Per un Magnussen che ha dichiarato di restare alla finestra, seguendo l&rsquo;evolversi della situazione sul fronte mercato piloti in ottica 2017 e aspettando che gli &ldquo;anziani&rdquo; Massa, Raikkonen e Button inneschino una serie di movimenti, c&rsquo;&egrave; un Felipe che ritiene l&rsquo;esperienza un fattore importante con l&rsquo;introduzione delle modifiche tecniche al vaglio.  &laquo;Credo di avere l&rsquo;opportunit&agrave; di proseguire su buoni livelli. La prossima stagione vedr&agrave; un gran cambiamento per tutti e si cercheranno figure esperte, i team vorranno piloti che sanno cosa dire e che aiutino lo sviluppo, perci&ograve; forse posso restare ancora, ma &egrave; prematuro dirlo oggi&raquo;, ha spiegato ad Autosport.  Gi&agrave; nei mesi scorsi Massa si era pronunciato sul suo futuro, immaginando di poter restare in Formula 1 oltre l&rsquo;attuale scadenza di contratto con la Williams, a patto che si presentassero chance interessanti. Ribadisce il concetto, spiegando: &laquo;Ho un altro anno di contratto e sono felice qui. Vedremo cosa far&ograve; nel 2016 e se non avr&ograve; l&rsquo;opportunit&agrave; di proseguire su certi livelli, che credo di meritarmi, forse mi fermer&ograve;: avr&ograve; tempo per pensarci&raquo;.  Fabiano Polimeni

Le novit&agrave; regolamentari, secondo Felipe, renderanno preziose le indicazioni date dai piloti pi&ugrave; esperti

Massa: l&rsquo;esperienza premier&agrave; nel 2017

Reduce da un Gran premio del Messico non certo esaltante, Felipe Massa guarda avanti, alla gara di casa a Interlagos, a un mondiale che volge al termine e lo vede in scia a Bottas, con 2 punti appena a separarli. Ma pensa anche al 2016 e alle prospettive che si presenteranno con un contratto rinnovato per una sola stagione. Ritirarsi? Non &egrave; un&rsquo;alternativa da escludere.  &laquo;Il prossimo anno sar&agrave; l&rsquo;ultimo di contratto e sar&agrave; la stagione pi&ugrave; importante per capire se proseguire o no. Se avr&ograve; l&rsquo;opportunit&agrave; di correre per un team competitivo, andr&ograve; avanti, altrimenti mi fermer&ograve;. Rester&ograve; in Formula 1 se sar&ograve; in un team come Williams, nel quale mi trovo molto bene, cos&igrave; come loro sono contenti per la mia presenza&raquo;, ha dichiarato a Uol Esporte.  Il fattore-et&agrave; non lo ritiene un elemento decisivo, d&rsquo;altronde avr&agrave; 35 anni, terzo pilota pi&ugrave; &ldquo;anziano&rdquo; in griglia, dietro a Raikkonen e Button. &laquo;Quando ami il tuo lavoro e ti senti apprezzato, sono quelle le cose che ti danno la motivazione per continuare.  Non mi spaventa l&rsquo;idea di ritirarmi, sarei tranquillo, tutti a un certo punto devono dire basta, per&ograve; non credo sia ancora arrivato il momento&raquo;.  Si &egrave; espresso su buoni livelli quest&rsquo;anno Felipe, agguantando due podi a Spielberg e Monza, pur con passaggio sottotono, specialmente nel confronto con Bottas, come a Citt&agrave; del Messico. Il giorno in cui lascer&agrave; la Formula 1, non ha ancora un progetto chiara da seguire: &laquo;Non so se torner&ograve; in Brasile o rester&ograve; a Monaco. Amo Miami, forse andr&ograve; l&igrave;, ho tempo per pensarci&raquo;.  Di sicuro, oggi, non considera una carriera-bis oltre la Formula 1, gli chiedono della Nascar: &laquo;Se corressi ogni fine settimana la mia famiglia mi ucciderebbe&raquo;.  Fabiano Polimeni

Felipe guarda oltre il 2016, ultimo anno di contratto con Williams e non esclude la possibilit&agrave; di ritirarsi 

Massa: in F1 solo se competitivo

Se Vettel ha dei buoni ricordi di Monza fin dalla vittoria del 2008, c&rsquo;&egrave; un altro pilota per cui questa gara &egrave; quasi di casa e per il quale significa molto, vuoi per i trascorsi da ferrarista, vuoi per il podio dello scorso anno: parliamo di Felipe Massa, che vorrebbe ripetere se non migliorare quella performance. Cos&igrave; a chi gli chiede se si pu&ograve; sognare di arrivare su un gradino pi&ugrave; alto del podio rispetto al 2014, Massa risponde: &laquo;Certamente. Sognare non costa nulla. Si sogna sempre di fare il meglio possibile e di vincere una gara. E questa &egrave; una delle migliori occasioni in cui finire a podio, dal quale vedi tutta la folla, il rettilineo pieno di persone. Inoltre l&rsquo;anno scorso ho visto come tutti fossero contenti che io fossi l&igrave; sul podio: urlavano il mio nome, &egrave; stata una cosa molto bella. Per cui far&ograve; di tutto per essere di nuovo sul podio e sogno possibilmente di arrivare in una posizione anche migliore che terzo. Certo, tutte le volte che vai in griglia pensi soprattutto alla vittoria: &egrave; quello che faccio ad ogni gara e anche in questa prover&ograve; tutto il possibile per essere l&igrave;&raquo;.  Gli viene chiesto anche sul raffronto con Bottas, sul fatto che quest&rsquo;anno il computo in qualifica lo abbia visto svettare sei volte contro le cinque del finlandese, sul fatto che Massa nelle ultime quattro gare abbia avuto risultati migliori e che sia davanti in campionato. Come mai? &laquo;In realt&agrave; - risponde Massa - penso di essere stato competitivo esattamente come il mio compagno di squadra gi&agrave; lo scorso anno. Abbiamo combattuto alla pari per tutta la stagione, direi. L&rsquo;unica differenza &egrave; che quest&rsquo;anno i miei risultati sono pi&ugrave; consistenti: l&rsquo;anno scorso ho avuto un sacco di problemi, tante gare in cui &egrave; successo qualcosa e in cui non sono finito nella posizione in cui potevo essere. Invece direi che quest&rsquo;anno la situazione &egrave; molto pi&ugrave; consistente e ho ottenuto i punti che pi&ugrave; o meno potevo meritare nella maggior parte delle gare. Penso che questo sia molto buono, ma abbiamo ancora tante corse e si vuole sempre di pi&ugrave;...&raquo;.  A parte Bottas, anche molti altri suoi rivali sono ben pi&ugrave; giovani, eppure lui sembra ancora molto veloce e competitivo, gli viene fatto osservare: &egrave; dovuto a qualche segreto? &laquo;Onestamente - risponde Felipe - io mi sento ancora giovane. Certamente, quando sei in mezzo a piloti di 21 e anche 17 anni... sono davvero giovani. Ma io faccio semplicemente del mio meglio, mi sento veloce, competitivo e l&rsquo;esperienza mi aiuta da molti punti di vista. Sono contento di tutto ci&ograve; che ho imparato finora ed &egrave; comunque una bella sensazione quella di mostrare buone performance fra di loro. &Egrave; questo il piacere che ti danno le corse: correre e raggiungere buoni risultati, anche se magari non sempre, &egrave; ci&ograve; che ti d&agrave; emozione e motivazione. Perch&eacute; mi sento ancora motivato e in pi&ugrave; non arrivo stanco o altro alla fine delle gare, ed &egrave; quello che penso importi alla fin fine&raquo;.  E cosa pensi riguardo a quanto successo a Spa? &laquo;Penso che loro sappiano meglio di me cosa &egrave; successo. Per me &egrave; un po&rsquo; difficile spiegare i problemi che hanno avuto quelle due macchine con le gomme. Quel che so &egrave; che vogliamo la sicurezza. Ci&ograve; che vogliamo &egrave; che queste cose non succedano, o almeno di capisca al 100 per cento perch&eacute; sono successe e si cambi tutto quello che &egrave; necessario cambiare per avere pneumatici sicuri. In modo da avere l&rsquo;opportunit&agrave; di correre in modo sicuro e cercare da noi i rischi. Non so se sia cambiato qualcosa fra Spa e Monza, forse la pressione di utilizzo o altro. L&rsquo;importante &egrave; che si sia capito cosa &egrave; successo. Vogliamo sempre le macchine e le gomme pi&ugrave; sicure possibili&raquo;.  La Pirelli ha spiegato che molto &egrave; stato dovuto ai detriti in pista a Spa: ma perch&eacute; &egrave; cos&igrave; facile in quella pista avere questi problemi con i detriti? &laquo;No, non credo che sia cos&igrave; facile - &egrave; la risposta di Massa al riguardo - abbiamo detriti ad ogni corsa. In alcune pi&ugrave; che in altre. Di certo, i pneumatici dovrebbero essere abbastanza robusti per non avere problemi con i detriti di nessun genere, n&eacute; altro in pista. Non credo che sia normale cos&igrave;. Anche noi abbiamo sub&igrave;to dei tagli&raquo;. Al riguardo la discussione prosegue sui consigli che i tecnici Pirelli avrebbero dato agli ingegneri delle varie squadre in tema di camber, pressioni e regolazioni. E soprattutto se questi suggerimenti vengano davvero seguiti. In questo Massa si &egrave; dichiarato d&rsquo;accordo con quanto detto da Vettel, cio&egrave; che sarebbe stupido non seguire queste indicazioni, date da chi conosce l&rsquo;argomento.  Infine l&rsquo;ultima domanda &egrave; sempre in merito alle gomme, ma stavolta quelle &ldquo;mischiate&rdquo; come mescole sulla macchina di Bottas. &Egrave; cambiato qualcosa nel team dopo quell&rsquo;errore? &laquo;Beh, credo di s&igrave;. Noi lavoriamo per fare tutte le cose nel modo giusto, meglio che possiamo. Talvolta gli errori possono capitare, ma non dobbiamo fare s&igrave; che si ripetano, per cui cerchiamo sempre di migliorare le cose che non funzionano come dovrebbero. Vogliamo essere perfetti, vogliamo fare le cose nel modo corretto. Questo fa parte del lavoro e dei cambiamenti che facciamo di gara in gara, lavorare per far s&igrave; che gli errori non si ripetano&raquo;, conclude Massa.  Maurizio Voltini

Il brasiliano vorrebbe ripetere le sensazioni vissute sul podio di Monza del 2014, quando arriv&ograve; terzo acclamato dalla folla

F1, Massa: &ldquo;Mi sento ancora giovane&rdquo;

Due partenze, come nel 2012. Il Gran Premio d&rsquo;Ungheria ha riproposto una situazione inconsueta, quella di un pilota che sbaglia a fermarsi in griglia. Allora capit&ograve; a Michael Schumacher, che si posizion&ograve; su una piazzola diversa da quella maturata in qualifica, domenica scorsa &egrave; toccato a Felipe Massa. Procedura da ripetere, secondo giro di formazione e un nuovo start, quello che &egrave; costato la prima posizione a Hamilton, causa frizione surriscaldata. Ma l&rsquo;errore di Massa sembra possa essere collegato alla posizione dentro l&rsquo;abitacolo, come svela Rob Smedley.  &laquo;Valtteri ha detto di non aver avuto problemi a vedere la piazzola. Perci&ograve; dovremo controllare e capire se dobbiamo alzare leggermente la posizione di Felipe o adottare un procedimento differente. Gli abbiamo chiesto quale fosse il problema e quando &egrave; tornato sulla griglia sapeva di non riuscire a vedere la linea e ha detto &ldquo;Preferisco fermarmi prima che andare lungo e prendere una penalit&agrave;&rdquo;&raquo;, spiega. Penalit&agrave; comunque inflitta per l&rsquo;errore iniziale, 5&rdquo; extra ad appesantire una gara gi&agrave; di per s&eacute; complicata per la Williams.  Dopo l&rsquo;exploit di Silverstone, all&rsquo;Hungaroring Bottas e Massa sono apparsi in ombra per tutto il week end. Felipe, in merito all&rsquo;accaduto in griglia, ha commentato cos&igrave;: &laquo;Non so se la linea gialla sia in una posizione diversa rispetto alle altre piste, non riuscivo a vederla e di solito su altre piste non ho difficolt&agrave; a fermarmi nel posto giusto&raquo;.  Fabiano Polimeni

Il brasiliano ha spiegato di non aver visto il riferimento per la fermata sulla piazzola corretta

Williams, Massa come Schumi nel 2012

Le attenzioni su Valtteri Bottas in ottica mercato, in ottica Ferrari, indirettamente danno consistenza anche ai risultati di Felipe Massa. Perch&eacute; se il finlandese &egrave; cos&igrave; tenuto in considerazione nel paddock, va sottolineato come il brasiliano gli sia in scia nella classifica piloti, appena 3 punti a separare i due. Certo, una gara in meno per Bottas, costretto a saltare l&rsquo;avvio in Australia e con gare difficili proprio sul piano fisico in Malesia e Cina, tuttavia non c&rsquo;&egrave; stata la supremazia netta sul compagno di scuderia.  Fa gioco, cos&igrave;, anche a Massa il vociare intorno al suo compagno di scuderia, in qualche modo ne sottolinea le prestazioni. &laquo;Credo sia uno dei nomi pi&ugrave; importanti sul mercato. Ha dimostrato di essere un buon pilota, ha talento per guidare in un top team e ha dimostrato di poter fare bene, in qualsiasi team. E&rsquo; per questo che tutti sono interessati&raquo;, commenta Felipe. Per la serie, lo cercano tutti ma anch&rsquo;io tengo&hellip; Bottas e ho corso sui suoi livelli finora.  Su quale sar&agrave; la met&agrave; 2016 di Valtter &ndash; Ferrari o ancora Williams? &ndash; Massa non si sbilancia: &laquo;Non dimentichiamo che ha un&rsquo;opzione per restare qui, dobbiamo capire cosa accadr&agrave;, non so se andr&agrave; via o meno, dovremo attendere&raquo;. Molti meno dubbi, invece, circondano il suo, di futuro. La dimensione Williams si &egrave; dimostrata al momento perfetta per il &ldquo;nuovo&rdquo; Massa, rigenerato dopo le disavventure ferrariste delle passate stagioni ed &egrave; destinato a continuare con il team di Grove. &laquo;Sono contento di dove mi trovo. A volte non sono solo i soldi a fare la differenza, devi capire cosa stai facendo, dove ti trovi e come sei felice. Mi piace questo team, mi rispettano parecchio, mi sento rilassato e abbiamo alcuni buoni risultati, non vedo perch&eacute; le cose dovrebbero cambiare&raquo;.  Sui dettagli contrattuali, aggiunge: &laquo;Abbiamo un&rsquo;opzione per il prossimo anno, davvero non vedo perch&eacute; non dovremmo sottoscriverla e continuare. I risultati sono sempre il modo migliore per renderti felice, rilassato e con la giusta predisposizione mentale: sono contento, stiamo facendo buoni risultati&raquo;. Buoni risultati che sarebbero potuti essere ancora migliori nell&rsquo;ultima gara, dove la pioggia ha affossato le legittime e meritate ambizioni della Williams. Ora si andr&agrave; in Ungheria, tracciato simile a quella Monaco che ha rappresentato il punto pi&ugrave; basso della stagione. Quanto sar&agrave; migliorata realmente la FW37 da maggio a oggi lo scopriremo definitivamente all&rsquo;Hungaroring.  Fabiano Polimeni

Felipe non si sbilancia sul futuro del finlandese, mentre per se stesso vede ancora Williams nel futuro

Massa: sto bene in Williams, Bottas buon pilota

Prima il &ldquo;problema&rdquo; era il sound, poi il fuel saving, ora arriva Felipe Massa a dire quella che, sembrerebbe scontato, ma &egrave; una profonda verit&agrave;. Dopo le decisioni dello Strategy Group nei mesi scorsi, si &egrave; trovata un&rsquo;intesa (tutta da confermare, nonch&eacute; dettagliare nelle modalit&agrave; con cui si vuole perseguire l&rsquo;obiettivo) sul rendere le monoposto molto pi&ugrave; veloci di quanto non lo siano oggi in ottica 2017. Una mossa intelligente perch&eacute; la guida torni a rappresentare una sfida che faccia emergere i piloti migliori, tuttavia, c&rsquo;&egrave; un &ldquo;per&ograve;&rdquo;.  &laquo;Capisco sia interessante rendere le macchine pi&ugrave; veloci, ma se le rendi 5&rdquo; pi&ugrave; rapide e vedi ancora meno sorpassi di oggi, la gente si lamenter&agrave; comunque. Voglio monoposto pi&ugrave; veloci possibile, ma le modifiche devono essere fatte in modo intelligente. Il cambiamento non deve servire solo a far andare pi&ugrave; forte le macchine in pista, perch&eacute; se anche sei 3&rdquo; pi&ugrave; veloce, in televisione non lo capirebbe nessuno&raquo;.  Ha un fondo di verit&agrave; importante, quel che dice Massa. Velocit&agrave; s&igrave;, da mixare con elementi che risultino palesemente spettacolari, e di solito in quest&rsquo;equazione non c&rsquo;&egrave; troppo spazio per l&rsquo;aerodinamica. &laquo;Non si deve semplicemente mettere molto carico aerodinamico sulle macchine. Sarebbero pi&ugrave; veloci, ma freneremmo pi&ugrave; tardi e i sorpassi sarebbero forse ancora pi&ugrave; difficili. Le modifiche devono andare nella direzione di quel che vuole vedere il pubblico, vogliono la competizione, sorpassi e lotte: in questa direzione devono andare le modifiche&raquo;.  Prova anche a sfatare un mito: che la Formula 1 del passato fosse a priori migliore di quella odierna. A Sky Sports dice: &laquo;Nel ventennale della morte di Ayrton, in Brasile mandavano in onda tutte le gare e ne ho viste gran parte. Erano decisamente peggiori di oggi: la differenza in qualifica tra il primo e il terzo era anche di un secondo e mezzo e a ogni gara doppiavano anche il terzo. Le differenze erano molto pi&ugrave; marcate di oggi, ma quando parli con le persone dicono &ldquo;il passato era fantastico&rdquo;. Andate a guardare e poi paragoniamolo a oggi. La gente non dovrebbe guardare al passato senza ricordare bene com&rsquo;era&raquo;.  L&rsquo;enorme differenza, oltre che tecnica era anche nella conformazione dei circuiti, oggi in molti casi senza pi&ugrave; un&rsquo;anima, &ldquo;spuntati&rdquo; per esigenze di sicurezza imprescindibili e sulle quali non si pu&ograve; fare dietrofront, punto sul quale Massa ha una visione molto diversa da chi si auspica una Formula 1 pi&ugrave; &ldquo;pericolosa&rdquo;: &laquo;Non sono d&rsquo;accordo. Semmai penso serva uno studio per apportare modifiche in maniera intelligente, non tanto per cambiare: in Formula 1 abbiamo sempre parecchi cambiamenti e forse a volte non &egrave; cambiato nulla&raquo;. La ricetta di Felipe guarda anche agli altri sport, al coinvolgimento del pubblico: &laquo;Deve migliorare lo spettacolo per la gente. Guardavo le finali di Nba questa settimana e sono fantastiche. Se guardi su Instagram una partita ti fa vedere cos&igrave; tante cose per il pubblico. Sono dettagli che servono anche a noi, dobbiamo guardare e capire quel che fanno negli altri campionati e provare a copiarlo&raquo;.  Fabiano Polimeni

Non bastano macchine solo pi&ugrave; veloci, serve un&rsquo;analisi di come aumentare lo spettacolo per il pubblico

F1, Massa avvisa: intelligenza nel cambiare

Quinto nel mondiale, con 31 punti e buone impressioni restituite finora. Felipe Massa pu&ograve; dirsi soddisfatto per l&rsquo;avvio di campionato 2015, ma soprattutto per aver trovato una dimensione che gli permette di esprimersi al meglio. Rob Smedley non ha avuto dubbi nel definirlo il miglior Felipe dai tempi del titolo perso all&rsquo;ultima gara nel 2008 e sentendo le parole del brasiliano, anche il pilota &egrave; consapevole di una ritrovata competitivit&agrave;. Non solo, risponde con i fatti a chi lo dava per finito dopo l&rsquo;incidente di Budapest nel 2009.  L&rsquo;occasione di lottare per il mondiale non torner&agrave; pi&ugrave;, ma va oltre il &ldquo;dettaglio&rdquo; della posta in gioco: &laquo;Avevamo forse la miglior macchina nel 2008 e oggi sono nel team terza forza del mondiale. Mi sento e sto guidando davvero bene, sfruttando la monoposto nel modo migliore che si possa fare. E&rsquo; una bella sensazione e ti d&agrave; ulteriore fiducia&raquo;. In casa Williams dovranno dimostrare adesso di saper andare oltre, sviluppare la FW37 e puntare a far bene su quelle piste che lo scorso anno misero in luce Bottas e lo stesso Felipe, autore della pole in Austria. Sar&agrave; la parte difficile del lavoro, con la concorrenza Red Bull alle spalle dalla quale guardarsi, perch&eacute; i mezzi economici disponibili sono decisamente superiori a quelli del team di sir Frank. Senza trascurare una Ferrari in pi&ugrave;, assente nel 2014.  La stoccata ai giornalisti non manca: &laquo;Forse quando molti di voi scrivevano che l&rsquo;incidente aveva cambiato completamente la mia guida, non era corretto&raquo;. Seguita da un altro sassolino tolto dalle scarpe, legato questa volta al periodo in Ferrari, quando i risultati non arrivavano e obiettivamente il Felipe post-incidente sembrava lontano parente del pilota capace di arrivare a giocarsi il titolo poche stagioni prima: &laquo;Penso sia molto pi&ugrave; semplice scrivere che parlare. C&rsquo;erano delle ragioni (dice riferendosi agli anni ferraristi dalle performance sottotono; ndr) ma non voglio tirarle in gioco: avevo dei motivi per non essere competitivo negli ultimi anni in Ferrari. Il passato &egrave; passato, lavoriamo per il presente&raquo;.  Fabiano Polimeni

Felipe ammette di sentirsi in gran forma e si toglie qualche sassolino dalla scarpa sugli ultimi anni a Maranello

Massa sugli anni bui in Ferrari: c&rsquo;erano dei motivi

Ha chiuso in crescendo il 2014 e confermarsi tra i protagonisti del mondiale potrebbe essere un obiettivo alla portata, soprattutto se la Williams avr&agrave; centrato lo sviluppo della FW37. Il Felipe Massa visto l&rsquo;anno scorso &egrave; apparso lontano parente del pilota che tutti davano per bollito in Ferrari. Le ragioni del cambiamento? Proprio il nuovo ambiente, il passaggio a una realt&agrave; pi&ugrave; tranquilla e senza lo stress che guidare per la rossa comporta. Probabilmente abbandonare Maranello con qualche anno di anticipo avrebbe solo giovato al brasiliano, capace di prendersi belle rivincite nella prima stagione con il team di Grove.  In un&rsquo;intervista al giornale spagnolo El Confidencial, Felipe spiega i motivi della sua improvvisa &ldquo;resurrezione&rdquo;: &laquo;La vita in Williams &egrave; certamente pi&ugrave; tranquilla, devi lavorare comunque duramente come facevo in Ferrari, ma &egrave; tutto pi&ugrave; semplice. Conta solo correre, le altre cose non tanto. Sei concentrato unicamente sul rendere migliore la monoposto e pensare alle gare&raquo;.  Di certo la fase in cui versava la Williams all&rsquo;arrivo del brasiliano non era certo quella dei periodi d&rsquo;oro e la pressione sul team era infinitamente inferiore a quella che annualmente si riversa sulla Ferrari, a proposito della quale Massa aggiunge: &laquo;E&rsquo; fantastica, forte, grande, bellissima, ma con cos&igrave; tanta pressione e cose da fare non importanti che arrivano tutte insieme. Qui [in Williams] conta solo il lavoro. Il problema pi&ugrave; grande [alla Ferrari] &egrave; sul versante mentale&raquo;.  All&rsquo;ambiente descritto da Massa va aggiunto un particolare tutt&rsquo;altro che secondario: Fernando Alonso. Ritrovarsi in squadra con lo spagnolo non ha certo aiutato Felipe. Adesso si apre un nuovo scenario, quello della riconferma al vertice. Dopo i podi e le pole della stagione passata, tutti si aspettano l&rsquo;arrivo della vittoria e quel miglioramento nella gestione delle tattiche ai box che &egrave; apparsa deficitaria nel 2014. Riuscir&agrave; Massa a far meglio di Bottas e portare nuovamente sul gradino pi&ugrave; alto del podio la Williams? &laquo;Lo spero. E&rsquo; possibile, ma la macchina &egrave; ancora nuova e dovremo vedere dove si trovano gli altri, se ci sar&agrave; un team che avr&agrave; escogitato qualcosa di straordinario. Con il lavoro e la mentalit&agrave; della nostra squadra, chiss&agrave; che quest&rsquo;anno non possa lottare di nuovo per vincere e, magari, per il campionato&raquo;  f.p.

&ldquo;Meno pressione e meno impegni. E chiss&agrave; che quest&rsquo;anno non possa lottare per vincere... il campionato&rdquo;

8 risultati per 'massa-williams'

Massa: l’esperienza premierà nel 2017

Massa: in F1 solo se competitivo

F1, Massa: “Mi sento ancora giovane”

Williams, Massa come Schumi nel 2012

Massa: sto bene in Williams, Bottas buon pilota

F1, Massa avvisa: intelligenza nel cambiare

Massa sugli anni bui in Ferrari: c’erano dei motivi

Massa: “Alla Williams è tutto più semplice rispetto alla Ferrari”