E pensare che per qualche mese, durante lo scorso anno, avevamo avuto il timore di perderlo. Poi, &ldquo;tra mille difficolt&agrave; e con grande impegno&rdquo;, come disse il presidente Aci Sticchi Damiani, il sospirato&nbsp;rinnovo triennale. Terminata l&rsquo;era Ecclestone sono arrivati gli americani di Liberty Media e con loro una ventata d&rsquo;aria fresca. Tanto che alla vigilia dell&rsquo;ultimo Gran Premio d&rsquo;Italia i piloti hanno sfilato, in stile Le Mans, per le vie del centro di Milano a bordo di vetture storiche.  Un piccolo passo per l&rsquo;uomo, un grande passo per la Formula 1. Come confermato anche da Ivan Capelli in occasione dei Caschi d&rsquo;Oro 2017: &ldquo;La Formula 1 ha avuto un impulso positivo dall&rsquo;arrivo di Liberty Media. C&rsquo;&egrave; stata la volont&agrave; di un cambiamento&rdquo;. Qui sotto la video intervista all&rsquo;ex pilota di F1, nonch&eacute; presidente di Aci Milano, che ha commentato lo stato di salute del GP di Monza e le prospettive per il futuro.&nbsp;   

<p>L&rsquo;ex pilota di Formula 1, presidente di Aci Milano, commenta lo stato di salute del GP d&rsquo;Italia</p> 

Capelli: &ldquo;L&rsquo;arrivo di Liberty positivo per il GP di Monza&rdquo;

Pu&ograve; rappresentare il primo passo perch&eacute; si sblocchi definitivamente la vicenda Monza, in attesa del rinnovo di contratto per continuare a ospitare il Gran Premio d&rsquo;Italia in Brianza. Ivan Capelli si &egrave; dimesso dalla sua carica di consigliere all&rsquo;interno della SIAS, societ&agrave; che gestisce l&rsquo;autodromo, finita nel mirino di Bernie Ecclestone nei mesi scorsi.  Il capo della FOM non ha fiducia nella gestione della societ&agrave; e non &egrave; d&rsquo;accordo con l&rsquo;idea di introdurre una sostanziale modifica alla conformazione della pista, funzionale alle moto (MotoGP e Superbike), ovvero, l&rsquo;eliminazione della prima variante e un nuovo disegno del curvone Biassono verso la Roggia.  Modifiche che richiedono investimenti, da sommare alla quota che la SIAS dovrebbe assicurare (7 milioni di euro) nel contratto di rinnovo negoziato tra il presidente dell&rsquo;ACI Sticchi Damiani ed Ecclestone, con la partecipazione dello stesso Capelli, in veste di presidente di AC Milano, che della SIAS controlla direttamente il 70% e attraverso una societ&agrave; immobiliare il restante 30%.  L&rsquo;ex pilota di Formula 1 lascia il CdA, in una mossa di sfiducia del presidente Andrea Piero Dall&rsquo;Orto, eletto nel marzo 2015 e inviso a Ecclestone, a suo dire reo di non aver avvisato la FOM dell&rsquo;intenzione di modificare il circuito per trattare con gli organizzatori del mondiale Superbike e MotoGP in vista di un ritorno a Monza delle due ruote, nonch&eacute; di aver &ldquo;privilegiato&rdquo; gli interessi delle moto rispetto a quelli della Formula 1. Ecclestone che non ha mancato di ricordare la precedente gestione dell&rsquo;avvocato Federico Bendinelli, sottolineando come le trattative con quella dirigenza non siano mai state un problema.  &laquo;La solita questione italiana&raquo;, aveva tuonato lo scorso febbraio, dopo che il presidente Sticchi Damiani aveva confermato il raggiungimento di un accordo sulla base di 25 milioni di euro l&rsquo;anno.  Fabiano Polimeni  F1, l&rsquo;ultima minaccia: Las Vegas per Monza  GP Monza, Sticchi-Damiani: Ecclestone voleva 28 milioni

L&rsquo;attuale gestione della societ&agrave; &egrave; invisa a Ecclestone, ritenuta colpevole di aver privilegiato gli interessi delle moto sulla Formula 1

Monza, Capelli si dimette dalla SIAS

&laquo;Rispettiamo il lavoro e i progetti altri. Al momento, noi, Aci Milano e la Sias, stiamo lavorando duramente per rinnovare il contratto con la Fom che scade nel 2016&raquo;. Sono le parole di Ivan Capelli, interpellato da Pitpass.com sull&rsquo;eventualit&agrave; che il Gran Premio d&rsquo;Italia possa subire la legge dell&rsquo;alternanza, tra Monza e Imola, dal 2017. Una delegazione del circuito Enzo e Dino Ferrari, insieme al sindaco di Imola, si &egrave; incontrata a Londra con Ecclestone, tuttavia il nodo principale resta sempre lo stesso, quello di garantire la copertura economica di 20 milioni di euro, richiesti per il rinnovo.  &laquo;Il nostro obiettivo &egrave; di tenere il Gran Premio d&rsquo;Italia a Monza, non possiamo fare nient&rsquo;altro considerando che nel 2022 celebreremo i 100 anni del circuito. A oggi non abbiamo alcuna comunicazione ufficiale da Imola, comunque la rotazione alla quale fanno riferimento si &egrave; sempre rivelata essere una cattiva strategia: quindi, quel che serve &egrave; un approccio del tutto nuovo nella sua attuazione, che francamente a oggi non vedo&raquo;, aggiunge Capelli.  I casi di fallimento della rotazione di un gran premio tra pi&ugrave; circuiti recentemente si sono vissuti in Spagna, tra Valencia e Barcellona e in Germania, tra Nurburgring e Hockenheim, in entrambi i casi alle prese con difficolt&agrave; finanziarie e organizzative.  &laquo;Siamo uomini di sport e l&rsquo;interesse dello sport viene prima di tutto: dovesse essere la rotazione l&rsquo;ultima spiaggia, a quel punto dovremmo prenderla in considerazione&raquo;, conclude il presidente di Aci Milano.  Fabiano Polimeni  

Il presidente di Aci Milano lavora per trovare un accordo con la Fom e il mantenimento della gara a Monza

F1 Monza, Capelli: rotazione del GP ultima spiaggia

Il 18 settembre si terr&agrave; la prima udienza del processo per presunti illeciti commessi nella gestione di alcune strutture dell&rsquo;Autodromo di Monza.  Processo che potrebbe arrivare a incorporare altre accuse e possibili imputati (anche nel mondo della F.1). Il magistrato, Walter Mapelli, &egrave; stato visto - in bicicletta - nei dintorni dell&rsquo;Autodromo durante in Gp. Con strategia tutta italiana, questa inchiesta quasi coincide con il tentativo di Ivan Capelli, nuovo presidente dell&rsquo;Ac Milano, e di Andrea Dell&rsquo;Orto della Sias che gestisce l&rsquo;impianto monzese, di prolungare il contratto oltre il 2016. Capelli e Dell&rsquo;Orto hanno incontrato Bernie Ecclestone sabato mattina.  Un incontro definito &ldquo;cordiale&rdquo;, che verte soprattutto intorno ai soldi. Il Gp Italia paga 10,8 milioni di dollari per l&rsquo;iscrizione in campionato. Bernie vorrebbe che fosse portato ai livelli delle altre gare europee (&ldquo;dimenticando&rdquo;, magari, che Monaco non paga proprio). Il che pu&ograve; significare un incremento dal 60 al 100 per cento della quota. In questa trattativa, si innesta la questione del 20 milioni di Euro promessi per il rinnovamento delle strutture. Ecclestone fa a tutti l&rsquo;esempio dell&rsquo;Austria, che grazie a Mateschitz della Red Bull ha stanziato 200 milioni. Ma il successo di Zeltweg, lo scorso giugno, &egrave; dovuto anche ai biglietti a prezzi popolari. In questo, Monza non si &egrave; certo adeguata.  Sul numero di Autosprint in edicola da marted&igrave; 9 settembre potrete trovare tante altri notizie sulla Formula 1.   &nbsp;

Ivan Capelli, nuovo presidente dell&rsquo;Ac Milano, tratta il salvataggio 

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Capelli: “L’arrivo di Liberty positivo per il GP di Monza”

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F.1, Ecclestone pretende tanti soldi in più da Monza