da Monza: Roberto Chinchero  Pole position, trenta giri da leader, ed ecco la terza vittoria stagionale di Stoffel Vandoorne. Il rookie del team ART ha sbancato Monza, dominando gara-1 con il piglio autoritario di un veterano anche se la tappa italiana &egrave; stata la nona in assoluto della sua ancora breve carriera in Gp2. Il successo di Vandoorne non &egrave; stato per&ograve; facile come potrebbe apparire leggendo il cronologico della corsa, perch&eacute; Arthur Pic si &egrave; incollato al leader della corsa subito dopo il via rimanendo sempre ad una distanza mai superiore al secondo. Ottima anche la prova del francese del team Campos, altro &ldquo;rookie&rdquo; di qualit&agrave; del campionato 2014.  Il podio &egrave; stato completato da Mitch Evans, che ha gestito molto bene la situazione alle sue spalle, senza per&ograve; riuscire ad agganciare il tandem che lo ha preceduto. Nel confronto tra protagonisti della volata per il campionato &egrave; stato Jolyon Palmer a segnare un punto (molto importante) a suo favore. Scattato dall&rsquo;ultimo posto della griglia di partenza dopo la penalit&agrave; arrivata al termine delle qualifiche, l&rsquo;inglese della Dams ha rimontato fino all&rsquo;ottava posizione finale, piazzamento che gli garantisce la pole position nella seconda gara del weekend monzese in programma domani. Poteva essere la giornata perfetta per il rilancio nella classifica di campionato di Felipe Nasr, ma il pilota brasiliano non &egrave; andato oltre la sesta posizione perdendo una chance che potrebbe non ripresentarsi pi&ugrave;.  Sabato nero invece per Raffaele Marciello. Il pilota della Racing Engineering al via non ha usato la corretta dose si acceleratore, ed il motore &egrave; calato di giri spegnendosi quando era in seconda marcia. Per lui corsa finita poco dopo, inoltre, a causa di un contatto in prima variante.

Il belga della McLaren domina la prima gara disputata dalla Gp2 Series sul tracciato brianzolo. Secondo Pic, Marciello out

GP2: Vandoorne re di Monza

da Budapest: Roberto Chinchero  La Safety-Car, entrata in pista al sesto giro, &egrave; stata la variabile che ha definito la classifica finale della prima gara disputata dalla Gp2 Series sul tracciato dell'Hungaroring. La vettura di servizio &egrave; stata mandata in pista dalla direzione-gara in seguito ad un contatto avvenuto tra le monoposto di Stephane Richelmi e Kimiya Sato, ed in quel momento i piloti che avevano preso il via con pneumatici a mescola &lsquo;soft&rsquo; si sono precipitati in pit-lane per il cambio gomme. I pi&ugrave; lesti sono stati Raffaele Marciello, Arthur Pic, Rio Haryanto, Stefano Coletti ed Adrian Quaife-Hobbs, che sono riusciti a provvedere al cambio gomme e a ridurre notevolmente il tempo perso accodandosi alla Safety-Car.  La corsa &egrave; ripresa con l&rsquo;attenzione sul bel duello per la prima posizione tra Felipe Nasr, leader dal via, ed il capoclassifica Jolyon Palmer. Quando per&ograve; &egrave; arrivato il momento anche per loro (e tutti gli altri piloti partiti con mescole &ldquo;medium&rdquo;) di effettuare il pit-stop, sono tornati in pista alle spalle del gruppo che aveva effettuato la sosta nelle prime fasi. Con Marciello fuori dai giochi a causa di un drive-through (velocit&agrave; oltre gli 80 km/h in pit-lane) per Pic si sono aperte le porte del primo successo nella categoria, festeggiato sotto il podio anche dal fratello Charles.  Per Coletti una seconda piazza che valeva la terza posizione nella classifica di campionato, ma dopo fine gara &egrave; arrivata la doccia fredda di una penalizzazione pari a 20 secondi (aggiunti al tempo finale di gara) per un urto iniziale coin Julian Leal che ne aveva causato il ritiro. Stessa penalizzazione anche a Marciello, in questo caso per aver superato Vandoorne in regime di safety car, proprio subito prima di entrare in pit-lane per il cambio gomme. Cos&igrave;, anche per via del gruppo ancora compatto dopo la seconda safety car dovuta all'incidente fra Berthon e Canamasas, i due italiani sono precipitati rispettivamente 18&deg; e 19&deg;.  Per Palmer &egrave; arrivata una quarta posizione finale che acquisisce valore soprattutto per l&rsquo;esito della gara di Nasr, che non &egrave; andato oltre la sesta piazza, e aumenta il divario fra i due in testa al campionato.

Il francese vince una gara imprevedibile. Coletti e Quaife-Hobbs completano il podio ungherese, ma poi...

GP2: la prima di Arthur Pic

Era la notizia della giornata il test di Charles Pic, sceso in pista nel turno del mattino con i pneumatici sperimentali della Pirelli montati su cerchi da 18 pollici. Il pilota francese, tester della Lotus, ha coperto una quindicina di giri, senza utilizzare il sistema FRIC di sospensioni (che &egrave; al centro dell'attualit&agrave; perch&eacute; la Fia medita di proibirlo), ma senza ottenere tempi cronometrici di rilievo. Pic con le ruote da 18" ha coperto 14 giri e ha ottenuto il miglior tempo di 1'44"728, circa 9" pi&ugrave; lento delle altre F1 ma guidava una monoposto sperimentale.  Per alloggiare le nuove gomme con i cerchi di maggior diametro, appunto 18" invece di 13", la Lotus E22 era stata modificata nell'assetto e nelle altezze da terra. E le gomme gonfiate ad un pressione leggermente superiore al solito (23 psi invece di 20 psi) perch&eacute; con meno spalla la gomma "ospita" meno aria all'interno e quindi richiede un gonfiaggio superiore.  Inutile fare paragoni sul tempo sul giro. Pic con la gomma da 18" stava abbastanza lontano dai cordoli perch&eacute; la spalla della gomma da 18" &egrave; molto pi&ugrave; rigida. Alla fine ha girato in 1'44"728, poi nel pomeriggio, il pilota francese &egrave; tornato alle vecchie gomme da 13" e con qualche problema tecnico sulla sua E22 non &egrave; andato oltre 1'41"906. per&ograve; con la gomma da 18" Pic avrebbe confermato sensazioni positive di miglior reattivit&agrave; in ingresso di curva (comprensibile perch&eacute; la spalla ribassata &egrave; pi&ugrave; rigida e quindi c'&egrave; meno deriva).  Paul Hembery, responsabile motorsport Pirelli che ha assistito ai test assieme a Mario Isola, anche lui di Pirelli, &egrave; apparso soddisfatto dell'esperimento. "Volevamo vedere dal vero l'effetto estetico e il comportamento; e anche raccogliere i primi dati. Non eravamo alla ricerca delle prestazioni: la gomma era un prototipo costruito con una mescola generica. Esteticamente &egrave; piaciuta a tutti e se i team vorranno proseguire con lo sviluppo siamo pronti ad industrializzarla in tempi brevi".  In concreto che succeder&agrave; con le gomme e i cerchi da 18"? La Pirelli vorrebbe spingere per l'adozione dal 2017, anche per dare un senso alla presenza in F1 in termini di ricaduta tecnologica sulle gomme per uso stradale. E vorrebbe addirittura passare a diametri superiori, con i 19 pollici visto che l'effetto estetico &egrave; a detta di tutti positivo. Ma sarebbe pronta&nbsp;anche a costruirle subito, almeno per il 2016. Visto che il 2015 &egrave; troppo imminente ed i team stanno gi&agrave; impostando i progetti delle nuove monoposto sulla base delle attuali gomme. Tutto dipender&agrave; dal Gruppo strategico formato da team e federazione che indirizza le future strategie della F1.  

14 giri per Pic con il "gommone". Hembery contento: "&Egrave; piaciuta a tutti". Migliore l'ingresso in curva secondo il pilota

Gomma da 18 pollici, esame superato

Ecco la prima foto della nuova gomma da 18 pollici Pirelli montata sulla Lotus. Ver&agrave; provata da Charles Pic, tester Lotus. &Egrave; una rivoluzione per la F.1 che da sempre era rimasta fedele alle ruote con cerchi da 13", ormai quasi abbandonati nelle auto stradali che si sono evolute verso i 15", 16" e 18"/19" per vetture sportive fino a toccare i 20"/21" pollici sui Suv.  Come si vede nell'immagine, il diametro del cerchio &egrave; assai maggiore rispetto a prima, e quindi la spalla &egrave; molto pi&ugrave; sottile perch&eacute; il diametro totale dello pneumatico non &egrave; molto superiore a prima, qualche centimetro. Ma l'impressione &egrave; che la spalla ribassata cos&igrave; sottile offre alla vista, &egrave; molto pi&ugrave; aggressiva rispetto alle vecchie gomme. Il cerchio su cui questa nuova Pirelli &egrave; montata &egrave; stato realizzato dalla OZ. La gomma, nonostante la riga gialla possa ingannare, &egrave; di mescola media per percorrere pi&ugrave; giri.  Nell'immagine sotto, a confronto la vecchia gomma 13" con la nuova gomma da 18 pollici. Si vede che il diametro &egrave; leggermente superiore, la dimensione del cerchio &egrave; 5 pollici superiore (di 12,7 cm) mentre la spalla &egrave; fortemente ribassata.    &nbsp;  

Viene collaudata in pista oggi la nuova Pirelli di grande diametro con il tester Charles Pic

La Lotus col gommone da 18"

Una Marussia davanti a tutti! Vi aspettavate Hamilton, o la riscossa della Ferrari con Raikkonen, oppure&nbsp;la zampata di Buemi, collaudatore Red Bull? Macch&eacute;, niente di tutto questo. A sorpresa la prima giornata di test F1 a Barcellona dopo il Gran premio di domenica scorsa ha visto in cima alla lista dei crono la... Marussia di Max Chilton che ha stabilito il miglior tempo.  Ci sono state condizioni atmosferiche particolari che hanno favorito&nbsp;questo risultato. In mattinata &egrave; piovuto a lungo e sotto la pista inzuppata in pochi hanno girato, con Hamilton costantemente il pi&ugrave; veloce. Raikkonen, pilota deputato alle prove Ferrari, ha passato la mattinata ai box perch&eacute; al primo giro si era rotto il motore e la squadra ha dovuto sostituirlo. Infatti alla fine della giornata Raikkonen ha totalizzato appena 19 giri contro i 79 di Hamilton e addirittura gli 86 di van der Garde, collaudatore Sauber, il pi&ugrave; stakanovista.  Dopo l&rsquo;intervallo di pranzo ha smesso di piovere, la pista si &egrave; progressivamente asciugata e i piloti hanno cominciato a tirare. Molti collaudavano nuove soluzioni quindi non tutti spingevano a fondo. &Egrave; tornato al comando Hamilton, su asciutto, in 1&rsquo;26&rdquo;674 (a 4 decimi dal suo tempo della pole) utilizzando sempre gomme medium mentre Raikkonen, con la Ferrari si &egrave; avvicinato molto al tempo dell&rsquo;inglese in 1&rsquo;26&rdquo;965, facendo meglio della qualifica di tre giorni prima ma utilizzando gomme soft (banda gialla) ben pi&ugrave; morbide delle bianche con cui aveva fatto la qualifica.&nbsp;Per la Ferrari, decisamente goffa in pista, una giornata che poco aggiunge&nbsp;al risultato del Gp. Al mattino Kimi rompe subito il motore, in una nube&nbsp;bianca di fumo d&rsquo;olio. Al pomeriggio, sostituita la &ldquo;power unit&rdquo; un&rsquo;uscita&nbsp;di pista alla curva 4, addirittura nel giro d&rsquo;uscita! Iceman si d&agrave; la&nbsp;colpa per un errore da&hellip; &nbsp;Maldonado.  Ma con un guizzo, proprio nei minuti finali di pista asciutta, ha sorpreso tutti Chilton che ha staccato il miglior tempo del giorno: 1&rsquo;26&rdquo;434,&nbsp;Chilton per&ograve; ha ottenuto&nbsp;il miglior tempo grazie alle gomme super-soft, che grazie al&nbsp;freddo resistono su questa pista per tutto un giro.&nbsp;Quel che &egrave; incredibile &egrave; che Chilton con le gomme morbidissime si &egrave; migliorato di ben tre secondi rispetto al suo tempo di qualifica ottenuto con le medie dove non era andato sotto 1&rsquo;29&rdquo;5. Di rilievo anche il secondo tempo di Pic in 1'26"661, con la Caterham che n&eacute; Kobayashi n&eacute; Ericsson avevano portato sotto&nbsp;1'30" in qualifica, ma con gomme soft.  La Mercedes non ha oggi&nbsp;provato il nuovo tromboncino di scarico di maggior diametro realizzato&nbsp;dalla ditta cui la Fia ha commissionato il progetto&nbsp;per dare pi&ugrave; rumorosit&agrave; alle F1. Notevole la maggior apertura del terminale del tromboncino. Forse&nbsp;lo collauder&agrave; domani.  Le prove F1 proseguiranno domani quando sulla Williams al posto di Massa salir&agrave; Susie Stoddart, la collaudatrice della squadra e moglie del team principal della Mercedes, Toto Wolff, che &egrave; anche azionista Williams. Per la Ferrari continuer&agrave; Raikkonen mentre sulla McLaren salir&agrave; al posto di Button il terzo pilota del team, Steffel Vandoorne.  I tempi della prima giornata di test  1. Chilton (Marussia) 1&rsquo;26&rdquo;434  2. Pic (Lotus) 1&rsquo;26&rdquo;661  3. Hamilton (Mercedes) 1&rsquo;26&rdquo;674  4. Raikkonen (Ferrari) 1&rsquo;26&rdquo;965  5. Vergne (Toro Rosso) 1&rsquo;27&rdquo;724  6. Hulkenberg (Force India) 1&rsquo;27&rdquo;727  7. Massa (Williams) 1&rsquo;27&rdquo;756  8. Button (McLaren) 1&rsquo;28&rdquo;333  9. Kobayashi (Caterham) 1&rsquo;30&rdquo;101  10. Buemi (Red Bull) 1&rsquo;31&rdquo;440  11. van der Garde (Sauber) 1&rsquo;31&rdquo;783  &nbsp;  &nbsp;

A sorpresa Chilton fa il miglior tempo nel primo giorno di test. Battuti Hamilton e Raikkonen

Marussia svernicia tutti nei test F1 di Barcellona!

Nessun annuncio di mercato nel week end del Gp Brasile: anche se Nico H&uuml;lkenberg &egrave; gi&agrave; praticamente sicuro in Force India, per completare le ultime caselle del puzzle restavano dubbi legati, soprattutto, alla decisione di Pastor Maldonado.  Il venezuelano domenica sera era tranquillo, ma il suo staff ha lavorato molto in questi giorni per avere le necessarie garanzie dalla Lotus.  Maldonado ha 40 milioni di Euro di dote ma non vuole sprecarli con un team in difficolt&agrave; finanziarie. Per questo, a Interlagos, aveva fatto balenare l&rsquo;idea della Sauber. Che per&ograve; &egrave; messa anche peggio...  Di questa incertezza ha approfittato Sergio Perez che, potendo portare 15 milioni, si &egrave; avvicinato alla Force India. Dove Sutil era sicuro di restare, mentre Di Resta &egrave; rassegnato a prendere la via della IndyCar.  La McLaren ha dato una mano a Perez, lasciato a piedi quasi all&rsquo;improvviso, per trovare un nuovo volante. A Woking sono sicuri che Sergio rimarr&agrave; in F.1. Ma l&rsquo;accoppiata H&uuml;lkenberg-Perez spiazzerebbe Sutil, al quale non resta che bussare alla porta Sauber. Dove il giovane Sirotkin, pi&ugrave; volte annunciato titolare, in realt&agrave; sar&agrave; solo riserva accanto a Gutierrez.  Poche certezze per la coppia Caterham: ai volanti di Pic e Van der Garde aspirano in tanti, primo fra tutti Marcus Ericsson.  (a.a.)

Altro colpo di scena aspettando Maldonado in Lotus

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Mercato, anche Perez verso Force India