di Alberto Antonini  Fra McLaren e Red Bull sar&agrave; guerra di avvocati. Dopo che, l&rsquo;anno scorso, a Woking si erano assicurati i servizi di Peter Prodromou, il &ldquo;mago&rdquo; della galleria del vento di Milton Keynes, si &egrave; aperta una controversia sui successori.  Prodromou al momento &egrave; ancora in Red Bull. Ma proprio in questi giorni inizia il suo &ldquo;gardening leave&rdquo;, cio&egrave; il periodo di riposo forzato che ogni ingegnere deve rispettare prima di unirsi al nuovo team. Il lavoro di Prodromou alla McLaren deve appunto iniziare in vista della stagione 2015.  La Red Bull aveva annunciato che il posto di Prodromou sarebbe stato preso dall&rsquo;attuale capo del settore aerodinamico, Dan Fallows, che lavora a Milton Keynes da otto anni. Ma qui sorge la controversia: McLaren infatti ha annunciato che Fallows ha un &ldquo;contratto vincolante&rdquo; con loro! E questo contratto sarebbe ora &ldquo;nelle mani degli avvocati&rdquo;.  Quindi la McLaren (che di recente ha perduto il suo capo aerodinamico, Marin Budkowsky) ha pensato di rastrellare tutti i tecnici Red Bull per fare piazza pulita. Ma la squadra rivale evidentemente &egrave; convinta di potersi tenere Fallows.  Particolare curioso: Dan ha un passato in Italia. Fra il 2005 e il 2006, infatti, ha lavorato alla Dallara, in quello che doveva essere il progetto F.1 in collaborazione con la Midland, oggi Force India.

Nuova disputa fra i due team per l&rsquo;aerodinamico (ex Dallara) Dan Fallows

McLaren-Red Bull, &egrave; scontro legale

Bernie Ecclestone non fa mai niente per caso. &nbsp;Ha annunciato assieme alla Cvc, la societ&agrave;-madre che detiene i diritti della F1, che si dimette da presidente della societ&agrave; che gestisce la F1, dove manterr&agrave; per&ograve; tutti gli&nbsp;incarichi operativi. Quindi formalmente non sar&agrave; pi&ugrave; il capo ma continuer&agrave; ad agire come tale.  Attenzione per&ograve;, perch&egrave; le sue decisioni saranno soggette a "maggior controllo" da parte del Presidente del Consiglio d'Amministrazione, Brabeck e del co-fondatore Donald MacKenzie, che avranno voce in capitolo anche nella firma di contratti e "altri accordi commerciali".  Non &egrave; casuale la scelta di tempo, perch&eacute; proprio in questi giorni la Procura di&nbsp;Monaco di Baviera ha annunciato&nbsp;l&rsquo;avvio dell&rsquo;azione legale contro di lui e quindi il gesto serve a privare la societ&agrave; che organizza la F1 da eventuali conseguenze legate a una&nbsp;possibile&nbsp;condanna di Ecclestone. Secondo fonti tedesche, l&rsquo;accusa avrebbe convocato ben 39 testimoni, fra i quali figurano nomi illustri, come l&rsquo;ex presidente della Daimler, J&uuml;rgen Hubbert, e l&rsquo;ex ministro delle finanze dela Baviera, Faltlhauser. Secondo le stesse fonti il processo inizier&agrave; a fine aprile. Sarebbero quindi falliti i tentativi degli avvocati di trovare una mediazione extragiudiziale.  L'accusa &egrave; sempre quella di corruzione mediante dei 44 milioni di dollari che il capo della Fom avrebbe versato a titolo di bustarella al banchiere Gribkowsky, per facilitare il passaggio di consegne della holding F1.  Passa cos&igrave; in secondo piano la notizia che proprio Bernie, due giorni fa, ha annunciato di avere fatto un&rsquo;offerta per rilevare il circuito del N&uuml;rburgring. Ma davvero non c&rsquo;&egrave; correlazione tra i fatti?  Pensiamoci: Bernie non compra niente se non c&rsquo;&egrave; da guadagnare. E acquisire la propriet&agrave; di un circuito, per giunta gravato di debiti, oggi non &egrave; quasi mai un buon affare. E se fosse, allora, un tentativo per ingraziarsi l&rsquo;opinione pubblica tedesca?  (a.a.)

Andr&agrave; sotto processo per l'affare corruzione a fine aprile ma intanto vuole comprare il N&uuml;rburgring

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McLaren-Red Bull, è scontro legale

Ecclestone si dimette da presidente F1!