Pronta alla sfida. A muso duro. Determinata. La Ferrari va a caccia di gloria dentro a un week end bello tosto e carico di passione che mette in primo piano Formula Uno e Mondiale Endurance. Tra Shanghai e Imola c&rsquo;&egrave; un ideale filo rosso che lega il Dna del Cavallino nelle sue sfide di pi&ugrave; alto livello nel Motorsport. Un fine settimana da vivere intensamente con due appuntamenti nei quali Maranello ha voglia di sorprendere.  Ferrari, obiettivo Costruttori&nbsp;  Dopo quattro round la Rossa &egrave; l&rsquo;unica squadra ad aver stoppato la Red Bull che, nel frattempo, ha gi&agrave; messo a segno tre doppiette. In piena parabola ascendente, almeno rispetto alla passata stagione, la Ferrari si sta confermando la prima rivale di una corazzata poco incline a lasciare pure le briciole al resto della concorrenza. E nel prossimo fine settimana si candida come variabile impazzita dentro un GP di Cina che ritorna nel giro iridato dal quale mancava (causa pandemia) dal 2019. Shanghai sar&agrave; anche il teatro della prima gara sprint della stagione. Una scelta che fa discutere quella di utilizzare per il mini-Gp del sabato una pista sulla quale non si corre da cinque anni. Azzardo che ha sollevato diverse critiche da parte di alcuni piloti e che in previsione della gara pu&ograve; diventare un elemento capace di scompaginare le carte.  Con 21 punti di distacco dalla vetta del Mondiale Costruttori, la Ferrari non vuole mollare la presa. Infilare una Rossa in mezzo alle Red Bull &egrave; obiettivo che intriga molto i vertici di Maranello. La doppietta Sainz-Leclerc in Australia ha consentito al team di prendere maggiore consapevolezza sul valore di una SF- 24 che se la sta giocando contro un rivale impossibile. Il gap da colmare rispetto a Verstappen &egrave; ancora clamorosamente ampio. Non cos&igrave; per Perez che ha come obiettivo minimo chiudere alle spalle del compagno di squadra per garantirsi ancora la riconferma nel team Campione del Mondo, ma che pare attaccabile da Leclerc e Sainz. Totalizzare pi&ugrave;&nbsp;punti possibile &egrave; l&rsquo;obiettivo della Scuderia, per continuare a rimanere agganciati ai piani alti della classifica.  GP Cina, gli orari di Sky, Now e TV8  WEC, Imola del tesoro  Il Mondiale Endurance manda in scena il suo secondo round 2024 sulla pista di Imola. Era dal 1974 che la serie iridata di lunga durata non sbarcava in riva al Santerno e alla vigilia si respira un&rsquo;aria elettrica carica di attesa. Dopo il primo appuntamento in Qatar chiuso con un dominio della Porsche c&rsquo;&egrave; voglia di rivincita da parte della Toyota e della Ferrari che a Losail sono state messe in condizione di non nuocere da un BoP iniquo. A Imola si assister&agrave; a una competizione pi&ugrave; equilibrata, visto che la tabella Balance of Performance pubblicata venerd&igrave; 12 aprile propone un significante passo indietro rispetto al Qatar, con un riequilibrio incentrato in particolare a una mirata cura dimagrante.  Alpine sar&agrave; cos&igrave; pi&ugrave; leggera di 28 kg, BMW di 25, Ferrari di 34, Porsche di 15 e la Toyota di 29, con la sua massa scesa a 1.060 kg. Imola &egrave; sempre stato il cuore pulsante della Passione Rossa ed &egrave; chiaro che per gli uomini guidati da Antonello Coletta questa 6 Ore non sia una gara da affrontare come tutte le altre, ma abbia un sapore speciale, rappresenta l&rsquo;occasione giusta per poter riscattare un inizio di stagione difficile ma ampiamente prevedibile, eccessivamente condizionato da un Balance of Performance iniquo e giustamente rivisto. Ora la parola passa alla pista. Ma la 499P vuol tornare a essere regina proprio sul circuito che porta il nome di Enzo e Dino Ferrari.  Il calendario del Mondiale F.1 2025  E a proposito di Imola e di Monza. Entrambe sono state riconfermate nel calendario del Mondiale 2025. L&rsquo;Italia continuer&agrave; ad avere un ruolo importantissimo nel Circus. Sono tutte occasioni da non sprecare perch&eacute; nel futuro non &egrave; per niente scontato che il Belpaese continui ad avere due appuntamenti in F.1. Anche se sono senza dubbio tra i pi&ugrave; iconici del giro iridato.  Calendario F.1 2025, le gare e le novit&agrave; di date     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;     &nbsp;  &nbsp;   Un post condiviso da Autosprint Official (@autosprintofficial)   

La Rossa si prepara per andare all&#39;attacco nel week end del GP di Cina e della 6 Ore di Imola. Intanto il Circus conferma i due appuntamenti italiani nel calendario 2025 della Formula 1

L&#39;editoriale del Direttore: Ferrari, doppia sfida tra F.1 e WEC

Gara di casa per la Ferrari, il secondo appuntamento del mondiale WEC. A Imola, le due 499P ufficiali dovranno rifarsi del debutto qatariota, dove non sono andate oltre il piazzamento della #50 in sesta posizione (quarta la #83 di AF Corse).  &quot;Dopo la prova sofferta e difficile in Qatar, dove abbiamo lottato per posizioni lontane dal vertice, a Imola abbiamo voglia di riscatto e di tornare a lottare per il podio&quot;, commenta Ferdinando Cannizzo, responsabile Endurance Race Cars.  Imola, pista stretta e il fattore traffico  Tracciato agli antipodi, l&#39;Enzo e Dino Ferrari rispetto al Qatar. La 6 Ore si preannuncia una gara intensissima, dove il fattore traffico avr&agrave; un ruolo cruciale. &quot;Sul piano tecnico, mi aspetto una gara non semplice. Con tante vetture al via, le differenze di prestazioni tra Hypercar e LMGT3 ci obbligheranno a effettuare molti sorpassi e quindi a gestire nel modo migliore possibile il traffico&quot;, anticipa Antonio Fuoco.  &quot;Il layout della pista &egrave; unico nel suo genere e include curve molto particolari, come la Tosa o le Acque Minerali, alternate ad altre curve che si affrontano ad alta velocit&agrave; dove le vie di fuga sono strette. Dovremo essere perfetti nella guida, cercando di sfruttare il potenziale della nostra vettura senza commettere errori&rdquo;.  Sterzi a parte: Andretti va avanti come un caterpillar  Ferrari, la preparazione dopo le delusioni in Qatar  A Imola si arriva a distanza di un mese e mezzo dalla prima gara in Qatar, che ha visto Porsche sugli scudi e le Ferrari 499P all&#39;inseguimento, a 1&quot; di distacco in qualifica. Settimane nelle quali a Maranello i tecnici hanno lavorato per preparare le Hypercar a uno scenario diversissimo, come sar&agrave; quello della prossima 6 Ore. &quot;Sappiamo che l&rsquo;Autodromo Enzo e Dino Ferrari, per layout e caratteristiche alquanto insidioso per la meccanica, in particolare sospensione e freni; richieder&agrave; un setup dedicato e sar&agrave; certamente complesso per la definizione della strategia, anche considerando i numerosi sorpassi che saranno tutt&#39;altro che agevoli&quot;, prosegue Cannizzo.  &quot;Per questi motivi, abbiamo dedicato una attenzione particolare alla preparazione di questa gara nelle consuete sessioni al simulatore di guida a Maranello, beneficiando anche di due test in pista, a Portim&atilde;o e al Paul Ricard, dove ingegneri, meccanici e piloti hanno potuto allenarsi e sperimentare i setup ottimali suggeriti dalle simulazioni. Siamo fiduciosi di poter fare una bella gara, sperando che tante bandiere rosse con il Cavallino Rampante possano sventolare a fine gara sotto il podio&rdquo;.  Il risultato positivo per Antonio Giovinazzi sarebbe quello di &quot;salire sul podio, davanti a un pubblico che mi attendo numeroso. Sarebbe un bel traguardo&quot;.  Pier Guidi e un regalo al pubblico  La cornice offerta dal &quot;piccolo Nurburgring&quot; &egrave; tra le pi&ugrave; belle offerte dal calendario del WEC e Alessandro Pier Guidi sottolinea l&#39;unicit&agrave; di Imola: &quot;Credo che sulle tribune vedremo il pubblico delle grandi occasioni e, anche pensando ai Tifosi, il nostro obiettivo sar&agrave; quello di regalare loro un buon risultato, dopo un esordio difficile per noi in Qatar. Cosa penso del tracciato? Imola &egrave; una delle piste pi&ugrave; belle dove guidare, considerato che alterna curve veloci ad altre molto lente: apprezzo molto questa variet&agrave;, cos&igrave; come il fatto che il tracciato sia caratterizzato da continui saliscendi. In pista ci saranno tante vetture e il traffico sar&agrave; notevole: sar&agrave; quindi fondamentale fare una buona qualifica&rdquo;.  WEC, Ferrari pronta alla sfida di Imola   

Il lavoro dopo l&#39;esordio in Qatar &egrave; proseguito tra simulatore e test in pista, a Imola le 499P ufficiali inseguono la competitivit&agrave; e un podio, su un circuito critico per il traffico atteso in gara

6 Ore di Imola, Ferrari per tornare sul podio

        Dopo tanti test e tante speranze, il debutto della Isotta Fraschini nel Mondiale Endurance si &egrave; concretizzato alla 1812 chilometri del Qatar. Un debutto terminato con un risultato poco felice, un ritiro, il quale tuttavia non ha assolutamente tolto entusiasmo alla compagine italiana, una debuttante a cui &egrave; concesso tutto il tempo per crescere e migliorare. La seconda prova del WEC sar&agrave; ad Imola, e sar&agrave; quindi la tappa di casa per la Isotta Fraschini, un round che entusiasma pure il suo pilota Jean-Karl Vernay, il quale condivide l'abitacolo della Tipo 6 LMH Competizione con Carl Bennet e Antonio Serravalle.  Vettel a Le Mans? Seb: "Devo chiarirmi le idee" Isotta Fraschini, entusiasmo per la prova di casa Vernay, parlando al sito ufficiale del WEC, ha elencato le aspettative in vista della tappa italiana del campionato: "La competizione sar&agrave; sicuramente dura, soprattutto per noi che siamo una squadra italiana. La pista di Imola &egrave; impressionante ed &egrave; molto stretta, per cui sar&agrave; molto difficile e impegnativo districarsi nel traffico. Ci sono tante curve fantastiche come ad esempio quella delle Acque Minerali e sar&agrave; bello provare a mostrare il nostro ritmo dopo l'esperienza e gli insegnamenti del Qatar.  Il nostro obiettivo &egrave; fare molto meglio rispetto al Qatar sia in qualifica che in gara. Vedremo come andr&agrave;, ma penso che la nostra macchina si comporter&agrave; molto bene sui cordoli, nelle chicane veloci e nelle curve veloci. L'importante sar&agrave; essere aggressivi nel traffico, non perdere troppo tempo senza prendere dei rischi. Penso che appena fuori dalla traiettoria ideale sar&agrave; complicato con le LMGT3, ma sar&agrave; molto divertente e non vedo l'ora di correre!" Peugeot: ad Imola debutta la 9X8 con l'ala posteriore. FOTO       

Il pilota francese &egrave; convinto che la Tipo 6 LMH Competizione possa comportarsi bene sul tracciato del Santerno, che sar&agrave; critico per la carreggiata stretta in fase di doppiaggio: Isotto comunque &egrave; fiduciosa dopo l'esperienza del Qatar

Vernay (Isotta Fraschini): "Fiducia per la tappa di casa a Imola"

        Sulla scena delle Hypercar si &egrave; affacciata con un concetto aerodinamico unico ma, dopo due stagioni fallimentari, Peugeot cambia direzione. La 9X8 &egrave; in fase di omologazione con la nuova configurazione aerodinamica, una modifica profonda del concetto privo di ala posteriore. L'idea di generare interamente dal fondo i valori di deportanza massima prescritti dal regolamento WEC LMH non ha pagato. Peugeot Sport porter&agrave; in pista, nel 2024, una soluzione meno estrema, dotata di un'ala posteriore vera a propria, avvistata nei test condotti a fine dicembre (di seguito il post diffuso su Instagram da lemanshypercarnews).&nbsp;             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Le Mans Hypercar News | Daniel (@lemanshypercarnews)      Peugeot: diverso bilanciamento e cerchi differenziati Altre novit&agrave; tecniche interesseranno la dotazione di cerchi da 13,5 pollici sull'asse anteriore e 15 pollici al posteriore, superando un'altra caratteristica distintiva della Peugeot 9X8: i cerchi da 14 pollici. Non sar&agrave;, per&ograve;, dal debutto stagionale in Qatar, il prossimo 2 marzo, che andr&agrave; in pista la 9X8 con l'ala posteriore. Il direttore tecnico Olivier Jansonnie ha confermato ad AutoHebdo il lavoro di omologazione ancora in corso e l'ambizione di portare al debutto la specifica 2024 della 9X8 alla 6 Ore di Imola del 21 aprile. L'editoriale del Direttore: la gioia di Leclerc e i tormenti di Sainz       

L'obiettivo del team &egrave; di completare il percorso di omologazione della nuova configurazione in tempo per correre la 6 Ore sul circuito del Santerno. In Qatar correr&agrave; la 9X8 vista negli ultimi due anni

Peugeot, la 9X8 con l'ala posteriore debutterà a Imola

        Il Comune di Imola ha avviato una raccolta fondi a sostegno del gattile della citt&agrave;. Un'iniziativa dedicata a Formulino, il gatto-mascotte dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, morto pochi giorni fa all'et&agrave; di 16 anni. Amatissimo dagli appassionati di motorsport e seguitissimo sui social, il gatto Formulino diventa ora testimonial di questa raccolta fondi dedicata ai suoi simili. Imola al lavoro per restare in F.1 anche nel 2026  Al via la raccolta fondi per il gattile Dopo la notizia della scomparsa di Formulino, il profilo Instagram del gatto-mascotte del circuito di Imola &egrave; stato letteralmente invaso da commenti di affetto e cordoglio. E nei giorni successivi, qualcuno ha proposto di dedicare al felino una statuetta, da collocare proprio all'interno dell'area della pista. In attesa di capire se e come l'Autodromo vorr&agrave; dedicare un piccolo tributo a Formulino, &egrave; partita un'iniziativa benefica che certamente sar&agrave; di aiuto a molti altri gatti senza casa. &ldquo;In accordo con la proprietaria del gatto, il Comune di Imola ha aperto una raccolta fondi in memoria di Formulino a favore del gattile comunale di Imola&rdquo; si legge nel post di Instagram condiviso dai profili di Formulino e dello stesso Comune. Il ricavato delle donazioni sar&agrave; impiegato per sostenere le cure dei gatti incidentati e dei gattini neonati. &ldquo;Siamo sicuri che con questo gesto il ricordo del nostro amato gatto potr&agrave; aiutare tanti suoi simili ad avere una vita felice, come &egrave; stata la sua&rdquo; si legge ancora nel post. La donazione pu&ograve; essere effettuata utilizzando questi estremi: Coala Soc. Coop IBAN: IT17B0854221001000000239530; swift: ICRAITRRF20; causale: 'FORMULINO'.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Formulino (@formulinotheking)            

Il Comune di Imola ha avviato una raccolta fondi a sostegno del gattile comunale, in memoria dell'amatissimo gatto-mascotte Formulino

A Imola parte la raccolta fondi per il gattile in memoria di Formulino

Discorso semplice. L&rsquo;automobilismo da corsa e il motorsport in genere spopolano da inizio &rsquo;900 in poi per il culto della velocit&agrave; estrema, della sfida, del rischio e per il conseguente carisma dei partecipanti, ritenuti eroi coraggiosi e virtuosi, oltre che intelligenti e vincenti, nonch&eacute; adorabilmente simpatici. Irraggiungibili sull&rsquo;asfalto ma approcciabili nella vita. Perch&eacute; chi rischia la pelle sa valorizzare le cose belle, sorrisi e socializzazione minima annessa.  Imola al lavoro per restare in F.1 anche nel 2026  La F.1 moderna? Fredda e inavvicinabile  L&rsquo;idealizzazione e l&rsquo;adesione conseguenti portano per decenni e decenni la massa degli appassionati a sognare e a godere di gare, campioni e macchine, con la F.1 in testa a tutto e a tutti. Fino a che, dai e dai, le condizioni offerte cambiano e il patto tacito tra corse e racing fans muta clima, climax e percezione. I GP e la F.1 ora costano all&rsquo;appasionato medio quanto una multa dell&rsquo;ufficio entrate, le gare non hanno sconti ma restano scontate solo nella trama, le vince tutte la stessa macchina con lo stesso pilota, il rischio &egrave; tendente a zero, i circuiti asettici e la competizione apparentemente tesa ma di fatto aderente a una scala di valori delineata fin dal primo chilometro del primo test stagionale.  Poi, se per disgrazia, da spettatore paghi e metti il naso a due passi dalla zona di gara devastandoti l&rsquo;iban, trovi tutto blindato, semielettrificato, freddo, invalicabile, gelido e snob, come il cimitero privato di una banca svizzera retto da un guardiano di cattivo umore. Scherzo. Scherzo? Ma anche no. La sporca verit&agrave;? Se non hai l&rsquo;American Express platinata, l&rsquo;amante tacco 16 a capello vaporoso pi&ugrave; la vita da vespa e non puoi permetterti il paddock club, la F.1 dal vivo lasciala stare, ch&eacute; in troppi GP, tutti quelli pi&ugrave; glamour, &egrave; una via di mezzo tra una purga, un salasso e una barzelletta moscia.  Minardi Days, la F.1 vicina alla gente  Detto questo, capire il motivo per cui tanti se non tutti da anni e anni vanno pazzi per i Minardi Days &egrave; facile come affettare il burro col laser. Perch&eacute; l&rsquo;evento ideato, creato, sperimentato e lanciato negli anni da Gian Carlo Minardi e dai suoi fratelli - compreso il compianto Nando -, brilla per incarnare l&rsquo;esatto contrario algebrico della F.1 cresciuta tanto e male. L&rsquo;opposto siderale. Che spazza via difetti della massima formula di oggi invertendone il trend, col ritorno allo spirito originario. Utilizzando, per dirla con patron Gian Carlo, un modo antico per riavvicinarsi al mondo dei Gran Premi. Quando il paddock era aperto, perforabile, frequentabile e i campioni pi&ugrave; sereni, avvicinabili, non scortati da famuli, bodyguard o, peggio ancora, perch&eacute; te li raccomando, da alcuni presunti addetti all&rsquo;informazione, non dico mica tutti ma quasi, che di solito non informano e stanno l&igrave; solo per creare barriere e problemi interminabili a chi dovrebbe informare davvero, cio&egrave; i liberi giornalisti.  In un panorama del genere, i Minardi Boys hanno creato i Minardi Days tornando ai giorni in cui erano tutti nel paddock dei GP quelli veri, a far correre con le monoposto faentine piloti - tanti italiani -, che altrimenti non sarebbero mai arrivati nei Gran Premi e, parallelamente e neanche tanto segretamente, a far entrare nel paddock del Circus fans che altrimenti non avrebbe neanche potuto lontanamente avvicinarcisi. Come? Mettendo in rotazione frenetica 20 pass disponibili per consentire gratis ad almeno trecento persone a Gran Premio di gustare atmosfera e fascino della F.1. Capitavano cose cos&igrave;, ecco. Sono diciotto anni che la Minardi non corre pi&ugrave; nei GP ma la famiglia porta addosso quell&rsquo;esperienza infinita, bella, calda ed entusiasmante, restituendone dal 2016 a oggi il senso, il gusto dello show e dell&rsquo;opportunit&agrave;, uniti al piacere di vivere ore preziose in un ambiente amichevole e anche amico.  Con tanti conosciuti campioni che parlano e si intrattengono in compagnia degli appassionati, i quali godono dei rombi, dei colori e degli odori di F.1 e auto da corsa che diventano simboli di una nostalgia appagata, ad avvolgere un paradiso ritrovato. E se chiedi a patron Gian Carlo le tre emozioni pi&ugrave; grandi in questa quasi-decade di Minardi Days, lui dice: &quot;La prima, l&rsquo;affetto immenso della gente nella prima edizione, che cos&igrave; tanto mi sorprese e mi commosse. La seconda, il secondo anno, nel vedere tutta la collezione delle Minardi esposta, grazie a Toro Rosso. La terza, il prossimo weekend, perch&eacute; so che vedere tutti i tifosi che si godono il nostro evento &egrave; sempre un gran bell&rsquo;andare e mi lascia a bocca aperta quanto felice&quot;. E dagli gi&ugrave; con incontri dibattito, aste, presentazioni di libri, esposizioni, speech, performance teatrali, giri di pista a go-go, monoposto in azione e in bella mostra, sfreccianti o statiche, all&rsquo;interno di un ambiente disponibile, gustabile, avvolgente, accogliente e morbido. E colto di corse, mica frivolo.  Minardi Days, il terzo GP italiano  Ecco perch&eacute; per il tifoso di F.1 duro e puro i Minardi Days non sono solo la Goodwood di noialtri ma il vero e proprio terzo Gran Premio italiano della stagione, accanto a quello dell&rsquo;Emilia Romagna &amp; del Made in Italy e al canonico appuntamento di Monza. In fondo uno che ama davvero le corse, desidera godere con gli occhi, sentirsi benvenuto, poter ascoltare, interagire, girare, scegliere, muoversi e provare la piacevole sensazione d&rsquo;essere parte di un tutto pulsante, educato e benvenuto.  Senza confini quasi militarmente invalicabili ed aree in cui entrano solo quelli coi dan&eacute;. Ovvero motorhome faraonici, dai vetri ambrati, proibiti ma, vi assicuro, tristissimi anche solo a metterci piede. Niente di tutto ci&ograve;: i Minardi Bros rispondono ospitando stand di libri, modellini, merchandising di una volta e, soprattutto, furgoncini con la piada e i panini, altro che storie. E se in giro incontri e riconosci gente come Beppe Gabbiani, Emanuele Pirro, Bruno Giacomelli, Dindo Capello, Piero Martini, Riccardo Patrese, Arturo Merzario, Miguel Angel Guerra, Alessandro Nannini e tanti, tantissimi altri che in F.1 o a Le Mans non ci sono andati per caso, fermali pure, chiedigli un autografo e sparatici un selfie e due battute. Perch&eacute; il senso vero delle corse, dello Sport e anche della vita, &egrave; anche questo.  La vita &egrave; l&rsquo;arte d&rsquo;incontrarsi, diceva il poeta Vinicius de Moraes, e i Minardi Bros sono di nuovo pronti ad accoglierci tutti in un evento ricco d&rsquo;opere semoventi e ispirati creativi, non meno degli Uffizi. Morale della favola? Viva l&rsquo;automobilismo che non se la tira. Anche quest&rsquo;anno ci si vede l&agrave; e, se vorrete, faremo due chiacchiere insieme, molto volentieri. Buon divertimento a tutti e in bocca al lupo, desiderati e desiderabili tifosi degli amatissimi Minardi Days.  Formulino, addio al gatto-mascotte del circuito di Imola   

La F.1 se la tira e costa troppo? No problem, c&rsquo;&egrave; lo zio Gian Carlo!

Minardi days, il terzo Gran Premio italiano

Il futuro del gran premio dell&#39;Emilia-Romagna e del Made in Italy, gara rientrata in calendario nel 2020 in piena epoca Covid-19 e confermata anche dopo la fine della pandemia, pare tutt&#39;altro che certo. Al momento, Imola ha un posto confermato nel Circus fino alla stagione 2025, termine oltre il quale attualmente non esistono certezze. Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola, ha spiegato che l&#39;obiettivo &egrave; quello di mantenere la gara emiliano-romagnola nel calendario almeno anche nel 2026 per recuperare l&#39;edizione persa quest&#39;anno a causa dell&#39;alluvione.  Formulino, addio al gatto-mascotte del circuito di Imola  Minardi al lavoro per un GP &quot;extra&quot;  &ldquo;Siamo stati molto fortunati che il circuito non abbia subito danni &ndash; ha raccontato Minardi in un&#39;intervista rilasciata a RacingNews365 &ndash; ma lo stesso non vale per il resto della regione. Siamo riusciti ad aiutare e sostenere tante persone. Questo &egrave; ancora necessario perch&eacute; ci sono molte aziende che non hanno nemmeno riaperto&rdquo; ha detto l&#39;imprenditore nato a Faenza, una delle citt&agrave; pi&ugrave; duramente colpite dall&#39;alluvione dello scorso maggio.  &ldquo;Per ora abbiamo un contratto fino al 2025 &ndash; ha proseguito Minardi - ma ci piacerebbe molto organizzare il GP anche nel 2026&rdquo;. Una gara definita &ldquo;extra&rdquo; dall&#39;ex patron del team Minardi, e che permetterebbe una rinnovata ricaduta economica positiva sul territorio dell&#39;Emilia-Romagna. &ldquo;Per la regione, stiamo parlando di 270 milioni di euro annuali che arrivano grazie alla gara di F.1&rdquo; ha precisato il presidente di Formula Imola.  Intanto l&#39;Autodromo Enzo e Dino Ferrari si prepara a una stagione 2024 ricca di eventi, con due gare internazionali che si susseguiranno nel giro di poche settimane in primavera. Il 21 aprile andr&agrave; in scena la 6 Ore del WEC, con Imola che prender&agrave; il posto occupato fino a quest&#39;anno da Monza, mentre il week end del 17-19 maggio sar&agrave; la Formula 1 a tornare sul circuito del Santerno con l&#39;edizione 2024 del GP dell&#39;Emilia-Romagna e del Made in Italy.  F.1, il calendario dei prossimi GP 

Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola, &egrave; al lavoro per recuperare la gara persa quest&#39;anno a causa dell&#39;alluvione che ha colpito l&#39;Emilia-Romagna

Imola al lavoro per restare in F.1 anche nel 2026

        Qui comincia l'avventura. Dopo la presentazione a Goodwood, la Lambo LMDH esce allo scoperto e inizia la sua fase di sviluppo in pista. Una lunga serie di test attende la SC63 fino al debutto ufficiale che avverr&agrave; a Doha, in Qatar, con il primo round del Mondiale Endurance 2024. Dopo il debutto a Vallelunga la seconda uscita della prima LMDh della Casa del Toro &egrave; avvenuta sulla pista di Imola con uno shakedown sulla vettura attesa ora di nuovo in pista a Spa alla fine di agosto. Lamborghini, conclusi a Imola i primi 1.500 km di test con la SC63  Lamborghini, sviluppo in ottica 2024 Nella mattina di marted&igrave; 9 agosto, la SC63 ha effettuato il primo giro d&rsquo;installazione. Il rombo del V8 3.8 litri bi-turbo &egrave; riecheggiato lungo le rive del Santerno sotto gli sguardi attenti degli uomini Lamborghini e del team Iron Lynx, il quale si occuper&agrave; della gestione in pista delle LMDh di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Rientrata ai box dopo un solo giro, la SC63 ha ricevuto le cure del caso, con i tecnici che hanno controllato il corretto funzionamento di tutti i parametri per rispedirla nuovamente in pista. Unica LMDh finora ad adottare il telaio Ligier, nei prossimi test la Lamborghini verr&agrave; studiata attentamente da ingegneri e piloti per trovare la corretta messa a punto del sistema ibrido, oltre che dell&rsquo;efficienza meccanica e aerodinamica. Sottolinea il capo del motorsport Lamborghini Giorgio Sanna: &ldquo;A seguito dello shakedown che abbiamo svolto a Vallelunga e del test di Imola, posso affermare che siamo molto soddisfatti del lavoro svolto in pista insieme al team Iron Lynx. La vettura &egrave; nata bene e lo ha dimostrato sin dallo shakedown, ricevendo feedback subito positivi dai piloti. Questi primi risultati positivi sono figli di un lavoro 'in- door' metodico fatto nei mesi precedenti che ci ha fatto arrivare pi&ugrave; preparati quando le ruote hanno toccato l&rsquo;asfalto! Chiaramente abbiamo una montagna ancora da scalare prima del debutto, ma dopo questi primi test siamo consapevoli di avere l&rsquo;attrezzatura e l&rsquo;organizzazione giusta per farlo!&rdquo;. Alla sua prima uscita in pista, la SC63 si &egrave; presentata con una veste interamente in fibra di carbonio. Rispetto alla vettura svelata a Goodwood, a Imola sulla Lamborghini sono gi&agrave; state apportate alcune modifiche nelle veste aerodinamica, come le quattro derive presenti sul tetto ai fianchi dell&rsquo;airbox e il nuovo supporto dell&rsquo;alettone posteriore&hellip; Leggi l'articolo completo su Autosprint in edicola o clicca qui l'edizione digitale.       

Dopo la presentazione a Goddwood, la Lamborghini LMDh scende in pista a Imola iniziando la fase di sviluppo in attesa del debutto nel 2024

Lamborghini, qui comincia la vera avventura!

La vettura che prenderà parte al WEC e all'IMSA 2024 è scesa in pista all'Autodromo di Imola per effettuare 1.500 km di test. Al volante Kvyat, Bortolotti e Caldarelli

Lamborghini SC63, l'Hypercar del Toro in azione a Imola

Amatissimo dagli appassionati e seguitissimo sui social, il felino aveva conquistato l&#39;amicizia anche di alcuni piloti F.1

Formulino, addio al gatto-mascotte dell'Autodromo di Imola

Il ruotino della pole position del Gp dell'Emilia-Romagna autografato da tutti i piloti 2023 è all'asta ad un prezzo di 40.678,93 euro

A causa dell'alluvione che ha flagellato l'Emilia Romagna, il GP di Imola non si è tenuto. Si sono moltiplicate le iniziative di beneficienza per sostenere la popolazione, colpita duramente da questo evento catastrofico. Anche la F1 ha fatto la sua parte, mettendo all'asta i premi in palio al GP. Resta poco tempo per aggiudicarsi: il ruotino della pole, la bottiglia di spumante o i trofei del GP di Imola. Riusciresti ad acquistarli? 

F1, prezzi fuori di testa per i premi di Imola all'asta di beneficenza

Immediatamente dopo i fatti, tragici, dell&#39;alluvione in Emilia Romagna, Charles Leclerc annunciava un impegno personale, oltre all&#39;iniziativa della Ferrari a donare 1 milione di euro.  Quell&#39;impegno ha, adesso, una forma chiara e un appuntamento. Il 2 giugno si aprir&agrave; l&#39;asta di RM Sotheby&#39;s ribattezzata Charles Leclerc for Emilia Romagna. I proventi saranno interamente donati alla municipalit&agrave; di Imola, con un&#39;attenzione particolare rivolta alle famiglie con bambini che hanno perso la propria casa, spiga la casa d&#39;aste.&nbsp;    Cosa &egrave; all&#39;asta  I quattro lotti all&#39;asta, tutti senza prezzo di riserva, sono nei colori speciali utilizzati da Leclerc nel GP di Monaco: guanti, scarpe, tuta (completa dell&#39;abbigliamento intimo ignifugo) e casco, compongono i lotti sui quali si potr&agrave; avanzare un&#39;offerta tra il 2 e il 6 giugno, data di chiusura e aggiudicazione dei pezzi.  Ogni lotto sar&agrave; firmato da Leclerc e accompagnato da una lettera che ne certificher&agrave; l&#39;autenticit&agrave;. I colori speciali indossati da Leclerc a Monaco richiamano la bandiera del Principato, il design del casco &egrave;, invece, un omaggio al padre Herve.    &copy; 2023 RM Sotheby&#39;s  &quot;Dopo la tragedia avvenuta in Italia, con l&#39;alluvione in Emilia Romagna, ho deciso di vendere tutto il racing kit del mio GP di casa: &egrave; molto speciale&quot;, spiega Leclerc. &quot;Tutto &egrave; ancora un po&#39; sporco, insieme a Sotheby abbiamo organizzato un&#39;asta con tutto quello che ho usato in gara.  &quot;Spero riusciremo a raccogliere quanto pi&ugrave; denaro possibile per aiutare tutte le persone che ne hanno bisogno. Grazie del supporto e a presto, ciao!&quot;.  E&#39; possibile avanzare un&#39;offerta per i pezzi all&#39;asta - tra il 2 e il 6 giugno 2023 - sulla pagina dedicata del sito di RM Sotheby&#39;S 

Dal casco alla tuta indossati a Monaco, Leclerc d&agrave; forma a un&#39;iniziativa in aiuto delle persone colpite dall&#39;alluvione. I proventi saranno tutti destinati alla citt&agrave; di Imola

Leclerc un&#39;asta per aiutare l&#39;Emilia Romagna dopo l&#39;alluvione

Non si fermano le iniziative di solidariet&agrave; in favore dell&#39;Emilia Romagna. Dopo le donazioni da parte di Ferrari, Lamborghini, Stellantis, Ducati e della stessa Formula 1, &egrave; partita ora un&#39;asta per raccogliere ulteriori fondi da destinare ai territori colpiti dall&#39;alluvioni. F1 Authentics ha infatti messo in vendita i trofei che sarebbero dovuti essere consegnati ai piloti che avrebbero ottenuto la pole position e il podio nel GP dell&#39;Emilia Romagna, inclusa una bottiglia di spumante Ferrari Trento autografata da tutti i piloti della griglia. L&#39;asta si &egrave; aperta sabato 27 maggio, ma le offerte gi&agrave; sono di decine di migliaia di euro.  GP Imola annullato: nel rimborso biglietti c&#39;&egrave; Monza &#39;23 o Imola &#39;24    Tutti i lotti dell&#39;asta per l&#39;Emilia Romagna  Il lotto che attualmente sta ottenendo le offerte pi&ugrave; elevate &egrave; il trofeo che viene assegnato da Pirelli al pilota autore della pole position, l&#39;ormai classico &ldquo;ruotino&rdquo; che viene poi solitamente autografato dal poleman e dall&#39;ospite che glielo consegna. In quest&#39;occasione sono state invece aggiunte le firme di tutti i 20 piloti della griglia. Il trofeo Pirelli per la pole ha attualmente raggiunto un&#39;offerta di oltre 30mila sterline, vale a dire quasi 35mila euro.  Riporta gli autografi di tutti i piloti anche il lotto messo a disposizione da Ferrari Trento, l&#39;azienda che fornisce lo spumante per le premiazioni sul podio. La bottiglia, in formato &ldquo;magnum&rdquo;, ha raggiunto una quotazione superiore ai 7mila euro. In vendita, infine, anche i quattro trofei che sarebbero dovuti essere consegnati sul podio al primo, secondo e terzo classificato del GP, oltre al rappresentante dei team. Elevate le offerte anche per questi lotti, che finora hanno raggiunto quotazioni tra i 7mila e i 10.500 euro per ciascuno. L&#39;asta si concluder&agrave; il 6 giugno.  Il GP c&#39;&egrave; stato e ha vinto Tsunoda 

La piattaforma F1 Authentics ha messo in vendita i trofei e lo spumante che sarebbero dovuti essere consegnati ai piloti nel GP dell&#39;Emilia Romagna

F1, all&#39;asta i trofei di Imola per sostenere l&#39;Emilia Romagna

Sono stati messi in vendita i trofei e lo spumante della gara saltata di Imola. Il ricavato andrà ai territori colpiti dall'alluvione

GP Emilia Romagna, i trofei di Imola all'asta

Sono state rese note le modalit&agrave; di rimborso per tutte le persone che avevano acquistato i biglietti per il GP di Imola, annullato per maltempo lo scorso weekend. La tragedia che ha colpito l&rsquo;Emilia Romagna ha lasciato un segno in Formula 1, che s&igrave; riparte proprio oggi da Monaco con il GP di Monte Carlo ma continua a indirizzare aiuti economici e sociali verso le zone colpite.&nbsp;  Non ci sar&agrave; spazio per uno spostamento in questo Mondiale 2023 per il GP di casa Ferrari, che verr&agrave; recuperato solo nel 2026, proprio alla fine della scedenza del contratto con Liberty Media. Per tutti coloro che hanno comprto un biglietto Automobile Club d&rsquo;Italia (Aci) e TicketOne hanno comunicato le opzioni disponibili per non perdesi l&#39;evento in futuro.  Valido per il GP di Monza  Per chi, infatti, vorr&agrave; conservare il biglietto e assistere al GP d&#39;Emilia Romagna 2026, potr&agrave; farlo tranquillamente con lo stesso ticket. In alternativa&nbsp;sar&agrave; messo a disposizione un voucher che consentir&agrave; l&rsquo;ingresso, con il medesimo ticket, al GP di Monza, in programma domenica 3 settembre 2023, oppure il GP di Imola 2024, del prossimo anno. Resta comunque valida, per quanti lo vorranno, procedere con la richiesta del rimborso economico del biglietto, da eseguire sempre attraverso la piattaforma di erogazione di biglietti TicketOne.  &nbsp; 

Sono state rese note le modalit&agrave; di rimborso per chi aveva acquistato un ticket per vedere la gara in Emilia Romagna, cancellata per maltempo

GP Imola annullato: nel rimborso biglietti c&#39;&egrave; Monza &#39;23 o Imola &#39;24

In un&rsquo;Emilia-Romagna sconvolta dall&rsquo;alluvione il GP di Imola non si &egrave; giustamente disputato, lasciando spazio a una gara ben diversa, fatta di solidariet&agrave; e partecipazione per la tragedia di una terra forte e orgogliosa. Una terra che non rinuncia mai alla passione e fa leva su di essa per risollevarsi. L&rsquo;Emilia-Romagna &egrave; in ginocchio ma &egrave; gi&agrave; pronta a rialzarsi. Lo racconta la storia di un popolo che non molla mai, che tiene botta, che non si arrende. Lo spiegano le immagini di questi giorni, la grande catena di aiuti e i tanti volontari giunti da ogni dove, dopo morte e distruzione, fango e acqua alta. Lo sottolineano alcune fotografie che spiegano in dettaglio lo spirito di questa gente che si piega ma non si spezza. La foto di copertina di questo numero di Autosprint (grazie a ISOLAPRESS), rappresenta soprattutto un grido di speranza dopo una catastrofe ambientale che ha fatto quattordici morti, decine di dispersi, migliaia di sfollati. Un bilancio drammatico dentro giorni di terrore nei quali nessuno ha mai perso la speranza. Due cuori, una canoa, una bandiera della Ferrari e tutto intorno un mare di melma. Succede a San Prospero, frazione di Imola.  F1, quando saltano i GP: dagli anni &#39;50 ad oggi  &Egrave; mercoled&igrave; 17 maggio a poche ore dalla decisione di annullare un GP che non avrebbe avuto alcun senso. L&rsquo;immagine di Luca e Virginia &egrave; diventata virale sui social. La Bassa &egrave; stata fra le zone pi&ugrave; colpite. Acqua alta e fango. E allora c&rsquo;&egrave; stato chi per girare in cortile ha usato una canoa gonfiabile ma senza dimenticare il tifo per la Ferrari. Metri d&rsquo;acqua che non spengono l&rsquo;ardere della passione per la Rossa. &quot;Forza Ferrari oggi, domani e sempre &ndash; si legge sul post pubblicato dalla giovane tifosa &ndash; e forza Romagna, la Romagna non molla mai!&quot;. Senza dimenticare una dedica al fidanzato Luca, anche lui sulla canoa: &quot;Lui che mi asseconda sempre, noi che insieme siamo una forza e le supereremo tutte&quot;. &quot;Abitiamo a pochissimi chilometri da Imola - ci ha raccontato Virginia - e, da grandi tifosi Ferrari, saremmo dovuti andare al GP nel fine settimana. Io e il mio ragazzo abbiamo preso la canoa per raggiungere le scale che danno accesso al secondo piano di casa dove avevamo alcuni effetti personali... la bandiera era sul mobile d&rsquo;ingresso e mi sono caricata anche quella!&quot;.  La frazione di San Prospero, ha spiegato ancora Virginia, al momento &egrave; una delle localit&agrave; colpite meno duramente dall&rsquo;alluvione, ma i danni sono comunque consistenti. Il morale, fortunatamente, sembra restare alto. &quot;Abbiamo fatto sorridere molte persone mentre passavamo (con la bandiera Ferrari, n.d.r.) ed &egrave; questo che conta. E ieri con la canoa abbiamo salvato anche un gatto!&quot;, ha concluso Virginia. Dimostrando come, nei momenti peggiori, ci sia sempre spazio per sorridere e per aiutare gli altri. La ferita che l&rsquo;alluvione ha inferto &egrave; profonda e tanto dolorosa. Lo sanno bene anche i due ragazzi, anche se l&rsquo;immagine li ritrae sorridenti, su una canoa, con una bandiera della Ferrari tra le mani mentre tutto intorno c&rsquo;&egrave; un mondo sommerso. Ma basta a far capire la forza di una popolazione che ancora una volta deve affrontare eventi terribilmente straordinari. Anche annullare un GP di F.1, un evento straordinario a suo modo, perch&eacute; nell&rsquo;epoca in cui decide sempre la regola dello &ldquo;show deve andare avanti&rdquo;, stavolta la scelta &egrave; stata quella di fermarsi, nel rispetto di chi soffre. &quot;Non sarei mai stato a posto con la coscienza se solo avessimo provato a proseguire il Gran premio, sarebbe stata una follia andare avanti. Annullarlo era l&rsquo;unica cosa giusta da fare - ha spiegato Stefano Domenicali - Quando vedi le immagini della devastazione in Tv, quando ci sono vittime, quando poi tocchi la situazione con mano parlando con amici che sono stati evacuati o che hanno perso le loro cose, l&rsquo;ultima cosa che ti viene in mente &egrave; la Formula 1&quot;. Nel prossimo week end il Circus sbarca a Monte Carlo con l&rsquo;orgoglio di aver preso la decisione pi&ugrave; giusta. Un esempio. Per tutti quanti. 

La Formula 1 adesso va verso Monte Carlo con l&#39;orgoglio d&#39;aver preso la decisione gista, non correndo a Imola

L&#39;editoriale del Direttore: La decisione giusta. Stop

A dire la verit&agrave;, magari ve ne sarete accorti, il Gran Premio dell&rsquo;Emilia Romagna e del made in Italy si &egrave; disputato eccome. Semplicemente, con la complicit&agrave; del destino e di una natura stavolta assai pi&ugrave; matrigna di quanto le rinfacciava Giacomo Leopardi, la faccenda s&rsquo;&egrave; svolta su contesti e binari completamente diversi. Particolare la trama, diverso il format e drammatico nelle conseguenze, mentre altrove, poco lontano, tutto degenerava in tragedia. La competizione, in ogni caso, era sempre contro il tempo, ma senza cronometri e a suon di riunioni e decisioni da prendere attimo per attimo, cercando di non sbagliare niente.  GP Imola annullato, cosa &egrave; successo  Tutto &egrave; cominciato mercoled&igrave; mattina, quando dalla FIA arriva una mail a tutti noi giornalisti accreditati, che prega di non recarsi per nessun motivo a ritirare il pass, invitandoci a pazientare e ad attendere nuove istruzioni. Intanto paddock 2 non viene allestito e paddock 1 riceve l&rsquo;ordine perentorio di sgombero. Una cosa mai vista in 73 anni di F.1. Poi l&rsquo;acqua si manifesta, maledizione. Altrove troppo, una catastrofe. A Imola in zona circuito poco, tanto che, volendo, il Gp si potrebbe addirittura disputare, magari facendo correre la sola F.1. Ma ecco arrivare la decisione di rinuncia. Per rispetto e solidariet&agrave;. E per far mobilitare uomini e mezzi in favore di chi ne ha davvero bisogno e per utilizzare le strutture del circuito quale centro di prima accoglienza per sfollati e vittime dell&rsquo;alluvione. Eccola, la zona podio ideale, che si aggiunge a quella materiale.  Come i team sono riusciti a partire per Monaco  Nel frattempo la F.1 tutta, quella dei bilici e delle strutture, comprese Red Bull, AlphaTauri e McLaren - con queste tre squadre restate bloccate in un hotel di una Faenza in gran parte allagata -, riusciva, grazie alle indicazioni date dal procedimento d&rsquo;emergenza, a evitare del tutto danni e a prendere la strada di Montecarlo, alla volta del prossimo Gp. Certo, sono stati coinvolti tre ministri, autorit&agrave; regionali e locali pi&ugrave; Stefano Domenicali e altri soggetti preposti, ma qui e ora a podio credo che vadano mandati e applauditi i veri play maker, il Presidente di Formula Imola Gian Carlo Minardi e il Direttore del Circuito Pietro Benvenuti, perch&eacute;, grazie alla gestione perfetta dello stato di crisi e dei momenti pi&ugrave; drammatici e a rischio, sono riusciti a mettere in sicurezza tutte le zone del tracciato. Specie quelle pi&ugrave; vulnerabili, ricorrendo preventivamente a centinaia di sacchetti di sabbia i quali, se non hanno del tutto fermato l&rsquo;acqua, l&rsquo;hanno filtrata e domata a sufficienza da evitare le conseguenze disastrose della precedente alluvione della pista imolese, nel 2014.  Tanti rischi corsi  La verit&agrave; &egrave; che a Imola a rischiare &egrave; stato anche l&rsquo;intero Circo del mondiale, ch&eacute; se non fosse stato messo in sicurezza con la spettacolare evacuazione d&rsquo;emergenza avrebbe potuto subire tanti di quei danni da mettere in pericolo anche la prossima gara sul circuito salotto. S&igrave;, Minardi, Benvenuti &amp;C si sono comportati alla stragrande e dall&rsquo;inondazione che ha sconvolto l&rsquo;Emilia Romagna, l&rsquo;intera F.1 ne &egrave; uscita senza fulminare neanche una lampadina. Chapeau.  Perch&eacute; Tsunoda ha vinto    E poi, rullo di tamburi, al primo posto di questo Gp immaginario c&rsquo;&egrave; Yuki Tsunoda, 23enne pilota di AlphaTauri, 47 Gp disputati in due stagioni e mezzo, che da due anni vive e risiede a Faenza. In un luogo fortunatamente solo sfiorato dall&rsquo;alluvione, ma non importa. L&rsquo;acqua &egrave; arrivata quasi davanti alla sua casa e l&igrave; s&rsquo;&egrave; fermata, ma il giapponese ha deciso d&rsquo;andarle incontro. Dopo che l&rsquo;inferno acquatico ha fatto il suo corso, Yuki se ne va in centro, con Josh, ovvero il digital della squadra, che si occupa di comunicazione nei weekend dei Gp. I due sono amici e di solito escono insieme, come due post-adolescenti qualsiasi. Il giapponese si guarda attorno sgomento e dice chiaro all&rsquo;amico: &laquo;Non possiamo stare qui con le mani in mano&raquo;. A quel punto, di gioved&igrave;, il primo giorno senza pioggia, i due prendono una pala in mano e danno man forte ai lavori di soccorso.  Ma sottotraccia, senza clamore o voglia d&rsquo;esposizione. Il punto &egrave; un altro: Yuki &egrave; molto conosciuto a Faenza. Dove, da due anni e mezzo, ogni volta che vedi una bella Honda NSX guidata da un giapponese piccoletto, stai sicuro che &egrave; lui. Per questo qualcuno lo riconosce e lo fotografa, mettendo le immagini sui social, che subito diventano virali. E allora in prima posizione &egrave; giusto finisca lui, in questo strano Gp dell&rsquo;emergenza e della solidariet&agrave;, perch&eacute; vedere uno dei pi&ugrave; giovani piloti del mondiale darsi da fare in mezzo alla gente per aiutare &egrave; stato bellissimo. Senza retorica e con immenso cuore.  La solideariet&agrave; della Ferrari    Certo, la cifra stanziata dalla Ferrari &egrave; un&rsquo;altra delle cose da sottolineare, ma in questo caso il comportamento di Tsunoda &egrave; qualcosa d&rsquo;altro e di diverso. Essendo personale, spontaneo, immediato, coraggioso e fattivo. Chi lo conosce bene lo racconta e lo dipinge come un giapponese anomalo, apertissimo, affettuoso, verace, istintivo, assai passionale e sempre pi&ugrave; nippo-romagnolo, sotto il guscio fatto di timidezza e cortesia. E, francamente, vederlo e saperlo cos&igrave; lascia una volta di pi&ugrave; a bocca aperta. Se ne poteva stare a casa sua, ben protetto, a fare esercizi in palestra con gli speaker blutooth a intrattenerlo, oppure a giocare alla Play ad Apex, da appassionatissimo di giochi sparatutto qual &egrave;, a portare avanti la sua Battle Royale da nerd del joystick, invece no. Olio di gomiti a via. Altro che paddock club, miliardi, sceicchi e scenari da sogno. Fango, pala, piccone e via. Non c&rsquo;erano le monoposto, no, zero pole o DRS. &Egrave; stata una gara anomala, con protagonisti diversi dai soliti e aventi meriti inattesi e inorgoglienti. A podio Tsunoda, Minardi &amp; Benvenuti. Grazie, per questo. Siete stati grandi. Ciascuno nel suo. E Yuki, del tutto inaspettatamente, in maniera del tutto speciale. 

La corsa della solidariet&agrave; per l&rsquo;alluvione in Romagna vede il pilota&nbsp;giapponese al top nel ruolo di volontario

Il GP c&rsquo;&egrave; stato e ha vinto Tsunoda

        Dopo Ferrari, anche la Formula 1 ha annunciato che effettuer&agrave; una importante donazione ai territori italiani colpiti dalle alluvioni in questi giorni. Ammonta a un milione di euro la somma che la F1 devolver&agrave; all'Agenzia per la sicurezza territoriale e alla Protezione Civile, e che servir&agrave; per affrontare l'emergenza nelle aree pi&ugrave; duramente colpite. "I miei pensieri, a nome dell'intera comunit&agrave; della Formula 1, vanno a tutte le persone colpite e vogliamo ringraziare i servizi di emergenza per il loro incredibile lavoro" ha dichiarato Stefano Domenicali, CEO della Formula 1 e imolese di nascita. Tsunoda al lavoro, a Faenza aiuta a ripulire le strade dal fango Il messaggio di Domenicali alle popolazioni colpite Ieri era stata Ferrari ad annunciare la donazione di un milione di euro per affrontare l'emergenza maltempo nella regione Emilia Romagna. Oggi, proprio nel giorno in cui il week end del GP di Imola avrebbe dovuto prendere il via con le prime due sessioni di prove libere, &egrave; la Formula 1 stessa a comunicare che effettuer&agrave; una donazione della medesima cifra a beneficio dell'Agenzia per la sicurezza territoriale e alla Protezione Civile. &ldquo;Sono nato e cresciuto nelle meravigliose terre dell'Emilia Romagna, un luogo che sta vivendo alcuni dei momenti pi&ugrave; tristi della sua storia &ndash; ha spiegato Stefano Domenicali, presidente e CEO della F1 - La situazione che devono affrontare le comunit&agrave; della regione &egrave; terribile, ma so che la resilienza e la passione delle persone della regione, come tante in tutta Italia, prevarranno durante questa crisi. Dobbiamo fare tutto il possibile per sostenerli in questo momento difficile ed &egrave; per questo che stiamo donando per aiutare a sostenere i soccorsi sul campo&rdquo; ha aggiunto il manager italiano. La Formula 1 ha poi rilanciato la raccolta fondi avviata dalle autorit&agrave; per l'emergenza alluvione. Le donazioni possono essere effettuate tramite questo sito. GP Imola, come chiedere il rimborso dei biglietti       

Domenicali: "La resilienza e la passione delle persone della regione, come tante in tutta Italia, prevarranno durante questa crisi"

Emilia Romagna, la Formula 1 dona un milione per l'emergenza alluvione

        Il fine settimana annullato ad Imola si &egrave; portato via, oltre che il GP dell'Emilia-Romagna, anche la qualifica sperimentale che era prevista per la tappa sul Santerno. All'Autodromo Enzo e Dino Ferrari le squadre avrebbero dovuto obbligatoriamente affrontare il Q1 con la gomma dura, il Q2 con la media ed il Q3 con la morbida, ma questo esperimento non potr&agrave; avere luogo. La F1 &egrave; comunque convinta di voler provare questo format alternativo, che era gi&agrave; previsto, oltre che per Imola, anche per il GP Ungheria a Budapest. Tuttavia, non &egrave; da escludere che possa avvenire anche prima. Niente Imola: le reazioni della F1 Due test si, ma dove? Quando Pirelli, Liberty Media e Federazione hanno discusso della novit&agrave; in qualifica, era stato deciso di scegliere subito due date proprio per garantirsi la possibilit&agrave; di trovare almeno un weekend soleggiato, e nella migliore delle ipotesi di avere non uno bens&igrave; due test per valutare a tutto tondo il nuovo formato. Dopo Imola era stato individuato l'Hungaroring come circuito adatto per mettere alla prova l' "Alternative Tyre Allocation", ma a questo punto &egrave; chiaro che, proprio per garantirsi due "test", vada trovato un altro appuntamento oltre a quello magiaro. Resta da capire se prima o dopo l'Hungaroring. F1, quando saltano i GP: dagli anni '50 ad Imola Format sperimentale: subito in Canada o si aspetta l'Ungheria? Limitando l'elenco agli appuntamenti previsti prima della pausa estiva, il GP Canada sembra essere quello pi&ugrave; alla portata se non si vuole attendere Budapest per il debutto del format sperimentale. A Monaco, prossimo fine settimana di gara, la qualifica ha un'importanza assoluta e l'intenzione non &egrave; quella di complicarla con una sperimentazione, mentre al GP Spagna a Barcellona le squadre sono solite introdurre numerosi aggiornamenti sulle vetture, altro elemento che non depone a favore del nuovo format nel fine settimana catalano. Dopo Barcellona arriva appunto Montr&eacute;al, di fatto primo appuntamento alla portata per la qualifica sperimentale. Dopo il Canada ci sarebbero il GP Austria ed il GP Gran Bretagna, entrambi da scartare: a Spielberg &egrave; prevista la seconda sprint race dell'anno ed a quanto pare non si vogliono introdurre ulteriori variabili, mentre a Silverstone debutteranno le Pirelli di nuova costruzione: difficile che si voglia fare un azzardo cos&igrave; grande introducendo la nuova qualifica in concomitanza con il debutto della nuova struttura dei pneumatici. Dopo l'Inghilterra arriva appunto Budapest, seguita da Spa (dove &egrave; prevista la sprint race), ultima fatica prima della pausa estiva. Ecco dunque che le possibilit&agrave;, se si vuole sperimentare il nuovo format prima di Budapest, sono limitate, per non dire concentrate, sulla sola Montr&eacute;al. Se invece si accetter&agrave; di ritardare fino a Budapest l'esperimento, allora le ipotesi per ospitare il secondo test sono numerose e potrebbero riguardare ogni pista escluse Losail, Austin ed Interlagos, dove &egrave; gi&agrave; previsto il fine settimana con all'interno la sprint race.       

La F1 aveva individuato in Imola e Budapest le due piste dove testare il nuovo format di qualifica: la tappa magiara rimarr&agrave;, ma adesso bisogna decidere se attendere l'Ungheria oppure anticipare il debutto in qualche altra gara, peraltro gi&agrave; individuabile

Debutto qualifica sperimentale, ecco le ipotesi senza Imola

Imola e la Ferrari: non &egrave; solo un atto d&rsquo;amore che parte da lontano e che si &egrave; tramutato &ndash; anche &ndash; in un autodromo che porta il nome di Enzo e Dino, ma &egrave; qualcosa di pi&ugrave;. Un sentimento che non si affievolisce con gli anni, un circuito che unisce passato e presente in una serie di vicende liete e anche tristi, di trionfi e mugugni, di liti e rappacificazioni, come l&rsquo;abbraccio tra Lauda e il Grande Vecchio che nell&rsquo;aprile 1982, durante un test, sciolse un gelo che durava da troppo tempo.  Imola, ecco quando si recupera il GP  Imola, la Ferarri e l&#39;intuizione del Drake  Imola e Ferrari sono una storia dentro la storia. E Piero Ferrari ne &egrave; il pieno testimone ma anche attore, col suo stile defilato, l&rsquo;eleganza dell&rsquo;apparire il meno possibile, la cortesia e la competenza che ne fanno l&rsquo;indiscusso punto di riferimento della fabbrica-miracolo di Maranello. Perch&eacute; Piero &egrave; Ferrari.  Ingegnere, se le dico Imola che cosa le viene in mente? &quot;Mi evoca prima di tutto un ricordo bellissimo. Ero un ragazzino, appassionatissimo di moto e, accompagnato da un amico di mio pap&agrave;, andai a Imola ad assistere a una gara internazionale, credo fosse il 1957 o &rsquo;58, nella quale correva John Surtees, che vidi vincere con la MV Agusta. Parliamo di poco prima che John cominciasse a pensare di gareggiare solo con le auto. Un pilota affascinante su due e quattro ruote e fui ovviamente felice quando conquist&ograve; il titolo mondiale di Formula 1 con la Ferrari. Mio pap&agrave; aveva un debole per i piloti che provenivano dalla moto&quot;.  Suo pap&agrave; &egrave; stato uno degli ispiratori dell&rsquo;Autodromo di Imola, concependolo subito come un impianto a livello internazionale: &quot;&Egrave; un piccolo Nuerburgring&quot;, lo defin&igrave;. Addirittura, ancora prima che l&rsquo;impianto fosse ufficialmente inaugurato, avvi&ograve; una trattativa per allestirvi una mini struttura Ferrari all&rsquo;interno...  &quot;S&igrave;, voleva farci una base, se non proprio una fabbrica, con un certo numero di tecnici trasferiti da Maranello, per costruire auto da corsa. A quei tempi, non appena una macchina era pronta si era tutti pervasi dalla frenesia di mettere le quattro ruote a terra e provarla. La Ferrari lo faceva, prima di avere Fiorano, all&rsquo;Aerautodromo di Modena, ma io ricordo quando, ancora prima, il nostro capo meccanico Borsari provava le Formula 1 nei vialetti all&rsquo;interno della fabbrica, per vedere se tutto stava insieme, se entravano le marce. Mio pap&agrave; adorava vedere una sua auto uscire dal portone dell&rsquo;officina ed entrare in pista. Ma il progetto imolese si aren&ograve;&quot;.  Dopo quella gara di moto, quando torn&ograve; a Imola per le auto? &quot;Un sacco di volte, perch&eacute; Imola &egrave; a due passi da casa e ho assistitto da vicino alla maggior parte delle corse. Direi che la prima volta che vidi le auto al Santerno fu in occasione delle gare degli Sport Prototipi, le famose 500 Chilometri, corse bellissime, con tanto pubblico&quot;.  Dalle moto alla F1  Poi arriv&ograve; la Formula 1 ed il merito fu, ancora una volta, di suo pap&agrave; e dei suoi rapporti stretti con Bernie Ecclestone.  &quot;S&igrave;, mio padre si adoper&ograve; in prima persona e venne inventato il Gran Premio di San Marino. Una cosa non banale&quot;.  La prima volta della Formula 1 moderna a Imola fu la gara del 1979, quando Villeneuve con la Ferrari venne superato da Lauda con la Brabham-Alfa Romeo e poco dopo lo tampon&ograve;.  &quot;Gilles non mollava mai, Lauda era Lauda...&quot;.  Da Villeneuve al sogno Senna  Villeneuve disput&ograve; a Imola l&rsquo;ultima gara della sua carriera, in quel fatidico 25 aprile 1982 in cui venne superato da Pironi e scoppi&ograve; la polemica per gli ordini di squadra non osservati da Didier.  &quot;Io c&rsquo;ero, mi trovavo al muretto e devo confessare che noi non capimmo che cosa fosse successo, perch&eacute; a quel tempo non c&rsquo;erano i maxischermi e neppure le mini-tv ai box. Avevamo solo i tempi sul giro Non capivamo bene se i due tiravano o meno e che cosa succedeva nelle curve. Noi davamo i segnali, come quel famoso cartello &ldquo;slow&rdquo;, per invitarli a non prendere rischi. Fu un episodio che analizzammo a lungo, con filmati e dati, senza venirne mai davvero a capo. Ho anche rivisto tutto nel recente docufilm su Didier e Gilles&quot;.  &hellip;.  Ayrton in gran segreto venne a Maranello a parlare con suo padre: non se ne fece nulla ed il suo passaggio alla Ferrari, auspicato da tutti, non si concretizz&ograve; mai. Perch&eacute; i rapporti tra Senna e suo pap&agrave; non sfociarono in un accordo?  &quot;Quando parlarono c&rsquo;ero anch&rsquo;io. Ci furono delle questioni non chiarite sino in fondo. Ayrton voleva garanzie di competitivit&agrave; della macchina e di qualit&agrave; dei tecnici che mio padre non era solito dare. E la cosa fin&igrave; l&igrave;. Per&ograve; il contatto con lui &egrave; sempre rimasto. Non c&rsquo;era anno che Ayrton non mi mandasse gli auguri di Natale. Magari un giorno sarebbe venuto da noi, chi lo sa...&quot;.  Leggi il servizio completo qui o sul numero di Autosrpint in edicola 

Da Piero, figlio di Enzo, arriva un racconto bello, caldo e profondo sull&rsquo;importanza di Imola, sull&rsquo;evoluzione della F1 e sull&rsquo;attuale momento che sta attraversando il Cavallino

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