Quinti e sesti, con una battaglia finale che non &egrave; piaciuta troppo a Massa. Se c&rsquo;&egrave; un team che a Sepang &egrave; uscito ridimensionato nelle sue velleit&agrave;, quello &egrave; la Williams. Beninteso, una battuta &ldquo;a vuoto&rdquo; &ndash; se cos&igrave; pu&ograve; definirsi un buon arrivo a punti &ndash; pu&ograve; starci, ma &egrave; il modo in cui &egrave; maturata che fa suonare un campanello d&rsquo;allarme a Grove. Seconda forza del mondiale, il ruolo di anti-Mercedes da contendere alla Ferrari, cos&igrave; aspettavamo la FW37 a Melbourne, ma si &egrave; visto subito che la rossa ne ha di pi&ugrave;. A confermarlo dopo il Gran premio di Malesia &egrave; anche Rob Smedley: &laquo;Abbiamo bisogno di sviluppare l&rsquo;intero pacchetto dal fondo. Dobbiamo continuare a spingere ed esser sicuri di progredire a un ritmo pi&ugrave; veloce della Ferrari&raquo;.    Oltre al passo gara mai competitivo, sin dal venerd&igrave;, la Williams non ha risolto le criticit&agrave; 2014 sul bagnato, legate a una monoposto in deficit di carico aerodinamico, dettaglio che Pat Symonds aveva messo tra le aree di intervento principali nel nuovo progetto. &laquo;C&rsquo;&egrave; un pacchetto in deficit di velocit&agrave; sia rispetto alla Mercedes che alla Ferrari, dobbiamo lavorare per migliorare, al contempo dobbiamo guardare alla gestione delle gomme, perch&eacute; se non siamo stati i peggiori nel loro utilizzo, sicuramente non siamo i migliori&raquo;, aggiunge Smedley.  Quella caratteristica di macchina non aggressiva sulle Pirelli manifestata lo scorso anno &egrave; andata persa? O &egrave; un episodio figlio delle temperature estreme di Sepang? Un&rsquo;altra criticit&agrave; &egrave; poi nel box, con pitstop che in Malesia hanno rallentato Massa, facendogli perdere 2&rdquo; nel confronto diretto con Bottas, tanto da portare il brasiliano a identificare l&rsquo;errore nella sosta come la causa del quinto posto sfumato (all&rsquo;ultimo giro). &laquo;C&rsquo;&egrave; del lavoro da fare, migliorare i pitstop perch&eacute; ne facciamo alcuni buoni ma poi altri lenti. La cosa positiva &egrave; che si tratta di due problemi che non avevamo incontrato prima, uno relativo all&rsquo;uscita delle gomme dalle termocoperte durante il doppio pit - quindi un aspetto procedurale - il secondo con Felipe, a causa del cavalletto posteriore che non si &egrave; inserito correttamente nella struttura d&rsquo;impatto e non siamo riusciti a liberare la macchina&raquo;.  f.p.

Gestione delle gomme, velocit&agrave;, cambi gomme e prestazioni sul bagnato le aree su cui intervenire

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Williams, Smedley lancia l’allarme: pacchetto da sviluppare