Se i deviatori di flusso davanti alle pance, insieme al fondo a W, avevano catturato l&rsquo;attenzione marted&igrave;, oggi la Mercedes W07 Hybrid ha sfoggiato un&rsquo;altra novit&agrave; interessante, dalle forme piuttosto &ldquo;strane&rdquo; come aveva avuto modo di anticipare Toto Wolff nei giorni scorsi. Il musetto &egrave; stato l&rsquo;elemento pi&ugrave; fotografato del mattino, perch&eacute; modifica profondamente l&rsquo;idea della soluzione originaria, adottando forme pi&ugrave; arrotondate all&rsquo;estremit&agrave; e leggermente pi&ugrave; abbondanti.  In realt&agrave; i cambiamenti pi&ugrave; rilevanti sono altrove, a partire dai supporti dell&rsquo;ala, avvicinati e con un&rsquo;area di contatto con il piano principale ridottissima. Paddy Lowe ha sottolineato, parlando con i cronisti nel paddock, quale sfida tecnica sia stata affrontare e superare i crash-test obbligatori della FIA. E&rsquo; una scelta che va in direzione opposta a quella operata dagli avversari, con supporti pi&ugrave; distanti tra loro, alla ricerca di un canale centrale pi&ugrave; ampio per far confluire l&rsquo;aria verso il fondo.    Radicalmente diversa &egrave; anche l&rsquo;interpretazione dell&rsquo;S-Duct, posizionato pochi centrimetri dietro i due supporti dell&rsquo;ala. Osservando di profilo il musetto si apprezza la &ldquo;bocca&rdquo; quasi a squalo con la quale raccogliere l&rsquo;aria e trasferirla nella parte superiore del muso, scaricandola da una fessura ampia per estensione e relativamente stretta, collocata nel telaio, appena dietro il numero 44. La soluzione Mercedes dell&rsquo;S-Duct si differenzia per l&rsquo;integrazione della bocca inferiore nel musetto e non nel telaio, dove fino a oggi avevamo ritrovato il cassettino delle altre monoposto, all&rsquo;altezza dei bracci delle sospensioni anteriori.  Terza novit&agrave;, certo di minor portata, la modifica del raccordo tra piano principale dell&rsquo;ala e i flap inferiori, curvo e non pi&ugrave; con un gradino. Passano da sei a sette, infine, li elementi a cascata vicini alle paratie laterali. Per scoprire se la soluzione provata oggi nei test potr&agrave; essere impiegata a Melbourne, resta da verificare la resistenza alle prove che misurano la flessibilit&agrave; dell&rsquo;ala, rese pi&ugrave; impegnative dal regolamento tecnico. Secondo quanto riportato da Motorsport.com verranno effettuate delle prove in fabbrica per valutare se il nuovo muso sia in grado di passare le verifiche dei commissari o se intervenire per rendere pi&ugrave; rigido l&rsquo;ancoraggio con i supporti.  Fabiano Polimeni

Tante novit&agrave; concentrate: dall&rsquo;S-Duct alle forme riviste, fino ai supporti dell&rsquo;ala, anch&rsquo;essa leggermente modificata

Mercedes, debutta il nuovo muso nei test

La conferma arriva direttamente dal team, che su Twitter ha annunciato il superamento del crash test da parte del nuovo musetto e il prossimo debutto sulla McLaren MP4-30 al Gran Premio d&rsquo;Austria. Sar&agrave; probabilmente la modifica visivamente pi&ugrave; eclatante sulla monoposto di Button e Alonso, attesa da un importante pacchetto di sviluppi, che la facciano progredire in attesa di una power unit affidabile e prestazionale.  Sebbene il tweet McLaren non aggiunga altro, &egrave; confermata la novit&agrave; di un musetto corto, in stile Mercedes, quindi in decisa controtendenza rispetto alla scelta operata inizialmente a Woking, pi&ugrave; vicino alla &ldquo;scuola di pensiero&rdquo; Ferrari che non a quella Mercedes, Williams e, successivamente, Red Bull, ultimo team uniformatosi al design di un muso corto.  Non &egrave;, per&ograve;, l&rsquo;unica notizia degna di nota emersa nel week end, relativamente alla McLaren. Infatti, Eric Boullier, presente alla 24 Ore di Le Mans, ha vissuto momenti concitati mentre era in volo insieme a Zak Brown, CEO di CSM Group e figura di vertice nel settore del marketing, con importanti contratti portati a termine in Formula 1 e in Nascar da vent&rsquo;anni a questa parte. Il Cessna sul quale erano appena partiti ha avuto un&rsquo;avaria all&rsquo;impianto elettrico, con lo spegnimento dell&rsquo;intera strumentazione di bordo.  Boullier ha dovuto contattare telefonicamente, essendo senza contatto radio, l&rsquo;aeroporto di Le Mans, per avvertire dell&rsquo;accaduto e chiedendo il rientro e l&rsquo;atterraggio. Il pilota Alastair Breckon ha riportato i due a terra, che si ritroveranno con una storia in pi&ugrave; da raccontare ai nipoti.  Fabiano Polimeni

Confermato il superamento dei crash test Fia; a Le Mans, imprevisti in volo per Boullier

GP Austria, McLaren: debutta il nuovo muso

Quella che vedete &egrave; una monoposto che non ci sar&agrave;. Si chiama, anzi avrebbe dovuto chiamarsi, MNR1. E avrebbe dovuto montare un motore Ferrari. &Egrave; la Marussia, ma dopo il fallimento della squadra, il progetto stava andando avanti con il nome originale della squadra. Quella che venne scelta da Max Mosley fra le tante candidate per correre dal 2010, e che ha fatto la stessa fine della Hrt, aspettando il futuro (a dir poco incerto) della Caterham.  &Egrave; un&rsquo;immagine interessante, quella che il team ha deciso di mostrare pubblicandola sul periodico inglese &ldquo;Racecar Engineering&rdquo;. Interessante perch&eacute; mostra le forme dei musetti delle monoposto 2015: pi&ugrave; bassi, leggermente arcuati, senza le orribili appendici che hanno fatto paragonare la F1 2014 a uno zoo. Questo in conseguenza delle nuove normative regolamentari.  Nonostante questa Manor sia fortemente derivata dalla Marussia di quest&rsquo;anno, la &ldquo;pinna&rdquo;, o ancora, sotto il muso, corrispondente alla struttura antiurto, qui &egrave; appena accennata, proprio perch&eacute; tutta la parte anteriore &egrave; pi&ugrave; bassa. Lo si nota anche dagli attacchi della sospensione push-rod: i puntoni, nella parte superiore, si infilano proprio sul bordo superiore del telaio, dove sono state create piccole protuberanze nella carrozzeria per accoglierli.  Questa monoposto (in realt&agrave; un modello da galleria del vento) non correr&agrave; mai. Ma ci d&agrave; un&rsquo;idea dell&rsquo;estetica delle prossime vetture. Pi&ugrave; simili l&rsquo;una all&rsquo;altra, ma senza le esagerazioni estetiche della stagione appena conclusa. E soprattutto prive di strutture posticce.    

Dalle immagini del modello si capisce come sar&agrave; la forma dei musi delle monoposto

La ex-Marussia svela i segreti 2015

Addio muso a tricheco. Quella che era diventata - in mancanza d&rsquo;altro - la caratteristica della Lotus E22, ovvero il musetto sdoppiato, si vedr&agrave; ancora per tre gare. Poi, dalla fine dell&rsquo;anno, sar&agrave; sostituito. Anzi, proprio ad Abu Dhabi, nei due giorni di test post-campionato (25 e 26 novembre) debutter&agrave; una prefigurazione della monoposto per il prossimo anno, dotata di un musetto &ldquo;normale&rdquo;.  Non sar&agrave; un tricheco, ma neppure una&nbsp; roboscide, come avevamo visto quest&rsquo;anno su McLaren, Toro Rosso, Force India eccetera. Sar&agrave; un muso pi&ugrave; simile a quello dell&rsquo;attuale Ferrari, perch&eacute; sono queste (con qualche variazione &ldquo;stilistica&rdquo;) le linee prescritte dal regolamento 2015, che prevede limitazioni pi&ugrave; severe sulle varie aree di cui &egrave; composta la parte anteriore della vettura.  Il muso sdoppiatao era nato per&nbsp; compendiare necessit&agrave; aerodinamiche (lasciare libero il flusso d&rsquo;aria nella parte anteriore centrale) e necessit&agrave; strutturali (avere uno &ldquo;sperone&rdquo; in grado di resistere ai crash-test). Per questo era anche asimmetrico, perch&eacute; le regole prevedono una sola &ldquo;punta&rdquo;, un&rsquo;estremit&agrave; pi&ugrave; sporgente in avanti.  a.a.

Nei test post-campionato sar&agrave; provato un muso normale. Lo impongono i regolamenti 2015

F1, la Lotus rinuncia al &ldquo;tricheco&rdquo;

Niente muso nuovo per la Toro Rosso: la monoposto di Faenza, che nel corso di quest&rsquo;anno aveva gi&agrave; subito un&rsquo;operazione di... plastica nasale, avrebbe dovuto sfoggiare un&rsquo;altra appendice anteriore (meno brutta, si spera, delle proboscide attuale). Ma non &egrave; stato possibile portarla a Singapore, a quanto risulta per problemi di crash-test.  Questo non ha impedito alla Str9 di entrare ancora una volta nei primi dieci in qualifica, con Kvyat, mentre Vergne con il 6&deg; posto in corsa ha ottenuto il miglior piazzamento della stagione.

Rinviato il debutto della nuova appendice anteriore: problemi di crash test

F1: Toro Rosso, niente muso nuovo 

La McLaren &egrave; stata la prima squadra ad apportare alcune modiche estetiche e funzionali al proprio musetto cambiando quelle forme che avevano destato in varie squadre cos&igrave; scalpore alla vigilia dei test e che per&ograve; nessuno finora dopo due Gp aveva ancora modificato.  In Malesia invece la Mp4-29 di Button e Magnussen ha sfoggiato nelle prove libere del venerd&igrave; un nuovo muso "a becco". Con una punta pi&ugrave; sottile e pronunciata di prima. Molto pi&ugrave; simile a quelli di Force India, Toro Rosso e Caterham, che sono i team che hanno la punta pi&ugrave; pronunciata in avanti che sono anche i pi&ugrave; sgraziati, esteticamente parlando.  Il precedente muso della McLaren ricalcava quelle forme ma la protuberanza era pi&ugrave; larga; ora le paratie che partono dal becco e scendono a supportare la parte inferiore dell'ala formano un angolo retto con il musetto mentre prima avevano la forma di un arco.

Un altro team si aggiunge al gruppo dei "nasi" appuntiti

La McLaren affina il "becco" del muso

Dall'inviato di Autosprint a Melbourne (Australia): Alberto Antonini  Il paddock di Melbourne non si &egrave; ancora animato del tutto. Ma le polemiche sono dietro l&rsquo;angolo. La generazione dei musi spioventi, voluta soprattutto per motivi di sicurezza, adesso viene messa sotto accusa. Oltre che brutti, sarebbero infatti praticamente inutili.  A far scoppiare lo scandalo &egrave; il sito di &lsquo;auto motor un sport&rsquo; tedesco, che riporta una foto esclusiva (nel riquadro): si vede il muso a proboscide della McLaren tranciato di netto. &Egrave; successo durante i test in Bahrain. Collisione, uscita di pista? Macch&eacute;: un banale urto mentre la monoposto era agganciata al carro attrezzi. Ma quell&rsquo;urto &egrave; stato sufficiente per asportare la struttura in carbonio.  Del resto, c&rsquo;era da aspettarselo: la punta del &ldquo;naso&rdquo;, infatti, non &egrave; particolarmente robusta. Nei primi 15 cm di lunghezza deve infatti resistere a una decelerazione non superiore a 10 &lsquo;G&rsquo;: in parole povere, &egrave; fatta per cedere. Cinque centimetri pi&ugrave; indietro della punta c&rsquo;&egrave; il punto pi&ugrave; basso, che per regolamento sta a 185 mm dal piano di riferimento. E solo dopo altri 10 cm all&rsquo;indietro inizia la struttura antiurto vera e propria. Ma in quel punto, i musi non sono pi&ugrave; particolarmente bassi.  Quindi, in caso di tamponamento, o peggio di collisione laterale, la parte bassa del muso - che in teoria sarebbe meno pericolosa - &egrave; destinata a cedere di colpo. La pi&ugrave; resistente si trova gi&agrave; sufficientemente in alto per causare un potenziale danno a un altro pilota.  La Fia voleva introdurre i musi pi&ugrave; bassi, ma quasi tutti hanno aggirato la regola con strutture fittizie. Il risultato &egrave; che i rischi in caso di &ldquo;T-bone&rdquo; (cos&igrave; chiamano i tecnici un urto perpendicolare fra due vetture) sono ridotti solo in parte.  &nbsp;

Gp Australia: la farsa dei &ldquo;nasi&rdquo;

Ecco la prima immagine &ldquo;ufficiale&rdquo;, diffusa via Twitter dal team, del muso della Lotus E22. &Egrave; stata scattata nei box di Jerez, dove la squadra ha trascorso due giorni impegnata in quei &ldquo;filming days&rdquo; che servono in teoria alle riprese pubblicitarie, ma in realt&agrave; fungono da collaudo e "shake down". La Lotus aveva saltato la prima sessione di test, dato che la monoposto non era ancora pronta. Forse &egrave; stato un bene, vista la crisi dei motori Renault nella prima sessione di test.  Il muso &egrave; rimasto &ldquo;a tricheco&rdquo;, perch&eacute; la Fia lo ha omologato a condizione che rispetti la regola dell&rsquo;asimmetria. Un trucco per rientare nei regolamenti che prevedono una sola &ldquo;estremit&agrave;&rdquo; all&rsquo;anteriore della carrozzeria. Si nota sul muso lo sponsor Pdvs, la compagnia petrolifera venezuelana che finanzia il programma di Pastor Maldonado. Lui e Grosjean erano alle prove e dovremmo rivederli dal 19 al 22 in Bahrain, per la prima uscita ufficiale della vettura.  (a.a.)

La E22 &ldquo;tricheco&rdquo; provata a Jerez ieri e oggi

8 risultati per 'muso'

Mercedes, debutta il nuovo muso nei test

GP Austria, McLaren: debutta il nuovo muso

La ex-Marussia svela i segreti 2015

F1, la Lotus rinuncia al “tricheco”

F1: Toro Rosso, niente muso nuovo

La McLaren affina il "becco" del muso

Gp Australia: la farsa dei “nasi”

Ecco il muso sdoppiato della Lotus