E&rsquo; stato un esordio a due volti e a sfiorare la zona punti quello di Jorge Lorenzo in Porsche Carrera Cup Italia sabato e domenica scorsi a Imola. Dopo aver debuttato sulle 4 ruote come &ldquo;guest&rdquo; in Porsche Supercup due weekend prima, il tre volte campione della MotoGP si &egrave; ripresentato in riva al Santerno nelle vesti di pilota ufficiale del Team Q8 Hi Perform per la prima delle sei sfide stagionali in una delle serie pi&ugrave; frequentate (37 al via) e competitive, fra l&rsquo;altro con la nuova 911 GT3 Cup e un fine settimana iniziato con il maltempo.  Dopo aver saltato le libere del venerd&igrave; per impegni a Madrid, il maiorchino si &egrave; ritrovato immediatamente a prendere confidenza con le insidiose condizioni di umido di inizio qualifiche, un fattore che gli ha consigliato di guidare con prudenza, ma anche di ben figurare, riuscendo a qualificarsi nella prima met&agrave; dello schieramento con il 18&deg; tempo, sui livelli dei migliori della Michelin Cup.  Weekend in crescita  Da qui l&rsquo;interessante evoluzione del suo weekend e la crescita di Lorenzo, vista sia in pista sia fuori, dove, dopo una gara 1 &ldquo;dove sono stato forse fin troppo prudente&rdquo;, nei suoi occhi e nei suoi atteggiamenti ha iniziato a prevalere la determinazione di un campione affermato. Nelle due ruote, certamente, ma pur sempre di motorsport si tratta. Non che fosse andata male nella corsa del sabato. Tutt&rsquo;altro.  Dopo uno spunto non perfetto al via, il driver di Q8 Hi Perform aveva comunque recuperato diverse posizioni e, autore anche di un paio di bei sorpassi, concluso 17esimo al traguardo, ma gi&agrave; con in testa l&#39;obiettivo di conquistare i suoi primi punti nel mondo Porsche il giorno seguente. Domenica in pista si &egrave; ripresentato infatti un Lorenzo evidentemente pi&ugrave; consapevole dei propri mezzi e con il piglio deciso di chi sa dove vuole arrivare.  In gara 2 tanta sfortuna  Purtroppo per lui e la squadra, in gara 2 le cose non sono andate come mirato. Lo spagnolo, stavolta partito bene e autore di un successivo sorpasso alla Piratella, dopo appena due giri si &egrave; ritrovato senza colpe nella ghiaia del Tamburello a causa di un contatto con il 17enne lituano Kajus Siksnelis, il pi&ugrave; giovane quest&rsquo;anno in Carrera Cup Italia e arrivato troppo lungo all&rsquo;ingresso della prima curva. Un vero peccato per Lorenzo, tornato furente nel paddock, senza capacitarsi di ci&ograve; che era appena successo ma ben conscio dell&rsquo;occasione persa. No, non l&rsquo;ha presa per niente bene, ma il fatto che nel momento in cui &egrave; stato eliminato si trovava in 15esima posizione, quindi gi&agrave; in zona punti, rappresenta la migliore delle premesse in vista del secondo atto stagionale al Misano World Circuit il 3-5 giugno, quando andr&agrave; a caccia della rivincita.  E&rsquo; una pista sulla quale in moto ha percorso migliaia di giri. Magari non conter&agrave; molto, ma &egrave; un punto a favore se considerato in aggiunta al bagaglio di esperienza maturato con auto, squadra e campionato a Imola. E con l&rsquo;auspicio che stavolta tutto fili liscio, meteo e venerd&igrave; di prove libere compresi...   

Il campione del mondo di MotoGP ha iniziato la sua nuova vita sportiva nel monomarca Porsche. Ecco come &egrave; andata

Lorenzo, esordio positivo in Carrera Cup&nbsp; aspettando Misano

Nuova stagione, nuovo pilota: il team Q8 Hi Perform, dopo la vittoria ottenuta nella scorsa stagione, si appresta a scendere in pista con Jorge Lorenzo. Lo spagnolo, ex pilota protagonista della MotoGP e 5 volte campione del motomondiale, sar&agrave; l&rsquo;Official Driver della scuderia nella Porsche Carrera Cup Italia 2022, il monomarca tricolore giunto alla 16esima&nbsp;edizione. Il campionato, dopo i primi test ufficiali previsti a Monza il 13 aprile, aprir&agrave; ufficialmente i battenti nel weekend del 7-8 maggio ad Imola presso l&rsquo;Autodromo Enzo e Dino Ferrari, per poi proseguire con le successive tappe di Misano (4-5 giugno), Mugello (16-17 luglio), Vallelunga (17-18 settembre), Franciacorta (1-2 ottobre) e Monza (8-9 ottobre). La Porsche Carrera Cup Italia rinnova l&rsquo;impegno verso la sostenibilit&agrave; dimostrato gi&agrave; nel corso dell&rsquo;edizione precedente grazie alla certificazione ISO 20121, che rappresenta lo standard internazionale per la gestione sostenibile degli eventi.  &ldquo;Inizia una nuova e stimolante fase della mia vita &ndash; afferma Jorge Lorenzo &ndash; Ringrazio molto il team Q8 Hi Perform per avermi accolto e per avermi scelto come Official Driver: non vedo l&rsquo;ora di mettermi in gioco e dimostrare tutto il mio valore al volante. Abbiamo un team forte, affiatato ed ambizioso: tappa dopo tappa, il nostro obiettivo dovr&agrave; essere sempre quello di crescere e di vincere quante pi&ugrave; gare possibili&rdquo;. Jorge Lorenzo non &egrave; nuovo nel panorama delle competizioni Porsche. &Egrave; stato infatti, tra i protagonisti della PCCI Esports 2021, il primo campionato di simracing al mondo parallelo a quello reale, che ha chiuso il suo quarto anno con numeri eccezionali, attirando l&rsquo;attenzione anche dei principali media nazionali.  &ldquo;La vittoria della scorsa edizione ha dimostrato che siamo un team con le carte in regola per competere e vincere &ndash; afferma Gherardo Bisi, direttore marketing di Q8 &ndash; Sono un appassionato di motori e ho sempre seguito la MotoGP e i suoi piloti, un mix di talento, concentrazione e agonismo.&nbsp; Jorge rispecchia il professionista che cercavamo ed era nei nostri radar gi&agrave; da tempo. Lo abbiamo sceltoconvinti che possa raggiungere ottimi traguardi anche su quattro ruote&rdquo;. 

In vista della nuova stagione, il team Q8 Hi Perform presenta Jorge Lorenzo come nuovo Official Driver. Dopo una carriera di successi sulle due ruote, sar&agrave; al volante della nuova 992 GT3 Cup nell&rsquo;edizione 2022

Lorenzo alla Carrera Cup Italia con il team Q8 Hi Perform

Della sorpresa assoluta di Jorge Lorenzo dopo il primo assaggio al volante di una Mercedes di Formula 1, la W05 del 2014 provata nei mesi scorsi a Silverstone, abbiamo gi&agrave; raccontato.&nbsp; &laquo;Irreale&raquo;, cos&igrave; defin&igrave; il livello di aderenza in curva garantito dal carico aerodinamico. Ma non ha alcuna velleit&agrave; di passare alle quattro ruote, perlomeno non in Formula 1. Un giorno, forse, altre categorie potrebbero catturarne l&#39;attenzione. E guarda a una delle gare che conserva intatto il proprio fascino, la 24 Ore di Le Mans.  &laquo;Correre in macchina &egrave; qualcosa che potrei fare con maggior frequenza e meglio una volta che mi ritirer&ograve; dalla MotoGP. Tre anni fa ho corso ad Abu Dhabi con una Ferrari 458, &egrave; il massimo con cui abbia corso, ma mi piacerebbe un giorno disputare la 24 Ore di Le Mans. Sarebbe pi&ugrave; realistico che non una stagione in Formula 1&raquo;, ha raccontato.  Disputare un&#39;uscita promozionale al volante di una Formula 1 &egrave; una cosa, essere competitivo anche per un solo week end di gara &egrave; missione completamente diversa. Lo sa bene Lorenzo, che ammette: &laquo;Una cosa &egrave; fare un giro singolo, con gomme nuove, altra &egrave; correre un&#39;ora e mezza con altre macchine intorno e il grip delle gomme che cala. E&#39; la cosa pi&ugrave; complessa per un motociclista quando prova ad abituarsi alle auto&raquo;.  Pi&ugrave; &quot;semplice&quot; gestire la transizione verso il mondo GT e Le Mans. Resta una prospettiva ancora lontana per il maiorchino fresco di contratto con Ducati. Intervistato da Crash.net, torna per&ograve; alle sensazioni di quella Formula 1 provata appena eppure in grado di impressionare immediatamente: &laquo;Non sono potuto arrivare al limite, avevamo solo 4 o 5 ore, ma per essere un pilota di MotoGP non sono andato piano, ero veloce e ho fatto un gran tempo. La squadra &egrave; rimasta impressionata e anch&#39;io perch&eacute; ero pi&ugrave; veloce del tempo di Nico, ma non conosco le condizioni del test, perch&eacute; Nico aveva guidato per la prima volta in inverno e forse c&#39;erano delle chiazze di bagnato.Tuttavia, essere vicino a quel livello mi ha reso fiero, avendo solo poche ore d&#39;esperienza&raquo;.    C&#39;&egrave;, infine, il concetto di competitivit&agrave; da esaminare con altri occhi. Limare l&#39;ultimo secondo, i decimi, stabilizzarsi su un nuovo limite &egrave; il compito pi&ugrave; arduo da centrare quando si passa da un mondo all&#39;altro, dalle due alle quattro ruote o anche solo da una categoria all&#39;altra dell&#39;automobilismo. &laquo;Mi ha sorpreso il carico aerodinamico sui curvoni, vai sempre pi&ugrave; veloce e quando torni ai box vedi la telemetria e scopri che Nico o Lewis andavano 30 km/h di pi&ugrave; e ti chiedi come sia possibile. Provi a essere pi&ugrave; veloce ma il piede non sta gi&ugrave;, la testa ti dice &quot;ok, spingi a fondo l&#39;acceleratore&quot;, ma il piede va nel senso opposto. E&#39; questa la cosa pi&ugrave; difficile&raquo;, ha aggiunto Lorenzo. 

Concentrazione tutta sulla MotoGP al momento, non esclude una &quot;seconda carriera&quot; al volante dopo il ritiro

Lorenzo, dopo la MotoGP sogna la 24 Ore di Le Mans

Dalla sella della M1 al sedile della W05, in attesa che qualcosa di simile possa capitare a ruoli invertiti. Jorge Lorenzo &egrave; salito sulla Mercedes W05 di Formula 1, la monoposto campione del mondo nel 2014, per una giornata di test a Silverstone, resa possibile dalla presenza di uno sponsor comune a Mercedes e Yamaha: Monster Energy. Nei mesi scorsi si era prospettata anche la possibilit&agrave; che fosse Hamilton a effettuare qualche giro sulla Yamaha M1, vedremo se si concretizzer&agrave; il test in futuro.  Prima di girare sulla Mercedes di Formula 1, Lorenzo, &nbsp;ha svolto un programma di avvicinamento con pi&ugrave; passaggi: &laquo;I giorni scorsi sono stati davvero speciali, devo ringraziare anzitutto Monster Energy per avermi dato questa opportunit&agrave;, &egrave; stata un&#39;esperienza grandiosa, un sogno diventato realt&agrave;.&nbsp;Ho potuto lavorare accanto ad alcuni dei migliori ingegneri di questo sport, ho guidato una macchina di Formula 2, svolto delle sessioni al simulatore e, infine, ho guidato il vero affare. Ho provato la macchina di Formula 1, &egrave; stata una giornata strabiliante&raquo;, le parole di Jorge Lorenzo dopo l&#39;esperienza fatta gioved&igrave; scorso.&nbsp;  Due mondi che non potrebbero essere pi&ugrave; distanti sul fronte tecnico, sfide nuove con le quali familiarizzare, per il pilota spagnolo: &laquo;Sono molto soddifatto del tempo fatto nell&#39;ultimo run, da quello che hanno detto gli ingegneri era davvero competitivo. La macchina &egrave; cos&igrave; fluida, me l&#39;aspettavo pi&ugrave; nervosa e difficile, ma alla fine tutto &egrave; stato cos&igrave; bello: il motore, lo sterzo, tutto. E&#39; piuttosto semplice da guidare e in curva &egrave; davvero, davvero veloce, l&#39;aderenza &egrave; irrreale&raquo;. Sensazioni trasmesse l&agrave; dove l&#39;aerodinamica crea differenze abissali rispetto alle moto. Quella che &egrave; la notevole differenza di velocit&agrave; tra punta massima sul dritto di una moto e percorrenza in curva, si riduce fortemente nel caso delle monoposto di Formula 1.&nbsp;  &laquo;Al primo giro senti la potenza, quando ci fai l&#39;abitudine &egrave; simile alla MotoGP, ma in curva sei in un mondo completamente differente, circa 40 km/h pi&ugrave; veloce a centro curva. Mi ha sorpreso anche quanto tardi puoi frenare e la quantit&agrave; di aderenza che d&agrave; la macchina a gas aperto sui curvoni &egrave; folle&raquo;, prosegue Lorenzo. Tutte caratteristiche figlie del carico aerodinamico di una monoposto. E il riferimento &egrave; con un progetto vecchio di due anni, molto distante dalle prestazioni odierne e che diverr&agrave; &quot;preistoria&quot; con gli sviluppi 2017.&nbsp;  Alle impressioni di Jorge Lorenzo sulla Mercedes campione del mondo 2014 si sommano le &quot;valutazioni&quot; a ruoli invertiti. Che &quot;pilota di Formula 1&quot; &egrave; stato lo spagnolo? &laquo;Dal momento in cui &egrave; arrivato si &egrave; dimostrato pieno di entusiasmo, tra un run e l&#39;altro studiava i dati, cercava le aree nelle quali migliorare. Si vede perch&eacute; &egrave; un pluri-campione del mondo su due ruote, l&#39;interesse ai dettagli e le prestazioni sono stati notevoli, ha raccolto le indicazioni e migliorato a ogni run&raquo;, il commento di&nbsp;Richard Lane, ingegnere di pista che ha seguito Lorenzo nell&#39;esperienza al volante.&nbsp; 

Un test a Silverstone con la macchina del 2014 per Jorge, rimasto impressionato dalle prestazioni consentite dal carico aerodinamico

F1, Lorenzo prova la Mercedes W05: &quot;Velocit&agrave; in curva &egrave; irreale&quot;

Una domenica di passione a Brisighella insieme a Max Verstappen, il baby crack della Formula Uno. Un pomeriggio in mezzo a un bagno di folla in questo paesino incastonato alle spalle di Faenza, vero scrigno medioevale che ha celebrato da star la pi&ugrave; grande scommessa futura del Circus. L&rsquo;olandese volante, 18 anni spesi a inseguire il sogno di diventare pilota, ha ricevuto il Trofeo Lorenzo Bandini, riconoscimento alla memoria del pilota Ferrari morto durante il Gp di Monaco del 1967 e per diverse ore &egrave; stato investito da un affetto senza bandiere.   L&rsquo;affetto &egrave; quello di un popolo di appassionati che non sale in macchina e va nella vicina Riviera ma che ingolfa le vie di una cittadina che da sempre dimostra tutto il suo amore per lo sport dei motori. Sono tutti qui per celebrare il giovane che ha cambiato la storia della Formula Uno a met&agrave; maggio quando ha vinto il suo primo Gp al debutto sulla Red Bull a 18 anni, 7 mesi e 15 giorni.  Apple tratta per rilevare la F1?&nbsp;  La passione per questa promessa della Formula Uno si rincorre anche negli angoli pi&ugrave; nascosti di questo paese, vera perla medioevale, sale sulla Rocca, fa da filo conduttore di una giornata che si dipanava veloce, come il suo protagonista. &Egrave; uno che spinge forte sul cuore degli appassionati, il baby tulipano, uno che ha sacrificato anche l&rsquo;infanzia dietro alle corse. Piace il suo modo di correre e anche quel suo ragionare da grande anche se all&rsquo;anagrafe &egrave; poco pi&ugrave; che maggiorenne. La sua presenza a Brisighella &egrave; un bel regalo per i tanti appassionati che facevano a gara per stargli vicino, per vedere com&rsquo;&egrave; fatto in carne e ossa un pilota che alla tiv&ugrave; regala show e prestazioni sempre al di sopra di ogni sospetto. Quella grande festa al Trofeo Bandini l&rsquo;abbiamo vissuta in diretta e su questo numero ve la raccontiamo.   Nel frattempo il Mondiale di F.1 nel prossimo week end sbarca in Ungheria. La vigilia &egrave; stata agitata da una serie di voci intorno alla Ferrari. Voci che circolano da tempo e Autosprint ne aveva dato conto proprio alla vigilia del Gp di Spagna, s&igrave; proprio quello vinto da Verstappen. Non &egrave; tanto una questione di nomi: la sensazione &egrave; che ad agosto avremo un quadro ancora pi&ugrave; chiaro. Ora sotto con Budapest, un Gp che chiarir&agrave; cos&igrave; diverse dinamiche. 

A Brisighella bagno di folla per il 18enne olandese vero crack della Formula Uno

Una domenica con Verstappen

Il campione della MotoGP Jorge Lorenzo e i grandi ex come Alain Prost ma non solo: il round monegasco &egrave; da sempre un appuntamento irrinunciabile per le celebrit&agrave; dello spettacolo. Quest&rsquo;anno tra gli ospiti d&rsquo;onore la popstar Justin Bieber, l&rsquo;attore-pilota Patrick Dempsey, la modella Brabara Palvin e i cestisti Tony Parker e Chris Bosh

Monaco, il Gran Premio delle celebrità

Che Lewis Hamilton ami le moto non &egrave; certo una novit&agrave; dei giorni scorsi; nel garage del campione, tra Pagani, Mercedes e Shelby, spicca anche una Ducati Monster acquistata lo scorso anno. Ma in seguito alle recenti dichiarazioni del pilota, che ha espresso il desiderio di "alzare l'asticella" cimentandosi su una MotoGP, Valentino Rossi ha deciso di invitare il britannico al Ranch di Tavullia. Il Dottore, alla vigilia del week end MotoGP di Indianapolis, ha commentato: &ldquo;Lewis era venuto al Gran Premio di Le Mans due anni fa e avevamo parlato di moto. Anzi, mi aveva detto che gli sarebbe piaciuto anche venire a girare da me al Ranch e gli avevo chiesto se fosse capace ad andare in moto o se partisse da zero".   &ldquo;Serve un po&rsquo; di esperienza prima di provare la MotoGP - ha aggiunto il pilota Yamaha - Ma la nostra &egrave; una moto piuttosto facile, potremmo depotenziarla un po&rsquo;, e di sicuro sar&agrave; un&rsquo;ottima cosa se Lewis prover&agrave; la M1&Prime;. Tra i "fan" di Lewis c'&egrave; anche Jorge Lorenzo, che ha aggiunto scherzando: &ldquo;Lewis &egrave; appassionato di moto e fa anche motocross e con piacere gli prester&ograve; la mia M1. Magari con una grande assicurazione!&rdquo;

Valentino Rossi invita il campione britannico al Ranch di Tavullia: "La M1? Facile da guidare"

Hamilton vuole provare la MotoGP, Rossi lo invita al Ranch

Una giornata speciale per Jorge Lorenzo, che oggi era a Maranello, nella sede della Ferrari.  Il maiorchino, di ritorno dai test MotoGP di Sepang, &egrave; arrivato in Italia per trascorrere una giornata in Rosso.  Non &egrave; la prima volta che il maiorchino visita la Ferrari, con la quale ha un legame consolidato nel tempo. Anche come pilota, anche se ovviamente non professionista.  Durante l&rsquo;inverno, il maiorchino ha vinto nella classe Gentleman la 12 Ore del Golfo corsa ad Abu Dhabi con il team Kessel Racing su una Ferrari 458.

Il pilota spagnolo ha trascorso una giornata nella sede di Maranello 

Lorenzo, un giorno in Ferrari

In poche righe, prassi normale quando le notizie sono di peso, la Ferrari ha annunciato ufficialmente la nuova organizzazione della struttura dedicata alla Power Unit.  Come anticipato da Autosprint, l&rsquo;ing. Luca Marmorini ha concluso il suo rapporto con Maranello, ed il ruolo di &ldquo;Chief Operating Officer&rdquo;, &egrave; cos&igrave; passato a Mattia Binotto.  James Allison, Direttore Tecnico, conserva la responsabilit&agrave; del progetto di tutta la vettura, avvalendosi del supporto di Nikolas Tombazis, Chief Designer Autotelaio, e di Lorenzo Sassi, Chief Designer Power Unit.  Roberto Chinchero

Confermata l&rsquo;indiscrezione di Autosprint: l&rsquo;ing. Marmorini lascia Maranello. Pieni poteri ad Allison e Binotto

Ecco la Ferrari F1 del 2015!

Jorge Lorenzo, pilota della Yamaha MotoGP, ha visitato la sede Ferrari a Maranello. Il pilota spagnolo &egrave; stato accompagnato in Atelier e ha poi visitato le linee di montaggio dove nascono le Ferrari a otto e dodici cilindri.  Lorenzo si &egrave; poi spostato sulla pista di Fiorano, dove ha incontrato e salutato il collaudatore della Scuderia Ferrari, Marc Gen&eacute;, impegnato come tutor in una sessione di prove dedicata ai clienti possessori di vetture di Formula 1, e Fernando Alonso, che stava invece affrontando una sessione al simulatore in contemporanea con il test di Pedro de la Rosa a Silverstone.  Jorge si &egrave; detto entusiasta della visita: &ldquo;&Egrave; incredibile quello che Enzo Ferrari &egrave; riuscito a creare, per uno sportivo come me la Ferrari &egrave; qualcosa di unico&rdquo;.  Lorenzo, proprio come Kimi Raikkonen e Fernando Alonso, si ritrova come compagno di box un altro campione del mondo come Valentino Rossi:  &ldquo;Averlo in squadra &egrave; una sfida costante, sei costretto a dare sempre il massimo perch&eacute; altrimenti finisci dietro&rdquo;. Lorenzo, infine, ha raccontato il proprio rapporto con le quattro ruote da corsa:  &ldquo;Qualche tempo fa ho provato delle vetture da gara, come la GP2, ma poi ho capito che ognuno deve continuare a fare quello che gli riesce meglio. Io sono bravo a guidare le moto, su quattro ruote non potrei mai arrivare al livello di gente come Alonso e Raikkonen&rdquo;.

Il pilota spagnolo della Yamaha MotoGP ha visitato la sede di Maranello e incontrato Alonso

Lorenzo: "La Ferrari &egrave; qualcosa di unico"

C'era anche Fernando Alonso al Mugello a vedere la MotoGp. Il pilota della Ferrari era&nbsp;a Maranello per una serie di meeting con gli ingegneri cos&igrave; sabato mattina ha deciso di spostarsi sulla pista toscana per vedere gli assi delle due ruote dal vero. Inizialmente voleva addirittura andare in moto e per lui era a disposizione&nbsp;una Ducati che apparterrebbe al gruppo VW ma la combinazione era possibile dallo sponsor comune&nbsp;fra Ferrari&nbsp;e Ducati che &egrave; la Marlboro; poi visto il tempo incerto ha preferito andare in macchina e si &egrave; recato al Mugello con una Ferrari California (lo spider V8 del Cavallino recentemente rinnovato con motore turbo).  Alonso al Mugello ha assistito alle prove da bordo pista poi ha voluto incontrare tutti i piloti delle due ruote: Valentino Rossi per primo, che ha "rischiato" di essere un suo avversario all'epoca in cui nel 2006&nbsp;&nbsp;Valentino ha indugiato a lungo&nbsp;attratto dall'idea di lasciare le due ruote per&nbsp;passare alla&nbsp;F.1.&nbsp;Poi Alonso si &egrave; soffermato in particolare nel box Ducati dove ha incontrato Dovizioso e Crutchlow.    Poi Alonso si &egrave; intrattenuto a parlare anche con i connazionali&nbsp;Jorge Lorenzo e Marc Marquez e con Daniel Pedrosa.&nbsp;Da buoni piloti, nei loro discorsi hanno parlato di traiettorie, di potenza e di velocit&agrave;, ma anche di quanto conti quanto conti guidare un mezzo competitivo, sia a due che a quattro ruote, e quanto sia importante&nbsp; l&rsquo;apporto del pilota.      Alonso si &egrave; divertito&nbsp;moltissimo&nbsp;nella&nbsp;giornata al Mugello. &laquo;&Egrave; la prima volta che vngo a vedere il motomondiale ed &egrave; un ambiente pi&ugrave; aperto e disponibile del nostro &ndash;&nbsp;ha detto Alonso -&nbsp;Tra Ducati e Ferrari, credo che il Cavallino abbia forse pi&ugrave; mito alle spalle, ma sono entrambi dei gran marchi per il tricolore e sarebbe bello se vedessimo vincere sia una moto, sia una macchina rossa&raquo;.  E soprattutto Alonso ha incontrato anche - ed era la prima volta dopo il divorzio - Stefano Domenicali, che era anche lui al Mugello.

Le immagini del pilota Ferrari al Mugello dove ha incontrato i piloti della MotoGp, da Valentino a Dovizioso, Marquez e Lorenzo

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