quale &laquo;Hollywood &egrave; in America ed &egrave; qui il cuore del business legato all&rsquo;intrattenimento. La Formula 1 ha alcuni grandi personaggi e non dovremmo tenerli lontani, sono quelle figure in grado di far vendere i biglietti&raquo;.  Al momento, potenziali personaggi se ne contano diversi, ma uno solo ha assunto il lifestyle che piace a Epstein e non dispiace a Ecclestone: Hamilton. &laquo;Lewis &egrave; uscito dalla consueta area nella quale vivono i piloti di Formula 1, &egrave; grandioso, serve che anche altri lo facciano. E&rsquo; un personaggio, non altrettanto le macchine&raquo;, spiega al The Guardian.  Una visione dello sport incentrata essenzialmente sull&rsquo;uomo, prima ancora degli aspetti tecnici, un prodotto da vendere al pubblico sfruttando la leva del pilota, essendo le monoposto quasi un contorno: &laquo;I tifosi si relazionano con gli esseri umani, non con gli oggetti e quel che Lewis sta facendo &egrave; fantastico per il business&raquo;. Per l&rsquo;appunto, gli affari. Ovviamente, il personaggio dev&rsquo;essere un vincente, &laquo;da queste parti ci piace chi vince e Lewis &egrave; quello che vince di pi&ugrave;, non ci piace tifare per il tizio che arriva 20mo&raquo;.  Alla portata dei tifosi, vincente, con uno stile di vita sopra le righe, non da impiegato. Sembra essere il profilo del perfetto ambasciatore della Formula 1 per il mercato nord americano. &laquo;La Formula 1 dovrebbe lasciarlo libero il pi&ugrave; possibile, &egrave; un gran pilota e un ottimo ambasciatore: pi&ugrave; la Mercedes lo lascia essere se stesso, meglio sar&agrave;. E&rsquo; un ragazzo straordinariamente spendibile sul piano del marketing&raquo;. Alla componente umana va aggiunta quella sportiva, puntando alla semplificazione a vantaggio dello spettatore - &laquo;Nessuno vuole far la parte dell&rsquo;idiota all&rsquo;interno della stanza&raquo;, la metafora usata &ndash; maggiore azione e meno tecnologia complessa da spiegare (e irrilevante da comprendere per il tifoso che vuole divertirsi).  Piuttosto, un impiego diverso della tecnologia andrebbe fatto per interagire con gli spettatori in pista: &laquo;La Formula 1 dovrebbe essere pi&ugrave; facile da seguire, dobbiamo usare meglio la tecnologia per comunicare con i tifosi sul posto, &egrave; difficile identificare i piloti in pista, chi &egrave; Lewis e chi Nico Rosberg&raquo;, aggiunge Epstein. Esperimenti come quelli della tabella luminosa sulle monoposto, a favore di tribuna, sono gi&agrave; stati sperimentati, ma denotano chiaramente il bisogno di rivolgersi al pubblico pi&ugrave; generalista che ci sia, lontano anni luce dal tifo specializzato, d&rsquo;&rdquo;elite&rdquo;, che Rosberg e Hamilton &egrave; chiaramente in grado di distinguerli dagli spalti.  Fabiano Polimeni

Secondo l&rsquo;organizzatore del Gran Premio a Austin, gli USA sono un terreno fertile per vendere il prodotto F1

F1: pi&ugrave; personaggi e semplificazione

Delle mosse Ferrari sul fronte della power unit, gli sviluppi attesi in ottica 2016 e i confronti da vincere nelle ultime quattro gare di questo mondiale, ne parliamo a fondo su Autosprint in edicola. Dietro l&rsquo;angolo c&rsquo;&egrave; Austin, il Gran Premio degli USA, con la partita aperta tra Vettel e Rosberg per il posto d&rsquo;onore alle spalle di chi, il titolo, ce l&rsquo;ha in tasca e attende solo la certezza dei numeri per festeggiare.  La doppia trasferta in nord America, in Texas prima, Citt&agrave; del Messico poi, sar&agrave; un banco di prova impegnativo per i motori e da Maranello &egrave; il capo progettista della power unit, Lorenzo Sassi, ad anticipare perch&eacute;, il Circuit of the Americas sia appuntamento da tenere d&rsquo;occhio. &laquo;Ci sono tre aspetti interessanti relativamente al circuito di Austin: il primo &egrave; il cosiddetto power effect, cio&egrave; l&rsquo;importanza della prestazione della power unit nel tempo sul giro, effetto che su questa pista &egrave; molto alto; il secondo riguarda la gestione dell&rsquo;energia: dobbiamo garantire un buon recupero energetico per sostenere la prestazione sui rettilinei; la terza caratteristica riguarda la presenza di saliscendi che, in alcuni casi, rende critica la gestione della pressione olio&raquo;.  Guardando oltre, guardando a Citt&agrave; del Messico, l&igrave; per il motore ci sar&agrave; un elemento in pi&ugrave; da prendere in considerazione, legato all&rsquo;altitudine. Soffrono meno i propulsori turbocompressi rispetto agli aspirati, tuttavia, esistono delle criticit&agrave; da gestire: &laquo;Risentono meno rispetto agli aspirati, ma i motori turbo sono comunque influenzati dalle condizioni ambientali. Con il turbocompresso riusciamo a compensare la minore densit&agrave; dell&rsquo;aria, anche se non sempre ai livelli desiderati e soprattutto paghiamo il maggiore utilizzo del boost con un recupero energetico minore. Paghiamo comunque qualcosa in termini di prestazioni, pur essendo migliore rispetto ai motori aspirati&raquo;, spiega Sassi, che si tiene abbottonato quando si tocca il tema dello sviluppo e le direzioni da intraprendere.  &laquo;In questo momento Ferrari ha ancora disponibili 4 gettoni da spendere entro la fine della stagione. Le idee sono ancora tante e stiamo cercando il miglior modo di spenderli, per dare performance in questa stagione ma guardando anche al 2016&raquo;.  

Il capo progettista Sassi spiega le problematiche da affrontare nel GP degli USA, tra cambi di pendenza e recupero d&rsquo;energia

Ferrari, le sfide di Austin per il motore

Si avvicina il Gran Premio di Austin, i piloti della Force India analizzano cos&igrave; il tracciato americano. &ldquo;Ricordo che la prima volta che ho guidato ad Austin ho pensato subito che fosse un circuito fantastico &ndash; ha ammesso Nico Hulkenberg -. E' divertente guidarci, con un sacco di curve di diverso tipo, ed &egrave; una delle migliori piste della nuova generazione di circuiti. E' molto facile trovare il ritmo e l'asfalto &egrave; molto liscio il che rende piacevole la guida. Ho ottenuto buoni risultati ad Austin (P8 nel 2012 e P6 nel 2013), &egrave; chiaro che altri team davanti a noi hanno compiuto dei passi avanti importanti, ma sappiamo che possiamo correre bene. Penso sia realistico pensare di raccogliere punti in questo weekend e puntare a chiudere la stagione al quinti posto&rdquo;.  &ldquo;Austin &egrave; una tappa importante per me perch&eacute; vicina al Messico il che mi far&agrave; sentire quasi a 'casa' - aggiunge Sergio Perez -. In genere ci sono parecchi fan messicani e questo mi d&agrave; una grande carica. Mi piace il tracciato, specialmente nel primo settore che ti d&agrave; maggiore possibilit&agrave; di sorpasso. Puoi frenare estremamente tardi e da l&igrave; partono poi una serie di curve veloci che offrono una guida divertente. Arrivo ad Austin fiducioso, ho accumulato punti in ogni gara dopo la pausa estiva e possiamo massimizzare quanto fatto finora&rdquo;.

I piloti si preparano al Gp degli Stati Uniti: "Possiamo raccogliere ancora punti e puntare a chiudere la stagione al quinti posto" il pensiero comune

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Gp Austin, Hulkenberg e Perez fiduciosi