        Ambiva a un sedile in Sauber, per Rio Haryanto si fa in salita anche  la rincorsa a un posto in Manor. Da un lato le parole della madre del  pilota indonesiano, a escludere che Rio trover&agrave; spazio in griglia,  dall'altro, la conferma dello sponsor Pertamina, compagnia petrolifera a  controllo statale, di un'interruzione del rapporto che ha visto  l'azienda finanziare la carriera di Haryanto. &laquo;Quest'anno  Pertamina non sar&agrave; in Formula 1. Ci dispiace molto, ma abbiamo gi&agrave; fatto  ogni sforzo per Rio e l'Indonesia&raquo;, le parole di una portavoce, che ha  aggiunto come non sia stato possibile rispettare le scadenze richieste  dal pilota per concludere la trattativa con la Sauber, dove arriver&agrave;,  invece, Pascal Wehrlein. Il manager di Haryanto, Piers Hunnisett ha  aggiunto alla Reuters: &laquo;Stiamo lavorando ancora a un piano per tenere Rio in Formula  1, gli addetti ai lavori sentono che ha fatto un buon lavoro e merita di  esserci. Ovviamente speravamo di passare a un team come la Sauber,  quello era il piano ma le cose sono destinate a rallentare un po'&raquo;. La  cifra garantita da Pertamina nel 2016, buona per assicurarsi il volante  della Manor fino al Gran Premio di Germania, &egrave; stata di 5 milioni di  euro, dopodich&eacute; &egrave; toccato a Esteban Ocon rilevare Haryanto dal Gran  premio del Belgio, "retrocesso" a pilota di riserva. Quella Manor che &egrave;  al centro di voci che la vorrebbero prossima al passaggio di propriet&agrave;,  da Stephen Fitzpatrick a una cordata con capitali cinesi e, si dice,  l'impegno di Ron Dennis. 2017, anno di grandi rivoluzioni Sempre dall'Indonesia, dal ministero per  lo Sport e i giovani, commentano: &laquo;Ci dispiace apprendere che Rio  potrebbe non essere pi&ugrave; in Formula 1, speriamo che la carriera non si  interrompa solo per una questione di soldi&raquo;. Buon compleanno, Schumi       

<p>Pertamina, compagnia petrolifera indonesiana, ha annunciato l'interruzione del supporto finanziario che nel 2016 &egrave; valso 5 milioni di euro</p>

Haryanto scaricato dallo sponsor, la Formula 1 si allontana

La tradizionale conferenza stampa del gioved&igrave; apre ufficialmente la stagione della F1 a Melbourne. Presenti Sebastian Vettel, Lewis Hamilton, Daniel Ricciardo, Esteban Gutierrez, Jolyon Palmer e Rio Harianto. Abbiamo gi&agrave; pubblicato quanto detto da Vettel e Hamilton, per cui vediamo invece gli altri a partire dal "padrone di casa" australiano.  &laquo;Sono concentrato su questa stagione con la Red Bull, non chiedetemi altro&raquo;, esordisce Ricciardo quando gli prefigurano possibili imprese leggendarie come Alan Jones e magari con la Ferrari. &laquo;Per ora penso all'emozione di tornare a correre e soprattutto qui, a iniziare un calendario che sar&agrave; molto fitto&raquo;. Quali indicazioni dopo i test di Barcellona? &laquo;Credo che il passo di gara sia il nostro punto forte, probabilmente in qualifica saremo meno competitivi. Punteremo ad essere un avversario per Mercedes e Ferrari, ma vedremo anche con la power unit&hellip; Non si pu&ograve; rispondere davvero, &egrave; ancora troppo presto&raquo;.  Si passa quindi a Gutierrez, su come sia stato il suo periodo da pilota di riserva Ferrari. &laquo;&Egrave; stato interessante - risponde Esteban - perch&eacute; anche grazie al ragazzo qui davanti (e indica Vettel, ndr) questo periodo mi ha aiutato. Questo perch&eacute; ho potuto osservare molte cose da una prospettiva diversa. Ma ora torno a fare quello che mi piace di pi&ugrave;, correre, e ho molta "fame"&raquo;. Qual &egrave; la sfida in un team nuovo come la Haas? &laquo;La difficolt&agrave; &egrave; quella di cominciare ad integrarsi l'uno con l'altro, tutti, come squadra. Nei test ci sono stati dei momenti difficili per via dei differenti caratteri, ma &egrave; stata una grade esperienza come team. Poi si tratta di definire al meglio le varie procedure&raquo;.  Arriverete a punti? &laquo;&Egrave; un obiettivo ambizioso, ma lavoreremo duro per raggiungerlo. Quella &egrave; la strada da seguire, per&ograve; sempre tenendo i piedi per terra. Abbiamo tutto da imparare, ma credo che gi&agrave; da questo weekend potremo tornare a casa molto contenti&raquo;, conclude Gutierrez. &laquo;Anche per noi l'obiettivo &egrave; quello di riuscire a raccogliere dei buoni punti - aggiunge Palmer - e sicuramente possiamo contare su un passo solido e su un buon potenziale. &Egrave; stato un po' frustrante stare ai margini, l'anno scorso, ma mi ha reso pi&ugrave; bello tornare a gareggiare che &egrave; la cosa migliore. Il passaggio da Lotus a Renault ha comportato delle conseguenze, questo inverno: dovremo cercare di ricostruire una base solida e progredire continuamente&raquo;.  In proposito della possibilit&agrave; di puntare alla zona punti si esprime anche Haryanto: &laquo;Sicuramente il nostro &egrave; un pacchetto molto migliore rispetto a quello dell'anno scorso. Non sappiamo quando potr&agrave; accadere, ma anche per noi l'obiettivo &egrave; quello di andare a punti. Vedremo, sar&agrave; una cosa da affrontare in ogni singola gara, e le gare sono lunghe&hellip;&raquo;. Invece sul riscontro avuto in patria da primo pilota indonesiano in F1: &laquo;Ho avuto un gran supporto nel mio Paese per avere la possibilit&agrave; di gareggiare in F1, e ne sono molto fiero, lo sono tutti. Certo ci sono tante cose da imparare, e tante aspettative, ma io sono qua per imparare il prima possibile&raquo;.  Maurizio Voltini

La "fame" di Gutierrez e la voglia di punti per Palmer e Haryanto, mentre Ricciardo non si sbilancia

La conferenza stampa dei piloti F1 a Melbourne

L&rsquo;indonesiano Rio Haryanto &egrave; il nuovo piltoa della Manor-Mercedes F1 e affiancher&agrave; Pascal Wehrlein. L&rsquo;accordo &egrave; stato annunciato oggi. Haryanto arriva in F1 grazie allo sponsor petrolifero indonesiano Pertamina gruppo statale indonesiano con interessi nel settore energetico e minerario, sponsor anche della Lamborghini nel programma GT.  F1, Wehrlein &egrave; pilota Manor  Con la firma tra il pilota indonesiano e la Manor, tutti i volanti di F1 per questo campionato, sono cos&igrave; assegnati. Con l&rsquo;appoggio del ministero dello sport e di Pertamina, Haryanto batte la concorrenza di Alex Rossi e Will Stevens.  Rispetto ad altri piloti di provenienza asiatica, il suo palmar&egrave;s &egrave; di assoluto rispetto. Nel 2015 Haryanto ha concluso il campionato GP2 al quarto posto, ottenendo tre vittorie a Sakhir, Spielberg e Silverstone. Sono quattro le stagioni trascorse nella formula cadetta, mentre nei due campionati disputati in GP3, Haryanto ha vinto tre gare a Istanbul, Budapest e Nurburgring.  Nato il 22 gennaio del 1993, Haryanto ha appena compiuto 23 anni e ha iniziato a correre nei campionati asiatici di F.Renault e F.Bmw. In quest&rsquo;ultima categoria, era un po' il &ldquo;Sebastian Vettel&rdquo; del caso, perch&eacute; ha vinto 11 gare su 15 in calendario.  La Manor cos&igrave; fa piazza pulita dei piloti utilizzati nel 2015, ossia Will Stevens, Alex Rossi e Roberto Mehri. Complessivamente alza il livello e non potrebbe essere altrimenti. Considerando la presenza del motore Mercedes e quella di tecnici come Nick Tombazis e Pat Fry.  Haryanto debutter&agrave; sulla nuova MRT06-Mercedes nel corso dei test di Barcellona che si terranno dfa lunedi 22 fino a giovedi 25. Insieme a Joylon Palmer e Pascal Wehrlein, saranno dunque tre gli esordienti al via del campionato del mondo che inizier&agrave; a Melbourne il 20 marzo.  Cesare Maria Mannucci

L&rsquo;indonesiano &egrave; il secondo pilota ufficiale della squadra motorizzata Mercedes assieme a Wehrlein. Ha 23 anni

Haryanto debutta in F1 con Manor

da Sakhir: Roberto Chinchero  Sotto il podio della GP2 &egrave; arrivato il suo mentore, Mark Webber, presente anche lui in Bahrain per disputare la gara del campionato Mondiale Wec. Un abbraccio e un grazie da parte di Mitch Evans, che non poteva scegliere posto migliore per tornare alla vittoria dopo il successo ottenuto in gara-2 a Monza. Il neozelandese del team Russian Time ha concluso nel migliore dei modi un weekend che lo ha visto grande protagonista. In gara-1 ha colto la piazza d&rsquo;onore alle spalle di Stoffel Vandoorne, e nella seconda corsa ha fatto bottino pieno dopo aver passato il neo-campione 2015 e Alex Lynn, leader per i primi 11 giri della corsa.  Ottima le gestione degli pneumatici del team Russian Time, visto che l&rsquo;assalto finale di Vandoorne (arrivato come previsto) questa volta non ha premiato la performance del belga della McLaren, comunque buon secondo davanti a Lynn. La gara ha registrato una carambola pochi istanti dopo il via, alla staccata della prima curva. Rio Haryanto ha speronato Nobuharu Matsushita (che era stato autore di un&rsquo;ottima partenza) innescando il caos che ha rallentato anche Pierre Gasly.  La quarta posizione &egrave; stata oggetto di un confronto finale tra Raffaele Marciello e Sergey Sirotkin. Il russo (uno dei piloti pi&ugrave; danneggiati dal caos della prima curva) ha rimontato dalla dodicesima alla quinta piazza, superando poi nel finale di slancio Marciello. Per Sirotkin la quarta posizione &egrave; stata particolarmente preziosa, perch&eacute; gli ha consentito di superare Haryanto nella classifica di campionato, che ora lo vede terzo con sette punti di vantaggio sull&rsquo;avversario indonesiano. Paura per Oliver Rowland, che nelle fasi iniziali di gara &egrave; decollato sulla monoposto di Ren&eacute; Binder. Per il pilota inglese, a parte lo spavento, nessuna conseguenza.  

Il neozelandese vince a Sakhir respingendo l'assalto del neocampione della serie. Nella lotta per il terzo posto in campionato, Sirotkin supera Haryanto

GP2 Bahrain: Evans-Vandoorne in gara2

Stoffel Vandoorne &egrave; matematicamente il campione 2015 della GP2. Con ben due appuntamenti di anticipo (Bahrain e Abu Dhabi), il belga del team ART e parte del programma Junior McLaren ha chiuso il discorso grazie a un quarto posto ottenuto in gara 2 a Sochi. Il suo diretto rivale, Alexander Rossi che aveva vinto gara 1, ha terminato sesto ed ha reso onore a Vandoorne.  La corsa &egrave; stata vinta da Richie Stanaway del team Status che, partito dalla posizione del poleman grazie all&rsquo;ottavo posto di gara 1, ha sempre tenuto il comando davanti a Rio Haryanto. L&rsquo;indonesiano schierato dal team Campos, a 2 giri dal traguardo aveva superato Stanaway, ma nello stesso momento erano apparse le luci gialle che segnalavano l&rsquo;ingresso della safety-car per un gran botto di Johnny Cecotto. Questioni di centesimi per il povero Haryanto che &egrave; stato costretto a cedere la posizione a Stanaway per non incorrere in una penalit&agrave;.  Terza posizione per Raffaele Marciello (Trident), autore di una prova tutta grinta. Quinto al 1&deg; giro, l&rsquo;italiano del Ferrari Driver Academy ha superato Pierre Gasly, protagonista di un leggero lungo alla variante, e poi ha attaccato con coraggio Arthur Pic mettendo a segno una bella manovra. Dopo di che, si &egrave; difeso molto bene da Vandoorne. Per Marciello &egrave; il terzo podio stagionale dopo i secondi posti ottenuti a MonteCarlo e Silverstone, sempre nelle gare sprint. Da segnalare la pessima partenza di Sergey Sirotkin che dalla terza fila ha perso posizioni andando a colpire Dean Stoneman alla prima frenata, incidente che ha poi coinvolto anche Ren&eacute; Binder e Marlon Stockinger.  Massimo Costa

In gara2 a Sochi vince Stanaway davanti a Haryanto in regime di neutralizzazione. Il titolo assegnato con due gare d'anticipo

GP2: Vandoorne campione, Marciello a podio

Uno sprazzo di luce per Raffaele Marciello in GP2 a Silverstone: sale sul podio di gara-2 grazie anche alla partenza in seconda fila (merito della sesta piazza nella gara del sabato). Ma soprattutto il weekend della formula cadetta a Silverstone passer&agrave; alla storia per la debacle del capoclassifica della categoria, Stoffel Vandoorne, che &egrave; incappato nella peggior gara della stagione.  &Egrave; vero che Vandoorne &egrave; salito sul podio nella prima manche giungendo terzo, ma non &egrave; andato a punti nella seconda, non ha fatto la pole e soprattutto &egrave; apparso ben poco irresistibile subendo sorpassi da parecchi avversari, lui che nelle corse precedenti in Gp2 aveva "macinato" tutti i rivali con pole, giri veloci e vittorie a ripetizione.  Nella prima gara a vincere &egrave; stato Sirotkin (Rapax) che ha approfittato della pole conquistata con merito dominando una gara dopo un breve duello con Rossi e Matsushita. Sirotkin ha messo in fila o stesso Rossi, Vandoorne, Gasly e Kynn mentre il giapponese si &egrave; dovuto ritirare.  Emozionante il duello finale fra King, che aveva corso benissimo, e Pic che lottavano per la sesta posizione con appena dietro anche Marciello e Yelloly in bagarre. All&rsquo;ultima curva il caos che ha sconvolto la classifica: King si &egrave; difeso strenuamente dall&rsquo;attacco del francese che lo ha toccato e fatto girare. Risultato King out, Marciello che &egrave; stato quasi tutta la gara ottavo o nono, riusciva a sfilare Yelloly nella frenata della chicane e complice il ritiro di King guadagnava il settimo posto. Che diventava sesto quando Pic veniva penalizzato di 20&rdquo;per la toccata.  In gara-2 poche emozioni in testa, con Haryanto che scattava bene dalla pole (frutto dell&rsquo;ottavo posto in gara-1) per andare in testa mai pi&ugrave; insidiato. Marciello si &egrave; insediato al secondo posto ma non &egrave; riuscito per tutta la gara a chiudere il gap di 2/3 secondi con Haryanto. Dietro di lui solitario terzo Gasly davanti a Rossi, mentre la battaglia c&rsquo;&egrave; stata per le posizioni di rincalzo dove il debuttante inglese Rowland (proveniente dalle World Series Renault) nelle battute finali ha attaccato e superato Sirotkin dopo essersi sbarazzato di Vandoorne mentre non &egrave; riuscito in ad avere la meglio su Yelloly e Lynn.  Rossi invece con il 4&deg; posto, mantenuto nonostante un penalty di 5&rdquo; per aver oltrepassato la linea bianca a Copse durante un sorpasso, &egrave; riuscito a prendere ulteriori punti per ridurre il gap da Vandoorne in classifica generale. L&rsquo;americano sale a 105 punti contro i 170 di Vandoorne, diminuendo il distacco a 65 punti dai 76 precedenti. Marciello &egrave; lontano, sesto in graduatoria, ed &egrave; salito a 44 punti scavalcando Evans, ma &egrave; preceduto per&ograve; in graduatoria anche da Lynn, Sirotkin e Haryanto.  Alberto Sabbatini  

"Lello" secondo nella gara sprint a Silverstone, con vittorie di Sirotkin e Haryanto. In difficolt&agrave; invece il dominatore della serie

GP2: Marciello a podio, weekend nero per Vandoorne

Stoffel Vandoorne e Rio Haryanto davanti a tutti nelle due gare della GP2 Series a Sakhir, con la variante delle posizioni invertite nella "sprint race" di domenica. Gare che hanno evidenziato la necessit&agrave; di saper gestire le gomme.  Infatti nella "main race" di sabato Vandoorne era scattato bene tenendo la testa, ma poi ha sub&igrave;to l'ingresso della safety car per via dell'incidente multiplo fra chi lottava alle sue spalle. Innescato da Norman Nato che ha stretto troppo su Raffaele Marciello, ha coinvolto anche Pierre Gasly e Arthur Pic: tutti out. Si era ancora al 5&deg; giro per cui Vandoorne non ha sostituito le sue gomme medie, mentre chi era partito con le soft come Alexander Rossi ne ha approfittato per il cambio.  Poi per&ograve; Rossi ha dovuto proseguire con quelle per tutto il resto dei 32 giri totali, mentre Vandoorne &egrave; risalito inarrestabile nella seconda fase di gara una volta montate le soft, recuperando ben 22 secondi fino alla vittoria finale. Allo stesso modo ha recuperato anche Haryanto, riuscito a conquistare la 2&ordf; posizione a poche curve al traguardo, su un Rossi ormai a gomme finite.  Poi Haryanto, partito settimo nella "sprint race", &egrave; risalito 3&deg; gi&agrave; al primo giro e quindi superando prima Mich Evans poi il poleman Jiulian Leal ha preso il comando per non lasciarlo pi&ugrave;, pensando a preservare le gomme. Infatti dietro di lui le posizioni cambiavano proprio per la necessit&agrave; di gestire il degrado pneumatici sulla superficie sabbiosa e quindi abrasiva del circuito di Sakhir. Vandoorne, da ottavo in griglia, &egrave; stato pi&ugrave; trattenuto nel traffico e ha adottato una tattica attendista proprio per non compromettere le gomme fin dall'inizio, riuscendo quindi a recuperare nella seconda met&agrave; di gara fino al 2&deg; posto.  Nathanael Berthon ha vanificato la partenza dalla prima fila con uno scatto insufficiente, ma poi &egrave; riuscito a recuperare togliendo infine l'ultima posizione del podio a Rossi, giunto 4&deg;. La crisi gestionale delle gomme ha colpito particolarmente Marciello, che gi&agrave; partiva dietro per via dello stop in gara-1 e che non &egrave; riuscito a finire pi&ugrave; in l&agrave; del 20&deg; posto: gli &egrave; rimasta giusto la soddisfazione del giro pi&ugrave; veloce in gara.  Qui come era andata nelle qualifiche.  Maurizio Voltini   

Si aggiudicano a posizioni invertite le due gare in Bahrain. In evidenza la gestione pneumatici e la sfortuna di Marciello

Vandoorne e Haryanto inaugurano la GP2 2015

da Montecarlo: Roberto Chinchero  Lo scorso anno il weekend di Montecarlo della GP2 Series fu concluso con il successo di Stefano Coletti. Dodici mesi dopo un altro pilota monegasco, St&eacute;phane Richelmi, &egrave; riuscito a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio nella gara di casa. Il team Dams ha completato un weekend trionfale, ottenendo due successi dopo la vittoria in gara-1 di Jolyon Palmer. Il leader del campionato si &egrave; confermato in zona punti, terminando la seconda corsa in settima posizione, allungando ulteriormente il suo margine nella classifica generale.  Al via Richelmi &egrave; scattato bene dalla pole position, ma ancora pi&ugrave; efficace &egrave; stato la spunto di Haryanto, partito al suo fianco. L&rsquo;indonesiano ha provato ad attaccare all&rsquo;esterno della Saint Devote, ma ha finito col dover frenare eccessivamente favorendo il passaggio all&rsquo;interno di Sergio Canamasas. Il pilota spagnolo, un po&rsquo; a sorpresa, ha tallonato Richelmi per tredici giri, fino all&rsquo;ingresso in pista della Safety-Car causato da un&rsquo;incidente alla Saint Devote di Artem Markelov. Il gruppo si &egrave; ricompattato, con Haryanto terzo, seguito da Cecotto, Pic, Evans, Palmer e Quife-Hobbs.  Quando la gara &egrave; ripartita il tandem di testa ha subito ripreso un buon margine. Haryanto ha proseguito controllando a distanza Cecotto, visibilmente pi&ugrave; lento, ed impegnato a controllare alle sue spalle l&rsquo;assalto di Pic. Le posizioni in zona punti sono rimaste invariate fino alla bandiera a scacchi. Dopo sei gare Palmer &egrave; leader della classifica con 103 punti, davanti a Nasr (ritirato nella seconda gara monegasca per un errore in frenata a inizio gara) fermo a quota 57.

Conduce dal via su Canamasas e Haryanto. Palmer consolida la leadership in classifica

8 risultati per 'haryanto'