La Ferrari ha definito "senza conseguenze" l'incidente con cui Antonio Fuoco ha concluso anticipatamente la sua giornata di test al Red Bull Ring, ma non &egrave; stato chiaro se si riferissero solo al pilota o anche alla monoposto. In ogni caso nel passaggio dalla GP3 alla F1 un errore ci pu&ograve; stare, specie quando si cerca un passo tale da far ottenere quello che fino al momento dello stop forzato era il terzo giro pi&ugrave; veloce. Poi superato da Verstappen quando comunque c'era anche una pista in condizioni migliori.  &laquo;Ho fatto un errore oggi - ha commentato alla fine dei suoi 71 giri totali il giovane pilota calabrese - e sono molto dispiaciuto: purtroppo alla curva 1 mi &egrave; partito il retrotreno e non sono riuscito a riprenderlo, cos&igrave; sono andato a toccare la barriera di pneumatici. Non &egrave; dipeso dalle difficolt&agrave; di guida della macchina, anzi mi sono trovato a mio agio gi&agrave; dai primi giri. Poi ogni volta che entravo in pista mi veniva da spingere sempre di pi&ugrave;. Comunque essere salito sulla Ferrari &egrave; sempre stato il mio sogno fin da bambino e oggi finalmente l&rsquo;ho realizzato. Sono comunque contento di aver potuto svolgere questo lavoro raccogliendo info utili per il team, anche se oggi la pioggia ha condizionato il nostro programma. Ringrazio la Scuderia Ferrari per l&rsquo;opportunit&agrave; che mi &egrave; stata offerta&raquo;.

Il giovane pilota calabrese &egrave; comunque contento di aver finalmente provato una Ferrari F1, con cui ha collezionato 71 giri prima dell'incidente

Fuoco: Ho sbagliato, ma &egrave; stato un sogno

&Egrave; stata la pioggia l&rsquo;indiscussa protagonista della prima delle due giornate di test che i team di Formula Uno stanno svolgendo sul Red Bull Ring. L&rsquo;arrivo di una fitta pioggia ha interrotto i test dalle 09:30 fino alle 14:00, mettendo un po&rsquo; in crisi il programma di lavoro dei team. Dopo tante ipotesi (tra cui quella di allungare i test fino a gioved&igrave; o pianificare una giornata successiva al Gp di Silverstone) &egrave; prevalsa la soluzione pi&ugrave; logica, ovvero posticipare la conclusione delle prove nella giornata di oggi dalle 18:00 alle 20:00.  Alla fine, anche se le nuvole persistenti hanno ridotto parecchio la visibilit&agrave; nell&rsquo;ultima ora, le prove sono terminate consentendo alle squadre un discreto chilometraggio su pista asciutta. Sono terminati in anticipo i test di Antonio Fuoco, autore di un&rsquo;uscita di pista alla curva numero 1 che ha danneggiato la SF15-T. Apparentemente l&rsquo;urto contro le barriere non &egrave; sembrato molto violento, ma i meccanici della Ferrari hanno portato nel box una scocca nuova. Una precauzione o un danno accertato? La risposta arriver&agrave; in tarda serata. Fuoco ha comunque coperto 71 giri, e fino al momento dell&rsquo;incidente il pilota della Driver Academy di Maranello ha ottenuto il terzo crono della giornata, poi diventato 4&deg; a favore di Max Verstappen. Pochi giri invece per Raffaele Marciello, bloccato da un problema elettronico alla sua Sauber.  Alla fine a svettare &egrave; stato - e non &egrave; la prima volta nei test "liberi" - Pascal Wehrlein con la Mercedes, facendo segnare 1'11"005 come miglior giro su 67 complessivi. Una prestazione sulla quale c'&egrave; poco da commentare se non che conferma sia il pilota (&egrave; pur sempre uno dei top driver del DTM) che la macchina. Da rilevare con pi&ugrave; enfasi che alle sue spalle c'&egrave; la Force India, per l'occasione guidata da Esteban Ocon, con un tempo a soli 187 millesimi: il francese &egrave; arrivato in extremis ai test per l'interessamento della Mercedes. La Williams invece ha attirato l'attenzione pi&ugrave; per le alette aggiuntive che non per le prestazioni di Susie Wolff, ultimo crono: ma c'&egrave; da dire che per una serie di circostanze la pilotessa ha girato poco con l'asciutto dedicandosi spesso appunto a test aerodinamici. Interessante inoltre che Stoffel Vandoorne sia riuscito a completare ben 76 giri, pi&ugrave; o meno quanti fatti nell'arco di tutto lo scorso weekend dalla McLaren-Honda.  Roberto Cinchero  

Nella lista dei tempi seguono Ocon, Verstappen e Fuoco, che ha sbattuto. Problemi elettronici invece per Marciello, in prove prolungate per la pioggia

Test F1 in Austria: svetta Wehrlein nel day1

Dall'inviato di Autosprint: Alberto Antonini  Novantatr&eacute; giri totali, con nove macchine pronte ai box: l&rsquo;anno scorso, il solo Di Resta ne aveva percorsi 89. 1&rsquo;27&rdquo;104 come miglior tempo della giornata (Raikkonen), quando quello del 2013 (Button) era stato di 1&rsquo;18&rdquo;861. Per capirci, le Gp2 girano pi&ugrave; veloci. Uno strano silenzio cala su Jerez, ma per tutta la giornata non c&rsquo;&egrave; stato molto rumore. Questa nuova generazione di F.1 &egrave; a dir poco acerba. La McLaren rimane tutta la giornata nei box per un presunto problema di cablaggio. La Red Bull esce solo al pomeriggio perch&eacute; una molla sulla scatola del cambio era stata montata alla rovescia. La Mercedes perde improvvisamente l&rsquo;ala anteriore spedendo nelle barriere il povero Hamilton alla curva 1 (vedi foto). E chi riesce a girare con una certa continuit&agrave;, non &ldquo;tira&rdquo; pi&ugrave; di 12mila giri da un motore progettato per un regime massimo di 15mila.  Questa &egrave; la nuova F.1: e non resta che sperare - cosa non impossibile - che nei prossimi giorni le cose migliorino un po&rsquo;. Chi sorride, a fine giornata, &egrave; la Ferrari. Senza percorrere nemmeno un metro nei &ldquo;filming day&rdquo; (come avevano fatto Mercedes, Toro Rosso, Force India) la F14 T inanella trentuno giri con Raikkonen. E segna il miglior crono della giornata, se di miglior crono si pu&ograve; parlare, a una media di 183 km/h...  Anche la Ferrari &egrave; rimasta a lungo ai box nella mattinata, dopo essersi presentata in pista alle 9,38 del mattino. Cinque curve, e via radio hanno dato a Raikkonen l&rsquo;ordine di spegnere tutto, per un allarme di telemetria. Per&ograve; gran parte del tempo perduto se n&rsquo;&egrave; andato nei &ldquo;system check&rdquo;, nei controlli che le auto nuove, e soprattutto la complessit&agrave; dell&rsquo;elettronica di gestione, allungano a dismisura. Dovremo abituarci.  Resta il fatto che la Rossa ha fatto pi&ugrave; chilometri di chiunque altro, pur se al mattino la W05 Mercedes era stata la pi&ugrave; costante. I 31 passaggi di Kimi corrispondono a circa 140 km: nemmeno met&agrave; della lunghezza di un Gp, ma &egrave; gi&agrave; un inizio. Peccato che da fuori non ci si possa rendere conto se una monoposto gira o no: a duecento metri di distanza, il rumore dei V6 turbo non si sente pi&ugrave;.  Il resoconto ora per ora della prima giornata di test qui

Miglior tempo della Ferrari. Ma le nuove F1 sono 9" pi&ugrave; lente dell'anno scorso, ancora fragili e non fanno rumore! 

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