        Vittoria per Scott McLaughlin e classifica sempre pi&ugrave; corta per l'IndyCar dopo Mid-Ohio. Qualificatosi in prima fila sul corto saliscendi di Lexington, simile a quelli ben conosciuti nel Supercars australiano, il neozelandese del Team Penske ha approfittato di un problema di motore occorso al poleman Pato O'Ward per prendere il comando, e non l'ha pi&ugrave; lasciato, resistendo anche agli attacchi di Alex Palou in particolare in occasione dei re-start. Alla fine, i tentativi del campione spagnolo non sono andati a buon fine, ma Palou ha guadagnato punti preziosi, anche considerato il sesto posto del leader Marcus Ericsson dopo una qualifica non facile.&nbsp; Sul podio Terzo ha concluso proprio il principale inseguitore dello svedese, Will Power. Costretto a partire ventunesimo per via di una penalit&agrave; per blocking in qualifica, l'australiano ha rimesso in mostra il piglio da ragioniere gi&agrave; visto spesso quest'anno, risalendo con costanza fino al podio. Il suo distacco da Ericsson &egrave; di soli 20 punti, anche se ci sono sette piloti, incluso lo stesso McLaughlin, racchiusi in un gap colmabile (quasi) in una sola volta.&nbsp; I piazzati In quarta posizione al traguardo ha concluso Rinus VeeKay, mentre Scott Dixon ha completato la top-5 in una giornata senza infamia e senza lode. Dietro ad Ericsson, altri due protagonisti di qualifiche difficili, Josef Newgarden ed Helio Castroneves, che durante tutto l'arco della gara hanno mostrato il potenziale che gi&agrave; avevano sin da inizio weekend ma che il traffico gli aveva impedito di sfruttare. Migliore dei rookie &egrave; stato David Malukas per il team Coyne, nono al traguardo, mentre problemi meccanici hanno fermato Kyle Kirkwood, Callum Ilott e Tatiana Calderon.&nbsp; I delusi KO subito Felix Rosenqvist, che come il compagno di colori in McLaren O'Ward ha subito problemi al motore. Un peccato per lui, protagonista di un'altra bella qualifica. Tutto in casa ha fatto invece il team Andretti. Colton Herta avrebbe potuto lottare per il podio, ma &egrave; stato tenuto fuori troppo a lungo e una safety-car l'ha portato ad effettuare un pit-stop con tutti i rivali alle spalle, facendolo scivolare nelle retrovie. Guerra aperta invece tra Alexander Rossi e Romain Grosjean. Il californiano, in partenza a fine anno proprio verso McLaren, ha spinto fuori pista il compagno di colori mandandolo su tutte le furie. Non sar&agrave; facile per loro ricomporre i rapporti per il prossimo appuntamento a Toronto. L'ordine di arrivo della Honda Indy 200 di Mid-Ohio: 1 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 80 giri 2 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 0"5512 3 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 3"8415 4 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - Carpenter - 11"3742 5 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 12"3194 6 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 13"07 7 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 13"7717 8 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 16"859 9 - David Malukas (Dallara-Honda) - Coyne - 19"0958 10 - Simon Pagenaud (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 26"1914  In campionato 1. Ericsson 321; 2. Power 301; 3. Newgarden 287; 4. Palou 286; 5. O'Ward 256.       

Il motore tradisce Pato O'Ward, McLaughlin non si lascia scappare l'occasione e porta a casa un successo che accorcia la classifica

IndyCar: McLaughlin mette la seconda a Mid-Ohio

 p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; -webkit-text-stroke: #000000} p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; -webkit-text-stroke: #000000; min-height: 14.0px} span.s1 {font-kerning: none}  Tutto &egrave; cambiato per non far cambiare nulla nel doppio appuntamento dell&#39;InyCar a Mid-Ohio. Sul tosto saliscendi di Lexington, a dominare le gare sono stati due piloti sinora rimasti a bocca asciutta, Will Power e Colton Herta, che hanno portato a sette il numero dei differenti vincitori stagionali. Nonostante due gare difficili, Scott Dixon ha inveve mantenuto un confortante margine di oltre 70 punti in testa alla classifica nei confronti di Josef Newgarden.  La prima gara &egrave; stata dominata da Power. Il pilota australiano, autore della pole, &egrave; andato subito via aumentando progressivamente il suo vantaggio senza commettere errori e senza nemmeno una caution ad infastidirlo. L&#39;unico vero tentativo di cambiare la situazione &egrave; arrivato dalla strategia di Alexander Rossi, che ha tentato con un undercut e un overcut di guadagnare posizioni. Rossi ha poi chiuso terzo alle spalle anche di Newgarden, che ha mirato alla concretezza conquistando il massimo dei punti a cui poteva ambire. Rossi &egrave; transitato terzo, saltando davanti al compagno Ryan Hunter-Reay ai box. Il texano ha terminato quinto alla fine, battuto anche da Graham Rahal.  Herta ha dominato la seconda frazione precedendo i compagni di squadra Rossi e Hunter-Reay, e dando a Michael Andretti una tripletta che porta sicuramente ossigeno, se non alle speranze di titolo, alla voglia di ben figurare nel fine anno. Herta, che aveva &nbsp;montato gomme morbide nel finale, ha completato 28 passaggi con lo stesso set di &quot;rosse&quot; mentre gli altri avevano optato per la tattica inversa. Il giovane figlio d&#39;arte &egrave; sopravvissuto ad un contatto multiplo ad inizio gara innescato da lui stesso, che aveva spinto nel prato Santino Ferrucci. Lo statunitense del team Coyne, rientrando in pista, ha poi colpito il compagno di colori Alex Palou e Felix Rosenqvist.  Dixon &egrave; stato protagonista di uno dei suoi rari errori dopo che, anche grazie alla toccata iniziale, era balzato secondo. Il neozelandese si &egrave; girato da solo in curva 1 al 22&deg; giro. Alla fine, ha recuperato fino al decimo posto. Tuttavia, il contemporaneo ottavo posto di Newgarden, in una gara incolore, ha protetto la sua leadership di campionato che resta importante con tre tappe alla conclusione. Power invece, dopo aver sbagliato finendo in sabbia in qualifica, ha terminato settimo in pieno recupero.  L&#39;ordine di arrivo di gara 1 (top-10)  1 - Will Power (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 75 giri 2 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 7&quot;4523&nbsp; 3 - Alexander Rossi (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 8&quot;9922&nbsp; 4 - Graham Rahal (Dallara-Honda) &ndash; RLL - 9&quot;2323&nbsp; 5 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 13&quot;2281&nbsp; 6 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 14&quot;1171&nbsp; 7 - Jack Harvey (Dallara-Honda) &ndash; Shank - 18&quot;2198&nbsp; 8 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) &ndash; ECR - 19&quot;2468 9 - Colton Herta (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 26&quot;0264&nbsp; 10 - Scott Dixon (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 32&quot;7179&nbsp;  L&#39;ordine di arrivo di gara 2 (top-10)  1 - Colton Herta (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 75 giri 2 - Alexander Rossi (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 1&quot;3826&nbsp; 3 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 2&quot;4965&nbsp; 4 - Graham Rahal (Dallara-Honda) &ndash; RLL - 3&quot;0853&nbsp; 5 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 9&quot;9175&nbsp; 6 - Simon Pagenaud (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 14&quot;1918&nbsp; 7 - Will Power (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 15&quot;3292&nbsp; 8 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 17&quot;2532&nbsp; 9 - Pato O&#39;Ward (Dallara-Chevy) &ndash; McLaren - 22&quot;9474&nbsp; 10 - Scott Dixon (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 30&quot;5093&nbsp;  Il campionato  1. Dixon 456; 2. Newgarden 384; 3. O&#39;Ward 338; 4. Herta 327; 5. Power 306. 

I due piloti che, fino ad ora, non hanno raccolto quanto seminato, sono andati a segno dominando la doppietta di&nbsp;Lexington

IndyCar: a Mid-Ohio trionfano Power e Herta

Duello fantastico a Mid-Ohio tra i compagni di squadra del team Ganassi, Scott Dixon e Felix Rosenqvist. Lo svedese, con una sosta in pi&ugrave;, ha rimontato nel finale grazie alle gomme in migliori condizioni inseguendo il pluricampione a dispetto delle difficili condizioni di traffico. Prima ha sopravanzato tre doppiati negli ultimi cinque giri, e poi si &egrave; lanciato all&#39;attacco di Dixon mancando l&#39;affondo per pochissimo. Nel corso dell&#39;ultima tornata, ci ha provato pi&ugrave; volte, e dopo aver affrontato diverse curve affiancati, i due sono arrivati al traguardo separati di 9 centesimi.  La doppietta di Ganassi &egrave; nata con la scelta strategica delle prime fasi di montare nel primo stint gomme dure. Cos&igrave; facendo, hanno sopravanzato facilmente gli altri con gomme morbide e poi, quando le hanno montate loro, il gruppo era ormai sgranato ed &egrave; stato possibile gestirle meglio. E&#39; stato monumentale il lavoro di Dixon, come sempre bravissimo nel risparmiare gomma e carburante.    Al terzo posto si &egrave; piazzato Ryan Hunter-Reay, che a sua volta aveva optato per le gomme dure all&rsquo;inizio. Proprio lui &egrave; stato coinvolto in un contatto finale importantissimo ai fini del campionato. Il leader Josef Newgarden, nel tentativo di attaccare Hunter-Reay, ha infatti perso il controllo della vettura al tornantone iniziale e si &egrave; insabbiato. Pur con una gara non brillante chiusa al quinto posto, Alexander Rossi ha cos&igrave; recuperato punti in classifica ed &egrave; solo a -16. Anche Dixon si &egrave; riportato sotto in graduatoria e il campionato, contando anche Simon Pagenaud (6&deg;) &egrave; ancora ben aperto.  Quarto ha terminato Will Power, partito dalla pole ma &quot;inghiottito&quot; da una strategia non perfetta. Da rimarcare invece la bella prova di Spencer Pigot, settimo con l&#39;Ed Carpenter Racing. Alle sue spalle, Colton Herta ha concluso nono dopo aver &quot;giustiziato&quot; Sebastien Bourdais nelle prime fasi. Un incidente al primo giro, innescato da Takuma Sato, ha anche messo KO le due vetture Schmidt di Marcus Ericsson e James Hinchcliffe.  L&#39;ordine d&#39;arrivo della Honda Indy 200 a Mid-Ohio (top-10)  1 - Scott Dixon (Dallara/Honda) - Ganassi - 90 giri&nbsp; 2 - Felix Rosenqvist (Dallara/Honda) - Ganassi - 0&quot;0934 3 - Ryan Hunter-Reay (Dallara/Honda) - Andretti - 1&quot;2578 4 - Will Power (Dallara/Chevy) - Penske - 6&quot;9878 5 - Alexander Rossi (Dallara/Honda) - Andretti - 10&quot;7949 6 - Simon Pagenaud (Dallara/Chevy) - Penske - 11&quot;9029 7 - Spencer Pigot (Dallara/Chevy) - ECR - 12&quot;3671 8 - Colton Herta (Dallara/Honda) - HSR - 12&quot;9546 9 - Graham Rahal (Dallara/Honda) - RLL - 19&quot;9289 10 - Jack Harvey (Dallara/Honda) - SPM - 20&quot;376  Il campionato  1. Newgarden 504; 2. Rossi 488; 3. Pagenaud 457; 4. Dixon 442; 5. Power 356. 

Derby ricco di emozioni in casa Ganassi:&nbsp;Scott Dixon e Felix Rosenqvist danno spettacolo

Indycar, Mid Ohio:&nbsp;splendido duello Dixon-Rosenqvist

Scott Dixon ha vinto una corsa incredibile a Mid Ohio partendo dall&rsquo;ultima posizione. Meglio di Lewis Hamitlon al recente Gp d&rsquo;Ungheria dove da ultimo era arrivato &ldquo;solo&rdquo; terzo. Per Dixon &egrave; anche la prima vittoria IndyCar nel 2014.  L&rsquo;incredibile gara di Dixon &egrave; anche e soprattutto merito della strategia rischiosissima, attuata dal suo team, il Ganassi Racing, di sfalsare i rifornimenti e fare un ultimos tint pi&ugrave; lungo. Poich&eacute; Dixon partiva in ultima fila perch&eacute; nelle qualifiche col bagnato si era girato e non aveva ottenuto un tempo, ha dovuto invfentarsi col proiro box una strategia differente per recuperare posizioni.  Dixon &egrave;&nbsp;stato richiamato ai box al giro 11 ed ha iniziato a disputare una gara &ldquo;diversa&rdquo; rispetto ai leader. Che erano Bourdais, autore della pole, Hunter-Reay, Newgarden, Munoz. Dixon con la sua strategia &egrave; andato in testa alla gara fin dal 39&deg; giro approfittando delle soste dei rivali per una safety car e anche di incidenti che ne hanno eliminato alcuni. Poi all&rsquo;ultima sosta un po&rsquo; anticipata Dixon ha caricato meno carburante per restare fermo&nbsp;meno tempo &nbsp;- rischiando - cos&igrave; quando Bourdais, il poleman che aveva guidato buona parte della gara, &egrave; andato a rifornire, Dixon &egrave; riuscito a restare al comando per 6&rdquo;. A quel punto il dubbio era: sarebbe bastato il metanolo per vedere la bandiera a scacchi? &Egrave; bastato, il team aveva fatto i conti giustie&nbsp; Dixon ha guidato con i guanti di velluto. Ha finito la benzina appena tagliato il traguardo e ha parcheggiato la macchina in pista.  La gara di Mid-Ohio, circuito stradale veloce e impegnativo, uno dei pi&ugrave; belli d&rsquo;America, ha visto diversi protagonisti, ma non Kanaan e Andretti, eliminatisi alla terza curva quando il primo nel tentativo di passare Newgarden s&rsquo;&egrave; girato davanti a tutto il gruppo e il secondo, che era nelle retrovie, l&rsquo;ha colpito.  Tra i piloti finiti fuori pista c&rsquo;&egrave; Hunter-Reay mentre Newgarden &egrave; stato eliminato da un incredibile incidente: al pit stop il cavo della pistola pneumatica del cambio gomme si &egrave; attorcigliato attorno all&rsquo;auto e alla gamba di un meccanico&nbsp;caduto. tempo perso e vittoria sfumnata. Anche Castroneves deve recriminare perch&eacute; nel giro di formazione &egrave; dovuto entrare ai box per un problema di accensione ed ha perso 4&nbsp;giri finendo fuori dai giochi. Bourdais invece, autore della pole sul bagnato, &egrave; giunto secondo dopo una gara di testa battuto solo dalla stategia di Dixon e del team Ganassi.

A Mid-Ohio il neozelandese trionfa di strategia grazie al carburante sufficiente appena per passare la bandiera a scacchi. Bourdais secondo

Indycar, Dixon vittoria col contagocce

&laquo;Mi spiace solo non aver potuto usare il set di gomme nuove a causa di una bandiera rossa&raquo;. Luca Filippi &egrave; soddisfatto del suo primo test assoluto al volante di una monoposto Indycar, avvenuto nelle prove disputate ieri sul circuito di Mid-Ohio con la vettura del team Barracuda di Brian Herta. Per il ventisettenne piemontese la giornata &egrave; stata molto proficua. Luca &egrave; riuscito a concludere il lavoro programmato senza commettere errori nonostante una pioggia intermittente abbia interrotto pi&ugrave; volte la sessione.  Filippi ha completato 57 giri, ottenendo il suo miglior tempo girando in 1&rsquo;06&rdquo;757, il diciottesimo crono assoluto della giornata. Il margine dal miglior tempo assoluto &egrave; di circa 1 secondo, ma Luca non lo vede come un problema. &laquo;Se avessi sfruttato le gomme avrei indubbiamente migliorato il mio crono &ndash; ha confermato &ndash; ma al di la di questo non era la prestazione cronometrica l&rsquo;obiettivo di questo test. Ho familiarizzato con la monoposto, il team, la pista, le gomme e la Dallara-Honda che non avevo mai guidato in precedenza. Credo di aver fatto un buon lavoro, ora attender&ograve; comunicazioni dalla squadra&raquo;.  Entro domani Brian Herta comunicher&agrave; ufficialmente chi sar&agrave; al via della 200 miglia di Mid-Ohio in programma domenica, ma tutte le indicazioni sono nelle direzione che porta alla conferma al via di Filippi.  Roberto Chinchero

Il pilota del team Barracuda di Brian Herta ha ottenuto il suo miglior tempo

5 risultati per 'mid-ohio'

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Filippi: debutto okay nei test di Mid-Ohio