        "Quando mi sono risvegliato non ho pensato alla parte del corpo che mi mancava, ma a quella che mi restava". Uno con una forza cos&igrave;, con una lucidit&agrave; cos&igrave; appena riaperti gli occhi da un coma farmacologico di quattro giorni, non puoi non ammirarlo. E non puoi non volergli bene, perch&eacute; simbolo di resilienza ed esempio per chi soffre, lotta e, nei momenti pi&ugrave; cupi della giornata, pensa che non ne valga pi&ugrave; la pena. Se siete gi&ugrave;, abbattuti e senza speranze per qualcosa di serio, ma serio davvero, voi pensate ad Alex Zanardi: uno che ai diretti dritti in faccio del destino ha sempre risposto con un sorriso. Raikkonen d&agrave; appuntamento a Sochi Una data come spartiacque Oggi, 15 settembre 2021, l'incidente che gli cambi&ograve; la vita compie 20 anni. Una data che un altro avrebbe fissato come quella della fine di una vita bella, "normale", prima della quale andare a correre al parco poteva sembrare una cosa banale. Per Alex Zanardi, invece, il 15 settembre 2001 &egrave; stato morte e rinascita insieme, perch&eacute; da l&igrave; &egrave; finito un Alex Zanardi e ne &egrave; nato un altro, nuovo ed ancora pi&ugrave; forte: da pilota di monoposto a corridore, plurimedagliato, di handbike. Ma anche scrittore, doppiatore, presentatore tv. Tutto con leggerezza, semplicit&agrave;, disinvoltura ed un bel sorriso spiaccicato in faccia. Sorrideva perch&eacute; aveva voglia di sorridere, Alex, ne aveva la forza e la voglia. E tutte quelle bellissime cose che ha fatto dopo il Lausitzring, le ha fatte con la forza di chi non si era chiesto "Perch&eacute; proprio a me?". Vettel-Aston Martin, Stroll senior: "Risposta imminente" Dal botto ai Caschi d'Oro Se lo sarebbe potuto chiedere anche da ragazzino, a 13 anni, quando la sorella Cristina rimase coinvolta in un incidente stradale che le cost&ograve; la vita. Avrebbe potuto chiederselo&nbsp;pi&ugrave; avanti, quando di anni ne stava per compiere 35, nel momento in cui Alex Tagliani non riusc&igrave; ad evitare la sua monoposto, distruggendo macchina e gambe all'altro Alex. Di quella gara, Zanna ricorda: "Dispiaciuto per quella corsa? Certo che lo sono: la stavo per vincere..." Gi&agrave;, la cronaca di quella gara &egrave; passata in secondo piano, ma rappresenta bene cos'&egrave; Zanardi: partito 22&deg;, si era messo a passarne uno dopo l'altro per giocarsi la vittoria fino a quando, a 13 giri dalla fine, perse il controllo della vettura: si disse che c'era una macchia d'olio sull'asfalto, aggiungi le gomme fredde dopo il pit-stop ed il risultato &egrave; fatto. Zanardi e Tagliani si ritrovarono nel posto sbagliato nel momento sbagliato, ma anche di questo Alex da Castel Maggiore non si &egrave; mai chiesto il perch&eacute;. Accett&ograve; tutto, in quel letto di ospedale cominci&ograve; a programmare la sua seconda vita. Quella che lo avrebbe fatto amare da tutti, quella che lo avrebbe portato alle medaglie d'oro a ripetizione nelle Paralimpiadi. La prima medaglia, per&ograve;, la ottenne proprio con Autosprint, ai Caschi d'Oro di quell'anno: ad un certo punto entra Alex in carrozzella e la platea non pu&ograve; far altro che applaudire; poi per&ograve; Alex ha un'altra sorpresa, la pi&ugrave; grande, bella ed inattesa: sempre con il sorriso, guarda il pubblico, sorride un'altra volta e piano piano, nell'incredulit&agrave; generale, si alza in piedi sulle protesi; gli applausi si fanno ancor pi&ugrave; scroscianti, nella sala c'&egrave; un boato di ammirazione, gli occhi si fanno lucidi. Pure Michael Schumacher, uno che cerca sempre di rimanere composto, ha un nodo alla gola; e pare assurdo che queste due persone, oggi, stiano combattendo una battaglia molto simile. Uno per un incidente sugli sci, l'altro per un incidente in strada mentre si allenava: il destino, ancora lui. Ferrari, cosa attendersi dalla nuova versione dell'ibrido La semplicit&agrave; di uno qualunque Quell'applauso ai Caschi d'Oro resta una delle cartoline pi&ugrave; belle di questi ultimi 20 anni, ma di certo non l'unica. Un'altra &egrave; quella che arriva poco dopo: scemato l'applauso, Alex prende la parola e fa: "Sono cos&igrave; emozionato che mi tremano le gambe". Sulle bocche compare un sorriso, e nella testa un pensiero: "Ma dove la trova, tutta quella forza?". E' la forza della semplicit&agrave;, perch&eacute; mai Zanardi ha fatto pesare la sua condizione, poggiando su una serenit&agrave; interiore che gli permetteva di scherzare anche sulla propria condizione. Scene di vita quotidiana, scene che ti portavano a volergli bene, anche e soprattutto per quelle cose che accadevano lontano dalle telecamere. Una volta, Alex and&ograve; come uno zio qualsiasi a vedere una gara di scherma del nipote; gli occhi si voltarono, Alex si mise per qualche istante a posare per le foto ed a firmare autografi; poi per&ograve; poggi&ograve; le stampelle su degli scalini umidi all'interno del palazzetto (era una giornata uggiosa) e fran&ograve; a terra, per un tonfo che fece girare i presenti, soprattutto quelli pi&ugrave; vicini. Lui, come uno qualunque, rise di se stesso, ringrazi&ograve; chi prov&ograve; ad aiutarlo e si tir&ograve; su per continuare a fare lo zio-tifoso, il tutto con la massima naturalezza. Scene di vita vissuta di uno che si &egrave; sempre sentito normale. Forza Alex! Poi il destino &egrave; andato avanti, gli ha privato l'ennesima passerella alle Paralimpiadi, ed oggi viviamo nell'attesa di una notizia, di un lampo che possa dirci qualcosa di pi&ugrave; su Alex Zanardi, sempre e solo se la famiglia lo vorr&agrave;. E' un pieno diritto della famiglia mantenere privata la condizione di Alex, e nessuno pu&ograve; permettersi di dire il contrario, limitandosi a rispettarne&nbsp;la volont&agrave; in religioso silenzio. Ci&ograve; che conta, con notizie nuove o meno, &egrave; che siamo tutti quanti dei gran tifosi di Alex Zanardi.        

Il 15 settembre 2001 Alex Zanardi perdeva le gambe nel pauroso incidente del Lausitzring, ma al tempo stesso cominciava una seconda parte di vita che lo avrebbe consacrato campione paralimpico e che gli avrebbe dato l'affetto di tutti

Zanardi, 20 anni fa l'incidente al Lausitzring: allora come oggi, "Forza Alex!"

La seconda manche del DTM si conferma terra di conquista per il pilota britannico dell&rsquo;Audi Jamie Green, che ha replicato il copione visto nel primo appuntamento stagionale di Hockenheim superando nelle ultime fasi di gara il pilota canadese della Mercedes Robert Wickens e conquistando cos&igrave; un meritato successo al Lausitzring. Wickens ha successivamente dovuto cedere anche gli attacchi di Mattias Ekstroem, risalito in seconda posizione dall&rsquo;ottava piazzola in griglia.  &nbsp;Il ventottenne canadese dell&rsquo;Ontario della Mercedes aveva siglato la pole e nella prima fase di gara sembrava essere riuscito a ritagliarsi un margine di sicurezza su Green ed Ekstroem, scatenatosi come il compagno all&rsquo;Audi dopo il cambio gomme. Jamie Green aveva chiuso in decima posizione la prima frazione dopo essere scattato dall&rsquo;ultima posizione sullo schieramento di partenza a causa della penalizzazione dovuta a un errore dei meccanici Audi che nelle qualifiche gli avevano montato un pneumatico di Ren&eacute; Rast.  Il secondo successo stagionale, il terzo sul tracciato del Lausitzring, consente a Jamie Green di risalire al secondo posto nella graduatoria di campionato con sedici lunghezze da colmare su Lucas Auer, decimo nella corsa odierna dopo un errore in qualifica che l&rsquo;ha costretto a scattare dalla ottava fila. &nbsp;Mattias Ekstroem ha beneficiato del cambio gomme effettuato gi&agrave; nel secondo giro: la strategia del muretto box Audi si &egrave; rivelata corretta.  Gara nelle retrovie per Edoardo Mortara, ultimo in qualifica, che dopo essere partito a rilento ha ben recuperato nel finale ed ha chiuso alle spalle di Lucas Auer sfiorando la zona punti.Tom Blomqvist ha invece compromesso la sua chance di lottare al via. Scattato dalla prima fila accanto a Robert Wickens, il britannico di origini svedese ha compiuto un jump start.  Il prossimo appuntamento stagionale del DTM sar&agrave; a Budapest dal 16 al 18 giugno.   

Il secondo successo stagionale&nbsp;consente a Jamie Green di risalire al secondo posto nella graduatoria di campionato&nbsp;

DTM al Lausitzring, Green vince gara 2

Meritatissima prima vittoria nel DTM per il ventunenne austriaco Lucas Auer, che ha portato al successo la rosa Mercedes del Muecke Motorsport.&nbsp;&ldquo;Luki&rdquo;, scattato perfettamente dalla pole, ha corso da veterano, riuscendo sin dai primi giri a distanziare i suoi rivali. Al secondo anno nel DTM, il nipote di Gerhard Berger &egrave; stata la vera sorpresa del fine settimana del DTM nella regione del Brandeburgo.  In precedenza, il vincitore aveva raccolto soltanto alcuni piazzamenti e quest&rsquo;anno aveva conquistato soltanto una manciata di punti.&nbsp;La lotta per la seconda posizione &egrave; stata incandescente. Solo sul finale Robert Wickens ha dovuto dare strada a Mattias Ekstroem, risalito prepotentemente dal nono posto in griglia. La terza posizione consente al canadese di occupare la prima posizione in graduatoria generale davanti a Marco Wittmann, che ha chiuso al sesto posto.  Positiva la quarta piazza di Jamie Green, autore di un ottimo sorpasso sul connazionale Gary Paffett.&nbsp;Amara la corsa di Edoardo Mortara, che ha chiuso dodicesimo dopo essere scattato dalla ventiduesima posizione in griglia a causa di un problema al cambio. Mortara, che nel corso del cambio gomme ha lievemente colpito un meccanico di Ekstroem (frattura ad un piede per lui), &egrave; ora quinto in graduatoria generale con un distacco di quattordici lunghezze da Wickens.  Il prossimo appuntamento stagionale si disputer&agrave; sul cittadino di Norimberga l&rsquo;ultimo fine settimana di giugno.&nbsp; 

Meritatissima prima vittoria in gara 2&nbsp;per il ventunenne austriaco Lucas Auer, che ha portato al successo la rosa Mercedes del Muecke Motorsport

DTM, Auer primo centro, Mortara fuori dai punti

Su un circuito sul quale in passato avevano sempre sofferto, le Audi hanno fornito una prova di superiorit&agrave; schiacciante nella seconda frazione del secondo appuntamento DTM. Jamie Green, gi&agrave; vincitore della gara breve del sabato, ha nuovamente imposto la sua legge, precedendo ben quattro vetture della Casa degli Anelli sotto la bandiera a scacchi. Alle spalle del britannico del Team Rosberg hanno concluso Mattias Ekstroem, Miguel Molina, Timo Scheider ed il nostro Edoardo Mortara, che nel finale di gara ha resistito con fatica ai pressanti attacchi del sorprendente Daniel Juncadella.  Jamie Green, scattato dalla pole, si &egrave; fatto sorprendere al via dallo scatto di Ekstroem. Lo svedese ha per&ograve; dovuto soccombere agli attacchi del rivale gi&agrave; nel corso del settimo giro. Soltanto l&rsquo;ingresso della safety car, subentrata quando mancavano pochi giri al termine per consentire ai commissari di rimuovere la vettura incidentata di Lucas Auer, ha ricompattato il gruppo, pur senza fornire ad Ekstroem alcuna possibilit&agrave; di attaccare la leadership. Ottima settima posizione per Christian Vietoris, che era scattato dal quindicesimo posto in griglia. Maxime Martin, ottavo, &egrave; stato il migliore tra i piloti BMW. Spengler ha subito 30&rsquo; di penalizzazione per aver mandato in testacoda Adrien Tambay. La zona punti &egrave; stata completata da altre due Audi, con Nico Muller che ha preceduto Mike Rockenfeller.  Al vertice della graduatoria generale, il terzo successo stagionale consente a Jamie Green di prendere il largo sul duo composto da Mattias Ekstroem ed Edoardo Mortara. Il terzo appuntamento stagionale si disputer&agrave; al Norisring a fine mese.  Alessandro Gargantini  

Green vince anche la gara "lunga" e prende il largo in classifica generale su Ekstroem e Mortara

DTM: l'Audi strapazza tutti al Lausitzring

Sul circuito del Lausitzring ubicato nella regione del Brandeburgo, situata a nord di Dresda, il dominio degli uomini di Dieter Gass e Wolfgang Ullrich &egrave; stato pressoch&eacute; totale. A cogliere il secondo sigillo stagionale nel DTM &egrave; stato il britannico Jamie Green, che quando mancavano otto minuti al termine della gara ha sopravanzato il compagno di Marca Miguel Molina, poi scivolato in quarta posizione alle spalle anche di Edoardo Mortara e Mattias Ekstroem. Nel giro di tre terribili minuti, il driver di Barcellona ha perso altrettante posizioni. Green, che pur nel corso della gara ha denunciato problemi al DRS, una volta scavalcato lo spagnolo ha subito preso il largo, chiudendo con ben quattro secondi di vantaggio su Mortara.  Alle spalle del quartetto Audi hanno chiuso le Mercedes di Pascal Wehrlein, autore di una buona rincorsa dopo uno start problematico, e Robert Wickens. Da parte sua&nbsp;Maxime Martin, settimo, ha difeso i colori BMW dagli attacchi di Timo Scheider nel finale. Da sottolineare la bella rimonta di Mike Rockenfeller, che si &egrave; fermata alla nona posizione davanti a Daniel Juncadella, che ha portato punti al Muecke Motorsport nella gara di casa. Il campione in carica Marco Wittmann ha accusato problemi tecnici e non &egrave; riuscito ad andare oltre la tredicesima posizione.  In classifica generale, il secondo centro stagionale ha consentito a Jamie Green di superare di due lunghezze il nostro Edoardo Mortara.  Gara due &egrave; prevista domani alle ore 14,25.

Mortara 2&deg; in gara-1 precedendo Ekstroem e Molina al Lausitzring

DTM: Green apre il poker Audi

DTM Lausitzring. Wehrlein primo, Wittmann Re

DTM Lausitzring

da Klettwitz (Lausitzring): Alessandro Gargantini  Una sesta posizione &egrave; bastata a Marco Wittmann per conquistare il titolo di Meister del DTM 2014. Il ventiquattrenne bavarese ha corso da ragioniere, tenendosi al riparo dai tanti contatti e dalle insidie del tracciato reso scivoloso dalla pioggia, ed ha puntato alla conquista dei punti necessari per chiudere la pratica campionato. Settimo in qualifica, il pilota di Stefan Reinhold riporta il titolo alla BMW, succedendo a Mike Rockenfeller, grazie a ben quattro vittorie nelle prime otto corse della stagione.  Non si pu&ograve; affatto dire che l&rsquo;alfiere di Jens Marquardt non sia stato aiutato dai suoi rivali diretti. Mattias Ekstroem si &egrave; ritirato a causa del distacco di una ruota a seguito di un disastroso pit-stop, mentre il nostro Edoardo Mortara &egrave; precipitato in fondo al gruppo sin dalle prime battute di gara, chiudendo in sedicesima posizione, per aver scelto di partire con le gomme slick sulla pista troppo bagnata.  Il successo di tappa &egrave; andato a Pascal Wehrlein, al primo centro nella serie. Il diciannovenne dell&rsquo; AMG, in forma smagliante, &egrave; scattato benissimo dalla pole ed ha tenuto un ritmo infernale che gli ha consentito di distaccare Christian Vietoris di ben undici secondi nelle prime fasi di gara. Terza posizione per Timo Scheider, che non &egrave; riuscito a finalizzare l'attacco all'ultimo giro su Vietoris e che ha preceduto le Mercedes di Daniel Juncadella e Robert Wickens, pur penalizzati da un drive-through per non aver rallentato in regime di bandiere gialle. Dunque 4 Mercedes nelle prime 5 posizioni.  Sulla pista bagnata si sono visti tanti contatti, che hanno causato la ritiro di Paul di Resta, Timo Glock e Antonio da Costa. Dodicesimo Vitaly Petrov, nonostante un drive-through ed un testacoda. Martin Tomczyk e Augusto Farfus hanno sub&igrave;to la penalizzazione in griglia di cinque posizioni per condotta scorretta nella pit nel corso delle qualifiche, dove avevano rallentato rispettivamente Vitaly Petrov e Miguel Molina.  Da segnalare che resta apertissima la disputa per il 2&deg; posto, con Vietoris, Mortara, Ekstroem e Rockenfeller racchiusi in soli 5 punti. Il prossimo appuntamento &egrave; previsto tra due settimane a Zandvoort.    

Al Lausitzring basta il 6&deg; posto all'alfiere BMW per aggiudicarsi il titolo, con Vietoris 2&deg; di poco su Scheider

DTM: vince Wehrlein, ma &egrave; Wittmann il nuovo "meister"

dal Lausitzring (Germania): Alessandro Gargantini  Al termine di una giornata caratterizzata da tanta foschia che ha impedito la disputa delle due sessioni di prove libere di un&rsquo;ora, compresse in una &ldquo;sgambata&rdquo; di quindici minuti prima delle qualifiche, il diciannovenne tedesco della AMG Pascal Wehrlein ha ottenuto un&rsquo;inattesa pole position, la prima nella sua breve carriera nella serie. Il giovane pilota di Toto Wolff, al secondo anno nel DTM, ha preceduto di 57 millesimi di secondo l&rsquo;Audi di Mattias Ekstr&ouml;m. Lo svedese &egrave; stato peraltro l'unico fra quanti lottano per il 2&deg; posto in campionato ad accedere nella top8 di fine qualifiche, dalla quale sono rimasti esclusi per poco Rockenfeller, Vietoris e Mortara, mentre Spengler ha avuto qualche problema di troppo.  Alle spalle del nordico, seguono i compagni di marca Jamie Green e Timo Scheider. Positiva quinta posizione per Daniel Juncadella, a conferma dell&rsquo;ottimo periodo degli junior drivers Mercedes. Il dominatore della stagione Marco Wittmann, che scatter&agrave; dalla settima posizione in griglia, mantiene integre le sue chances di chiudere in anticipo il discorso per il titolo (gli serve un 4&deg; posto in caso vincesse Ekstr&ouml;m). Il tedesco si &egrave; lamentato per la pista scivolosa e per la mancata disputa delle prove libere. Sempre per il fondo umidiccio Edoardo Mortara e Adrien Tambay, rispettivamente tredicesimo e diciottesimo, sono stati protagonisti di escursioni nell&rsquo;erba. Un insabbiamento del californiano Joey Hand ha invece causato l&rsquo;interruzione di Q1, che &egrave; stata accorpata in Q2.  L&rsquo;ottava corsa stagionale del DTM &egrave; prevista domani alle ore 13,30.

Segue Ekstr&ouml;m, mentre Wittmann &egrave; solo 7&deg; e Mortara 13&deg;, nelle qualifiche

DTM: prima pole per Wehrlein al Lausitzring

La terzultima gara del DTM al Lausitzring potrebbe gi&agrave; veder assegnato il titolo della categoria: infatti Marco Wittmann ha un vantaggio tale (64 punti di differenza) che gli basterebbe arrivare 4&deg; per assicurarsi matematicamente il titolo, anche in caso di vittoria dei diretti inseguitori. Cosa peraltro tutt&rsquo;altro che scontata anche da parte di un dominatore come lui, quest&rsquo;anno, in una serie cos&igrave; competitiva come il Deutsche Tourenwagen Meisterschaft.  Infatti per il 2&deg; posto &egrave; lotta apertissima, e non solo per il nostro Edo Mortara che si trova a pari punti (56) con lo svedese Mattias Ekstr&ouml;m. A tre punti segue l&rsquo;altro pilota ufficiale Audi, il campione uscente Mike Rockenfeller, ma sono sempre in lizza anche Bruno Spengler per la BMW e Christian Vietoris per la Mercedes. Ci si aspetta dunque un&rsquo;altra prova intensa, a partire dalle qualifiche di oggi alle ore 16,45 per finire con la gara alle ore 13,30 di domani, visibili in streaming sul sito ufficiale del DTM.  Maurizio Voltini  

Wittmann potrebbe gi&agrave; assicurarsi il titolo domenica, ed &egrave; apertissima la lotta per il 2&deg; posto con il nostro Mortara protagonista

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