Sentendo il diretto interessato, a meno di una vittoria del mondiale quest&rsquo;anno, la scelta &egrave; stata quella giusta. Fernando Alonso ha ribadito, semmai ce ne fosse stato il bisogno, di non essersi pentito delle scelte fatte. Un altro secondo posto non serviva a nulla, dalla prospettiva dello spagnolo. Chi ha, in qualche modo, effettuato una scelta simile, seppur con i doverosi distinguo, &egrave; stato Marc Gen&eacute;. Dallo squadrone Audi ha cambiato casacca, per avventurarsi nella sfida tutta nuova e piena di interrogativi proposta da Nissan.  E comprende le decisioni del campione di Oviedo, perch&eacute; &laquo;se hai chiaro quello che vuoi fare, un cambio nei risultati non &egrave; tutto, specialmente quando si considerano tanti anni. Io, ad esempio, ho preso delle decisioni sulle squadre non tanto per i risultati quanto pensando al dove voglio essere&raquo;. Adattando il &ldquo;ragazzi siete dei geni&rdquo; di Monza, con il senno di poi e un progetto con la certezza assoluta di vittoria, farebbero tutti la scelta giusta. Se l&rsquo;esperienza in un team necessariamente si misura in termini di risultati, siano essi vittorie o titoli, a seconda delle aspettative, Gen&eacute; aggiunge un altro fattore per niente trascurabile: &laquo;Il tempo dir&agrave; se &ndash; a livello di risultati &ndash; si &egrave; sbagliato o no mentre sul piano delle soddisfazioni personali, se ha detto di essere felice dov&rsquo;&egrave;, &egrave; chiaro che si trattava della decisione da prendere.   Ha vissuto in Ferrari un ciclo di cinque anni, non penso cos&igrave; negativo, perch&eacute; abbiamo vinto tante corse e posso dirti &ndash; avendo lavorato a lungo con lui &ndash; che lo ha trascorso bene, era contento e ha dimostrato di essere un pilota straordinario&raquo;. Una scelta libera, una scommessa sul medio periodo &ndash; anche Boullier nelle scorse settimane ha fissato il target al 2017 per immaginare una sfida concreta al titolo iridato &ndash; nata con difficolt&agrave; inaspettate. A Diario Sport, prosegue: &laquo;La tecnologia ibrida &egrave; estremamente complessa, certamente gli &egrave; costata pi&ugrave; di quanto non pensavano, ma anche i miglioramenti sono altrettanto grandi. Lo sviluppo tra Australia e Bahrain &egrave; spettacolare, sebbene Button abbia avuto tanti problemi. In McLaren hanno tanti mezzi e adesso stanno gi&agrave; a un livello accettabile, quando tutto funziona&raquo;.  Togliere secondi, quando parti da un livello zero &egrave; semplice, ora inizia la parte &ldquo;difficile&rdquo; dello sviluppo, quella che dovr&agrave; ricercare i miglioramenti decimo dopo decimo, nonch&eacute; fare i conti con la concorrenza che introdurr&agrave; aggiornamenti, avanzando a sua volta. &laquo;Da Barcellona vedremo quali squadre e macchine sono realmente in grado di migliorare, perch&eacute; le aspettative a volte non vengono soddisfatte e le novit&agrave; non funzionano: porti un pacchetto importante per&ograve; mancano i riscontri sul cronometro&raquo;. Un discorso che vale per la McLaren quanto per la Ferrari.  L&rsquo;evoluzione di motore dovrebbe debuttare in Canada, andando a ridurre ulteriormente il gap di potenza rispetto alla Mercedes &ndash; si parla di un recupero di 30 cavalli a Montreal &ndash; e sulle chance della Rossa per il mondiale, Gen&eacute; non esclude nulla: &laquo;Se miglioreremo la macchina pi&ugrave; in fretta di loro, siamo in tempo per poter lottare per il campionato. Non era il nostro obiettivo prima di cominciare, ma per come abbiamo iniziato sono cambiati gli obiettivi: proveremo a vincere, non siamo i favoriti ma siamo abbastanza vicini a provarci&raquo;.  Fabiano Polimeni

Marc Gen&eacute; parla della decisione di passare in McLaren e sulla Ferrari dice: ancora in tempo per lottare per il mondiale

Alonso? Scelta giusta se &egrave; felice

Come abbiamo anticipato nell'articolo dedicato alla Nissan GT-R LM Nismo - la LMP1 con cui il costruttore giapponese prender&agrave; quest'anno parte al WEC e alla mitica 24 Ore di Le Mans - sar&agrave; Marc Gen&eacute; uno dei piloti destinati a portare questa vettura in gara nel Mondiale Endurance 2015.  Ex pilota di Formula 1, nonch&eacute; uomo immagine Ferrari e commentatore F1 su Sky (ruoli questi che manterr&agrave; nonostante il suo nuovo impegno come pilota ufficiale Nissan), il driver spagnolo - che concluse la 24 Ore di Le Mans 2014 al secondo posto come riserva dell'infortunato Loic Duval, sull&rsquo;Audi - si dichiara entusiasta per questa nuova avventura: &laquo;Sono molto felice ed entusiasta di guidare per la Nissan. Prendere parte alla pi&ugrave; impegnativa e prestigiosa corsa al mondo (la 24 Ore di Le Mans, ndr) con questa vettura &egrave; qualcosa che mi inorgoglisce molto&raquo;.  Ricordiamo che Nissan deve ancora annunciare gli altri piloti destinati ad affiancare Gen&eacute; in questa avventura e destinati a prendere, accanto allo spagnolo, il volante delle due vetture che la squadra nipponica schierer&agrave; quest'anno nel WEC, oltre che della terza auto prevista per Le Mans.  La Nissan GT-R LM Nismo - di cui vi abbiamo parlato approfonditamente nell&rsquo;articolo dedicato - adotta uno schema molto originale per una vettura di categoria LMP1, in quanto dotata di motore e trazione anteriore. Il V6 termico 3.0 turbo a benzina (da 550 cv) viene affiancato da unit&agrave; elettriche posteriori (da circa 700 cv) promettendo una potenza complessiva di 1.250 cv.  Come precisato sopra, sono ancora al momento ignoti gli altri driver che insieme a Gen&eacute; andranno ad affrontare questa nuova sfida nel WEC con i colori Nissan, anche se sembrano molto plausibili i nomi di Nicolas Lapierre, Olivier Pla, Jann Mardenborough e Satoshi Motoyama.  A.C.

Il pilota spagnolo rester&agrave; comunque uomo immagine Ferrari e commentatore per Sky

Marc Gen&eacute;: &ldquo;Orgoglioso di correre a Le Mans con la Nissan"

Marc Gen&eacute; alla guida della 312 T5 di Gilles Villeneuve: &egrave; accaduto ad Abu Dhabi, durante le Finali Mondiali Ferrari.  La vettura appartiene ad un cliente di Hong Kong, TK Mak, che ha espressamente voluto che a guidarla fosse Marc, pilota che da dieci anni &egrave; legato alla Ferrari e che da tempo ormai &egrave; uno dei coach che seguono i clienti proprietari di Formula 1 dispensando consigli e suggerimenti per tirare fuori il meglio dalle monoposto.  TK Mak &egrave; uno dei quindici clienti che alle Finali Mondiali ha portato la sua Ferrari di Formula 1. La sua &egrave; la vettura pi&ugrave; antica presente in pista. Tra le vetture pi&ugrave; apprezzate anche la 412 T2 appartenuta a Gerhard Berger e ora nelle mani dello statunitense Peter Greenfield: si tratta di un&rsquo;auto particolare, perch&eacute; fu l&rsquo;ultima Ferrari di Formula 1 equipaggiata con un motore 12 cilindri. Dall&rsquo;anno seguente questo tipo di motorizzazione venne bandita dalla Federazione Mondiale dell&rsquo;Automobile che costrinse i costruttori a dotare le vetture di propulsori V10.

Un momento emozionante ad Abu Dhabi, durante le Finali Mondiali Ferrari

Marc Gen&eacute; sulla 312 T5 di Gilles Villeneuve

MARANELLO - Sebastian Vettel ha esordito sulla Ferrari. Questa mattina,&nbsp; il tedesco ha preso possesso della sua nuova vettura. &Egrave; sceso in pista alle 10 e alla fine della giornata aveva percorso quasi 300 km. Una giornata conoscitiva. Nessun riscontro ufficiale: oltre&nbsp; 90 giri,&nbsp; 1&rsquo;01 basso.  Venerd&igrave; era stato&nbsp; Marc Gen&egrave; a effettuare lo shakedown della monoposto destinata a&nbsp; Vettel.   Gen&eacute; aveva collaudato una Ferrari F2012 che &egrave; la piu recente che pu&ograve; guidare Vettel. Il regolamento F1 proibisce infatti i test a meno che non siano condotti con monoposto vecchie di almeno due anni per evitare indicazioni utili allo sviluppo delle nuove auto. Nel caso di Vettel guidare la F2012 &egrave; poco pi&ugrave; che simbolico in quanto &egrave; ancora una macchina spinta dal vecchio V8 aspirato e non dai V6 turbo ibridi. Per&ograve; rappresenta il primo passo verso il suo affiatamento con i tecnici di Maranello. Tra l'altro la F2012 &egrave; quella con cui Alonso contese fino all'ultimo il titolo a Vettel nel 2012 e c'era poca differenza tra la Rb8 di quell'anno e la Ferrari.  A Maranello,&nbsp; Alonso sembra gi&agrave; essere un lontano ricordo, per giunta sbiadito a giudicare dalla presenza dei cartelli d&rsquo;incitamento esposti da alcuni negozi.  Alessandro Stefanini

Prima presa di contatto del tedesco sabato mattina a Maranello. Quasi 300 i chilometri percorsi, oltre  90 i giri percorsi

F1, Vettel sulla Ferrari

Dall'inviato di Autosprint a Le Mans: Cesare Maria Mannucci  Sar&agrave; Marc Gen&eacute; a sostituire Loic Duval sull'Audi R18 e-tron (foto di Herv&eacute; Petitbon da Le Main Libre) che i meccanici della squadra tedesca hanno ricostruito completamente partendo da una nuova scocca, portata a Le Mans di riserva.  Nello spaventoso impatto contro le reti, avvenuto a 270 km/h dopo il capottamento, Duval ha riportato solo due tagli: uno alla spalla e un altro di 50 cm nella gamba. Esclusa qualunque tipo di frattura.  Addirittura Duval avrebbe voluto correre e risalire in macchina gi&agrave; oggi, per la seconda giornata di qualifiche, ma &egrave; stato Wolfgang Ulrich a decidere per tenerlo a riposo.  L'Audi ha cos&igrave; richiamar Marc Gen&eacute;, pilota di riserva e che questo inverno aveva effettuato numerosi test, che a Le Mans avrebbe dovuto correre con una Oreca Lmp2 del team Jota. Il suo posto su questa vettura sar&agrave; ora preso da Oliver Turvey.  Per l'equipaggio della Audi n.1, si annuncia una giornata particolarmente complessa, considerando che Kristensen, Di Grassi e Gen&eacute; dovranno percorrere almeno 10 giri durante la notte per potere essere qualificati.  Inoltre ci sar&agrave; da verificare e da mettere a punto una vettura completamente ricostruita durante la notte, nel box di un circuito.  La telemetria ha comunque escluso ogni cedimento meccanico e l'incidente &egrave; da attribuire ad un errore di Duval, che oggi compie 32 anni.  Sempre in termini di incidenti, ieri violenta uscita di pista per Minassian che ha distrutto il telaio della sua Oreca, sostituito in vista delle prove odierne.

I meccanici della squadra tedesca hanno ricostruito completamente l'Audi R18 partendo da una nuova scocca, portata alla 24 Ore di riserva

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Alonso? Scelta giusta se è felice

Marc Gené: “Orgoglioso di correre a Le Mans con la Nissan"

Marc Gené sulla 312 T5 di Gilles Villeneuve

F1, Vettel sulla Ferrari

Le Mans: Marc Gené sostituirà Duval