Sar&agrave; pole position oppure no per Leclerc? Il tweet della Ferrari rassicura almeno per stasera i tifosi e anche Leclerc. Ma tutti dovremmo aspettare solo gli ulteriori accertamenti di domani che diranno se sar&agrave; necessario o meno la sostituzione del cambio della sua SF21.  Tutta colpa dell&#39;incidente sul finale della Q3 che rischia di rovinare la festa Rossa al GP di Monaco. Proprio ora che Maranello era riuscito a piazzarsi in cima nella griglia di partenza, grazie al pilota monegasco straordinario nelle qualifiche della gara di casa, tutto potrebbe andare in fumo. Dopo tante difficolt&agrave; e dopo tanta amarezza della stagione passata e non solo, il crono di 1&#39;10&quot;346 firmato da Leclerc aveva fatto saltare i tifosi sulle tribune nel circuito di Montecarlo che non vedevano un ferrarista in questa posizione da quella di Raikkonen del 2017.  Leclerc, pole a Monaco in stand-by: &quot;Sono preoccupato per il cambio&quot;    Dal 1&deg; al 6&deg; posto  Il maledetto scontro sulle barriere all&#39;uscita dalle Piscine, quando mancavano solo 50 secondi dalla fine dell&#39;ultima sessione, ha danneggiato seriamente la monoposto di Charles. Gomma posteriore destra in pezzi, sospensione distrutta nell&#39;impatto cos&igrave; come anche il semiasse posteriore.&nbsp;A stabilire per&ograve; se la Ferrari riuscir&agrave; a partire dal palo saranno le ulteriori verifiche dettagliate sulla SF21 del monegasco che la Ferrari far&agrave; la mattina prima della gara: se sar&agrave; necessaria la sostituzione del cambio della vettura, il regolamento costringer&agrave; Leclerc a scontare al via una penalit&agrave; di ben 5 posizioni. Dal primo al sesto posto in griglia e dalla prima alla terza fila, quindi.  Una retrocessione dura da accettare per Charles e anche per Binotto, che hanno ammesso di essere davvero preoccupati. E chi non lo sarebbe visto che se venisse confermata la Ferrari eguaglierebbe il record di 11 pole del circuito di Monaco, strappandolo alla McLaren, e festeggerebbe la sua pole numero 229 a distanza dall&#39;ultima conquistata ormai 1 anno, 6 mesi e 28 giorni dall&#39;ultima, quella nel GP del Messico del 2019 firmata sempre da Leclerc.  Senza contare che pure per Leclerc sarebbe una bella gioia firmare la sua ottava pole in carriera, la prima nel GP di casa, che gli permetterebbe di eguagliare quelle di grandi campioni come Button, Pratese e Surtees al 35&deg; posto nella classifica della Formula 1 di tutti i tempi.&nbsp; &nbsp;  Purtroppo non resta che aspettare e sperare...   Not how Charles Leclerc would have expected to take his eighth pole position #MonacoGP #F1 pic.twitter.com/1Dq2Sg4Y7Q &mdash; Formula 1 (@F1) May 22, 2021    &nbsp; 

<p>L&#39;incidente alle Piscine rischia di cancellare la partenza al palo della Rossa. Sarebbe proprio un peccato per il monegasco che nella gara di casa aveva riportato Maranello al top dopo un&#39;assenza di 19 mesi</p> 

GP Monaco, la Ferrari andr&agrave; in pole position con Leclerc?

Il collegio dei commissari di Silverstone - composto da Tim Mayer, Mumtaz Tahincioglu e Tom Kristensen - ha avuto il suo bel daffare, perch&eacute; l&#39;incidente iniziale tra Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton (che abbiamo analizzato qui) per quanto sia stato quello che ha fatto pi&ugrave; discutere, non &egrave; certo stato il solo. Tanto che alla fine, nel weekend, si sono assommati ben 56 &quot;documenti decisionali&quot; tra multe e altro.  Procedendo per ordine cronologico, nel momento della collisione tra Raikkonen e Hamilton in curva 3, ce n&#39;&egrave; stata un&#39;altra subito dietro tra i due compagni di scuderia Romain Grosjean e Kevin Magnussen, che si &egrave; risolta con danni soprattutto sulla macchina del danese, comunque riuscito a proseguire e a terminare la gara. In questo caso i commissari hanno stabilito che i due piloti fossero entrambi stati condizionati dall&#39;incidente Kimi-Lewis davanti a loro e per questo siano arrivati al contatto. Quindi si &egrave; deciso per il &quot;no further action&quot;.    Alla fine del giro 18 c&#39;&egrave; stato il malaugurato inconveniente a Charles Leclerc, riuscito a salire fino al 7&deg; posto ma costretto a fermarsi in pista dopo il pit-stop. C&#39;&egrave; stato il dubbio che il problema che ha portato allo stop fosse relativo alla trasmissione e non a un errato montaggio delle ruote, ma se cos&igrave; &egrave; stato i rappresentanti del team non sono riusciti a convincere gli stewards, che hanno comminato una multa di 5.000 euro alla Sauber per unsafe release.  Si arriva quindi all&#39;altro incidente piuttosto serio dopo quello di Marcus Ericsson (per il quale non c&#39;&egrave; stata alcuna necessit&agrave; di intervento arbitrale: ha fatto tutto da solo) vale a dire quello tra Carlos Sainz e Romain Grosjean, proprio poco dopo il restart alla fine della safety car per il botto della Sauber e relativo recupero. I commissari hanno cos&igrave; descritto l&#39;azione, avvenuta alla curva Copse: dall&#39;esterno all&#39;ingresso in curva 9, Sainz va a chiudere un po&#39; verso l&#39;apice, ma non &egrave; stato questo il motivo principale dell&#39;incidente; il problema &egrave; che per timore di un contatto Grosjean si attacca ai freni, ma in questo modo (anche per le turbolenze sull&#39;ala) si &egrave; innescato un leggero sottosterzo che ha portato all&#39;urto.  Anche i piloti hanno convenuto si fosse trattato di un incidente di gara, e siccome non vi era colpa prevalente i commissari hanno deciso di non sanzionare nessuno dei due. Fin qui tutto ok: per&ograve; anche nel caso di Raikkonen su Hamilton l&#39;incidente &egrave; stato causato da uno sbaglio in frenata (quando Kimi ha bloccato le ruote finendo in sottosterzo contro Lewis) instillato dalla traiettoria convergente dell&#39;inglese. Un errore - che sia uno sbaglio, non ci piove - che pare sia stato considerato in modo ben differente nelle due situazioni: qual &egrave; il motivo che ha portato alla notevole differenza di giudizio? Un dubbio che si aggiunge a quello di come mai, in Austria, Max Verstappen non fosse stato nemmeno messo sotto inchiesta dopo aver superato lo stesso Raikkonen solo &quot;grazie&quot; a una ruotata ben assestata&hellip;  Proseguendo su quanto accaduto in pista a Silverstone (perch&eacute; non &egrave; finita, anzi) abbiamo un altro episodio che, come quello di Sainz e Grosjean, &egrave; stato giudicato quando la gara era conclusa da un po&#39;. Riguarda Pierre Gasly quando, a poco pi&ugrave; di 2 giri al traguardo, attacca Sergio Perez all&#39;ingresso di curva 16, cio&egrave; la chicane alla Club. Gasly entra deciso ma bene, per&ograve; all&#39;apice della curva tocca leggermente il &quot;salsicciotto&quot; interno, e questo lo fa allargare un poco. Quanto basta per andare a urtare la macchina di Perez che stava resistendo all&#39;esterno, cercando di sfruttare la successiva piega a destra. In questo modo Checo deve allargare fuori pista e Pierre passa incrociando le traiettorie nella curva Club, guadagnando l&#39;ultima posizione in zona punti. Ma per poco tempo: i commissari stabiliscono che anche se la collisione &egrave; stata leggera (entrambi hanno proseguito) &egrave; questa il motivo per cui Gasly ha superato e la colpa dell&#39;urto &egrave; completamente del francese, per cui comminano 5 secondi di penalit&agrave;. Una sanzione che purtroppo lo relega dalla 10&ordf; alla 13&ordf; posizione, completando un weekend da dimenticare per la Toro Rosso e all&#39;opposto permettendo alla Force India di piazzare ancora una volta entrambe le macchine in top ten.  Anche in questo caso viene il dubbio sul contatto austriaco Verstappen-Raikkonen considerato in modo ben diverso, ma passiamo oltre. Perch&eacute; nella gara inglese c&#39;&egrave; stato un altro episodio di &quot;hard driving&quot;, sempre negli ultimi giri: protagonisti Kevin Magnussen e Fernando Alonso. Lo spagnolo si &egrave; lamentato parecchio per essere stato allargato a Luffield e quindi ostacolato a Copse e Maggots, ma va detto che per quanto &quot;dura&quot; la guida di Magnussen non era arrivata a vere e proprie scorrettezze (sebbene Fernando abbia dovuto metterci &quot;del suo&quot; per evitare conseguenze) per cui dopo un rapido consulto la direzione di gara ha deciso che non era nemmeno in caso di aprire un&#39;investigazione ufficiale. Del resto Alonso si &egrave; preso in pista la sua &quot;vendetta&quot; all&#39;ultimo giro, superando Magnussen all&#39;ottavo posto (se avete sentito il suo &quot;Yes!&quot; via radio, potete capire la sua soddisfazione), e quindi la cosa &egrave; finita l&igrave;.  A livello di aneddoto, sappiate che oltretutto due piloti sono stati multati per essere entrati troppo forte in pitlane a gara finita, forse un po&#39; deconcentrati: sono Raikkonen e Ricciardo, colti rispettivamente a 114,8 e 83,8 km/h (anzich&eacute; 80) e quindi sanzionati di 1.000 e 400 euro. I commissari non riposano nemmeno dopo la bandiera a scacchi&hellip; 

<p>I commissari in Inghilterra non hanno penalizzato solo Raikkonen, ma pure Gasly e sono intervenuti su vari altri episodi di gara</p> 

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GP Monaco, la Ferrari andrà in pole position con Leclerc?

Formula 1 Silverstone: tante investigazioni anche a fine gara